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comune logoÈ una notizia di ieri mattina, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, il Presidente della Repubblica conferma la triade nominata della Prefettura di Cosenza a Commissione Straordinaria gper la durata di diciotto mesi, a norma dell'art. 143 del D.Lgs. n. 267 del 2000, del consiglio comvunale di AMANTEA (Cosenza) e contestuale affidamento della gestione del comune suddetto alla commissione straordinaria composta da: dott.ssa Antonia Maria Grazia SURACE - viceprefetto; dott. Vito TURCO - viceprefetto; dott. Berardino NUOVO - funzionario economico-finanziario.

Quindi nessuna novità per Comune di Amantea, come previsto, la conferma arriva dopo 15 giorni dalla nomina prefettizia

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PD - Locandina 4 febbraio 2020 page-0001Jole Santelli è la nuova Presidente della Regione con il 55% delle preferenze. Pippo Callipo si ferma al 30%. Una distanza tra centrodestra e centrosinistra significativa.

Poche le liste a sostegno del candidato del centrosinistra ed, in pratica, tutte riconducibili al Partito Democratico. È mancato a sostegno di Callipo quel valore aggiunto che doveva arrivare dal mondo delle professioni, dell’imprenditoria, dei saperi, della società civile. Ed il PD da solo non avrebbe mai potuto reggere l’urto dell’ondata di destra in voga.

Il centrosinistra, a differenza dell’Emilia Romagna, non ha potuto beneficiare neppure di quella spinta in più che le sardine calabresi avrebbero potuto dare. Nulla sono valsi, infatti, come ha precisato Jasmine Cristaldo, quegli appelli all’apertura fatti nelle settimane prima della presentazione delle liste. Nulla è servito neppure il passo indietro di Mario Oliverio.

Le urne dicono anche che il civismo di Tansi non ha sfondato. E che il M5S è una forza divenuta marginale.

Il dato di Amantea – con tutte le sfumature del caso – è in linea con il quadro regionale.

Su questi temi ragioneremo insieme al Prof. Roberto De Luca, docente di sociologia politica all’Università della Calabria, alle ore 18.00 di martedì 4 febbraio 2020 nei locali del Lido Azzurro sul Lungomare di Amantea.

PD AMANTEA

Sezione “Moro-Berlinguer”

PARTITO DEMOCRATICO AMANTEA - Circolo "Moro-Berlinguer"

Corso Vittorio Emanuele, n. 71, 87032, Amantea, CS

Pubblicato in Cronaca

signorelliL'amministrazione PIZZINO è in attesa dell'esito della COMMISSIONE D'ACCESSO ANTIMAFIA con il rischio di uno scioglimento del Consiglio Comunale.
Ad onor del vero, SE ESISTESSE UNA LEGGE SULLO SCIOGLIMENTO DEI CONSIGLI COMUNALI PER INCAPACITÀ POLITICHE AMMINISTRATIVE IN QUEL CASO NON CI SAREBBE ALCUN DUBBIO.
L'ATTUALE AMMINISTRAZIONE ANDREBBE SCIOLTA.
ANCORA UNA VOLTA CHIEDO AI CONSIGLIERI COMUNALI DI MAGGIORANZA DI PRENDERE ATTO DEL FALLIMENTO E DI DIMETTERSI. BENE HA FATTO IL PD A PRENDERE LE DISTANZE DA PIZZINO E SOCI.
IN 3 ANNI DI AMMINISTRAZIONE NON È STATA DATA UNA SOLA RISPOSTA ALLA CITTÀ DI AMANTEA.
IL SINDACO E LA GIUNTA HANNO GOVERNATO SOLO PER SELFIE E PER OBIETTIVI PERSONALI.
VEDI LA CANDIDATURA DI VAIRO ALLE PROVINCIALI (non eletto) e di GIUSTA ALLE REGIONALI.
Come è possibile che i comuni limitrofi (Longobardi, S.Pietro in AMANTEA, Lago, ecc) attingono a finanziamenti regionali e l'amministrazione PIZZINO non formula nemmeno le domande? Comunque vi elenco una serie di risultati RAGGIUNTI dall'amministrazione PIZZINO:

1) RIFIUTI
2) LUNGOMARE
3) TRASPORTI SCOLASTICI
4) ASILO NIDO
5) PERIFERIE
6) PALAZZETTO DELLO SPORT
7) AREA PIP
8) SCUOLE MEDIE AMANTEA
9) SCUOLE ELEMENTARI PASCOLI
10) STRISCE BLU
11) SEMAFORI
12) POLIZIA MUNICIPALE
13) ISOLA PEDONALE
14) CENTRO STORICO
15) CARNEVALE
16) EMERGENZA IDRICA
17) VIABILITÀ
18) ISOLA ECOLOGICA
19) MANTO STRADALE
20) MANIFESTAZIONI ESTIVE
21) PORTO TURISTICO
22) UFFICIO POSTALE CAMPORA S. GIOVANNI
23) ILLUMINAZIONE S.S.18
24) PULIZIA DELLA CITTÀ
25) CAMPUS TEMESA
26) BIBLIOTECA
27) TEMESA
28) HOME CARE
29) SPORT
30) COMMERCIO

BASTA COSÌ.
AMANTEA DEVE REAGIRE.
PIZZINO È STATO UN DISASTRO E LA SUA GIUNTA NON È STATA DA MENO.
SULLA SCIA DI ENZO GIACCO E DEL PARTITO DEMOCRATICO, PER IL BENE DI AMANTEA, CHIEDO AI CONSIGLIERI COMUNALI DI MAGGIORANZA DI RASSEGNARE LE PROPRIE DIMISSIONI...

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luigi

Il sindacato di Cosenza e probabile candidato regionale del centrodestra comincia il suo tour elettorale? Sembra di si. Ad amantea  tra l'altro ha incontrato luigi rubino presidente della associazione l'incontro e concordato un incontro con tutti gli associati. Il presidente rubino si è impegnato a riferire sugli esiti del futuro incontro. Vi faremo sapere l

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aloisioCi vuole una bella faccia tosta e una mancanza totale di pudore per continuare a raccontare frottole ai cittadini di Amantea. Ma sono queste evidentemente le migliori doti che può offrire alla città l’oramai fallimentare giunta della Lista azzurra.
Ma andiamo con ordine.
Il mio allontanamento della maggioranza non è dipeso da nessuno ma è stata una mia autonoma decisione di cui ne vado fiero. Non potevo più condividere un’azione amministrativa definita da tantissimi cittadini come la più negativa di tutti i tempi. Ricordo poi che la legge non prevede alcuna procedura di allontanamento dalla maggioranza di un suo componente. Ma questi amministratori pur di prendere in giro il prossimo inventano di tutto e di più.
Ho deciso di passare in minoranza in quanto ho potuto toccare con mano le nefandezze amministrative di cui si sono resi protagonisti gli amministratori comunali della lista azzurra in questi due anni circa di governo della città. La lista è lunga, ma cercherò di essere sintetico citando le più significative.
Da due anni sono alle prese con il riequilibro di bilancio e a tutt’oggi non sappiamo ancora quando si arriverà finalmente a questo importante risultato. Nei due anni non hanno mai reso noto alla città lo stato dell’arte sull’iter di approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato. In tal senso, le uniche notizie in possesso dei cittadini sono quelle relative alle bocciature dell’ipotesi di bilancio approvate dal Consiglio comunale e quelle riguardanti i continui richiami e le innumerevoli osservazioni che il Ministero dell’Interno ha inoltrato agli amministratori comunali. E’ questo il modo di tenere fede ai principi di trasparenza?
Scrive poi l’Amministrazione comunale della forte carenza di personale in essere nel nostro Comune ma allo stesso tempo autorizza il distacco del ragioniere in altro Comune per due giorni a settimana proprio nel momento in cui ci sarebbe da lavorare di più nel Comune di Amantea per superare la fase dissesto finanziario. E che dire del fatto che non si riesce a garantire nel nostro Comune neanche i servizi primari. E’ questa una sana gestione amministrativa? E’ questo il modo di lavorare in favore della città con maggiore speditezza amministrativa?
Scrive ancora l’Amministrazione comunale che il sottoscritto speculerebbe in modo scorretto sulle vicende che hanno interessato la città negli ultimi giorni. Ma la commissione d’accesso è giunta al Comune perché l’Amministrazione comunale di Amantea è stata estratta a sorte o perché le forze dell’ordine hanno ritenuto esserci fatti accaduti in questi due anni che necessitano di attenta valutazione? E questi fatti sono stati oggetto di attenta valutazione da parte del Sindaco, della sua Giunta e della sua maggioranza? Speriamo che il Ministero dell’Interno non dia al Comune di Amantea una duplice bocciatura, sul bilancio e sull’esito delle verifiche della commissione d’accesso. Questo si, cara amministrazione comunale, sarebbe un unico caso in Italia!
Il consigliere di minoranza Robert Aloisio

