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Ben si sa che prima e dopo un grande evento ci si prepara.

Per esempio per la partita Juve Real Madrid erano state stampate le magliette che si vedono nella prima foto.

 

Ne sono rimaste tante. Almeno sembra, a giudicare dal prezzo di occasione che si nota nella foto che un romanista ha posto sul web (è quel romanista che in nome dell’appartenenza quando la Juve gioca con il Crotone suggerisce ai calabresi di tifare Crotone, ma non certo perché sia anti-juventino. Affatto!).

 

E non basta .

Tutto il popolo della Juve si era preparato per una grande sfilata.

Anche qui ad Amantea.

A tanti è rimasta la voglia. Di buono c’è che non si è speso carburante e non si è inquinata l’aria della città.

Ma per Amantea la sfilata è solo rimandata .

Giorno 12 giugno Amantea sfilerà.

 

Almeno 3 le compagini pronte a dare sfogo alla propria felicità.

Ci saranno bandiere, ci saranno auto strombazzanti, ci saranno fan arredati, sorrisi sfoggiati.

Qualcuno sembra che si sia fatto preparare anche il baldacchino d’oro sul quale prenderà posto per dimostrare il suo potere e mentre girerà per Amantea e Campora San Giovanni farà ripetutamente il gesto apotropaico dell’ombrello.

Qualcuno si dovrà contentare della sediolina fatta di braccia.

 

Qualcuno prenderà una spremuta di limoni con bicarbonato, qualcuno prenderà antidepressivi, neurolettici, tranquillanti, ansiolitici, ipnotici e calmanti.

Qualcuno butterà sale dai suoi balconi e dalle sue finestre.

Così fan tutti, così faranno gli amanteani.

Chi sfilerà?

Ma è indubbio, il vincitore.

E chi è?

Che importa?. Uno ei tre partecipnti.

E poi ricodiamoci che ad Amantea nessuno perde .

Perde sempre la città!

E come sempre ci saranno i furbi o pseudo tali che si camufferanno da vincitori, pronti, cioè, a salire su una delle auto del vincitore, dove c’è sempre un posto vuoto, e farà di tutto per farsi vedere dagli altri, pronto a chi dovesse dirgli: “ma tu non eri della lista di……..?”; “ma che dici…era tutta una mossa concordata per capire come avrebbe votato la gente”; “ Ma se mi hai chiesto il voto per……..?” ; “E che c’entra sapevo che votavi per la lista di…….e ti ho suggerito un amico!”

Non solo. Sarà proprio lui che chiederà quando si farà festa e la partecipazione sarà come la ciliegina sulla torta. E magari poterà pure lo spumante : quello in offerta, però!

Francesca Menichino ,Candidata sindaco di Amantea per il M5s giorno 30 maggio scriveva che il dissesto «certifica il fallimento non di un Comune inteso come comunità, ma di una classe politica che non è solo l'ultima giunta, ma tutte le giunte perlomeno degli ultimi 20 anni.

 

Pochi amanteani, direi i peggiori, che alternandosi e combinandosi in vario modo tra maggioranza e opposizione, hanno occupato la casa comunale, disegnando un'architettura in cui non c'era più spazio per i cittadini, ma solo per i politici, quei politici che hanno creduto di essere potenti e che gli andasse sempre bene (...)

 

E in effetti gli è andata bene……. qualcuno si è arricchito, qualcuno si è costruito case e pizzerie».

 

Lo riporta Il Corriere dei Calabria nel suo ultimo “HORROR SHOW” di Pietro Bellantoni.

Chi sta additando senza avere il coraggio di nominare, di chi parla, a chi si riferisce, con chi ce l’ha?

E poi è questa la linea strategica da seguire per vincere le elezioni, per arrivare al comune?

Ed infine questa politica della instillazione della disistima, se non dell’odio , aiuta Amantea?

