BANNER-ALTO2
A+ A A-

Scrive Enzo Giacco del PD di Amantea: Egregio Commis sario ad Acta, torno a scriverLe in relazione al DCA n. 84 del 21 luglio 2015 con cui ha deliberato la chiusura del Laboratorio di analisi dell’Asp di Amantea.

Già in data 30 luglio mi permisi di parteciparLe le mie riserve su questa decisione chiedendoLe di revocare il provvedimento e motivando tale richiesta facendo riferimento alle specifiche criticità ed ai gravi disagi che la nuova situazione dal Lei decretata avrebbe finito per alimentare (lettera che ad ogni buon fine allego alla presente).

Non Le nascondo l’amarezza e lo stupore per la mancata comunicazione della Sua visita – avvenuta nei primi giorni dello scorso agosto - al Poliambulatorio della città. Sarebbe stata un’opportunità utile per aprire un confronto con tutte le forze politiche, sociali e sindacali presenti sul territorio, non solo per darci la possibilità di presentarLe le nostre ragioni, ma anche per portare a Sua conoscenza le ansie e le insicurezze provocate ai nostri concittadini.

Pur non comprendendo Le motivazioni del Suo comportamento, senza voler scadere in inutili polemiche, mi permetto di insistere su un concetto: non è accettabile che l’esercizio di razionalizzazione delle risorse possa tradursi in sperequazioni tra gli utenti. Perché nessun Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario può essere realizzato sulla pelle cittadini.

Io ritengo che sia compito di tutti coloro che si occupano degli interessi della collettività, e la Sua funzione commissariale non è immune da tale nobile fine, avvicinare e non allontanare i cittadini dalla società. La mia impressione, invece, è che la strada da Lei intrapresa, se porterà ad una riduzione del disavanzo sanitario, lo farà non tagliando sprechi ma servizi alla popolazione del nostro comprensorio, rendendola più fragile e vulnerabile in una Regione che per ragioni storiche presenta dei divari nel godimento dei diritti civili e dei beni di cittadinanza superiori rispetto al resto del Paese.

Ne approfitto – senza voler ovviamente fare un processo alle intenzioni – per condividere con Lei una mia preoccupazione.

Quali altri sacrifici saranno imposti dalla logica del rientro del disavanzo? Il timore è che iniziare a depauperare un territorio dai servizi essenziali di base – magari anche a causa di una debolezza di chi dovrebbe difenderne gli interessi – possa rappresentare un punto di non ritorno, che troncando e recidendo ad un certo punto non resti più nulla da tagliare.

E se questa dovesse essere la strada e se ciò dovesse tradursi in un depotenziamento dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali per la popolazione che vive nel nostro comprensorio, noi questo non lo possiamo accettare.

Non voglio neppure immaginare, ad esempio, cosa significherebbe svegliarsi la mattina e scoprire che le due eccellenze rappresentate da radiologia e fisioterapia sono state in qualche modo ridimensionate (o peggio azzerate).

Vorrei che Lei tranquillizzasse i cittadini di questo comprensorio.

Per tali ragioni torno a chiederLe la revoca del decreto e la tutela, nello svolgimento del Suo mandato, del diritto alle cure di chi vive nel nostro territorio e – se può essere utile a farLe comprendere le ragioni degli interessi che noi oggi difendiamo – di incontrarci per parlarci, confrontarci, giungere ad una soluzione che vada nella direzione della felicità e del diritto ad una vita serena dei nostri concittadini.

Per noi diventa un fatto determinante, infatti, garantire e potenziare i servizi che riguardano la cura del cittadino, perché la vastità geografica e la popolosità di questo territorio meritano un piano di riprogrammazione e di consolidamento dei servizi. Perché stiamo parlando di diritti garantiti dalla nostra Carta Costituzionale. Di questo terremmo a parlare con Lei.

Noi stiamo dalla parte dei cittadini.

Distinti saluti

Amantea, 4 settembre 2015                           Enzo Giacco               Segretario PD Amantea

NdR: Nella foto Oliverio e Scura in ospedale (Ci vò pensari a Madonna!)

Pubblicato in Cronaca

Un folto ed attento pubblico ha partecipato alla “prima” de “Alle soglie dell’ultimo giorno”,la nuova opera di Sergio Ruggiero.

