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Vincenzo Pellegrino
"Sarò il Sindaco di tutti". Il Dott. Pellegrino ha commentato a caldo

Il dottore Pellegrino ha vinto con quasi il 60% dei votanti.

 

Sorrisi, abbracci e strette di mano nella centralissima piazza Cappuccini dove, a scrutinio ancora in corso ma con un trend ben delineato, scattano i festeggiamenti per l'elezione del Dott. Pellegrino a Sindaco della Città.

Il distacco del candidato dall’avversario contendente alla poltrona di primo cittadino è importante: Pellegrino infatti attesta la sua percentuale intorno al 60%, che tradotto in voti è più di 1.300 voti, in netto vantaggio sul dott. Socievole.

"Il risultato riconosce credibilità e fiducia al progetto Nea Polis e mi riempie d’orgoglio", ha in estrema sintesi commentato Pellegrino, sempre in sintesi Pellegrino ha commentato che "Sono consapevole della grande responsabilità che la Città di Amantea ci ha affidato”.

Un risultato che al dir vero risulta parziale poiché in città ha votato poco più della meta degli aventi diritto (53%).

Un dato questo che pone degli interrogativi ai quali il Dott. Pellegrino dovrà impegnarsi a cercare risposte concrete.

Dovranno comprenderne le ragioni e lavorare per riavvicinare la Città alla democrazia.

Pellegrino ha poi concluso dicendo: "Sarò il Sindaco di tutti”

La passione, l’amore per la città, la concretezza, una visione progettuale chiara, una squadra affiatata hanno consentito di raggiungere l’obiettivo all’inizio quanto mai insperato.

Da domani si comincia, passo dopo passo.

 

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voti Preferenze Comunali Amantea

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sindacoAmantea ha votato e ha liberamente scelto. Il nuovo Sindaco che governerà la cittadina a noi tanto cara è il dott. Vincenzo Pellegrino. La sua lista “Nea Polis” ha ottenuto la maggioranza dei voti. Lo sfidante dott. Luigi Socievole dato per vincente fino allo spoglio delle schede elettorali è stato sonoramente sconfitto. Ha ammesso la sconfitta e si è congratulato col vincitore. Adesso bisogna voltare davvero pagina e guardare avanti, dimenticando i due anni bui e duri di commissariamento dell’Amministrazione comunale per infiltrazione mafiosa. Il Sindaco vincente è un noto chirurgo. Si sono recati alle urne il 61,83% degli aventi diritto al voto che erano 14.081 elettori. Da oggi, secondo il Sindaco Pellegrino, si cambierà pagina. Si parlerà solo di diritti e di rispetto dei cittadini. Ma fra pochi giorni, dopo l’insediamento, dovrà affrontare la rognosa questione della scissione della popolosa Frazione di Campora San Giovanni, che in questa tornata elettorale ha fatto registrare un forte astensionismo.

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In queste ultime settimane cresce in città la curiosità sulle prossime elezioni Comunali.

Ma, ci risulta, ci sia una percettibile difficoltà nel reperire sia candidati a Sindacoche anche candidati alla carica di amministratore, soprattutto nelle realtà come quella della nostra città.

 

La democrazia ad Amantea è talmente labile e minata nelle sue fondamenta che la maggioranza dei cittadini non si fida più di nessuno e d’altro canto non vuole nemmeno metterci la propria faccia, tale è la sfiducia visti gli ultimi accadimenti.

 

Innanzitutto crediamo perché il ruolo di primo cittadino ha un livello di responsabilità che è aumentato negli ultimi anni soprattutto a livello di responsabilità giuridiche, di sicurezza e salute pubblica.

Se una persona inciampa in un marciapiede comunale un po’ mal messo o che prende una buca stradale con la propria bici, il Sindaco rischia di calamitarsi un procedimento penale e ciò è a dir poco assurdo.

 

Ne sono esempi quotidiani ciò che è accaduto pochi anni fa a Napoli con De Magistris indagato, assieme all’allora assessore Comunale alla viabilità, nell’ambito dell’inchiesta sui danni causati dall’asfalto rovinato in diverse parti della città ai danni dei cittadini automobilisti, oppure, come lo scorso anno con la vicenda del Sindaco di Crema indagato perché un bambino si è schiacciato due dita nella porta dell’asilo comunale.


