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Carissime concittadine e carissimi concittadini,

dopo una lunga estate d’inerzia politica riteniamo sia arrivato il momento di svegliare le coscienze di tanti amanteani ubriacati da foto di tombini, di cumuli di erbacce tagliate, di mezzi comunali che fanno lo stesso lavoro da anni( ma magicamente qualcuno se ne accorge solo ora) e newsletter della medesima utilità del conteggio delle pecore in caso d’insonnia.

Ci sorge da tempo un pensiero incalzante: o l’amministrazione Pizzino ha risolto tutti i problemi della città o ha fornito massicce dosi di bromuro a tutte quelle paladine della giustizia che urlavano allo scandalo ogni 33 secondi accusando continuamente la precedente amministrazione di inefficienza e incompetenza (nel migliore dei casi!).

I più cattivi potrebbero pensare che i continui attacchi fossero dettati dalla forte invidia e dall’eccessiva smania di protagonismo , potrebbero, addirittura, pensare che tutto quell’accanimento avesse alla base una questione personale e non politica, ma noi no….. sicuramente il motivo di questo assordante silenzio delle opposizioni è la grande efficienza dimostrata dall’esecutivo in carica che non dà la possibilità di trovare pecche nel proprio operato!!!

Come gruppo abbiamo deciso di tacere, di proposito, per dare il tempo alla nuova amministrazione di organizzarsi, di prendere le “misure” con le problematiche dell’ente nella consapevolezza della loro complessità e delle difficoltà che si incontrano quotidianamente anche per le cose più banali….

Siamo stati in silenzio anche perché la città doveva essere proiettata all’accoglienza verso i turisti nella stagione dell’anno più importante.

Siamo stati in silenzio, anche quando c’era da urlare per la sporcizia delle strade, per i cumuli d’immondizia, per la perdita di un finanziamento di più di 500.000 euro per le strade interpoderali, per una notte bianca penosa, dove la gente camminava alla ricerca di qualcosa e non trovava nulla!

Siamo stati in silenzio di fronte all’inerzia nella quale si sono impantanati i componenti dell’amministrazione che accendono animate discussioni con il solo fine di accaparrarsi qualche delega per avere maggiore visibilità invece di affrontare i problemi della città.

A circa tre mesi dall’insediamento non hanno individuato nemmeno i responsabili di settore!

Ora c’è una questione importante però sulla quale non possiamo più tacere: la scuola.

Non entriamo nel merito della soluzione presa, perché può anche essere condivisibile, ma sul metodo è necessario fare chiarezza anche per informare i cittadini su come sono andati i fatti.

Il 10 agosto 2017 la dirigente scolastica Prof.ssa Bozzo ha convocato una riunione dei docenti delle scuole medie per comunicargli che il comune aveva deciso di spostare solo 5 classi alla Manzoni e il restante sarebbe rimasto al Campus.

In base a questa decisione la dirigente aveva mostrato ai docenti quale sarebbe stata l’organizzazione didattica dell’anno scolastico che inevitabilmente, con classi ubicate in plessi diverse, avrebbe avuto un’altro assetto .

Di fronte alle perplessità dei docenti per l’inadeguatezza del Campus, soprattutto per il caldo soffocante patito nell’ultimo scorcio dell’anno scolastico passato, la dirigente ha chiamato il sindaco che l’ha incontrata nel pomeriggio insieme ad una rappresentanza di insegnanti.

Nel corso della riunione il sindaco aveva detto che quella era l’unica soluzione e che si sarebbero organizzati per rendere il più vivibile possibile i locali del Campus.

La dirigente insieme ai docenti hanno accettato la soluzione, nonostante i dubbi e le perplessità.

Dopo circa due settimane una conferenza dei capigruppo cambia la decisione, ad una settimana dell’inizio dell’anno scolastico, rimettendo in discussione tutta l’organizzazione della scuola.

La dirigente si è vista costretta a convocare il consiglio d’istituto per decidere il da farsi e, giustamente, il Consiglio ha deciso di spostare gli uffici a Lago dove si può immediatamente lavorare, essendo praticamente iniziato l’anno scolastico.

La ricostruzione che la stessa dirigente fa dei vari passaggi intercorsi tra la scuola e l’Ente all’interno della relazione che presenta il problema al Consiglio d’Istituto(che vi invitiamo a leggere sul sito della scuola) lascia non poche perplessità.

