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Chi altri se non Carlo Guccione ha attenzione ai problemi del nostro territorio?

Parliamo di Amantea, Belmonte Calabro, Lago, Cleto, Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, eccetera.

Eccone un’alra prova.

 

 

“Entro pochi mesi un’altra delle ventuno strutture in provincia di Cosenza, costruite negli anni novanta con finanziamenti del Ministero della Salute (legge 67/1988, ex articolo 20) e costate 14 milioni di euro, entrerà ufficialmente in funzione e sarà pronta ad ospitare dieci minori con problematiche psicopatologiche e/o anche sottoposti a procedimento minorile”.

È quanto ha affermato il consigliere regionale Carlo Guccione.

“Sono ormai in fase conclusiva i lavori di ristrutturazione e riqualificazione da parte dell’Asp di Cosenza.

Nei giorni scorsi ho effettuato un sopralluogo a San Pietro in Amantea e constatato personalmente che mancano poche rifiniture e a breve l’impresa che si è aggiudicata i lavori consegnerà l’immobile”.

Ieri si è tenuto un incontro alla Cittadella regionale insieme al Commissario Saverio Cotticelli.

Oltre al consigliere regionale Carlo Guccione erano presenti il sindaco di San Pietro in Amantea Gioacchino Lorelli e l’assessore Danilo Caruso, il consigliere comunale di Amantea Tommaso Signorelli, la direttrice del Centro regionale per la Giustizia minorile Isabella Mastropasqua, il dottor Luciano Lucania del Dipartimento Salute della Regione.

“L’incontro è servito a stabilire un cronoprogramma – ha spiegato il consigliere Guccione - per l’apertura di questa importantissima struttura sanitaria, che darà una risposta ai tanti minori che oggi sono costretti ad andare fuori regione per mancanza di questi servizi sanitari.

Fino ad oggi ciò non ha fatto altro che aumentare l’emigrazione sanitaria passiva, con un costo altissimo per la regione, sia in termini economici che sociali.

L’impegno che è stato assunto ieri insieme al commissario Cotticelli è quello di accelerare tutte le procedure burocratiche che consentano in pochi mesi l’apertura dell’immobile e l’erogazione di questa importante prestazione sanitaria.

Il commissario Cotticelli ha dimostrato grande disponibilità, impegno e concretezza al fine di raggiungere un obiettivo importante, visto che con l’attivazione di questa struttura finalmente anche la Calabria potrà dare accoglienza ai minori con problematiche psicopatologiche e/o sottoposte a procedimento minorile”.

Catanzaro, 24 luglio 2019

Pubblicato in Belmonte Calabro

Il municipio del Comune di Trebisacce è stato sede dell’incontro dedicato alle problematiche legate al tema della Sanità che il territorio affronta giornalmente.

Richiesto dal sindaco di Trebisacce Franco Mundo, ha visto partecipare i sindaci di Albidona, Alessandria del Carretto, Amendolara, Canna, Castroregio, Francavilla, Nocara, Rocca Imperiale, Plataci, Oriolo, Villapiana e i delegati dei comuni di Roseto Capo Spulico e San Lorenzo Bellizzi.

Il sindaco di Trebisacce, aprendo i lavori e ringraziando i presenti, ha disegnato un quadro preciso delle gravi, e sotto alcuni punti di vista grottesche, condizioni in cui versa la sanità dell’Alto Ionio: dalle difficoltà nel reperimento dei medici per potenziare e rendere costantemente attivo il Pronto Soccorso di Trebisacce e per completare la trasformazione del reparto di Lunga Degenza in reparto di Medicina, alla carenza dei medici specialisti ambulatoriali, prescindendo dall’inerzia dei politici e degli organi ministeriali nel dare attuazione alla sentenza del Consiglio di Stato che ha sancito la riapertura dell’Ospedale G. Chidichimo.

Senza dimenticare la scarsa attenzione per le dinamiche sanitarie dei paesi montani, spesso abbandonati a sé stessi, senza continuità assistenziale, e le difficoltà che sta vivendo il Servizio del 118.

Il sindaco di Trebisacce ha inoltre stigmatizzato gli incomprensibili e ingiustificabili ritardi nell’indire la gara d’appalto per le sale operatorie dell’Ospedale di Trebisacce, sebbene sia stato approvato da più tempo il relativo progetto definitivo.

