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Francesco Gagliardi si interroga e ci interroga.

Forse la risposta non è difficile ma è sicuramente brutta!

Ecco il suo articolo:

“Ancora una volta il mondo è rimasto gravemente turbato, attonito, dopo

l’attentato di Stoccolma in Svezia ad opera di un giovane dell’ISIS che con un camion ha seminato morti e feriti in una via del centro e dopo la strage avvenuta nella Domenica delle Palme in due chiese copte in Egitto dove hanno perso la vita centinaia di cristiani in preghiera.

Ci si stupisce. Perché Stoccolma? Perché l’Egitto? Perché Berlino? Perché Nizza? Perché Londra?

Perché siamo in guerra e perché è in atto una guerra di religione e di civiltà.

Ma nessuno lo dice. Anche il Santo Padre tace e invita alla preghiera. A questi perché non vogliamo rispondere perché abbiamo paura. Siamo dei vili, siamo dei codardi. Per viltà cerchiamo di fuggire ai pericoli, ma veniamo meno ai nostri doveri: difendere la nostra religione, difendere la nostra civiltà.

E’ vero che siamo in guerra, basta leggere i giornali, basta guardare la televisione.

Ogni giorno kamikaze che si fanno saltare in aria, uccisioni, bombardamenti, battaglie, distruzione, morte e rovine dappertutto. Gente che abbandona la propria terra e i loro affetti. Perseguitati che con mezzi di fortuna cercano di raggiungere una terra promessa.

E’ vero che è in atto una guerra di civiltà e di religione, è vero che l’islamismo radicale vuole sconfiggere il cristianesimo, ma tutti tacciono.

Hanno paura di dire la verità, hanno paura di dire le cose come stanno. Temono le conseguenze che sono pericolosissime.

Pierluigi Battista scrive sul “Corriere della Sera”:- Non riusciamo a concettualizzare una guerra culturale, scatenata contro un intero sistema di vita, contro i cristiani, gli ebrei e i musulmani di altre confessione, fatta per motivi ideologici e dove questa ideologia si chiama islamismo fondamentalista, radicale, integralista -..

Quando si era in guerra una volta si usavano gli aerei, le navi, i carri armati, i cannoni, le bombe.

Ora le armi che vengono usate contro i cristiani dai terroristi ovunque nel mondo sono le cinture esplosive, le asce, i coltelli, i camion, gli stessi corpi che si fanno saltare in aria per seminare il terrore.

Tanto loro vanno in Paradiso e saranno accolti da una marea di vergini, così fanno credere a questi poveri imbecilli.

Siamo in guerra. E’ una guerra di civiltà e di religione, continuo a dire. E ci ricordiamo di quei cristiani fatti saltare in aria nelle chiese e nelle vie solo quando sono pezzi di carne a brandelli sanguinanti colpevoli soltanto di professare la propria fede.

Centinaia di migliaia di famiglie cristiane sono costrette ad abbandonare ogni giorno la propria terra per sfuggire alle persecuzioni, alle barbare uccisioni e agli attentati dell’ISIS.

Oggi ci lamentiamo. E’ tardi. E’ troppo tardi. Le bombe nelle chiese copte il giorno delle Palme sono la dimostrazione di una verità ormai inconfutabile. In quei paesi africani dove l’ISIS è forte la vita dei cristiani è in pericolo.

Grazie anche agli errori commessi dall’Europa e alla indifferenza dei cristiani occidentali. Si rischia la vita ovunque, non solo se si va in chiesa, ma anche nelle vie e nelle piazze, nei negozi, nei bar, nei pub, nelle discoteche.

Perché tutto questo? Perché per gli integralisti musulmani i cristiani, tutti i cristiani, sono degli infedeli e quindi devono essere eliminati, distrutti, se non si convertono alla loro religione. E intanto il Santo Padre invita alla preghiera:-

Il Signore converta il cuore delle persone che seminano terrore, violenza, morte-.

Ma Santo Padre, le preghiere non bastano, non sono sufficienti a fermare le mani dei carnefici e le carneficine contro i cristiani.

Oltre alle preghiere e nei casi estremi ci vuole dell’altro.

Per sconfiggere il fascismo e il nazismo ci sono volute le bombe sganciate dagli anglo-americani e gli sbarchi in Sicilia, ad Anzio , in Normandia e ad Est l’avanzata dell’Armata Rossa.

Per sconfiggere il Giappone ci sono volute le bombe atomiche sganciate ad Hiroshima e Nagasaki.

Per sconfiggere il comunismo c’è voluto il crollo del muro di Berlino e l’avvento di Gorbaciov.

E’ vero, Santo Padre, che Gesù è presente in tanti fratelli e sorelle che soffrono a causa delle guerre e del terrorismo, ma noi cosa facciamo, cosa abbiamo fatto fino ad ora per alleviare le loro sofferenze?

Francesco Gagliardi

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I terroristi colpiscono in pieno centro a Stoccolma, ancora una volta un 'lupo solitario' alla guida di un camion, che ha investito i passanti prima di schiantarsi contro un centro commerciale.

