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L'Ufficio elettorale centrale presso la Corte d'appello di Catanzaro, ha proclamato Mario Oliverio nuovo Governatore della Calabria, ed ha provveduto anche alla ripartizione degli ulteriori seggi dei consiglieri eletti con i cosiddetti "resti", ripartiti su base proporzionale alle varie liste, dopo quelli eletti a "quoziente pieno" già proclamati dagli uffici circoscrizionali.

 

Al centrosinistra, guidato dal presidente Mario Oliverio, andranno 19 seggi.

9 consiglieri per il PD : Carlo Guccione, Giuseppe Aieta e Mimmo Bevacqua (circoscrizione Nord), Antonio Scalzo, Vincenzo Ciconte e Michele Mirabello (circoscrizione Centro), Sebi Romeo, Nicola Irto e Mimmo Battaglia (circoscrizione Sud).

5 seggi per "Lista Oliverio Presidente": Franco Sergio e Mauro D'Acri, Orlandino Greco (circoscrizione Nord), Vincenzo Pasqua (circoscrizione Centro), Francesco D'Agostino (circoscrizione Sud);

3 seggi per Democratici Progressisti: Giuseppe Giudiceandrea (circoscrizione Nord), Arturo Bova (circoscrizione Centro) e Peppe Neri (circoscrizione Sud);

1 per Calabria in Rete: Flora Sculco (circoscrizione Centro);

1 per la Sinistra: Giovanni Nucera (circoscrizione Sud).

L'opposizione contera' su 11 consiglieri a Palazzo Campanella.

5 per Forza Italia: Fausto Orsomarso e Giuseppe Morrone (circoscrizione Nord), Mimmo Tallini e Nazzareno Salerno (circoscrizione Centro), Alessandro Nicolo' (circoscrizione Sud);

3 per Casa delle liberta': Graziano Giuseppe (circoscrizione Nord), Giuseppe Mangialavori (circoscrizione Centro) e Francesco Cannizzaro (circoscrizione Sud);

3 per Ncd: Giuseppe Gentile (circoscrizione Nord), Baldo Esposito (circoscrizione Centro) e Giovanni Arruzzolo (circoscrizione Sud).

Ecco invece il quadri riepilogativo per circoscrizioni

Circoscrizione Nord. 11 consiglieri

PD : Carlo Guccione, Giuseppe Aieta e Mimmo Bevacqua

"Lista Oliverio Presidente": Franco Sergio e Mauro D'Acri, Orlandino Greco

Democratici Progressisti: Giuseppe Giudiceandrea

Forza Italia: Fausto Orsomarso e Giuseppe Morrone

Casa delle liberta': Graziano Giuseppe

Ncd: Giuseppe Gentile

Circoscrizione Centro 9 consiglieri

PD: Antonio Scalzo, Vincenzo Ciconte e Michele Mirabello (circoscrizione Centro),

"Lista Oliverio Presidente": Vincenzo Pasqua

Democratici Progressisti: Arturo Bova

Forza Italia: Mimmo Tallini e Nazzareno Salerno

Casa delle liberta': Giuseppe Mangialavori

Ncd: Baldo Esposito

Circoscrizione Sud 10 consiglieri

PD: Sebi Romeo, Nicola Irto e Mimmo Battaglia (circoscrizione Sud).

"Lista Oliverio Presidente": Francesco D'Agostino

Democratici Progressisti: Peppe Neri

Calabria in Rete: Flora Sculco ;

Per la Sinistra: Giovanni Nucera

Forza Italia : Alessandro Nicolo'

Casa delle liberta': Francesco Cannizzaro

Ncd: Giovanni Arruzzolo

Pubblicato in Calabria

Mancano i dati delle recenti elezioni regionali ma già si ricorre ai Giudici.

Sono stati anticipati alcuni ricorsi al TAR. Ma sono state anche anticipate querele. Per esempio l’ex presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico che insieme al suo legale ha citato in giudizio l’avvocato Nicolino Panedigrano.

Ecco la nota di Talarico:

“Con l’ultimo manifesto pubblicato si è superato ogni limite e, contrariamente al mio moderato orientamento, ho deciso di dar mandato al mio legale di citare in giudizio l’avvocato Nicolino Panedigrano. La campagna elettorale è finita e non posso continuare a subire gli improperi e le accuse infamanti e offensive che Panedigrano, in violazione dei propri doveri di probità, dignità e decoro, travalicando ogni diritto di critica, intenzionalmente rivolge alla mia persona e al mio operato.

Non c’è alcuno scopo informativo, né esiste un interesse pubblico, dietro le incivili denigrazioni mosse al solo fine di aggredire la mia rispettabilità personale, professionale e politica. La contro-campagna di Panedigrano è stata svolta in forma di avversione personale e diretta nei miei confronti, ingenerando la sfiducia dei cittadini nei confronti dei propri rappresentanti politici a difesa della città, con l’unico sconfortante risultato che nessun lametino è stato eletto e, pertanto, la nostra Lamezia non avrà voce tra gli scranni del prossimo Consiglio Regionale”

Ma ecco cosa risponde l’avvocato Nicolino Panedigrano

“Aspetto con serafica tranquillità la citazione per danni di Talarico. Chiederò ai più valenti colleghi del Foro di Lamezia se sono disposti a costituire un pool a difesa non del mio operato, ma del diritto di critica sancito dalla nostra bella Costituzione. E, se poi si troverà qualche giudice a Timbuctù che mi condanni a risarcirlo, sono certo che ci saranno centinaia di lametini disposti a partecipare a cene, a pagamento!, per raccogliere fondi in quel ristorante diventato ormai famoso per il magna magna. Per il resto il Comitato ed io vediamo solo ragioni per dover ringraziare il buon Franco Talarico.

Primo.

Del manifesto con cui abbiamo detto grazie ai cittadini di Lamezia per aver mandato a casa lui e tutti quelli che come lui hanno affossato la sanità lametina non avevano parlato né i giornali, né i siti web, né gli altri mezzi d'informazione. Mentre dopo questo suo intervento l'interesse, il consenso e la stima dei cittadini sono al contrario schizzati a mille.

Secondo.

Ci ha attribuito la colpa (per noi e per molti altri, un merito) di non averlo fatto rieleggere. E chi se l'aspettava che proprio lui ci desse atto di aver condotto una battaglia sociale giusta e vincente, che ha aperto gli occhi ai lametini e li ha finalmente convinti, nell'interesse della nostra città, a non votarlo? Davvero troppa e inaspettata grazia, maestà.