Forse che i veri problemi della città sono questi e non –anche- la mancanza generale del senso della legge, l’abitudine ad andare oltre i confini della stessa legge, con la sicumera di restare impuniti( tanto così fan tutti), sollecitata non solo dalla politica, ma anche dall’establishment, se non dal silenzio di chi si colloca nel solco della cultura che tale forse non è e non sarà?

 

Ed infine chi l’ha eletta questa gente, oggi additata al ludibrio, ma presente–“perlomeno”- negli ultimi 20 anni, se non quella parte di popolo ( purtroppo la maggioranza” che oggi nemmeno parla, anzi che oggi –forse- si ripropone per ripetere le stesse scelte?

Non è certo incolpevole questa gente in nome della quale siamo arrivati al dissesto, che peraltro qualcuno nega, inducendo i potenti ad abusare del bilancio, a non pagare i debiti per pagare coloro che li aiutavano a sopravvivere ed a permettere la loro opera di distruzione di massa della nostra città!

Pubblicato in Primo Piano

Lo stato di grave difficoltà economica nel quale versano famiglie e giovani, da tempo, ormai, ma soprattutto nei giorni scorsi, ha portato diverse persone ad essere presenti giorno 17 maggio nella stanza dell’ufficio elettorale per assistere alla nomina degli scrutatori per le prossime consultazioni amministrative

 

Si tratta di selezionare o nominare 56 persone per i 14 seggi elettorali.

 

56 persone su una platea di centinaia, se non migliaia, di aventi bisogno.

Percepiranno 120 euro per un defatigante impegno di oltre 25 ore di lavoro; meno di 5 euro ad ora.

Nella occasione molti avrebbero voluto che la selezione o nomina venisse fatta tra i disoccupati, almeno, se non in stretto ordine di bisogno da certificare con l’ISEE.

Una selezione o nomina certamente difficile .

 

Se infatti normalmente i candidati vengono selezionati tra i circa 1700 iscritti nell’apposito albo degli scrutatori di seggio elettorale (può essere fatta domanda entro il mese di novembre di ciascun anno e si resterà nell’elenco a vita fintanto che residenti nel comune) una scelta per bisogno avrebbe comportato ben altra platea.

 

Ed infatti durante la lettura dei nomi molti sono stati i mugugni e riflessioni amare emerse( le altre considerazioni sulla libertà di voto degli “Eletti”le omettiamo).

In questa “lettura delle cose” una candidata ha inteso immediatamente rinunciare a tale incarico a favore di persona più bisognosa

Lo ha fatto con una nota scritta e protocollata

Si tratta di Veltri Angelina del 1974 estratta a sorte al seggio n 8

Questa la lettera di rinuncia notificata prima ancora della notifica della nomina.

Ovviamente tutto è da verificare, ma riteniamo sia corretto parlarne.

 

Altro che quattro! Le liste potrebbero essere anche nove!

Ovviamente la verifica sarà possibile solo alla scadenza dei termini di consegna delle liste.

Ne riparleremo allora alle ore 12.01 del 13 maggio 2017.

Comunque la notizia ufficiosa è che avremo un candidato quasi per ogni condominio….. e forse di più!

 

Allora ricordiamo le intenzioni di lista al momento.

