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hotel delle canneCom'era prevedibile, in ottemperanza all'ultimo provvedimento del Consiglio dei Ministri, molte attività ristorative ad Amantea e non solo, stanno cancellando le feste ed i party organizzati appositamente per la giorno 8 marzo, festa delle donne.

La prudenza adesso è quanto mai diventata l'unica strada da percorrere per l'emergenza italiana e mondiale del coronavirus.

Ci teniamo ad informare che tutte queste attività ristorative rimarranno purtuttavia e per fortuna aperte, aspettando ognuno la propria clientela, ma l'assemblamento di eccessive persone è quanto mai da evitare.

Un grande augurio, da parte nostra, non solo alle donne, per la loro festa, ma anche a tutte quelle attività commerciali, ristorative ed artigianali che in questo momento soffrono, non solo la crisi economica, ma anche la nuova crisi legata a questo brutto virus.

Pubblicato in Primo Piano

8 marzoDopo i ritardi, le soppressioni e le problematiche sulla rete generate dall’ondata di freddo che ha coinvolto la nostra penisola all’inizio del mese di marzo, un altro giorno difficile per coloro che si muovono attraverso il trasporto pubblico arriverà nella giornata di giovedì 8 marzo. Le organizzazioni sindacali Usb, Lavoro Privato, USI Lavoro Privato e Cobas del Lavoro Privato unitamente a Orsa Ferrovie e Club Trasporti, hanno proclamato uno sciopero, in tale giornata, da mezzanotte alle 21, che potrebbe generare svariati problemi per coloro che quotidianamente si spostano con autobus, metropolitane e treni per raggiungere i rispettivi luoghi di lavoro.

Durante gli orari di tale sciopero, il servizio regionale, suburbano e aeroportuale, ma anche i treni a lunga percorrenza di Trenord, potranno essere oggetto di ritardi, cancellazioni e/o variazioni. Nonostante lo sciopero sia attivo durante tutto il corso della giornata, verranno garantite le fasce orarie di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Se utilizzate tali mezzi, o anche autobus, metro e tram durante la giornata per spostamenti di qualsiasi genere, consultate le varie informazioni presenti sui siti web delle varie società per rimanere informati sulle modalità di attuazione dello sciopero nelle varie città. Per coloro invece che hanno in programma di spostarsi per vari motivi utilizzando il treno possono consultare siti web quali Sfrecciando che oltre a proporre promozioni su pacchetti treno+hotel per varie destinazioni, offrono anche un comodo call center a disposizione per garantire la massima assistenza su ogni genere di problema.

Tornando alla giornata di sciopero, l’agitazione riguarderà anche il personale delle compagnie aree e dei controllori di traffico aereo, che protestano per il rinnovo del contratto nazionale che risulta scaduto da più di un anno. Il negoziato è partito, ma secondo i sindacati procede a rilento e ancora non è stato adeguatamente affrontato il tema del riconoscimento della parte economica e relativo pregresso 2017. l’ENAV ha fatto sapere che verranno garantite le prestazioni indispensabili, anche se le fasce di agitazione variano a seconda delle compagnie. Lo sciopero del settore trasporti andrà inoltre ad aggiungersi alle manifestazioni previste in concomitanza con la ricorrenza della festa della donna. Questo porterà a maggiori disagi soprattutto nelle grandi città, e che andranno a generare una raffica di scioperi che mettono a rischio caos anche altri settori come la scuola e sanità.

Lo sciopero indetto da Slai Cobas, Usi, Usi-AIt, Usb, con l’adesione anche del sindacato di comparto Usi Surf, riguarderà anche le scuole di ogni ordine e grado, ma anche gli uffici pubblici e privati. A questi si aggiungono anche i sindacati Cub e Cobas sanità, università e ricerca che hanno proclamato, nella stessa giornata, una protesta con astensione per l’intero turno lavorativo.

Come sopra anticipato, la giornata dell’8 marzo vedrà, tra le altre cose, uno sciopero generale delle donne contro la violenza e la discriminazione di genere. Sono previste manifestazioni di questo genere in 70 paesi a livello mondiale. Nel nostro paese il corteo delle donne avrà il volto del collettivo femminista “non una di meno”. Come avete capito da quanto sopra riportato, giovedì 8 marzo vedrà sarà una giornata in cui il paese rischia di ritrovarsi paralizzato.           

