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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Gianfranco Suriano a proposito della chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza ad Amantea.

Il politico pone alcuni interrogativi: “a chi giova lo smantellamento di tale prezioso presidio di legalità? Perché chi doveva battersi fino alla fine per evitare ciò non ha inteso battersi?”

“L’ex consigliere e assessore del comune di Amantea, Gianfranco Suriano, ritorna sulla discussa e imminente chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza.

“Ci avviciniamo – si legge in un comunicato – alla fine dell’anno, giorno di chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza di Amantea.

Ho avuto già occasione di dire pubblicamente che la notizia ‘strombazzata’ la scorsa estate sui giornali, sui social e siti web e relativa allo slittamento della data di dismissione di uno dei fondamentali presidi di legalità presente ad Amantea, rischiava di tramutarsi in una ‘vittoria di Pirro’.

suriano_gianfranco_amantea_assessoreDalle notizie in mio possesso ad oggi, infatti, Amantea perderà la Tenenza della Guardia di Finanza, nonostante gli interventi di parlamentari di diversi schieramenti politici che si sono adoperati anche presso i Ministeri dell’Economia e dell’Interno per far recedere il Comando Generale della Guardia di Finanza da tale ingiusto intendimento.

Così alla richiesta di maggiore sicurezza, proveniente da un importante territorio, già profondamente segnato per la presenza di fenomeni malavitosi, i suoi rappresentanti di Governo chiamati in causa rispondono con il silenzio.

Se la prevista chiusura della Tenenza sarà confermata, non potremo che prendere atto dell’insensibilità al problema delle Istituzioni politiche cui spettava la responsabilità di valutare e determinarsi in merito. Diciamoci la verità fino in fondo, una cosa è enunciare bellissimi principi come la legalità, la sicurezza dei cittadini, l’ordine pubblico, la civile convivenza, il sostegno alle Forze dell’ordine, altro è adoperarsi fattivamente e con coerenza per far sì che ciò trovi concretezza nel vivere quotidiano di ogni cittadino. L’Amministrazione comunale di Amantea al di là di qualche ritardata uscita pubblica, non è dato sapere quale forte iniziativa ha messo in campo finora; i Ministri interrogati in merito non hanno fornito alcuna risposta.

E’ un quadro desolante dove l’unico dato certo dice che un vasto Comprensorio dal primo gennaio dell’anno prossimo si sentirà più insicuro. Non è un bel messaggio che arriva dalle Istituzioni alla nostra Comunità!

Detto ciò e considerata l’interrogazione presentata mesi addietro dall’On. Nicodemo Oliverio del Pd ai Ministri succitati, con la quale si era evidenziata la necessità del mantenimento della Tenenza della Guardia di Finanza ad Amantea, necessità peraltro ben motivata, ora è lecito domandarsi: a chi giova lo smantellamento di tale prezioso presidio di legalità? Perché chi doveva battersi fino alla fine per evitare ciò non ha inteso battersi? Perché si vuole disperdere ed annullare un patrimonio di dati accumulati in decenni e decenni dai finanzieri di Amantea che hanno svolto con onestà e massimo impegno il proprio lavoro?

Queste sono solo alcune domande a cui le Istituzioni, ai diversi livelli, dovrebbero rispondere in quanto ad essere colpito è un ampio territorio che giorno dopo giorno si sente sempre più insicuro. Un’ Istituzione che si rispetti deve queste risposte, non al sottoscritto, ma all’intera nostra Comunità.

Se tale gravissima e ingiustificata perdita alla fine si concretizzerà, un duro colpo sarà inferto al nostro territorio e ad infliggere tale colpo questa volta non sarà stata la criminalità!”

(Gianfranco Suriano)

Questo il comunicato di Gianfranco Suriano:

“Cari concittadini, ad Amantea oltre alla crisi economica si aggiunge quella delle istituzioni politiche. Mai la nostra Città aveva attraversato un momento così buio!

 

Leggo sui siti web di Amantea e sulla carta stampata alcune affermazioni di Amministratori comunali proferite nella massima Assise comunale che nulla hanno a che vedere con la normale e costruttiva dialettica politica.

D’altronde, il Consiglio comunale purtroppo è diventato anche luogo di “zuffe”, tra componenti di questa stantia e arrangiata maggioranza, che esulano da una seria discussione sugli interessi della nostra Comunità.

Un ultimo esempio è dato dalla recente “baruffa” verificatasi in Consiglio tra l’Assessore al Bilancio Tempo e il Vice Sindaco Morelli, che a dire il vero non fa onore a nessuno dei due “contendenti”, quando si trattava di discutere sul buco di bilancio di 3.500.000,00 euro.

 

Il Vice Sindaco rivolgendosi all’Assessore Tempo, tra l’altro, ha dichiarato che lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose sarebbe stato un regalo fatto alla Città dall’Amministrazione comunale dell’epoca.