Probabilmente, se si fosse affrontato per tempo il problema, con la dovuta fermezza, tutti questi disagi non ci sarebbero stati e ci sarebbe stato il tempo di attrezzare i locali del Campus per adibirli ad uffici(anche se i problemi con le bollette Telecom e i conseguenti tagli dei telefoni,avrebbero comunque rallentato l’iter) .

La scuola è una cosa seria, non si può giocare sulle spalle dell’agenzia formativa più importante che abbiamo. La politica nazionale ha negli anni operato una serie di tagli importanti nelle scuole e molti comuni hanno perso l’autonomia scolastica, i sindaci si sono battuti con tutte le loro forze per salvare i loro uffici scolastici.

Proprio per l’autonomia scolastica c’è stato un duro scontro politico tra Amantea e Campora negli anni passati(e parlavamo degli uffici all’interno dello stesso comune!).

Oggi che abbiamo uno dei plessi più importanti del territorio   non possiamo permettere che la segreteria e la presidenza vadano in un altro comune.

Non possiamo permetterlo non solo per una questione di disagio per l’utenza che dovrà spostarsi ma anche perché la presenza di questa istituzione scolastica all’interno della nostra città significa radici, appartenenza, storia!

Non possiamo perdere tutto questo per inefficienza politica, facciamo appello all’amministrazione comunale affinché eviti a qualunque costo lo spostamento della scuola, la nostra scuola!

Monica Sabatino

Linda Morelli

Adelmo Mannarino

David Viola

Gianluca Cannata

Antonio Rubino

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo la nota seguente stampa sul tema della raccolta dei rifiuti ad Amantea.

 

“Leggiamo con stupore e meraviglia quanto riportato dalla stampa circa la volontà del neo Sindaco Pizzino di porre fine all’esperienza della gestione della raccolta dei rifiuti da parte della Multiservizi.

 

Uno stupore ed una meraviglia che fa il paio con le dichiarazioni di apprezzamento del servizio svolto che lo stesso Sindaco Pizzino aveva diramato, pochi giorni fa, all’atto del suo insediamento, prendendo atto dei buoni risultati raggiunti dal Comune e dell’elevata percentuale di raccolta differenziata che veniva certificata dagli organismi tecnici a ciò preposti.

 

Cosa è successo a distanza di pochi giorni?

Perché il servizio, dal momento dell’insediamento della nuova Amministrazione è decisamente e repentinamente peggiorato?

 

Cosa è potuto accadere perchè Pizzino, a cui non difettano doti di equilibrio e moderazione, passi in pochi giorni dall’apprezzamento pubblico ad una critica spietata del servizio?

La ricostruzione dei media e le voci circolanti in città, non ci lasciano tranquilli come cittadini.

È impensabile che su un tema così importante si possano registrare aspre divisioni in seno alla maggioranza e prese di posizione antistoriche ed anacronistiche che farebbero ripiombare il comparto in un recente nefasto passato.

 

Siamo ben consci della difficoltà di gestione del servizio e delle difficoltà finanziarie, che sono le medesime che abbiamo trovato noi all’atto del nostro insediamento.

Eppure dal nulla noi siamo riusciti ad avviare e consolidare una gestione della raccolta dei rifiuti che ha portato buoni risultati, come lo stesso Pizzino onestamente e pubblicamente ci riconosce all’atto del suo insediamento.

Si può e si deve continuare su questa scia e fare di più ovviamente, utilizzando il vero valore aggiunto della filiera di gestione che è rappresentato dai lavoratori della Multiservizi che, con instancabile impegno e professionalità, hanno sempre contribuito in modo determinante a garantire il servizio di raccolta.

A loro continuiamo a dire grazie.

A Pizzino manifestiamo la disponibilità a collaborare ed interloquire laddove lui lo ritenga utile, auspicando che pur legittime prese di posizione politiche sul tema non vadano in contrasto con gli interessi della città, mettendo in difficoltà Amantea soprattutto nel periodo estivo, come purtroppo sta già accadendo.

Il Sindaco Pizzino – che ben conosce le dinamiche amministrative per essere stato consigliere ed Assessore del Comune di Amantea sin dal lontano 1995 – sa bene che il dialogo ed il sano confronto tra enti è un fattore di positività.