Intense ed applaudite le letture di Maria Cuzzilla,la introduzione di Enzo Giacco segretario del PD di Amantea e le relazioni di Roberto Musì e Giuseppe Marchese del circolo culturale “Lo Scaffale”.

Questo l’intervento di Marchese:

“Signore e signori, buona sera,il mio amico Sergio Ruggiero mi ha chiesto di parlare brevemente della sua ultima opera “Alle soglie dell’ultimo giorno”, un compito arduo al quale mi accingo con qualche difficoltà, non perché mi manchino le parole, ma perché è realmente molto difficile sintetizzare in poche righe le emozioni che a distanza di giorni dalla lettura di questo straordinario romanzo, ancora, conservo vivide ed intense .

Chiudendo delicatamente l’ultima pagina del nuovo romanzo di Sergio mi sono reso conto che era finito, che non potevo andare oltre; al più potevo cominciare a rileggerlo, questa volta, magari, più lentamente, piluccandolo, soffermandomi su personaggi, luoghi, momenti storici, vicende, fatti, amori; magari ritornando indietro all’inizio del capitolo per meglio apprezzarne l’essenza ed il significato che lo scrittore aveva voluto offrire alla nostra valutazione.

E così ho fatto, scoprendo di avere, con facilità, superato la iniziale difficoltà, incontrata nella prima lettura, ad entrare con pienezza nella conoscenza di un momento vitale ed importante, ma nel contempo poco conosciuto, della storia calabrese ed amanteana e nel corretto apprezzamento dell’opera.

Come in tutti i suoi precedenti romanzi ancora una volta Sergio Ruggiero intende colmare la generale scarsa conoscenza della nostra storia, anteponendo alla scrittura della sua opera una intensa ricerca che, sappiamo, lo ha fortemente impegnato, inducendolo a confrontarsi con cultori di storia medievale anche di altre regioni, con ricercatori e docenti universitari.

Ricordo, a me stesso , prima che a voi, che la presenza araba ad Amantea, finora, ha potuto avvalersi di pochi contributi tra cui “Gli Arabi ad Amantea: elementi di documentazione materiale” della professoressa Cristina Tonghini , lo studio sui termini arabi nel territorio di Amantea condotto da Giuseppe Staccioli, ricercatore del CNR, la ricerca della miniatura del Synopsis Historiarum” “scovata” dall’internauta Giuseppe Sconzatesta, e poi diffusa dal cenacolo “Lo Scaffale” (l’assedio bizantino di Niceforo Foca ad Amantea nell’anno 886 d.C.), gli studi di Enzo Fera, Francesco Amato ed una pregevole e completa relazione del professor Roberto Musì.

Ora Ruggiero ci permette, con il suo romanzo, non solo di conoscere una parte della storia della presenza saracena ad Amantea , ma di respirare la società amanteana di quegli anni e le modificazioni che la città ha subito dopo la conquista da parte degli “infedeli” e che comportò non solo la scomparsa della religione cristiana , ma anche forti modifiche del dialetto, degli usi , dei costumi e della stessa gastronomia .

In questo contesto storico nascono, si sviluppano e muoiono, dolcemente o drammaticamente, intense storie d’amore , di amicizia, odi, battaglie, guerre, .

Ma soprattutto, si snoda dalla prima all’ultima pagina la storia dell’angelo che muove alla ricerca dell’Arca dell’Alleanza, trionfo del Bene sul male , conferma della necessità della Speranza, quella che offre conforto nella disperazione, quella che aiuta a superare tutti i momenti difficili, quella che oggi spinge migliaia di profughi al giorno a lasciare le proprie terre verso luoghi dove poterla esercitare.

Potrei continuare a lungo ma mi fermo volutamente a queste brevissime considerazioni per non togliervi il piacere di leggere un grande romanzo che saprà avvincere e convincere il lettore ed imporsi nel panorama letterario italiano.

Chiudo ringraziando l’autore Sergio Ruggiero ed invitandolo a continuare, l’editore Mannarino per l’attenzione che ha verso gli scrittori Amanteani ed il PD per l’attenzione avuta verso l’autore e a sua ultima opera, acchè solleciti l’attenzione dell’ amministrazione verso la cultura, magari ridando alla nostra città la civica biblioteca della quale nulla si sa più ed aprendo in essa una sezione di storia e cultura locale dove poter leggere anche i libri degli scrittori locali.

