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Reggio Calabria - Le ragioni del perché la Giunta ieri ha approvato il disegno di legge relativo all’esercizio provvisorio del Bilancio regionale per l’anno finanziario 2020 sono tante ed evidentemente abbiamo fatto poco per evitare di impedire che la Corte dei conti arrivasse a questo giudizio.

Già nel corso di un’audizione in Commissione il dirigente generale del Bilancio, De Cello, aveva preannunciato un bilancio restrittivo.

 

La legislatura era iniziata con l'annuncio di una rivoluzione, quella di fare i bilanci in tempo, oggi quell'annuncio si scontra con la dura realtà.

Chiudere la legislatura con questa richiesta di esercizio provvisorio è un altro segnale di fallimento.

Dobbiamo dircelo francamente, ed è evidente che si è agito in modo tale da chiudere questa legislatura senza l’approvazione del Bilancio.

Mi sarei aspettato una riunione di maggioranza, invece su una scelta così grave e importante si è deciso di andare in Consiglio a cose già fatte senza alcun confronto.

Mi sembra una grave mancanza di rispetto e si persevera con la logica dell'uomo solo al comando.

Ritengo sia stato un errore non provare ad approvare il Bilancio e politicamente ciò suona come una ritirata dalle responsabilità.

Non sono abituato a sparare sulla Croce Rossa.

So solo che l’attuale governatore dell'Emilia Romagna  ha deciso di votare il 26 gennaio permettendo così di approvare il Bilancio ed evitare l’esercizio provvisorio; in Calabria, invece, dopo cinque anni si rinvia l’approvazione del Bilancio alla prossima legislatura con tutte le conseguenze economiche che comporta questa decisione.

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

Quando i numeri diventano un’opinione

Ci sono vicende amministrative del nostro Comune inspiegabili, la cui positiva definizione sembrerebbe naturale o scontata e che invece finiscono nell’oblio, causando danni al nostro Ente.

Stiamo parlando del servizio di gestione e controllo dei parcheggi pubblici a pagamento (le famose “strisce blu”).

 

 

 

 

E allora succede che un servizio, come quello succitato, oramai divenuto essenziale ovunque (basti osservare la stragrande maggioranza dei Comuni Italiani, dal più piccolo al più grande), non riesce a vedere la luce.

Entrando nel merito della vicenda, va rimarcato come il servizio in questione riveste una importanza notevole, ancora di più in un Comune in dissesto finanziario. Infatti, a riprova di ciò, sono noti – anche al più sprovveduto degli Amministratori comunali – i risultati che si possono cogliere con l’attivazione del servizio: maggior ordine nelle principali vie cittadine; maggior entrate per l’Ente (oggi assolutamente necessarie per Amantea); creazione di posti di lavoro.

Nonostante queste banalissime riflessioni che dovrebbero fare propendere per la veloce attivazione del servizio, l’Amministrazione comunale di Amantea sembra non interessarsi al problema, più semplicemente lo ignora.

Sembrerebbe, dunque, che l’Amministrazione comunale abbia deciso di non dare più questo servizio : la gestione del territorio, particolarmente delle strade, è obiettivo prioritario istituzionale dell’Ente Comune, con facoltà decisorie importanti.

La decisione – di fatto – assunta da questa Amministrazione di non dare più questo servizio stride però fortemente con l’inserimento (da parte degli stessi Amministratori) nel bilancio stabilmente riequilibrato – inviato al Ministero dell’Interno per la sua approvazione – di entrate per decine e decine di migliaia di euro rivenienti dal servizio dei parcheggi pubblici a pagamento.

I cittadini, i commercianti, così come le Istituzioni preposte alla vigilanza del bilancio comunale, avrebbero il diritto di sapere quali decisioni in merito vuole assumere l’Amministrazione comunale, in modo che ognuno tragga le conseguenze del caso.

Vedere almeno partire l’iter di attivazione del servizio che prevede, come primo passo, la pubblicazione del relativo bando di gara, sarebbe un buon inizio.