  1. Il M5s non può sottrarsi dal presentare una sua lista. Lo chiedono i fan del movimento, lo impone la memoria della forte opposizione condotta dal Francesca Menichino. Non presentare la lista, infatti, significherebbe la perdita della speranza di un governo diverso od almeno di una opposizione degna di questo nome;
  2. La stessa riflessione si impone per il PD, che oggi, ancora più di ieri, è una realtà nel magro e risicato panorama politico cittadino, quel panorama che ha visto scomparire la azione dei partiti sostituiti dai re e piccoli ducetti pronti regnare sulla nostra Amantea. Anche in questo caso non presentare la lista, infatti, significherebbe la perdita della speranza in un governo diverso che sappia avvalersi della presenza in ogni dove del PD, condizione, questa, capace di risolvere almeno parte dei tanti problemi della nostra città.
  3. La terza lista è il ritorno della lista Sabatino che , come sappiamo, ha avuto un esito non felice. Poco importa se il candidato a sindaco sarà Monica Sabatino o GB Morelli, in attuazione di quel turnover che era apparso logico e concordato. Peraltro corre voce della presenza in questa lista di nuovi nomi che sostituiranno i dimissionari che hanno data luogo allo scioglimento del consiglio comunale. Nome sorprendenti.
  4. La quarta lista è ovviamente quella di Tommaso Signorelli che appare, al momento, la più pronta.
  5. La quinta lista è quella che fa capo a Franco La Rupa che ne sarà sicuramente il capolista. Il suo nome è invocato in ogni dove. Tanti gli riconoscono la capacità di superare ogni problema ed in questo momento difficile sembra, a tanti, la candidatura opportuna.
  6. Vogliamo ricordare, poi, la forte voglia di candidatura di Tonino Carratelli che dopo le sue famose dimissioni e la sua epurazione alle ultime consultazioni elettorali per i conflitti parentali , oggi non disdegnerebbe di porre la sua esperienza a servizio della città.
  7. Né possiamo dimenticare la voglia di contribuire al cambiamento della città di Robert Aloisio e del suo movimento.
  8. Molto avanti è anche la lista che vede tra i protagonisti Franco Provenzano e Gigino Pellegrini . E siamo ad otto.

Resta fermo il problema dei camporesi che rivendicano una diversa e maggiore attenzione alla loro frazione, come avvenne con la giunta di Franco La Rupa.

Se La Rupa, quindi, sarà candidato in prima persona in rappresentanza di Amantea e come già fece proporrà un vicesindaco camporese, la frazione non solleverà problemi, al contrario……

Al contrario potrebbe essere la nona lista. Una lista tutta camporese. Una lista di rottura degli equilibri. Una lista che sconvolgerebbe i giochi di tutti gli altri.

Ma stamattina abbiamo sentito parlare invece di una nona lista ( in tal caso quella di Campora potrebbe essere addirittura la decima)

Il candidato a sindaco sarebbe una persona di grande esperienza e ne farebbero parte giovani e meno giovani, donne e uomini, rappresentanti delle categorie economiche cittadine, del capoluogo e della frazione e perfino esponenti delle Forze dell’ordine.

Di più, per ora, non possiamo dire …. domani forse!

PS. Ah per favore non telefonatemi per saperne di più. Grazie.

Lo avevamo scritto proprio ieri evidenziando che nessuno doveva avere timore ed infatti oggi arriva la conferma.

 

Ed ecco che c'è la data per le elezioni amministrative 2017. 

Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha fissato, con proprio decreto,per domenica 11 giugno lo svolgimento delle consultazioni per l'elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, nonché per l'elezione dei consigli circoscrizionali nelle regioni a statuto ordinario.

 

Ballottaggi. L'eventuale turno di ballottaggio per l'elezione diretta dei sindaci si terrà due settimane dopo, ovvero domenica 25 giugno.

Alle urne sono chiamati 1.021 Comuni, di cui 796 nelle regioni a statuto ordinario e 225 nelle regioni a statuto speciale, dove lo svolgimento delle elezioni è fissato autonomamente, anche in data diversa da quella prevista per le regioni a statuto ordinario.

 

Nel dettaglio, 153 sono i comuni superiori ai 15.000 abitanti, di cui 25 comuni capoluogo di provincia (tra questi 4 comuni capoluogo di regione: Palermo, Genova, Catanzaro e L'Aquila) e 858 comuni inferiori ai 15000 abitanti.

Il ministro proprio per compensare i ritardi ha anche spostato la data da fine maggio a metà giugno.

Ora spetta ai capilista ed ai procacciatori di candidati.

 

E comunque “ ci vò pensari Sant’Antonio a sarbari A- mantia”

Roma, 29 marzo 2017

Pubblicato in Cronaca

Etnologicamente “cacciatore di teste” era chi apparteneva alle popolazioni dell’America meridionale, dell’Africa e dell’Indocina che avevano la consuetudine di tagliare ed esporre le teste dei nemici a scopo rituale o intimidatorio.