Grazie per l’attenzione Amantea 25.8.2015 Giuseppe Marchese”

Pubblicato in Primo Piano

Ecco la Dichiara zione del Segre tario del PD Amantea Enzo Giacco in merito alla visita del Commissario Massimo Scura ad Amantea

“Ho appreso dalla stampa della visita del Commissario Massimo Scura ad Amantea. Una visita – per così dire – “riservata”.

Per tale ragione sento di esprimere una certa amarezza e perplessità.

Nei giorni scorsi, infatti, le forze politiche, sociali e sindacali della città – in ragione dei tentativi di depotenziamento dell’Asp del Distretto di Amantea ed in particolare in merito alla chiusura del Laboratorio di analisi decretato proprio dal dottor Scura – hanno avvertito il dovere di scrivere al Commissario e di manifestare il proprio dissenso ponendo specifici quesiti.

Spiace che non abbia avuto la sensibilità di comunicarci la sua visita – né chi ne era a conoscenza ha avvertito il dovere di farlo – e di aprire un confronto con tutte le forze politiche, sociali e sindacali presenti sul territorio, così da darci la possibilità di presentargli le nostre ragioni.

I problemi di un territorio, infatti, non possono certo risolversi con una foto scolastica, bensì interagendo con le forze che hanno contezza delle ansie, dei desideri e dei bisogni dei cittadini.

Come Partito Democratico ribadisco la richiesta di “non chiusura” del Laboratorio di analisi ed anzi l’invito è quello di non depotenziare ulteriormente e di tornare ad investire sui servizi per la cura dei cittadini in questo territorio.

Amantea, ad esempio, necessita con urgenza di una casa della salute ed i cittadini del Comprensorio hanno diritto a servizi sanitari qualificati e a cure celeri.

Auspico, infine – in quanto, sempre dalla stampa, apprendo che si è aperto un “confronto” – che le prossime visite del dottor Scura ad Amantea vengano partecipate alle forze politiche, sociali e sindacali (ma anche a tutti i cittadini), in modo da darci la possibilità di contribuire ad una discussione informata e a far valere gli interessi veri di tutti i cittadini”.

Amantea, 12 agosto 2015

Ndr. Siamo in presenza della ennesima riprova della arroganza dei potenti ed insieme della ignavia di un popolo-quello amanteano- che è sempre meno popolo avendo abdicato al suo dovere di essere forte nelle avversità , non tanto e solo per se stesso ma per i futuri popoli( figli e nipoti) della futura Amantea, posto che continuerà ad esistere.

Basteranno gli auspici di Enzo Giacco?

Spes ultima dea: sperare sarebbe, forse, un errore.

Pubblicato in Politica

Ecco cosa risponde il neo segretario del PD alla mia lettera con la quale gli chiedevo di intervenire su aspetti importanti della vita cittadina, di cui- certo- il lungomare è parte sostanziale.

 

Caro Giuseppe, viviamo un tempo in cui purtroppo i Partiti vedono depotenziata la loro capacità di farsi rappresentanti dei desideri, delle ansie, dei problemi, degli interessi della collettività. Hanno perso quella abilità di mobilitare le popolazioni che li caratterizzava un tempo, stentano a stimolare forme di partecipazione alla vita pubblica.

Quello che può apparire come mero avvilimento delle organizzazioni partitiche – il cui ruolo potrebbe, anche legittimamente, essere sostituito da altre forme associative – si traduce, invece, in una riduzione della tensione critica e in un minore controllo del proprio ambiente politico, ovvero della possibilità di partecipazione alle scelte politiche che governano la propria vita.

Una degenerazione che ha condotto all’affermazione di un modello culturale in cui i cittadini possono trovare addirittura difficoltà nell’orientarsi fra le categorie di bene e male, ovvero di ciò che è giusto e ciò che invece non lo è. Questo decadimento – che produce i suoi effetti anche in quella che in democrazia dovrebbe essere una naturale attitudine al confronto, al dibattito, alla ricerca di soluzioni condivise ai problemi – rappresenta una delle principali sofferenze della nostra società.

