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CaniRandagiDa qualche settimana un branco di cani randagi , una decina circa , vaga per via Dogana e staziona nella villa comunale.

 

Chi scrive è fermamente affezionata ai cani, sostenitrice dei cani di quartiere nonché volontaria nella zona di Potame dove accudisce dei cani di nessuno.

Questi cani, purtroppo, adesso sono alla ricerca di cibo e non essendo presente nel territorio comunale di Amantea nessuna associazione che si occupi del problema del randagismo la questione diventa preoccupante.

Chi ha un cane è terrorizzato nel portare a spasso il proprio amico peloso perché spuntano all’improvviso in modo rabbioso e qualsiasi movimento di fuga può scatenare il loro istinto predatore.

Anche a me è successo di incrociarli da lontano ed ho faticato non poco a mettermi al sicuro con il mio cane. Ora mi chiedo perché il sindaco Pellegrino, sul cui buonsenso tutti confidiamo e sulle cui capacità di risolvere problemi di pubblica utilità nessuno dubita, unitamente all’assessore competente non abbia ancora risolto il problema.

Bisogna aspettare che succeda l’irreparabile per prendere i provvedimenti necessari? C’è necessità di applicare la legge 281 che promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna la crudeltà contro di essi , i maltrattamenti e il loro abbandono al fine di favorire la convivenza fra essere umano ed animale per poter tutelare la salute pubblica e l’ambiente.

 

Quindi se dei cani randagi circolano liberamente lo Stato deve tutelare l’incolumità dei propri cittadini per evitare incidenti di qualsiasi genere, incidenti stradali, aggressioni e danni all’ambiente.

 

Il mio è un invito aI sindaco e ai servizi veterinari dell’Asl, i diretti responsabili del territorio, nel prendere urgentemente provvedimenti per evitare danni più o meno gravi, derivanti dallo stato attuale delle cose.

Pubblicato in Primo Piano

cagnioliniCi perviene questa foto di un gruppo di cani liberi. Secondo il nostro informatore questi cani invadono terreni agricoli e creano danni notevoli ad agricoltori e famiglie. Sono cani di diversi anni il che significa che da anni l'asp non li cattura. Ed ovviamente i comuni non li affidano ai canili. Nessuno che però sanzioni queste omissioni tantomeno la procura, se essa è competente, o la prefettura, se essa competente, o qualcuno che dispone per l'asp. Per questo articolo omettiamo il nome del comune, ricordiamo che è uno dei comuni prossimo ad amantea ed aspettiamo che qualcuno si muova. Intanto gli diciamo grazie.

Pubblicato in Cronaca

sequestro opificio montaltoCOSENZA 7 gennaio 2019 - I militari della Stazone Carabinieri Forestale di Montalto e Cerzeto hanno nei giorni scorsi posto sotto sequestro un opificio in località “S.Maria di Settimo” nel Comune di Montalto. Il controllo operato all’interno della struttura che produce mangimi per animali, in particolare per cani e gatti, ha accertato lo svolgimento di questa attività di produzione nella quale veniva impiegata una quantità superiore ai 350 kg. Quantità che prevede invece dalla normativa le dovute autorizzazioni alle emissioni in atmosfera. La documentazione esaminata non era corrispondente con quanto autocertificato. Si è pertanto proceduto al sequestro dell’impianto per la produzione di mangime e denunciato il legale rappresentante della ditta per “emissioni in atmosfera non autorizzate” e “falsità ideologica in atto pubblico”.

Pubblicato in Calabria

La più recente sentenza relativa al divieto di accesso alle aree verdi degli amici dell’uomo è la n 359/2018 pubblicata il 16 marzo 2018 della Sezione Terza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia.

Nella stessa leggiamo:

Ciò osservato in via principale quanto valla “forma” dell’atto adottato dall’A.C.,quanto al suo contenuto il Collegio non ha ragione di discostarsi dal consolidato orientamento (cfr. TAR Campania, Salerno, sez. II, sent. 30/3/17 n. 642, TAR Lazio,sez. II bis, 17 maggio 2016, n. 5836; e cfr. altresì, tra le tante, T.A.R. Potenza, 17 ottobre 2013, n. 611; T.A.R. Reggio Calabria, 28 maggio 2014, n. 225; T.A.R. Milano, 22 ottobre 2013 n. 2431; T.A.R. Sardegna, 27 febbraio 2016 n, 128; T.A.R. Venezia,12 aprile 2012, n. 502, oltre a TAR Campania, Salerno, sez. II, 28 luglio 2015, n.1752), secondo cui “l’ordinanza sindacale che rechi il divieto assoluto di introdurre cani, anche se custoditi, nelle aree destinate a verde pubblico - pur se in ragione delle meritevoli ragioni di tutela dei cittadini in considerazione della circostanza che i cani vengono spesso lasciati senza guinzaglio e non ne vengono raccolte le deiezioni - risulta essere eccessivamente limitativa della libertà di circolazione delle persone ed è comunque posta in violazione dei principi di adeguatezza e proporzionalità, atteso che lo scopo perseguito dall'Ente locale di mantenere il decoro e l'igiene pubblica, nonché la sicurezza dei cittadini, può essere soddisfatto attraverso l’attivazione dei mezzi di controllo e di sanzione rispetto all’obbligo per gli accompagnatori o i custodi di cani di rimuovere le eventuali deiezioni con appositi strumenti e di condurli in aree pubbliche con idonee modalità di custodia (guinzaglio e museruola) trattandosi di obblighi imposti dalla disciplina generale statale, cosicché il Sindaco può fronteggiare comportamenti incivili da parte dei conduttori di cani, al fine di prevenire le negative conseguenze di tali condotte,con l'esercizio degli ordinari poteri di prevenzione, vigilanza, controllo e sanzionatori di cui dispone l'Amministrazione”

Tanto posto chiediamo al signor sindaco di verificare se esistano ordinanze similari nel comune di Amantea e stante la loro illegittimità di revocarle.