A riguardo, onestamente non ho compreso il nesso di tale affermazione con il dibattito che era in corso nel Consiglio, tuttavia non avendo l’Assessore Tempo il coraggio o la schiena dritta (sempre politicamente parlando) per rispondere prontamente a tale offensiva affermazione, tocca a un semplice cittadino, come il sottoscritto, precisare alcune cose in merito alle parole proferite dal Vice Sindaco.

Mi tocca anche perché di quell’ingiusto scioglimento io fui interessato in qualità di Consigliere comunale in carica.

E allora vorrei precisare al Vice Sindaco Morelli che l’erroneo scioglimento del Consiglio fu decretato soprattutto per fatti accaduti durante il periodo in cui egli era al governo della Città e svolgeva anche incarichi di rilievo, lautamente retribuiti, in seno alla Società Appennino Paolano, poi miseramente fallita.

Vorrei poi sottolineare che rispetto a quell’enorme ingiustizia, subita dalla Città e dagli Amministratori comunali dell’epoca, si riuscì a rimediare grazie alla condotta amministrativa sempre trasparente e improntata ai principi di legalità di cui era garante il compianto Sindaco Tonnara.

L’attuale Vice Sindaco, oggi “impelagato” insieme alla sua maggioranza in mille problemi amministrativi, e non, tutti irrisolti (come ad esempio, i buchi di bilancio, ripetuti errori nella determinazione dei tributi, cause contro la Cassa Depositi e Prestiti, inchieste giudiziarie che interessano alcuni componenti della maggioranza, contenziosi con gli ex vigili urbani, addetti alle strisce blu e dipendenti delle cooperative, decreti ingiuntivi che ogni giorno sono notificati al Comune), farebbe bene a non parlare a sproposito in Consiglio comunale.

 

Abbia, soprattutto, il buon senso di non richiamare fatti amministrativi riconducibili alle precedenti amministrazioni comunali e che non hanno nessuna correlazione con le gravissime problematiche sopra elencate, tutte a pieno titolo “intestate” all’attuale Amministrazione.

Ho voluto richiamare la vicenda delle parole proferite dal Vice Sindaco poiché danno la misura del bassissimo livello politico e amministrativo oggi in essere nella nostra Città.

Invece di ragionare sullo sviluppo sociale e la crescita economica della nostra Comunità, assistiamo a un teatrino continuo, compresa la polemica che coinvolge il Segretario del PD di Amantea e gli Amministratori comunali appartenenti al partito, con questi ultimi che mai hanno pensato di dover dialogare seriamente all’interno del PD amanteano.

E in tal senso, le recenti uscite pubbliche del Sindaco Sabatino e della sua lista, in merito ai rapporti tra la Segreteria del partito e gli Amministratori comunali del PD, ne sono chiara testimonianza.     

Gianfranco Suriano

La situazione emersa nell’ultimo consiglio comunale, con tutti i dubbi e gli interrogativi consequenziali , è più seria di quanto possa apparire dalla lettura delle scopiazzature delle poche verità evidenziate da chi ha partecipato al consesso.

 

Molte prove sono nei ragionamenti da bar, se volete, e soprattutto nei grevi silenzi della politica amanteana.

Silenzi inaccettabili, per taluni versi figli della paura di sapere, non di dire, la verità.

Piccole eccezioni nei siti personali dei pochi che fanno politica nella cittadina tirrenica.

Per esempio nel sito di Andrea Ianni Palarchio, ieri l’altro, ed oggi in quello di Biagio Miraglia il quale si interroga chiedendosi se quelli di Gianfranco Suriano nella intervista rilasciata a trn-news.it i primi di settembre :

 

ERANO RAGIONAMENTI POLITICI O NO?

Poche righe nella quali leggiamo che "Non è possibile che gli amministratori comunali del PD, in pratica il Sindaco e l’intera Giunta, facciano orecchie da mercante di fronte a tutte le indicazioni e le proposte che provengono dalla Segreteria del PD di Amantea.

In questo caso a essere screditata, ovviamente, è la Segreteria del partito.

 

Questo rapporto andava regolato e precisato fin da subito con atti politici conseguenziali, ciò non è avvenuto e questo, secondo il mio punto di vista, è stato un errore politico macroscopico".

Prima di ripresentare, per mera comodità del lettore, qui di seguito, l’ intervista di Suriano, però, riteniamo di dover segnalare all’amico Biagio che più, e prima ancora, della tematica della prima domanda: ” Che impressione ha del rapporto tra il partito cittadino e gli amministratori comunali del PD?”, sia il caso di un suo pregevole intervento sulla tematica della terza domanda, quella dove chiedevamo “…., alla luce di quanto finora da lei espresso, Amantea sembrerebbe avere bisogno di una nuova stagione amministrativa. Un’alternativa in tal senso sarà possibile?” ed alla quale Suriano ha risposto con la speranza di un miglioramento che la “Città non solo la merita ma credo sia anche in grado di crearla, ma debba crearla. Questo è il mio augurio alla Città”

 

E la gravità delle notizie emerse conferma anche “ la possibilità di crearla”: se non ora quando?

L'Intervista di “TirrenoNews” a Gianfranco Suriano.