Interloquire in modo democratico con enti e società è un buon viatico per la risoluzione delle problematiche.

Il “tanto peggio tanto meglio” potrà soddisfare, magari nell’immediato, gli interessi politici di qualcuno, ma non determinerà nessuna prospettiva di crescita e sviluppo.

Pubblicato in Politica

Questo il comunicato: «Da pochi giorni si è conclusa la mia esperienza amministrativa, so di essere stata leale e corretta nell’adempiere al mio ruolo di assessore con delega all’istruzione. 
In questi due anni e mezzo siamo riusciti ad aprire la scuola dell’infanzia di Campora San Giovanni, dando risposte ad una comunità che chiedeva un intervento in tal senso.

 

Quella scuola è oggi un nido sicuro dotato, tra le altre cose, anche di un defibrillatore.

Dopo non so quanti anni abbiamo riaperto la palestra del plesso Giovanni Pascoli in via Baldacchini: una pagina di storia recente di questa città.

La palestra è adesso perfettamente attrezzata e consentirà a tanti giovani di rafforzare i propri valori.

 

Una menzione a parte spetta al nido comunale.

Quando gli arredi sono arrivati ho finalmente capito che avremmo portato a termine un’opera che avrebbe aiutato le famiglie di Amantea.

E così è stato.

Parlare con le mamme ed i papà che indicano le positiva di questa struttura è una delle gioie più grandi che mi porterò nel cuore.

È questa la politica che genera interesse e considerazione.

Null’altro.

 

Non meno importanti i lavori di adeguamento che sono stati terminati presso la scuola elementare di Santa Maria: quella cupola che generava un effetto serra insopportabile ora non farà altra che offrire luce e speranza.

In quella stessa scuola abbiamo adeguato anche dei locali per uso sportivo.

Infine, grazie al lavoro dei tecnici comunali, abbiamo ottenuto un finanziamento che ha dato seguito alla sistemazione dei solai di diversi istituti cittadini, rendendoli più sicuri per accogliere studenti ed alunni».

«Rivolgo un sentito ringraziamento a Monica Sabatino per avermi supportato e dato fiducia in questo percorso, ai miei colleghi di maggioranza, ai dirigenti, ai docenti, al personale delle scuole e ai dipendenti del comune .

Grazie soprattutto alla mia famiglia che ha saputo comprendermi e sostenere.

Infine vorrei ringraziare tutti i cittadini che hanno creduto in me e permesso di servire la mia città»

Pubblicato in Cronaca

Scrive la ex consigliera Giusi Osso che oscilla tra la posizione di traditrice o quella di eroina:

 

“Mi sorprendo ancora una volta del modus operandi di questa ormai ex amministrazione nel volersi nascondere dietro un dito.

Voglio ribadire a chiare lettere che nell’ultimo anno, durante le riunioni di maggioranza più volte ho esternato il mio malessere per le molteplici tegolate che piombavano e che si ritorcevano quindi negativamente sul nostro operato, principalmente con Monica Sabatino e poi con tutti i miei colleghi e della considerazione che i nostri concittadini avevano nei nostri confronti.

 

L’ex assessore Rubino invece di riportare sciocchi pettegolezzi sulla stampa( solo di questo si può parlare) che tra l’altro neanche mi appartengono, perché non dice la verità delle cose?.

 

Perché non conferma le reali volontà dell’ ex sindaco per il conferimento della delega al servizio manutentivo alla sottoscritta?

E pure lui era presente e abbastanza compiaciuto quando lo stesso sindaco mi comunicava la scelta meditata.

 

Non ho alcun ripensamento per la decisione che ho preso e vorrei sottolineare che è figlia di molti ragionamenti e riflessioni sulle conseguenze che scelte di governo avevano sulla mia città

Mi assumerò ogni sorta di responsabilità perché il sol pensiero di essere stata leale ed onesta intellettualmente verso i miei concittadini mi da serenità e forza di guardare avanti e a testa alta

Giusi Osso.

NdR. Giusi Osso conferma le vere ragioni della firma delle dimissioni contestuali alla minoranza che hanno dato luogo allo scioglimento del consiglio comunale di Amantea, individuate nella mancata assegnazione della delega al servizio manutentivo.

In sostanza smentisce il suo interesse per la carica di assessore e per quanto ad essa carica connesso( parliamo della indennità assessorile) e conferma la necessità per lei di arrivare alle prossime elezioni con una immagine forte di amministratore efficiente e positivo.