Il camion ha falciato la folla nella centralissima strada pedonale Drottningsgatten di Stoccolma ha finito la sua corsa nel centro commerciale Ahlens City.

Il camion è stato rubato poco prima dell'attacco.

Secondo quanto riferito dalla ditta proprietaria del mezzo l'autista "stava scaricando della merce quando qualcuno è saltato dentro il camion ed è scappato".

Secondo i testimoni, l'autista "indossava un passamontagna".

Racconta un testimone :"Stavo camminando verso la strada principale quando un grande camion è spuntato dal nulla. Non sono riuscito a vedere se ci fosse qualcuno alla guida o fosse fuori controllo, ma ho visto che almeno due persone sono state schiacciate. E mi sono messo a correre più forte che potevo".

Un altro testimone ha riferito:"Ho visto centinaia di persone mettersi a correre per salvarsi la vita. Mi sono girata ed ho cominciato a correre anche io".

La polizia riferisce che ci sono almeno tre persone uccise ed almeno otto feriti .

L'episodio è avvenuto in una delle principali strade commerciali di Stoccolma.

Sono stati sparati dei colpi di arma da fuoco nel luogo dove il camion è piombato sulla folla.

Il premier svedese, Stefan Lofven ha detto: "E' un attacco terroristico".

La polizia ritiene che si tratti di "un attacco deliberato".

Il parlamento svedese è stato chiuso dopo quanto accaduto.

Ora è caccia all'autista dell'autocarro finito sulla folla che è in fuga.

Il sospetto ricercato indossa una giacca verde e una felpa grigia.

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1)Milano. 13 maggio. Mada Kabobo, un immigrato ghanese irregolare, armato di piccone uccide chi incontra. Muoiono Daniele Carella, 21 anni, ed Ermanno Masini, 64 anni.

2) Stoccolma. 13 maggio. La Polizia uccide un sessantanovenne armato che aveva minacciato gli agenti con un machete. Ed ora sono giorni di scontri violenti iniziati nel quartiere Husby, alla periferia nord-ovest di Stoccolma, un’area nata all’inizio degli anni Settanta, povera e con un alto tasso di disoccupazione ed in cui vivono circa 12 mila persone, la maggior parte delle quali sono immigrati

3) Londra. 22 maggio. Michael Abedolajo di origine nigeriana,ma nato in GB, armato di un machete ha ucciso il soldato Drummer Lee Rigby, 25enne di Manchester . I testimoni hanno raccontato che i due assalitori "Prima gli sono andati addosso con l'auto, poi sono scesi e gli hanno tagliato la testa col machete".Gridavano "Allah Akbar ". Poi hanno anche dichiarato che intendono “cominciare una guerra a Londra". La polizia dichiara che si tratta di un : "Attentato dell'estremismo islamico"

Oggi aggiungiamo:

4) Parigi.25 maggio ore 18.00. Un Maghrebino ( aveva la barba e indossava la galabia, la tunica tipica dei musulmani) accoltella alla gola un soldato in servizio di pattugliamento nel grande spiazzo davanti all'Arco della Defense ( nella foto) ( le pattuglie militari integrano la sorveglianza di polizia in base alle disposizioni del piano Vigipirate, il sistema di vigilanza antiterrorismo transalpino, il cui livello di allerta è attualmente sul rosso, un gradino al di sotto del massimo).

Ed allora, se vera la notizia data da Le Parisien, la domanda.

Un caso? Cellule dello stesso corpo? Sintomi dello stesso malessere? Un inizio di qualcosa? Strategie?

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Intanto i fatti

1)Milano. 13 maggio. Mada Kabobo, un immigrato ghanese irregolare, armato di piccone uccide chi incontra. Muoiono Daniele Carella, 21 anni, ed Ermanno Masini, 64 anni.

2) Stoccolma. 13 maggio. La Polizia uccide un sessantanovenne armato che aveva minacciato gli agenti con un machete. Ed ora sono giorni di scontri violenti iniziati nel quartiere Husby, alla periferia nord-ovest di Stoccolma, un’area nata all’inizio degli anni Settanta, povera e con un alto tasso di disoccupazione ed in cui vivono circa 12 mila persone, la maggior parte delle quali sono immigrati

2) Londra. 22 maggio. Michael Abedolajo di origine nigeriana,ma nato in GB, armato di un machete ha ucciso il soldato Drummer Lee Rigby, 25enne di Manchester . I testimoni hanno raccontato che i due assalitori "Prima gli sono andati addosso con l'auto, poi sono scesi e gli hanno tagliato la testa col machete".Gridavano "Allah Akbar ". Poi hanno anche dichiarato che intendono “cominciare una guerra a Londra". La polizia dichiara che si tratta di un : "Attentato dell'estremismo islamico"

Poi la domanda.

Un caso? Cellule dello stesso corpo? Sintomi dello stesso malessere?

Ed ancora.

C’entra niente l’attentato alla maratona di Boston dei due fratelli ceceni, Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev ?

Come leggere diversamente la dichiarazione di Barack Obama di oggi 23 maggio : “ Gli Stati Uniti "non sono in guerra con l'Islam", spiegando che "la violenza contro obiettivi occidentali proviene in gran parte da questa falsa convinzione”

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