“Stephen Littleword, nel suo “Aforismi”, scrive che “Il primo settembre è un po’ come il primo dell’anno, idealmente si ricomincia”.

 Finisce l’estate, il relax, le feste ed è tempo di ricominciare.

Anche a fare politica.

Per questo abbiamo pensato di rivolgere alcune domande ad un politico amanteano che ci ha immediatamente risposto e che vi presentiamo.

 Dovessero farlo altri vi faremo conoscere anche il loro pensiero:

1 D)Lei è iscritto al PD di Amantea, il suo partito nel nostro Comune è rappresentato anche da un’intera Giunta comunale. Che impressione ha del rapporto tra il partito cittadino e gli amministratori comunali del PD?

1R)Sinceramente non una buona impressione. Sembra un rapporto non proprio chiaro, dove il partito prende una direzione e gli amministratori del PD ne percorrono un’altra, esattamente quella opposta. Un esempio per tutti, la vicenda del finanziamento sottratto alla ristrutturazione del Lungomare di Amantea, atto amministrativo che, a mio modestissimo parere, è risultato incomprensibile. Anche le ultime uscite pubbliche del Segretario del PD Giacco e del Vice Sindaco Morelli sull’ipotesi di realizzazione della Casa della Salute ad Amantea sembrano smentirsi a vicenda.

Questo “andazzo” non fa bene al partito perché lo rende poco credibile innanzi alla Città. Non è possibile che gli amministratori comunali del PD, in pratica il Sindaco e l’intera Giunta, facciano orecchie da mercante difronte a tutte le indicazioni e le proposte che provengono dalla Segreteria del PD di Amantea. In questo caso a essere screditata, ovviamente, è la Segreteria del partito.

Questo rapporto andava regolato e precisato fin da subito con atti politici conseguenziali, ciò non è avvenuto e questo, secondo il mio punto di vista, è stato un errore politico macroscopico.  

 “D)Può dare un giudizio complessivo sull’attività amministrativa svolta finora dagli amministratori comunali del PD e più complessivamente dalla Lista “Rosa Arcobaleno”?

2R)Fermo restando che il giudizio finale spetterà a miei concittadini a fine mandato, io posso solo dire che oggi non provo alcun rimorso rispetto alla scelta fatta con gli amici che hanno dato vita alla Lista “La Nuova Primavera”, anzi. Oggi più di ieri è chiaro il fatto che la compagine che governa Amantea è nata esclusivamente sotto la spinta di un comitato elettorale fine a se stesso che non è riuscito a mettere in campo nessuna idea finalizzata allo sviluppo della Città. Non essendoci alcuna visione strategica, si tira a campare, talune volte facendo degli errori amministrativi gravi e quelli riferiti al settore finanziario e dei tributi sono figli di tale situazione.

Come ho avuto modo di dire pubblicamente diversi mesi addietro la cosa che più mi preoccupa è anche la frattura venutasi a creare tra gli amministratori comunali e ampi settori della Città. Anche qui alcune recentissime vicende ne sono prova inconfutabile. A titolo solo esemplificativo, mi riferisco alle inutili polemiche messe in scena dall’Amministrazione comunale nei confronti dei componenti dell’Associazione Notte Bianca, dipinti pubblicamente come concittadini non dediti alla buona riuscita della manifestazione (nata, è bene ricordarlo, anche con il contributo dell’Amministrazione comunale guidata da Franco Tonnara) ma addirittura capaci di ricattare il Comune. A questi miei concittadini va tutta la mia solidarietà e il ringraziamento per il contributo offerto negli anni scorsi in favore dell’importante manifestazione.

Mi riferisco anche alla recentissima gestione degli eventi estivi sul territorio, gestione che ha fortemente penalizzato molte aree centrali di Amantea private di ogni minimo incentivo alla presenza di turisti e vacanzieri.

Mi riferisco, infine, a quanto accaduto sul fronte occupazionale con le vicende dei vigili precari, degli addetti alle strisce blu e di qualche dipendente delle cooperative. Vicende che hanno portato alla perdita del posto di lavoro e che inevitabilmente hanno aperto vertenze legali.

Insomma, con poche parole, dare un giudizio complessivo sull’azione amministrativa in corso non è semplice, diciamo che i sintomi fanno pensare a una Città che non se la passa proprio bene e se questo è vero, la principale responsabilità è senza dubbio di chi la governa.

3D)Un’ultima domanda, alla luce di quanto finora da lei espresso, Amantea sembrerebbe avere bisogno di una nuova stagione amministrativa. Un’alternativa in tal senso sarà possibile?

3R)Dobbiamo pensare sempre positivamente. Nella vita, sul lavoro, in politica si può sempre migliorare. Un’alternativa la mia Città non solo la merita ma credo sia anche in grado di crearla, ma debba crearla. Questo è il mio augurio alla Città. Amantea 2 settembre 2016”.

Pubblicato in Cronaca

Stephen Littleword, nel suo “Aforismi”, scrive che “Il primo settembre è un po’ come il primo dell’anno, idealmente si ricomincia”.

