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di natale2020I residenti del centro storico hanno contattato l'onorevole Graziano di Natale, negli giorni scorsi, per esporre le problematiche legate alla città di Amantea ed in particolare al centro storico cittadino.

Sono scomparsi tutti gli altri onorevoli che nei mesi precedenti alle elezioni regionali erano passati dalla Città con sete di voti.

Pertanto, si é tenuto nel tardo pomeriggio di ieri un incontro ritenuto dallo stesso Di Natale "molto importante" con i residenti del centro storico di Amantea.

Di Natale, è ben volentieri ritornato nella cittadina che gli ha riconosciuto con centinaia di preferenze alle ultime elezioni regionali una premialità ed una presenza che continua anche dopo le elezioni.

Molte le problematiche illustrate al consigliere regionale, in primis l'involuzione del borgo con il trasferimento degli uffici comunali in centro città, oltre che all’emergenza legata ai plessi scolastici del territorio.

L'avvocato Paolano ha preso impegni precisi e puntuali verso la città, su una serie di iniziative che intende intraprendere attraverso missive indirizzate alla Commissione Straordinaria del Comune di Amantea per capire come stanno veramente le cose.

“... di tanto calore e di tanto affetto sono davvero grato..." ha chiaramente espresso di Natale, continua di dichiarando sulla sua pagina Facebook "... ho incontrato i residenti del Centro Storico per ascoltare le problematiche di una Città che ha voglia di riscatto".

Ha concluso dichiarando che Amantea è "una comunità ferita ma che lavora per ripartire e riprendersi, Io ci sono”.

Pubblicato in Politica

comune amantea"L'emergenza sanitaria in atto sul territorio sta arrecando non pochi disagi alla macchina burocratica dei vari enti locali. Faccio riferimento, nel caso specifico, a quanto sta accadendo nel Comune di Amantea in merito alla questione del trasferimento degli uffici comunali al campus Temesa di via Vulcano". Esprime così, Graziano Di Natale, consigliere regionale (IRIC), Segretario-Questore dell'Assemblea regionale, la sua attenzione per quanto sta accadendo nella città di Amantea. "In seguito ad una serie di sollecitazioni, da parte del comitato centro storico, nonché di una petizione popolare – afferma – è mio dovere tutelare il diritto di questi cittadini. Gli stessi mi hanno riferito di non avuto alcun riscontro circa la loro preoccupazione che tale trasferimento possa compromettere anche la presenza dell'ufficio postale del centro storico, vedendosi così venir meno un servizio necessario per la comunità. Nell'evitare tale conclusione si era fatta richiesta, ai Commissari, di provvedere ad eseguire i lavori di consolidamento in due fasi separate lasciando così gli uffici nella loro sede".

"Credo - aggiunge il Segretario-Questore nella sua nota - sia opportuno e di notevole importanza valutare e mettere in atto tale richiesta, evitando di arrecare ulteriori disagi ad una comunità che, come altre, sta affrontando già di per sè questo periodo alquanto triste"

Pubblicato in Politica

Ecco cosa dice Graziano Di Natale: “Ieri sera ho contattato gli uffici preposti comunicando loro che sono pronto a ogni forma di protesta, anche quella di non muovermi dall’Istituto Scolastico del Liceo Scientifico di Paola, se non verranno rispettati i nostri diritti.

Il Consiglio Provinciale di Cosenza, nei mesi scorsi, ha deliberato, su mia proposta, l’attivazione dell’indirizzo Musicale al Liceo “Galileo Galilei”di Paola.

Nonostante l’iscrizione di 17 ragazzi,tra cui un disabile, il corso di studi non è stato attivato con grave danno non solo alla scuola e al territorio ma anche ai tanti giovani che vogliono intraprendere questo percorso di studi.

Non vorrei che questa sia una mossa messa ad arte per favorire qualche altro territorio.

