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bilancio
Il Comune di Amantea approva il bilancio Comunale del 2016 con quasi sei anni di ritardo.

 

Il Comune di Amantea ha approvato il bilancio comunale al conto consuntivo del 2016, nodo cruciale legato soprattutto alle dimissioni della precedente Giunta Pizzino, che aveva visto nella sua approvazione uno scoglio insormontabile.

 

La Commissione Straordinaria ha deliberato a metà dello scorso anno una serie di determine e provvedimenti propedeutici all' approvazione del bilancio consuntivo del 2016, ma all’improvviso qualcosa allora si blocco, e l’approvazione del bilancio prevista prima della scorsa estate sfumo.

A latere voci di corridoio ci informarono di alcuni funzionari paralizzati davanti ad alcune approvazioni e visti tecnici.

 

Finalmente ieri abbiamo avuto notizia certa che gli Uffici Finanziari e la Commissione Straordinaria hanno approvato la stesura del bilancio del Comune di Amantea per l’anno 2016, anche se sul sito del Comune non vi è traccia, con un disavanzo di oltre 26milioni di euro e non di 45 milioni di euro, come più volte indicato parzialmente dall’Organo Straordinario di Liquidazione del Comune di Amantea negli scorsi anni.

 

Alla fine o 26 o 45 milioni di euro di disavanzo il risultato finale non è cosi diverso, avere il tuo Comune in disavanzo significa avere nel bilancio comunale un grosso buco.

Esiste quindi nel Comune di Amantea per l’anno 2016 un deficit in quanto 26 milioni di crediti non riscossi hanno finanziato debiti già scaduti.

 

In altre parole, per tenere i bilanci in equilibrio abbiamo indicato in entrata somme (crediti) di dubbia esigibilità con i quali abbiamo finanziato spese certe (debiti).

Un malvezzo ad onor del vero di vecchia data a cui la Commissione Straordinaria dice che stia cercando di mettere fine.

Una mala gestio, sarebbe più corretto dire, purtroppo molto diffusa nei comuni italiani nella quale Amantea ha eccelso.

 

Sono inoltre stati cancellati dal bilancio 2015 pare circa 8 milioni di euro di residui attivi che non entrano nel computo dei 26 da ripianare in trent’anni.

Quello che è stato definito l’ultima possibilità per il Comune di mettere ordine nei conti pubblici, dopo anni di gestione allegra, spensierata e ad oggi impunita, è in realtà l’ultima occasione perduta dal nostro Comune. 

 

Perché lo spirito della legge italiana sollecita tutti i Comuni a cancellare quello che dovevano cancellare non quello che potevano.

Questo significa che negli anni scorsi sono stati dichiarati esigibili crediti che tali non sono, è quasi certo, quindi, che il piano di riparto trentennale approvato dal Comune di Amantea, sin da subito, poggia su fondamenta fragilissime che potranno rivelare preso nuove ed importanti crepe.

 

Non ci saranno emissioni di nuove tasse perché quelle che ci sono sono già al massimo, semmai potranno essere finalmente messi al ruolo tutti i “furbetti” in città sconosciuti al fisco cittadino.

Il punto inoltre è che ad Amantea siamo riusciti, negli anni pregressi a realizzare un doppio fallimento:

  1. 1.aumentare la spesa corrente senza migliorare la qualità dei servizi;
  2. 2.determinare una disavanzo senza innalzare la qualità della vita.

Il tutto per una ragione semplice: abbiamo utilizzato molte risorse non per investirli nella città ma per aumentare il consenso.

Ed oggi ne paghiamo il prezzo.

 

Perché sono già tantissimi i segnali di inadeguatezza, abbandono, trascuratezza che attentano a pulizia decoro e buona programmazione.

La nostra città, in terza parte, e noi, in prima, abbiamo sulla spalle un fardello pesante e purtroppo la situazione è destinata a non migliorare, anzi. 

Ma quello che di buono o no si può fare per assicurare servizi e benessere passa tutto da lì. 

 

Il disavanzo tecnico è come un’anticipazione del tempo che verrà, una previsione metereologica a lunga scadenza.

Oggi quella del Comune di Amantea ci annuncia solo cattive notizie, di nubi persistenti e temporali imminenti.

 

 

buoni-spesa
Il Comune di Amantea ha indetto un avviso pubblico con scadenza il 19.12.2020 per l’erogazione di misure urgenti di solidarietà di cui all’art. 2 del D.L. 154 DEL 23/11/2020 in favore dei nuclei familiari in difficoltà anche temporanea, dovuta all’emergenza epidemiologica da Covid 19.

 

In prossimità delle feste natalizie il Comune di Amantea ha pubblicato sul sito istituzionale l’avviso pubblico per l’assegnazione di BUONI SPESA finalizzati all’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità destinati alle famiglie che si trovano in grave difficoltà a causa degli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus-Covid 19.

In base al numero dei componenti e ad altri parametri, ogni famiglia ritenuta idonea, può accedere all’erogazione di buoni spesa presso gli esercizi commerciali convenzionati con il Comune di riferimento.

 

Sulla homepage del Comune di Amantea e sull’albo pretorio dell’Ente, si può trovare la pubblicazione degli atti di cui all’art. 2 del decreto legge 23 novembre 2020, n. 154 (cd. Decreto Ristori-ter), che prevede una disposizione rubricata “Misure urgenti di solidarietà alimentare”.

In particolare, si può scaricare l’Avviso/Manifestazione di interesse, il modulo editabile riservato agli esercenti commerciali del territorio del Comune di Amantea ed il modulo editabile riservato ai cittadini che vogliono fare richiesta della concessione di tessera/card per effettuare la spesa alimentare per se stessi e per il proprio nucleo familiare.

 

 

Inoltre sul sito del Comune di Amantea sono stati invitati i gestori delle attività che vendono generi alimentari, farmacie e altre tipologie di beni di prima necessità, di comunicare la propria disponibilità ad accettare i “buoni spesa” che il Comune elargirà alle famiglie in difficoltà economiche.

Il Comune inserirà tutte le disponibilità ricevute dai commercianti in un apposito elenco che sarà pubblicizzato sul sito istituzionale e comunicato ai cittadini insieme ai “buoni spesa”.

 

 

I principali requisiti per la concessione dei buoni spesa sono i seguenti:
chiusura o sospensione di attività lavorativa, propria o svolta in qualità di dipendente;
disoccupati/inoccupati e le persone in stato di grave indigenza.

 

Tutte le informazioni e le scadenze per partecipare sono pubblicate in maniera dettagliata sul sito istituzionale del Comune.

Un ringraziamento va al funzionario del Comune di Amantea, dott.ssa Maria Concetta Zagordo, da tempo afferente alle politiche sociali, per il grande lavoro che sta portando avanti in questi giorni difficili e impegnativi segnati da un'emergenza che non ha precedenti nella nostra storia moderna.

L’obiettivo dell’Ente Comune di Amantea è, in primis, arrivare alla distribuzione nel più breve tempo possibile, ma, nel contempo, anche riscoprirci membri di una comunità forte e solidale.

 

avviso erogazione solidarieta alimentare, https://comune.amantea.cs.it/wp-content/uploads/2020/12/Avviso-erogazione-solidarieta-alimentare.pdf

istanza solidarietà alimentare, https://comune.amantea.cs.it/wp-content/uploads/2020/12/Istanza-solidarieta-alimentare.pdf

Avviso esercenti convenzonati, https://comune.amantea.cs.it/wp-content/uploads/2020/12/Avviso-Esercenti-Convenzionati.pdf

Pubblicato in Primo Piano

covid

Gli ultimi aggiornamenti sul coronavirus e sui pazienti ad Amantea risultati positivi al tampone.

Notizie anche su guarigioni e decessi registrati e numero di persone in attesa di risposta al tampone molecolare.

 

La Calabria è zona arancione.

La decisione presa dal Ministro della Salute Roberto Speranza è giunta il 27 Novembre, quando il monitoraggio Iss-ministero relativo alla settimana 16-22 novembre ha evidenziato che in 5 regioni, tra le quali appunto la Calabria, non si registra un sovraccarico oltre la soglia critica del 30% dei posti letto Covid occupati per le terapie intensive. 

L'ordinanza è entrata in vigore da domenica 29 che ha comportato delle restrizioni più soft ma comunque esistenti, con diversi limiti negli spostamenti. 

 

E’ infatti necessario per spostarsi anche fuori dal proprio Comune portare con sè sempre il modulo di autocertificazione messo a disposizione dal Governo.
I numeri diffusi dalla Regione degli ultimi giorni comunque mostrano comunque un incremento costante e preoccupante dei nuovi contagi da Covid-19, mentre il sistema sanitario regionale è già in affanno per l'alto numero dei pazienti ricoverati. 

Alcuni genitori di scolari di Amantea pare si starebbero organizzando per una mobilitazione di protesta al fine di chiedere certezze per la sicurezza nelle scuole, sul fronte dell'emergenza Covid.

 

Alcuni genitori ci comunicano che intendono sollecitare risposte chiare sui protocolli di sicurezza all'interno degli istituti scolastici, perché la paura degli stessi è che nelle scuole il sistema dei tracciamenti e dei tamponi sia saltato da tempo con rischio di ulteriore estensione del contagio.

A due settimane dalla riapertura degli istituti scolastici, ci affermano che non si ha alcuna certezza sulla ripresa sicura in termini di tracciamento, tamponi rapidi e infermiere nelle scuole.

Effettivamente il silenzio delle istituzioni è inammissibile, anche se è vero che i casi nelle scuole ancora non ci sono mai stati, ma effettivamente mancano dei protocolli certi su modalità e tempi di intervento.

La popolazione scolastica non ci pare possa vivere nell'incertezza, sia dei docenti, che dei collaboratori e del personale amministrativo. È in ballo il diritto alla salute dei nostri figli.

Conosciamo tutti il rimbalzo delle responsabilità fra amministratori del territorio e Asp e nel mezzo ci sono famiglie che reclamano un diritto alla sicurezza.

 

Il Bollettino del Comune di Amantea uscito ieri 6.12.2020

Soggetti attualmente Positivi in isolamento n.20

Guariti n.11

Soggetti in quarantena precauzionale n.8

Totale casi della seconda ondata n.329

Abbiamo comunque un altro dato importante, non menzionato nel bollettino, e sono i soggetti che stanno ancora attendendo la risposta ad un tampone molecolare e che dovrebbero essere non meno che 38.

 

Pubblicato in Primo Piano

 

espropri
Sono 80 i procedimenti espropriativi, aperti dall’ufficio del Commissario Straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Calabria, che dovranno essere completati nei termini perentori previsti dalla legge, su ottanta posizioni aperte due sono configurate nel Comune di Amantea, lo rende pubblico una nota dell’Ufficio del Commissario, una dovrebbe essere nella zona del Fiume Catocastro, l’altra in agro tra le frazioni di Campora San Giovanni e Coreca.

 

Negli ultimi sei mesi – comunica l’ufficio del commissario –, le attività sono state incentrate a individuare gli interventi che nel corso degli anni hanno subito un ritardo nella definizione delle procedure acquisitive per capirne le ragioni, sia da un punto di vista tecnico sia da un punto di vista procedurale, per poi individuare la soluzione tecnico normativa che meglio rispondesse alle necessità, in alcuni casi coadiuvati nelle scelte anche dai responsabili del procedimento presenti sul territorio, segno di una buona pratica amministrativa che coinvolge diverse amministrazioni su più livelli.

 

È stata effettuata – è scritto ancora nella nota – la mappatura delle criticità, l’ufficio del commissario ha provveduto a sollecitare l’acquisizione, al patrimonio degli enti beneficiari degli interventi, di quegli immobili occupati per l’esecuzione dei lavori e per i quali ancora non risulta emesso il relativo provvedimento e, dove è stato possibile, si è avviato nuovamente l’iter espropriativo per definirne la titolarità garantendo il rispetto della vigente normativa in materia e il diritto dei proprietari di essere indennizzati per la rinuncia al loro diritto.

 

Quindi – continua – sono state finalmente avviate le attività relative alla redazione dei tipi di frazionamento delle aree da acquisire, attività che in alcuni casi non era stata prevista nei quadri economici di progetto e resasi necessaria solo in fase di esecuzione dei lavori e per le quali solo dopo la suddetta ricognizione è possibile procedere alla variazione dei quadri economici dei finanziamenti e concludere le procedure catastali in tempi certi.

 

Parallelamente – spiega la struttura commissariale –, nell’ottica della trasparenza amministrativa, l’ufficio si è dotato di una propria short list di professionisti qualificati, costantemente aggiornata, cui affidare incarichi professionali di supporto all’attività amministrativa e tecnica, nel rispetto delle norme sugli appalti pubblici.

 

 

mensaRiceviamo e pubblichiamo

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso proposto dalla Top Multiservice Scarl, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Ferraiolo, contro Comune di Amantea e nei confronti C.S.F. Costruzioni e Servizi, rappresentato e difeso dagli avvocati Francesco Canino, Federico Jorio.

 

Il ricorso, presentato sul provvedimento di aggiudicazione e non sul bando stesso, aveva come oggetto ricorrente la richiesta di annullamento della determina dirigenziale con la quale si è aggiudicato l'appalto di servizi per la “REFEZIONE SCOLASTICA PER LE SCUOLE DELL'INFANZIA, PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO DEL COMUNE DI AMANTEA – ANNI SCOLASTICI 2020/2023 a favore della ditta C.S.F. COSTRUZIONI E SERVIZI S.R.L.

 

 

Dei verbali di gara tutti, compresi quelli relativi al soccorso istruttorio nei confronti della aggiudicataria e del sub procedimento di verifica della congruità dell'offerta ex art. 97 D.Lgs. 50/2016; Ove occorrer possa, del bando e del disciplinare nonché degli allegati al bando; nonché per la declaratoria di inefficacia del contratto, ove nelle more stipulato, e per il subentro nella sua esecuzione da parte della società ricorrente che, in tal senso, si dichiara disponibile al subentro ed all'esecuzione dei servizi.

 

 

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Csf Costruzioni e Servizi;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 18 novembre 2020 il dott. Domenico Gaglioti tenuta per come previsto dall'art. 25 del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 e uditi per le parti i difensori come da verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO 1-La ricorrente aveva partecipato alla procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del d.lgs. 50/2016 indetta dalla Centrale Unica di Committenza “Costa Tirrenica” il 27.2.2020 per l’affidamento del “Servizio di refezione scolastica per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado del Comune di Amantea per gli anni scolastici 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023”, da aggiudicarsi con il criterio di dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

2-Venivano presentate nei termini n. 3 offerte e all’esito la gara veniva aggiudicata N. 01330/2020 REG.RIC. in favore dell’odierna controinteressata C.F.S. Costruzioni e servizi s.r.l., per un importo contrattuale stimato in € 599.508,00.

3-A seguito di richiesta di accesso, assentita solo parzialmente in data 11.8.2020, l’odierna ricorrente prendeva visione della busta amministrativa della controinteressata aggiudicataria e formulava quindi osservazioni su asserite criticità, senza ottenere seguito.

4-All’esito delle verifiche delle dichiarazioni di gara e di congruità dell’offerta, con determina dirigenziale n. 597 del 21.9.2020 l’amministrazione affidava definitivamente i lavori in favore della suddetta C.F.S. Costruzioni e servizi s.r.l..

5-Avverso tale aggiudicazione, con atto notificato il 22.10.2020 e depositato il 10.11.2020 viene spiegato ricorso per i seguenti motivi di diritto: I) Violazione e falsa applicazione art. 7.3, lett. e) del Bando, Disciplinare e Capitolato Speciale; Violazione art. 97 D.lgs. 50/2016, Eccesso di potere per violazione del giusto procedimento, violazione dei principi di imparzialità, di correttezza e di buona amministrazione; disparità di trattamento; travisamento per omessa ovvero inidonea indicazione del centro di cottura alternativo di cui al punto 7.3.

Istruttoria apparente o omessa in sede di valutazione dell’offerta economica e dei giustificativi prodotti dall’aggiudicataria. II) Violazione degli artt. 95 e 97 D.lgs. 50/2016, Difetto di istruttoria ed eccesso di potere in sede di valutazione dell’anomalia dell’offerta economica e dei giustificativi alla luce delle divergenze tra i costi del personale indicati nell’offerta e nei giustificativi;

Eccesso di potere per manifesta illogicità e irrazionalità della valutazione delle giustificazioni dell’offerta tecnica con riferimento alla mancata previsione di costi inerenti al centro cottura e deposito alternativo. Illogicità manifesta nella valutazione complessiva dell’offerta. Offerta non remunerativa e/o complessivamente inattendibile.

6-Con atto depositato il 16.11.2020 si è costituita la controinteressata CFC Costruzioni e servizi, eccependo preliminarmente la tardività della notifica del ricorso, il difetto di notifica dello stesso (essendo stato notificato al Comune di N. 01330/2020 REG.RIC. Amantea e non anche alla Centrale Unica di Committenza “Costa Tirrenica”) e la tardività del deposito, oltre all’infondatezza dello stesso nel merito.

7-Alla camera di consiglio del 18.11.2020 la controversia veniva spedita in decisione ai sensi dell’art. 60 c.p.a. DIRITTO

8-Si prescinde dalla disamina delle eccezioni di rito formulate dalla controinteressata, attinenti alla tardività del ricorso, al difetto di notifica rispetto alla Centrale Unica di Committenza e alla tardività del deposito del ricorso, atteso che il ricorso è infondato nel merito.

9-Con il primo motivo la ricorrente contesta la violazione del punto 7.3. lett. e) del disciplinare di gara, il quale stabilisce la necessità, per il concorrente, di dimostrare la disponibilità, per tutta la durata del servizio, di un centro di cottura e deposito alimentare adeguato alla preparazione del numero dei pasti richiesto dall’appalto, dotato delle necessarie autorizzazioni e ubicato entro 20 km dalla sede municipale, nonché di n. 2 furgoni isotermici da adibire al trasporto di pasti caldi e/o freddi di proprietà/disponibilità della ditta, dotati di regolari autorizzazioni rilasciate dalle autorità sanitarie competenti. 9.1-In particolare, la ricorrente contesta l’idoneità del centro di cottura alternativo individuato dall’aggiudicataria, costituito da un ristorante-pizzeria situato in Amantea in ordine al quale non sarebbero emersi né caratteristiche del deposito, né copia dell’autorizzazione sanitaria del centro cottura e dei mezzi e ritenuto inidoneo al servizio oggetto di appalto in quanto rientrante nella categoria “bar, ristorante, pizzeria” con codici ATECO 56.10.11 “Ristorazione con somministrazione” e 56.3 “Bar e altri esercizi simili, senza cucina”.

9.2- Il motivo è infondato.

9.3- Si rileva che in sede di soccorso istruttorio (nell’ambito del quale era stata chiesta alla concorrente divenuta quindi aggiudicataria la produzione dell’autodichiarazione di impegno di cui all’art. 7.3. lettera e) del disciplinare di N. 01330/2020 REG.RIC. gara) la Stazione appaltante aveva richiamato una propria F.A.Q. del 28.3.2020, pubblicata sul portale di gestione telematica della procedura di gara “Cuc Tuttogare”, precisando che era stato ivi ribadito che “la disponibilità del centro di cottura e del deposito alimentare non dovrà intendersi come già comprovabile al momento della presentazione dell’offerta, […]” e che “per partecipare alla gara basterà prevedere, all’interno della Cartella A “Documentazione Amministrativa”, una formale autodichiarazione di impegno del generico O.E., opportunamente sottoscritta, con la quale dovrà dichiarare la volontà di procurarsi tempestivamente un centro di cottura e un deposito alimentare in caso di aggiudicazione dell’appalto, aventi le caratteristiche richieste all’art. 7.3 lettera e) del Disciplinare di Gara e all’interno degli elaborati del progetto di gestione. Sulla base di tale autodichiarazione, la nostra S.A. potrà poi pretendere, a pieno diritto, che sia acquisita la disponibilità effettiva della struttura e le relative autorizzazioni sanitarie, preliminarmente alla stipula del contratto d’appalto e al successivo avvio del servizio di refezione scolastica”.

9.4- A fronte di ciò, la controinteressata non si è limitata a produrre una mera dichiarazione di impegno, di per sé sufficiente ad integrare quanto previsto dal disciplinare, ma ha altresì prodotto il contratto per la concessione d’uso del centro cottura e deposito alimentare stipulato il 15.6.2020 e al quale venivano allegati documenti, tra i quali, in particolare, l’autorizzazione comunale di esercizio pubblico del 14.5.2007 che menziona, tra l’altro, gli estremi dell’autorizzazione sanitaria (n. 452 del 27.5.2007).

9.5- Quanto, poi, all’inidoneità del locale rispetto alle specifiche esigenze dell’appalto, si rileva che i codici ATECO attribuiti all’esercizio da adibire a punto cottura e deposito (ossia il codice 56.10.11, che si riferisce alle attività degli esercizi di ristoranti, fast-food, rosticcerie, friggitorie, pizzerie eccetera, che dispongono di posti a sedere e alle attività degli esercizi di birrerie, pub, enoteche ed altri esercizi simili con cucina, e il codice ATECO 56.3 che si riferisce alle attività di preparazione e somministrazione di bevande per il consumo immediato N. 01330/2020 REG.RIC. nei locali) non risultano incoerenti con l’oggetto dell’appalto, di modo che la valutazione positiva di idoneità – la quale, come è noto, costituisce espressione di discrezionalità tecnica sottratta al sindacato di legittimità del G.A., salva l’ipotesi in cui sia manifestamente illogica, irrazionale, irragionevole, arbitraria o fondata su di un altrettanto palese e manifesto travisamento dei fatti (ex plurimis, T.A.R. Campania, Napoli, Sez. V, 8.7.2020, n.2932); elementi assenti, o comunque non adeguatamente dimostrati, nella fattispecie – risulta esente da vizi sindacabili in sede giurisdizionale.

10- Con il secondo motivo la ricorrente contesta l’attendibilità complessiva dell’offerta. In particolare, rileva la ricorrente che, anche ad ammettere la non vincolatività dei parametri dei costi per i dipendenti, inferiori ai riferimenti tabellari, da una complessiva analisi delle voci risulterebbero scostamenti che, nel complesso, renderebbero inattendibile l’offerta aggiudicataria, in quanto l’utile di impresa risulterebbe talmente irrisorio, a fronte di una serie di maggiori costi occultati nell’offerta o comunque non adeguatamente giustificati, da far ritenere che l’offerta sia solo virtualmente fornita di utile -mentre ne è strutturalmente e in concreto priva- come tale da considerarsi incongrua e cioè sospetta di essere basata sull’intenzione di trarre lucro dal futuro inadempimento delle obbligazioni contrattuali.

10.1- Il motivo è infondato.

10.2- Premesso che “Incombe su chi voglia denunciare l'anomalia dell'offerta l'onere di allegare, con specifico e dettagliato motivo, quale sia il maggior costo complessivamente da sostenere per l'esecuzione della commessa e quale la sua incidenza sull'utile prospettato” (T.A.R. Campania, Napoli, Sez. III, 10.8.2020, n.3553, Consiglio di Stato, Sez. V, 25.10.2017 n. 4912; id., 27.9.2017, n. 4527; TAR Lazio, Roma, Sez. I, 20.2.2018, n. 1956; T.A.R. Veneto, Sez. I, 13.2.2020, n. 153) e che per poter contestare il giudizio complessivo di congruità dell'offerta la N. 01330/2020 REG.RIC. ricorrente deve dimostrare non soltanto la mancata giustificazione di talune voci, ma anche l'insostenibilità complessiva dell'offerta (Cons. Stato, sez. III, 14 novembre 2018, n. 6430), nel senso che l'esclusione dalla gara necessita della prova dell'inattendibilità complessiva dell'offerta (Cons. Stato A.P., 29 novembre 2012, n. 36; Sez. V, 26 settembre 2013, n. 4761; 18 agosto 2010, n. 5848; 23 novembre 2010, n. 8148), costituisce principio pacifico in giurisprudenza quello per cui: “Il giudizio sull'anomalia delle offerte presentate in una gara è ampiamente discrezionale ed espressione paradigmatica di discrezionalità tecnica, sindacabile solo in caso di macroscopica illogicità o di erroneità fattuale che rendano palese l'inattendibilità (ovvero l'attendibilità) complessiva dell'offerta. (…)

Anche l'esame delle giustificazioni prodotte dai concorrenti a dimostrazione della non anomalia della propria offerta rientra nella discrezionalità tecnica dell'Amministrazione, con la conseguenza che soltanto in caso di macroscopiche illegittimità, quali errori di valutazione gravi ed evidenti oppure valutazioni abnormi o inficiate da errori di fatto, il giudice di legittimità può intervenire, ferma restando l'impossibilità di sostituire il proprio giudizio a quello dell'Amministrazione” (T.A.R. Campania, Napoli, Sez. I, 10.2.2020, n.621, Cons. St., Sez. V, 12.9.2018 n. 5332; Consiglio di Stato, Sez. V, 12.9.2019, n. 6161; Cons. St., Sez. V, 12.9.2019, n. 6161; T.A.R. Campania, Napoli, Sez. I, n. 4188 del 2019).

10.3- Nel caso controverso, in sede di gara, ed in particolare nell’ambito dell’integrazione degli elementi giustificativi dell’offerta, l’odierna controinteressata ha fornito analitici chiarimenti in ordine alla compatibilità dei costi con la serietà della propria offerta. Detti elementi, attinenti all’utilizzo di materiale biodegradabile, alle derrate alimentari e all’utilizzo del centro di cottura alternativo e deposito, a loro volta sono stati ritenuti plausibili e congrui dall’amministrazione.

10.4- Stanti così le cose, parte ricorrente, nel contestare la serietà dell’offerta, avrebbe dovuto fornire elementi pregnanti, quantunque a livello indiziario ma comunque idonei a rendere conto e ragione dell’inattendibilità tecnica di quanto N. 01330/2020 REG.RIC. giustificato dall’aggiudicataria in sede di gara e/o dell’erroneità tecnica del giudizio dell’amministrazione, elementi che, invece, non si rinvengono nel ricorso, se non in termini generici ed ipotetici.

11- Per quanto sopra, il ricorso va rigettato.

12- Le spese seguono la soccombenza e vanno liquidate in favore della C.S.F. Costruzioni e Servizi costituita, stante la mancata costituzione in giudizio dell’amministrazione intimata.

 

 

P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo rigetta.

Condanna la Top Multiservice Scarl alle spese di lite in favore della C.S.F. Costruzioni e servizi s.r.l., che liquida in complessivi euro 1.500,00, oltre rimborso forfettario spese legali, IVA e CPA come per legge.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

 

 

Così deciso in Catanzaro nella camera di consiglio del giorno 18 novembre 2020 con l'intervento dei magistrati: Giancarlo Pennetti, Presidente Francesco Tallaro, Primo Referendario Domenico Gaglioti, Referendario, Estensore

 

 

palma2
E’ stata purtroppo tagliata la palma della chiesa Matrice, cartolina di migliaia di eventi religiosi, di culto e di devozione della città.

 

In una foto del 1950 la si vede già bella cresciuta, aveva quindi, da fonti autorevoli, una ottantina di anni, ed è caduta sotto i colpi di sega di addetti autorizzati dal Comune di Amantea.

 

“Era oramai compromessa”, ci dicono gli operai autorizzati alla rimozione della cima, aveva superato gli attacchi del Punteruolo Rosso, anche se non del tutto indenne, ma non è sopravvissuta al forte vento di maestrale che ha pesantemente investito la Calabria in questi ultimi giorni.

 

Per la nostra città rimane una ferità al cuore, come in maniera minore lo era stato l’abbattimento delle palme della scuola Manzoni alcuni anni fa.

Il "dado" comunque è tratto, forse la paura che potesse staccarsi e cadere su cose o persone ha accelerato il processo di potatura.

 

Qualcuno in rete ha sollevato dubbi che potesse essere curata e continuare a sopravvivere, non è nelle nostre competenze poterlo affermare, ma l’abbattimento sarà da annoverare come un’altra "sconfitta" in questo anno cosi nefasto.

 

Ora bisognerà piantare una nuova palma che sia immune agli attacchi del punteruolo rosso, certo non ai fenomeni atmosferici eccezionali.

I cittadini Amanteani si aspettano che la piantumazione avvenga rapidamente e con una pianta già di dimensioni considerevoli, per mantenere viva la memoria di quello che nel corso dei decenni è diventato una sorta di simbolo del Centro Storico cittadino e della nostra città.

Nel corso degli ultimi anni, una dopo l’altra, le piante della nostra città sono state abbattute, vuoi dal punteruolo rosso, vuoi da altri eventi.

Invece di curare e di prevenire, però, inspiegabilmente sembra prevalere sempre la scelta di abbattere.

 

 

E’ un vero peccato perché si tratta di piante centenarie e che caratterizzano il panorama Calabrese a memoria d’uomo.

I metodi di prevenzione e cura ci sono i Sindaci di turno, o i Commissari nel nostro ultimo caso, dovrebbero fare maggiore attenzione a tenere sotto controllo anche il Verde Pubblico.

Specie quel “verde” pubblico che per anzianità è divenuto un vero e proprio cittadino di Amantea.

Forse se la palma fosse stata potata a fine estate il vento avrebbe causato meno danni, o forse se la palma avesse avuto "voce" per chiedere aiuto qualcuno forse l'avrebbe ascoltata.

Ma del senno di poi son piene le fosse.

Pubblicato in Primo Piano

lazzaroli nov.20
Riceviamo e pubblichiamo

A scrivere è Vincenzo Lazzaroli, il suo post è stato reso pubblico anche sulla sua pagina social Facebook.

 

“Ho appena incontrato la commissione straordinaria del comune di Amantea a cui ho manifestato la totale disapprovazione, rispetto a “fumose” petizioni popolari e a tutti i trasversalismi, costruiti ad arte solo fomentare inutili malumori nella nostra cittadina.

Ho confermato che in questo momento difficile, la città ha bisogno di essere coesa e non può perdersi dietro a personalismi che nulla di buono portano al nostro territorio, già provata da troppe vicende che hanno condotto il nostro comune al disastro.

La parte buona del paese sa che i problemi al comune di Amantea non li ha certamente creati la commissione straordinaria, e di questo la stessa commissione ne è consapevole.

Ho ribadito la piena disponibilità per continuare ancora sulla strada del dialogo e della collaborazione, con l’unico scopo di creare una prospettiva differente alla nostra città.

Amantea ha bisogno di nuove facce e non di pseudo riciclati della politica del passato, che con la loro incompetenza hanno distrutto il nostro comune.

Smettiamola di prendere in giro i cittadini di Amantea, mica siamo uomini che portiamo ancora l'anello al naso!!

Ad ogni modo, a breve Vi darò conto, di quanto ci siamo detti e di tutti gli impegni e la disponibilità che la commissione ha assunto verso la città”.

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civitasRiceviamo e pubblichiamo


Il laboratorio di idee “Civitas” propone alla cittadinanza una petizione popolare sulla fine del commissariamento straordinario del Comune di Amantea e sulla cattiva gestione dell’emergenza Covid19 da parte dell’Asl di Cosenza.

 

"Ad ogni azione corrisponde una azione uguale e contraria, è una legge della dinamica universale che si presta anche nella vita quotidiana di ognuno di noi, ma quando l’azione manca, al fine di non far impantanare la città, occorre la contrapposizione di un popolo semplice e virtuoso, come quello della nostra città, contro una “élite di burocrati”, cioè un gruppo di persone, considerate da noi come non facenti parte ne della nostra storia, ne della nostra vita e ne della nostra città, che con la loro inerzia mettono in pericolo i valori e l’identità della nostra Comunità"

 

Continua la petizione popolare sottolineando che bisogna costruire in fiducia e in aspettative positive ed ecco l’idea del Laboratorio d’idee “civitas” di cui il Presidente è Silvio Clemente, il quale, propone, sulla piattaforma change.org una petizione popolare indirizzata al Ministro degli Interni ed al Ministro per la Salute, oltre che per conoscenza al Prefetto di Cosenza ed alla Direzione Asp di Cosenza.

 

I sottoscrittori di questa petizione, scrivono ai ministeri interessati oltremodo preoccupati della situazione sociale e sanitaria esistente ad Amantea e del modo come essa viene gestita dai Commissari Straordinari del Comune di Amantea, Dott. Turco, Dottoressa Surace e Dott. Nuovo, sulle carenze e deficienze gestionali dell’Ente-Comune che causano perdite di finanziamenti indispensabili alla città, sui colpevoli e dannosi ritardi nell’adozione di provvedimenti necessari e sulla irresponsabile crescita dei disservizi comunali.

 

I sottoscrittori si rivolgono ai Ministri della Repubblica affinché, valutino la grave situazione esistente, ad adottino, di concerto, ed ognuno per le proprie competenze, tutti i provvedimenti urgenti idonei a cambiare lo “status quo” delle cose presenti.

 

Il Laboratorio d’idee “civitas” rimprovera la Commissione Straordinaria e l’Asp di Cosenza su vari punti, ed invita il Ministero degli Interni a valutare il negativo funzionamento dell’attuale gestione Commissariale dell’Ente Locale, invitando sempre il Ministero degli Interni a ridurre i tempi di commissariamento, advenendo al conseguente ritorno alle elezioni amministrative, invita, inoltre, il Ministero della Salute alla pronta riorganizzazione Sanitaria per assicurare il diritto alla tutela della salutecon raccomandazione didare informazione celere e precisa ai cittadini sullo sviluppo e l’andamento dell’epidemia sul territorio.

 

Conclude la petizione, sempre il laboratorio d’idee “Civitas”, asserendo che urgono decisioni che richiedono la massima tempestività, perché i tempi lunghi fanno crescere la rabbia dei cittadini e possono causare ulteriori enormi danni alla collettività.

 

leggi qui la petizione Petizione formato word

clicca qui per firmare la petizione Firma petizione

 

 

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amantea23

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Comune di Amantea datato 13.11.2020, senza firma, in cui il Comune di Amantea chiarisce, precisa e dispone la chiusura delle scuole, a seguito della situazione sulla mancanza di tracciamento dei nuovi positivi in Provincia di Cosenza.

Nel medesimo Comunicato inoltre il Comune di Amantea risponde alla città sulle insistenti preoccupazione fra la popolazione.

"Alla luce delle informazioni e delle voci fuorvianti, che da qualche giorno stanno circolando in città, alcune delle quali veicolate anche per il tramite della stampa locale, appare opportuno fornire delle precisazioni: per quanto riguarda la situazione dei contagi, il cui tracciamento sanitario è demandato all’ASP, questa Commissione Straordinaria ha posto in isolamento obbligatorio, ad oggi, su conforme prescrizione del predetto ente sanitario, 12 soggetti, mentre 15 si trovano in regime di quarantena precauzionale.

La contezza di tale dato risulta facilmente ricavabile da una semplice consultazione dell’albo pretorio on line, primo canale istituzionale dell’ente, dove vengono pubblicate, tempestivamente, le ordinanze emesse.

L’attuale situazione, dunque, per quanto seria, dato il momento nazionale che tutti stiamo vivendo, non può essere paragonata a quella vissuta non più tardi di due mesi fa, quando i contagi superavano la quota di 100 ed il rischio di espansione dei focolai era davvero altissimo.

Grazie all’impegno costante dell’asp e di questa amministrazione comunale, che hanno operato in sinergia, la situazione è rientrata nella normalità senza ulteriori conseguenze per la popolazione.

Ad oggi, nell’ambito della costante e consueta collaborazione con gli Organismi sanitari, la situazione è costantemente monitorata dall’asp e dall’ente, che sono in contatto quotidiano, senza soluzione di continuità, sette giorni su sette.

A riprova di quanto detto, basta verificare la presenza di provvedimenti di quarantena emessi e notificati anche nelle giornate festive.

Per quanto concerne la situazione dell’andamento epidemiologico nelle scuole, si ritiene opportuno segnalare che nessun provvedimento prescrizionale è arrivato dall’ASP, con riferimento alla eventuale chiusura di aule o di interi plessi scolastici.

Ad oggi, infatti, l’unico caso di positività accertata dall’ASP riguarda un solo alunno, peraltro già in isolamento fiduciario dallo scorso tre novembre, mentre altri 3 alunni sono stati posti in quarantena precauzionale, in quanto contatti di soggetti positivi.

Alla data dell’11 novembre, per come comunicato dall’asp, non si sono registrati casi di alunni o operatori scolastici risultati, direttamente positivi o sintomatici, durante le attività scolastiche in presenza e, per tali motivi, sulla scorta delle linee guida condivise, diramate dall’ASP, non è pervenuta, da parte del predetto ente sanitario, alcuna richiesta di sospensione di attività scolastica in presenza, per il comune di Amantea.

Il Presidente della Provincia, con nota del 12 novembre trasmessa ai comuni, ha inviato in allegato una nota a firma del Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Cosenza, nella quale viene rivolto invito a procedere alla chiusura delle attività didattiche in presenza, in considerazione di un incremento esponenziale della curva epidemiologica, unitamente ad un sovraccarico dell’unico laboratorio della provincia di Cosenza, che si traduce, pertanto, in un ritardo eccessivo nella trasmissione dei referti e nel, consequenziale, tracciamento dei contatti.

Questa Gestione Commissariale, quindi, sulla scorta di quanto comunicato, ha provveduto, tempestivamente, ad adottare una precauzionale ordinanza di sospensione delle attività scolastiche in presenza, per la durata di 8 giorni, termine ritenuto utile a che la locale ASP si adoperi per proseguire nell’attività di tracciamento e comunichi le risultanze a questo Ente, al fine di consentire ulteriori determinazioni.

Fermo restando in quadro sopra prospettato e fondato su elementi certi ed incontestabili, non può che esprimersi rammarico per le esternazioni che, quotidianamente, vengono veicolate dalla stampa locale ma, soprattutto, attraverso l’utilizzo dei social .

Tali dichiarazioni, assolutamente fuori luogo e fuorvianti, in quanto non aderenti all’attuale situazione, potrebbero apparire tese alla volontà di alimentare, fino all’esasperazione, una tensione sociale già molto alta a causa della situazione generale, utilizzando toni allarmistici e paventando inconsistenti ipotesi di assenza delle Autorità sul territorio comunale.

Le predette esternazioni contribuiscono, unicamente, ad elevare il livello di allarme sociale che, in tutto il territorio nazionale e regionale, si sta registrando a causa dell’avanzata epidemiologica del virus. In tale ottica, inoltre, si ritiene debbano essere inquadrate anche le dichiarazioni ed i post che, artificiosamente, sottolineano una asserita chiusura del Comune, travisando l’operatività costante dell’Ente che, in questa contingenza, come tra l’altro quasi tutti i comuni calabresi, sta operando costantemente nell’ambito delle previsioni che impongono un accesso calmierato ( tramite appuntamento) del pubblico e prestazioni lavorative in modalità agile. Infatti, è stato inibito l’accesso generalizzato agli uffici comunali ed il personale è stato posto in regime di lavoro agile nella misura del 68% di quelli non adibiti a servizi essenziali.

L’operatività del Comune rimane piena e le attività e le procedure regolarmente in corso, così come le possibilità di accesso, contingentato e quindi necessariamente previa prenotazione tramite gli indirizzi mail o il servizio centralino".

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adriano6

 

L’erba alta, fino a due metri, rende pericolosa la circolazione nei pressi del Polo Scolastico di Amantea, in particolare per i mezzi di trasporto, i ciclomotori, oltre che per le biciclette ed i pedoni.

 

Erba troppo alta lungo le strade di competenza Comunale, sulla strada comunale dove si ferma il pullman delle scuole.

 

 

Per questo motivo, Adriano Bruni, ha scritto un post pubblico.

Adriano è uno degli autisti che effettua il servizio di trasporto dei ragazzi del Polo Scolastico di Amantea, l’intento dello sfogo pubblico rivolto alla Commissione Straordinaria del Comune di Amantea, da parte dell’Autista, è che lo stato intervenga.

 

“Consideriamo inaccettabile la condizione delle strade, in particolare quella intorno al Polo Scolastico di Amantea, una questione di decoro ma anche di sicurezza”.

Quindi un post, sul social media facebook, di sollecito, che segue diverse telefonate effettuate dallo stesso autista ai responsabili del Comune da diverse settimane, in cui lo stesso chiedeva di intervenire al più presto per il taglio dell'erba lungo le strade di competenza Comunale.

 

Un' altro luogo, per noi molto pericoloso, è quello lungo la statale 18, in prossimità della vecchia Ragioneria, palazzo Socievole, dove i rami di un albero, troppo folti e troppo bassi, impediscono il passaggio di mezzi alti, tipo quelli adibiti al trasporto di auto, che per non toccare i rami si spostano di carreggiata, invadendo quella altrui.

 

Recentemente, propio lungo la statale, si sono verificati due incidenti, uno di questi imputabile proprio alla scarsa visibilità per la presenza di erba alta in coincidenza di un incrocio, si tratta, pertanto, di una questione che non è più rimandabile.

 

 

Da cittadini sottolineiamo la necessità di intervenire soprattutto sulle intersezioni con le altre strade, vicinali e private proprio perché l'attuale situazione costituisce una grave limitazione alla fruizione in sicurezza delle strade, nonché una situazione di scarso decoro che danneggia l’immagine della città.

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