 

Finisce l’estate, il relax, le feste ed è tempo di ricominciare.

Anche a fare politica.

Per questo abbiamo pensato di rivolgere alcune domande ad un politico amanteano che ci ha immediatamente risposto e che vi presentiamo.

 

Dovessero farlo altri vi faremo conoscere anche il loro pensiero:

1 D)Lei è iscritto al PD di Amantea, il suo partito nel nostro Comune è rappresentato anche da un’intera Giunta comunale. Che impressione ha del rapporto tra il partito cittadino e gli amministratori comunali del PD?

1R)Sinceramente non una buona impressione. Sembra un rapporto non proprio chiaro, dove il partito prende una direzione e gli amministratori del PD ne percorrono un’altra, esattamente quella opposta. Un esempio per tutti, la vicenda del finanziamento sottratto alla ristrutturazione del Lungomare di Amantea, atto amministrativo che, a mio modestissimo parere, è risultato incomprensibile. Anche le ultime uscite pubbliche del Segretario del PD Giacco e del Vice Sindaco Morelli sull’ipotesi di realizzazione della Casa della Salute ad Amantea sembrano smentirsi a vicenda.

Questo “andazzo” non fa bene al partito perché lo rende poco credibile innanzi alla Città. Non è possibile che gli amministratori comunali del PD, in pratica il Sindaco e l’intera Giunta, facciano orecchie da mercante difronte a tutte le indicazioni e le proposte che provengono dalla Segreteria del PD di Amantea. In questo caso a essere screditata, ovviamente, è la Segreteria del partito.

Questo rapporto andava regolato e precisato fin da subito con atti politici conseguenziali, ciò non è avvenuto e questo, secondo il mio punto di vista, è stato un errore politico macroscopico.  

 

“D)Può dare un giudizio complessivo sull’attività amministrativasvolta finora dagli amministratori comunali del PD e più complessivamente dalla Lista “Rosa Arcobaleno”?

2R)Fermo restando che il giudizio finale spetterà a miei concittadini a fine mandato, io posso solo dire che oggi non provo alcun rimorso rispetto alla scelta fatta con gli amici che hanno dato vita alla Lista “La Nuova Primavera”, anzi. Oggi più di ieri è chiaro il fatto che la compagine che governa Amantea è nata esclusivamente sotto la spinta di un comitato elettorale fine a se stesso che non è riuscito a mettere in campo nessuna idea finalizzata allo sviluppo della Città. Non essendoci alcuna visione strategica, si tira a campare, talune volte facendo degli errori amministrativi gravi e quelli riferiti al settore finanziario e dei tributi sono figli di tale situazione.

Come ho avuto modo di dire pubblicamente diversi mesi addietro la cosa che più mi preoccupa è anche la frattura venutasi a creare tra gli amministratori comunali e ampi settori della Città. Anche qui alcune recentissime vicende ne sono prova inconfutabile. A titolo solo esemplificativo, mi riferisco alle inutili polemiche messe in scena dall’Amministrazione comunale nei confronti dei componenti dell’Associazione Notte Bianca, dipinti pubblicamente come concittadini non dediti alla buona riuscita della manifestazione (nata, è bene ricordarlo, anche con il contributo dell’Amministrazione comunale guidata da Franco Tonnara) ma addirittura capaci di ricattare il Comune. A questi miei concittadini va tutta la mia solidarietà e il ringraziamento per il contributo offerto negli anni scorsi in favore dell’importante manifestazione.

Mi riferisco anche alla recentissima gestione degli eventi estivi sul territorio, gestione che ha fortemente penalizzato molte aree centrali di Amantea private di ogni minimo incentivo alla presenza di turisti e vacanzieri.

Mi riferisco, infine, a quanto accaduto sul fronte occupazionale con le vicende dei vigili precari, degli addetti alle strisce blu e di qualche dipendente delle cooperative. Vicende che hanno portato alla perdita del posto di lavoro e che inevitabilmente hanno aperto vertenze legali.

Insomma, con poche parole, dare un giudizio complessivo sull’azione amministrativa in corso non è semplice, diciamo che i sintomi fanno pensare a una Città che non se la passa proprio bene e se questo è vero, la principale responsabilità è senza dubbio di chi la governa.

 

3D)Un’ultima domanda, alla luce di quanto finora da lei espresso, Amantea sembrerebbe avere bisogno di una nuova stagione amministrativa. Un’alternativa in tal senso sarà possibile?

3R)Dobbiamo pensare sempre positivamente. Nella vita, sul lavoro, in politica si può sempre migliorare. Un’alternativa la mia Città non solo la merita ma credo sia anche in grado di crearla, ma debba crearla. Questo è il mio augurio alla Città.

Amantea 2 settembre 2016.

Entro aprile 2017 scomparirà Ban ca Carime.