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ENZOsi dimette da presidente delle commissioni consiliari n 1, e n 4 e da quella statuto e regolamenti. Ignote le ragioni. Certo si tratta di una scelta forte che denota uno stato di malessere inusuale. In particolare per Giacco che è il più politico della giunta pizzino. Proprio per questo deve essere successo qualcosa. E vista la sua nota sulla pro loco non si può escludere che tutto sia nato dal difficile incontro avuto con la stessa pro loco. Un incontro sul quale non è stato emanato alcun comuni ma che sappiamo essere stato movimentato. Distinte e distanti le posizioni delle due parti. Posizioni che sembra abbiano lasciato solo il presidente del consiglio comunale senza alcuna presa di posizione da parte della giunta.

Quella del pro loco è una storia che non finisce né qui né così. E c'è qualcuno che pensa e dice che era meglio se restava silente come è stata in questi ultimi anni. Mah!

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condonoMulte auto, Imu, Irap, Tasi. Anche le entrate che spettano a regioni e comuni potranno essere condonate. Nella bozza del decreto legge crescita, visionata dall'Adnkronos, è stato inserito l'articolo 'Estensione della definizione agevolata delle entrate regionali e degli enti locali'. La misura interessa i provvedimenti di ingiunzione o ruoli, notificati negli anni dal 2000 al 2017, e consente di pagare l'importo dovuto senza le sanzioni e gli interessi. I singoli enti potranno decidere se introdurre o meno le sanatorie.Nella bozza, inoltre, la rottamazione delle cartelle viene estesa anche a regioni, province, città metropolitane e comuni. La definizione agevolata delle entrate, già prevista per l'erario, viene quindi estesa anche agli enti territoriali. Sarà possibile condonare sia le somme iscritte a ruolo che quelle chieste tramite decreto ingiuntivo.La norma, si legge nella relazione illustrativa, ''introduce la possibilità per gli enti territoriali di disporre la definizione agevolata delle proprie entrate, anche tributarie, non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale, stabilendo l'esclusione delle sanzioni''. Gli enti potranno definire, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge crescita, ''l'esclusione delle sanzioni'' relative alle entrate. La definizione agevolata riguarda gli anni dal 2000 al 2017.Secondo quanto prevede la bozza, inoltre, gli immobili degli Enti locali rientrano nel piano di dismissioni del governo a beneficio del raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica. Oltre l'80% dei beni immobili della Pa risulta in mano agli Enti locali, da qui l'idea di estendere il perimetro dei soggetti che possono contribuire alle cessioni. I benefici per i conti pubblici dipenderanno dal successo o meno del piano.

fonte notizia adnkronos.com

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denaroD’intesa con il Sindaco Mario Pizzino e l’Amministrazione comunale, comunico che entro il mese di febbraio sarà pubblicato la seconda edizione del bando per l’assegnazione delle sei borse di studio dedicate alla memoria di Franco Tonnara.

A queste se ne aggiungeranno ulteriori sei per ricerche inerenti il contributo alla lotta partigiana di cittadini di Amantea, finanziate dallo Spi Cgil Cosenza.

Dodici borse di studio che saranno erogate a studenti anche grazie ad indennità e gettoni di presenza non percepiti.

E proprio a tal riguardo – in considerazione del fatto che in qualche modo mi sento chiamato in causa dagli ultimi articoli usciti sulla stampa – sono costretto a chiarire che il sottoscritto ha rinunciato all'indennità di Presidente del Consiglio sin dall'insediamento.

Allo stesso modo rendo noto a tutti di aver rinunciato ai gettoni di presenza dei Consigli comunali e delle Commissioni consiliari dall'inizio del mandato.

Sfido chiunque a dimostrare il contrario.

Enzo Giacco

Presidente del Consiglio Comunale di Amantea

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Ormai sono mille ed una le prove che la Chiesa romana vuole fare politica ma solo in Italia!

Mica si permette negli altri paesi, quali la Francia, la Germania, ed il resto dell’Europa. E tantomeno negli USA.

L’ultimo esempio è il decalogo morale emanato in vista delle Regionali in Abruzzo, da Bruno Forte arcivescovo di Chieti-Vasto - nonché presidente della Conferenza episcopale Abruzzo Molise (Ceam).

"Tutti gli elettori esercitino il loro diritto al voto", spiega Forte nella sua lettera-appello in cui chiede di dare il proprio voto a chi dice "sì all'accoglienza", dà "attenzione a giovani, povertà, ricostruzione" e dice "no ai tagli indiscriminati alla sanità".

"I sì riguardano anzitutto il rispetto della dignità di ogni persona umana, quale che sia il colore della sua pelle, la sua storia, la sua provenienza", sostiene l'arcivescovo come riporta il Messaggero,

"Da un tale rispetto conseguono i doveri di solidarietà verso i più deboli e di accoglienza verso chi bussa alle nostre porte, fuggendo spesso da fame o violenza alla ricerca di un futuro migliore per sé e i propri cari.

In collaborazione con l'azione della Prefettura varie nostre realtà ecclesiali hanno ben operato in tal senso e continueranno a farlo secondo il bisogno".

All’arcivescovo chiediamo di spiegarci perché usa il “nostre porte” per parlare dell’Italia e non delle chiese, dei conventi nei quali potrebbe ospitare centinaia di migliaia di profughi a spese del ricchissimo Vaticano?

C'è poi il tema della lotta alle povertà, quello "del fondamentale problema del lavoro dei giovani, fra cui si diffonde la paura del futuro data l'insicurezza delle possibilità che si aprono per loro" e quello "della situazione di emergenza del post-terremoto, che esige una sollecitudine da incentivare con determinazione".

Non manca un richiamo speciale alla sanità e all'ambiente: "Pur convenendo sull'urgenza e l'opportunità del riassetto della rete ospedaliera, non si può non segnalare la necessità di tener conto dei bisogni della gente sul territorio, perché essi appaiono a volte sottovalutati a favore di una logica aziendale, che non si addice ai doveri di un servizio pubblico", dice Forte,

"La tutela e la promozione di quello che è l'autentico patrimonio collettivo della nostra gente di Abruzzo è dovere primario di ogni amministratore.

Un pericolo crescente cui badare con attenzione è quello dell'emergenza rifiuti, che esige soluzioni su vasta scala e lungimiranti, mentre l' urgenza dell' intervento sulla distribuzione e la certificazione della qualità dell' acqua è improcrastinabile"

Si candidi arcivescovo e chieda i voti ai suoi elettori.

Magari si candidi a governatore dell’Abruzzo, e si faccia una lista composta da tutti i preti abruzzesi, con il programma che ha descritto nel decalogo.

Ma se perde ci faccia il piacere di stare zitto, meglio di andare in Africa a portare lì il dono delle sue idee e delle sue parole.

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Don BiancalaniL’altro giorno anche su Tirreno News è apparso un articolo: La chiesa fa politica. Non mi sono scandalizzato affatto. Questa è una delle tante accuse che vengono rivolte alla chiesa cattolica quando il Papa, i Vescovi e i sacerdoti intervengono spesso a gamba tesa su temi di interesse civile. Ma hanno fatto sempre politica. Qualcuno ricorda certamente i famosi Comitati Civici del 1948 di Luigi Gedda e la posizione presa dalla chiesa in occasione dei referendum popolari sul divorzio e sull’aborto. Ora, addirittura, alcuni Cardinali e alcuni Vescovi vorrebbero far rinascere la gloriosa Democrazia Cristiana fondando un altro partito perché molti cattolici italiani si sono allontanati dalla vita pubblica e i loro voti si sono dispersi. Molti elettori di dichiarata fede cristiana sono rimasti a dir poco disorientati dalla decisa presa di posizione di alcuni sacerdoti sul tema Decreto Sicurezza approvato dal Parlamento Italiano e divenuto Legge dello Stato. Troppi parroci, dicono in molti, vogliono fare politica invece di fare i preti. Prendiamo il caso del parroco di Vicofaro, don Biancalani, il quale all’inizio del nuovo anno ha postato sul Web:- Speriamo in un 2019 senza razzismo, xenofobia e leghismo, allegando un video nel quale un gruppo di profughi che si trovano nella sua struttura si scatenano in danze a ritmo di musica.- Se avesse detto soltanto in un 2019 senza razzismo e xenofobia anche io mi sarei associato a lui. Non contento, però, ha poi postato un altro messaggio corredato da un gommone in mezzo al mare con sopra tutti i membri del Governo attuale giallo-verde, Lega e M5Stelle, e con la scritta a caratteri cubitali:- I have a dream-. Io ho un sogno lo ha detto per primo Martin Luther King nel suo celeberrimo discorso tenuto il 28 agosto 1963 in America davanti al Lincoln Memorial di Washington (Presidente degli USA John Kennedy). Martin Luther King ( eravamo in piena segregazione razziale) ha voluto esprimere la speranza che un giorno la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi e che i suoi 4 figli avrebbero vissuto in una nazione nella quale non sarebbero stati giudicati per il colore della loro pelle. E’ questa era anche la nostra speranza. Quanti anni sono passati da allora? Tanti. Martin Luther King sognava delle cose meravigliose che avrebbero cambiato il mondo e la vita degli uomini di colore negli USA. Nel suo discorso che ha cambiato il corso della storia non c’è stata nessuna invettiva contro l’uomo bianco, non ha augurato a nessuno di morire affogato su un gommone nel fiume Mississipi. Quello che ha fatto, invece, il parroco italiano, don Biancalani, il quale ha fatto un bel sogno:- Tutti i membri del Governo che muoiono affogati nel mare come muoiono i migranti che cercano di arrivare in Italia ma che vengono respinti dalla Lega e dal Ministro Salvini-. Non solo a Salvini augura la morte, ma anche a chi vota Lega e a tutti i membri del Governo. Ma questo non è un comportamento da cristiano. Il cristiano non odia, il cristiano non augura la morte a nessuno. Gli insulti al sacerdote non si sono fatti attendere. E il Santo Padre in occasione dell’udienza del 2 gennaio si è rivolto a quei cristiani che frequentano quotidianamente la chiesa e don Biancalani la frequenta quotidianamente, eccome, ma poi si comportano da ipocriti, odiano gli altri. E’ uno scandalo, vivono odiando gli altri e parlano male della gente. Ma il parroco don Biancalani è andato oltre. Non solo parla male dei politici che non ama, ma augura loro perfino di morire affogati nel mare in tempesta come i migranti. Ha ascoltato il parroco il discorso del Santo Padre? Credo di sì. Anche lui, dunque, è un cristiano ipocrita che finge di essere un prete e poi trasuda odio contro Salvini, contro gli elettori della Lega e contro gli italiani in genere. E poi si lamentano che le chiese sono vuote.

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