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E’questo il senso delle dichiarazioni della deputata del M5S Dalila Nesci traibile dal suo intervento alla Camera dopo la notizia pubblicata dal Corriere della Calabria: «Occorre intervenire sulle elezioni regionali»

Opportuno il fatto che il Movimento Cinquestelle abbia portato alla attenzione della Camera la vicenda dei voti di 'ndrangheta che un esponente di spicco del Pdl, finora ignoto, avrebbe a Cosenza pagato fino a 200mila euro per essere eletto nel 2010 consigliere regionale della Calabria.

La deputata M5S Dalila Nesci è intervenuta nell'aula di Montecitorio, precisando che dal testo della notizia, data ieri dal Corriere della Calabria, ciascuno si è fatto «un'idea precisa su chi potrebbe essere il personaggio indagato per la gravissima ipotesi di reato».

E poi la parlamentare M5S ha aggiunto «Il punto non è di giocare al toto-indagato. Occorre intervenire sul serio sulle elezioni regionali in Calabria, senza ignorare, senza mantenere il silenzio o distrarre l'attenzione».

Come non ricordare e la deputata cinque stellina lo ha fatto che «nel consiglio regionale uscente ci furono tre arrestati per 'ndrangheta e durante quello precedente si consumò l'assassinio del vicepresidente Francesco Fortugno, legato ad appetiti criminali e interessi di potere».

E come non ricordare che «Il presidente del Consiglio Matteo Renzi andò a Scalea, lo scorso 26 marzo, come segno di riguardo per le istituzioni, spesso infiltrate dalla 'ndrangheta».

Poi la Nesci ha concluso: «La 'ndrangheta gestisce pezzi di elettorato. Pertanto, è necessario che il governo esca allo scoperto e dica se e come vuole garantire le elezioni in Calabria».

I calabresi la ringraziano ma le ricordano che i voti mafiosi non si comprano solo alle regionali!

Lo sforzo, allora, dello Stato e dei suoi organi deve essere diretto ad ogni livello, cominciando dalle elezioni comunali.

Che senso avrebbe arrestare un consigliere regionale e lasciarne 500-1000 nei comuni pronti ad ubbidire alle esigenze del potere mafioso, alle lobby, ai poteri della massoneria deviata, ai poteri economici, urbanistici, eccetera ?

Nei comuni calabresi offende molto di più vedere la ubbidienza dei consiglieri comunali che quella lontana e spesso inavvertibile dei consiglieri regionali.

Non solo. Ma sembra che nessuno pensi anche al fatto che i rapporti tra mafia e politica sono determinati, indotti, garantiti, dai politici locali e dai colletti bianchi che viaggiano “border line” nei loro comportamenti forse( o proprio?) perché sanno di essere intoccabili.

Loro sanno che gli investigatori non sono numericamente sufficienti per condurre accertamenti precisi e costanti sugli atti deliberativi, sulle determine, sulle spese e sui pagamenti.

E sanno forse( o proprio) di essere intoccabili per la insufficiente preparazione degli investigatori e per la difficile se non impossibile attenzione della DDA ai loro comportamenti.

Terribile è infine il fatto che con la scusa della mafia spesso la politica diventa onnipotente e suggerisce al cittadino di farvi ricorso!

Ed ancora più terribile è il fatto che il popolo calabrese si illuda quando vengono effettuate indagini preludenti a possibili momenti giudiziari rilevanti e poi su esse scende un ingiustificabile silenzio che lascia supporre scenari inaccettabili!

Ed ancora più terribile quando poi nella rete restano i pesci piccoli e scappano i pescecani, quelli che fanno politica da una vita vestiti da angeli e protetti dai politici diavoli

La lotta alla mafia, al malaffare, agli abusi deve essere condotta ogni giorno e dappertutto anche contro le inaccettabili disparità di trattamento che si sussurra siano alla base della piramide dello stesso male!

Pubblicato in Calabria

Corte Dei COntiRiceviamo e pubblichiamo una dura nota stampa del M5S e del proprio consigliere di minoranza Francesca Menichino Eccola di seguito:

 

“Se l’addetto stampa della maggioranza (e non del comune) non fosse impegnato contemporaneamente con il potere e con la libera informazione, cosa per lo meno discutibile, forse si sarebbe accorto che la delibera che determina gli importi delle indennità di funzione per sindaco e giunta è la 162 e non la 163.

Ma questo è l’aspetto meno inquietante della  nota di Ernesto Pastore.

Leggiamo un’aberrazione dopo l’altra: il sindaco  si autocelebra  parlando di lavoro h 24, anche sabato e domenica, di rinuncia agli affetti familiari, di telefono sempre acceso (questo si, anche durante i consigli e le commissioni..), di riduzione del 50% per gli amministratori che siano lavoratori dipendenti come se fosse una concessione ai cittadini e non un obbligo di legge; superlativa poi è l’espressione “abbiamo fatto della presenza il nostro punto di forza”, come se l’impegno di un amministratore fosse facoltativo o come se l’assenza fosse un opzione possibile.   

Il sindaco poi accusa i suoi detrattori di “demagogia”,  non sapendo di incarnare ella stessa il concetto: dicesi demagogia  “un comportamento politico che attraverso false promesse vicine ai desideri del popolo mira ad accaparrarsi il suo favore”, ecco è proprio quello che  ha fatto il Sindaco con la sua lista promettendo sia durante i comizi elettorali  che  all’intervista del 22 maggio in piazzetta dell’Emigrante la riduzione delle indennità.