Terzo.

Ha posto tutti noi, e me per primo, al centro delle tante battaglie politico-sociali in difesa del nostro negletto territorio. E ci ha fornito un formidabile attestato di valore da spendere a piene mani nella prossima competizione per il rinnovo del Consiglio Comunale.

Un affettuoso grazie, dunque. E però, quello che non comprendiamo è il suo lamento per il fatto che con la nostra opera abbiamo abbattuto “Sansone con tutti i Filistei”. Non riusciamo a capire perché, avendo, a dir suo, fatto una denigratoria, infamante e incivile campagna contro la sua persona, dovremmo avere anche la “colpa” di non aver fatto eleggere nessun altro candidato lametino, anche quelli con cui lui ha duellato in campagna elettorale.

A parte il fatto che noi stessi non ci consideriamo dei supereroi e a parte il fatto che il lametino Scalzo, originario di San Mazzeo (poco sopra Bella), è stato invece rieletto con una messe di voti, per quale motivo la nostra severa e intransigente critica alle sue colpe politiche avrebbe impedito ai nostri cittadini di votare per Magno o per Speranza o per tutti gli altri 10 o 12 candidati lametini? Non riusciamo a veder logica alcuna in questo suo piagnucoloso sillogismo; che invece ci rammenta il ritornello di una nota canzoncina d’altri tempi: “Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere come vuoi e quando vuoi”

Pubblicato in Lamezia Terme

Posso dire di conoscere bene i calabresi, vivendoci oramai da sessantaquattro anni.

 

E dico subito che l’astensionismo alle ultime regionali non vuol dire assolutamente rifiuto della delega, o una presa di coscienza antagonista e conflittuale che porterebbe i territori alla rivolta contro lo strapotere politico, massonico e criminale.

Magari fosse stato così.

Ed invece, non c’è stata alcuna presa di coscienza in questo non voto ma solo una crisi di rappresentanza.

Una stanchezza, quasi un’indifferenza, da parte dell’elettore classico verso una classe politica che si è dimostrata senza alcuna identità.

A tutto questo ha favorito molto la giunta Scopelliti.

I suoi disastri li pagheremo nei prossimi venti anni molto probabilmente.

Ma lo spettacolo pre-elettorale, che si è messo in moto subito dopo la sua caduta rovinosa,  è stato solamente squallido sia da parte del centro-destra che del centro-sinistra con annessi e connessi satelliti.

Uno spettacolo che ha infastidito l’elettore tipo, e che non ha visto comunque alla fine della campagna pre–elettorale, alcun riferimento serio e credibile.

Dal cilindro dei prestigiatori della politica è uscita la solita gente,  riciclata più volte, gente vecchia, gente di partito, gente senza alcun programma serio se non vecchi copia incolla provenienti chissà da quali altri programmi.

Tutto questo sta a significare, a mio modesto avviso, che la gente è pronta a rivotare, appena questa crisi di rappresentanza si ricompone e riparte dal punto di vista clientelare, così come è stato sempre nei nostri paesi e città calabre.

 

Appena la macchina istituzionale ripartirà tutto verrà ricomposto come per incanto. Ne sono certo per il semplice fatto che, ci sarà bisogno di licenze edilizie, di permessi vari, di appalti, di sub appalti, di qualche sistemazione lavorativa, di mettere mano nella sanità, nel dissesto idrogeologico, e tutto questo significa, riaprire il dialogo con la burocrazia e la politica, vuol dire rimettere in moto i vecchi canali istituzionali che hanno da sempre fatto “funzionare” nel bene e nel male la nostra regione. I personaggi eletti sono quelli che “ci sanno fare”, che conoscono i meccanismi per ottenere le cose e diventeranno riferimenti dai territori.

Trenta consiglieri regionali al posto di cinquanta vorrà dire un’enorme mole di lavoro, che solo i più addetti ai lavori sapranno affrontare, se  supportati da partiti e camarille.  

Il crollo di Grillo e dell’Altra Calabria sono la dimostrazione che tutto il mondo politico viene visto come uguale. L’Altra Calabria dopo le continue defezioni in Sel, vecchio Prc, PdCi non aveva alcuna speranza ed è stata considerata anche dallo stesso movimento più vicino ad essa, una mera velleità elettoralistica.

L’8% era una meta irraggiungibile anche per partiti più esperti che hanno scelto il riparo nelle due coalizioni di centro destra e centro sinistra sperando in un 4% più raggiungibile. Sarebbe stato meglio saltare il giro in attesa di tempi migliori.

Di Grillo oramai è risaputo che è una bolla di sapone e che in Calabria è inesistente in tutti i territori, ed anche sulla sua lista hanno pesato le polemiche nazionali nonché le divisioni locali.

Se ci fosse stata una presa di coscienza generale questi due partiti avrebbero preso una barca di voti intercettando il malcontento ed invece sono crollati. Chi ha votato allora?

Hanno votato i politici di professione ed  i loro lacchè, gli imprenditori ed i prenditori allettati dalle promesse di far ripartire i fondi europei, hanno votato i gruppi criminali, alcuni puntando giusto altri fallendo sul candidato, hanno votato i professionisti che sperano in un rilancio economico della regione, tutti coloro delusi dalle politiche del centrodestra e dei disastri della giunta Scopelliti.

Tutto il resto come dicevo prima resta in attesa delle prime mosse della politica, e sono convinto che ritornerà a votare!

Se davvero il popolo calabrese avesse voluto dimostrare la propria estraneità al mondo politico avrebbe avuto tante occasioni per farlo, ribellandosi semplicemente.

In ogni paese della Calabria ci sono discariche di rifiuti tossici, opere pubbliche abbandonate, ospedali non funzionanti, fabbriche di morte, burocrazie infamanti, scuole non funzionanti, mari e fiumi inquinati, colline che franano, cementificazioni ovunque, boss che comandano anche l’aria che si respira, invece di lamentarsi e rassegnarsi, potrebbero auto organizzarsi autonomamente, formare comitati di lotta, assemblee permanenti e tutto ciò che darebbe dignità davvero ad un popolo da sempre umiliato e sottomesso. Tutto questo non è accaduto né accadrà.

I ragazzi che occupano le case e che si oppongono a Renzi nella sua venuta a Cosenza, sono degli eroi, ma restano avanguardie, così come sono avanguardie  quei comitati che sorgono contro le discariche, le morti di tumori a Praia a Mare come a Paola, o quei sparuti cittadini che cercano la verità sulle navi dei veleni, o lottano per vedere bonificati i terreni contaminati dalla ‘ndrangheta. Sono avanguardie senza avere alle spalle degli eserciti pronti ad intervenire. Lottano e lottiamo nel buio, e come dice Battiato in “up patriot to arms”, “noi siamo delle lucciole che stanno nelle tenebre” .

Francesco Cirillo

Pubblicato in Calabria

m5scalabriaTantissimi calabresi erano certi che il M5S sarebbe stato presente in Consiglio regionale.

E tutti questi calabresi erano certi che oltre la Guardia di Finanza ci sarebbe stato qualcun altro ad esercitare i controlli dovuti ed invocati sulla efficienza e sulla legittimità della spesa pubblica.

Ed invece non è andata così

Il M5S non ha raggiunto l’8% previsto dalla legge per fare entrare in consiglio regionale qualche consigliere

I dati, poi, sono di tutta rilevanza

Dalle Europee di maggio, i grillini hanno perso 121.455 voti in Calabria.

Tanti, anzi tantissimi

Ma perché?

Tante le possibili ragioni

Qualcuno dice che “ La base ha mandato un segnale chiarissimo: i cittadini stellati nel palazzo, sinora, hanno deluso le aspettative”

Qualcun altro come Paolo Becchi, per anni presentato come l'ideologo del Movimento Cinquestelle, prima del voto ha prefigurato la disfatta del movimento in Calabria individuando proprio in Grillo il maggior responsabile. "Mi appare certamente discutibile la scelta di Beppe di tenersi lontano dai territori, limitandosi a qualche sporadica apparizione last minute in questa campagna elettorale. La sua presenza avrebbe certamente prodotto un consistente numero di voti, avrebbe smosso le coscienze e creato un entusiasmo partecipativo da parte dei simpatizzanti che sono ancora tanti ed entusiasti. Vorrei aggiungere che tutte le regioni meritano una pari considerazione. Non ci capisce per quale motivo, ad esempio, la Calabria e' quasi assente sul blog che poi e' quello ufficiale del Movimento. Tutta l'attenzione e' stata concentrata sull'Emilia e Romagna".

Beppe Grillo come il Signore che smuove le folle e le trascina dove vuole?

Difficile, anzi impossibile credergli.

Cono Cantelmi  insieme ai parlamentari Cinque stelle Dalila Nesci, Nicola Morra e Paolo Parentela, invece dice che : “Siamo stati sconfitti perché siamo stati accomunati ai partiti. Il dato politico più rilevante  è l’astensionismo estremo. Non abbiamo saputo convincere le tante persone stanche del clientelismo e della pessima amministrazione in Calabria, che hanno preferito restare a casa, dando così un segnale chiarissimo. Il nostro impegno sulle questioni principali della Regione è stato massimo, ma evidentemente non siamo riusciti a trasmetterlo bene. Eravamo alla prima esperienza con le regionali della Calabria e ci ha pure penalizzato una legge elettorale incivile, imposta all’ultimo. Lavoreremo molto, però, per essere più presenti e ancora più vicini ai cittadini”.

E qui si vede una prima verità, ma anche una prima “bugia”

La gente ha preferito restare a casa , è vero, ma ci sembra strano che a restare a casa siano stati soprattutto se non soltanto gli elettori del M5S e non anche gli altri “delusi” da questa politica

Il M5S ha ottenuto 39.549 voti, perdendone 121.279 rispetto alle recenti europee del 24 maggio scorso ( meno di 6 mesi fa) quando aveva raccolto 160.828 voti.

I dati numerici sono effettivamente influenzati dalla affluenza e per questo è necessario riferirsi alle percentuali

Ebbene il M5S è passato dal 21,50% al 4.96% perdendo cioè 16,54 %.

In sostanza il M5S ha raccolto solo il 23 % circa dei “suoi” voti europei, praticamente poco più di 1 voto ogni 5

Questi elettori sono lo zoccolo duro del M5S? Sicuramente.

Allora questo può voler dire che tutti gli altri voti erano voti “emozionali”, di “rabbia” o di “speranza” .

E’ mancata l’emozione del “ duce” o del “signore” come pensa Paolo Becchi?

Noi sommessamente osserviamo che non è così, il problema si è verificato anche in Emilia Romagna e non solo nella lontana e non frequentata Calabria.

E’ mancata la “rabbia”?

Forse.

O forse no.

Per capire vogliamo che i nostri lettori riflettano sui numeri. E cioè.

Alle europee hanno votato 817.780 elettori mentre alle regionali hanno votato 797.216 elettori. Solo 20.564 votanti in meno.

Ed allora la domanda .

Ma se il M5S ha perso 121.279 voti e gli elettori che non hanno votato sono stati soltanto 20.564, allora questo vuol dire :

  1. Che 100.715 elettori ( 121.279 – 20.564) hanno partecipato alle votazioni e non hanno votato M5S ma altri partiti; oppure
  2. Che 121.279 elettori europei di M5S non hanno partecipato alle elezioni regionali ma vi hanno partecipato 100.715 nuovi elettori che hanno votato nella maggior parte il centrosinistra e pochi le altre liste;

Ma perché, allora, 100715 se non 121.279 elettori hanno mancato di dare il voto al M5S? Forse perchè il M5S non ha indotto la certezza od almeno la speranza di cambiare la Calabria?

O semplicemente perché i candidati per le europee sono apparsi più credibili di quelli per la regione?

O come sussurrano gli espulsi (uno a caso) “Il Cinque Stelle è finito”

Un dato però occorre riferirlo.

Ad Amantea la percentuale ottenuta da M5S è stata dell’8,99 e non del 4,96%. Se anche gli altri comuni avessero preso queste percentuali il M5S avrebbe avuto diversi consiglieri regionali.

L’analisi quindi andrebbe fatta anche (se non) nei singoli comuni

Certo, e concludendo, le guerre non servono a creare consensi

Ci riferiamo alla dichiarazioni del senatore Molinari il quale dice che uale dice qua«Se il frutto della voluta disorganizzazione del M5S sono le gerarchie informali, con il corollario delle espulsioni e diffide a macchia di leopardo (che vanno a punire i nemici dei nuovi gerarchi, lasciando indenni i loro amici), allora è bene incominciare a pensare ad un'organizzazione realmente democratica del Movimento. Certo, il post revisionista del delitto Matteotti sul Blog non è di buon auspicio per quella che sembra essere l'unica possibilità rimasta al M5S di sopravvivere alle sue stesse pulsioni suicide...»