Viviamo una crisi, infatti, che prima che economica è di valori e di ideali.

Una premessa per me doverosa, altrimenti – temo – non si capirebbe bene il senso delle mie parole e – soprattutto – delle mie intenzioni. Chi, come me, crede ancora nei Partiti - e desidera restituire loro un ruolo ed una funzione pubblica - non può permettersi di non essere realista, ovvero di non sapere qual è la situazione di partenza.

Avrei, infatti, potuto esordire con frasi ad effetto e retoriche, con l’intento di esaltare il soggetto politico che mi pregio di rappresentare nella nostra città. Tuttavia, la verità è che anche il PD non è immune rispetto alla crisi ideale e valoriale che affligge il Paese.

Avverto la responsabilità della credibilità del PD di Amantea e per tale ragione so bene che la moralità è l’investimento più importante che noi tutti, che ci identifichiamo nei valori e nelle idee del Partito, siamo chiamati a fare. A pochi giorni dal Congresso, abbiamo avviato un processo organizzativo propedeutico all’azione politica. Un percorso fatto non da rigide strutture, bensì di sensibilizzazione alla partecipazione, al confronto, alla discussione, entro cui tutti coloro che lo desiderano possano realizzare il loro altruismo sociale ed occuparsi della “cura dell’altro”.

Proprio per tale ragione, non posso che salutare con entusiasmo il fatto che i cittadini si siano mobilitati per portare all’attenzione del dibattito pubblico questioni di interesse collettivo, qual è – nel nostro caso – la realizzazione del nuovo lungomare. Io stesso, più di una decina di anni fa, mi feci promotore – con l’allora gruppo dirigente della Sinistra Giovanile – di una petizione popolare (che superò le mille firme) per la realizzazione di una Mediateca.

Quando i cittadini avvertono il desiderio di partecipare è sempre un fatto positivo. Un momento di crescita in cui l’autoconsapevolezza diviene contributo al benessere collettivo.

Ritengo che la realizzazione del nuovo lungomare, con annessi gli indispensabili servizi, sia un’opera di importanza strategica per lo sviluppo del nostro territorio. Penso che gli effetti benefici, infatti, contaminerebbero l’intero sistema economico comprensoriale. Con quest’animo io stesso ho firmato la petizione del Comitato promotore.

Già due o tre anni fa, con un gruppo di cittadini, protocollammo una richiesta di interventi denunciando alcune situazioni di degrado presenti su spiaggia e struttura adiacente.

Non ne faccio solo un problema di vetrina, bensì di una più complessiva questione che concerne lo sviluppo del nostro territorio. Una riqualificazione strategica che deve – come necessario per tutte le opere importanti – essere oggetto di una seria ponderazione e valutazione.

Ho assistito con piacere – così come mi sono ripromesso di fare anche per le future sedute – al Consiglio Comunale tenutosi lo scorso giovedì. Per mia abitudine partecipo con l’orecchio sempre attento ad ascoltare le ragioni degli altri. Non mi sfugge il fatto che la convenienza all’indebitamento è tale soltanto se la redditività del capitale investito è superiore al costo del debito. Da quanto emerso dalla discussione, invece, ci si troverebbe dinnanzi a risorse prese a debito dal 2011 delle quali circa ottocento mila euro già restituite alla Cassa Depositi e Prestiti a fronte di un investimento pari a zero per l’economia di Amantea. In pratica un’operazione antieconomica.

Certo, sulle opere necessarie alla città si deve e si dovrà discutere in modo approfondito. Se l’intento è quello di aprire una stagione di crescita vera per la città e il comprensorio, perché mi pare che di sviluppo stiamo parlando, allora sarà necessario verificare tutte le leve della crescita endogena che non possono non tenere conto delle specificità del nostro territorio. In tal senso, la politica dovrà avere come orizzonte il lungo periodo, perché i grandi progetti di sviluppo, la modificazione delle caratteristiche di contesto, non seguono le tempistiche dei mandati elettorali. Non amo fare l’elenco delle cose da fare ma, se questo paese vuole sposare la crescita dovrà prima o poi porsi il problema di come ridare vita al centro storico, di come valorizzare i ritrovamenti dell’antica Temesa, dello sviluppo urbano, della sicurezza dei cittadini, della tutela dell’ambiente, dell’erogazione dei servizi, di come avere un mare limpido e cristallino.

