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Scrive il segretario del PD:

Ho letto la risposta della Sindaca Monica Sabatino alle mie riflessioni sulla sua lettera al Prefetto.

Nella stessa mi si accusa di aver estrapolato «informazioni parziali», strumentalizzandole.

 

 

 

Ho seguito l’invito rivoltomi dalla Sindaca a rileggere le sue affermazioni; ed ho riletto sia la lettera al Prefetto che la risposta al sottoscritto.

Ed ho notato che l’oggetto è cambiato: perché mentre nella missiva al rappresentante territoriale del governo il problema sembrava essere rappresentato dai migranti (microcriminalità, assalti davanti ai supermercati per chiedere l’elemosina, danni all’alto valore turistico della città), nella risposta al sottoscritto il tema diventa l’azione contro un «business che ormai ha preso una piega pericolosa».

E’ chiaro che la Sindaca ha informazioni che ha ritenuto di non palesare.

Il problema però è che per dire cose a metà, non ce la si può nemmeno prendere – e ingiustamente - con chi già soffre una situazione di vita difficile.

Forse questa maggiore chiarezza la si poteva usare direttamente con il Prefetto.

Magari chiedendo un incontro senza dare in pasto al pubblico un’immagine di Amantea che – obiettivamente - non la rappresenta.

Credo di aver letto ed interpretato bene le parole della Sindaca.

Ma non so se lei ha fatto lo stesso con me.

La mia riflessione, non a caso, apriva con il rammarico per la mancata presentazione della domanda per l’accesso al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Entrare nella rete Sprar, infatti, avrebbe ovviato - e la Sindaca lo sa bene - a tutte le sue preoccupazioni.

Ma ottobre è passato invano.

Apprendo però che la lista Rosa Arcobaleno adesso «sta prendendo in considerazione la prossima finestra temporale».

Mi auguro un esito positivo della decisione (a proposito di teoria e pratica!)!

Con la mia nota avevo esternato la preoccupazione (credo legittima) che si diffondesse - nel caso qualche malizioso fraintendesse le parole della dott.ssa Sabatino - un’immagine distorta di Amantea, paese invece accogliente e solidale.

Un intervento, il mio, che ha suscitato nella Sindaca il bisogno di replicare (ed in qualche modo - e lo apprezzo - di rivedere la sua posizione).

A questo punto resto in attesa anche della replica al comunicato di “Azione Identitaria”, che la Sindaca non avrà potuto fare a meno di notare.

PS l’uguaglianza e la fratellanza non rappresentano ansie ideologiche, ancor meno stereotipi dietro cui celarsi

Enzo Giacco               Segretario PD Amantea

Pubblicato in Cronaca

Dichiarazione del sindaco Monica Sabatino in merito alla possibile nascita di nuovi centri di accoglienza destinati ai profughi, con riferimento alla nota stampa del segretario del Pd Enzo Giacco

 

 

«Ritengo di dover tornare sull’ argomento migranti per chiarire le posizioni da me assunte a chi, puntualmente, estrapola informazioni parziali e le strumentalizza.

Vorrei invitare il segretario del Partito democratico a leggere attentamente le mie affermazioni, senza farsi prendere da ansie ideologiche.

La mia protesta non è affatto contro gli immigrati, vittime di un sistema malato, ma è contro il business che ormai ha preso una piega pericolosa per la comunità che amministro.

Non voglio pensare che il Pd di Amantea voglia tutelare gli interessi di chi specula sulla disperazione di queste persone celandosi dietro ad un perbenismo di facciata e ad un banale stereotipo di uguaglianza e fratellanza».

«Non è con i post o le frasi ad effetto che si dimostra la propria apertura e la propria solidarietà, ma con i fatti e quando si è presentata l’occasione concreta di aiutare questi ragazzi non mi sono mai tirata indietro.