Karakiri, allora, non omicidio. In nome di chi?

Giuseppe Marchese



Pubblicato in Calabria

Tantissimi big, assessori e consiglieri regionali uscenti, politici di lunga data con una storia di primissimo piano nelle segreterie dei principali partiti, sono stati “trombati” dal voto e rimangono con le pive nel sacco.

 

Parliamo di Mimmo Pappaterra (Partito Democratico), Presidente del Parco Nazionale del Pollino, al 5° posto nella lista del Pd con 6.214 voti non sufficienti ad entrare nel nuovo consiglio Regionale. Parliamo di Mimmo Talarico della lista “Oliverio Presidente”  con 5.495 voti

Parliamo di Rosario Mirabelli, 6° con 4.780 voti.

Ma che dire di Giacomo Mancini  3° con 6.755 preferenze nella lista di Forza Italia

Ed ancora peggio è andata al consigliere regionale uscente Piero Chiappetta (4° con 4.546 voti), potrebbe addirittura rischiare Ennio Morrone (2° con 7.063 voti) superato dal giovane Fausto Orsomarso, primo nella lista ed eletto con 7.872 voti

E della“Casa delle Libertà”, restano fuori i consiglieri uscenti Gianluca Gallo (2° con 6.433 voti, 1000 in più che nel 2010) e Gianpaolo Chiappetta rimasto al 3° posto con 3.508 voti( metà delle preferenze ottenute nel 2010).

Ma il più grande escluso è l’assessore uscente dell’UDC Michele Trematerra  con 3.352 voti( meno di un terzo dei 10.500 ottenuti nel 2010).

Nella coalizione del Centro (province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia) rimane fuori Francesco De Nisi del Pd, nonostante gli 8.628 voti di preferenza.

Fuori dal consiglio regionale anche Gianni Speranza de “La Sinistra”: non gli bastano i 3.577 voti ottenuti.

Resta fuori in Forza Italia il consigliere uscente Mario Magno, con5.203 voti.

Fuori anche Claudio Parente nella lista della “Casa delle Libertà”, secondo con 4.089 voti.

Altro grande escluso il Presidente del Consiglio Regionale uscente dell’UDC Franco Talarico (3.238 voti, nella foto a destra)

A Vibo V il consigliere regionale uscente Ottavio Bruni, racimola 2.071 preferenze e resta fuori .

Resta fuori anche Giuseppe Giordano, consigliere regionale uscente, 4° con 6.428 voti di preferenza.
I grandi “trombati” della lista “Oliverio Presidente” sono Domenico Mallamaci (7.158 voti) e Vincenzo Nociti (1.899 voti), superati da Francesco D’Agostino che ha sfiorato le 8.000 preferenze ed è stato eletto.

Fuori dal nuovo consiglio regionale senza appello, invece, Pasquale Maria Tripodi . La sua lista non ha superato la soglia di sbarramento regionale.


Tra i “trombati” c’è anche Elio Belcastro, che ha racimolato appena 1.555 voti nella lista “Calabria in Rete”.

Fuori anche Giuseppe Pedà, vicepresidente nazionale di Confcommercio e Presidente delle Ferrovie della Calabria, secondo con 5.000 voti

A casa la consigliere uscente Tilde Minasi, terza con 4.400 voti e Franco Crinò, già Consigliere regionale e Senatore della Repubblica, quarto con 3.450 voti, tutti superati dal giovane Francesco Cannizzaro (6.110 preferenze).

Tanti “big” esclusi anche nella lista di Forza Italia: Domenico Giannetta, Gesuele Vilasi e Giuseppe Pirrotta, tutti superati da Alessandro Nicolò, eletto con più di 7.000 preferenze.

Infine fuori due big l’assessore uscente Luigi Fedele, secondo con 4.840 ed il consigliere uscente Candeloro Imbalzano terzo con 3.666 voti, superati da Giovanni Arruzzolo, 54enne di Rosarno, che sfiora le 6.000 preferenze.

Pubblicato in Politica

Sono 30 i consiglieri regionali, 19 di questi dovrebbero andare al centro sinistra e gli altri 11 dovrebbero essere divisi tra le due liste all’opposizione.

 

Restano ancora molti dubbi sulla posizione del candidato governatore Wanda Ferro se cioè sarà presente ed a chi prenderà il seggio

 

PARTITO DEMOCRATICO:

  • Carlo Guccione 14.445 voti (circoscrizione Nord)
  • Giuseppe Aieta 8.554 voti (circoscrizione Nord)
  • Mimmo Bevacqua 8.259 voti (circoscrizione Nord)
  • Antonio Scalzo 12.631 voti (circoscrizione Centro)
  • Vincenzo Ciconte 12.094 voti (circoscrizione Centro)
  • Michele Mirabello 9.795 voti (circoscrizione Centro)
  • Sebi Romeo 12.288 voti (circoscrizione Sud)
  • Nicola Irto 12.014 voti (circoscrizione Sud)
  • Mimmo Battaglia 10.450 voti (circoscrizione Sud)

LISTA OLIVERIO PRESIDENTE:

  • Franco Sergio 6.434 voti (circoscrizione Nord)
  • Mauro D’Acrì 6.307 voti (circoscrizione Nord)
  • Vincenzo Pasqua 4.518 voti (circoscrizione Centro)
  • Francesco D’Agostino 7.942 voti (circoscrizione Sud)

Resta il dubbio su Orlandino greco

 

LA SINISTRA:

  • Gianni Nucera 3.315 voti (circoscrizione Sud)

 

DEMOCRATICI PROGRESSISTI:

  • Giudiceandrea Giuseppe 5.161 voti (circoscrizione Nord)
  • Arturo Bova 2.919 voti (circoscrizione Centro)
  • Peppe Neri 5.000 voti (circoscrizione Sud)

 

CALABRIA IN RETE:

  • Flora Sculco 9.138 voti (circoscrizione Centro)
  • Salvatore Magarò 3.166 voti (circoscrizione Nord)

 

CASA DELLE LIBERTA’:

  • Giuseppe Graziano 8.574 voti (circoscrizione Nord)
  • Giuseppe Mangialavori 6.898 voti (circoscrizione Centro)
  • Francesco Cannizzaro 6.109 voti (circoscrizione Sud)

 

FORZA ITALIA:

  • Fausto Orsomarso 7.872 voti (circoscrizione Nord)
  • Giuseppe Morrone 7.211 voti (circoscrizione Nord)
  • Mimmo Tallini 9.929 voti (circoscrizione Centro)
  • Nazzareno Salerno 8.980 voti (circoscrizione Centro)
  • Alessandro Nicolò 7.046 voti (circoscrizione Sud)

Uno tra Morrone e Salerno potrebbe lasciare uno scranno alla candidata presidente Wanda Ferro. Dipenderà dalla decisione della commissione elettorale che dovrà interpretare la legge elettorale.