Un’ altro punto che allontana gli aspiranti Amministratori comunalidalla spicciola politica cittadina è perché la politica si sa, da sempre, occupa molto tempo, tempo da sottrarre al lavoro ed alla famiglia, ed il tempo è prezioso per chiunque di noi.

Quindi spessoil ruolo di Amministratori Locali, siano essi Sindaco o semplice amministratore viene occupato soprattutto da pensionati, e da lavoratori del pubblico impiego, con possibilità di distacco, pochi risultano essere i liberi professionisti o gli imprenditori, fatta eccezione per chi ha la possibilità di delegare nella propria attività.

 

Un altro punto che è determinante per chi evita di scendere in politica è che dalla famosa operazione “Manipulite” in poi, ogni amministratore pubblico, piccolo o grande che sia, o aspirante tale, è terrorizzato dalla possibilità di essere protagonista, spesso suo malgrado, di uno spettacolo in cui giustizia e giustizialismo si confondono.

Questo non significa giustificare la corruzione o dire che Tangentopoli non sia servita. Semmai il contrario. Ma ogni firma apposta mette a rischio il primo cittadino, o l’assessore di turno, ad un avviso di garanzia per “abuso di ufficio” e, ogni volta che non la si mette, il rischio è un'imputazione per “omissione di atti di ufficio”, da qui l’ovvio terrore amministrativo.

 

Un’altro capitolo, bello corposo, è quello sulla gestionedel bilancio Comunale e sulla responsabilità che ne discernono.

Le distinzioni che deve affrontare una amministrazione fra le scelte politiche e le scelte esecutive sono assai difficili,e l’amministratore di turno è obbligato a tentare di risolvere sempre razionalmente un problema disponendo di dati, quasi mai corretti, e di “scarse” risorse congetturali o ipotetiche o comunque sommariamente valutate, e la difficoltà nei Comuni in genere, ma nello specifico nel nostro che proviene da un dissesto conclamato e di un secondo dissesto in arrivo, è sull’equilibrio tra risorse disponibili e aspirazioni di tutti da soddisfare.


Se sommiamo tutti questi fattori pare abbastanza ovvio che ci sià una oggettiva difficoltà a trovare figure per il rinnovo delle cariche istituzionali in città, eppure ad Amantea esistono gruppi, singoli, iniziative e associazioniche esprimono un sacco di cose buone che però, non collegandosi tra loro, risultano contarepoco o nulla.

Sognamo tutti una nuova politica figlia dal cosiddetto sociale, da operatori ed educatori radicati nella realtà del paese, a contatto diretto con la vita, i bisogni e le potenzialità della città, ma sembra che anche il “sociale” stia morendo sotto i colpi della crisi umana, economica e sociale.

 

Il vuoto della politica in città credo sia dovuta all’assoluta miseria di figure di primo piano, che ha portato la città ad una crisi della democrazia, ma sarebbe tempo di reagire e di tentare nuove strade, nuove alleanze, nuove iniziative di lotta, che ci vedano meno soli e meno succubi dal potere e dalla calca dei suoi servi volontari.

In bocca al lupo Amantea.

 

A futura memoria, i sindaci dal dopoguerra ad oggi:

Perna Settimio (PSDI) 1946-1952;
Policicchio Pierino (DC) 1952-1953;
Perna Settimio (PSDI) 1953-1957;
De Munno Alessandro (DC) 1957-1961;
Policicchio Pierino (DC) 1961-1970;
Alecce Domenico (DC) 1970-1975;
Morelli Francesco (PSI) nov. 1975 - ago. 1976;
Besaldo Francesco (DC) 1977-1978;
Alecce Domenico (DC) 1979-1982;
Besaldo Francesco (DC) 1982-1983;
Caruso Salvatore (PSI) nov. 1983 - lug. 1984;
Curcio Mario (PSI) 1984-1986;
Tonnara Francesco (DC) 1987-1994;
Signorelli Antonio (PDS) feb. 1994 - set. 1994;
Tonnara Francesco (PPI) ott. 1994 - feb. 1995;
Mazzei Sante (AN) apr. 1995 - ago. 1997;
La Rupa Franco (Listazzurra) nov. 1997 - nov. 1998;
La Rupa Franco (I Democratici) giu. 1999 - mag. 2004;
La Rupa Franco (Lista civica) giu. 2004 - giu. 2005;
Tonnara Francesco (Lista civica) mag. 2006 - ago. 2008.
Il 26 agosto 2008 il consiglio comunale viene sciolto per infiltrazione mafiosa con decreto del presidente della repubblica (Napolitano Giorgio), su proposta del ministro degli interni (Maroni Roberto - lega nord), e della presidenza del consiglio dei ministri (Berlusconi Silvio - popolo della libertà - pdl).
La gestione dell’ente (Comune di Amantea), venne affidata per 18 mesi ad una Commissione Straordinaria a cui vennero attribuite le competenze del Consiglio Comunale, della Giunta Comunale e del Sindaco.
Faranno parte della stessa, il dott. Criscuolo Giorgio, il dott. Sperti Francesco e il dott. Tescione Pietro.
Il 1 aprile 2010 il consiglio di stato annulla lo scioglimento del consiglio comunale.
In seguito il consiglio comunale verrà reinsediato e finirà il proprio mandato nell’aprile 2011;

Tonnara Francesco (Lista civica Primavera) mag. 2011 - set. 2013;

Sabatino Monica (Lista civica - Rosa Arcobaleno) mag. 2014 - feb. 2017.
In data 28 aprile 2017 il commissario straordinario, dott.ssa Anna Aurora Colosimo, con l’assistenza del segretario generale, dott.ssa Maria Luisa Mercuri, dichiara lo stato di dissesto finanziario dell’ente (comune di Amantea).
In data 25 settembre 2017 si insedia la commissione “organo straordinario di liquidazione” (O.S.L.), che dovrà occuparsi di fatti e atti di gestione verificatisi entro il 31 dicembre 2016 e che hanno determinato lo stato di dissesto finanziario dell’ente (comune di Amantea).
Della stessa fanno ancora parte la dott.ssa Chiellino Maria (funzionario economico finanziario - prefettura - u.t.g. di Cosenza), la dott.ssa Ettore Maria Angela nominata presidente della commissione (segretario generale del comune di Matera), il dott. Giacomantonio Giuseppe (dottore commercialista in Cosenza), e con la partecipazione del segretario generale, dott.ssa Mercuri Luisa, nella qualità di segretario verbalizzante del comune di Amantea;

Pizzino Mario (Lista civica Listazzurra) giu. 2017 - feb. 2020.
In data 13 febbraio 2020, il consiglio comunale viene sciolto per infiltrazione mafiosa con decreto del presidente della repubblica (Mattarella Sergio), su proposta del ministro degli interni (Lamorgese Luciana), e della presidenza del consiglio dei ministri (Conte II, m5s-pd).
In data 17 febbraio 2020, la gestione dell’ente (Comune di Amantea), venne affidata per 18 mesi ad una Commissione Straordinaria a cui vennero attribuite le competenze del Consiglio Comunale, della Giunta Comunale e del Sindaco.
Fanno ancora parte della stessa, la dott.ssa Surace Antonia Maria Grazia (vice prefetto), il dott. Turco Vito (vice prefetto) e il dott. Nuovo Berardino (funzionario economico finanziario).
La commissione in data 7 giugno 2021 ha ottenuto un’ulteriore proroga di 6 mesi.

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bandieraUna licenza durata 2 anni e mezzo, che i cittadini di Amantea hanno democraticamente concesso al Sindaco Pizzino ed al suo staff, nella speranza che le promesse elettorali potessero essere mantenute, almeno in parte.

Il Sindaco, come alibi per la sua rinuncia, assume la situazione precaria dell’Ente, il dissesto finanziario, la scarsità del personale e tutti gli annessi. Sono tutti elementi oggettivi, ci mancherebbe. Ma sono tutti elementi ben conosciuti e ben analizzati durante la campagna elettorale del 2017, quando lo stesso Sindaco si “riprometteva”, sulla base della sua conclamata capacità gestionale ed amministrativa, di poter affrontare e risolvere. Addirittura, se la memoria non ci inganna, il Sindaco in pectore, durante alcuni comizi elettorali, aveva affermato che il Dissesto finanziario sarebbe stato un’opportunità di cambiamento per l’Amministrazione della res pubblica di Amantea.