Emergono , in sostanza, incoerenza, protervia, arroganza e una lontananza incolmabile dall’unico spirito che dovrebbe animare chi amministra una comunità: lo spirito di servizio.

Eppure davanti a noi e davanti al Prefetto il sindaco ha detto, rimanendo seria, di provare un “magone” tutte le volte in cui non riesce ad accontentare i cittadini spesso disperati. Chissà se lo stesso “ magone”  è  stato avvertito nell’ufficio di Ragioneria che è l’ufficio che ha formulato la proposta di delibera e ha dato parere di regolarità contabile, facendo uscire dal cilindro (ecco il magone!) una norma che il sindaco ritiene autorizzativa ma sulla quale nutriamo pesanti dubbi.

Non parliamo, poi, della parcella dell’avvocato per il ricorso sull’ineleggibilità: il sindaco dice di non avere “nella maniera più assoluta” pagato le proprie spese legali con le casse della ragioneria, ma allora com’è possibile che la delibera relativa, la numero 126 del 12 agosto avente ad oggetto la resistenza al ricorso con una somma stanziata di 3500 sia ancora là?

O forse è stata annullata in autotutela?

Ma allora risponda il sindaco e lo faccia sui contenuti , “le belle parole stanno a zero e provi vergogna quando dice che 3306,36 euro sono solo un rimborso spese, perché con quei soldi spesso ci campano 3 famiglie”.

Solo una cosa ci viene da dire in conclusione, e cioè che l’unico modo di uscire da questo imbarazzo  attiene alla scelta che dovrebbe fare  “senza se e senza ma”: dimettersi e farlo subito, subito dopo avere annullato in autotutela sia la delibera 126 che la 162, e lo faccia prima che il nostro esposto arrivi alla corte dei conti.

Sarebbe, a proposito di trasparenza, l’unico atto davvero ispirato a questa priorità amministrativa che per l’attuale amministrazione abita solo nei vuoti programmi elettorali o nelle vuote formule dell’addetto stampa

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Francesca Menichino"consapevoli che si debba cercare sempre, laddove possibile, di superare le contrapposizioni e lavorare insieme per il bene comune"

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del M5S.

 

Dopo le proteste degli immigrati di mercoledì scorso, il prefetto Tomao ci aveva ricevuto, pur senza preavviso, aveva ascoltato tutti con attenzione e disponibilità, aggiornandoci a stamattina quando il tavolo di lavoro si è allargato fino a ricomprendere tutte le massime autorità della Prefettura di Cosenza : insieme al Prefetto e al Vicario Mariani ci sono il  Questore Liguori, il Capitano dei Carabinieri di Paola Villani ed il Comandante provinciale dell’Arma il colonnello Brancati e diversi funzionari prefettizi.

Questa volta a rappresentare il Comune di Amantea non ci siamo solo noi ma è convocato anche il Sindaco cui il Prefetto ricorda l’importante ruolo di autorità di pubblica sicurezza.

Si entra da subito nel vivo dei problemi, partendo dall’analisi punto per punto della relazione che avevamo inviato (e che alleghiamo): è il Prefetto che autorevolmente modera i lavori, ascoltando tutti ognuno per i propri ambiti di interesse, e dando la parola anche ai cinque immigrati presenti. Già da ieri a dire il vero sapevamo dei risultati concreti ottenuti: la Questura aveva convocato tutti i ragazzi per completare entro una settimana le procedure per il processo di identificazione, punto di partenza fondamentale per il rilascio dei documenti, di assistenza sanitaria e di attribuzione del Pocket Money (2,5 euro al giorno ad immigrato). Ma soprattutto sapevamo e ci viene confermato che i 18 minori presenti oggi stesso sarebbero stati trasferiti presso idonea struttura di Cirò e così avviene intorno alle 15.

In un clima di profonda collaborazione si affrontano tutte le problematiche emerse, e la presidente di “Zingari 59” viene chiamata alle responsabilità derivanti dall’affidamento di un’accoglienza  che se da un lato viene remunerata (circa 35 euro al giorno per ogni immigrato che vanno alla cooperativa) dall’altro prevede impegni precisi e dovrebbe ispirarsi anche a  ragioni umanitarie. Il Questore assicura che nell’arco di circa un mese si completerà la procedura per l’assegnazione dell’asilo politico, e la prefettura programma un tavolo con l’ASP per gli aspetti sanitari. Anche il Sindaco, invitato da noi e dal Prefetto offre collaborazione concreta, ne prendiamo atto consapevoli che si debba cercare sempre, laddove possibile, di superare le contrapposizioni e lavorare insieme per il bene comune. In questo caso significherà tutelare gli immigrati, ma anche rassicurare i cittadini per i quali l’accoglienza non deve divenire un ulteriore peso né una preoccupazione. L’esperienza di oggi, gratificante per tutti, ci dice quanto sia importante lavorare in sinergia, non solo a livello istituzionale, ma anche con l’associazionismo (la Kasbah di Cosenza) , e con l’Università (il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali del professore Fantozzi). Ci dice anche che il livello su cui lavorare non è solo quello locale, legato all’emergenza ma è quello europeo legato alla programmazione e su questo sta lavorando a Bruxelles anche il nostro portavoce Laura Ferrara.E soprattutto questa esperienza evidenzia, per come afferma il Prefetto stesso, che più dei proclami,  più delle promesse valgono i fatti concreti. 