 

NUOVO CENTRO DESTRA:

  • Giuseppe Gentile 10.609 voti (circoscrizione Nord)
  • Baldo Esposito 6.398 voti (circoscrizione Centro)
  • Giovanni Arruzzolo 5.920 voti (circoscrizione Sud)

Uno degli eletti della coalizione potrebbe lasciare uno scranno al candidato presidente Nico D’Ascola. Dipenderà dalla decisione della commissione elettorale che dovrà interpretare la legge elettorale.

Pubblicato in Calabria

Elenco preferenze candidati lista circoscrizionale.

 

I dati ufficiali presentati dal Ministero dell'Interno e relativi alle elezioni regionali in Calabria nell'intera provincia di Cosenza..

 

Elezioni che, lo ricordiamo, hanno visto la schiacciante vittoria del PD di Mario Oliverio, ed il crollo del M5S che non riesce nemmeno ad entrare nel Consiglio Regionale Calabrese.

 

CASA DELLE LIBERTA'

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

GRAZIANO GIUSEPPE

LONGOBUCCO, 05 Agosto 1961

8.990

 

GALLO GIANLUCA

ROMA, 22 Novembre 1968

6.527

 

CHIAPPETTA GIANPAOLO

COSENZA, 03 Luglio 1955

3.628

 

DI LEO FERDINANDO

ROCCA IMPERIALE, 22 Dicembre 1973

977

 

CALIGIURI MARIA JOSÈ

ISSY LES MOULINEAUX (FRANCIA), 23 Dicembre 1960

360

 

ASTORINO CIRIACO

BUONVICINO, 26 Agosto 1961

318

 

VENERUSO MARIA FRANCESCA

BELVEDERE MARITTIMO, 21 Novembre 1959

222

 

DE ROSA ALESSANDRA

COSENZA, 28 Marzo 1974

177

 

MENICHINI FRANCESCO

COSENZA, 18 Settembre 1946

163

 
 

FRATELLI D'ITALIA - ALLEANZA NAZIONALE

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

BATTAGLIA LEO

CASTROVILLARI, 14 Marzo 1975

2.262

 

RAPANI ERNESTO

ROSSANO, 02 Maggio 1967

1.826

 

FALVO FABRIZIO

SCIGLIANO, 11 Ottobre 1962

1.118

 

PANZA JENNY

COSENZA, 09 Febbraio 1988

195

 

SALERNO ALBERICO PAOLO

COSENZA, 30 Giugno 1973

151

 

LOPEZ ANTONIO

SAN GIOVANNI IN FIORE, 28 Gennaio 1965

130

 

NIGRO NICOLA

BISIGNANO, 23 Dicembre 1933

63

 

BIONDI FRANCESCO

COSENZA, 02 Settembre 1971

51

 

STANISCI DANIELE

CISTERNINO, 06 Gennaio 1987

5

 
 

FORZA ITALIA

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

ORSOMARSO FAUSTO DETTO ORSO

COSENZA, 18 Agosto 1971

7.987

 

MORRONE GIUSEPPE DETTO ENNIO

COSENZA, 01 Gennaio 1946

7.211

 

MANCINI GIACOMO

BOLOGNA, 20 Luglio 1972

6.897

 

CHIAPPETTA PIERCARLO DETTO PIERO

COSENZA, 06 Novembre 1967

4.689

 

ABATE ANTONIO

COSENZA, 09 Febbraio 1967

329

 

CANTELMI MARIA ANTONIETTA

TEGGIANO, 11 Maggio 1952

313

 

GATTUSO IDA ELVIRA

CORIGLIANO CALABRO, 02 Gennaio 1980

241

 

GRECO FRANCESCA

COSENZA, 13 Novembre 1972

107

 

ORRICO MAURIZIO

COSENZA, 10 Agosto 1962

90

 
 

L'ALTRA CALABRIA

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

SACCOMANNO FRANCESCO

COSENZA, 16 Settembre 1965

685

 

CORTESE LUCIO

PAOLA, 03 Marzo 1961

582

 

PESCATORE MARIO

COSENZA, 27 Ottobre 1956

204

 

ANELE ROSANNA

MORANO CALABRO, 23 Gennaio 1963

200

 

GALLINA MARIO

ROMA, 06 Luglio 1949

160

 

DALENA MATTEO

COSENZA, 20 Maggio 1981

154

 

CRISPINI ALESSANDRA

COSENZA, 25 Novembre 1964

90

 

FILICE MICAELA

COSENZA, 05 Novembre 1979

89

 

DE ROSE FRANCESCO DETTO CICCIO

COSENZA, 17 Giugno 1940

66

 
 

MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

BEZZON LAURA

COSENZA, 22 Aprile 1979

1.355

 

CALABRÒ GIORGIA MARIA

COSENZA, 24 Settembre 1989

1.080

 

TURCO FRANCESCO

COSENZA, 07 Febbraio 1971

1.049

 

FORCINITI FRANCESCO

CORIGLIANO CALABRO, 02 Settembre 1985

994

 

CIAPPETTA FRANCESCO

CASSANO ALLO IONIO, 18 Marzo 1976

989

 

RINALDI NICHOLAS

BELVEDERE MARITTIMO, 09 Dicembre 1976

854

 

PIEMONTESE EUGENIO FRANCESCO

PAOLA, 17 Marzo 1978

589

 

BELSITO MASSIMO

COSENZA, 11 Maggio 1976

526

 

ORLANDO ENZO

COSENZA, 10 Novembre 1957

431

 
 

PARTITO DEMOCRATICO

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

GUCCIONE CARLO

RENDE, 13 Marzo 1960

14.690

 

AIETA GIUSEPPE

COSENZA, 10 Febbraio 1967

8.589

 

BEVACQUA DOMENICO DETTO MIMMO

LONGOBUCCO, 06 Ottobre 1963

8.259

 

CARUSO FRANCESCO ALESSANDRO DETTO FRANZ

COSENZA, 08 Maggio 1959

7.932

 

PAPPATERRA DOMENICO DETTO MIMMO

MORMANNO, 04 Dicembre 1958

6.329

 