 

Più recentemente, nel linguaggio aziendale, con il termine “cacciatore di teste” si intendeva e si intende chi si occupa di procurare personale qualificato alle aziende che ne hanno bisogno o che lo richiedono.

Cioè l’Headhunter.

L’Headhunter, tradotto in italiano cacciatore di teste, è la nuova figura professionale, di provenienza anglosassone, che ha iniziato ad affermarsi in Italia a partire dagli anni ’90.

Il cacciatore di teste opera, nel processo di executive search, la gestione delle risorse umane in grandi aziende o istituzioni.

Una azienda che vuole risparmiare tempo nella ricerca di personale qualificato può rivolgersi ad esperti cacciatori di testa grazie a portali come Headhunter Experteer.it

In questi giorni, in vista delle elezioni amministrative, ad Amantea si va sempre più affermando l’Headhunter elettorale.

E’ l’ennesimo effetto della mancanza dei partiti e dei movimenti compositi

In genere l’Headhunter elettorale è un qualificato ex politico che ha raggiunto una notevole esperienza nella ricerca dei candidati per le elezioni.

E non importa se, poi, abbia vinto o perso nelle varie consultazioni elettorali alle quali ha partecipato. Comunque sia la esperienza se la è formata.

L’Headhunter elettorale, di iniziativa( per esempio nel caso abbia una platea di voti disponibili ed intenda affidarli ad un candidato nuovo e non compromesso) o su incarica del capilista, osserva la platea dei possibili candidati con particolare attenzione al genere femminile.

L’Headhunter elettorale, infatti, è per sua natura un uomo e comunque di sesso maschile.

L’headhunter inizialmente delinea il profilo ideale del candidato

Poi il cacciatore di teste stila la cosiddetta Target list in cui inserisce un numero piuttosto ampio di potenziali candidati.

Ma come tutti i politici ex non manca di improvvisare ed è quindi capace di intuire quando si trova di fronte ad un outsider.

Compito dell’ headhunter è mettersi in contatto con i possibili candidati.

Talvolta lo fa direttamente, molto più spesso parlando con i suoi familiari.

Acclarata la non esistenza di ostazioni interne al contesto familiare, stila una seconda lista, detta in gergo Short list.

L’attività del cacciatore di teste è, comunque, un processo che consta di più tappe e che spesso non si rivela di breve durata.

Lui inizialmente studia la preda, ne valuta la consistenza elettorale, la voglia di apparire, poi ne loda le doti, anche quelle inesistenti quasi come se davvero ce ne fossero, e piano, piano tesse delicatamente la tela nella quale avviluppa il candidato-la candidata in modo sempre più stringente.

Poi formula direttamente la proposta ed ascolta le pretese del candidato- della candidata.

Se tutto rientra nell’alveo del possibile rapporto politico avviene la presentazione del candidato al capilista e lo educa comunque all’incontro.

Il candidato deve piacere al capilista e restare con lui-lei in una piena intesa da cui nasca un indispensabile feeling.

Poi se arrivano i voti , bene, diversamente è stata comunque una esperienza.

Pubblicato in Politica

In mancanza di lavoro, e di clienti per i commercianti, le piazze amanteane sono il principale luogo di incontro ( e dove se no, in attesa che arrivino i turisti che ci trascineranno sul lungomare?)

 

Anche stamattina, sia a Piazza Commercio che a Piazza Cappuccini.

Ed è lì , dentro o fuori dal Bar non è importante, che senti parlare di elezioni.

Ma qualcuno è ancora dubbioso.

Ma davvero si andrà al voto?

E perché ancora non è stato firmato il decreto?

Gia! Ma nessuno si preoccupi.

 

Le prossime elezioni Comunali si svolgeranno tra maggio e giugno del 2017.

Sono ben 1021 Comuni interessati e coinvolgeranno circa 8 milioni e mezzo di cittadini.

Le Regioni a statuto speciale della Valle d’Aosta e del Trentino Alto Adige hanno già indetto le elezioni per il 7 maggio.

 

Le città capoluogo di regione in cui si eleggeranno i nuovi organi di governo sono: Palermo, Genova, Catanzaro, L’Aquila.

Si voterà anche in molti altri capoluoghi di provincia: Alessandria, Asti, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto, Trapani.

 

Tra i principali Comuni non capoluogo in cui i cittadini si recheranno alle urne ci saranno: Guidonia Montecelio, Pozzuoli, Sesto San Giovanni e Viareggio.

Le Amministrative 2017 interesseranno soprattutto i Comuni delle seguenti regioni: Lombardia, Sicilia, Campania, Piemonte, Veneto, Calabria e Sardegna.

Tra i Comuni al voto, 875 dovranno rinnovare gli organi eletti nel 2012, in 134 Comuni si voterà poiché attualmente commissariati, si voterà infine in 11 nuovi Comuni nati a seguito di fusioni.

 

In Calabria i comuni al voto sono ben 83 di cui

2 in provincia di Crotone,

14 in provincia di Vibo Valentia

17 in provincia di Catanzaro

25 in provincia di Reggio Calabria

25 in provincia di Cosenza

 

Questi i comuni al voto in provincia di Cosenza

ACRI

AMANTEA

BELSITO

BISIGNANO

CAROLEI

CARPANZANO

CASTROREGIO

CELLARA

FAGNANO CASTELLO

LONGOBUCCO

LUZZI

MARZI

MORMANNO

PANETTIERI

PAOLA

PIETRAPAOLA

PLATACI

PRAIA A MARE

SAN SOSTI

SAN VINCENZO LA COSTA

SARACENA

SPEZZANO PICCOLO

TREBISACCE

TRENTA

 

Nessun timore, quindi, non è possibile prolungare le amministrazioni già scadute per decorso dei termini.

Pubblicato in Primo Piano

Proprio in queste ore sono in corso le notifiche delle nomine dei presidenti dei seggi di Amantea come disposte dal dr Arcuri nella qualità di presidente vicario della competente Corte di Appello di Catanzaro.

Ed ecco i presidenti

Seggio n 1 Bruni Angelo

Seggio n 2 Palmerino Torrelli Giancarlo

Seggio n 3 Osso Luigi

Seggio n 4 Bruni Luisa

Seggio n 5 Lorelli Anna

Seggio n 6 Aprilino Vincenzo

Seggio n 7 Aloisio Carmela

Seggio n 8 Ianni Paolo

Seggio n 9 Abate Luca

Seggio n 10 Politano Daniele

Seggio n 11 Falsetti Giovanna

Seggio n 12 Marchese Giuliano

Seggio n 13 Perna Francesca Mafalda

Seggio n 14 Miraglia Giuseppe

Ora i presidenti nominati devono entro due giorni comunicare la eventuale sussistenza di una qualsiasi delle incompatibilità di cui agli art 23 del dpr 570/60 e dell’art 38 del DPR 361/57.

Le ricordiamo per ogni eventualità tratte dal sito della Corte di Appello di Roma:

Si ricordano le cause di esclusione dalle funzioni di presidente di seggio previste dall’art. 23 del D.P.R 16/5/1960 n. 570 e dall’art. 38 del D.P.R. 30/03/1957 n. 361:

- coloro che alla data delle elezioni abbiano superato il 70° anno di età;

- i dipendenti del Ministero dell’Interno;

- gli appartenenti alle Forze Armate in servizio;

- i segretari comunali ed i dipendenti dei comuni, addetti o comandati a prestare servizio presso gli Uffici elettorali comunali;

- i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.

http://www.giustizia.lazio.it/appello.it/base.php?sx=sx_cda_menu.php&inf=cda_elettorale.php&bc=17

Le operazioni della commissione elettorale convocata per le 11.00 iniziano con notevole ritardo. La commissione nominalmente composta dal segretari comunale, dal sindaco Michele Vadacchino e dai consiglieri Mario Pizzino, Gianfranco Suriano e Antonio Rubino che ha sostituito Giuseppe Nesi , si riunisce irritualmente nella stanza del sindaco lasciando fuori il pubblico.

Dalla stanza limitrofa si sentono le voci, qualcuna dal tono alto.

Si discute.

Nella stanza anche altre persone tra cui il vicesegretario Sabatino, il dr Aloe.

Occorreva stabilire il metodo di determinazione degli scrutatori

Le linee era due , come richiamato nel ns articolo.

Una quella relativa al sorteggio tra gli iscritti negli elenchi comunali con un passo di estrazione a ua volta estratto manualmente.

L’altra quella della nomina sempre tra gli iscritti ma scelti con relazione allo stato di bisogno economico, quasi come se la indennità di scrutatore fosse un vero reddito

Poi quando ormai si disperava di giungere prontamente alle operazioni la porta si apre e la commissione elettorale muove verso la sala consiliare.

La commissione elettorale ha scelto il sorteggio automatico senza altre opzioni di selezione.

Eccola a sinistra il sindaco Vadacchino che infila 29 numeri nel bussolotto ff

Il M5S fa delle osservazioni sulla tecnica del sorteggio

Infine proprio la signora Francesca Menichino candidata a sindaco della lista M5S estrae il numero 9 quale numero di partenza del sorteggio.

Assistono la commissione come detto composta dalla segretaria comunale e dai consiglieri Mario Pizzino, Gianfranco Suriano e Antonio Rubino i dipendenti comunali Giancarlo che da i numeri successivi al 9, il vicesegretario Sabatino che da lettura dei nominativi estratti, Salvatore Aloe e Liliana Africano.

Lentamente, tra alcune proteste del pubblico per la lunghezza delle operazioni di sorteggio e di scritturazione dei nominativi da parte dei consiglieri comunali, si arriva a conclusione.

Folto il pubblico presente .

Un paio di loro sorridono per essere stati estratti.

La mancanza di lavoro e di reddito derivantene induce a ritenere la indennità da scrutatore una manna dal cielo.

Amantea non ha un re, né potrebbe averlo visto che non è un regno. Od almeno così dovrebbe essere.

Ma se Amantea non è un regno perché mai tutti cercano di diventarne RE e, da qualche tempo, anche REGINA?

Difficile rispondere?

Affatto!

Dite un pò. Non è meglio essere re che sguattero?

E non è meglio essere serviti che servire?

E poi il RE chi lo tocca?

Nessuno.

Il RE ha il suo esercito di mercenari per i nemici esterni e la polizia mercenaria per i nemici interni.

Senza dimenticare che il RE nomina i giudici che sono pagati da lui e quindi dipendono da lui. Insomma il RE è la legge . Ed è onnipotente.

Quando lo si vede occorre togliersi la berretta e fare atto di omaggio a capo chino.

Il RE infine stampa i soldi e mette le tasse : può darti tanto e può toglierti tutto.

Si! Forse hai ragione è meglio essere RE.

Ma un RE eletto è un re?

Un Re non dinastico è sempre un re?

Un re che prende il governo di un regno non suo può essere chiamato re?

Finiremo nelle canzoni ? sentiremo per Amantea il ritornello della canzoncina or bambini “Ho visto un re che re non è, dare ragione a un Asso come te .Ho visto un tre di picche che, mangiava fiori , quadri, cavalli e re. E c'era un fante bello ed elegante con la sua donna facevano due cuori le regalava un mazzolin di fiori e le diceva vieni via con me”

Si Amantea è davvero la città dei fanti eleganti che chiedono la benedizione del popolo osannante.

La città come dice Jannacci nella sua “HO visto un RE”, in cui i poveri, spogliati e derubati anche della dignità, non devono nemmeno piangere :

E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam.

Voi fate come credete ma io “Non servirò mai un falso re!”. Anzi lotterò perchè il popolo lo cacci a pedate!

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