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Avevamo programmato solo una visita al centro di accoglienza della Ninfa marina, noi del M5S insieme ad Emanuela Chiodo del Dipartimento di Scienze Politiche ed Enza Papa dell’associazione La Casbah ,entrambe di Cosenza: ci ritroviamo nel mezzo di una protesta che i 160 ragazzi immigrati avevano organizzato in modo pacifico e per reclamare i loro diritti, tra loro anche 18 minori non accompagnati.

Le avvisaglie c’erano state in realtà, ma la situazione non dava segni di miglioramento e così culminava ieri nella manifestazione fatta con i cartelli e con il rifiuto del cibo.

Avvertiamo i Carabinieri, che da giorni monitoravano la situazione, mentre passano senza fermarsi una macchina dei vigili urbani e il vicesindaco Giovanni Battista Morelli.

Noi rimaniamo e solo nel tardo pomeriggio convinciamo i ragazzi a rientrare e ad interrompere lo sciopero della fame in corso da 24 ore.

Ci riusciamo a fronte di un segnale concreto: ci impegniamo ad accompagnare una loro delegazione in prefettura l’indomani.

Ed oggi riusciamo a mantenere la promessa: dopo un passaggio in questura dove ci rassicurano sulle pratiche burocratiche necessarie all’acquisizione dei permessi di soggiorno, siamo ricevuti personalmente dal prefetto Gianfranco Tomao, noi ,le volontarie , la delegazione degli immigrati e la presidente della cooperativa “Zingari 59”.

Il prefetto ascolta le ragioni di tutti , dando la parola anche a coloro che di solito rimangono invisibili, gli immigrati.

Ognuno per le proprie competenze illustra la situazione: noi , come forza politica amanteana , rappresentiamo accanto alle esigenze degli immigrati anche la necessità di tutelare una popolazione che combatte già con i problemi di una quotidianità sempre più precaria e che ha già visto nel recente passato disordini legati alla presenza degli immigrati ad Amantea.

Tutelare gli immigrati- diciamo-, far si che siano rispettati i loro diritti significherà tutelare nello stesso tempo i cittadini ed incentivare un atteggiamento di accoglienza, resa a volte pesante dalle difficoltà economiche che già la nostra comunità affronta tutti i giorni.

Il Prefetto ascolta tutti ed infine si esprime con chiarezza: “Procederò alle verifiche dovute e deciderò il da farsi”.

Con determinazione richiama tutti alle proprie responsabilità e ci richiede di produrre per iscritto relazioni dettagliate.

L’incontro, che riteniamo molto produttivo, si chiude con un aggiornamento previsto per il prossimo 15 ottobre, incontro al quale saranno invitati anche il Sindaco di Amantea ed il Questore.

I ragazzi sono rincuorati ma loro e tutti i cittadini di Amantea aspettano risposte concrete dalle istituzioni.

La prima è arrivata oggi: l’accoglienza non solo istituzionale ma anche umana da parte del Prefetto di Cosenza.

Ne prendiamo atto , consapevoli che è necessario tradurre le parole in comportamenti amministrativi efficaci.

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Ieri un gruppo di loro sono stati ricevuti dl Sindaco che in merito ha sentito la Prefettura

Si attende eventuale comunicato stampa.

Stando alle attuali prime informazioni avute un gruppo di migranti hanno espresso al sindaco i loro problemi.

E stamattina è iniziata la protesta.

Tra le prime in Calabria.

Le ragioni della protesta sono diverse

Tutte espresse nei cartelli esposti davanti all’ex albergo.

Il primo in italiano con scritto : Non ci trattano bene.

A seguire in inglese con scritto : No good food. ( mangiare non buono) No medical care( cure mediche carenti)

Un terzo in italiano con scritto : Non ci da mangiare. Non abbiamo soldi.

Un quarto ancora in italiano con scritto : Abbiamo bisogno di aiuto

Il quarto in inglese molto completo con scritto: We arrived i Italy july 14( siamo arrivati in Italia il 14 luglio), come a dire “sono quasi 3 mesi!”

E poi di seguito sempre sullo stesso ultimo cartello :No pocket money. No italian class. No medical care. No clotas. No document.

Ci sono tutte le ragioni

  1. Il mangiare non è buono. I profughi mangiano quanto servito da una cooperativa lametina che porta giornalmente i 3 pasti.

2) Mancano le cure mediche. In via breve ci hanno parlato di mancanza di medicine.

3)Non ci sono stati riconosciuti gli stessi diritti degli italiani.

4)Non abbiamo documenti.

5)Non abbiamo soldi. Si riferiscono al pocket money una mini diaria di 2,50 euro per le spese minime di una persona.

Oltre queste cose scritte a voce nel linguaggio dei mimi ci dicono che vogliono un lavoro, un lavoro per essere indipendenti, per avere un futuro, per avere speranza, magari per mandare qualche euro alle famiglie in Africa, quel lavoro per il quale molto di loro sono scappati dalle loro patrie, lontani dalle loro famiglie.

Qualcuno invece vuole i documenti per tentare di andare via da Amantea, magari per raggiungere parenti od amici nel nord Italia o nel resto dell’Europa, magari per tentare di trovare un lavoro in una regione dove la disoccupazione non è come in Calabria.

Alcuni di loro sono andati via , altri sono lontani dall’ingresso della struttura, qualcuno è sui balconi.

Qualcuno ha fame e tenta di accendere un fornellino in camera ma scatta lo stotz e tutti restano senza luce. Non hanno mangiato a mezzogiorno ed il cibo è pronto per essere distribuito. Anche quello della sera.

