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Il consiglio del 18 novembre per i pochi che hanno avuto modo di assistervi è sicuramente un pezzo della storia democratica del nostro consiglio comunale.

 

Abbiamo già pubblicato la nota del sindaco Monica Sabatino.

 

Ora la parola passa a Francesca Menichino.

 

“CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 NOVEMBRE: LE NOSTRE PROPOSTE, LE LORO PROTESTE.

Nel consiglio comunale del 18 novembre sono successe tante cose.

Si inizia e ricordiamo al Presidente Linda Morelli che, come da nostra mozione approvata, nel prossimo consiglio comunale si dovrà inserire come punto all’ordine del giorno la modifica del regolamento che consentirà finalmente di effettuare le riprese del consiglio.

Il consiglio va avanti ma rileviamo subito che qualcosa non torna nel verbale da approvare sulle date del deposito degli atti del bilancio: come da documentazione allegata il deposito è avvenuto il 28 luglio ma il sindaco dichiara che è avvenuto il 22 e la segretaria “stranamente” verbalizza il 22 in tutti gli interventi, persino nel nostro, nonostante l’ eccezione di mancato rispetto dei termini.

Il sindaco fa una telefonata ed esce dall’aula. Quando la seduta riprende, si modifica il verbale nel rispetto della verità documentale e si va avanti, pur rimanendo il problema dei termini.

 

E siamo ai temi del consiglio, ci sono altri 4 punti da discutere:

-          RIMODULAZIONE DI 44 DEBITI POSTICIPATI AL 2040: 10 MILIONI DI EURO CHE SI FINIRANNO DI PAGARE TRA 25 ANNI, DOPO I 92 MUTUI DI MAGGIO, MA NON CI HANNO DETTO A COSA CI SONO SERVITI TUTTI QUESTI SOLDI, PER QUALI OPERE SONO STATI CONTRATTI E SE QUESTE OPERE SONO STATE REALIZZATE

-          RICHIESTA DI ALTRI 5 MILIONI DI LIQUIDITA’ ALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI DA RESTITUIRE IN 30 ANNI

-          RICHIESTA DI 1.100.000 EURO: ALTRI MUTUI PER IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE VARIAZIONE DI BILANCIO PER UN IMPORTO DI 1.239.453 EURO

Alleghiamo un’unica nota (la trovate qui in calce) valida per tutti i punti che in sostanza contiene una PROPOSTA:

 

BASTA CON I DEBITI, L’UNICA STRADA DA PERCORRERE E' LA REVISIONE DELLA SPESA, e facciamo esempi concreti di riduzione dei costi:gli affidamenti esterni , la spesa informatica, le continue spese per riparazioni delle pompe di sollevamento, i continui impegni per riparazioni meccaniche soprattutto dopo che è stato licenziato il meccanico, un progetto di innovazione del consumo elettrico che consentirebbe di ridurre notevolmente la spesa elettrica, poi la captazione delle acque e gli sprechi delle condotte, ed ancora la formazione di un ufficio legale. Insistiamo, fate questo e non prolungate i mutui, ma le delibere vengono approvate, otteniamo però che l’assessore Tempo impegni il consigliere Osso alla convocazione di una commissione per parlare di revisione della spesa, che attendiamo da mesi.

 

Al quarto punto facciamo altra proposta: quella di strutturare in un Comune tanto indebitato un ufficio che si occupi solo di cercare di attingere ai fondi europei diretti e indiretti, lo chiediamo all’assessore ai fondi comunitari, per chi non lo sa è Rubino, ma non risponde e urla insieme a Cannata “ questo non è un argomento all’ordine del giorno!”.

 

Ed è a questo punto che interviene il sindaco, ma non parla dei mutui o dei fondi comunitari, no, parla dell’attività di opposizione del M5s, che ritiene più “inerente” all’ordine del giorno, con l’avallo della presidente Morelli che alzandosi in piedi, dice “il sindaco è la massima autorità, deve parlare”.

E parla il sindaco, anzi urla, rimproverandoci di fare continui accessi agli atti, di sorvegliare in modo stretto e rigoroso tutta l’attività dell’ente, gare, commissioni, concorsi. In sostanza ci accusa di fare solo il nostro lavoro di opposizione, vissuto evidentemente come un fastidio. E qui è d’obbligo domandarsi perché al sindaco da fastidio la nostra attività di controllo prevista dalla legge? Il consiglio comunale è organo di indirizzo e di controllo, che dovrebbe essere svolto da tutti, non solo dalle opposizioni. Ma forse il sindaco ha qualcosa da temere? C’è qualcosa che non può essere mostrato ad un consigliere o ai cittadini?

 

Ma ci sono cose gravissime che il sindaco ha detto in consiglio: parla del nostro controllo sul concorso di ragioniere e dice “che poi tutti si lamentano che non è stato vinto da nessuno”.Ma cosa vuole dire? Ma perché collega la bocciatura di tutti i candidati al nostro controllo? Questa è una cosa gravissima sulla quale vogliamo spiegazioni precise e chiarezza per i concorrenti e per i cittadini, è inaccettabile che Amantea dopo più di un anno dal pensionamento del ragioniere non abbia ancora un funzionario “regolare” che riprenda in mano la disastrosa situazione finanziaria dell’ente.

 

Ha detto poi che la nostra sola presenza ha rallentato l’espletamento della gara per l’integrazione scolastica, questo è veramente vergognoso, utilizzare i minori che a scuola attendono gli educatori per colpire un avversario politico, attribuire a noi disfunzioni e ritardi dell’Ente e non andare a sollecitare il funzionario responsabile dott.ssa Trafficante, che ci ha detto cose diverse e che lamenta giustamente di lavorare senza nemmeno un collaboratore: praticamente è responsabile non di un settore ma solo di se stessa. L’abbiamo sollecitata più volte per accelerare la gara aperta davanti a noi dal 21 ottobre senza che ci sia nemmeno un verbale sul sito. Anche su questo ci deve fornire spiegazioni e sul bando che contiene chiare contraddizioni, spiegazioni che attendiamo da più di un mese .

 

Ci dice poi che ci siamo introdotti in una casa privata. E perché non dice che si tratta di una casa popolare facente capo ai familiari di un assessore , segnalataci da chi da mesi o da anni attende un alloggio mentre moltissimi alloggi non sono utilizzati? Questo lavoro lo dovrebbe fare il sindaco con il comandante dei vigili. E dovrebbe dire all’assessore in questione di fare liberare quell’alloggio se non è regolarmente occupato. Noi lo abbiamo chiesto all’assessore il quale ha risposto che era tutto regolare. Eppure quando siamo andati lì con i cittadini, il campanello non suonava e la corrente elettrica era staccata, e abbiamo chiamato i vigili.

 

Si verifichi questa situazione, così come il cantiere abbandonato dell’ex carcere dove avvengono ripetuti furti di pezzi dell’impalcatura, che costituiscono un gravissimo pericolo per coloro i quali si avventurano da quelle parti, nonché un ulteriore danno per l’ente.