In questa ultima dichiarazione la Osso si riferisce evidentemente alla dichiarazione di Antonio Rubino, apparsa oggi su un quotidiano locale, nella quale dichiara “ E che dire di Giusi Osso? Il suo comportamento è stato incomprensibile. Solo alcuni giorni fa aveva attaccato duramente la Arone, definendola………”

E poi concludeva:”Non riesco proprio a trovare una spiegazione logica a questo cambiamento repentino. Nulla di più facile che si sia lasciata trascinare da qualche venditore di fumo.”

Chi sia questo venditore di fumo non è dato sapere.

Certo che la affermazione può avere offeso la consigliera Osso e da qui la reazione.

Ora aspettiamo anche la reazione di Elena Arone.

Pubblicato in Cronaca

Le inattese dimissioni di Sergio Tempo hanno creato un grosso problema, non solo per la necessità di sostituirlo ma anche di affidare le sue tante deleghe.

Fuori Sergio Tempo, il problema che si è presentato è stato triplice.

 

 

Il primo è quello che ovviamente Sergio Tempo per coerenza deve passare alla opposizione e dai nuovi banchi sarà attaccato ma potrà anche attaccare denunciando quanto fino ad ora non riferito per l’impegno di rispetto della “deontologia partitica”.

Impegno che ora è venuto meno allorchè i suoi ex colleghi lo hanno di fatto espulso dalla maggioranza solo per aver detto quanto finora taciuto!

Quasi a confermare che la verità non paga.

Il secondo è quello che le sue competenze dovranno essere affidate o meglio trasferite ad una persona con la quale lui ha un buon rapporto così che possa essere indotto per rispetto dello stesso ad evitare forti critiche al suo futuro comportamento.

E comunque ad un tecnico cioè a Cannata. Almeno per quanto riguarda il bilancio ed i tributi.

Il terzo è quello che sintanto che le bocce erano ferme nessuno entrava in campo, ma ora che, giunti a metà della consiliatura, si propone il rispetto dell’impegno al cambio radicale degli assessori resta anche il problema di conservare la stessa giunta.

Il problema in sostanza è chi scegliere al posto di Sergio Tempo?

Uno qualsiasi, certo, qualificato se possibile, ma anche migliore, più impegnato sulla strada, a contatto con la gente.

E questo nuovo assessore è ormai certo sia Caterina Ciccia che non ha mai nascosto l’impegno del sindaco nei suoi confronti.

Ma ci staranno gli altri?

Non è solo Ciccia ad attendersi il posto di assessore.

E basta un altro passaggio verso la minoranza ed avremmo una maggioranza di 8 consiglieri più il sindaco ed una minoranza di 8 consiglieri

Una fragilità inaccettabile.

Per questo è necessario che vengano rispettati altri consiglieri che non si ritengono certamente inferiori agli attuali assessori.

E poi c’è il problema di Campora San Giovanni che non può più accettare di avere un solo assessore peraltro scarsamente espressivo.

Non dimentichiamo infatti che Alessandro Salvatore è già passato con la minoranza

Ora restano in quel di Campora SG Elena Arone ed Adelmo Mannarino.

Ambedue scalpitano ed in particolare la prima.

In questo modo gli assessori camporesi sarebbero 2 sui sei componenti della giunta. Cioè un terzo e non un sesto come sono ora.

In caso contrario non sarebbe impossibile una forte reazione politica.

Già. Ma chi deve uscire ?

Antonio Rubino od Emma Pati?

Bella domanda.

Chiunque venisse tolto sarebbe intesa come una inaccettabile punizione.

Domani , però, sembra che il sindaco scioglierà le riserve.

E comunque restano altre fibrillazioni.

Pubblicato in Primo Piano

La notizia era stata anticipata da un noto quotidiano locale evidentemente informato da voci interne alla amministrazione comunale.

 

E sembra che la notizia ci sia. Ci sia tutta. Anzi una notizia multipla.

La prima è che il sindaco avrebbe tagliato la testa di Sergio Tempo.

Le ragioni saranno esposte nel decreto sindacale di sfiducia anche se la formula tipica generalmente usata è quella della perdita del rapporto fiduciario.