AMBROGIO MARCO

COSENZA, 21 Luglio 1981

4.003

 

FRANCHINO MARIO

MONTEGIORDANO, 20 Gennaio 1954

3.878

 

ZAGARESE GIOVANNI

ROSSANO, 24 Aprile 1952

2.640

 

BARBIERO KATIA

PEDIVIGLIANO, 14 Aprile 1969

49

 
 

CENTRO DEMOCRATICO

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

CUZZOCREA ANDREA

REGGIO CALABRIA, 23 Agosto 1968

1.989

 

MARRANGHELLO LUCIANO FRANCESCO

SAN LORENZO DEL VALLO, 28 Gennaio 1961

1.379

 

AUDIA PASQUALE

COSENZA, 24 Settembre 1974

1.086

 

BERALDI FRANCESCO

CROSIA, 30 Marzo 1969

1.033

 

LUPINACCI PIETRO

ACRI, 14 Maggio 1957

767

 

BIONDI NICOLA

ROMA, 17 Ottobre 1966

692

 

GALLO GIUSEPPE

CASTIGLIONE COSENTINO, 09 Marzo 1955

496

 

TERRANOVA ROSITA

COSENZA, 07 Ottobre 1975

197

 

BONACCI MARIA ROSA

BORDIGHERA, 26 Gennaio 1992

7

 
 

AUTONOMIA E DIRITTI

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

DE BARTOLO EMILIO

COSENZA, 27 Luglio 1972

1.493

 

PIRILLO GIOVANNI

LONGOBUCCO, 03 Aprile 1954

1.258

 

SAVASTANO CATALDO

COSENZA, 21 Giugno 1959

1.210

 

FILARDO NICOLA

TAURIANOVA, 13 Dicembre 1974

940

 

CESAREO MAURIZIO

COSENZA, 14 Dicembre 1958

922

 

D'INGIANNA FRANCESCA DETTA GIOVANNA

CASTROVILLARI, 08 Febbraio 1967

496

 

PRESTA VINCENZO

DIPIGNANO, 09 Dicembre 1972

154

 

MOLINARO VINCENZO

MENDICINO, 02 Gennaio 1962

79

 

IPPOLITO PASQUALE

COSENZA, 30 Agosto 1976

23

 
 

CALABRIA IN RETE - CAMPODEMOCRATICO

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

MAGARÒ SALVATORE

CASTIGLIONE COSENTINO, 29 Maggio 1954

3.241

 

PERRI ROBERTO

ACRI, 27 Settembre 1971

1.982

 

BOZZO ELIO PASQUALE

COSENZA, 31 Marzo 1952

1.781

 

APRILE ANTONIO

CETRARO, 21 Luglio 1980

1.701

 

GROSSO CIPONTE RACHELE DETTA CIPONTE

MILANO, 22 Maggio 1972

1.295

 

MANFRINATO LUCIANO

CORIGLIANO CALABRO, 30 Gennaio 1959

807

 

AIELLO RODOLFO

MARZI, 30 Giugno 1951

691

 

ANDREOLI NICOLA

CETRARO, 15 Dicembre 1971

177

 

BRUNI DOMENICO

MESSINA, 17 Novembre 1960

69

 
 

NUOVO CDU

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

TUCCI ALDO

CATANZARO, 07 Gennaio 1959

200

 

ZACCARO FRANCESCA

CASTROVILLARI, 23 Febbraio 1972

176

 

DONATO BENITO

COSENZA, 25 Maggio 1956

125

 

RIZZO LUCIANO

ROSSANO, 16 Giugno 1980

122

 

DODARO LUIGI

COSENZA, 06 Marzo 1993

93

 

LO DUCA ROCCO DETTO PIERGIORGIO

COSENZA, 09 Maggio 1973

93

 

COCCIMIGLIO ANNA

COSENZA, 29 Marzo 1967

74

 

MAURO ORNELLA

COSENZA, 10 Giugno 1966

68

 

LIO PATRIZIA

COSENZA, 28 Ottobre 1962

17

 
 

OLIVERIO PRESIDENTE

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

SERGIO FRANCO

TARSIA, 25 Maggio 1948

6.603

 

D'ACRI MAURO

COSENZA, 31 Luglio 1966

6.508

 

CORIGLIANO MARIA FRANCESCA

COSENZA, 25 Marzo 1959

6.162

 

GRECO ORLANDINO

CASTROLIBERO, 10 Novembre 1971

5.916

 

TALARICO DOMENICO DETTO MIMMO

CONFLENTI, 18 Maggio 1963

5.579

 

MIRABELLI ROSARIO FRANCESCO ANTONIO

RENDE, 06 Maggio 1959

4.864

 

GRAZIANO ANTONIO DETTO ANTONELLO

ROSSANO, 16 Aprile 1961

3.052

 

MANCINA SALVATORE

COSENZA, 22 Agosto 1972

2.942

 

MALAVOLTA CLAUDIO VINCENZO

CORIGLIANO CALABRO, 23 Agosto 1970

766

 
 

LA SINISTRA

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

CALIGIURI MARIO

SPEZZANO SILA, 28 Luglio 1954

2.651

 

BROCCOLO ANGELO

SANTA SOFIA D'EPIRO, 29 Settembre 1963

1.855

 

AULICINO GIUSEPPE DETTO PINO

SANTA MARIA DEL CEDRO, 15 Ottobre 1954

1.537

 

VUONO ALBERTO

ACRI, 11 Febbraio 1958

1.252

 

DIANA BIAGIO

SARACENA, 06 Luglio 1959

1.145

 

PIGNATARO FERDINANDO BENITO

TARANTO, 24 Gennaio 1956

1.067

 

MARINO ERMANNO

ROSSANO, 16 Giugno 1953

637

 

BERNARDO FIORELLA

NAPOLI, 26 Maggio 1956

617

 

TASSONE ROCCO

SAN CALOGERO, 18 Dicembre 1959

470

 
 

DEMOCRATICI PROGRESSISTI

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

GIUDICEANDREA GIUSEPPE

COSENZA, 07 Febbraio 1967

5.379

 

LECCE PIETRO

SPEZZANO SILA, 28 Dicembre 1963

4.965

 

MANOCCIO GIOVANNI

ACQUAFORMOSA, 28 Settembre 1958

4.242

 

FORCINITI GIOVANNI

ROSSANO, 08 Novembre 1964

2.637

 

RANÙ GIUSEPPE

TARANTO, 22 Settembre 1974

2.096

 