Rilevo, comunque, l’impegno assunto per la realizzazione del nuovo lungomare da parte dell’Amministrazione durante l’ultimo Consiglio Comunale, con l’auspicio che si concretizzi il prima possibile; di conseguenza mi aspetto che venga data la giusta attenzione ad un’opera di grande rilevanza per la città e sulla quale si è giustamente creata una forte aspettativa nella nostra comunità.

Mi auguro che nel frattempo l’azione del Comitato non si esaurisca e che anzi contribuisca a promuovere una “discussione informata” sulla questione. Il nostro Partito sicuramente a ciò si dedicheràanche fungendo da stimolo – sempre nel rispetto dei ruoli e delle funzioni – verso l’operato dell’Amministrazione. Ritengo, infatti, fondamentale una riflessione, rispetto alla quale cercheremo l’indispensabile contributo di tecnici in materia, sulla necessità di opere di messa in sicurezza del lungomare da realizzare preventivamente allo stesso. Ma reputo di grande importanza anche una riflessione sulle caratteristiche che dovrà avere la struttura e su come forme di finanziamento, anche private, possano contribuire alla crescita della nostra città. Su tali aspetti il PD di Amantea si interrogherà e sarà aperto al contributo di quanti hanno a cuore la crescita del nostro territorio.

Il mio desiderio – ed il mio impegno sarà volto a tale scopo – è che il PD possa avere una funzione nodale nella società, agevolandone le capacità inclusive e svolgendo un ruolo di connessione tra le istituzioni e la società per dare un contributo alla crescita economica e civile.

Il PD che abbiamo in mente vuole farsi carico delle sofferenze dei singoli e dei problemi della collettività, non riducendo il suo compito a comitato elettorale. Vorrei potesse dare un contributo alla felicità delle persone e concorrere nel migliore dei modi a scrivere un pezzo di microstoria della nostra sofferente, eppur bella comunità.

Enzo”

 

 

Ringrazio Enzo per la sua articolata risposta, e mi riservo di offrire ulteriori elementi di approfondimento e di riflessione, al solo fine di reiniziare un percorso di partecipazione democratica e popolare che non sia soltanto occasionale.

 

E’ tempo- infatti- che il governo della cosa pubblica “ritorni”ai partiti e sia sempre più sottratto agli uomini che si spacciano per suoi rappresentanti e rappresentanti del popolo.

Auguri per questo difficile percorso che ti accingi a compiere.

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Politica

Carissimo segretario, ho notato con piacere la tua presenza in consiglio comunale.
Devo segnalare che si tratta di una piacevole novità, il segno- mi auguro- che il PD- attraverso la sua carica principale- intende seguire, non tanto quello che fa l’amministrazione comunale (che è una miscela di appartenenze e di visioni partitiche), ma attraverso i comportamenti dell’intero consiglio comunale quello che viene fatto per la soluzione dei problemi di Amantea e degli Amanteani.

 

Una piacevole sorpresa- dicevo- perché ormai nella nostra città, che un tempo ha ospitato fior fiore di partiti, oggi sembra esistere solo il PD, ovviamente oltre il M5S, pur con le innegabili differenze.

Non sfugge a nessuno- infatti- che i consiglieri parlano le proprie lingue ed al più vivono il proprio ruolo di maggioranza e di minoranza, di governo e di opposizione, e che nessuno-tranne la Menichino- si esprime quale rappresentante del “partito” al quale è iscritto o di cui ha la tessera.

Onestamente mi aspettavo che dopo la presa di posizione relativa alla SS18, non ti sfuggisse l’occasione di intervenire su altri aspetti importanti della vita cittadina.

Mi riferisco- tra tanto, e per esempio- al problema del lungomare che ha visto nell’ultima seduta due distinte posizioni, una rappresentata dalla maggioranza ed una rappresentata dalle firme di 1609 cittadini che hanno voluto- credo per la prima volta-concorrere ad una scelta a favore di una opera che -prima ancora- che di tutti è della città.