La città di Amantea ha sempre mostrato il volto umano della comprensione e dell’accoglienza e così sarà in futuro, ma non si può assistere inermi ad una continua proliferazione di centri d’accoglienza.

Per quanto riguarda l’accesso al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati la stiamo prendendo in considerazione per la prossima finestra temporale, alla luce della circolare ministeriale dell’11 ottobre 2016, che avrebbe inserito la clausola di salvaguardia e che consente, ai comuni che diventano sede SPRAR, di ponderare il numero di presenze, gestendole direttamente.

La stessa non permette l’apertura di altri centri e consentirebbe la chiusura graduale di quelli già presenti».

«Caro segretario, la teoria è molto bella, la pratica è un’altra cosa, da sindaco ho il dovere di tutelare i miei cittadini e mettere in campo tutte le mie prerogative per garantire loro la sicurezza e la vivibilità della città».

http://www.immigrazione.biz/upload/circolare%20_ministero_interno_11_ottobre_2016_sprar.pdf

 

Pubblicato in Politica

Ecco la riflessione del Segretario del PD Amantea Enzo Giacco in merito alla lettera inviata dalla Sindaca di Amantea Monica Sabatino al Prefetto con cui si chiede “di evitare l'apertura di nuovi centri di accoglienza destinati ai migranti” :

“In seguito al Decreto 10 agosto 2016 del Ministro dell’Interno mi sarei aspettato da parte della Sindaca di Amantea la presentazione della domanda per l’accesso al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (c.d. Sprar).

Ciò anche in considerazione della strategia definita dall’ANCI che vuole proprio i Sindaci veri protagonisti del nuovo sistema di accoglienza diffusa sul territorio e che punta all’integrazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo nelle comunità locali, accompagnandoli nell’inserimento.

Invece, la dott.ssa Monica Sabatino scrive al Prefetto una lettera per chiedere “di evitare l'apertura di nuovi centri di accoglienza destinati ai migranti” che condizionerebbero la sicurezza, l’ordine e la tranquillità della città.

Personalmente ritengo che il tema oggi sia l’evoluzione della politica di accoglienza, e non una sua regressione verso la chiusura.

E’ compito di un Primo cittadino dare risposte al bisogno di tranquillità della gente; ma è ingiusto attribuire il senso di insicurezza alla presenza dei migranti.

Non si è spesa una parola sui gravi fatti intimidatori avvenuti nell’ultimo anno.

Mi sorprende che si ritenga di affrontare il problema “microcriminalità” sbarrando le porte dell’accoglienza.

Stupisce anche l’uso di certe argomentazioni, lontane dalla nostra sensibilità comunitaria che ha sempre fatto dell’accoglienza un valore.

Penso che affermazioni di questo tipo rischino di condizionare, in maniera sbagliata, l’atteggiamento della gente nei confronti di chi fugge da situazioni di profonda difficoltà.

Mi auguro che la Sindaca riveda la propria posizione in merito.

Amantea, 15 novembre 2016                        Enzo Giacco”

Nessun’altra riflessione della politica amanteana che resta silenziosa se non assente. E non è strano!

Pubblicato in Primo Piano

foto listaUn intervento chiaro. La lista Rosa Arcobaleno fa quadrato: non solo difende il sindaco Monica Sabatino, ma polemizza con coloro che indossano la divisa da alleati per svolgere poi il ruolo di oppositore.

 

 

«Ci rivolgiamo – rimarcano gli eletti della maggioranza – ai segretari del Partito democratico e della componente giovanile del movimento Enzo Giacco e Stefano Spina. La politica prevede che i problemi vengano discussi nelle sedi opportune.

Leggiamo la richiesta di convocare un consiglio comunale per affrontare la questione dei debiti, ma non possiamo non evidenziare che un segretario dovrebbe essere presente allo svolgimento delle pubbliche assemblee.

Lo esige il ruolo svolto, ma lo pretende anche il rispetto per la Politica. Eppure non ci sembra di aver visto i volti di Giacco e Spina durante lo svolgimento dell’ultimo consiglio.