Ad oggi però dal Palazzo comunale tutto tace, sembra dunque consolidarsi l’idea che il Comune ha rinunciato al servizio, dunque alle relative entrate e si appresta alle variazioni di bilancio per la sostituzione delle stesse entrate.

Concludiamo riportando di seguito le voci relative alle entrate da parcometri inserite dai nostri attuali Amministratori comunali sui bilanci relativi agli anni 2018, 2019, 2020 e 2021: previsione definitiva anno 2018 euro 180.000,00; competenza e cassa anno 2019 euro 30.000,00; previsione 2020 euro 100.000,00 e previsione 2021 euro 100.000,00.

Mah! Vacci a capire qualcosa e speriamo bene!

Amantea, 12 settembre 2019

Biagio Miraglia

Pasquale Ruggiero

Gianfranco Suriano

Pubblicato in Cronaca

Fra pochissimi giorni saranno 2 mesi che la commissione ministeriale per la stabilità finanziaria degli enti locali alla unanimità ha espresso parere favorevole all’approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato per l’anno 2017.

Ne abbiamo parlato nel nostro articolo del 18 luglio scorso

Ma il parere è stato reso nella seduta del 3 luglio( cioè 54 giorni fa) , comunicato telefonicamente lo stesso giorno ed inviato nella dovuta forma scritta il successivo 5 luglio.

Un grande risultato per l’amministrazione comunale e soprattutto per l’assessore Rocco Giusta.

Un risultato positivo ed inatteso.

 

Ma ecco le stranezze!

La prima è che nella nota si legge comunque che il parere è stato espresso con prescrizioni.

La seconda è che le prescrizioni non sono note, nemmeno- come ricordato-a distanza di 54 giorni.

Possibile che al Ministero siano andati tutti in ferie?

Come si concilia una estrema tempestività nella comunicazione amichevole e verbale con il comportamento omissivo nella significazione delle ragioni anticipate nella nota che disponeva “Segue provvedimento ministeriale”.

Che abbiano mandato un corriere a piedi che sta facendo Roma-Amantea a piedi?

E poi come mai nessuno della minoranza ne parla.

Posto che ad Amantea tale minoranza ancora esista.

O piuttosto occorrerebbe dire “Posto che ad Amantea la politica esista ancora”.

Cosa si nasconde dietro questi silenzi e questi ritardi?

bilancio-in-comuneÈ stata convocata per le 11,45 la commissione per il bilancio. All'ordine del giorno " disamina dati integrazione ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per come richiesto dal ministero con nota 10449 del 21 gennaio 2019

Pubblicato in Politica

debitiProprio per il giorno in cui scadrà il termine fissato dal ministero per rispondere alle osservazioni per approvare (ove possibile)il bilancio Riequilibrato è stato fissato il consiglio comunale straordinario con due punti all'ordine del giorno.

Il primo è l'approvazione del documento unico di programmazione 2019 - 2021.

 Il secondo è la integrazione alla ipotesi di bilancio con modifiche Ai risultati di sintesi.
 Ci vorrà il 21 per capire che cosa significa.  E dovremo aspettare qualche puntuale intervento della minoranza Qualificata se non per sapere quantomeno per sospettare una verità che forse non si saprà se non tra anni. Cioè quando il ministero scriverà la fine di questa telenovela. Ma il vero Problema è che tanto gli elettori amanteani ci capiscono poco o niente, la minoranza non ne parla ( e qualcuno forse ci capisce poco) e lA maggioranza ha interesse a non dire niente. Non resta che pregare.
Pubblicato in Politica

giustaecicciaStanno per scadere i sessanta giorni assegnati probabilmente per l'ultima volta al nostro comune per approvare il bilancio riequilibrato. Una cosa impossibile, ci sembra, al di là della passione di rocco giusta, al di là dell'equilibrio del sindaco Mario pizzino. Un problema che ormai riguarda tantissimi comuni italiani e soprattutto calabresi. Un problema che aveva due soluzioni. Una minore ed insufficiente quale è quella di ridurre le spese così come in qualche modo è stato fatto da questa amministrazione. Una maggiore e che sarebbe potuta essere solutiva qual è quella di fare una durissima lotta alla evasione tributaria. Una lotta poco tentata, poco voluta e senza la quale si è arrivati al dissesto, ma non escludiamo giunga anche davanti ai giudici. Tra certezze vere e finte il vento sollevato dalla recente. Sentenza della cassazione che ormai impone scelte definitive e responsabilità precise in particolare verso amministratori e funzionari del passato.