Si pensi ad amministrare quindi, che non vuol dire fare ciò che si vuole, ma significa scegliere il meglio per la comunità, nel rispetto della legge!

Invitiamo tutti i cittadini a informarsi e a chiedere conto agli amministratori, a pretendere trasparenza, giustizia ed efficienza.

Noi continueremo a fare solo il nostro dovere per il bene di tutti gli amanteani e di Amantea che ne ha davvero tanto bisogno!

 

E questa è la nota allagata al consiglio comunale del 18 novembre 2015:

IN QUESTO MOMENTO IN QUESTO CONSIGLIO COMUNALE STATE PER DELIBERARE IL FUTURO NOSTRO, DEI NOSTRI FIGLI E DEI NOSTRI NIPOTI CON I SEGUENTI ATTI, già decisi prima di oggi e anche prima della commissione di giorno 13:

-          RIMODULAZIONE DI 44 DEBITI POSTICIPATI AL 2040 : 10 MILIONI DI EURO CHE SI FINIRANNO DI PAGARE TRA 25 ANNI .MA NON SAPPIAMO NEMMENO A COSA CI SONO SERVITI TUTTI QUESTI SOLDI.

PER QUALI OPERE SONO STATI CONTRATTI QUESTI MUTUI? E QUESTE OPERE SONO STATE REALIZZATE? (informazioni che avreste dovuto fornirci prima e non dopo del consiglio, allego il documento con il quale la segretaria dott.ssa Mercuri si impegna a fornire questi dati che ieri non è stato possibile rintracciare);

-          RICHIESTA DI ALTRI 5 MILIONI DI LIQUIDITA’ ALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI DA RESTITUIRE IN 30 ANNI

-          RICHIESTA DI 1.100.000 EURO: ALTRI MUTUI PER IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE

-          VARIAZIONE DI BILANCIO PER UN IMPORTO DI 1.239.453 EURO, dove sulla carta, ripeto sulla carta, si dice che è garantito il pareggio di bilancio, ora delle spese siamo sicuri, ma le entrate ci sono davvero? O è un altro artificio contabile per garantire non la regolarità dei conti ma il livello della spesa?

La notizia in sostanza è: altri debiti, lasciati pure in eredità.

Mai come adesso abbiamo la netta la percezione che così non si potrà continuare per molto tempo.

Ma come è possibile che il nostro comune già fortemente indebitato per un importo di circa 21 milioni di euro continui ad indebitarsi? Questo chiediamo all’Assessore competente e a tutta la giunta i cui atti sono collegiali. E quali saranno le rate di tutti questi mutui? Come vi si farà a pagare la rata di mutuo? Attualmente ammonta a circa due milioni di euro all’anno, e continuiamo ad indebitarci.

Com’è possibile che non ci sia nessuno degli amministratori che capisca che l’unica necessità impellente è ridurre la spesa?

NESSUN TAGLIO MA SOLO SPESE. Anzi le spese aumentano:pensate solo ai 130 mila euro del programma estivo (circa il doppio dell’anno scorso) che gridano vendetta davanti a tutti i lavoratori che non vengono pagati regolarmente: operai delle cooperative, dipendenti della Multiservizi spremuti fino all’osso e diversi lavoratori che gravitano attorno al Comune.

 

Se un padre non riesce a comprare il mangiare ai propri figli, non compra per sé un paio di scarpe firmate. Piuttosto cammina scalzo, a meno che non è un padre scellerato. E invece voi continuate a comprare sistematicamente il paio di scarpe firmate.

Ma non c’è niente da fare. Ho chiesto in commissione quali fossero stati dall’inizio della consiliatura i tagli della spesa, il sindaco mi ha parlato solo dei premi di assicurazione senza dire di quanto siano stati tagliati.

Siamo al collasso totale, abbiamo debiti e contenziosi con tutti i fornitori dei servizi fondamentali: acqua, luce, gestione dei rifiuti, depurazione. Si è rischiato di non pagare i dipendenti, nel mese di ottobre, senza capire come poi siano usciti i soldi.

 

Già a maggio è stata deliberata la rimodulazione di 92 mutui, per 17 dei quali il tasso invece di diminuire è aumentato con maggiori spese per l’Ente.

E’ vero che nell’immediato le rate di mutuo si riducono, ma il minore esborso, secondo la norma dovrà essere destinato a spese di investimento o a riduzione di finanziamenti e non alle spese correnti. E il minore esborso, si parla di 300.000 euro circa su 136 mutui, non si poteva trovare attraverso uno studio di riduzione dei costi, in un bilancio di 41 milioni 300.000 è meno dell’1%. Mentre il debito complessivo si incrementerà notevolmente.

 

Il M5S a maggio ha chiesto di valutare, mutuo per mutuo, l’effettiva convenienza dell’operazione, facendo una riflessione seria e condivisa in commissione bilancio: proposta bocciata dalla maggioranza.

Non ripeterò questa richiesta ma chiedo con forza a ciascuno di voi consiglieri che vi assumete la responsabilità di questo voto di pensare anche solo un momento, prima di votare, all’alternativa, alla necessità che ci sarebbe di risparmiare diversamente riducendo i costi: pensiamo a tutti gli affidamenti esterni che fa l’ufficio Tributi (per esempio i 24.000 euro di ADA informatica), pensiamo all’alimentazione di una ventina di fotocopiatori tanti quanti ne ha tutta la provincia di Cosenza, mentre se ne potrebbero avere 2 per piano e utilizzare la formula del noleggio, pensate alle continue spese per riparazioni delle pompe di sollevamento con pessimo rendimento, ho visto continui impegni per riparazioni meccaniche dopo che è stato licenziato il meccanico, so che giace su qualche scrivania un progetto di innovazione del consumo elettrico che consentirebbe di ridurre notevolmente la spesa elettrica, pensiamo alla captazione delle acque o agli sprechi delle condotte, ed ancora all’emorragia delle spese legali ecc.. ecc..ecc…

 

Prima di impegnare il vostro voto pensate a tutto questo anche solo per un attimo.

E poi decidete secondo coscienza.

Amantea, 18 novembre 2015

Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Amantea

                                                                                  Firmato

                                                                                 Il Consigliere Comunale

                                                                                  Francesca Menichino

                                                                                                                          

Pubblicato in Politica

Il Consiglio Comunale di oggi 18 novembre presenti solo pochissime persone, tra cui, sulle scale, i ragazzi della Ragioneria che si sono presentati per parlare con il sindaco dei problemi di agibilità e sicurezza del loro istituto, passerà alla storia come uno dei più dialetticamente accesi degli ultimi anni.

 

Intanto ecco quanto letto dal sindaco Monica Sabatino e consegnato alla segretaria con espresso invito al suo invio al sig Prefetto

 

“Non ho più intenzione di tacere e di sopportare il comportamento della signora Menechino.

E’ dalla campagna elettorale che ha iniziato con una politica di disinformazione e cattiva informazione che non si può più tollerare…ha cominciato dall’ineleggibilità gridando ai quattro venti che sarei stata illegittimamente eletta, peccato per lei che un giudice definendo la sua ricostruzione “suggestiva” le abbia dato torto.