Per tale ragione promuoverò una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione e sono pronto a ogni forma di protesta, pacifica, al fine di far valere il diritto dei nostri ragazzi.

Graziano Di Natale, presidente del consiglio comunale di Paola consigliere provinciale Pd

NdR Siamo curiosi di sapere quale altro territorio sarà favorito al posto di Paola che secondo Di Natale ne ha diritto.

Un diritto consacrato dal consiglio provinciale di Cosenza

Ecco cosa significa per Amantea non avere nessuno in consiglio provinciale!

Non avere diritti!

Pubblicato in Alto Tirreno

Il Consigliere regionale Pino Aieta ha trovato la soluzione per i 3.500 ex percettori di mobilità in deroga e la propone.

Una sorta di uovo di colombo!

Basta che la regione trovi i soldi ed è fatto.

Ma non per soli 6 mesi, meglio per un anno

Tanto i comuni hanno bisogno di loro e sicuramente troveranno modo di utilizzarli

Anzi 3500 sembrano pure pochi per i comuni che non hanno più personale o non riescono a pagarlo.

Aieta spiega «In questi giorni per circa 3.500 ex percettori di mobilità in deroga si sta concludendo il percorso di politiche attive nei Comuni calabresi realizzate secondo quanto previsto dall’accordo sindacale del 2016 e dal bando pubblicato lo scorso marzo 2017 dalla Regione Calabria.

I tirocini nei Comuni – così come confermato da numerosi sindaci – si sono rivelati un’esperienza molto positiva sia per i lavoratori, che una volta superate le criticità relative alla convenzione Inps e quindi ai pagamenti, hanno potuto contare su un’entrata certa e pienamente legale, sia per i Comuni che hanno dato la disponibilità e che hanno valorizzato per 6 mesi i tirocinanti quale manodopera volenterosa e estremamente attiva.

Per questo motivo , ritengo sia opportuno che la Regione Calabria e quindi il presidente della giunta che al momento detiene le deleghe del lavoro, superi le difficoltà di non prorogabilità dei progetti relativi al bando e si attivi per pubblicare un nuovo bando che finanzi i tirocini nei Comuni. 

Auspico, infine, che tale azione sia fatta nel più breve tempo possibile, al fine di ridurre al minimo i tempi di attesa dei lavoratori, troppe volte vittime di procedure burocratiche lente».

La stessa Camusso sarà d’accordo avendo dichiarato recentemente a Cosenza che c’è bisogno di lavoro certo( quale è più certo di quello pubblico?)

Sulla stessa linea Di Natale (PD) che ha dichiarato «L’esperienza dei lavoratori in mobilità in deroga - continua Di Natale - non può essere abbandonata dalle istituzioni che hanno il dovere di intervenire a favore di quanti in questi anni e in questi mesi hanno dato il loro prezioso contributo negli Enti dove hanno prestato servizio».

E quindi suggerisce : «I Consigli Comunali della Provincia di Cosenza adottino atto di indirizzo per chiedere alla Regione Calabria e al Ministero del Lavoro provvedimenti urgenti volti al mantenimento in servizio degli ex percettori della mobilità in deroga».

Basta con i drammi sociali.

Dice Di Natale « Ci troviamo di fronte a padri di famiglia o mamme che hanno adempiuto con spirito di sacrificio ai loro doveri lavorativi. Anche con molti sacrifici, perché ad oggi non sono stati neanche retribuiti».

Di fronte a tali spontanei e sinceri inviti, che non sono certamente figli della attuale paura delle prossime elezioni politiche , è inspiegabile il silenzio di Mario Oliverio e di Giuliano Poletti che peraltro prima di essere Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato Presidente di Legacoop Nazionale, Presidente di Coopfond (fondo per la promozione cooperativa di Legacoop) e Presidente dell'Alleanza delle Cooperative, il coordinamento unitario nazionale costituito dalle organizzazioni di rappresentanza della cooperazione AGCI, Confcooperative e Legacoop.