Un lungomare che è uno specchio di Amantea; un’opera abbandonata ed in condizioni precarie ; prova ne siano le foto che allego a questa nota.

Da alcuni giorni vedo operai del comune che “pittano” le inferriate verso mare. Non tutte- per carità-. Non quelle verso la ferrovia, alcune delle quali sono addirittura pericolose.Probabilmente partendo dal fatto che quelle lato mare sono più viste!!! E possono essere viste nei selfie!!!

Da molto più tempo invece vedo tratti di carreggiata il cui bitume versa in condizioni di incredibile abbandono e sono-perfino- pericolosi, così come vedo tratti di marciapiedi in gran parte abbandonati ed in alcuni tratti perfino pericolosi

Parliamo di opere di manutenzione che possono essere fatte senza grandi costi e mi chiedo perché- per esempio-non si siano mantenute dal mutuo di 2,5 milioni una parte di soldi per manutenzionare l’opera stessa.( penso a 10 squadre di operai che sovrappongano nuove mattonelle alle vecchie dando lavoro agli amanteani e sicurezza alla loro famiglie. E’ noto come le ditte esterne si portino le loro professionalità!))

Concludo.

Carissimo segretario, il PD che cosa ne pensa di quanto accennato ?

Il PD avrà un ruolo nella tutela degli interessi generali del paese e degli amanteani?

Il PD vorrà avere voce in questo processo di crescita (o di decrescita) indicando, a chi ora è demoralizzato e disamorato dalla politica, che è possibile una politica diversa?

 

Aspetto la tua risposta e ti ringrazio anticipatamente               

Giuseppe Marchese

 

Pubblicato in Politica

Se non facciamo sbaglio è la prima volta che il PD amanteano si pronuncia sul problema della Statale 18, non solo per le evidenti ragioni di sicurezza della circolazione ma anche per i sottaciuti, se non nascosti, problemi di inquinamento ambientale ed acustico dei paesi attraversati dalla SS18 e derivanti dall’intenso traffico pesante che sulla stessa si è scatenato dopo il crollo del viadotto Italia, un fatto ed un nome emblematici.

 

Ed il neo segretario del Partito Democratico cittadino, Enzo Giacco, porge “Un plauso al Prefetto per l’interdizione al traffico pesante sulla statale tirrenica. Ora si intensifichino i controlli per far rispettare l’ordinanza”.

 

Al contrario noi ci stiamo chiedendo come mai ci siano voluti mesi per adottare questo provvedimento quando era possibile come poi è stato possibile.

Continua Giacco”Il collasso infrastrutturale dell’A3, a causa del crollo del Viadotto Italia ha causato l’impoverimento della sicurezza delle cittadine e dei cittadini della costa tirrenica e degli automobilisti in transito, ha innalzato i livelli di inquinamento acustico ed ambientale, sta logorando la qualità dell’arteria che regola gli spostamenti sulla costa tirrenica cosentina, rischia di determinare un crollo della domanda turistica producendo un danno al nostro, già fragile, sistema economico. La statale 18 del Tirreno cosentino è una strada costellata di centri abitati che spesso divide in due ed è dunque interessata al transito di molti pedoni che devono raggiungere i centri urbani o spostarsi verso i lungomare e le spiagge. La chiusura del Viadotto Italia ha finito per aumentare in modo esponenziale le criticità di una strada che già ne presenta diverse e che, troppo spesso, è testimone di incidenti dall’esito drammatico”

Conclude, poi, il neo segretario, ringraziando il Prefetto Tomao ma ricordando che il merito si deve al Presidente della Regione Oliverio che nei giorni scorsi ha auspicato la ordinanza prefettizia.., seppur tardiva

Infine la conclusione di Giacco: “Pur rendendomi conto che ciò comporterà un disagio per automobilisti e trasportatori quella del prefetto di Cosenza è una decisione saggia a tutela delle popolazioni che abitano i paesi della costa tirrenica cosentina. Per tale ragione, spero che saranno intensificati i controlli per far rispettare l’ordinanza del Prefetto, in quanto la sicurezza e la salute delle popolazioni devono essere anteposte ad ogni altro interesseSS18 ed inquinamento”.

Pubblicato in Cronaca

“Spes ultima dea” , è il messaggio che il neo segretario PD sembra voglia lanciare al popolo democratico di Amantea.