Pubblicato in Italia

pacchetto-fiori-di-mimosaL’ASSOCIAZIONE È CONVINTA CHE UNA STRADA RAPPRESENTI UN DIRITTO PER OGNI DONNA. GLI AUGURI A TUTTE LE DONNE CHE SOFFRONO A CAUSA DELLA S.S.106

In questo giorno di festa che istituzionalizza la rivendicazione necessaria e continua dei diritti delle donne l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende legare idealmente delle mimose ad ogni guardrail presente su ogni tratto di S.S.106 in cui una donna ha perso la vita.

Sull’asfalto della famigerata e tristemente nota “strada della morte” nell’ultimo anno non sono poche le donne che hanno perso la vita. Ricordiamo Grazia Cittadino di 6 anni che ha perso la vita il 22 ottobre a Cirò (KR), Domenica Greco di 25 anni (7 maggio a Saline Joniche - RC), Rosaria Mandine di 29 anni (30 luglio a Catanzaro Lido - CZ), Lucrezia Brunacci di 30 anni (17 novembre a Villapiana - CS), Antonella Tripodi di 34 (8 gennaio 2018 a Condofuri - RC), Carmela Lombardo di 51 anni (30 luglio a Ardore - RC) e Bianca Grande di 70 anni (12 febbraio a Botricello - CZ).

Nel ricordo ancora fresco e vivo dei tanti sorrisi di tutte le donne vittime della S.S.106 auspichiamo con forza che la cultura, la politica, l’informazione di questo Paese e della nostra Regione possano ritornare a trovare il tempo ed il coraggio necessario per affrontare e risolvere i problemi legati alla S.S.106 perché siamo convinti che una strada è un diritto per ogni donna.

L’Associazione, infine, in questo importante giorno abbraccia idealmente ogni donna che ha riportato ferite permanenti a causa di un sinistro sulla S.S.106 ed, insieme, tutte quelle donne che hanno perso un figlio, una sorella, un fratello, un genitore, un amore sull’asfalto della “strada della morte”.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 8 Marzo 2018

Pubblicato in Calabria

8 marzo è nel mondo la giornata della donna.

La giornata della libertà della donna.

La giornata dell’affrancamento da ogni vessazione, da ogni differenza( in negativo), dal dolore, dalle privazioni, dalla sofferenza.

Ma è anche la giornata del riscatto della donna e soprattutto della donna-madre.

Tante le celebrazioni un po’ dappertutto

Tante le mimose anche se un po’ passate, sfiorite, come sembra sfiorita questa celebrazione che appare sempre più doma ed antica.

Pochi hanno ricordato le donne del Venezuela.

Le nostre donne, le nonne, le madri, le studentesse. Italiane di prima, seconda o terza generazione che soffrono i problemi di un paese che si trova ad una svolta.

Un paese che vede da un lato un legittimo governo, quello di Maduro , post Chavez, e dall’altro le altrettanto legittime proteste e democratiche opposizioni di una grande parte del popolo venezuelano per una situazione difficile.

Un popolo in piazza per ragioni sociali ed economiche prima che politiche

Ad iniziare dalla insicurezza.

Nella sola Caracas si registrano oltre 150 morti di morte violenta solo nei fine settimana.

Non solo , ma da molti mesi mancano generi alimentari di prima necessità: latte, zucchero, farina, pane, carne ecc...

Non solo, mancano anche medicine per la dialisi, le cardiopatie ecc...

E giovani e donne protestano

Sono donne dalla forza immensa come le Madri di Plaza de Mayo che magari semplici casalinghe, spesso analfabete, hanno combattuto da una posizione di disparità assoluta rispetto al potere e senza ricorrere alle armi una battaglia dando luogo ad movimento che vive ancora oggi

A loro ed alle donne tutte del Venezuela l’augurio di Buon 8 Marzo insieme all’augurio di un futuro migliore per se se stesse , per le loro famiglie, per i loro figli.

A loro ed alle donne tutte del Venezuela l’augurio di non dover più scendere in piazza per avere pane, medicine e sicurezza.

 

 

Pubblicato in Mondo

AMANTEA (CS) Promossa dalla “Consulta comunale per le pari opportunità”- insieme a Fidapa, Prospettive, Tassello onlus, Il Coviello, Cif e I Cinematici – si svolgerà venerdì 7 marzo la manifestazione “Aspettando l’otto marzo”.

L’appuntamento è alle ore 17.30 all’incrocio tra Via Dogana e Viale Regina Margherita (Benetton) per una fiaccolata che attraverserà le principali strade cittadine fino ad arrivare al Campus Temesa.

Nella sala eventi del Campus è poi previsto un incontro dal titolo “per parlare di donne e con le donne” al quale interverranno il sindaco di Serra d’Aiello Giovanna Caruso, il magistrato Giselda Stella, l’istruttrice di Polizia Municipale Franca Aloe e le imprenditrici Emilia Mezzatesta e Maria Procopio. Nel corso della serata verranno proiettati una serie di video prodotti da “I Cinematici”.

<< Abbiamo pensato ad un’occasione per riappropriarci dell’autentico significato dell’otto marzo – spiega Monica Sabatino, presidente della Consulta - che appare sempre più svuotato dei suoi valori originari per assumere quelli della facile retorica, o ancor peggio per essere ridotto a mera operazione commerciale.

Il corteo silenzioso con le fiaccole vogliamo dedicarlo al ricordo delle tante donne che si sono spese per la lotta contro la violenza e le mafie, mentre al campus ascolteremo in “presa diretta” le testimonianze di vita e di lavoro di cinque nostre concittadine >>

Riceviamo e pubblichiamo il seguente articolo:

“Francesca Bocchino di Maratea è morta nel 1995 all’età di 49 anni per carcinoma al colon, Maria Rodilosso di Aieta è morta nel 1998 all’età di 50 anni per carcinoma mammario, Nelide Scarpino di San Nicola Arcella è morta nel 1999 all’età di 60 anni per tumore allo stomaco, Teresa Maimone di Maratea è morta nel 2000 all’età di 54 anni per tumore all’utero, Pasqualina Licordari, di Gallina è morta nel 2002 all’età di 61 anni  per carcinoma del colon,  Resina Manzi di Aieta è morta nel 2005 all’età di 62 anni per tumore mammario,Domenica Felice di Tortora è morta nel 2003 all’età di 48 anni per  carcinoma midollare della mammella, Maria Iannotti di Trecchina morta nel 1988 all’età di 48 anni per tumore maligno del colon.

Queste alcune delle decine e decine di operaie della fabbrica della morte , Marlane di Praia a Mare colpite o decedute per terribili tumori maligni dovuti ai fumi cancerogeni che venivano fuori dalle vasche del reparto tintoria e dalle polveri dell’amianto sparse per  l’unico ambiente del capannone. Lavoravano tutte senza mascherine, né tute di protezione, né guanti, in un unico ambiente al centro del quale vi erano le macchine della tintoria dove venivano usati ,all’insaputa di tutti terribili veleni chimici.

VENERDI’ 8 MARZO NEL TRIBUNALE DI PAOLA SI CELEBRERA’ L’ENNESIMA UDIENZA DELL’INFINITO PROCESSO AI 12 IMPUTATI DIRIGENTI A VARIO TITOLO DELLA FABBRICA. UN PROCESSO CHE NON VUOLE ESSERE CHIUSO E CHE PUNTA EVIDENTEMENTE, COMPLICI LA BUROCRAZIA, LE LEGGI FAVOREVOLI AI PADRONI E IL COLLEGIO DI DIFESA PADRONALE ALLA PRESCRIZIONE DEI REATI.

DEDICHIAMO QUESTA GIORNATA AL RICORDO DELLE TANTE OPERAIE CHE NON POTRANNO FESTEGGIARE IL GIORNO DEDICATO ALLE DONNE E PROPRIO IN LORO NOME RESTEREMO VIGILI E PRESENTI , FUORI E DENTRO IL TRIBUNALE CON LE NOSTRE LENZUOLA BIANCHE , PERCHE’ IL PROCESSO SI SVOLGA CON LA MASSIMA CELERITA’ PER GIUNGERE ALLA VERITA’ E DIA GIUSTIZIA ALLE OPERAIE , AGLI OPERAI ED AI LORO FAMILIARI CHE HANNO SUBITO E CONTINUANO A SUBIRE TANTE SOFFERENZE .

APPUNTAMENTO ORE 8 DAVANTI IL TRIBUNALE DI PAOLA PER DEPORRE UNA MIMOSA IN MEMORIA DELLE OPERAIE DELLA MARLANE .

SI.COBAS PROVINCIALE E NAZIONALE, MOVIMENTO AMBIENTALISTA DEL TIRRENO,COMITATO PER LE BONIFICHE DEI TERRENI,FIUMI E MARI DELLA CALABRIA , OSSERVATORIO NAZIONALE AMIANTO”

Il nostro sito, interpretando, crediamo correttamente, anche il sentimento dei nostri lettori,ha ringraziato i promotori di questa
iniziativa, sostenendo che la giornata di domani deve essere non solo una giornata di memoria, ma anche una giornata di vigilanza per evitare di dover ricordare sempre troppo tardi le donne, le donne mogli e madri ,protagoniste delle famiglie, le donne operaie, impiegate e dirigenti, le donne protagoniste vive della nostra società

Pubblicato in Alto Tirreno
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