Non era facile certamente il compito del Sindaco, non c’è dubbio; ma nessuno ci toglie dalla testa che la complessità della sfida e le difficoltà elencate da Pizzino nel suo comunicato di mercoledì, siano solo un velo di copertura delle reali motivazioni che lo hanno portato a gettare la spugna. Però, un comandante che abbandona la nave prima che affondi non è mai una bella scena da vedere.

Meglio avrebbe fatto Pizzino a rimanere con i piedi per terra e a circondarsi di persone davvero innamorate di Amantea e di un progetto di rinascita. Male ha fatto, invece, a pensare che l’appoggio di alcuni personaggi sarebbe stato utile a raggiungere gli obiettivi nobili che si prefiggeva e che ancora ha richiamato nel suo comunicato stampa. Un errore imperdonabile.

Dunque, la realtà dei fatti è diversa; la realtà è che la licenza è scaduta ed i cittadini di Amantea hanno approfittato delle ultime elezioni regionali per notificare lo sfratto a Sindaco &Co.

La débâcle dell’Ass.Giusta, sponsorizzato fortemente dalla maggioranza, è stato il segnale principale, l’avviso ai naviganti che i cittadini di Amantea hanno consegnato al Sindaco ed ai suoi uomini. Ecco perché Pizzino ha, questa volta in modo coerente, capito l’antifona e rassegnato le dimissioni. Lo strappo si è consumato all’interno della compagine di Governo, ma avuto origine nelle urne e dal popolo, finalmente libero di esprimere il loro parere, sebbene in modo indiretto.

Non ci sono dubbi su questo; ad Amantea la maggioranza dei cittadini non ha apprezzato il lavoro svolto finora ed è stanca di aspettare soluzioni che non arrivano mai. Né si fida più di persone e personaggi improbabili, adusi al “tiriamo a campare” ed al raggiungimento dei loro soli ed esclusivi obiettivi personali!!

Il popolo di Amantea ha, democraticamente, indicato al Sindaco di farsi da parte e spera che qualcosa all’orizzonte si intraveda.

Da parte nostra, come di consueto, ci assumeremo la responsabilità di offrire ai cittadini di Amantea, un progetto serio da cui ripartire, con l'umiltà che ci ha sempre accompagnato in questi anni.

Vogliamo trasmettere un messaggio di speranza per il futuro; investiremo sulle nostre capacità che metteremo in campo, con un lavoro che faremo partire da subito.

Spero vivamente che la città dica basta a questa lunga parabola discendente che dura almeno da vent'anni e che ci ha portati al disastro totale.

È arrivato il momento di cambiare; il paese ha necessità di esprimere una classe dirigente capace e soprattutto libera da legami pericolosi.

Noi lavoreremo per questo, solo per il bene del nostro paese e per tale ragione chiediamo un sostegno a tutta la città per quello che determineremo nei giorni a seguire.