Pubblicato in Politica

C’erano solo due punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di oggi 29 gennaio

E’ iniziato con un po’ di ritardo.

Gaetano Vigliatore svolgeva le funzioni di segretario.

Erano presenti Francesca Menichino e Francesca per il M5s.

 

 

 

 

Per la maggioranza erano presenti Giuseppe Maria Vairo, Francesca Policicchio, Concetta Veltri, Monica Mastroianni, Ferraro Luca, Ciccia Caterina, Giusta Rocco, Giacco Vincenzo, Mario Pizzino, Andrea Ianni Palarchio.

Erano, invece, assenti perla maggioranza Emma Pati, per la minoranza Robert Aloisio, Tommaso Signorelli, Eleonora Gagliardi, Salvatore Alessandro.

Due i punti all’ordine del giorno.

Ambedue sono stati approvati con i 12 voti della maggioranza mentre ilM5s si è astenuto.

A margine del consiglio invece Rocco Giusta a tanto sollecitato dalla consigliera Menichino ha tenuto un lezione sul dissesto e sul bilancio.

In sintesi: la domanda che tutti fanno e si fanno è se il ministero approverà o boccerà il bilancio, ben sapendo che bocciare il bilancio significa sciogliere il consiglio comunale e lasciare il governo di Amantea ai commissari prefettizi.

Un compito, questo, assolutamente difficile visto che il dissesto “parla” di 45 milioni di euro di disavanzo, praticamente più di 3000 euro per ogni residente.

Anche se si dovesse accendere un mutuo trentennale significherebbe dover pagare più di un milione e mezzo all’anno.

Ed a pagare sarebbero perfino amanteani non ancora nati!

Allora sembra logico ritenere che il ministero non boccerà il bilancio, non scioglierà il consiglio comunale, non nominerà altri commissari.

Commissari che si troverebbero alle prese con problemi seri e difficili!

E poi per quanti anni il governo sottrarrebbe la democrazia elettiva?

Secondo il neo assessore al bilancio la situazione di Amantea è una situazione molto presente in Italia così che giungeremmo ad un governo “ministeriale” di tantissimi comuni.

Né il ministero può onestamente ritenersi “immune” da responsabilità!

Come si è potuto permettere la creazione di tale dissesto?

Nessuno, cioè, ha fermato i responsabili di questo gigantesco debito!

Oggi si pontificherebbe soltanto.

E questa non è certamente la soluzione!

Pubblicato in Primo Piano

Il bilancio riequilibrato sembra non abbia superato l’esame ministeriale !!!

E’ una voce che circola in sottofondo ad Amantea e che sembra la esatta ripetizione di quella che circolò alcuni mesi fa circa quando il ministero inviò il proprio parere tramite la Prefettura che poi lo rimise in ritardo al comune.

Una voce comunque qualificata che, questa volta, sarebbe stata inviata contestualmente al comune ed alla prefettura.

Il ministero sembra, cioè, abbia fatto ammenda.

La nota ministeriale sarebbe recentissima, pare di due giorni fa

Una voce, in verità, riportataci non ufficialmente.

Cioè#dellaseriepotremmoanchesbagliarci#, perchè non pubblicata sul sito del comune e nemmeno sul sito del ministero.

Quasi che sia una specie di #cosanostrachevoinondovetesapere#.

Né è dato sapere se sia stata inviata alla minoranza.

In sostanza, ci viene riferito che secondo il ministero il bilancio appena approvato in consiglio comunale non avrebbe superate le criticità a suo tempo ascritte al documento contabile precedente.

Sembra,infatti, che ci siano carenze documentali.

Del tipo che mancherebbe la relazione con il parere del revisore contabile e la nota integrativa.

Ma quello che è grave è che sarebbero ingiustificate le previsioni di entrata, elemento questo che è stato alla base del dissesto ed elemento già contestato .

Se le entrate sono indimostrate l’equilibrio del bilancio sarebbe meramente teorico.

Ma qualcuno deve davvero volere bene al nostro comune perché in questi casi si imporrebbe lo scioglimento del consiglio.

Ed invece pare che siano stati assegnati ulteriori 60 giorni sia per inviare la documentazione completa , sia per dimostrare entrate più consistenti di quelle apposte sulla ultima ipotesi di bilancio riequilibrato.

Ce la faranno i nostri a dare la risposta richiesta?

Speriamo di si perché l’alternativa sarebbe lo scioglimento del consiglio, un provvedimento che finora non è stato mai adottato.

Pubblicato in Politica

Gli strani paradossi della politica stamattina nella sala consiliare del comune di Amantea c’erano tutti.

Da un lato una stanza algida che ha costretto ad accendere alcun stufe, ovviamente prossime agli infreddoliti consiglieri comunali avvolti nelle loro calde maglie e nei loro cappotti, non certo allo scarso pubblico presente.

Dall’altro i consiglieri di minoranza pronti a dare “battaglia” sui temi “delicati” in discussione .

Si parlava di bilancio.

Un bilancio già bocciato dal competente ministero e per il quale si sono dovute trovare soluzioni innovative capaci di superare questo ultimo e definitivo esame dei tecnici ministeriali.

L’alternativa è lo scioglimento del consiglio comunale e quindi nuove elezioni.

Inizialmente erano presenti per la maggioranza il presidente del consiglio Enzo Giacco, il sindaco Mario Pizzino, il Vice sindaco Andrea Ianni Palarchio, gli assessori Luca Ferraro, Concetta Veltri, Caterina Ciccia, Francesca Policicchio, i consiglieri Giusta Rocco, Giuseppe Maria Vairo , Monica Mastroianni.

Assente solo Emma Pati

Mentre per la minoranza erano presenti Francesca Sicoli, Francesca Menichino, Eleonora Gagliardi, Tommaso Signorelli , Aloisio.

Assente solo Salvatore Alessandro.

Al momento della votazione non solo Robert Aloisio era andato via dalla sala consiliare, ma Francesca Sicoli, Francesca Menichino, Gagliardi, Tommaso Signorelli sono usciti dai banchi e si sono seduti tra il pubblico, così non esprimendo il voto.

La gran parte della discussione consiliare ha riguardato la proposta di modifica della prima ipotesi di bilancio.

Una modifica che ha spalmato il disavanzo del bilancio del 2015 sui prossimi 5 anni.

Il disavanzo di 1.655.000, 00 quindi sarà pagato con quote di 331.00,00 euro per ognuno dei 5 anni.

La proposta di natura prettamente politica e tutta da comprendere era perfino corredata del parere del revisore dei conti.

Inutile sottolineare la forte reazione della consigliera Menichino che ha contestato non già la ragione della scelta quanto le modalità della proposta.

Questa contestazione si è così unita alle osservazioni sul mancato rispetto dei tempi stabiliti dal regolamento comunale di valutazione del bilancio da parte della minoranza

Fibrillazioni sulla BM filati.

Una situazione invero molto confusa e che trova prime indicazioni dalla seguente dichiarazione dell’ex assessore Gianluca Cannata( nella foto), pubblicata dalla stessa amministrazione comunale ad ottobre 2016 e che pubblichiamo in assenza di comunicazioni formali e tempestive della attuale amministrazione comunale:

“Amantea, manifestazione d’interesse per l’ex capannone BM Filati

Così come preannunciato nei giorni scorsi dall’assessore all’urbanistica Gianluca Cannata si avvia a conclusione la seconda e triste storia che ha segnato negativamente lo sviluppo dell’area Pip di Campora San Giovanni nel recente passato. Nelle scorse settimane, come si ricorderà, è stato consegnato ad un’azienda specializzata nel settore del commercio il capannone un tempo occupato dalla Soiatex che di fatto non aveva mai avviato la produzione, ricevendo comunque ingenti finanziamenti in tal senso.

Lo stesso destino era stato condiviso da un altro immobile, quello occupato dalla BM Filati. La ditta, con sede legale a Brescia, anch’essa destinataria di finanziamenti pubblici, non ha dato mai seguito ai progetti di sviluppo promessi, tanto da giungere alla dichiarazione di fallimento pronunciata dal tribunale. Anche in questo caso l’ente municipale ha dovuto attendere il decorso delle cose per rientrare in possesso dell’edificio e procedere ad un nuovo affidamento.

«Il cammino – spiega l’assessore Cannata – è stato costellato da non poche difficoltà, come spesso accade quando si impatta contro il muro della burocrazia. Con caparbietà, comunque, siamo riusciti a giungere all’obiettivo prefissato: reimmettere nel circuito produttivo e di conseguenza occupazionale, entrambi i siti industriali. Per quanto riguarda l’area della BM Filati abbiamo a provveduto a pubblicare sul sito istituzionale del comune di Amantea la delibera numero 188 che ratifica non solo l’acquisizione del lotto nella sua interezza, ma consente di procedere all’individuazione dei soggetti economici interessati ad avviare nuove attività. Da questo punto di vista possiamo dunque guardare al futuro con rinnovato ottimismo e fiducia. L’area Pip di Campora San Giovanni può certamente assurgere ad un ruolo di primo piano nel processo di sviluppo del comprensorio. Adesso è importante ascoltare le esigenze degli imprenditori che operano in loco per migliorare gli aspetti infrastrutturali e rendere le singole produzioni appetibili e concorrenziali sui singoli mercati di riferimento. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il prossimo 30 ottobre»”

ottobre 13, 2016 Redazione Amantea, Pubblica Amministrazione 0

Pubblicato in Politica

Sul profilo FB della consigliera Francesca Menichino si legge:

“Mi hanno spiegato che se un giocatore di calcio bestemmia in campo viene immediatamente espulso.

E che succede invece se lo fa un sindaco nell'ambito di una commissione consiliare?

 

È normale? È accettabile?

Certo, si parlava del bilancio comunale e in un momento delicato, in cui il sindaco rischia di andarsene a casa per ordine del Ministero.

Giusto giusto alla Befana infatti, scadono i 45 giorni famosi concessi al sindaco per "aggiustare" il bilancio.

Così l'ultimo giorno utile, il 5 gennaio, alla vigilia, questo nuova ipotesi di bilancio verrà portata in Consiglio e se non viene approvata oppure se non passa poi l'esame del Ministero, il Comune sarà sciolto e Pizzino smetterà di fare il sindaco e tornerà a lavorare in Prefettura.

A proposito però, forse non tutti sanno che i 45 giorni di tempo, per Pizzino sono diventati 80 e più, perché il provvedimento che bocciava il bilancio (ah no scusate, il sindaco vuole che si dica diniego dell’approvazione!) e che doveva essere notificato dalla Prefettura al Comune di Amantea, è arrivato all’ente solo il 22 novembre.

Il decreto infatti, presente in Prefettura dal 16 ottobre, doveva poi arrivare al Comune di Amantea, ma non si sa come mai un provvedimento del genere, così importante, così grave, sia stato notificato solo il 22 novembre.

Come mai questo gravissimo ritardo che riguarda un provvedimento talmente importante da cui può discendere lo scioglimento del Consiglio Comunale di Amantea?

Questo chiedevamo ieri durante la Commissione consiliare: spiegazioni al sindaco sui ritardi della Prefettura e sui ritardi del Comune che solo il 31 dicembre ha depositato gli atti per i consiglieri.

Domande legittime, risposte da non credere alle orecchie e che fanno disonore a chi le pronuncia e alla città che rappresenta come primo cittadino.

Questo, insieme a tutto il resto, che già non è poco!”

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