Né a quest’ultimo né a tanti altri in passato. Da quello che leggiamo, invece, notiamo una preoccupante vicinanza con alcuni esponenti dell’attuale minoranza, con i quali non sono mancati corrispondenze significative proprie in occasione delle ultime consultazioni elettorali.

Come segretario di partito, nel quale si riconosce un’ampia parte di questa maggioranza, Giacco avrebbe potuto dare seguito in primis ad un confronto in seno alla sezione. Ha preferito invece percorrere altre strade. Ne trarremo le dovute conseguenze, cercando di capire quale sia il movimento politico che dirige, tanto che non è stato dato ancora avvio alla campagna referendaria e non stata espressa alcuna posizione in merito. Illustreremo quanto prima nelle sedi opportune le soluzioni individuate al problema che l’assessore al bilancio Sergio Tempo non sapeva nemmeno che esistesse.

 

E su questo atteggiamento sapremo come intervenire.

Siamo coscienti che si deve governare in squadra e che il protagonismo dei singoli è da evitare in maniera più assoluta. Troppe volte l’assessore Tempo ha scaricato le proprie responsabilità sugli altri, come se il referente di un determinato organismo non sia responsabile di ciò che accade al suo interno. È successo in passato con la Tari prima, con la vicenda dei mutui poi, si è ripresentato adesso con il Ministero dell’economia e finanza. Non dovrà più accadere in futuro. Siamo coscienti di quanto sia complicato governare.

 

Quotidianamente ci assumiamo le nostre responsabilità senza tirarci indietro e rispondendo alla comunità nella sua interezza. Tutta la maggioranza è solidale con il sindaco Monica Sabatino per questa ennesima vicenda giudiziaria che la vede incolpevole protagonista.

Già nel recente passato le aule di tribunale ci hanno dato ragione. Attendiamo il normale decorso della giustizia nella consapevolezza che Monica Sabatino, oggi più che mai, è il nostro sindaco, ma è soprattutto un esempio di lealtà e di correttezza amministrativa. Siamo al suo fianco senza alcuna esitazione».

Lista Rosa Arcobaleno

Pubblicato in Politica

Questo il duro documento che il Segretario PD Amantea Enzo Giacco ed il Segretario GD Amantea Stefano Spina hanno inviato al Sindaco della Città di Amantea, dott.ssa Monica Sabatino, in data 6 ottobre 2016.

 

Il documento apre con alcune puntualizzazioni relative alla risposta del Sindaco alla lettera aperta (sempre a firma dei Segretari PD e GD Amantea) inviata il 28 settembre 2016 e continua ponendo alcuni interrogativi sulla bontà delle finanze dell'Ente, con particolare riferimento a quanto emerso nell'ultima Assise del 30 settembre.

Il documento chiude con la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale ad hoc sul tema del bilancio. Eccovelo:

“Al Sindaco della Città di Amantea dott.ssa Monica Sabatino

Gentile Sindaco, il fatto che la dialettica politica ed il dovere di un Partito di «interrogarsi ed interrogare nell’interesse della Città» vengano confusi con mere accuse, rappresenta bene il momento di difficoltà che vive l’amministrazione comunale e la nostra cittadina.

Davvero si pensa di poter liquidare le questioni poste dicendo che quella attuale è «l’amministrazione del fare» e con una dose di provocatoria retorica?

Riteniamo che, in mancanza di un ordinato disegno di sviluppo, il rischio in cui ci si può imbattere sia quello di seminare interventi qua e là senza una prospettiva armonica in grado di invertire la non tranquilla rotta che ha preso Amantea, e magari sprecando pubbliche risorse.

Le battaglie intraprese dal Partito per la Casa della Salute, per il potenziamento socio-sanitario e socio-assistenziale del territorio, a difesa del Poliambulatorio – giusto per fare qualche esempio - vanno nella direzione di un disegno legato ad un’idea di Amantea.