Vincenzo Lazzaroli

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pizzinoCaro Enzo,
Apprendo con vero rammarico e grande stupore la decisione intrapesa e comunicatami con la nota pec del 9 gennaio con la quale riconsegni le importanti deleghe da me attribuiteti per le tue capacità professionali e politiche e per il ruolo occupato nell’ambito dell’Amministrazione Comunale e del PD.
Verso la tua persona ho riposto un gran rispetto, sentita fiducia ed una profonda stima, sapendo di essere ricambiato per la rinascita della nostra martoriata comunità ed in un momento particolare di forte crisi sociale, economica e scadimento di valori fondanti dell’appartenenza.
Penso che la tua sia una decisione sofferta che è causata dall’appartenenza ad un organismo politico espressione, in questo momento, anche del governo centrale.
Io penso che doveva essere preceduta da un confronto o raffronto “de visu” direttamente con me, in qualità di Sindaco della Città, ma anche dei consiglieri di maggioranza.
Era iniziato con il PD locale anche un percorso virtuoso di condivisione di scelte strategiche per i servizi essenziali per la nostra Città, e quindi non si comprende questa decisione improvvisa, giustificata da “ risultati non arrivati e che la sola attesa avrebbe prolungato la tua partecipazione a questa esperienza amministrativa”.
Noto comunque che è solo l’amarezza che non ti consente al momento di continuare a considerarti parte del gruppo che ha vinto le elezioni; un gruppo granitico e coeso per i sacrifici affrontati e sofferti sin dall’insediamento per fare trionfare valori come l’onestà, la trasparenza, il risanamento dell’Ente ed il vero cambiamento dopo un periodo di oscurantismo.
Giova rimarcare che ricopri un’importante carica Istituzionale, che è quella di Presidente del Consiglio Comunale, e che impone un raffronto continuo con il governo cittadino per la valutazione degli atti da porre in discussione nella massima Assise e specialmente in questo momento storico per l’approvazione di importanti documenti contabili afferenti ad Amministrazioni passate.
Abbiamo davanti a noi un lavoro immane e gravoso, che solo un forte spirito di sacrificio, unione di intenti e costanza nell’affrontare le continue sollecitazioni della cittadinanza, può garantire.
Apprezzo la tua volontà nel determinarti di volta in volta sulle proposte della maggioranza e sugli Ordini del Giorno Consiliari, ma penso che ciò sia insufficiente, specialmente in un Ente locale ridotto ai minimi termini per quanto attiene le risorse umane e per le particolari e stringenti normative che al momento non ne permettono le assunzioni.
Molto ermetico, criptico e verosimilmente contraddittorio appare, inoltre, il comunicato dello stesso direttivo del Partito democratico locale allorquando si afferma di aver “aderito ad una coalizione civica con l’intento di offrire un contributo per superare insieme quello che, tutti sapevamo, sarebbe stato uno tra i momenti più difficili della storia della nostra cittadina” e “rimanere a far parte di una compagine che – come anche riportato dalla stampa e dai social in seguito alla candidatura al Consiglio regionale dell’Assessore Giusta nel centrodestra, e non smentito da nessuno – è schierata con un raggruppamento incompatibile con noi, impegnati a sostenere le liste del PD nel centrosinistra”.
Per onor del vero sono venute meno anche alcune figure carismatiche dello stesso Partito Democratico in ambito regionale che avrebbero dovuto caratterizzare la coalizione del Centro Sinistra alla guida dell’attuale competizione, e che sicuramente hanno creato malumori e perplessità in ambito locale, disorientando l’elettorato ma anche vari sezioni del PD.
Giammai, invece, si è messa in discussione la moralità ed il perbenismo istituzionale della tua persona, rafforzata dall’animo nobile dimostrato con fatti concreti culminati e caratterizzati anche alla rinuncia fin da subito (così come fatto per onor del vero dall’assessora Francesca Policicchio e dall’ex Presidente del Consiglio Comunale Caterina Ciccia) ad ogni indennità e gettone di presenza per finanziare quaranta borse di studio, mettendo in evidenza attaccamento alle Istituzioni, forte senso del dovere e faro illuminante per una causa nobile.
Il tuo eclettismo anche politico ha maturato in me, informandoti in merito, la convinzione di procedere ad una rivisitazione della Giunta comunale per dare spazio alla tua persona ed incidere in modo determinante alla crescita democratica del territorio.
L’obiettivo comune e condiviso è stato sin dall’inizio quello cristallizzato nel programma elettorale di una lista civica per dare insieme segnali di rinnovamento rispetto al passato, evitando spese inutili e risanando il bilancio comunale. Un importante e strategico obiettivo raggiunto insieme con l’approvazione dell’ipotesi di bilancio da parte del Ministero dell’Interno e del relativo bilancio riequilibrato.
Come Amministrazione Comunale siamo consapevoli delle forti criticità e problematiche presenti nella Città, che con enormi sforzi stiamo affrontando come amministratori ma anche insieme alle forze produttive ed associazioni del territorio.
Resta sottinteso che desideriamo una Città più pulita, più vivibile, più inclusiva, con più servizi in ambito sociale, culturale e turistico, ma ciò comporta un lavoro non solo di indirizzo e di verifica o controllo, ma anche un apparato gestionale completo, che al momento non risulta presente, capace di tradurre in realtà il pensiero o indirizzo politico in azione amministrativa.
Quindi apprezzo e condivido il necessario miglioramento del rapporto con i dipendenti comunali che, pur rimasti in pochi, fanno i salti mortali per garantire il funzionamento degli uffici. Ecco perchè risulta importante continuare a lavorare insieme, senza abbandonare la coalizione civica, con onestà e senso del dovere, per il bene del Paese.
Insieme si può e si deve continuare.
Ecco, inoltre, perchè reputo, dopo aver sentito tutta la maggioranza, che condividono il mio pensiero, di rigettare le tue dimissioni da questa maggioranza con riconsegna delle deleghe assessorili già a te assegnate con apposito provvedimento sindacale.
E’ opportuno, altresì, un confronto democratico e sereno tra l’Amministrazione Comunale che mi onoro di rappresentare, e della quale ti ritengo parte integrante e qualificante, con il Direttivo del PD.
Nell’attesa della riunione anche chiarificatrice, l’occasione è propizia per un caro abbraccio.

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giulio vita 1Cara Concetta Veltri Assessore al Turismo della Città di Amantea,

Ho letto la tua dichiarazione dopo che i commercianti di Amantea hanno alzato la voce davanti le condizioni terribili in cui versa Amantea, motivati dalla mancanza delle luci natalizie a carico del Comune (come promesso l’anno scorso).

A questa maggioranza piace troppo il melodramma e non capisce la differenza tra la persona e l’incarico. Tu non sei l’eccezione e tra le cose che argomenti, mi ha sorpreso la teoria secondo la quale gli amanteani ti vorrebbero fuori perché sei di Campora, una frazione di Amantea. Forse così volevi strizzare l’occhio all’elettorato più campanilista che ancora crede di vivere in due città diverse e non si rende conto dell’immensità del mondo e l’importanza della unione. Questo è un vizio in gran parte motivato per il nostro Sindaco, che ha paura di riferirsi a Campora come parte di Amantea. Io, che non sono un ipocrita né un vigliacco, preferisco dire le cose in modo chiaro.

Come tante volte che mi sono confrontato con te, vorrei capirti e ti concedo che nessuno è felice di sentirsi screditato dal proprio ruolo. Però ti invito a riflettere un po’ più approfonditamente sul tuo operato, e parlerò solo di cose che hanno a che fare con il tuo ruolo:

1.-La tassa di soggiorno non è stata usata per il decoro urbano né per il cartellone estivo, come avevi promesso

2.-Quest’anno il famoso Carnevale di Amantea non si è realizzato

3.-Il cartellone estivo è uscito in ritardo, disorganizzato, senza fondi e per niente diffuso in giro

4.-A giugno hai speso 18.000 euro per il concerto di Fabio Concato che non ha portato Turismo

5.-Non hai progettato o vinto nessun bando per il Turismo

6.-Quest’anno ha chiuso l’Ufficio del Turismo di Amantea

7.-Si sono spesi quasi 5.000 euro per pagare programmi regionali con zero impatto e alcuni sono andati a fare trasmissioni promuovendo il negozio di amministratori attualmente nella maggioranza

8.-La Fiera è stata un disastro organizzativo

9.-Non c’è un piano per il Natale

Invece di trovare colpevoli per ciascuno di questi punti, dovresti accettare le sconfitte e capire perché hai sbagliato in modo di migliorare. Ma purtroppo tu ti chiudi nelle tue verità e non ascolti, rendendo impossibile l’eccellenza.

Ogni punto di questa lista, l’avete venduto nei giornali come l’opposto, senza basarvi su numeri né report di affluenza o impatto mediatico. Ed è qui che ti parlo come gestore culturale: i numeri li puoi inventare fino ad un certo punto. Soprattutto oggi con Google e i diversi social media è difficile ingannare la realtà. E voi non avete fatto nulla che abbia migliorato l’affluenza del Turismo. Semmai, tutto il contrario.

Io non ti conosco se non come Assessore e non ho niente contro la tua persona. Lo stesso con il Sindaco e con gli altri tuoi colleghi della maggioranza. Sono certo che non siete all’altezza dell’incarico e che questa lista non ha un progetto di città perché è nata da un giorno all’altro, unendo diverse famiglie che portano voti, e questa forma di fare politica è perfetta per fallire.

È arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità.

--

Giulio Vita

Director of La Guarimba

Cultural Manager

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Abbiamo letto che Martedì prossimo a Catanzaro ci sarà un vertice con tutta la dirigenza Asp sulla Casa della Salute di Chiaravalle Centrale.

Lo ha annunciato il sindaco, Mimmo Donato, nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale.

Sul punto, il consigliere comunale della Lega, Sergio Garieri, ha letto una lunga dichiarazione, esprimendo fiducia sull’operato del governo nazionale in materia di sanità, con conseguenze positive anche per la Casa della Salute di Chiaravalle.

Molto più critiche le considerazioni espresse dal sindaco e dal consigliere del Pd Pino Maida.

In particolare, Mimmo Donato ha ricordato che “dopo anni di lotte e rivendicazioni, Chiaravalle era finalmente ad un passo dall’avvio dei cantieri per la realizzazione della nuova struttura, destinata a diventare un polo d’eccellenza sul territorio”.

“Poi però – ha attaccato il sindaco – è arrivato il Decreto Sanità che ha creato così tanti vincoli alle procedure d’appalto, tanto da bloccare un’opera già arrivata alla progettazione esecutiva”.

“Fatti incontestabili” secondo Donato che ha già scritto, nero su bianco, la sua ferma protesta, indirizzandola al commissario per la sanità calabrese, Saverio Cotticelli, al ministro Giulia Grillo e al presidente del consiglio, Giuseppe Conte.

Prossimo passo, dunque, la riunione di martedì prossimo a Catanzaro, presieduta dal direttore generale facente funzioni, Amalia De Luca, “fortemente impegnata a trovare soluzioni per la Casa della Salute di Chiaravalle Centrale” ha sottolineato Donato.

Un progetto già finanziato (sono stati stanziati oltre 8 milioni di euro) che attende ormai da dieci anni di arrivare a definizione.

Ed allora la domanda.

Se altri si danno da fare per avere la Casa della Salute , quella di cui Amantea ha fortissimo bisogno di chi è la responsabilità?

Del sindaco Mario Pizzino che tutto fa meno che lavorare per la salute degli amanteani?

Dei sindaci dell’ex distretto di Amantea che sembrano “usi ubbidir tacendo” alla politica ed alla dirigenza dell’Asp e del distretto del Tirreno cosentino?

Del delegato al Poliambulatorio che sembra in tutt’altre faccende affaccendato?

Della minoranza politica che sembra svanita nel nulla e misteriosamente scomparsa?

Degli amanteani ai quali basta dare canzoni e feste per dimenticare i veri bisogni dei propri bambini e dei propri anziani?

Dell’Asp cosentina che ovviamente ( siamo in Calabria)si muove solo quando fortemente sollecitata? ( ed in questo caso non lo è!).

Della dottoressa Angela Riccetti Direttore del Distretto Sanitario Tirreno?

Di una delle tre civette della filastrocca ambaraba ciccì coccò?

Quelle che facevano l’amore con la figlia del dottore. Questo almeno fino a quando il dottore non si ammalò!

Eh si perché anche loro si possono ammalare ed hanno bisogno di essere curati nella Casa della salute.

Pubblicato in Campora San Giovanni

«Come primo cittadino è dallo scorso 3 luglio che combatto e rincorro i vertici della Lamezia Multiservizi per fare in modo che il servizio di raccolta differenziata possa essere potenziato attraverso alcuni accorgimenti: dallo spostamento della rampa nell'isola ecologica, a spese dell'ente, all’ottenimento di apposita autorizzazione per lo sversamento di ulteriori 25 tonnellate giornaliere di spazzatura presso la discarica di Lamezia Terme, oltre alle 10 già autorizzate presso la discarica di Rende.

 

Ritengo, inoltre, sia auspicabile la possibilità di far utilizzare al personale comunale gli automezzi della ditta, creando i presupposti per un aumento dell’organico dedito alla raccolta.

 

Nonostante la richiesta più volte sollecitata dell’apertura di un tavolo tecnico e di confronto non vedo passi significativi in tal senso.

La collettività è impegnata nelle operazioni di classificazione e di riciclo dell’immondizia, ma il servizio offerto rimane fortemente scadente, con danni rilevanti all'immagine di una città che si prefigura come realtà turistica e commerciale».

 

«La stessa battaglia la giochiamo sul fronte della fornitura idrica.

Alla Sorical, la società che per conto della Regione Calabria cura l’erogazione dell’acqua potabile, abbiamo prontamente inoltrato una richiesta per l'aumento del flusso, ribadendo l’impegno dell’ente nella lotta al furto del prezioso liquido tramite l’impiego di personale operaio esperto e dei vigili urbani.

Il risultato, come alcuni utenti hanno potuto monitorare nel corso delle ultime settimane, rimane piuttosto scarso.

Siamo dunque pronti a valutare ogni possibile alternativa, prendendo in considerazione anche un’eventuale rescissione in danno».

Pubblicato in Cronaca

Questa è la nota che la signora Carmela Franco ha inviato a noi, a Webiamo ed a Rino Muoio.

 

Si tratta di una lettera che ha scritto a Gesù ma che noi siamo convinti Gesù non riceverà mai considerato che l’ha consegnata al Comune( e chi gliela porta?).

 

La nota che vi accludiamo a piè delle presenti righe è accompagnata dal seguente messaggio:

“Gentili signori, Vi mando la lettera che ho protocollato in Comune solo col timbro e data di ricezione a mano dato che non c'era linea ieri, in JPG per conferma della consegna e in word per Vostre esigenze tecniche.

Qualora Vogliate pubblicarla a beneficio dei più, ognuno nel proprio piccolo é portatore di pace che costruisce.

Vi auguro buon lavoro e sereno Natale perenne. GRAZIE Carmela Franco”

 

Speriamo che Gesù la legga.

Magari qualche Angelo di passaggio da Amantea in volo per un luogo di pace e bellezza potrebbe anche via web inviargliela. ( non siamo così presuntuosi da pensare che Gesù od i suoi Angeli leggano il nostro sito).

Pubblicato in Primo Piano

Dichiarazione del sindaco Monica Sabatino in merito alla possibile nascita di nuovi centri di accoglienza destinati ai profughi, con riferimento alla nota stampa del segretario del Pd Enzo Giacco

 

 

«Ritengo di dover tornare sull’ argomento migranti per chiarire le posizioni da me assunte a chi, puntualmente, estrapola informazioni parziali e le strumentalizza.

Vorrei invitare il segretario del Partito democratico a leggere attentamente le mie affermazioni, senza farsi prendere da ansie ideologiche.

La mia protesta non è affatto contro gli immigrati, vittime di un sistema malato, ma è contro il business che ormai ha preso una piega pericolosa per la comunità che amministro.

Non voglio pensare che il Pd di Amantea voglia tutelare gli interessi di chi specula sulla disperazione di queste persone celandosi dietro ad un perbenismo di facciata e ad un banale stereotipo di uguaglianza e fratellanza».

«Non è con i post o le frasi ad effetto che si dimostra la propria apertura e la propria solidarietà, ma con i fatti e quando si è presentata l’occasione concreta di aiutare questi ragazzi non mi sono mai tirata indietro.

La città di Amantea ha sempre mostrato il volto umano della comprensione e dell’accoglienza e così sarà in futuro, ma non si può assistere inermi ad una continua proliferazione di centri d’accoglienza.

Per quanto riguarda l’accesso al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati la stiamo prendendo in considerazione per la prossima finestra temporale, alla luce della circolare ministeriale dell’11 ottobre 2016, che avrebbe inserito la clausola di salvaguardia e che consente, ai comuni che diventano sede SPRAR, di ponderare il numero di presenze, gestendole direttamente.

La stessa non permette l’apertura di altri centri e consentirebbe la chiusura graduale di quelli già presenti».

«Caro segretario, la teoria è molto bella, la pratica è un’altra cosa, da sindaco ho il dovere di tutelare i miei cittadini e mettere in campo tutte le mie prerogative per garantire loro la sicurezza e la vivibilità della città».

http://www.immigrazione.biz/upload/circolare%20_ministero_interno_11_ottobre_2016_sprar.pdf

 

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