 

E lo fa con il primo comunicato stampa nel quale non fa  “More solito”-, l’analisi trionfante del risultato “plebiscitario” che ha accompagnato la sua elezione , ma- ex adverso – invita ad una unità di intenti che abbia quale punto di partenza la “tensione ideale” e quale obiettivo “il bene comune”.

 

Questo il suo sintetico comunicato dal titolo “Partecipazione, il futuro del PD”: L’obiettivo è far si che il partito democratico recuperi la necessaria tensione ideale, diventando “officina di idee” dove chiunque voglia occuparsi del benessere della collettività possa riconoscersi. La sfida vera ė aprire finalmente il Circolo al contributo di quanti - condividendone principi e valori - sceglieranno di impegnarsi per il “bene comune”, restituendo al PD una funzione centrale nella nostra città. Difficile ma non impossibile, se tutti i nostri iscritti ne sentiranno il peso e la responsabilità. Io ci credo. Enzo Giacco”.

Ed il richiamo alla “Partecipazione” si impone tanto più quanto si osservi che contrariamente alle più recenti consultazioni dei Democrat amanteani non ci sono state liste concorrenti atte a misurare le componenti del partito.

 

Ed il risultato si è visto nella inusuale e scarsa partecipazione di elettori.

Solo 196 elettori su circa 360 iscritti che non indica un buono stato di salute del partito, diviso non solo territorialmente ma anche , e ben oltre le foto di rito, nel rapporto con l’amministrazione comunale.

Resta, infatti, da capire perché non siano state pagate circa 30 tessere e perché siano mancati più di 130 votanti. E soprattutto se si tratti di voti “liberi”-posto che nei partiti siano mai esistiti- o come supponiamo voti vicini ad uomini del PD, tra i quali certamente possiamo- e dobbiamo- ascrivere Pirillo.

Ed il neo segretario sembra abbia lanciato proprio a questi “altri” PD l’invito a porgere idee di sviluppo della città, condivise e condivisibili.

Ed il successo della sua segreteria sembra che potrebbe derivare proprio dalla attenzione che il popolo assente dei Democrat darà alla sua proposta e soprattutto alle sue prossime azioni politiche. Azioni che saranno fortemente attenzionate dalla città e dai politici regionali e nazionali.

A proposito, nessun intervento dall’alto sul congresso PD di Amantea. Perché questo silenzio come se non interessasse a nessuno o come se non appartenesse a nessuno?

Pubblicato in Primo Piano

Gianfranco Suriano UDCEcco cosa dice Gianfranco Suriano nella sua mota stampa del 15 giugno 2015

“Nella giornata di ieri si è tenuto un partecipato Congresso del Partito Democratico di Amantea.

 

Alla fine dei lavori è stato eletto Segretario del Partito l’amico Enzo Giacco, persona qualificata e preparata, dal trascorso politico limpido e caratterizzato dalla costante ricerca di soluzioni per il territorio.

Con Enzo e altri amici, provenienti da percorsi politici diversi, si è condiviso l’inizio di un cammino finalizzato al raggiungimento di risultati in favore della nostra comunità.

Siamo ben consapevoli che per ottenere ciò, ogni singolo iscritto al PD di Amantea dovrà dare il proprio contributo e mostrare disponibilità al dialogo e al confronto democratico interno al Partito.

Nella nostra Città urge elevare complessivamente il livello del dibattito politico, finora tutto incentrato esclusivamente su ambizioni personali e visioni individualistiche che, di fatto, hanno cancellato ogni possibilità di sviluppo sociale ed economico per Amantea e Campora San Giovanni.

Noi crediamo che con l’elezione di Enzo a Segretario del PD di Amantea, possano sussistere tutte le condizioni per ridare dignità all’azione politica in generale e trasmettere all’intera cittadinanza, indipendentemente dalle proprie appartenenze politiche, l’idea che l’impegno nei partiti costituisce sempre un elemento positivo per la comunità.

 

Siamo, quindi, pienamente convinti che la chiave di volta per far riavvicinare i cittadini alla politica sia il recupero di un impegno coerentemente improntato ai valori della legalità, dell’etica pubblica, della solidarietà e dell’equità sociale.