Il Gruppo Ubi Banca ha presen tato ai sindacati il piano indu striale 2019/ 2020 che pre vede entro il 30 aprile 2017 la costituzione di una “Banca unica”

 

che incorporerà tutte le attuali sette Banche rete del Gruppo; la chiusura di 130 sportelli in sovrapposizione già individuati (più ulteriori 150 sportelli, ancora da individuare, nel periodo di durata del piano); risparmi di costo sul personale equivalenti a circa 2.750 Risorse full-time; per 1.300 Risorse è prevista l’uscita con accesso al fondo esuberi, per la rimanenza verranno individuati altri strumenti nella fase negoziale con le Organizzazioni Sindacali; nuove assunzioni per 1.100 unità; l’istituzione, all’interno della “Banca unica”, di 5 macro aree, 4 nelle regioni del Nord Italia (Nord/ovest con sede a Cuneo o Torino, una con sede a Milano, una con sede a Bergamo, una per il Nord/est con sede a Brescia) e una per il Centro/sud con sede a Jesi.

Per effetto della “Banca unica”, Banca Carime dovrebbe cessare nel periodo aprile/maggio 2017, appunto per essere incorporata in Ubi Banca.

Con questo piano si allontana sempre di più il potere decisionale di Carime dai territori storici che ha presidiato.

L’attuale organizzazione della catena del credito interna a Carime prevede il Servizio crediti a Bari con sedi decentrate di delibera pratiche di finanziamento a Salerno, Cosenza, Bari e Taranto.

A questo punto ci si chiede cosa succederà ora con la Direzione della macro area del centro sud allocata a Jesi?

Per Gianfranco Suriano, vice segretario generale di Unità Sindacale Falcri-Silcea del Gruppo Ubi,

<< fermo restando il giudizio positivo relativo alla decisione di costituire la “Banca unica”, la nuova manovra industriale è per l’ennesima volta caratterizzata dal forte contenimento dei costi del lavoro che inevitabilmente costringerà tutti i lavoratori del Gruppo a sostenere il peso degli interventi di razionalizzazione ed efficientamento della rete distributiva di Ubi. Infatti le continue riduzioni degli organici e le ripetute chiusure di strutture produttive, necessitano ora d’interventi capaci di garantire al marchio Ubi presenza adeguata su tutti i territori dove operano da sempre le singole banche del Gruppo. Presenza che può essere assicurata, in primis – sottolinea Suriano – dal mantenimento di adeguati livelli occupazionali, da perseguire anche con l’immissione di nuova forza lavoro giovane; dall’attuazione di politiche del credito e commerciali che vadano nella reale direzione di sostenere i territori già serviti, da nord a sud del paese. >>    

Dall’articolo di Adriano Mollo sul Quotidiano del Sud del 30 giugno 2016 – Primo Piano Economia – pag. 8

Gianfranco Suriano scrive la seguente nota stampa:

 

“Fin dai tempi della sua ultimazione, ho sempre sostenuto che bisognava procedere il prima possibile ad un corretto e opportuno affidamento - attraverso regolare gara - della gestione del Campus Temesa “Francesco Tonnara” a chi fosse stato in grado di organizzare, promuovere ed amministrare al meglio la struttura costata alla collettività diversi milioni di euro.

 

Più specificatamente, partendo dalla consapevolezza che il nostro Comune non ha mezzi finanziari e risorse umane da dedicare alla gestione dell’imponente struttura, l’affidamento all’esterno della conduzione del Campus si rendeva, e si rende, necessaria per perseguire i seguenti obiettivi culturali e gestionali:

-          programmazione, valorizzazione e promozione delle attività artistiche (musicale, teatrale, ecc.);

-          programmazione spettacoli ed altri eventi;

-          gestione tecnica di tutti gli spazi presenti nella struttura;

-          gestione amministrativa e contabile riguardante il funzionamento complessivo della struttura;

-          gestione dell’oneroso piano di manutenzione ordinaria dell’intera struttura.

 

Al contrario, non avvertendo l’esigenza di perseguire i sopra descritti obiettivi, si continua a gestire il Campus Temesa “alla carlona”, con conseguenze negative non solo per la struttura ma anche per le Associazioni del nostro territorio che legittimamente ne richiedono l’utilizzo.

Allora succede che, improvvisamente e senza che il vigente regolamento comunale per l’utilizzo della sala polivalente del Campus Temesa lo preveda, viene richiesto alle “povere” Associazioni teatrali (espressione di vivacità culturale nella nostra Città) la stipula a proprio carico di polizza assicurativa a copertura dei danni che potrebbero subire le persone che, a vario titolo, si trovino a fruire della struttura in occasione degli eventi.

 

Queste polizze, di norma, vengono stipulate direttamente dal Comune in qualità di Ente proprietario della struttura o dal concessionario che ne detiene la gestione e non da chi l’utilizza sporadicamente per qualche giorno nell’arco di un anno.

Ogni copertura assicurativa inerente l’utilizzo della struttura comunale in questione è buona cosa ma tale copertura andrebbe prevista innanzitutto dal relativo regolamento comunale (al pari di altre previsioni nello stesso regolamento contenute) e, in ogni caso, dovrebbe essere estesa a tutti i beni immobiliari di proprietà comunale presenti in Città, dove ovviamente insiste la presenza di pubblico. Seguendo un ragionamento logico ed improntato alla coerenza, all’equità e al buon senso, così dovrebbe essere.