Pubblicato in Politica

viaggio con il canePortare il proprio animale domestico in vacanza è sicuramente la soluzione migliore per chi non ha nessuno a cui poterlo affidare o per coloro che non vogliono lasciarlo alle strutture adatte, che si occupano di prendersene cura durante tutto il periodo della vostra assenza.

 

 

Il servizio e il comfort per chi viaggia con il proprio animale domestico è ormai concesso da parte di tutte le compagnie, pertanto chiunque voglia partire in treno, in aereo o in nave, avrà la possibilità di viaggiare con il proprio amico a quattro zampe.

Naturalmente, la decisione di portare con se il cane o il gatto, deve essere presa qualche mese prima della partenza, poiché l’organizzazione del viaggio deve rientrare nelle tempistiche precise, previste dalle compagnie con cui sia viaggia, ed inoltre la giusta organizzazione vi permetterà di non dimenticare ciò che occorre al vostro amico, durante il viaggio ed il soggiorno.

 

In particolare bisogna fare attenzione a queste importanti piccole cose che vanno ricordate prima della partenza:

-          assolutamente non farlo mangiare prima del viaggio, quindi niente croccantini!

-          Iniziare già da prima ad abituarlo agli spostamenti (soprattutto i gatti, che sono abituati a stare sempre a casa), magari anche in auto.

-          Controllare bene se la meta turistica scelta, ma in particolare nella zona in cui si soggiorna, ci siano spiagge disposte ad ospitare i vostri amici, pronti a divertirsi ed a giocare con voi.

-          Controllare che nella zona ci sia almeno un veterinario.

-          Non dimenticate di richiedere il passaporto sanitario europeo ed i relativi documenti delle vaccinazioni, soprattutto se decidete di andare in vacanza fuori dall’Italia.

 

Se pensate di partire in treno, in aereo o in nave, sarebbe bene dare prima un’occhiata a tutte le regole che ogni società di trasporto prevede per i viaggi con animali domestici, in particolare sono ammessi solo amici pelosetti dalle piccole taglie.

È fondamentale avere anche l’occorrente adatto ad ogni tipo di viaggio ed è soprattutto necessario comunicare in largo anticipo, del servizio cani a bordo che si vuole ottenere.

Ormai oggi è diventata una cosa molto comune portare il proprio cane in vacanza, addirittura molte compagnie di crociere, propongono eventi pet friendly e soluzioni migliori per far viaggiare nel vero comfort il vostro miglior amico a 4 zampe.

Pubblicato in Mondo

Stanno trovando sempre più spazio in ambito clinico, i cani, adeguatamente addestrati, che grazie al loro formidabile olfatto sanno riconoscere numerose patologie.

 

 

Da diversi anni la medicina ha scoperto l’utilità dei cani sul fronte diagnostico, tanto che le sperimentazioni si moltiplicano di anno in anno: dalla rilevazione precoci di alcuni tumori alla predizione dei livelli di glucosio nei pazienti diabetici, le applicazioni sono le più disparate.

 

Ma quale è il meccanismo che porta i quadrupedi a sviluppare simili peculiarità?

A spiegarlo è un recente studio, condotto dal Wellcome Trust-MRC Institute of Metabolic Science e dall’Università di Cambridge.

Sebbene le capacità dei cani di scovare disturbi e patologie sia ormai nota da diversi anni, e sia universalmente riconosciuta come connessa all’olfatto, per molto tempo la scienza non ha saputo identificare quale preciso meccanismo si attivi nell’organismo e nel cervello dei cani.

 

L’ipotesi principale è quella del riconoscimento dell’odore specifico di qualche sostanza chimica, non percepibile dal naso umano, ma quale tale sostanza fosse è rimasto per molto tempo un mistero.

Grazie alla ricerca citata poc’anzi, tuttavia, gli scienziati sono finalmente riusciti a identificare il misterioso elemento: si tratterebbe dell’isoprene, un composto chimico spesso rilevato nel respiro umano.

I ricercatori hanno coinvolto otto donne affette da diabete di tipo 1 e, in una condizione controllata e di sicurezza, hanno abbassato i loro livelli di glucosio nel sangue, tanto quanto basta per attivare una risposta nel quadrupede.

Tramite spettrometria, hanno quindi ricercato variazioni nelle sostanze chimiche presenti nel respiro, così come elementi che, in condizioni di normalità, non sempre sono presenti in grande quantità.

Dai dati, è emerso come in caso di ipoglicemia aumentino i livelli di isoprene, a volte anche più del doppio rispetto alla comune media.

Gli umani non possono identificare l’isoprene tramite l’olfatto, mentre i cani sono molto sensibili a questo tipo di elemento chimico.

Di conseguenza, alla diminuzione dei livelli di glucosio, il proprietario del quadrupede comincia a emettere con la respirazione maggiori quantitativi dell’elemento: il cane li riconosce e avvisa per tempo il compagno umano della necessità dell’insulina.

 

Lo stesso procedimento, sebbene dovrà essere indagato, potrebbe essere rinvenuto anche nelle altre patologie dove i quattro zampe sono normalmente impiegati.

Dati questi risultati, i ricercatori sperano di poter elaborare un dispositivo medico portatile che permetta alle persone diabetiche di misurare i loro livelli di isoprene, affinché possano predire crisi ipoglicemiche.

Il numero di cani addestrati a questo scopo, infatti, non è al momento sufficientemente elevato per soddisfare le richieste di tutti i pazienti.

Pubblicato in Cronaca
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