Normalmente il diritto del sindaco alla revoca sembra perfetto discendendo da quanto disposto dall’art 46 del Dlgs 267/2000 , comma 4 là dove si legge che” Il Sindaco può revocare uno o più Assessori, dandone motivata comunicazione al Consiglio”.

Ma secondo i pronunciamenti della giurisprudenza se in verità il potere di nomina e revoca dell’Assessore da parte del Sindaco non è messo in discussione, è oggetto di discussione l’uso che del potere di revoca si fa perché esso non può discostarsi dall’interesse della collettività amministrata.

La domanda da porsi , allora, è questa : che cosa succede se l’Assessore prende le distanze dell’operato del Sindaco per motivi che riguardano il buon andamento e l’imparzialità della P.A. di cui all’art. 97 della Costituzione?

Interessante è la sentenza n. 1073/08 del T.A.R. Puglia-Lecce, Sez. I, sentenza con la quale ha sospeso il provvedimento di revoca “con il quale il Sindaco ha revocato l’incarico nei confronti di un Assessore, motivato dal fatto che quest’ultimo avrebbe tenuto un comportamento incompatibile con l’indirizzo politico della Giunta per il fatto che lo stesso, in una seduta del Consiglio Comunale”.

 

Se allora la notizia è vera occorre sapere se Tempo intenderà accettare di essere l’agnello sacrificale della politica amanteana.

La seconda notizia, è che nel posto di tempo subentrerà Caterina Ciccia, come avevamo anticipato.

La terza notizia è che ci sarà una distribuzione delle cariche di Tempo.

Il Bilancio sarà assegnato all’assessore Cannata.

Le partecipate saranno assegnate a Rubino.

I lavori pubblici saranno assegnati a Caterina Ciccia.

Sembra che ci saranno poi anche alcune rotazioni delle cariche assessorili.

Pubblicato in Politica

La fiera per Amantea è stata sempre l’occasione per gli acquisti invernali.

Anche per quelli natalizi.

Vestiti, coperte , casalinghi, giocattoli e dolci. Ma anche cenere e carbone per i cattivi.

 

 

Qualche volta i genitori compravano i regali per Natale.

Stando a voci molto accreditate la fiera di quest’anno sarà anche l’occasione per qualche regalo politico.

Parliamo ovviamente di posti di assessore.

E sempre ovviamente se c’è un subentro , o più di uno, c’è anche una uscita, o più di una.

L’occasione però non è la Fiera ma il fatto che essa coincide con la mezza consiliatura della Rosa Arcobaleno , quando cioè si deve verificare la conferma degli impegni a suo tempo assunti.

La prima certezza di entrata in giunta porta il nome di Ciccia Caterina.

Fino ad ora c’era anche la certezza della uscita compensativa dalla giunta di Antonio Rubino.

Senonchè la scelta della uscita di Rubino non va bene al suo mentore che ha un preciso disegno che importa la conservazione della sua presenza in giunta e della conservazione della sua carica.(ne parleremo approfonditamente)

Ma se è così allora occorre che esca qualcun altro.

Chi?

Sempre voci molto accreditate indicano in uscita nientemeno che l’assessore Sergio Tempo che ben sapendo che cosa si stava preparando contro di lui avrebbe ordito in consiglio una calcolata trappola nella quale sarebbe caduto un suo compagno di viaggio.

Come intendere infatti la richiesta di sue dimissioni?.

Dimissioni ingiustificabili e peraltro apertamente rigettate dalla sindaca che intelligentemente ha richiamato la parabola del vangelo di Giovanni 8,7 che ricorda le parole del Signore quando disse “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.

E l’assessore Tempo non è certamente un’adultera. Affatto. Anzi ha la sola colpa, se colpa è, di avere detto la verità!

Eppure per quanto circolino anche voci dissonanti , cioè sul suo perdono e sulla conservazione del suo incarico, a Natale qualche regalo bisogna pur farlo.

Qualcuno se lo aspetta perché le sarebbe stato promesso e sostiene apertamente che lo avrà.

Insomma molti sono i dubbi.

Una certezza è quella di almeno un cambiamento politico in giunta.

Un’altra certezza è che Ciccia si aspetta il posto di assessore.

L’ultima certezza è che qualcuno deve farle posto.

Chi?

La situazione è fragile ed ogni movimento potrebbe far crollare questa torre instabile e precaria.