MIRABELLI FRANCESCO

COSENZA, 28 Aprile 1981

2.076

 

GALLO GIUSEPPE DETTO PINO

COSENZA, 12 Maggio 1965

1.924

 

VICO PIERO FRANCESCO

CASTROVILLARI, 23 Settembre 1951

1.455

 

FERRARO MARIA

COSENZA, 24 Novembre 1965

421

 
 

UNIONE DI CENTRO

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

TREMATERRA MICHELE

COSENZA, 27 Settembre 1964

3.381

 

ACCROGLIANÒ GALDINO

ROSSANO, 13 Marzo 1963

1.346

 

BERGAMO ALESSANDRO

SCALEA, 06 Gennaio 1951

984

 

DE BARTOLO NICOLÒ

COSENZA, 02 Ottobre 1972

758

 

GUARAGNA MARIO

CASSANO ALLO IONIO, 09 Maggio 1964

601

 

AUDIA GIOVANNA IN BITONTI

SAN GIOVANNI IN FIORE, 22 Giugno 1964

588

 

DE MARCO ELISABETTA

CROTONE, 22 Dicembre 1983

448

 

PELLEGRINO PASQUALE

CORIGLIANO CALABRO, 01 Settembre 1959

398

 

ZANFINI ANDREA

COSENZA, 20 Luglio 1986

302

 
 

NUOVO CENTRO DESTRA

(Preferenze relative a 154 comuni su 155)

Candidato

Luogo e data di nascita

Preferenze

 

GENTILE GIUSEPPE

COSENZA, 15 Gennaio 1944

10.859

 

CALDIERO VITO

BELVEDERE MARITTIMO, 01 Giugno 1959

1.805

 

FUSCALDO ERCOLE PAOLO

VIBO VALENTIA, 01 Maggio 1973

1.008

 

ARTUSI LEONILDA

SAN MARCO ARGENTANO, 19 Novembre 1951

832

 

FIGLIUZZI ALDO

COSENZA, 09 Gennaio 1967

589

 

BRUNO MARIO

ROGGIANO GRAVINA, 07 Dicembre 1955

418

 

CELESTE STEFANIA

TARANTO, 12 Luglio 1987

362

 

LIPORACE SALVATORE

BUONVICINO, 08 Febbraio 1971

282

 

COSCARELLI MACRINA

VACCARIZZO ALBANESE, 29 Gennaio 1958

198

 



Pubblicato in Cosenza

Voti Elezioni 2014Ancora una differenza tra la Calabria ed il resto del mondo. 
Mentre in Emilia Romagna i dati sono definitivi e da tempo

 

In Calabria ancora i dati sono parziali

Soprattutto nella circoscrizione nord cioè nella vecchia provincia di Cosenza

 

Al momento i comuni i ritardo sono:

Acquaformosa                                    mancano 2 sezioni

Longobardi                                         mancano 4 sezioni

Morano calabro                                  mancano 5 sezioni

San giovanni in Fiore                           mancano 2 sezioni

San lorenzo del vallo                           mancano 4 sezioni

Spezzano della sila                              mancano 5 sezioni

 

Mancano anche

Serra d'Aiello                                                    1 sezione

Trenta                                                              3 sezioni

Rossano ha completato

 

Pubblicato in Cosenza

Con la riduzione dei posti nel consiglio regionale da 50 a 30 la Calabria avrà un consigliere ogni 65 mila abitanti.

 

Amantea con i suoi 14 mila abitanti, quindi, statisticamente se avesse avuto un suo candidato alle regionali non avrebbe avuto speranza alcuna.

Forse nemmeno con i 35 mila abitanti del suo bacino naturale, economico e scolastico, ma non avere nemmeno un candidato non è certamente il massimo per Amantea ed il Basso Tirreno Cosentino.

In specie per una cittadina che nel recente passato, e dopo anni di bocca asciutta, aveva avuto sia un assessore che un consigliere. Parliamo di Mario Pirillo e Franco la Rupa.

Chiedersi come mai è d’obbligo.

Esiste una risposta facile quale è quella da un lato della mancata presentazione dei due politici locali che hanno perso la loro leadership e dall’altro della non esistenza sulla piazza tirrenica di alternative valide, figlia questa condizione della storica scomparsa dei partiti nella vecchia “Perla del Tirreno” degli anni sessanta.

Amantea è una delle poche cittadine di medie alte dimensioni in Calabria dove le liste civiche hanno fatto perdere il senso dei partiti, al punto che la principale espressione politica locale è rimasta il M5S.

Anche il PD che pur aveva avuto fino alla segreteria di Salvatore Pirillo una sua validità ed immagine si è poi diviso e frammentato a punto da scomparire ed oggi non ha nemmeno una sua sede.

Dall’altro, appunto, la mancanza di uomini meritevoli di attenzione partitica, non altro che per il loro ondivagare da una parte all’altra o meglio da un politico di riferimento all’altro, alla ricerca di posti ed incarichi.

E così Amantea è ridiventato il serbatoio di voti per i cosentini. La Cenerentola della Calabria.

Quella cenerentola che non ha nemmeno le scarpe per partecipare al ballo dove secondo la fiaba avrebbe dovuto conoscere il principe azzurro e coronare il suo sogno d’amore.

Altro che zucca che diventa carrozza , altro che topolini che diventano meravigliosi cavalli bianchi, altro che talpa che diventa un perfetto cocchiere.

Cenerentola resta fuori dalla festa ed Amantea resta fuori dai giochi politici.

Guarda caso.

Speranze? Credo ben poche, forse nessuna, tanto più fino a quando la città lascerà sulla spiaggia le sue imbarcazioni più grandi e navigate e metterà in acqua le sue barchette fragili e senza anima scegliendo non la capacità personale ma i pennoni e le bandiere .

Calabria Maran 9 Years ago
Elezione Calabria 2014: Andrai a votare? Se SI per chi?

Nella nostra regione si va al voto per le Elezioni Regionali.
Una buona occasione per fare una riflessione e votare per la tua terra.
Tra i politici, partiti e movimenti chi ti rappresenta di più in questo momento.
(Risultati OnLine solo a sfoglio aperto)

1
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Cono Cantelmi - MoVimento 5 Stelle

9 Years ago

2
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Mario Oliverio - Partito Democratico

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NON ANDRO' A VOTARE

9 Years ago

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Wanda Ferro - Forza Italia

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Domenico Gattuso - L’Altra Calabria

9 Years ago

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Pubblicato in Primo Piano

banner TalaricoUn incontro pubblico di presentazione candidatura alle prossime elezioni in Calabria con la lista Oliverio Presidente, previsto per Venerdi 14 Novembre, presso il Mediterraneo Palace Hotel alle ore 18:00.