 

Al di là del trattamento improprio riservato alle Associazioni che utilizzano il Campus Temesa (le Associazioni del territorio vanno incentivate e non disincentivate!), ancora qualche considerazione sul tema.

Credo che il Campus Temesa non è stato finora utilizzato per perseguire a pieno le finalità per le quali è stato realizzato e penso anche che con questo “andazzo” la struttura non resisterà per molto tempo. Infatti, continuando così non so proprio con quali risorse economiche si provvederà ad effettuare, da qui in avanti, i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla struttura.

 

Infine, l’importante struttura ad oggi non ha dato alcun contributo significativo all’incremento dell’economia cittadina, nonostante abbia, in tal senso, potenzialità enormi.

Ovviamente quanto sopra espresso è tutto opinabile, ci mancherebbe…!

Ah dimenticavo. E il palazzetto dello sport?

 

Ma questa è un’altra storia…

Amantea 18 maggio 2016                                         Gianfranco Suriano

Pubblicato in Politica

Oramai si è diffusa nella nostra Città la preoccupante notizia della prossima chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza, da anni importante presidio a difesa della legalità e della sicurezza nel nostro Comprensorio, insieme agli altri Corpi delle forze dell’ordine presenti ad Amantea.

Pochissime sono state finora le prese di posizione e le iniziative in cantiere su questa possibile dismissione, del tutto nulle invece quelle dei nostri Amministratori comunali.

Eppure ogni iniziativa utile a evitare la possibile chiusura della Tenenza doveva già essere avviata dall’Amministrazione comunale di Amantea, tra l’altro Comune capofila del Comprensorio.

Nessuna risposta diretta o indiretta, poi, è stata data alla specifica interrogazione sul tema che il Consigliere di minoranza Sergio Ruggiero ha inviato al nostro Sindaco.

Niente, solo silenzio.

Dietro al silenzio molte volte si nasconde l’assenso, non c’è altro modo per interpretare i silenzi dell’Amministrazione comunale sulla delicata vicenda.

E così dopo il Giudice di Pace, nell’arco di brevissimo tempo, potrebbe andar via da Amantea anche la Tenenza della Guardia di Finanza.

Lungi da me accusare o colpevolizzare qualcuno per l’ulteriore perdita che subirà la nostra Città, ma mi sembra che il problema in questione ai nostri Amministratori non interessi molto.

Questo, se confermato, è un bruttissimo segnale per la nostra Comunità.

Ovviamente, spero tanto di essere smentito e voglio invece augurare alla Città che il nostro Sindaco assuma con responsabilità il proprio ruolo e analogamente a quanto accaduto in altri Comuni calabresi metta in campo con determinazione ogni azione utile a far recedere il Comando Generale della Guardia di Finanza dalla decisione eventualmente assunta. In altre realtà della nostra Regione questo è successo, grazie a Sindaci capaci e determinati che hanno evitato la chiusura di Strutture pubbliche e delle Forze dell’Ordine.

Ci sono argomenti rispetto ai quali o si è di colore nero o di colore bianco e il grigio è equiparabile al nero.

Ci sono temi e vicende rispetto alle quali il silenzio è segno di chiara ambiguità (quel grigio che diventa inevitabilmente nero).

La legalità e la sicurezza dei cittadini sono elementi imprescindibili del vivere civile che non si devono utilizzare per strumentalizzazioni di nessun genere. E sono valori da tutelare sempre e con forza poiché garantiscono e assicurano la libertà individuale di ogni cittadino, libertà che a sua volta è un bene preziosissimo che deve stare sopra ogni cosa.

Troppe volte nella nostra Città si è saliti sui piedistalli per parlare, in modo strumentale, di legalità. Ora è giunto il momento di scendere da quei piedistalli e lottare realmente e concretamente per la legalità, a iniziare dal mantenimento della Tenenza della Guardia di Finanza ad Amantea.

Questa volta cari Amministratori, non può esserci grigio, chi c’è, c’è, chi non c’è, non c’è.

                                                                                                   Gianfranco Suriano

Pubblicato in Cronaca

Una dopo l’al tra la dichiara zione di voto del Consigliere arch. Sergio Ruggiero – Ca pogruppo lista Nuova Primavera e quella dell’ex asses sore Gianfran co Suriano raggiunto tele fonicamente.

 

 

 

 

 

 

1)Dichiarazione di voto

DEBITI E SITUAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL COMUNE.

All’esito dello studio della Relazione dell’Organo di Revisione, che rappresenta in forma organizzata i dati del bilancio economico dell’Ente, rilevo alcuni elementi a mio parere indicativi sia dello Stato dell’Ente medesimo, sia sulle modalità di determinazione della politica finanziaria messa in campo dall’Amministrazione.