Ha continuato quotidianamente la sua caccia alle streghe all’interno del comune inserendosi un tutti gli uffici con una continua richiesta di accesso agli atti, naturalmente nel pieno diritto della sua carica, ma per dimostrare cosa?

Cosa crede di voler dimostrare signora Menechino? Cosa pensa che all’interno dell’ente ci sia una massa di delinquenti e lei sia la paladina della giustizia?

Perché solo in questo caso si spiegherebbe la sua vigilante presenza alle gare che svolgono i funzionari. I politici devono stare lontani dalle gare e dai concorsi….

I funzionari sono i responsabili e devono avere la libertà e la tranquillità di scegliere oggettivamente senza nessun condizionamento… il politico esclusivamente con la sua presenza potrebbe condizionare inconsapevolmente.

 

Facciamo qualche esempio:

ha seguito la commissione del concorso per il responsabile del settore finanziario nei giorni in cui si sono svolte le prove scritte, si è presentata davanti alla sede d'esame, ha iniziato a sindacare su tutto, si è fatta trovare all'uscita dei candidati e ha seguito i commissari fino in comune, insinuando subdolamente in rete chi sarebbe stato il vincitore. La coerenza signora Menechino e la correttezza lei sa per caso dove abitano? io credo di no.

Tralasciamo poi i colloqui fatti per L'art.110 o gli assistenti sociali del progetto Home Care Premium dove è stata praticamente seduta al tavolo della commissione o il suo atteggiamento all'ultima gara per il servizio d'integrazione scolastica che ha inevitabilmente rallentato il servizio per i ragazzi diversamente abili che attendono con ansia questo sostegno...nelle gare cara signora chi partecipa sa benissimo quali sono gli strumenti per tutelarsi, non è necessario che la politica irrompa...d'altronde lei è esperta ormai nell'intromettersi su tutto, come se la carica di consigliere comunale le abbia generato un delirio di onnipotenza e di onniscienza, come non citare l'irruzione

in un'abitazione privata, che sembrava proprio una perquisizione.

O l'ultima bravata della visita in un cantiere aperto, con tanto di enorme bugia pubblicate su Facebook.

 

E' proprio questo episodio che ha colmato il vaso della mia tolleranza e sopportazione. Per tutta la giornata di sabato ,quando mi hanno segnalato ciò che la signora aveva scritto e soprattutto ciò che aveva scatenato nei commenti, mi si è gelato il sangue. Nello stesso momento in cui seguivo i tg e guardavo con grande tristezza ciò che il fanatismo e l'estremismo religioso avevano generato,osservavo come una bugia, detta in modo subdolo, nel tentativo di sminuire e delegittimare le istituzioni mistificando come il suo solito la realtà, avesse generato l’odio e la rabbia dei cittadini..

Copio testualmente: "Una vergogna" "Ci vorrebbe l'isis al Comune per questa gente di merda" "Maledetti. I nostri soldi buttati lì da anni...che possiate marcire all'inferno".

 

E a tutto questo la signora come risponde, sapendo di aver scritto una cosa della quale non ha nessuna contezza, "E' una vergogna che grida vendetta".

 

Prego di considerare lo stato d'animo che avevo in quel momento...leggere queste cose fa male...possibile che non ci si renda conto che così si istiga la popolazione all'odio e alla violenza? Dico solo che se dovesse succedere qualcosa a qualche amministratore o a qualche dipendente comunale riterrò la signora Menechino moralmente responsabile.

Vorrei sapere quanto sta facendo per i cittadini e quanto per i suoi interessi personali…

A cosa aspira?

D’altronde lo dicono anche quelli che erano della sua parte che il suo unico obiettivo è la visibilità personale a tutti i costi, anche se a pagarne le conseguenze sono i cittadini e la loro fiducia nelle istituzioni.

Le interessa semplicemente sollevare polveroni per accendere l’attenzione su di se.

 

Ma ormai il suo gioco è chiaro, si levi la maschera che l’abbiamo riconosciuta e, soprattutto, l’hanno riconosciuta i cittadini.

Pubblicato in Politica

Ecco il comunicato stampa di Dalila Nesci

«L'avvocato cosentino Nicola Carratelli ha cercato di piegare la libertà di azione politica del consigliere comunale 5 stelle di Amantea, Francesca Menichino».

 

Lo ha dichiarato la deputata M5s Dalila Nesci, intervenendo alla Camera.

«Per una mediazione rispetto alla richiesta di 70 mila euro, via mail Carratelli le ha chiesto – ha detto la parlamentare nell'aula di Montecitorio – il riconoscimento pubblico, anche tramite comunicato stampa, di non essere mai stata aggredita dal signor Giuseppe Sabatino, e di aver quindi inventato l'episodio contestato.

Carratelli le ha inoltre chiesto analogo riconoscimento da noi deputati 5 stelle, che in proposito interrogammo il ministro dell'Interno».

«La vicenda – ha aggiunto la deputata – riguarda una violenta opposizione al rilascio di dati pubblici da parte del Sabatino, allora responsabile dell'ufficio di Ragioneria.

Inoltre, per chiudere la partita, il Carratelli ha chiesto al nostro consigliere comunale l'impegno ad astenersi dall'intervenire su Sabatino e sul suo lavoro gratuito in municipio».

«Giuseppe Sabatino – ha riassunto la parlamentare 5 stelle, sollecitando risposta alla citata interrogazione – è un pensionato che nel Comune di Amantea dirigeva la Ragioneria e faceva pure il vicesegretario.

Sua figlia Monica è il sindaco.

Arrivato alla pensione, per la gestione della Ragioneria Sabatino padre è stato incaricato dalla figlia di fare da tutor al segretario comunale; in attesa di essere sostituito da altro dipendente, da reclutare con concorso pubblico.

Nella sua funzione di consigliere, Menichino chiese al municipio documenti della Ragioneria, vedendosi contro un'inusuale e ferma opposizione di Sabatino padre.

Menichino sporse querela insieme a un testimone e Sabatino la querelò a sua volta».

«A distanza di un anno dal pensionamento – ha concluso Nesci – Sabatino padre mantiene un ruolo improprio all'interno del Comune di Amantea, perché il suo posto è ancora vacante e lui fa il tutore di un sostituto che non c'è, come ha dimostrato un'ispezione dei senatori 5 stelle Morra e Gaetti».

 

Pubblicato in Cronaca

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Essere portavoce del M5s significa rappresentare non se stessi e gli interessi di amici e compari.

Significa piuttosto dare voce ai cittadini, a tutti i cittadini, soprattutto a quelli più deboli, più inascoltati e quasi invisibili per i potenti. Per cui oggi io questo farò: le parole che leggerete non sono le mie ma sono quelle dei cittadini che a noi hanno rivolto una richiesta facendo una denuncia precisa.

Uno di questi  ci ha detto:“ Lavoro per le cooperative del  Comune, mi pagano poco e con diversi mesi di ritardo, non ce la faccio più!”