Dinamiche diventate più complicate col nuovo Decreto Sanità Calabria, che ha reso ancora più ingarbugliata e di difficile gestione la sanità in Calabria, rendendo difficile proporre interventi e bloccando ogni iniziativa o attività.

Al fine di affrontare queste problematiche in modo risolutivo, i sindaci del comprensorio, riconoscendo al primo cittadino di Trebisacce il merito di aver portato avanti una costante e continua battaglia per la riapertura dell'ospedale, grazie alla quale ancora oggi vive una flebile speranza, hanno deciso di richiedere un incontro urgente al Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario, Gen. Cotticelli, sia per affrontare tutti i problemi enunciati ma anche e soprattutto per avere risposte concrete.

“La misura è colma – ha dichiarato il sindaco Franco Mundo – Come sindaci siamo costantemente chiamati a dare risposte concrete ai cittadini. Un territorio immobilizzato, costantemente depauperato dei servizi e strutture, come il nostro, è un territorio che si vuole fare morire, come se ci fosse un progetto finalizzato a renderci sempre più poveri e sempre più isolati. Un territorio che non può garantire servizi sanitari indispensabili è un territorio che si spegne sotto il profilo turistico, economico e del welfare. Non smetteremo mai di lottare per contrastare questo atteggiamento. Perciò, insieme ai sindaci del territorio, col sostegno anche della realtà Commissariale di Cassano allo Ionio e del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, abbiamo richiesto un incontro con il Commissario ad Acta, dal quale pretendiamo risposte concrete e fattive. É impossibile accettare che dei mille problemi della nostra sanità, nessuno possa essere risolto!“.

Trebisacce, 23/07/2019

Pubblicato in Calabria

Intanto benvenuti E poi auguri.

Auguri per la riuscita del vs incarico , un riuscita che significherà una migliore risposta della sanità regionale ai calabresi.

Una condizione attesa in particolare dagli amanteani e dalla popolazione del relativo hinterland.

Abbiamo letto che tra i vostri compiti principali c’è : "l'adozione di ogni necessaria iniziativa al fine di ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento".

A tal proposito le segnaliamo che non si dovrebbe parlare di LEA , quanto di LEA universali.

A noi amanteani ( e relativo ex distretto) interessa avere riconosciuti gli stessi diritti degli altri calabresi.

Nel nostro poliambulatorio invece :

-Da quando è andato in pensione non c’è più uno pneumologo. Una carenza inaccettabile che secondo noi configura una vera e propria omissione della quale le chiediamo di trovare il responsabile.

-Sono chiuse le prenotazioni per le visite cardiologiche. Altro che LEA! . CHIUSE. Una condizione inaccettabile che secondo noi configura una vera e propria omissione della quale le chiediamo di trovare il responsabile.

-Sono chiuse le prenotazioni per le visite diabetologiche. Altro che LEA! . CHIUSE. Una condizione inaccettabile che secondo noi configura una vera e propria omissione della quale le chiediamo di trovare il responsabile.

-I tempi di risposta delle visite specialistiche sono eccessivi e la gente è costretta ad andare a Paola, a Cetraro, a Cosenza,a Rogliano, a Praia a Mare, a Mormanno, a Lametia terme, a Catanzaro, eccetera( guarda caso tutti comuni dove ci sono ospedali).

-Non è possibile effettuare una mammografia, una TAC, ed altri esami radiologici specialistici.

In sostanza la sanità preventiva è possibile a chi è dotato di auto ed ha la possibilità di guidarla ma non tutti sono in queste condizioni e questo significa aspettare tempi infiniti o ricorrere al sistema privato.

Non ci sono, infatti, confacenti mezzi di trasporto pubblico.

Siamo quindi in presenza di una inaccettabile disparità di trattamento che a nostro giudizio comporta la sussistenza di un reato vero e proprio.

Ed a Lei quale generale dei carabinieri non può sfuggire quanto le segnaliamo.

La presente lettera aperta ha infatti questo significato, quello di evidenziarle ciò che la struttura non le dirà se non le nasconderà!

Si tratta allora di dare attuazione alla " revisione e attuazione del provvedimento di riassetto della rete di assistenza territoriale" che è un altro dei compiti assegnativi.

Le chiediamo di aprire un filo diretto con i calabresi , un filo diretto mai esistito, dando voce a chi ha più bisogno di sanità, magari a mezzo di lettere come la presente.

Se vuole e se ha un attimo di tempo la faremo assistere anonimamente( lei, il suo vice o qualche altro collaboratore esterno al sistema) alla disperazione della gente che va al CUP quando gli viene detto che per una visita specialistica deve attendere 7-8-10-12 mesi.

Eppure, e concludo, ci sono medici e personale sanitario di alta professionalità e di alta coscienza ed umanità.

E su loro che deve poggiare per ridurre la evasione territoriale che non è solo extra regionale, ma, come le ho detto, anche extra distrettuale.

Ed infine le suggerisco di far fare ai medici ed agli infermieri il loro lavoro, non altri!

Buon Natale

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Amantea Futura

Catanzaro. Il presidente della Regione Mario Oliverio non ci sta alla decisione del Governo di proseguire nel commissariamento della Sanità Calabrese con la sostituzione del commissario Massimo Scura al cui posto è stato nominato il generale dei Carabinieri Saverio Cotticelli coadiuvato dal subcommissario Thomas Schael.

È così la Giunta regionale della Calabria, riunita nel pomeriggio a Catanzaro sotto la presidenza di Mario Oliverio, «ha deliberato di sollevare conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale nei confronti della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 7 dicembre scorso con cui è stata disposta l’ulteriore prosecuzione dell’istituto del commissariamento statale per i disavanzi del sistema sanitario».

A darne notizia è un comunicato dell’ufficio stampa dell’esecutivo che puntualizza altresì che «la decisione è stata assunta in coerenza con quanto rappresentato dal Presidente della Regione ai Governi nazionali negli ultimi anni».

Nelle scorse ore il governatore Oliverio aveva aspramente criticato la decisione del Governo annunciando possibili azioni anche in collaborazione con le altre Regioni.

C’entrano, per caso, le prossime elezioni?

C’entra, per caso, il fatto che Thomas Schael ha dimostrato di essere indipendente dalla politica e di trovare le fesserie nella Sanità e di combatterle?

C’entra, per caso, il fatto che la nomina di Cotticelli e Schael e la loro indipendenza faranno capire a tutti che ormai la sanità calabrese sarà “governata” dai poteri centrali e nessuno potrà “vendersi” cariche ?

Pubblicato in Italia

Oliverio sta brindando perchè il suo amico Scura è stato mandato via ed anche Scura sta brindando perché Oliverio non prenderà il suo posto.

Il nuovo commissario ad acta della Sanità calabrese sarà il generale Saverio Cotticelli.

La sua nomina è ormai praticamente certa, mancando solo la ratifica del Governo che, però, lo ha già designato quale successore di Massimo Scura alla guida di un delicatissimo settore come quello sanitario.

Il nuovo sub commissario dovrebbe invece essere Thomas Schael, ex direttore generale dell'Asl di Crotone

Cotticelli è un generale dell’Arma dei Carabinieri che può vantare una significativa esperienza proprio in tema di Salute.

In passato, infatti, è stato alla guida dei Nas, il nucleo dell’Arma che si occupa proprio della tutela della Salute dei cittadini. Insomma, il nome di Cotticelli per un verso garantisce competenza in tema di Sanità, considerati i suoi trascorsi, per altro verso è sinonimo di legalità in virtù di una lunga carriera che lo ha visto guidare la Regione Carabinieri Piemonte e la Regione Carabinieri Lazio, oltre alla divisione specializzata Palidoro.

Cotticelli, fra l’altro, è stato per lungo tempo presidente del Cocer interforze, il comitato centrale a difesa dei diritti dei militari. Sin dal 2015, il generale ha lasciato l’Arma per assumere diversi incarichi di governo.

Non c’è ancora certezza assoluta, invece, sulla nomina di Thomas Schael, quale sub commissario.

Anche qui la percentuale è molto alta, ma negli ambienti romani non viene ancora data per certa la scelta dell’ex dirigente dell’Asp di CRotone.

La notizia è stata data da https://www.informazionecomunicazione.it/sanita-arriva-il-generale-cottarelli-al-posto-di-scura/

E poi ripresa dahttps://lacnews24.it/politica/finisce-era-scura-cotticelli-nuovo-commissario-sanita.

Dopo Calabria Verde ecco in Calabra un altro generale dei carabinieri.

Riuscirà il generale Cotticelli a rimettere ordine in tutta questa confusione?

Non è un mistero come le condizioni del settore sanitario calabrese siano oggi pessime ed in tanti siano costretti ad emigrare fuori regione per poter accedere a cure dignitose, nonostante la presenza di validissimi professionisti.

Pubblicato in Calabria
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