  1. Il ricorso alle anticipazioni di liquidità è eccessivo. Il continuo, reiterato, e sostanzioso ricorso alle anticipazioni di tesoreria è chiaro sintomo di squilibrio dei conti comunali.
  2. Le spese di cui al titolo I° (spese correnti di gestione, sulle quali maggiormente occorrerebbe concentrare gli sforzi della razionalizzazione), continuano a crescere inesorabilmente. Erano di euro 11.638.000 nel 2013, erano di euro 12.267.000, nel 2014 e sono diventati euro 12.433.000 nel 2015. Un aumento di oltre il 10% in due anni (schema pag 9).
  3. Appare veramente irrealistico determinare un avanzo del risultato d’amministrazione di euro 6.425.000 addirittura disponibile (schema pag. 12) mentre il conto economico reca un risultato di esercizio negativo di euro 715.165 (schema pag. 33). Questa rappresentazione mi appare come l’esercizio di un’alchimia contabile finalizzata a giustificare una inesistente disponibilità di spesa, secondo un’abitudine che appartiene ad altri tempi. Io credo che la situazione complessiva del bilancio sia veramente difficile, tale da richiedere maggiore chiarezza e più prudenza.
  4. Le entrate tributarie nel 2015 hanno registrato una riduzione di oltre un milione di euro, passando da 9.254.011 nel 2014 a 8.184.235 nel 2015 (schema pag 15). Ciò denota una effettiva difficoltà della Giunta di organizzare il sistema comunale della gestione dei tributi. Da questo punto di vista mi sento di esortare l’Amministrazione ad un proficui ed effettivo potenziamento del servizio. Dunque le spese correnti aumentano (vedi punto 2) e le entrate tributarie diminuiscono. Non sarà questa la ragione del diniego dei mutui da parte della C.D.P.?
  5. Il comune utilizza diversamente le risorse in avanzo del servizio delle lampade votive e dalla gestione del porto turistico (cioè riceve più entrate rispetto ai costi registrati) (schema pag. 18); ma non mi risultano corrispondenti investimenti nelle medesime infrastrutture.
  6. I residui attivi e passivi accumulati nell’anno 2015 raggiungono cifre considerevoli, pari ad oltre il doppio della media degli ultimi cinque anni. (schema pag. 30). Ciò nasconde l’intendimento, o meglio, la possibilità di aumentare la disponibilità all’aumento della spesa corrente.
  7. Il conto economico evidenzia un risultato economico chiaramente negativo per oltre 700.000,00 euro (schema pag. 33). E’ drammatica la riduzione del patrimonio netto comunale che passa da 38.000.000 del 2014 a 26.000.000 (schema pag. 35) Se è vero che le cifre esposte nel conto economico e nel conto patrimoniale restano ancora indicativi, è certo che il sistema contabile e di bilancio messo in piedi da questa Amministrazione lascia molto a desiderare, esprimendo di fatto un chiaro trend negativo.

Si assiste dunque ad un significativo aumento di residui attivi e passivi, dove si nascondono le inefficienze della macchina comunale, e contemporaneamente ad un maggiore ricorso all’indebitamente per le spese di gestione (o correnti). Si assiste peraltro ad una costante riduzione del patrimonio comunale e ad una perdita del risultato economico di gestione.

Temo che questa Amministrazione continui a gestire l’Ente con l’ottica dell’approssimazione, in cui si assiste all’aumento dell’indebitamente malcelato fra le pieghe dei residui e ad un sempre maggiore ricorso alle anticipazioni di tesoreria, con l’obiettivo di spostare i debiti sulle future generazioni. I dati di bilancio restano impietosi, con questi dobbiamo fare i conti, ma con un senso di responsabilità che purtroppo continuo a non vedere.

Rilevo infine come alcune situazioni debitorie siano state apprese dai giornali e non notificateci dall’Amministrazione al fine di consentire una costruttiva discussione in ambito consiliare, a scapito della chiarezza che si impone.     Il Consigliere Sergio Ruggiero

2) abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex assessore comunale Gianfranco Suriano che non si è sottratto alla nostra domanda e che ha dichiarato quanto segue:

“Condivido pienamente la fotografia del bilancio comunale relativa all’anno 2015 rappresentata dall’amico Sergio Ruggiero nell’ultimo consiglio comunale.

Molti sono i dati andamentali e le misure di alcune voci contrastanti tra di loro che non consentono di comprendere chiaramente l’effettivo stato di salute del bilancio.

In ogni caso alcuni sintomi sono ben chiari e farebbero giungere alla conclusione che il nostro comune possa essere vicinissimo ad una situazione di deficit strutturale.

Tra l’altro tale critica condizione potrebbe essere acuita, ad esempio, dal fatto che nel rendiconto appena approvato gli accantonamenti per rischi oneri derivanti da cause legali sembrerebbero sottodimensionati rispetto alle stime prudenziali da fare per legge, ma questo è solo , ripeto, un esempio.

Tutti coloro che rivestono cariche pubbliche, su questo tema, dovrebbero parlare chiaro ai cittadini considerato che qui si tratta di amministrare i loro soldi.