 

Auguri di cuore all’amico Enzo ma anche al Vice Segretario Antonio Veltri e al Tesoriere Antonio Morelli. 

Pubblicato in Politica

Esattamente come avevamo intuito ( o saputo, che poi non è diverso!)

Vale la pena di richiamare la nostra affermazione“Plebiscitaria , al contrario, è la candidatura di Enzo Giacco, il Cincinnato del PD, che non solo ha avuto i necessari contatti con alcuni “possessori” di tessere, ma che ha anche le garanzie della politica regionale ed ha vicino i giovani del PD”.

E così è stato.

 

Ecco i risultati definitivi:

Elettori 328 ( mancano coloro che non hanno ritirato la tessera prima delle votazioni!)

Votanti 196 ( non hanno votato ben 132 elettori!) Un esercito! A chi appartenevano? Molti a Pirillo, altri alla maggioranza.

 

E’ stata presentata una sola lista “ Cuore Democratico”

La lista di Enzo Giacco aveva quale vicesegretario Antonio Veltri e quale tesoriere Antonio (Tonino) Morelli.

La lista aveva anche candidato ben 60 elettori per il direttivo allargato.

Con queste premesse, Giacco e la lista hanno ottenuto 189 voti: un plebiscito!

Solo 4 le schede bianche e 3 le schede nulle

Il PD è rappresentativo sia del capoluogo che della frazione.

Del direttivo fanno parte anche 12 espressioni distinte rispetto alla lista vincente.

Del direttivo fanno parte di diritto anche il sindaco e gli assessori e consiglieri iscritti al PD. Ma la verità è che l’amministrazione comunale è la vera perdente.

Aspettiamo per stasera la dichiarazione del neo segretario Enzo Giacco.

 

Nel mentre vi mostriamo nella foto alcuni degli artefici di questa elezione: Antonio Veltri, Gianfranco Suriano e Biagio Miraglia.

Pubblicato in Primo Piano

E’ finito il tempo in cui la nomina del segretario del PD ad Amantea era una battaglia tra pirilliani ed antipirilliani.

 

Mistero della politica. Oggi Pirillo è fuori dalla partitocrazia e dalla stessa politica e scomparso Pirillo sono scomparsi anche gli antipirilliani.

Il problema però resta. Comunque sia gli iscritti del PD , prima, avevano le proprie insegne sotto le quali militare e da seguire come eserciti invincibili.

 

Oggi non è più così. Oggi è necessario raggruppare i voti dei maggiorenti locali per poter concorrere alle elezioni, oltre che-ovviamente- per avere changes reali. E non basta.

Ieri il candidato era obbligato dalle cose , oggi ,invece, occorre anche trovare un candidato a segretario che nel contempo sia capace, disponibile ed equilibrato.

Cosa non facile , atteso, anche, che,insieme, occorre che il partito tenga conto delle due anime della città e della politica. Intendo il capoluogo e la frazione Campora San Giovanni.

Proprio per questa ragione ritengo si possa escludere il supposto e proposto candidato camporese L.F., se non per una azione di disturbo che, però, potrebbe anche ritorcersi contro chi la fa e chi la dispone.

Plebiscitaria ,al contrario, è la candidatura di E.G., il Cincinnato del PD, che non solo ha avuto i necessari contatti con alcuni “possessori” di tessere, ma che ha anche le garanzie della politica regionale ed ha vicino i giovani del PD.

 

L’unico problema che rilevo è che il neo segretario del PD di Amantea potrebbe diventare domani anche il catalizzatore di voti per le prossime elezioni comunali. Tanto più che la voce del popolo PD ascrive a Campora la vicesegreteria.

Non che questa maggioranza sta per cadere e quindi si debba andare ad elezioni. Al contrario.

Ma perché in politica è tutto possibile, anche se si può sempre invocare il cambiamento delle regole.

In Italia, ed Amantea ne fa parte sintanto non diventi un regno a sé, il vangelo secondo “Matteo” può anche essere cambiato, o, meglio, corretto, integrato, reinterpretato.

 

Ormai il Signore è salito in croce e gli Italiani siamo quasi tutti ai piedi della croce.

E la “religione” della politica è fortemente cangiante.

Pubblicato in Politica
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy