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Il mondo è governato dai soldi ed i soldi sono posseduti esclusivamente da chi sfrutta i lavoratori ed i beni da loro prodotti, e inoltre- come avviene in Italia- da chi usa- a proprio piacimento- i soldi che lo Sato “ strazza”ai propri cittadini onesti.

 

A tutto quanto si aggiunge che chi fa “finta” di governare gli Stati del mondo, in realtà li indebita e da qualche tempo indebita anche le future generazioni e, peraltro, mente spudoratamente “rimpallando” le colpe alle passate gestioni di governo.

 

In sostanza, questo mondo porta più rispetto ai beni che agli uomini, la schiavitù è all’ordine del giorno ed è praticata anche da coloro che hanno, finora, fatto finta di voler bene ai lavoratori.

In questo paradigma soldi/uomini, da mesi si parla della Grecia, cioè di un nazione che ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità( come l’Italia) e che, fortemente indebitata ( come l’Italia),per sopravvivere è entrata nella UE, assoggettandosi alle sue regole.

Ma i padroni ( i soldi) dell’Europa pretendono il rispetto degli impegni, cioè la restituzione dei debiti, oltre che degli interessi, anche se -per farlo- occorre impoverire sempre più i Greci.

Ai Greci è rimasta solo la reazione democratica del voto e così hanno reagito votando chi ha loro promesso i loro diritti.

Una promessa difficile da mantenere perché i mali della Grecia erano- e sono- gli stessi del passato.

Una promessa difficile da mantenere perché fino a quando la Grecia è obbligata dall’uso della moneta europea al rispetto delle regole europee.

Per questo si parla – estrema ratio-di uscita dall’Euro

Una uscita facile da fare se si considera che la Grecia ha poco più di 10 milioni di abitanti che sono praticamente un cinquantesimo degli oltre 500 milioni di abitanti della U.E.

 

Se, cioè, la Grecia uscisse dall’EURO non succederebbe nulla o quasi.

E la Grecia, praticamente, non pagherebbe i propri grandi debiti con la UE , BCE e FMI.

In sostanza la Grecia ( stime) è esposta per 322 miliardi di euro: cioè quasi 30 mila euro per ogni abitante!

Di questi il 17% è con i privati, il 62% è in capo ai governi dell'Eurozona, il 10% all'Fmi e l'8% alla Bce mentre il restante 3% è custodito nella Banca centrale greca.

Degli oltre 195 miliardi di debiti con la UE, i crediti maggiori sono Germania 60 miliardi, Francia 46, Italia 40, Spagna 26, Iolanda 12.

Dice il Ministro delle Finanze ellenico Yanis Varoufakis :“Da 5 anni a questa parte l’Europa e 3 diversi governi ellenici hanno preso in giro i cittadini greci e tedeschi.

Abbiamo fatto finta, e parlo dei governi, che avremmo risolto la crisi spalmandola sul futuro. Abbiamo fatto finta che le nazioni avrebbero potuto risolvere la bancarotta ellenica con prestiti sempre crescenti a condizione d’attuare politiche d’austerità che hanno invece minato la capacità di ripagare il proprio debito da parte dello Stato”.

Un circolo vizioso dal quale si esce solo con uno strappo quale potrebbe essere l’uscita dall’euro, accompagnata dall’aiuto economico che Putin ha loro promesso.

Ma non tutti sono disponibili a favorire questa uscita. Per esempio l’Italia ci perderebbe 40 miliardi di Euro, una cifra incredibilmente alta, pari a quasi 700 euro per ogni italiano, aumentando così il debito pubblico italiano, con il rischio reale che anche l’Italia possa andare in default.

Non lo vuole l’Italia che si trova fortemente indebitata come la Grecia e che insieme a Portogallo e Spagna( e forse altre nazioni) e che troverebbe da tale passo gli stessi benefici della Grecia, ma forse ponendo fine alla UE.

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"Il vento della Grecia, il vento della Spagna, il vento della Polonia non soffiano nella stessa direzione, soffiano in direzione opposta, ma tutti questi venti dicono che l'Europa deve cambiare e io spero che l'Italia potrà portare forte la voce per il cambiamento dell'Europa nelle prossime settimane e nei prossimi mesi".Lo dice Renzi.

La Polonia viaggia verso un governo di centro Destra.

La Grecia non ha soldi in tasca per pagare i rimborsi al FMI del 5 giugno e probabilmente nemmeno i soldi per pensioni e stipendi. E così la Troika tenta di destabilizzare il governo di Syriza, facendo uscire le componenti più radicali. La Grecia diventerebbe a questo modo un esempio da dare agli altri potenziali "ribelli" nel Sud Europa.