Basterà seguire Babbo Natale e vedere dove andrà a portare i regali.

Forse non c’è nemmeno necessità di attendere Natale , così che i regali potrebbero essere consegnati anche durante la fiera o subito dopo.

Un po’ di pazienza, che diamine! .

Almeno aspettate che i carboni si spengano, non credo vogliate che qualcuno si bruci?

Un solo punto all’ordine del giorno nel Consiglio comunale di urgenza convocato per oggi 13 settembre , dal titolo “Adesione del comune di Amantea al Flag Perti”.

Presenti in 14, ed assenti Sergio Tempo, Sante Mazzei, Ciccia Caterina.

Interviene l’assessore Antonio Rubino , delegato del comune di Amantea al GAC Perti, che svolge una ampia trattazione evidenziando in buona sostanza che il Flag Peryi proposta è una società consortile della quale faranno parte enti pubblici locali, aziende private ed associazioni varie.

I soci saranno 60 ed ognuno di essi verserà una quota individuale di 250 euro, così da costituire un fondo pari a 15 mila euro.

L’assemblea della società consortile potrà essere costituita da un massimo di 26 enti locali e da un massimo di 34 tra aziende private ed associazioni.

Il consiglio di amministrazione della società consortile sarà costituito da 15 elementi di cui 6 rappresentanti degli enti pubblici, 6 rappresentanti dei privati e 3 delle associazioni .

Rubino chiarisce agli ascoltatori che la regione ha disposto la istituzionalizzazione di 4 Flag e cioè il Flag Tirreno 1 che va da Tortora a Curinga , il Flag Tirreno 2 che comprende tutti i comuni costieri a sud di Curinga, il Flag Ionio 1 ed il Flag Ionio 2.

Per ciascuna delle aree individuate potrà essere selezionato un solo FLAG.

Chiariamo che Flag è l’acronimo di Fisheries Local Action Group.

Chiariamo inoltre che la dotazione finanziaria a disposizione ammonta a 5.557.682,63 Euro, così ripartiti: 5.033.743,66 Euro per le strategie di sviluppo locale; 261.969,49 Euro per attività di cooperazione; 261.969,49 Euro per il sostegno preparatorio (potrà essere riconosciuto un sostegno fino al 100% delle spese considerate ammissibili fino ad un importo massimo di 15.000 euro).

La strategia di sviluppo locale viene attuata dal FLAG attraversoPiani di Azione locale (PdA) e deve concentrarsi prioritariamente su un massimo di tre ambiti di intervento tra:

-sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agroalimentari, artigianali e manifatturieri, produzioni ittiche);

-sviluppo della filiera dell’energia rinnovabile (produzione e risparmio energia);

-turismo sostenibile;

-cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale);

-valorizzazione e gestione delle risorse ambientali e naturali;

-valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio;

-accesso ai servizi pubblici essenziali;

-inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali;

-legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale;

-riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità;

-reti e comunità intelligenti;

-diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca.

Più parole che fatti visto che per i 26 comuni e le 34 aziende ed associazioni del Tirreno 1 saranno disponibili 1.371.000 euro, cioè circa 28 mila euro ciascuno ove tutti presentassero un loro rispettivo progetto.

Utile il confronto tra il Flag ed il Gac Perti di cui hanno fatto parte Amantea ( capofila), Belmonte Calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio, Falconara Albanese, San Lucido, Paola, Fuscaldo e che vantava una disponibilità finanziaria di euro 2.850.000 destinato allo sviluppo della pesca e del suo indotto sulla fascia tirrenica cosentina da Amantea a Fuscaldo.

Praticamente siamo passati da 2.850.000 euro per 8 comuni al 1.371.000 per 26 comuni!.

La proposta è stata approvata quasi alla unanimità con la sola astensione della consigliera del M5s Francesca Menichino che ha obiettato il fatto che non c’è stata sufficiente chiarezza sul GAC precedente del quale non si sa nulla e non sono stati presentati nemmeno i conti in consiglio comunale.

Molte altre le perplessità emerse a margine del consiglio e che probabilmente daranno luogo ad interrogazioni ed altro.

L’assessore Rubino comunque ha chiarito che il Gac Perti è finito il 31 dicembre 2015, tant’è che se digitate http://www.gacperti.it/ scoprirete la pubblicità di scarpe.