 

Pubblicato in Alto Tirreno

L’accordo tra Graziano Di Natale e Roberto Perrotta è come il matrimonio più celebre della letteratura Italiana: Nun s'ha da fà.

 

Lo dice Luigi Guglielmelli il segretario provinciale del partito democratico che con una nota stampa ha sconfessato l’azione dell’ex presidente della provincia che ha voluto sostenere il socialista Perrotta piuttosto che il tesserato PD Pino Falbo sostenuto tra gli altri anche da buona parte della sezione locale dei democrat.

 

Guglielmelli, in buona sostanza ha richiamato il partito all’unità.

Ma in sostanza ha fatto come il bravo quando all'orecchio, ma in tono solenne di comando, disse adon Abbondio “Or bene, questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai”.

“Il PD ha il dovere di guidare la coalizione anche a #Paola. Le elezioni comunali della città di Paola rappresentano per il Partito Democratico una sfida importante e l’occasione per ridare a quel comune, centrale per l’intero Tirreno cosentino, un governo autorevole e competente.

Paola rappresenta per noi uno degli appuntamenti elettorali più importanti della prossima tornata elettorale e dobbiamo avere l’autorevolezza e la forza come PD di rivendicare la guida della coalizione di centrosinistra e civica.

Siamo il partito che governa l’Italia e la Calabria e non possiamo non avere anche a Paola l’ambizione di guidare un processo politico importante per il futuro del partito e del comune di Paola.

Per questo è nostro dovere chiedere a tutti i nostri alleati di costruire un percorso ampio di partecipazione e che la guida di tale processo sia affidata al Partito Democratico”

Se il PD si spacca anche in periferia è la sua fine.

Per questo le elezioni comunali a Paola e ad Amantea sono un appuntamento politico da non fallire per il PD.

Pubblicato in Paola

Graziano Di Natale, consigliere provinciale di Cosenza, già presidente facente funzioni dell'Ente ha dichiarato.

"Avevo promesso che dopo le elezioni provinciali avrei chiamato a raccolta quanti credono nella politica come servizio.

E' stato fatto.

 

Il calore e l'affetto di tanti Sindaci e Consiglieri Comunali testimonia che il lavoro svolto in questi mesi è stato produttivo.

Nasce da qui un nuovo luogo di discussione all'interno del Partito Democratico Calabrese.

Niente paura, solo coraggio.

Faccio riferimento a questa celebre frase per raccontare i mesi alla guida dell'ente provinciale e il risultato ottenuto nella recente consultazione elettorale.

I mesi di buon governo alla Provincia di Cosenza hanno creato entusiasmo e voglia di partecipazione, questo è evidente".

Lo ha fatto il 3 febbraio, presso la Sala congressi Hotel San Francesco di Rende.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Maria Francesca Corigliano, Mauro Limongi, Nicolò De Bartolo (Sindaco di Morano), Giacinto Mannarino (Sindaco di Longobardi), Lucia Nicoletti (Sindaco di Santo Stefano Di Rogliano), Donatella Deposito (Sindaco di Parenti), Lucia Papaianni (Sindaco di Paterno Calabro) Guglielmo Guzzo (Sindaco di Dipignano).

Poi Di Natale ha concluso "L'esperienza di buon governo ha fatto si che si alimentasse la voglia di partecipazione.

Oggi nasce un luogo di discussione politica all'interno del Partito Democratico Calabrese con il compito di includere e non di escludere, con la consapevolezza che bisogna cambiare marcia per ascoltare le esigenze dei territori e dunque dei cittadini amministrati.

Il cambiamento è condizione necessaria per lo sviluppo della nostra terra e noi con coraggio affronteremo anche questa ulteriore battaglia".