Ha impiegato quasi un’ora di tempo un cittadino di cui non farò il nome per raccontarmi tutto il suo sdegno, tutta la sua sofferenza  per un sistema che sfrutta i lavoratori, tenendoli in un clima di incertezza e di precarietà senza  tutela per i loro diritti, a partire da quello fondamentale che è il diritto alla retribuzione. Sembrava un fiume in piena come chi non ha parlato per anni e ha bisogno di dire tutto quello che si è tenuto dentro e che ha dovuto ingoiare.


Mentre ascolto mi vengono in mente tante cose: il meccanico licenziato qualche mese fa, pare per una ritorsione, lo stipendio  che per molti è di 600- 700 euro al mese, e dall’altro lato il milione circa di euro che il comune spende per la manutenzione ad Amantea.

E poi mi vengono in mente i tre milioni e mezzo di euro che la ragioneria ha richiesto alla Banca Carime il 30 giugno come anticipazione di liquidità, mentre quasi contemporaneamente prorogava la convenzione di tesoreria ad un tasso 5 volte superiore a quello precedente di 0, 80 punti percentuali.


Oggi mi dicono però che non ci sono più soldi e che pare che  anche gli stipendi degli impiegati siano a rischio. Il cittadino mi chiede “ma dove sono finiti i soldi?”. Mentre continua senza freno  ad aumentare l’indebitamento.

Si dice che i soldi non ci sono, ma nello stesso tempo si spendono 150.000 euro circa per il programma estivo,  non riscuotono i soldi delle occupazioni di suolo pubblico della notte bianca, si tengono e si alimentano una ventina di fotocopiatori con continue riparazioni e forniture di cartucce e di toner a beneficio di un solo fornitore, si spende senza controllo per continui contenziosi legali, si riparano spesso mezzi, pompe di sollevamento dell’impianto di depurazione malfunzionante, si spendono 25.000 euro all’anno fissi per un canile mentre soprattutto Campora è piena di cani randagi. Insomma una vera e propria incontrollabile emorragia di soldi pubblici.


A tutti gli operai diciamo di non avere paura e di denunciare se hanno qualcosa da denunciare.

Noi saremo accanto a loro se ci saranno da fare battaglie di legalità e di giustizia.

Dopo ciò che abbiamo scritto  mi auguro che nessuno e dico nessuno si metterà ad  indagare su chi sia stato a parlare, o a minacciare o maltrattare nessun lavoratore.

E ci auguriamo con le parole di questo lavoratore che questo stato di cose cambi: “in un modo o nell’altro deve cambiare”!

Noi, con l’aiuto dei cittadini faremo la nostra parte.


Comunicato stampa visibile su: http://www.amantea5stelle.it/

Pubblicato in Primo Piano

Ormai e’ “guerra” tra l’amministra zione comunale Assente ai reali problemi degli amanteani e Francesca Menichino del M5s.

Una “guerra” che la consigliera “combatte” quasi da sola visti i “silenzi” della minoranza che non si sa se ignori o se sappia e preferisce il silenzio

Una guerra contro le ingiustizie sociali , contro le indifferenze, .

Il problema è quello irrisolto tra chi non ha casa e gli alloggi popolari vuoti ed inutilizzati.

Scrive Francesca Menichino : “ Sull’emergenza abitativa il sindaco non si giri dall’atra parte”

“ Ieri, nella stanza del sindaco, abbiamo chiesto chiarezza e responsabilità, comunicando ufficialmente che in questo momento ci sono ad Amantea 4 persone che vivono un'emergenza abitativa, e chissà quanti che hanno difficoltà a pagare l'affitto.

 

Le questioni sono due :

- quanti alloggi popolari sono vuoti e non vengono utilizzati?

- quali politiche abitative mette in atto questo comune, se ne mette in atto?

E' da febbraio che ci occupiamo della non facile questione, e al di là dell'assegnazione provvisoria ad un cittadino, Giuseppe Pagliaro, al quale la casa è stata data poco prima che morisse, nonostante su quella casa ci fosse un'ordinanza di sgombero risalente al 2010, cioè cinque anni prima.

Abbiamo protocollato un accesso agli atti, una richiesta di incontro ed una diffida a luglio: nessuna risposta. Adesso basta.

E così ieri, alla presenza di due cittadini che sono entrati con noi nel Palazzo, il sindaco ha preso finalmente atto del fatto che ci sono già tre "accertamenti maturi", cioè tre alloggi pronti ad essere sgomberati per lo meno da 4 mesi, come ci aveva detto e come ha confermato il comandante dei vigili.

 

E allora perchè non si procede?

Così abbiamo protocollato questa diffida (la alleghiamo):

si risolva tutto, a partire dalle emergenze, in una settimana oppure andremo in Procura.

Il sindaco ha detto " sembra che sono io che non ho umanità", ed io ho risposto " si, sembra proprio così".

Ci dimostri il contrario.”

 

Questa la diffida:

Comune di Amantea                          Sindaco Pro Tempore

Comune di Amantea                          Assessorato Politiche Sociali

Comune di Amantea                          Comando Polizia Municipale

Comune di Amantea                          Responsabile ERP

E, p.c. ATERP Provincia Cosenza

Oggetto: RISCONTRO OMESSA RISPOSTA. DIFFIDA.

La sottoscritta Francesca Menichino, nata a Napoli, il 28.02.1972 e residente in Amantea, nella qualità di Consigliere Comunale del Comune di Amantea (CS),

Premesso che:

·         in data 3 luglio inviava al protocollo on line dell’Ente nota avente ad oggetto Interpellanza, accesso atti diffida e messa in mora ai medesimi destinatari, relativamente al contesto relativo alla gestione della edilizia residenziale pubblica;

Considerato che:

·         nessuna risposta è pervenuta alla scrivente e nessuno degli adempimenti richiesti è stato realizzato;

·         allo stato attuale alla scrivente risulta l’esistenza perlomeno di quattro cittadini senza fissa dimora tutti nominativamente segnalati in un colloquio intercorso in data odierna con il sindaco ed il comandante di polizia municipale, alla presenza dell’assessore Pati, dell’assessore Morelli.

I suddetti cittadini rispondono ai nomi di (.....omissis per ragioni di privacy), i quali per varie situazioni tutte riassumibili in forme di disagio economico non riescono a pagare in modo stabile un fitto casa;

Ritenuto che:

non è accettabile una situazione di tale immobilismo di fronte a bisogni primari, quali quelli abitativi che rimangono insoddisfatti senza un intervento risolutore da parte delle pubbliche istituzioni;

la situazione della distribuzione degli alloggi di edilizia popolare nel Comune di Amantea appare del tutto inadeguata e foriera di gravissimo pregiudizio per una vasta fetta della popolazione a cui è negato il diritto abitativo stante la situazione della presenza di alloggi popolari attualmente non utilizzati o utilizzati impropriamente;

tale stato di cose è assolutamente insostenibile e non degno di un ordinamento democratico che voglia perseguire il benessere sociale e degli individui, favorendone la dignitosa vita privata attraverso l’attribuzione di alloggi abitativi ai meno abbienti, soggetti in difficoltà e persone svantaggiate, vista la situazione di diffusa difficoltà economica che incide inevitabilmente sulla situazione abitativa e visti anche alcuni casi di emergenza abitativa diffusi in città e noti perché di pubblica evidenza.