Ma i migranti che presidiano l’ingresso impediscono l’ingresso degli operatori sociali con il cibo.

Ed impediscono perfino l’ingresso degli operatori per ridare l’energia elettrica

Tra i migranti che protestano la stampa( noi, Webiamo, Ernesto pastore della Gazzetta del sud) Francesca Menichino ed altri del M5S, un rappresentante dell’Associazione Culturale Multietnica La Kasbah onlus di Cosenza, una del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali della Università della Calabria.

Passa un importante amministratore comunale ma non si ferma.

Poi arriva la importante notizia che i profughi vogliono denunciare la associazione “Gli Zingari” alla locale Procura della repubblica per inadempimento contrattuale.

Intorno solidarietà verbale dei pochi che si avvicinano e si informano di cosa stia succedendo e qualche riflessione del tipo “ Ma perché non gli danno subito i documenti?”

Qualcun altro invece esprime preoccupazione “ Ma lo sapete che in Libia ci sono un milione di profughi che aspettano di venire in Italia?” ed altre ancora.

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del M5S

TASI

Delibera di Consiglio Comunale n.28 del 9/9/2014

Con la TASI paghiamo i seguenti costi dei servizi indivisibili:

1. Illuminazione pubblica Euro 597.730,31

2. Cura del verde pubblico Euro 155.300,00

3. Gestione rete stradale comunale Euro 365.306,03

4. Servizi di polizia locale Euro 525.306,56

5. Servizio di protezione civile Euro 6.000,00

6. Urbanistica, arredo urbano, territorio Euro 128.728,94

7. Altro: cani randagi Euro 25.000,00

Aliquote:

Abitazioni principali: 2 x mille (il massimale è il 2,5).

Abitazioni diverse da quelle principali (e gli altri fabbricati?): 1,5 x mille (il massimale è il 2,1).

Affittuari: 15% dell’imposta dovuta.

Detrazioni in base al reddito: NESSUNA

Il M5S aveva chiesto l’azzeramento della TASI per il 2014 come ha scelto il 15% dei Comuni italiani, e comunque l’applicazione delle detrazioni in base al reddito e aveva individuato un contributo di 500 milioni di euro che lo Stato attribuiva ai Comuni per finanziare le detrazioni (Art.1 Comma 731

l.147/2013)

TARI

Con la TARI paghiamo tutti allo stesso modo, sia a Campora che ad Amantea, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani che secondo il Piano Economico e Finanziario (PEF) ci costa Euro 2.707.797,46 (ma come spendiamo tutti questi soldi?).

Le tariffe per le utenze domestiche verranno calcolate in base ai metri quadrati ed in base al numero dei componenti la famiglia.

Alcuni esempi di tariffe per le utenze non domestiche:

1. Alberghi: 4,00 €/mq ( es. un albergo di 1.000 mq paga euro 4.000,00 all’anno);

2. Ristoranti, trattorie, pizzerie: 9,67 €/mq (es. una pizzeria di 200 mq paga euro 1.934,00 all’anno);

3. Bar, Pasticceria: 9,77 €/mq;

4. Abbigliamento, calzature, cartolerie, ferramenta: 3,19 €/mq;

5. Supermercato, macelleria, generi alimentari: 6,90 €/mq;

6. Ortofrutta, pescheria fiori e piante, pizza al taglio: 11,07 €/mq;

7. Uffici e studi professionali: 3,32 €/mq;

Risparmio per chi fa la raccolta differenziata: NESSUNO, in contrasto con il principio della legge istitutiva CHI MENO INQUINA MENO PAGA.

Detrazioni in base all’ISEE: solo ai soggetti già beneficiari dei contributi comunali.

Il M5S fa presente che moltissimi comuni italiani hanno introdotto detrazioni in base al reddito, alla presenza di disabili e per incentivare attività produttive e commerciali.

MoVimento 5 Stelle Amantea - Seguici su http://www.meetup.com/amantea5stelle/ Pag 2 di 2

Così come dovevano prevedersi sconti per incentivare la raccolta differenziata che ad Amantea non parte e a Campora viene trattata come se non esistesse.

BILANCIO DI PREVISIONE

Il bilancio del comune di Amantea prevede entrate derivanti da accensioni di prestiti per un ammontare di poco meno di 22 milioni di euro, di cui quasi 9 milioni (8.875.068,44) richiesti come anticipazione di liquidità in pochi mesi dall’amministrazione Sabatino e finiranno di restituirli i nostri figli e nipoti fra 29anni.

E’ previsto lo sforamento del Patto di Stabilità per i prossimi tre anni.

L’entità stimata(?) dei residui attivi costituiti prima dell’anno 2009 è di circa 5 milioni di euro.

Il M5S ha ritenuto di non prendere parte alla votazione sul bilancio e ritiene illegittima la relativa delibera di approvazione per il mancato rispetto di termini previsti dalla legge.

Chiede trasparenza e confronto che mancano radicalmente.

PIANO ANNUALE DELLE OPERE PUBBLICHE

E’ stata prevista la rinuncia dei lavori di ristrutturazione del lungomare approvati nel 2011 e la devoluzione del mutuo relativo di euro 2.500.000 per i seguenti lavori:

- Allargamento e sistemazione via Neto Euro 550.000,00

- Realizzazione Ponte Colongi Euro 1.400.000,00

- Adeguamento passerella Catocastro (N.B. non il ponte) Euro 200.000,00

- Attraversamento Strada Statale Campora S.Giovanni Euro 250.000,00

- Acquisizione lungomare Sud Amantea Euro 100.000,00

Il M5S si pone e pone all’amministrazione Sabatino alcune domande:

Come mai l’amministrazione non ha ritenuto di confrontarsi per scelte così importanti con la

minoranza consiliare che esprime e rappresenta più di 5000 cittadini?

- Come mai l’amministrazione non ha inteso intraprendere alcuna trattativa con il demanio per

risolvere definitivamente il problema relativo all’acquisizione del lungomare?

- Perchè l’amministrazione non dimostra di aver predisposto gli studi richiesti dalla legge (art.128 D. Lgs 163/2006) di identificazione e quantificazione dei propri bisogni, indicando le caratteristiche

funzionali, tecniche, gestionali ed economico-finanziarie degli stessi con l'analisi dello stato di fatto

di ogni intervento nelle sue eventuali componenti storico-artistiche, architettoniche,

paesaggistiche, e nelle sue componenti di sostenibilità ambientale, socio-economiche,

amministrative e tecniche?

- E’ consapevole l’amministrazione che per legge Il programma triennale deve prevedere un ordine di priorità. Nell'ambito di tale ordine sono da ritenere comunque prioritari i lavori di

manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, di completamento dei lavori già iniziati, i progetti esecutivi approvati?

- Come mai nella delibera di approvazione del piano “si prende atto che avverso la proposta del

programma triennale dei lavori pubblici non sono state presentate osservazioni”, se in realtà non è

stata data adeguata pubblicità per come la legge prevedeva (60 giorni di affissione prima

dell’approvazione- D.M. 09.06.2005 art.5)

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa sull'udienza di oggi 1 ottobre 2014 sulla ineleggibilità del sindaco Sabatino presentata dal M5S

“Oggi 01/10/2014 alle ore 10,30, presso il tribunale di Paola, si è tenuta l' udienza inerente la ineleggibilità del Sindaco di Amantea Monica Sabatino.

Il ricorso è stato presentato al Tribunale di Paola dal consigliere di minoranza del M5S Francesca Menichino e sottoscritto da alcuni attivisti dello stesso MoVimento che ritengono fondato il rilievo dell' ineleggibilità dal momento in cui il padre del Sindaco, il dr. Giuseppe Sabatino, svolge di fatto funzioni di Segretario Generale dell'Ente oltre al ruolo di responsabile finanziario dello stesso Comune.

Siamo consapevoli che non esiste un precedente giurisprudenziale in materia e, dunque, questo processo comunque si concluda, farà storia divenendo un caso di scuola a livello nazionale.

Ad Amantea poi, a nostra memoria non vi è mai stato un ricorso al Tribunale per far valere l'ineleggibilità di un sindaco e così in tutta la provincia di Cosenza negli ultimi vent'anni, in base alle notizie attinte in prefettura.

L'istanza che portiamo avanti come M5S, ben lungi dal giustizionalismo, è solo quella di rendere effettivo il rispetto della legge, e dare tutela concreta alla ratio sottesa alle norme, che in questo caso riguarda la libertà stessa del voto e la genuinità e parità della competizione elettorale, che non possono soggiacere a influenze esterne di sorta.

Se il sindaco Sabatino non ha in alcun modo utilizzato la posizione del padre nell' ente per "agevolare" il proprio percorso elettorale ovviamente non avrà nulla da temere, ma adesso lo dovrà dimostrare nell'ambito di un procedimento giudiziario.

Lo vuole la legge, è dovuto ai cittadini.

Pubblicato in Politica

Si tratta dell’avvocato catanzarese Cono Cantelmi

La gara ha visto concorrere i 30 candidati alle regionali eletti dalla base dei grillini calabresi

Cantelmi risulta primo con 183 preferenze

Ma tutti i votanti sono stati poche centinaia. Salvo e&o si tratta di 1367 votanti!

Ecco tutti i voti candidati per candidato:

Cantelmi Cono, 183
Gambino Fabio, 131
Forciniti Francesco, 81
Auddino Giuseppe, 79
Salvaguardia Salvatore, 77
Caminiti Vincenzo, 71
Sergi Davide, 57
Morabito Daniele, 52
Orlando Enzo, 49
Calabretta Giulio, 41
Leone Luigia, 40
Di Bella Melania, 37
Calabrò Giorgia Maria, 37
Rinaldi Nicholas, 37
Belsito Massimo, 36
Bezzon Laura, 34
Coratto Stefano, 33
Cortese Giuseppe, 32
Scerbo Silvia, 31
D'africa Vincenzo, 26
Rombolà Fernanda, 23
Marinaro Espedito, 22
Ciappetta Francesco, 21
Morelli Massimo, 21
Turco Francesco, 20
Barbuto Natale Enrico, 13
Dalise Gemal Francesco, 11
Scarpino Domenico, 9
Donato Salvatore, 7
Piemontese Eugenio Francesco, 7

Pubblicato in Catanzaro

Ecco i voti ottenuti da tutti i candidati del M5S per le prossime regionali.

Un lungo elenco di candidati con i relativi voti.

