Per il signore, che rilascia interviste sul "Quotidiano" di oggi, ad eleggere nel 2017 la Giunta di Amantea con 3650 voti su 7000 votanti sono stati degli alieni provenienti da una galassia milioni di anni luce distante dalla Terra e non dai suoi diseredati e maltrattati concittadini. Questo sempliciotto amanteano si definisce un "politico" pronto a capitanare, fra 18 mesi, gli sciagurati trogloditi, alla guida della cittadina. Ulisse pianse nel sentire cantare le gesta sue e degli altri Greci, a Troia. Ma non voleva farsi scoprire. Col lembo del mantello, si coprì il volto e asciugò le lacrime. Solo Alcino, re dei Feaci, se ne accorse ma non disse nulla. Io, che non ho nessun mantello, andrò in riva al mare a versare qualche lacrima, dicendo al mio fraterno amico Beribà che si tratta di semplici gocce salate spinte dal Libeccio.
Come scriveva Khalil Gibran: “Il sale deve avere qualcosa di sacro infatti si trova nel mare e nelle lacrime”. E sogno di trovarmi con la mia piccola barchetta sull’oceano a sfidare le onde e le tempeste, a sentirmi piccolo e sperduto in mezzo al mare gonfio e quasi sconosciuto, senza un approdo e senza una rotta. Mi sento così, prima di essere sommerso dagli amati marosi.
Gigino A Pellegrini
G el Tarik