Mimmo Talarico vive a Rende dove lavora presso l'Università della Calabria. E' laureato in Scienze Politiche. E' marito di Lucia e papà  di Giorgio. La sua attività politica comincia presto e si sviluppa intensamente.

 

MIMMO TALARICO CANDIDATO AL CONSIGLIO REGIONALE NELLA LISTA OLIVERIO PRESIDENTE

Consigliere regionale uscente, Mimmo Talarico vanta un’altissima percentuale di presenza ai lavori dell’assemblea regionale (1 sola assenza su 89 sedute del consiglio) e nelle commissioni dove ha partecipato a 162 sedute.

È, infatti, il più produttivo consigliere regionale della provincia di Cosenza con:
28 proposte di legge;
108 interrogazioni;
14 mozioni;
10 ordini del giorno.

L’attività di Mimmo non è solo di studio e d’aula, ma un’azione politica vera e partecipata, di lavoro, di ascolto, confronto, elaborazione che sistematicamente mette nella sua agenda quotidiana. Chiedetelo a chi con lui ha percorso 380.000 km in quasi 5 anni di consiliatura prendendo parte a 464 iniziative pubbliche nel territorio calabrese. Di tutto c’è traccia, c’è contenuto raccolto e sviluppato in successivi interventi politici. Perché Mimmo Talarico usa rendicontare ai cittadini la sua attività. Perché Mimmo Talarico è, e vuole continuare a essere, riferimento sicuro con un’idea di politica in cui hanno priorità le cose concrete e le esigenze delle popolazioni.

Protagonista della battaglia referendaria per l’acqua pubblica in Calabria, ha sostenuto la proposta di legge di iniziativa popolare sulla ripubblicizzazione dell’acqua in Calabria. È stato in prima fila nelle battaglie: contro la centrale del Mercure di Laino Borgo, per l’interramento dei cavi dell’elettrodotto di Montalto, per la difesa delle spiagge, per la pulizia del mare; per la tutela del paesaggio dall’indiscriminata realizzazione di centrali a biomasse e parchi eolici. Si è battuto contro il piano casa varato dalla regione, ed è stato tra i principali sostenitori delle campagne per l’ammodernamento e il potenziamento del sistema ferroviario calabrese. È stato protagonista con i comitati territoriali della proposta di legge per la cancellazione dell’ingiusto tributo dei consorzi di bonifica. Si è battuto contro la chiusura di ospedali periferici, per la medicina del territorio, contro la riforma “ragionieristica” del comparto sanitario. È stato a fianco di precari e lavoratori che hanno perso il lavoro, ha sostenuto iniziative delle associazioni degli invalidi sul lavoro. Temi prioritari nella prossima legislatura per Mimmo Talarico, accanto al rilancio del sistema della mobilità su ferro, il nuovo piano energetico regionale che armonizzi la produzione energetica con la tutela del territorio.

La Calabria potrà sollevarsi dalla condizione di arretratezza economica in cui versa soltanto se saprà valorizzare i suoi talenti e accrescere la competitività dei suoi centri di ricerca, raccordandone l’attività con l’intero sistema produttivo. Ricerca, innovazione, impresa, lavoro. Quattro termini per disegnare il futuro della Calabria. Questo in sintesi la visione di Mimmo Talarico sul tema. In particolare sulla promozione della cultura calabrese, Mimmo Talarico ritiene fondamentale la creazione di distretti culturali, in cui il sistema territoriale e di relazione tra il pubblico e il privato sia finalizzato a armonizzare e rafforzare il legame fra identità dei territori, cultura e turismo sostenibile. Obiettivo della prossima consiliatura è la realizzazione di un osservatorio regionale sulla cultura in grado di produrre annualmente un’analisi puntuale dello stato della cultura e dello spettacolo e un monitoraggio rigoroso delle politiche di programmazione attuate. Uno strumento che sostenga finalmente una programmazione e allocazione delle risorse comunitarie su base rigorosa, sui risultati del lavoro di ricognizione, nonché sulla base delle programmazione turistica determinando una relazione strutturale tra le politiche dei due settori.

Primo firmatario della proposta di legge per l’introduzione della doppia preferenza di genere, si è impegnato alla sua riproposizione e approvazione in modo da garantire una equa presenza delle donne al governo regionale. Nel corso dell’ultima consiliatura Talarico si è molto battuto contro il cosiddetto modello Reggio, ovvero la trasposizione di quelle pratiche per niente trasparenti e al limite del lecito che hanno portato al commissariamento della città dello stretto e di fatto alla fine dell’era Scopelliti nel governo regionale. Sempre in funzione della trasparenza e della partecipazione alla vita pubblica regionale ha presentato proposte di legge e provvedimenti amministrativi per il voto elettronico in consiglio, per la diffusione in diretta delle sedute del consiglio regionale e delle commissioni.

Per favorire la nascita e il sostegno di nuova imprenditoria innovativa ha presentato una proposta di legge sull’open data e sul software libero, che intende definire nel corso del suo prossimo mandato. In Calabria la questione giovani innovazione è fortemente collegata alla questione sviluppo e allargamento dell’opportunità di lavoro e produzione di reddito. Il nuovo governo regionale di centrosinistra ha questa come emergenza da affrontare. A partire dal dato che la nostra regione potrà sollevarsi dalla condizione di arretratezza economica in cui versa soltanto se saprà valorizzare i suoi giovani raccordando il sistema della formazione e della ricerca la formazione con l’intero sistema produttivo.

Mimmo Talarico, vive a Rende dove lavora presso l’Università della Calabria. È laureato in Scienze Politiche. Marito di Lucia e papà di Giorgio Nelle elezioni regionali 2010 viene eletto in Consiglio Regionale con circa 5000 preferenze.

Punti Incontro
Viale della Resistenza, 182/Via Verdi, 2 - Rende Tel. 0984.466437 Cell. 389.2933563 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Oggi è candidato con Mario Oliverio.

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Per Maggiori Informazioni:

Scarica il PDF - cliccando quipdf-logo "5 ANNI DI ATTIVITA' IN CONSIGLIO REGIONALE"

Visita il sito web personale www.mimmotalarico.it

 

Calabria Maran 9 Years ago
Elezione Calabria 2014: Andrai a votare? Se SI per chi?

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