Pubblicato in Politica

E’ già successo in passato e potrebbe succedere ancora.

 

Ieri sono passati per essere “quattro ciota rielli!”, oggi potrebbero essere l’avanguardia di una forte protesta capace di giungere a forti risultati anche politici.

Se ne è accorta l’amministrazione che ha immediatamente inviato un emissario nella persona dell’assessore Antonio Rubino che ha assunto impegno a studiare ogni possibile soluzione a quanto esposto dal gruppo di commercianti di Via Vittorio Emanuele.

 

Cominciando dall’orario di inizio dell’isola pedonale.

In realtà dietro queste fibrillazioni ci sono aspetti economici.

Il primo è quello generale di una città che sta sopravvivendo, non vivendo, forse perché incapace di cambiare per stare al passo con i tempi

Non cresce Amantea. Affatto.

Non esercita più la antica attrazione turistica e commerciale.

Sarà per i photored come grida l’associazione di Luigi Rubino?

O sarà per la attrazione esercitata dai grandi centri commerciali dove tutto è gratis , anche gli spettacoli ?

Ma i commercianti di Via Vittorio Emanuele sostengono che è anche per una viabilità che li esclude e penalizza.

Ma come si sul dire “ Se Atene piange, Sparta non ride” .

 

Intendo dire che anche molti commercianti di via Margherita stanno spesso davanti ai propri negozi nella speranza dell’arrivo di qualche cliente.

E manca qualsivoglia analisi sulle ragioni.

Qualcuno sostiene che la città manca di parcheggi.

Qualcuno che Amantea ha perso la immagine di città bella, colta, viva che aveva conquistato nel tempo ed adesso ne paghi lo scotto..

Qualcuno che si tratta di una fase congiunturale addirittura europea.

Altri che manchi di una strategia di sviluppo.

Altri ancora che Amantea non sa sfruttare le sue potenzialità e non si promuove.

 

Altri, infine, che manchi attenzione ai fenomeni economici di una città che da sempre, sin dai tempi di Omero, ha vissuto di rapporti economici, di incontri di culture, eccetera.

E come escludere che la gente non venga ad Amantea perché il parco della grotta è chiuso o perché il lungomare è in stato di abbandono ed il porto insabbiato e le strade piene di buche –ci sussurra un commerciante colto-?

Non vorremmo che anche questo tentativo di rabbonire i commercianti arrabbiati diventi un fatto negativo se non si tenteranno analisi di ben maggiore portata e rilevanza.

Mettere la mano sulla bocca per non far parlare non è certamente la soluzione.

Scrive l’Amministrazione comunale di Amantea:    

“L’Amministrazione Comunale di Amantea, anche quest’anno ha aderito al progetto “M’illumino di meno”, allo scopo di sensibilizzare l’intera popolazione e soprattutto le nuove generazioni sulla necessità e l’importanza del risparmio energetico.

L’iniziativa, voluta e portata avanti dagli autori e dai conduttori del programma radiofonico “Caterpillar”, che celebra quest’anno la 12° edizione, in onda su Radio 2 Rai, gode dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, del Patrocinio del Senato della Repubblica e del Patrocinio della Camera dei Deputati.

«L’obiettivo della campagna – spiega l’Amministrazione Comunale è quello di promuovere la riflessione sul tema dello spreco di energia, che si può evitare con interventi strutturali ma anche con semplici accorgimenti che ogni singolo individuo può mettere in pratica.

«Il punto focale del progetto è rappresentato dalla “Giornata del risparmio energetico” che verrà celebrata venerdì 19 febbraio 2016. Il nostro Comune dalle ore 18:00 alle ore 19:00 provvederà a spegnere l’illuminazione pubblica in alcune strade di Amantea (Via S. Maria, Via Tevere, Via Arno, Via Crati, Via Adige, Via Busento, Via Neto, Via Po, Piazza Croce, Via Colongi) e nella Frazione Campora San Giovanni (Via delle Ginestre (lato Nord), Via delle Orchidee, Via degli Ulivi, Via dei Pini, Via dei Tigli, Via Alberto Mauri).

Inoltre sono state invitate le scuole cittadine a partecipare alla manifestazione spegnendo giorno 19 febbraio nelle aule tutte le fonti luminose per almeno 30 minuti».

L’Assessore all’Ambiente      (Prof. Antonio Rubino)

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