Un elenco provincia per provincia: Cosenza , per il collegio di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo per il relativo collegio unitario, Reggio Calabria per il collegio di Reggio Calabria

Il voto era semplicissimo

Bastava cliccare sul profilo web degli attivisti che risiedono nella regione e che godono dei requisiti previsti dalle regole interne

A comporre la lista i primi per ogni collegio i relazione al numero di consiglieri eleggibili

Eccoli in dettaglio per provincia di residenza e con a fianco i voti riportati( in grassetto & seo gli amanteani)

PROVINCIA DI COSENZA:
Ciappetta Francesco, Cosenza. 42
Forciniti Francesco, Cosenza. 36
Calabrò Giorgia maria, Cosenza. 28
Turco Francesco, Cosenza. 25
Rinaldi Nicholas, Cosenza. 25
Bezzon Laura, Cosenza. 21
Orlando Enzo, Cosenza. 18
Piemontese Eugenio francesco, Cosenza. 18
Belsito Massimo, Cosenza. 17
Dalise Gemal francesco, Cosenza. 16
Gambino Fabio, Cosenza. 13
Leone Luigia, Cosenza. 13
Rispoli Francesco, Cosenza. 12
Scaramuzzo Antonio, Cosenza. 12
Zupo Mara, Cosenza. 12
Cavallo Giulio, Cosenza. 11
Melicchio Alessandro, Cosenza. 11
Bellanza Salvatore, Cosenza. 10
Minnicelli Anna, Cosenza. 10
Aggazio Alessandra, Cosenza. 10
Militerno Maria gabriella, Cosenza. 9
Fortino Monica, Cosenza. 9
Napoletano Giacomantonio, Cosenza. 9
Perri Gianfranco, Cosenza. 8
Cupelli Rosario, Cosenza. 8
Picarelli Stefano, Cosenza. 8
Greco Manuel, Cosenza. 7
D'amico Gianfranco, Cosenza. 7
Primiceri Carmelo, Cosenza. 7
Ionfrida Filippo, Cosenza. 6
Reda Vincenzo, Cosenza. 6
Nigro Stefania, Cosenza. 6
Gallipoli Domenico, Cosenza. 5
Iapicca Michele, Cosenza. 5
Basile Giovanni giuseppe, Cosenza. 5
Malgeri Gianni, Cosenza. 5
Palermo Luigi, Cosenza. 5
Scalzo Mario, Cosenza. 5
Segreto Diego, Cosenza. 5
Marghella Leonardo, Cosenza. 4
Mastratisi Marco antonio, Cosenza. 4
Deidda Gianfranco, Cosenza. 4
Caselli Vincenzo, Cosenza. 4
Rose Roberto, Cosenza. 4
Arnone Aurelio, Cosenza. 4
Caruso Roberto, Cosenza. 3
Grisolia Luca, Cosenza. 3
Marasco Antonio, Cosenza. 3
Spina Francesco roberto, Cosenza. 3
Carnovale Daniele, Cosenza. 3
Violentano Antonio gennaro, Cosenza. 3
Fabbricatore Salvatore, Cosenza. 3
Iaconianni Vincenzo, Cosenza. 3
Rago Luigi enea, Cosenza. 3
Pancaro Mario agesilao, Cosenza. 3
D'agostinis Carmen, Cosenza. 3
Falbo Paolo, Cosenza. 3
De martino Natale, Cosenza. 3
De franco Biagio francesco, Cosenza. 2
Giaccone Matteo, Cosenza. 2
Truppi Massimiliano, Cosenza. 2
Rossi Prospero antonio, Cosenza. 2
Magaró Marino, Cosenza. 2
Corno Emilio, Cosenza. 2
Ierino Giuseppe, Cosenza. 2
Orsomarso Gianfranco, Cosenza. 2
Arnoni Tommaso, Cosenza. 2
Talerico Emanuele, Cosenza. 2
Bianco Vincenzo, Cosenza. 2
Filice Giovanni, Cosenza. 2
Scrivano Marco, Cosenza. 2
Napoli Sergio, Cosenza. 2
Dursi Carmine, Cosenza. 2
Salatino Franco, Cosenza. 2
Benevento Domenico, Cosenza. 2
Verta Roberto, Cosenza. 2
Loria Andrea, Cosenza. 2
Rota Amerigo giuseppe, Cosenza. 2
D'acri Gianluca, Cosenza. 2
Marasco Pasquale, Cosenza. 2
Mineo Emmanuel, Cosenza. 1
Tocci Antonio, Cosenza. 1
Siciliano Francesco, Cosenza. 1
Muto Vincenzo, Cosenza. 1
Madeo Luigi, Cosenza. 1
Pagnotta Giuseppe, Cosenza. 1
Latorre Gerolamo, Cosenza. 1
Saullo Armando, Cosenza. 1
Sarubbo Antonio leonardo, Cosenza. 1
Rizzo Luigi, Cosenza. 1
Lefosse Lucio, Cosenza. 1
Palermo Natale, Cosenza. 1
Budelacci Marco, Cosenza. 1
Tarantino Concetta, Cosenza. 1
Segreto Gennaro, Cosenza. 1
Pacino Leonardo alfonso francesco, Cosenza. 1
Motta Roberto angelo, Cosenza. 1
Turco Nicola, Cosenza. 1
Lo polito Andrea, Cosenza. 1
Nigro Antonio, Cosenza. 1
Sangiovanni Angelo, Cosenza. 1
Siciliano Flavio, Cosenza. 1
Donato Mario, Cosenza. 1
Baratta Gianfranco, Cosenza. 1
Baffa Nicola, Cosenza. 1
De luca Marco, Cosenza. 1
Guaragna Giuseppe, Cosenza. 1
Esposito Guerino, Cosenza. 1
Lo duca Rocco, Cosenza. 1
Canino Pier paolo, Cosenza. 1
Capparelli Giuseppe, Cosenza. 1
Caruso Francesco, Cosenza. 1
Fusaro de marco Eugenio, Cosenza. 1
Greco Raffaella, Cosenza. 1
Caputo Luca, Cosenza. 1
Ruffolo Luigi, Cosenza. 1
Tripaldi Maria irman, Cosenza. 1
Tufaro Daniele, Cosenza. 1
Salerno Salvatore, Cosenza. 1
Bezzon Ada, Cosenza. 1

PROVINCIA DI CATANZARO:
Scerbo Silvia, Catanzaro. 46
Cantelmi Cono, Catanzaro. 41
Coratto Stefano, Catanzaro. 23
Marinaro Espedito, Catanzaro. 20
Donato Salvatore, Catanzaro. 18
Calabretta Giulio, Catanzaro. 13
Polito Nicola, Catanzaro. 13
Altilia Paolino, Catanzaro. 13
Gioffrè Pasquale, Catanzaro. 7
Scalese Iolanda nausica, Catanzaro. 6
Loiero Domenico, Catanzaro. 6
Gariano Saverio, Catanzaro. 6
Morabito Giovanni, Catanzaro. 5
Gerone Valeria, Catanzaro. 5
Macrì Anna, Catanzaro. 4
Ligato Alberto, Catanzaro. 4
Filippis Giuseppe, Catanzaro. 4
Benincasa Giulio, Catanzaro. 4
Longo Giuseppe, Catanzaro. 4
Tosto Gregorio, Catanzaro. 3
Ciciarello Carmine, Catanzaro. 3
Ferraiuolo Felice, Catanzaro. 3
Fusto Domenico, Catanzaro. 3
Camposano Domenico, Catanzaro. 3
Molinaro Roberto, Catanzaro. 3
Gigliotti Luigi, Catanzaro. 3
Falvo Pasquale, Catanzaro. 3
Caglioti Massimo, Catanzaro. 2
Talarico Andrea, Catanzaro. 2
Agresta Nicola, Catanzaro. 2
Vezio Francesco claudio, Catanzaro. 2
Rotundo Marco, Catanzaro. 2
Plastina Marco, Catanzaro. 2
Gatto Salvatore, Catanzaro. 2
Colacione Vittorio, Catanzaro. 2
Stranges Cesare, Catanzaro. 2
Catalano Gaetano, Catanzaro. 2
Ferrise Cristian, Catanzaro. 2
Arabia Luigi, Catanzaro. 2
Manasia Pasqualino, Catanzaro. 2
Mancuso Marco, Catanzaro. 2
Tallarigo Antonio, Catanzaro. 2
Ragusa Francesco, Catanzaro. 1
Benincasa Giuseppe, Catanzaro. 1
Ferragina Vitaliano, Catanzaro. 1
Partenope Adolfo, Catanzaro. 1
Biamonte Armando, Catanzaro. 1
Nocera Francesco, Catanzaro. 1
Longo Davide, Catanzaro. 1
Carnovale Francesco, Catanzaro. 1
Severino Francesco, Catanzaro. 1
Rocca Antonio, Catanzaro. 1
Lucisano Giuseppe, Catanzaro. 1
Carelli Nicola, Catanzaro. 1
Racina Andrea, Catanzaro. 1
Virgilio Tobia, Catanzaro. 1
Mercurio Salvatore, Catanzaro. 1
Coroniti Stefano, Catanzaro. 1
Ianni Silvio, Catanzaro. 1
Gallo Umberto, Catanzaro. 1
Megali Carlo, Catanzaro. 1
Chiodo Daniele, Catanzaro. 1
Bongiovanni Gino, Catanzaro. 1
Lentini Umberto, Catanzaro. 1

PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA:
Salvaguardia Salvatore, Reggio di Calabria. 72
Auddino Giuseppe, Reggio di Calabria. 35
Sergi Davide, Reggio di Calabria. 34
Caminiti Vincenzo, Reggio di Calabria. 24
Morabito Daniele, Reggio di Calabria. 19
Rombolà Fernanda, Reggio di Calabria. 17
D'africa Vincenzo, Reggio di Calabria. 15
Audino Dino, Reggio di Calabria. 15
Africa Giovanni, Reggio di Calabria. 14
Catalano Fulvio, Reggio di Calabria. 8
Polimeno Francesco, Reggio di Calabria. 7
Caccamo Bruno, Reggio di Calabria. 6
Tarzia Natale, Reggio di Calabria. 5
Polimeni Salvatore, Reggio di Calabria. 5
Chirico Carmelo, Reggio di Calabria. 4
Garreffa Carlo, Reggio di Calabria. 4
Totino Giuseppe, Reggio di Calabria. 4
Dimasi Beniamino, Reggio di Calabria. 4
Rosarno Igor, Reggio di Calabria. 3
Ameduri Leonardo, Reggio di Calabria. 3
Di finizio Paolo, Reggio di Calabria. 3
Sorace Aldo, Reggio di Calabria. 3
Pratticò Pietro, Reggio di Calabria. 2
Fragomeni Antonio, Reggio di Calabria. 2
Saccà Antonino, Reggio di Calabria. 2
De pietro Vincenzo, Reggio di Calabria. 2
Pezzano Bruno, Reggio di Calabria. 2
Marcianò Santino, Reggio di Calabria. 2
Curatola Pasquale, Reggio di Calabria. 2
Catalano Diego, Reggio di Calabria. 2
Catone Francesco, Reggio di Calabria. 2
Gnisci Giberto, Reggio di Calabria. 2
Labate Antonio renato, Reggio di Calabria. 2
Principato Michele, Reggio di Calabria. 2
Buggè Domenico bruno, Reggio di Calabria. 2
Nucera Fortunato, Reggio di Calabria. 2
Floramo Gianluca, Reggio di Calabria. 1
Callipari Rosario, Reggio di Calabria. 1
Scavante Serafino, Reggio di Calabria. 1
Aversa Fortunato, Reggio di Calabria. 1
Nicita Rocco orlando, Reggio di Calabria. 1
Tripodi Salvatore, Reggio di Calabria. 1
Cristiano Gianfranco, Reggio di Calabria. 1
Pileggi Kilian karmelo, Reggio di Calabria. 1
Scarfo' Luciano maria, Reggio di Calabria. 1
Costarella Claudio, Reggio di Calabria. 1
Cataldo Francesco, Reggio di Calabria. 1
Raffa Pietro, Reggio di Calabria. 1
Femia Salvatore, Reggio di Calabria. 1
Vottari Sebastiano, Reggio di Calabria. 1
Nappi Luigi, Reggio di Calabria. 1
Bonamico Antonio, Reggio di Calabria. 1
Proto Vincenzo, Reggio di Calabria. 1
Musarella Gaetano, Reggio di Calabria. 1
Carbone Rocco antonio, Reggio di Calabria. 1
Benzone Fausto, Reggio di Calabria. 1