Tanto premesso e considerato, la sottoscritta Menichino Francesca, nella qualità di cui sopra

CHIEDE

Al Comune di Amantea, in persona del Sindaco pro tempore, di provvedere a trovare soluzioni abitative anche temporanee per i casi emergenziali di cittadini senza fissa dimora e di ottemperare a quanto disposto dalla legge in materia di edilizia residenziale pubblica con particolare riferimento al rinnovo biennale delle graduatorie, al costante aggiornamento delle medesime, alla verifica della regolarità dell’assegnazione degli alloggi e dell’utilizzo degli stessi.

Si ricorda alle SS. LL. che la situazione abitativa presenta notevoli criticità determinate dalla complessiva difficoltà economica che caratterizza l’attuale società e che l’Ente Comune non può non tener conto di tali bisogni primari che spesso vanno a coinvolgere nuclei familiari in cui sono presenti minori.

In tale contesto la regolarità della gestione dell’edilizia residenziale pubblica oltre che essere doverosa è funzionale alla gestione minimale dei servizi sociali, ed è doveroso mettere in atto in modo proficuo ogni iniziativa di politica sociale e di politica abitativa,

e per tale effetto.

 

DIFFIDA

Il Comune di Amantea, in persona del Sindaco pro tempore, il Comando Municipale Polizia Locale , in persona del Comandante pro tempore, il responsabile dell’ufficio E.R.P. del Comune, ad adempiere a quanto richiesto entro sette giorni dalla presente.

In mancanza ci si rivolgerà alle Autorità superiori per chiedere l’esercizio di potere sostitutivo e l’adozione di ogni provvedimento ritenuto opportuno e necessario.

 

Con osservanza.

Amantea, 28 Settembre 2015         In Fede   Francesca Menichino   Gruppo Consiliare M5S

M5s Amantea

http://trn-news.it/portale/index.php/primopiano/item/5329-autovelox-ad-acquicella-impossibile-credere-all-amministrazione
Pubblicato in Politica

Questa la nota stampa di Francesca Menichi no:

“M5s : vogliamo competen za e trasparen za per l’ufficio tributi: si decida in Commiss ione.

L’amministrazione del Comune non è una cosa riservata e destinata a pochi “eletti”. Tutto dovrebbe svolgersi alla luce del sole. Eppure ad Amantea tutto sembra avvenire nelle segrete stanze ed essere accessibile a pochi.

Vogliamo invece rendervi noto quello che sta accadendo all’ufficio Tributi facendovi una cronistoria.

Il 31 agosto del 2014 va in pensione il responsabile Carmelo Zucco e l’ufficio tributi viene affidato alla segretaria dott.ssa Mercuri che lo gestisce fino al 7 maggio con una presenza di 15 ore a settimana da condividere con i ruoli di segretaria generale e dal primo novembre di responsabile del settore ragioneria.

Intanto alla fine di dicembre viene stabilizzata in categoria D la dott.ssa Zagordo.

“Casualmente” il 30 aprile 2015 con delibera di giunta n.86 viene nuovamente sdoppiato il settore finanziario che era stato accorpato nel 2013 in occasione della proroga fatta al ragioniere Sabatino e cosi si ricostituiscono i due settori tributi e ragioneria.

E così alla dott.ssa Zagordo il 7 maggio con decreto del sindaco viene conferito l’incarico di responsabile dell’ufficio tributi.

Il 14 maggio in termini trionfalistici viene riferito in Consiglio Comunale che tutti i problemi dell’ufficio tributi erano superati e che dopo i “refusi della TASI” e i “disastri della TARI” potevamo stare tranquilli. A dire il vero in quella sede ci fu una vera e propria confessione dell’assessore Tempo che ammetteva che “da tempo l’ufficio tributi risultava e risulta disorganizzato”- parole testuali - (ma chi è stato assessore ai tributi negli ultimi 9 anni?) e che invitato alle dimissioni diceva che sarebbe stato pronto a dimettersi qualora non si fossero risolti i problemi.

Dopo nemmeno tre mesi, il 30 luglio, tutte le speranze si infrangono contro una lettera che la dott.ssa Zagordo invia al Sindaco e all’assessore Tempo preannunciando che dal primo settembre avrebbe lasciato l’incarico. Ma perché questo lasso di tempo? Aspettava che il sindaco o l’assessore avessero in quel periodo fatto scelte che potessero consentirle di rimanere? E quali potevano essere queste scelte? Questo non è dato sapere.

Ciò che sappiamo è che il 16 luglio ci sono state due delibere importanti:

1)la 164 che prevedeva la proposta di un progetto di contrasto all’evasione relativa al servizio idrico integrato (che alleghiamo);

2) la 166 che programmava spostamenti negli uffici che in realtà si sono realizzati solo a metà: i dipendenti Marsico e Triestino sono stati destinati ad altri uffici e si sono effettivamente spostati, mentre dei due che dovevano andare all’ufficio tributi solo il dipendente Posteraro vi si è recato mentre il dipendente Curcio è rimasto all’ufficio urbanistica. Come mai? In sostanza l’ufficio invece che essere potenziato è stato depotenziato e adesso dispone solo di un responsabile dimissionario e due impiegati, anche perché i tre soggetti in mobilità e il componente dell’ufficio di staff hanno terminato il periodo di impiego.

Insomma il 4 settembre la dott.ssa Zagordo con una nota rivolta a tutti i consiglieri comunica le sue dimissioni adducendo “motivi personali che le impediscono di lavorare dopo l’orario di lavoro”, e che “la complessità del lavoro richiede un’intensa attività di studio”. Ma questo cosa significa? Allora la dott.ssa Zagordo non era preparata per il tipo di incarico? E allora perché è stata incaricata? E perché ha accettato?

In conclusione l’ufficio tributi è di nuovo senza un responsabile. A questo punto chiediamo una presa di coscienza e assoluta trasparenza. Riteniamo che sia giusto valutare chi abbia la qualifica e le competenze necessarie per risanare l’ufficio che si occupa delle entrate dell’Ente. In sostanza il prossimo titolare di un ufficio così strategico deve essere scelto con criteri oggettivi e con la finalità del buon andamento e non in base a simpatie e ad antipatie che non possono determinare nessuna scelta responsabile. Pretendiamo serietà e trasparenza e a tal fine abbiamo chiesto con una nota inviata ieri che venga convocata la commissione consiliare competente per un confronto pubblico sull’argomento. Alla commissione chiediamo che partecipi anche la dott.ssa Zagordo per relazionare sulla situazione dell’ufficio, il dirigente del personale Mario Aloe e la segretaria Mercuri, perché presieda e coordini in qualità di garante del rispetto della legge le scelte che si effettueranno.