Perché la questione di fondo è proprio l’idea di paese per cui ci si vuole adoperare.

Amantea ha una naturale vocazione turistico-commerciale. Ed allora gli investimenti da fare dovrebbero riguardare la missione di sviluppo della Città, che nella visione del PD si traducono in: Lungomare, Centro storico, sviluppo di Campora.

Purtroppo abbiamo appreso – non di certo senza un pizzico di irritazione - che sulle questioni poste la lista civica Rosa Arcobaleno non intende dare risposte al Partito Democratico («ma direttamente alla società civile»). Sono scelte!

Oggi, però, è il più complessivo tema degli investimenti ad attirare l’attenzione.

Ci preoccupa non poco, infatti, quanto emerso nell’ultima riunione del Consiglio comunale relativamente all’indebitamento dell’Ente.

Anche perché quello del bilancio è un altro argomento su cui il Partito è più volte intervenuto ed a più riprese ha chiesto lumi. Citiamo gli atti:

-          un anno addietro, il 10 novembre 2015, palesavamo una forte preoccupazione per via di «un’importante anticipazione di cassa di cui si è già beneficiato e del deliberato utilizzo di fondi vincolati per coprire le spese correnti»; tant’è che nel confronto tra Partito e amministrazione comunale del 23 novembre 2015 venivano chiesti chiarimenti proprio sullo stato finanziario dell’Ente;

-          il 10 dicembre 2015, in un documento del Partito, venivano avanzate idee e proposte per avviare una necessaria politica di risanamento;

-          il 12 aprile 2016 dei nove capitoli del documento assembleare, ampiamente discusso dagli iscritti, uno – denominato «una città senza cassa» – veniva interamente dedicato alla situazione finanziaria dell’Ente. Nel testo, tra l’altro, si auspicava la necessità di «invertire il senso di marcia, passando dal sistematico ricorso all’indebitamento ad una politica di risanamento»;

-          nel documento del 16 maggio 2016 veniva sottolineata una «preoccupazione relativa alla capacità di indebitamento» e si invocava maggiore attenzione nei confronti di una «tematica che rappresenta il termometro della salute economica (e non solo) della città». Non a caso si suggeriva una «riflessione rispetto all’opportunità di un bilancio partecipato»;

-          nell’intervista, del 3 luglio 2016, rilasciata alla stampa locale si ribadiva «una preoccupazione riguardo alla complessiva capacità dell’ente di indebitarsi, e dunque di fare investimenti»;

-          nel documento del 28 settembre 2016, infine, venivano «sollevati dubbi su diversi aspetti che incidono sulle prospettive della città» (tra cui, appunto, le potenzialità di bilancio).

C’è da dire che, nonostante le tante sollecitazioni su evidenziate, le risposte sono state sempre atte a minimizzare le difficoltà ed a rassicurare.

Ma alle continue preoccupazioni del Partito Democratico oggi si aggiunge quanto dichiarato dall’Assessore al Bilancio durante l’ultima Assise, nella quale è stato pubblicamente ammesso l’esistenza di un debito – di cui pare nessuno sapesse niente! - superiore ai tre milioni di euro vantato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (che ha già trattenuto l’intera quota IMU riscossa lo scorso mese di giugno).

Ovvi sono i conseguenti interrogativi:

a) Com’è possibile che un debito datato e di tale portata emerga solo oggi “casualmente” durante una discussione in Consiglio?

b) Questo debito emerso nei confronti del Mef è presente nei bilanci approvati?

c) Qual è la reale situazione debitoria dell’Ente?

d) Quali implicazioni ci sono rispetto alla liquidità del Comune?

e) Ci sono pericoli di default per l’Ente?

Ti chiediamo, a tal riguardo, di convocare con urgenza un Consiglio comunale ad hoc, in modo che l’Assessore al Bilancio possa finalmente comunicare alla Città la reale situazione finanziaria dell’Ente e se quanto emerso durante l’ultima Assise ponga concreti pericoli di default.

