Gli insetti trasmettono il patogeno dell'encefalite equina orientale che causa edema ed infiammazione: 7 città del Massachusetts sono ad alto rischio.
Negli Stati Uniti sale l'allarme per l'encefalite equina dell'Est (spesso abbreviata con l'acronimo EEE),
il virus trasmesso dalle zanzare che può colpire il cervello umano causando anche la morte.
La prima allerta era stata lanciata qualche giorno fa dai funzionari del Dipartimento della Salute dello stato della Florida. Ora, anche il Massachusetts Department of Public Health, come riportato dall'edizione online della CNN, ha dichiarato che sette città devono essere considerate "high risk" (ad alto rischio).
EEE: si estende il rischio
Una settimana fa, le autorità sanitarie dello stato della Florida (Usa) hanno lanciato il primo, preoccupante, alert relativo all'encefalite equina orientale (in inglese: Eastern equine encephalitis).
Questo virus a RNA trasmesso dagli insetti (in particolar modo dalle zanzare) è considerato molto pericoloso: colpisce, infatti, il cervello umano provocando edema ed infiammazioni che - nei casi più gravi - possono condurre anche al decesso.
Gli esperti del Dipartimento della Salute, durante i periodici accertamenti, hanno rilevato - nella Contea di Orange (di cui Orlando è il capoluogo) - il contagio su un gruppo di 'galline sentinella'.
Le galline sentinella, ricordiamo, vengono regolarmente testate al fine di individuare, in una determinata area, un'eventuale emergenza legata ad agenti patogeni insidiosi (come l'EEE o come il virus del Nilo occidentale).
Cronaca Nera Salute
L'Eastern equine encephalitis, a quanto pare, si sta muovendo ed estendendo: il rischio di contagio, infatti, ha già superato i confini della Florida.
Nelle scorse ore, i responsabili del Massachusetts Department of Public Health hanno provveduto a dichiarare sette città poste nel settore Sud-Est "ad alto rischio" di EEE.
Il virus,negli ultimi mesi, è già stato rilevato in ben 92 campioni di zanzare e un terzo di questi insetti appartiene a dei ceppi che possono veicolare il virus all'uomo.
Per ora non sono stati registrati casi di encefalite equina nella popolazione, ma il commissario alla Salute Pubblica Monica Bharel in una nota ha comunicato: "Abbiamo deciso di elevare il livello di rischio in quanto ad inizio stagione abbiamo riscontrato più attività di quella registrata solitamente".
Che cos'è la EEE
L’encefalite equina dell’Est (appartenente al genere Aplhavirus e alla famiglia delle Togaviridae) è una grave infezione del cervello e, come già detto, può essere provocata dalla puntura di zanzare infette.
I sintomi del virus che può esser mortale compaiono solitamente dopo 4-10 giorni e sono: vomito, febbre alta, mal di testa, diarrea, disorientamento e, infine, coma.
L''epidemiologa Catherine Brown, invitando la popolazione, ad adottare tutte le precauzioni del caso ha dichiarato alla stampa: "Prendiamo seriamente la diffusione dell'EEE e siamo molti preoccupati".
Negli Usa, ogni anno, vengono accertati in media 7 casi di encefalite equina orientale negli esseri umani.
La malattia, come sottolineato dai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Centers for Disease Control and Prevention) può essere fatale per circa il 30% dei contagiati. Chi, sopravvive, però, molto spesso, riporta gravi problemi neurologici.
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Amici carissimi, quasi ogni mese si spara nelle scuole americane. Questa volta la strage di alunni si è verificata in Florida in una tranquilla cittadina a nord di Miami. Ancora una volta a distanza di pochi mesi ci dobbiamo occupare della violenza nelle scuole americane. Le scuole, ormai, non sono più luoghi sicuri. Questa volta la strage si è verificata in un Liceo (High School) molto affollato di insegnanti e di alunni nella città di Parkland di circa 31 mila abitanti. L’autore della strage è un ex studente di 19 anni espulso dalla scuola lo scorso anno perché molto violento e pericoloso. Aveva una passione per le armi. Evidentemente con questo gesto ha voluto vendicare il suo allontanamento dalla scuola e saldare i suoi conti con i compagni che non l’hanno mai amato e sopportato. Il killer è entrato nella scuola armato di pistola e di un fucile automatico. Ha per prima cosa fatto scattare l’allarme antincendio costringendo gli alunni e gli insegnanti ad abbandonare le proprie classi e uscire allo scoperto e poi ha incominciato a sparare all’impazzata. Poi si è allontanato, mischiandosi agli studenti fatti evacuare e in fuga. Solo un’ora dopo è stato fermato dalla Polizia. Le vittime accertate fino ad ora sono 17. Non è la prima volta che in America succedono tragedie di questo genere. Ci sono troppe armi in circolazione. Negli Stati Uniti d’America non c’è giorno che i media si devono occupare di morti e di feriti nelle scuole e fuori. Ormai è diventata un’abitudine. Vi ricordate, amici, quello che è successo lo scorso ottobre a Las Vegas? Un attempato signore di 64 anni ha sparato sulla folla con un’arma da guerra dall’Hotel Mandalay che assisteva al festival musicale “Route 91 Harvest” uccidendo 58 persone e ferendone almeno 800. E il massacro della Columbine High School non lontano da Denver in Colorado dove due studenti si introdussero nell’edificio armati e aprirono il fuoco su compagni di scuola e insegnanti? Nella sparatoria rimasero uccisi 12 studenti e un insegnante e feriti 24 studenti. Ogni volta che succedono cose del genere l’America si interroga e si divide sempre in due:c’è chi denuncia la presenza di troppe armi in libera circolazione e c’è pure chi le difendono. Quando io mi trovavo in America ero in possesso di una Colt calibro 22 che mi aveva lasciato mio padre. La tenevo liberamente in casa e nessuno mai mi ha detto niente. Non c’era bisogno neppure di permesso e neppure sono stato costretto a denunciare alla Polizia il possesso dell’arma. Quando sono rientrato definitivamente in Italia l’ho regalata a mio zio Antonio Mazzuca che abitava in un paesino minerario della Pennsylvania.Ci sono troppi giri di affari e quindi il problema delle armi resta intoccabile. Questo nuovo massacro di San Valentino ( mi ricorda la strage di Al Capone negli anni trenta a Chicago nel Michigan) riapre con forza le polemiche sulla carenza di leggi per limitare l’accesso alle armi. C’è da segnalare che lo Stato della Florida dove si è verificata la strage è uno degli Stati più permissivi d’America. Se ne parla solo per pochi giorni dopo le stragi e poi tutto ritorna nella normalità. E così noi ogni tanto dobbiamo registrare sparatorie nelle scuole, nelle case, nei villaggi, nei parcheggi, nei supermercati.
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