Non ci interessano le voci di corridoio che pure abbiamo sentito sui “papabili”, non ci interessano le beghe sottostanti, vogliamo che si capisca finalmente che l’amministrazione pubblica deve rispettare i criteri del buon andamento e della imparzialità come prescrive semplicemente la Costituzione. I cittadini sono stanchi di essere presi in giro da un’amministrazione che fa acqua da tutte le parti.

Non c’è altra possibilità. Si convochi al più presto la commissione B, ferma dal 6 agosto, si facciano scelte condivise, trasparenti e responsabili, oppure l’assessore Tempo rassegni le dimissioni.

All'Assessore ai Tributi

Allla Presidente della Commissione Consiliare B

Alla Segretaria Generale

E, p.c. Alla Dott.ssa Zagordo

Al Dott. Aloe                                                                                    --COMUNE DIAMANTEA_

Amantea, 22 settembre 2015

Oggetto: Richiesta convocazione commissione consiliare B.

La sottoscritta Francesca Menichino, nella propria qualità di consigliere comunale, chiede che sia convocata al più presto la commissione consiliare competente nella materia dei tributi per discutere in forma condivisa e trasparente della situazione della organizzazione dell'ufficio tributi la cui responsabile dott.ssa Zagordo ha comunicato ufficialmente a tutti i consiglieri in data 4 settembre '15 la volontà di dimettersi dall'incarico conferitole con decreto del sindaco del 7 maggio scorso.

Si ricorda alla presidente di commissione, anche nella qualità di vicepresidente, che la commissione non si riunisce dal 6 agosto e che per regolamento deve riunirsi almeno "uno volta al mese e ogni volta che se ne ravvisi lo necessità". In questo specifico frangente si possono ritenere integrate entrambe le condizioni che rendono indifferibile la convocazione della commissione.

Si attende un celere riscontro e si chiede che alla seduta di Commissione partecipino anche la dott.ssa Zagordo, il dott. Aloe quale responsabile del Personale e la dott.ssa Mercuri nel suo fondamentale ruolo di assistenza e controllo tecnico- giuridico.

Si ringrazia e si porgono distinti saluti.

IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S                 Francesca Menichino

Vedi anche

Delibera di giunta n 164 del 16.07.2015, e

Delibera di giunta n 166 del 16.07.2015

Pubblicato in Primo Piano

Ancora un appello per il lungomare.

Scrive Francesca Menichino:” Riteniamo importante tornare sul tema del piano delle opere pubbliche che richiama indirettamente il discorso del lungomare. Come ha evidenziato correttamente il Quotidiano di ieri è errato collegare al Piano triennale 2015 il discorso della devoluzione del mutuo per il lungomare: i due atti - raccolta firme per il lungomare e piano delle opere pubbliche 2015 – vanno tenuti ben distinti perché i 2 milioni e mezzo erano utilizzati come fonte di finanziamento del Piano 2014 e non riguardano il Piano 2015.

E’ innegabile però che tra i due aspetti vi sia uno stretto legame: il nuovo Piano ricalca quella visione della città che trascura le priorità quale era il lungomare, sia che si facesse con il vecchio progetto che con uno nuovo e più partecipato, mentre la legge dice chiaramente che “sono da ritenere comunque prioritari i lavori di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, di completamento dei lavori già iniziati” (art.128 Codice Appalti). Il piano 2015 ancora una volta è frutto di scelte miopi perché manca l’idea d’insieme della città, del suo sviluppo e della sua vocazione turistica. Le scelte poi non sono state condivise con i cittadini come prescrive la legge, che con chiarezza dà e incentiva la possibilità di fare osservazioni a tutti i cittadini, e non solo a pochi direttamente interessati e vicini agli amministratori di turno.

Ecco perché il Piano delle opere pubbliche è illegittimo, al di là della indiscutibile importanza di alcune opere previste.

E poi, cosa gravissima, il piano 2015 prevede tra le fonti di finanziamento ancora una volta un mutuo, un nuovo mutuo di 1.160.000 euro.

In base a tutte queste considerazioni abbiamo definito contraddittorio il voto favorevole del gruppo Mazzei, voto che ha suscitato un penoso ringraziamento da parte del vicesindaco Morelli. Questo comportamento evidenzia che la posizione dell’ex assessore ai lavori pubblici è omologabile a questa maggioranza con cui ha peraltro condiviso le due ultime consiliature per distaccarsene solo nel momento della formazione delle liste, dopo averne avallato tutti i provvedimenti amministrativi, anche quelli più dannosi per la città.

Avevamo accettato come M5S di costituire il Comitato Lungomare evitando partigianerie per formare un fronte comune, ci era parso che attraverso la raccolta firme allargata e condivisa si potesse davvero raggiungere da parte di tutti un risultato importante per la città.

La battaglia relativa al lungomare è stata un’esperienza importante ed è stata ampia e sentita la partecipazione: a nostra memoria è la prima volta che una proposta dei cittadini viene discussa in consiglio comunale e a nostro avviso è valsa la pena combatterla, perché vi abbiamo partecipato non come gruppo politico rappresentato in consiglio ma come cittadini impegnati per il bene di Amantea, accettando di costituire un comitato cittadino accanto ad altri cittadini e a tante associazioni, ognuno conservando inevitabilmente ed orgogliosamente la propria identità ( Alleghiamo video della dichiarazione fatta in occasione della presentazione in sala consiliare del Comitato Lungomare).Conserviamo la coerenza dei comportamenti, non condividendo la scelta di chi ha approvato o si è astenuto sul Piano delle opere.Non capiterà più di fornire occasioni del genere ad altri se alla prova dei fatti i risultati palesano contraddizioni e incoerenza.

E se qualcuno tra maggioranza e opposizione ha coscienza dei propri atti, faccia ammenda di quanto compiuto in un passato che ripercuote sul presente drammatiche conseguenze. Altrimenti ognuno si assuma le proprie responsabilità davanti a se stessi ed al Paese.

La battaglia relativa al lungomare per noi prosegue, se necessario impugnando la delibera con cui l’amministrazione ha respinto la proposta dei cittadini.

Il Lungomare di Amantea, una delle più importanti vetrine del territorio, merita dignità e decoro.

Quello che continueremo a chiedere all’amministrazione al sindaco e all’assessore ai Lavori Pubblici finchè non si determinino in tal senso.

Il M5s attende adeguate risposte insieme ai cittadini di Amantea.