Cordialmente

Amantea, 6 ottobre 2016

Enzo Giacco – Segretario PD Amantea

Stefano Spina - Segretario GD Amantea

Pubblicato in Primo Piano

Prima di iniziare la discussione dei punti all’ordine del giorno la consigliera comunale Concetta Veltri chiede di fare una dichiarazione e di allegare la stessa agli atti del Consiglio comunale.

Eccola : La “lettera aperta” al sindaco della città a firma del segretario del Partito Democratico Enzo Giacco e di Stefano Spina, coordinatore dei Giovani Democratici - ripresa nei giorni scorsi dai quotidiani e diffusa dai siti web locali e dai social – è un grido di allarme forte e responsabile.

Un grido di allarme che non può e non deve essere sottovalutato, non fosse altro perché proviene dall’interno dello stesso partito – appunto il Partito Democratico - al quale il sindaco è iscritto insieme alla giunta nella sua interezza.

La compagine che governa la nostra città ormai da due anni e mezzo non ha capacità di coinvolgimento e confronto, si intesta maldestramente lavori ed opere progettate e finanziate nella scorsa consiliatura, assume impegni che puntualmente disattende, non ha progetti capaci di incidere sulla qualità della vita della collettività né visione a lungo raggio.

Sulle troppe “cose che non vanno” avrei potuto fare interventi plateali e conferenze stampa almeno bimestrali, ma fin dall’inizio ho preferito un approccio responsabile e sempre costruttivo: vigilando sull’operato amministrativo, denunciando l’inerzia su alcune questioni cruciali e anche (ma invano) suggerendo e indirizzando.

Condivido pienamente e sottoscrivo l’appello lanciato dal PD: è arrivato il momento di uscire da questo intollerabile e - aggiungo - colpevole immobilismo, invertendo la rotta e tentando di recuperare il necessario rapporto con la città e i cittadini.

In altri termini, serve una svolta, altrimenti la città muore”.

Sul punto prende la parola il consigliere Sante Mazzei il quale precisa che questa giunta inaugura soltanto i lavori dell’amministrazione precedente e ne elenca diversi tra cui la Chiesa di San Francesco e la pista ciclabile.

Può essere questa in estrema sintesi il senso della risposta della amministrazione comunale alla sveglia che il PD ha suggerito alla giunta Sabatino.

 

Toni, comunque, sempre formalmente ineccepibili, ma distanze mantenute, anzi ampliate.

Giacco viene, infatti, contestato per “il modo superficiale” con il quale analizza la situazione amanteana.

Sempre a Giacco viene contestato di non essere concreto ma di poggiare la “sua” politica non già su “confronti ed iniziative” , quanto su “lettere aperte e post”.

Per questo la Giunta “ribalta al mittente l’accusa di immobilismo”.

E di seguito l’elenco di quanto fatto.

Certo, afferma il sindaco, “Siamo concordi nel dire che si può fare meglio e di più”, ma non dimentica di ricordare “le grosse difficoltà di liquidità del comune”.

Comunque sia, conclude l’amministrazione comunale, “ha fatto tesoro dei suggerimenti di Giacco” , e” lo ringraziamo per aver suonato la sveglia”.

Ma ed è qui che scatta la reazione della Giunta “ daremo le risposte non al Partito democratico, ma alla società civile”.

In sostanza il PD nulla c’entra con la Giunta.

Poi il temibile suggerimento “all’amico Enzo” ,una specie di “sfida all’OK corral”, “pensi ad affrontare la campagna referendaria per iniziare a cambiare questo paese offrendo il nostro contributo attraverso iniziative che diano la possibilità di confrontarsi guardandosi negli occhi”.

 

Ed ecco la nota sindacale:

“Amantea, la risposta del sindaco Monica Sabatino alle accuse del segretario del Pd Enzo Giacco.