Un esempio diretto in particolare alla Spagna nella quale dopo le ultimissime elezioni il Pp di Mariano Rajoy coinvolto in scandali ma anche artefice delle misure di austerità che stanno risollevando il Paese, è ancora al primo posto con il 27,02% ma ha perso oltre 10 punti rispetto alle precedenti elezioni. Il Pp ha vinto dodici delle tredici votazioni per i governi regionali ma ha perso le maggioranze assolute.

Male anche i socialisti del Psoe, al 25,02%, che ottengono due punti in meno rispetto al 2011, che in molti comuni potrà essere coprotagonista per formare coalizioni con Podemos. A Siviglia governeranno i socialisti, a discapito del Pp, mentre a Valencia i popolari, dove erano al potere da soli, dovranno aprire ad altre formazioni. Il voto ha anche sancito la sconfitta della sinistra di Izquierda Unida.

Gli spagnoli hanno impresso al paese una svolta a sinistra, dice la stampa di Madrid. Infatti la Borsa di Madrid la lasciato sul terreno oltre 2 punti percentuali.

Per la prima volta nella storia del paese i voti di Pp e Psoe insieme rappresentano solo metà dell' elettorato, davanti all' affermazione dei due movimenti del 'nuovo', Podemos e Ciudadanos, e a Valencia del locale Compromis che arriva secondo.

Podemos non ha chiuso le porte a eventuali alleanze con altri partiti. «Abbiamo la mano tesa per negoziare con tutto il mondo, ma avremo tolleranza zero contro la corruzione e ci batteremo per limitare le politiche dei tagli. Chi vuole governare con noi ed ha finora imposto politiche di tagli e sacrifici dovrà compiere un cambiamento di 180 gradi”.

Salvini dice che il voto spagnolo “Sono una bella mazzata per i difensori dell'Europa delle banche e per i servi di Bruxelles”

Che cosa faranno gli Italiani? Quale segnale lanceranno alle prossime elezioni?

Difficile da dire ma vi segnaliamo l’analisi più interessante emersa che è quella di fausto Bertinotti il quale dice: “ E’nato in Spagna il conflitto tra l’alto e il basso della società, che sormonta lo scontro tra destra e sinistra”.

Poi spiega: “Questa è un’Europa autoritaria e oligarchica in cui il meccanismo di governo è totalmente privo di sovranità popolare. Ora su questo si è aperto lo scontro…”

La foto mostra esattamente quanto detto da Bertinotti :” Podemos: es l’hora de la gent”

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Fortissime le proteste per la soppressione del cane Excalibur Ebola che aveva il solo difetto di essere entrato in contatto con l’infermiera recentemente contagiata dal virus Ebola.

Anche negli USA un animale era entrato in contatto con un ammalato del virus Ebola

Ma negli USA questo animale è stato messo in quarantena

Le autorità iberiche invece hanno optato per l’esito letale.

Non solo gli animalisti a protestare.

Furioso il proprietario Javier Limon : “Excalibur era quel “ figlio” che non abbiamo mai avuto”. Poi aggiunge “ E’ stato impossibile entrare in contatto con le autorità che sono rimaste sorde a ogni richiesta di spiegazione”.

Anche gli esperti esprimono dubbi su una misura così drastica.

La quarantena, infatti, avrebbe permesso di raccogliere dati preziosi sul virus negli animali.

Tutto è iniziato qualche settimana fa, quando un’infermiera spagnola è stata contagiata dal virus Ebola nell’assistere un paziente proveniente dall’Africa.

Come prassi in questi casi, le autorità hanno ricostruito i contatti della donna durante il periodo di esposizione e, fatto salvo il marito, fra i possibili infettati è stato annoverato il cane Excalibur. L’esemplare dodicenne, pur non mostrando alcun segnale d’infezione, è stato soppresso d’ufficio senza possibilità di ulteriori verifiche.

L’esatto contrario di quello che sta accadendo Dallas: Bentley, altro quadrupede di proprietà di un’infermiera statunitense, è stato posto in quarantena e sta fornendo dati preziosi sulla risposta degli animali domestici al virus.

Al momento la scienza no sa se gli animali domestici possano trasmettere il virus Ebola all’uomo.

Nel loro organismo però si segnala la presenza di una risposta anticorporale.

Lo ha dimostrato uno studio condotto in Gabon nel biennio 2001-2002, ad esempio, si è appreso come circa 300 cani presentassero gli anticorpi di un possibile contagio, tuttavia in forma del tutto asintomatica.

La questione è quindi scoprire se i fluidi corporei, tra cui urina e feci, possano fungere da veicolo di contagio.

Un’ipotesi al vaglio proprio in quel di Dallas, un’occasione forse persa in Spagna.

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