Pubblicato in Politica

Scrive Francesca Menichino del M5S

“Mi rivolgo ai cittadini per raccontare l’ultimo consiglio comunale tenutosi il 12 agosto. Sono pochi i cittadini che frequentano l’aula ed io chiedo, non mi stancherò di farlo, la partecipazione, l’ascolto ed anche il giudizio critico. Tanti gli argomenti, tutti importantissimi e collegati all’atto fondamentale che era, insieme all’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, l’approvazione del bilancio di previsione. Nei prossimi comunicati cureremo aspetti specifici meritevoli di apposita trattazione, come il punto 11 relativo all’incarico di collaborazione affidato all’ addetto stampa al quale vengono concessi “rimborsi” che riteniamo non dovuti, anche se l’assessore Tempo e la dott.ssa Mercuri hanno dichiarato di non esserne al corrente, ma l’addetto stampa che era presente ha confermato di ricevere i rimborsi. Come sempre accade anche questo consiglio è stato caratterizzato dal mancato rispetto delle regole: dodici punti fissati senza nessuna programmazione, senza che si riunisca mai la conferenza dei capigruppo per organizzare i lavori. I punti più importanti all’ordine del giorno erano due: il piano triennale delle opere pubbliche e il bilancio di previsione, i due strumenti con i quali si programma la vita vera, concreta di una città e di chi vi abita, sia per quanto riguarda le decisioni sul suo territorio e la sua funzionalità, sia per quanto riguarda i soldi dei cittadini, come spenderli, a quali obiettivi destinarli e come investirli nell’ottica dell’esercizio di un’attività amministrativa che produca benessere per la collettività. In realtà da un punto di vista procedurale nessuno dei due punti poteva essere trattato perché non erano stati rispettati i 60 giorni prescritti dalla legge per le osservazioni dei cittadini al piano delle opere, e quindi non sarebbe stato possibile procedere ad approvazione del Piano e di conseguenza non sarebbe stato possibile nemmeno approvare il Bilancio di Previsione senza il Piano delle Opere , che del bilancio costituisce parte integrante.Ma ciò che manca nel nostro Comune al di là degli aspetti procedurali è radicalmente la programmazione e quando si arriva in Consiglio o anche prima in Commissione tutto è già deciso e non c’è spazio per fare valutazioni, per confrontarsi sulle scelte. Tutto è blindato e la cosa più inaccettabile è che le scelte, senza alcuna trasparenza, vengono fatte con la collaborazione determinante di chi ormai in pensione, l’ex ragioniere, non rinuncia alla propria presenza illegittima in Comune. Così continua a vivere il nostro Comune: nella illegittimità consapevole e dichiarata ed è per questo che abbiamo lasciato l’aula prima della conclusione, mentre si stava per approvare un bilancio pur essendo emerso nell’analisi della nostra eccezione (che alleghiamo) che non erano stati rispettati i termini del deposito degli atti. Unica consolazione è che abbiamo ottenuto il voto favorevole di tutto il consiglio su due importanti emendamenti votate all’unanimità: l’impegno formale per la lotta all’evasione fiscale e la calendarizzazione entro i prossimi tre consigli delle modifiche necessarie a rendere possibile la regolare ripresa video dei consigli”.

Pubblicato in Cronaca

Perviene la seguente nota di Francesca Menichino dl titolo Le posizioni in politica devono essere molto chiare”. Con la nota il chiarimento finale sulla querelle tra Sergio Ruggiero e Francesca Menichino. Finale sembra eufemistico perché sospettiamo che sia,al contrario, destinata a durare. Intanto la maggioranza ride.

“Qualche giorno fa il consigliere Ruggiero si doleva di una nostra dichiarazione successiva alla sua astensione in Consiglio sulle nostre mozioni, sua e di tutti i consiglieri di minoranza.

Abbiamo riflettuto nel gruppo e abbiamo deciso di intervenire non tanto per rispondere alle dichiarazioni del consigliere Ruggiero ma per affrontare questioni e analizzare temi che possano chiarire intenti e posizioni, lontanissimo da qualsiasi polemica per noi e, pensiamo anche per il consigliere Ruggiero, inesistente.

Entrare nel merito delle questioni e cercare di capire qual è la soluzione migliore per tutti i cittadini, questo è quello che cerchiamo di fare come gruppo consiliare M5S, questo è il nostro modo di intendere la politica: nel momento del voto si consuma la massima espressione del mandato elettorale ed è quindi fondamentale arrivarci adeguatamente preparati e votare non in base a dove si sta seduti o per partito preso o per una posizione concordata, ma in base a ciò che è meglio, a ciò che è più utile per i cittadini.

Va anche bene volere approfondire le questioni in Commissione ma allora bisogna dirlo, motivarlo e verificare (lo si può fare anche adesso) che in entrambe le mozioni era presente il riferimento all’approfondimento in commissione, anche se poi la sede naturale delle decisioni di indirizzo è il Consiglio, nel nostro caso, un Consiglio che non è abituato a discutere le mozioni o le interrogazioni della minoranza, cosa che si dovrebbe fare in modo scontato e abituale. Ovviamente rimane la libertà delle posizioni e il rispetto di esse, ma nel rispetto rimane ed è sacrosanto, anche il diritto di criticare non le persone ma le posizioni, e farlo in modo chiaro, senza offendere nessuno, ma senza nemmeno parlare il politichese che è una lingua che non conosciamo e non vogliamo apprendere. La critica poi, che deve servire a tutti a tendere verso il meglio, nell’esercizio dell’attività politica, è un dovere verso la verità e verso i cittadini che ci hanno eletti.Nei decenni ad Amantea e in Italia si è consolidato un sistema clientelare in cui la politica non è al servizio dei cittadini ma di di centri di potere e gruppi di interesse al fine di creare consenso elettorale e mantenere il poter,e e questo “sistema” vogliamo combattere e cerchiamo di farlo con l’onestà, il disinteresse, l’analisi dei temi e il senso di responsabilità. Ecco perché non siamo riusciti a comprendere l’astensione di tutti i consiglieri di minoranza. Sarebbe stato più comprensibile per noi un no a voler dire “non siamo d’accordo”, ma astenersi significa “non entro nel merito” e forse “non m’interessa” e questo, se siamo stati mandati dal popolo a stare in consiglio, non ce lo possiamo permettere, perché abbiamo, e la dobbiamo avvertire tutti, una grossa responsabilità. Per scendere poi nel merito della questione, se la mozione sulla viabilità del centro storico è più complessa e richiedeva ulteriore trattazione in commissione, quella sugli educatori è cristallina: ci sono 7 educatori pagati dall’Unione Europea attraverso la regione Calabria che dovrebbero essere utilizzati dal Comune di Amantea per 20 ore settimanali e adesso come ha detto il dirigente Mario Aloe, che ne è responsabile, “adesso di fatto non stanno facendo nulla” (erano queste le ragioni meritevoli di Aloe? Oppure la circostanza che gli educatori interpellati si sono rifiutati di farlo?), mentre i loro colleghi dell’ufficio tributi o della manutenzione o l’assistente sociale svolgono regolarmente il loro servizio. Chiedevamo solo che venissero utilizzati anche per venire incontro alle tante famiglie in difficoltà, attraverso piani individualizzati di accompagnamento o attraverso una piccola colonia estiva, cosa che in un comune che si rispetti doveva essere scontata e nemmeno richiesta. Ma il Comune lascia a casa i 7 educatori pagati e poi il 7 luglio con delibera n.142 impegna 2100 euro di soldi pubblici per pagare gli educatori di una cooperativa e fare due o tre piani (il vicesindaco e assessore della materia non sapeva se due o tre) individualizzati per due o tre minori che avevano fatto richiesta, con un comportamento chiaramente discriminatorio, perché non è stata fatta nessun avviso pubblico che mettesse tutti in condizione di sapere e avere le stesse possibilità. (Si allega documentazione relativa)

Detto questo ognuno si senta libero di seguire il proprio “metodo”, ognuno apporti i propri contenuti e ognuno continui in piena autonomia a combattere questa dura battaglia contro l’arroganza dell’amministrazione Sabatino, e noi rimarremo disponibili a convergere ogni volta che le diverse sensibilità si incontreranno e a votare nell’unica direzione del bene comune, da qualsiasi parte provenga il provvedimento sottoposto al voto.