«Non si può confondere – evidenzia il sindaco Monica Sabatino – l’analisi per una valutazione coerente e corretta della situazione con l’immobilismo paventato in modo piuttosto superficiale dal segretario del Partito democratico Enzo Giacco.

Con molta onestà non solo io, ma anche i componenti della giunta abbiamo serie difficoltà nel capire l’azione politica di Giacco che non passa da atti concreti, da confronti o da iniziative, ma si basa sul “lancio” di lettere aperte alla comunità e di post sulle reti sociali.

Se c’è un’accusa che rispediamo al mittente è propria quella dell’immobilismo.

 

Siamo l’amministrazione che, almeno negli ultimi anni, ha valorizzato i servizi sociali in favore della cittadinanza.

Abbiamo avviato la ricomposizione degli uffici comunali, in primis quello dei tributi.

Ciò ha consentito di individuare e colpire evasori totali e parziali che fino ad ora hanno campato sulle spalle del comune.

Abbiamo investito sulla scuola, inaugurando nuovi asili, ma soprattutto intervenendo sugli aspetti strutturali ove necessario.

Abbiamo aperto la pista ciclabile e avviato l’allargamento di via Neto.

L’apertura dell’antica chiesa di San Francesco e l’intervento di urgenza al parco della Grotta sono segni tangibili del nostro impegno verso il patrimonio culturale ed artistico del territorio.

Come dimenticare poi la conclusione dei lavori in piazza San Francesco a Campora San Giovanni e gli interventi di manutenzione su tutto il territorio.

Abbiamo creato sinergie con i privati per la gestione degli impianti sportivi e attendiamo dalla Provincia di Cosenza l’uso del palazzetto dello sport.

Siamo concordi nel dire che si può fare meglio e di più.

 

Stiamo lavorando per la ristrutturazione del lungomare per il quale abbiamo acquisito il parere della sovrintendenza e dove siamo intervenuti ricaricando le barriere a mare a protezione delle opere che andremo a realizzare.

Tutto questo senza dimenticare le grosse difficoltà di liquidità del comune e sottolineando quello che è un dato nazionale che vede gli enti ingessati dal nuovo codice degli appalti che ha rivoluzionato l'approccio e le regole determinando uno smarrimento dei funzionari che sono rallentati dall'incertezza dell'affrontare nuove regole.

Abbiamo fatto tesoro dei suggerimenti di Giacco, lo ringraziamo per aver suonato la sveglia e daremo le risposte non al Partito democratico, ma alla società civile alla quale rivolgiamo quotidianamente la nostra attenzione.

All'amico Enzo dico di rivolgere l’attenzione più alla sostanza che all'apparenza, di pensare ad affrontare la campagna referendaria per iniziare a cambiare questo paese offrendo il nostro contributo attraverso iniziative che diano la possibilità di confrontarsi guardandosi negli occhi».

Sono passati i giorni della Festa provinciale del PD, sono andati via i politici nazionali e regionali ( provinciali non ce ne sono) che vi si sono affacciati, è tornato a casa il pubblico di fan che ha frequentato Piazza Calavecchia.

E si è spezzato anche il filo che in quei giorni, e solo in quei giorni, ha stretto lievemente la giunta comunale con la segreteria del partito, un filo da ragnatela che potrebbe essere resistente per trattenere o meglio imprigionare i moscerini che provano a volarvi attraverso, ma che è di alcuna utilità per gli Pterodattili che incontrano la ragnatela solo per distruggerla ed in questi casi è una fortuna se il ragno riesce a salvarsi.

Evidentemente ben lo sapeva Enzo Giacco, il segretario del Partito ad Amantea che vinto da questo timore si è defilato ed ormai parla esclusivamente su face book, ma attaccando solo il M5s.

Ed è questa inusuale posizione che da la stura alle ipotesi più diverse.

Tra tutte c’è quella di chi pensa addirittura di sostituirsi a Giacco nella gestione della segreteria del PD. ( per ora non fateci dire chi)

Una pretesa assurda perché per avere la segreteria occorre avere almeno la metà più uno dei voti degli iscritti.

Parliamo di circa 200 voti.

E non li ha nessuno, nemmeno mettendo insieme il diavolo e l’acqua santa.

Ma forse l’obbiettivo non è la segreteria oggi, quanto la segreteria domani, se la voce di Giacco futuro sindaco di Amantea dovesse diventare realtà.

Non una lotta, quindi, od un afflato mortale, ma una specie di celeste dichiarazione di amorosi sensi come quella di Foscolo quando dice “Celeste è questa corrispondenza d'amorosi sensi,

celeste dote è negli umani”. Ma siamo nei Sepolcri, e non è un caso!

Una corrispondenza rinvenibile dappertutto o comunque in tanti, ma solo a bocce ferme.

Misteriosi sono i nemici, misteriosi sono gli amici, misterioso è il futuro del PD ad Amantea, misterioso è il futuro della giunta comunale ad Amantea, ancor più misterioso è il futuro dei rapporti tra partito ed amministrazione.

Il problema principale però è la identificazione della natura politica della amministrazione comunale di Amantea.

E’ una giunta del PD? Ma se lo è perché non si lascia collaborare, perché qualsiasi cosa suggerisca il PD non viene tenuta in conto?

Se invece la giunta non è del PD ma è espressione di una perdurante scelta civica ed anche per questo il partito non è tenuto in alcuna considerazione, perché questa passiva accettazione da parte di Giacco e dei maggiorenti della segreteria del partito delle scelte politiche ed amministrative per la città?

Non è un bel gioco. E non è un gioco che può durare ancora per molto.

Inevitabilmente una delle due parti perderà la faccia.

Chi delle due?

O il sindaco Sabatino che sarà costretta a far entrare nella giunta almeno due assessori esterni, tra cui forse lo stesso Giacco, per dare forza alla giunta e mostrare la coerente e non soltanto passiva accettazione del diritto del PD a contribuire al governo del paese, sposando, così, il destino della attuale amministrazione.

O il PD che dovrà uscire dalla tana nella quale si trova e dimostrare alla comunità amanteana che esiste e che sa fare politica, che sa contribuire al reale sviluppo del paese.

L’unica cosa da non fare è stare passivamente vicini, tanto vicini che se la giunta dovesse chiudere anticipatamente la sua esperienza il PD sarebbe attratto nel vortice dell’inevitabile Buco Nero che verrebbe a determinarsi.

Lo hanno ben capito i maggiorenti del partito che stanno a guardare le umane vicende locali, senza mai dimenticare , come avviene al buon Enzo, di ricordare a se stessi la frase di Publio Terenzio Afro “Homo sum, humani nihil a me alienum puto” con cui Cremète risponde quando viene invitato da Menedemo a non impicciarsi in affari che non lo riguardano.

Gli affari della amministrazione comunale interessano tutti gli amanteani, perché mai non dovrebbero interessare l’unico partito esistente in città?

Pubblicato in Politica

Stamattina due notizie contrastanti.

La prima quella inviata, alle 4,43 di stamattina 1 settembre, da Enzo Giacco ( contestualmente Segretario comunale del PD) alla Rete Difendiamo la salute e nella quale si legge; “ Mi scuso per l’ora tarda.

 

Trovo utile, però, comunicarvi che stasera durante la Festa Provinciale dell’Unità, è stata comunicata la firma della delibera di programmazione della casa della salute di Amantea.

Giorno 7 al tavolo tecnico andremo ( come Rete) a ratificare questa decisione. Auguri a tutti noi”.

Chi era alzato o quasi come Pasquale Bonavita è saltato in piedi.

Gli altri hanno dovuto attendere la mattina di oggi per cogliere la straordinarietà della notizia e plaudire.

Ma occorre anche ricordare che è stato lo stesso sindaco Monica Sabatino ad annunciare ieri sera , sempre durante la Festa Provinciale dell’Unità, svoltasi ad Amantea, che il direttore Mauro aveva già adottato la delibera con la quale si inizia il pur lungo e non facile processo per la costituzione della auspicata ed invocata casa della Salute in Amantea.

Una sorpresa evidentemente, visto che stamattina sulla locandina di un quotidiano locale si leggeva che ad Amantea “La casa della salute non si farà”.

Almeno per il vicesindaco GB Morelli, perché il delegato alla sanità Franco Pacenza , non a tutti, in verità, aveva anticipato la notizia già un paio di settimane fa, anche se raccomandandosi di non renderla pubblica.

La notizia però era attesa, perché il dr Fatarella aveva invitato già da alcuni giorni la Rete Difendiamo la salute proprio per giorno 7 settembre, come richiama correttamente e puntualmente Enzo Giacco.

Una anticipazione che si sposava con la Festa Provinciale dell’Unità che andava a svolgersi ad Amantea e con la presenza del Governatore Mario Oliverio.

Possiamo iscrivere questa dicotomia della comunicazione nel fatto che i quotidiani ormai hanno fatto il loro tempo, in specie in tempi di internet.

Comunque sia auguri ai pazienti della sanità amanteana e grazie a tutti coloro che hanno lavorato per questo risultato e che continueranno a lavorare per la attivazione della Casa della salute.

Pubblicato in Cronaca

Dopo Magorno anche Guglielmelli nomina la sua segreteria.

Ne faranno parte 20 persone slegate, dice il segretario provinciale, dalle varie correnti del partito.

  

Ne prendiamo atto rilevando che Gugliemelli manifesta la volontà di strutturare il Partito democratico cosentino e calabrese attraverso organismi rappresentativi dei territori.

 

Dice «Ho chiesto io stesso alle correnti di fare un passo indietro e di favorire un nuovo processo costituente e di radicamento del Pd. Abbiamo centinaia di militanti, dirigenti, sindaci e amministratori che quotidianamente fanno politica nel partito e nella società battendosi per i valori e principi in cui crede la comunità del Partito democratico.Questa è la vera forza democratica e popolare del Pd. Da qui occorre ripartire per segnare un nuovo protagonismo che possa essere utile all'azione riformatrice del governo regionale e nazionale».

 

Poi conclude il segretario «Per questi motivi ho nominato un esecutivo provinciale rappresentativo del nostro vasto territorio provinciale e completamente slegato dalle ormai superate logiche congressuali e correntizie.

Nelle prossime settimane saranno affidate le deleghe e soprattutto si insedieranno i dipartimenti tematici a cui collaboreranno altre forze ed energie del partito. Spero che da oggi possa ripartire con maggiore vigore e passione l'azione del Pd in tutto il nostro territorio».

 

Questi i componenti:

  1. Giuseppe Capalbo
  2. Era Rocco
  3. Enzo Giacco
  4. Francesca Tolve
  5. Salvatore Modesto
  6. Emiliano Di Donna
  7. Lucia Nicoletti
  8. Antonio Tiano
  9. Concetta Castoglione
  10. Marco Curcio
  11. Eleonora Ienaro
  12. Alessandro Porco
  13. Luigi Gagliardi
  14. Luigia Sproviero
  15. Amedeo Valente
  16. Giuseppe Ranù
  17. Rosa Ferraro
  18. Carmine Quercia
  19. Manuela Giordano
  20. Luca Candiano

I nostri auguri ad Enzo Giacco su cui graverà il non facile compito di collaborare per la migliore riuscita della Festa provinciale de L'Unità, che si terrà ad Amantea dal 27 al 31 agosto, ed avrà a titolo "Verso un autunno di riforme e cambiamento"

Pubblicato in Cronaca
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