PROVINCIA DI CROTONE
Cortese Giuseppe, Crotone. 24
Scarpino Domenico, Crotone. 14
Caterisano Roberto, Crotone. 13
Voce Vincenzo, Crotone. 11
Cuzzola Natale, Crotone. 9
Iannone Andrea, Crotone. 8
Zurlo Francesco, Crotone. 8
Ielo Daniele, Crotone. 7
Fragiacomo Emanuele, Crotone. 5
Falzetta Luigi, Crotone. 4
Bianco Salvatore, Crotone. 3
Amato Pietro, Crotone. 3
Sacchetta Marcello, Crotone. 2
Marafioti Saverio, Crotone. 2
Bonaiuto Maria, Crotone. 2
Afflitto Francesco, Crotone. 1
Ierardi Ludovico, Crotone. 1

PROVINCIA DI VIBO VALENTIA
Morelli Massimo, Vibo Valentia. 27
Di bella Melania, Vibo Valentia. 13
Barbuto Natale enrico, Vibo Valentia. 8
Belligerante Francesco, Vibo Valentia. 6
De monte Cherubino, Vibo Valentia. 5
Diodato Alberto, Vibo Valentia. 4
Cugliari Paolo, Vibo Valentia. 4
Ruffa Lucio, Vibo Valentia. 4
Picciolo Antonio, Vibo Valentia. 3
Buonanno Francesco andrea, Vibo Valentia. 3
Macrì Domenico, Vibo Valentia. 3
Brizzi Alessandro, Vibo Valentia. 3
Pungitore Giovanni, Vibo Valentia. 3
Conocchiella Nicola, Vibo Valentia. 3
Montesanti Antonio, Vibo Valentia. 2
D'amico Luigi, Vibo Valentia. 2
Manduca Vittorio elio, Vibo Valentia. 2
Giuliano Franco dario, Vibo Valentia. 2
Nesci Diego antonio, Vibo Valentia. 2
Tripaldi Salvatore, Vibo Valentia. 2
Galle' Domenico, Vibo Valentia. 1
Franze' Vincenzo, Vibo Valentia. 1
Piserà Antonio, Vibo Valentia. 1
Caruso Ernesto, Vibo Valentia. 1
Barillari Luigi, Vibo Valentia. 1
Schipilliti Domenico, Vibo Valentia. 1
Mazzarella Gaetano, Vibo Valentia. 1
Panucci Franco, Vibo Valentia. 1

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del M5S:  

“Sabato 13 settembre, alle ore 10 presso l’aula consiliare del Comune di Amantea (Cosenza), il Movimento Cinque Stelle terrà una conferenza stampa sull’uso familistico del potere nella città tirrenica e in Calabria. “Comune, bene comune” il titolo dell’iniziativa, parteciperanno la consigliera comunale M5S Francesca Menichino, all’opposizione, e i parlamentari Cinque Stelle Dalila Nesci e Nicola Morra.( nella foto)

Oggetto della conferenza saranno la decisione della giunta comunale amanteana:

- di sostenere le spese legali per la difesa di Domenico Pileggi – responsabile del settore tecnico-manutentivo del municipio indagato nell’inchiesta sul porto locale e

-di pagare l’assistenza legale al sindaco Monica Sabatino per l’azione di ineleggibilità promossa da Menichino ai sensi del Testo unico degli Enti locali.

Inoltre, in conferenza ci saranno riferimenti a liquidazioni per gli atti stipulati, ricevute dal vicesegretario generale del Comune di Amantea, Giuseppe Sabatino, padre dello stesso sindaco.

I parlamentari Nesci e Morra si soffermeranno sulle nomine dirigenziali abusive della Regione Calabria, sul mancato ricupero di fondi pubblici erogati ad aziende che non hanno realizzato le previste assunzioni, sui conflitti d’interesse ai vertici dell’attuale amministrazione regionale e sulla prospettiva di pulizia, onestà, coraggio e trasparenza che il Movimento Cinque Stelle propone, anche in vista delle imminenti elezioni regionali.

Pubblicato in Politica
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