Le posizioni in politica devono essere molto chiare e questa è la nostra, fuori da polemiche e personalismi.”

Ora aspettiamo la risposta già anticipata al di fuori dalle comunicazioni “aperte”

Abbiamo assistito al consiglio comunale del 21 luglio. Un consiglio alquanto strano , a comin ciare dalla presenza di Alessandro Salvatore tra i banchi della minoranza.

 

Una minoranza di 6 consiglieri , 3 dei quali (Mazzei, Ruggiero e Menichino) hanno preso parola, fortemente argomentando le rispettive posizioni, mentre gli altri tre sono rimasti sostanzialmente ad ascoltare. Due leoni ed una leonessa!

Ed ecco il comunicato della “leonessa”. Un comunicato omnicomprensivo che stentiamo ad introitare pur essendo stati presenti per oltre due ore e mezzo in consiglio.

Come sempre, avremmo preferito una serie di comunicati sui distinti problemi trattati, non semplici, per niente semplici! Ma eccolo:”

“Ieri, 21 luglio, si è tenuto ad Amantea il consiglio comunale , il 19° da quando siamo stati eletti come gruppo in Consiglio del M5s e SVOLGIAMO IL NOSTRO MANDATO POPOLARE – così si dice – SENZA INTERESSE ALCUNO, ma SOLO PENSANDO a quale potrebbe essere, di volta in volta, la MIGLIORE SOLUZIONE PER I CITTADINI.

Anche ieri, durante questo ennesimo Consiglio scellerato, questo solo abbiamo cercato di fare e per questo abbiamo votato contro l’approvazione dei verbali, perché NON E’ CONCEPIBILE che ancora nel 2015 si affidi alla VERBALIZZAZIONE MANUALE DELLA SEGRETARIA, TROPPE VOLTE PARZIALE, la consacrazione della volontà dell’organo assembleare e dei singoli consiglieri.

Per questo abbiamo votato no alla proroga della CONVENZIONE CON IL TESORIERE, cioè con la banca Carime: una proroga che non solo è ILLEGITTIMA perché occorreva per legge FARE UNA GARA di evidenza pubblica, ma le condizioni sono estremamente svantaggiose, perché si passa da un tasso debitore di 1,5 ad un tasso di 4 punti percentuali, aumentato dell’Euribor tre mesi. E questo è il tasso che si applicherà alla ULTIMA E ULTERIORE ANTICIPAZIONE DI CASSA richiesta il 30 giugno di 3.300.000 euro (132 MILA EURO di INTERESSI a FRONTE di 49 MILA e 500); abbiamo proposto di sospendere la deliberazione per valutare l’adozione di provvedimenti rispettosi della legge e della convenienza dell’ente, ma alla fine la maggioranza unanime ha prorogato la convenzione con il tesoriere, DECISIONE ENORMEMENTE VANTAGGIOSA per la Carime, ma ESTREMAMENTE DANNOSA per le casse comunali e per i cittadini di Amantea.

Ci siamo poi astenuti sulla metropolitana leggera, che è una proposta che ci è apparsa ancora NEBULOSA ed INDEFINITA. E abbiamo invece votato favorevolmente alla proposta del consigliere Ruggiero di discutere in un’apposita commissione del CONTRATTO di LAVORO degli agenti di polizia municipale, aggiungendo di dare concretezza a quanto si era stabilito nel consiglio del 23 febbraio relativo all’ATTO INTIMIDATORIO subito dall’agente Anna Montemagno.

Solo nell’interesse dei cittadini abbiamo infine presentato due nostre mozioni. Nella prima, quella sulla viabilità del centro storico, proponevamo la previsione di un’ISOLA PEDONALE nel tratto Chiesa del Carmine-Chiesa Matrice, la programmazione di interventi della polizia municipale che rendano effettivo il rispetto delle regole relative alla viabilità e alle soste, ed infine lo studio di un potenziamento dei parcheggi in zone limitrofe al Centro storico, da individuare attraverso idoneo e condiviso percorso nell’apposita Commissione Consiliare.

E’ stata bocciata questa nostra proposta così come anche l’altra relativa all’UTILIZZAZIONE nel periodo estivo degli EDUCATORI già inseriti nell’ambito del progetto di tirocinio di reinserimento, in corso al Comune di Amantea dal mese di marzo.

L’ASSURDO in questo caso è che mentre- per come dichiarato dal dirigente Aloe intervenuto nella discussione- i 7 educatori in forza al Comune “ADESSO DI FATTO NON STANNO FACENDO NIENTE” (MA VERRANNO PAGATI DALLA REGIONE) e dovrebbero essere utilizzati, il COMUNE con DELIBERA n.142 IMPEGNA 2.100 euro per programmare attraverso una cooperativa piani di assistenza a soggetti portatori di handicap (ma perché solo tre? E perché non altri? E chi ha scelto?).

INSOMMA UN CONTINUO SPERPERO E SPRECO DI SOLDI PUBBLICI, in un contesto paradossale di deresponsabilizzazione, di  giustificata inefficienza, di clientelismo spudorato, di sfrontatezza vergognosa, di incapacità amministrativa ormai visibile e ahinoi consolidata, di affarismo personalistico neanche più celato e di schernimento verso la dignità del cittadino.

Ritenevamo giuste e corrette le nostre proposte, le ABBIAMO ARGOMENTATE e DIFESE, così come abbiamo MOTIVATO i NO, proprio perché il M5S non è NO a prescindere, ma entra nel MERITO DELLE QUESTIONI (cosa assolutamente sconosciuta a questa amministrazione), e quasi sempre (per non dire sempre) si imbatte in una politica folle e irrazionale che fa scelte in cui gli interessi perseguiti appaiono tanti e svariati, ma tutti diversi da quelli dei cittadini e della comunità.

Le ASTENSIONI delle altre minoranze rispetto alle nostre proposte, scelte concrete da condividere o meno, ci dimostrano che anche loro ieri non hanno votato interrogandosi semplicemente sull’opportunità delle scelte per i cittadini, ma hanno interpretato UNO STERILE GIOCO DELLE PARTI, rispetto al quale il M5S si sente davvero molto lontano.

Noi continueremo ad interpretare così il nostro ruolo, come dicevamo nel primo consiglio comunale, votando si o no solo in relazione a ciò che riteniamo più giusto per i cittadini, indipendentemente da chi formuli la proposta.

E continueremo a proporre le nostre idee PER IL BENE DI TUTTI.

Buona giornata. Francesca Menichino”

 

Pubblicato in Cronaca
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