Pubblicato in Paola

Il 15 dicembre con titolo “In Provincia non c’e' posto per Di Natale” scrivevamo che “ Uno degli effetti del NO referendario dovrebbe essere il ritorno alle vecchie province”, che “ Se sarà così avremo un nuovo Mario Oliverio” ed, inoltre, che “Ma certamente non sarà Di Natale”.

Ed infine dicevamo che tanto sarebbe successo “ se è vero, come sembra, che Franco Iacucci voglia fare VERA politica” atteso “Che il ruolo di Richelieu di Mario Oliverio stesse stretto a Iacucci ci era parso non solo possibile, ma anche obbligato”.

Per ultimo segnalavamo che “Certo che occorrerà l’avallo di Mario Oliverio” ma anche che questo “ avallo sicuramente ci sarà potendo Iacucci ( e chi altri) essere come Gentiloni per Renzi, na garanzia” e che “la presidenza Iacucci inoltre è una garanzia anche per la tenuta del PD in provincia di Cosenza”, eccetera.

 

E così sembra sia.

Già scrivevamo che a “chiedere un suo impegno diretto non sono solo diversi settori del Pd (renziani e minoranza interna), ma anche altri settori del centrosinistra come l'area che fa riferimento al deputato Franco Bruno e all'ex consigliere regionale Salvatore Magarò” e che, poi, Iacucci, poi, vanta importanti amici anche fuori dal PD ( non fateci fare i nomi: sono tanti)”.

 

Ed infatti la profezia sembra essersi avverata. Leggiamo che per la “Provincia di Cosenza, il Pd sceglie Iacucci”

«La Segreteria e il gruppo consiliare provinciale – spiega una nota ufficiale arrivata nelle redazioni – propongono, dunque, un sindaco di un piccolo comune, con grande esperienza sul terreno amministrativo e politico e in grado di attrarre moltissime forze civiche, oltre i classici steccati partitici».

Una candidatura spiegano la Segreteria e il gruppo consiliare provinciale «che vuole unire territori, esperienze amministrative e comunali al fine di coinvolgerli in un grande progetto politico di rilancio del ruolo e del protagonismo della Provincia di Cosenza».

Peraltro insistono che la decisione di Franco Iacucci, del resto, «di volersi spendere per la funzione di Presidente della Provincia, è la dimostrazione che si vuole scommettere sul sindaco, sul dirigente politico, sull'amministratore di lungo corso che ben conosce il funzionamento delle istituzioni e le esigenze della nostra Provincia».

In sostanza tra i due litiganti ( il sindaco di Rende Marcello Manna ed il consigliere provinciale Graziano Di Natale ) il terzo gode.

Ma il PD non dimentica chi lavora e ringrazia l’attuale presidente facente funzioni Graziano Di Natale per il suo lavoro «finalizzato a riportare legalità e trasparenza alla Provincia di Cosenza».

Domani mattina giovedì 5 gennaio nella sede della federazione provinciale il voto per la investitura ufficiale dalla assemblea dei sindaci e degli amministratori del Pd.

Dall’altro lato Occhiuto, un avversario duro, ma in caduta libera.

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Uno degli effetti del NO referendario dovrebbe essere il ritorno alle vecchie province.

Se sarà così avremo un nuovo Mario Oliverio.

 

Ma certamente non sarà Di Natale.

Perlomeno se è vero, come sembra, che Franco Iacucci voglia fare VERA politica.

Che il ruolo di Richelieu di Mario Oliverio stesse stretto a Iacucci ci era parso non solo possibile, ma anche obbligato.

In Calabria si sa bene ci sono 5 anni di destra seguiti da 5 anni di sinistra. E così la prossima volta toccherà al centro destra .

E Iacucci non potrà aspettarsi un ruolo di maggioranza, lui che è nato ed ha vissuto sempre a sinistra.

 

Ed allora potrebbe essere utile uscire dall’ombra e candidarsi alla presidenza dell’ente provincia.

Certo che occorrerà l’avallo di Mario Oliverio

Un avallo che sicuramente ci sarà potendo Iacucci ( e chi altri) essere come Gentiloni per Renzi, na garanzia.

Una garanzia per il passato, una garanzia per il suo futuro politico.

La presidenza Iacucci inoltre è una garanzia Anche per la tenute del PD in provincia di Cosenza.

E poi lui conosce la provincia meglio di tutti.

Ed è per questo che a “chiedere un suo impegno diretto non sono solo diversi settori del Pd (renziani e minoranza interna), ma anche altri settori del centrosinistra come l'area che fa riferimento al deputato Franco Bruno e all'ex consigliere regionale Salvatore Magarò”

E Iacucci, poi, vanta importanti amici anche fuori dal PD ( non fateci fare i nomi: sono tanti).

L’unico problema è che le elezioni sono in programma per domenica 29 gennaio e, dunque, non c'è molto tempo per tergiversare.

Già forse proprio questo è il vero problema di Franco Iacucci.

Anzi qualcuno dice che la accelerazione delle elezioni sia stata fatta per lasciarlo fuori!

Vedremo.

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"Alla Provincia di Cosenza si viola quotidianamente la legge, per colpa di un abusivo autoproclamatosi facente funzioni senza che vi sia una legge, una sentenza, una norma che lo consenta.

 

Il ministro Alfano non può far finta di niente e deve, nelle more che il Consiglio di Stato si esprima su due importanti sentenze, nominare un commissario.

Ho scritto oggi al ministro Alfano per ricordargli che è il ministro degli interni di tutto il Paese e non deve cedere ai diktat del Pd calabrese.

 

Di Natale ha occupato abusivamente un'istituzione, nonostante abbia perso le elezioni, e ha nominato in barba alla legge, staff e dirigenti.

 

È una macchietta elevata a credibilità solo per il risentimento personale di alcuni elementi della sinistra calabrese.

E' gravissimo il comportamento dei dirigenti interni che hanno avallato danni erariali di cui si prenderanno la responsabilità dinanzi alla Corte dei Conti.

È grave che sul punto non intervenga il presidente Oliverio, a ricordare a Graziano Di Natale che le istituzioni non sono circoli ricreativi.

La ferita che viene inferta ogni giorno richiede un intervento del ministro Alfano".

 

Lo afferma una nota del consigliere provinciale di Cosenza, Franco Bruno.

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Questi sono i nove consiglieri presenti al consiglio provinciale convocato per oggi da Di Natale.

 

Oltre lo stesso Di Natale Graziano (Provincia Democratica), c’erano Iacucci Francesco (Provincia Democratica) , Figliuzzi Aldo ( Laboratorio Civico) , Nicoletti Lucantonio ( Patto tra i comuni), Rizzo Giuseppe (Provincia Democratica) , Capalbo Pino (Provincia Democratica), Lucisano Pietro ( Patto tra i comuni) , Nociti Ferdinando (Provincia Democratica) e Pascarelli Franco (Insieme per la provincia).

 

Questi, invece, erano i sette consiglieri della provincia di Cosenza non presenti:

Bruno Francesco Giuseppe (Calabria Futura), Campolo Gioacchino ( Patto tra Comuni), Di Nardo Lino (Calabria Futura),Lamboglia Pasquale ( Patto tra Comuni),Serra Giulio (Nuova Provincia) Tenuta Nicola (Nuova Provincia), Ramundo Gianfranco (Italia del Meridione).

 

Il consiglio, tra l’altro, ha approvato la presa d'atto della decadenza di Occhiuto.

Mentre il consiglio dichiarava la decadenza di Occhiuto sul sito riattivato si trova ancora la faccia del presidente Occhiuto.

Vacci a capire!

Ci stiamo chiedendo se una cosa similare sia mai successa in altre parti .

Poi scopriamo Due re senza corona la vecchia Canzone dei Nomadi.

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