Questo non è un argomento da partito preso!”

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asp amanteaEccola nota stampa congi unta Bevacqua-Suriano del 31 ottobre 2015:

Bevacqua:“Con riferimento alla questione del potenziamento dei servizi socio -sanitari nel Comprensorio di Amantea è intervenuto il Consigliere regionale Mimmo Bevacqua, il quale ha dichiarato:

 

“ Ribadisco l’impellente necessità d’interventi volti al potenziamento dei servizi socio-sanitari e d’assistenza nel territorio di Amantea e del suo vasto Comprensorio, che non possono assolutamente prescindere dal mantenimento del laboratorio di analisi.

Ove si verificassero altre ipotesi migliorative in termini di qualità dei servizi e risposte ai cittadini, sarò particolarmente attento e sensibile al fine di favorire ogni eventuale migliore soluzione possibile.

In tal senso, confermo il pieno sostegno alla meritoria azione portata avanti dalla Rete Comprensorio Amantea “Difensiamo la salute”, preannunciando la presentazione in Consiglio regionale, nei prossimi giorni, di una specifica interrogazione.

L’auspicio è che gli organi competenti accolgano le sacrosante istanze provenienti dai territori che, come nel caso di Amantea, sono da condividere e sostenere coerentemente e concretamente”.

Suriano Gianfranco:  

Fa seguito alle dichiarazioni del Consigliere regionale Bevacqua, la seguente nota di Gianfranco Suriano, ex Assessore ai Servizi sociali del Comune di Amantea il quale dichiara:

” Voglio ringraziare l’amico e Consigliere regionale Mimmo Bevacqua per la coerenza e la serietà con cui quotidianamente affronta le diverse problematiche in essere nei territori calabresi. Infatti, anche in occasione del dibattito pubblico relativo al problema della sanità nel nostro territorio, al di là delle appartenenze e dei meri calcoli politici, ha deciso di schierarsi, senza se e senza ma, al fianco della Rete Comprensorio Amantea “Difendiamo la Salute”.

Mentre altre figure istituzionali con grande leggerezza lanciano slogan e proclami, spesso contrastanti e contradditori tra di loro, al fine anche di indebolire l’impegno responsabile e spontaneo di decine e decine di liberi cittadini appartenenti alla Rete, il Consigliere regionale Bevacqua ha, invece, scelto di sostenere lealmente e senza strumentalizzazioni di nessun genere le giuste istanze provenienti dal nostro territorio”.

Ndr: Prendiamo atto che il consigliere Bevacqua conferma il suo impegno a difesa del Poliambulatorio di Amantea e non fa passi indietro come certi gamberi-politici che rischiano, appena indietreggiano rispetto alle sacrosante esigenze degli ammalati, di finire pescati e poi in padella!

Scrive Gianfranco Suriano , già Assessore ai Servizi sociali del Comune di Amantea , sulla nota stampa dello SPI CGIL del 12 settembre sul rischio di  perdita dei 620 mila euro per l’assistenza socio/sanitaria in favore degli anziani non autosufficienti destinati al nostro Comprensorio.

 

“Non voglio minimamente pensare al fatto che i 620.000,00 euro già destinati al territorio Amanteano e al suo Comprensorio, per l’assistenza ai nostri concittadini anziani non autosufficienti e per l’attivazione dell’Asilo nido, vadano persi.

Ricordo che questi fondi – stanziati dall’Unione Europa e la cui responsabilità amministrativa e gestionale è stata affidata al Ministero dell’Interno – sono stati già assegnati al Comune di Amantea quale Ente capofila, a seguito del complesso iter d’assegnazione iniziato nel 2013 quando la precedente Giunta municipale di Amantea con apposito atto partecipò al relativo avviso pubblico.  

La parte delle somme assegnate per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, deve essere spesa e rendicontata nel 2015 mentre a tutt’oggi non è dato sapere perché la gara d’appalto per l’affidamento di tali servizi socio-sanitari-assistenziali è caduta nel vuoto, nonostante siano passati quasi cinque mesi dalla sua indizione. Come in altri casi, la macchina amministrativa si è inceppata proprio durante la fase di espletamento del bando di gara e di aggiudicazione dei servizi in questione. Non solo, come riportato dagli organi di stampa, a complicare l’iter hanno contribuito anche le dimissioni del Presidente della commissione interna al Comune che doveva certificare l’aggiudicazione dei servizi alla cooperativa vincitrice della gara d’appalto.

Con tenacia e competenza lo Spi Cgil, che tra l’altro ha dato un grosso contributo in termini d’idee e proposte per la programmazione dell’intervento di sostegno agli anziani, sta cercando di sollecitare l’inizio dei servizi d’assistenza poiché fortemente preoccupata di veder revocate le somme già assegnate al Comune di Amantea.

Nessuna risposta, mi risulta, ha ottenuto lo Spi Cgil in merito, nonostante le molteplici domande rivolte alla nostra Amministrazione comunale. Già tale atteggiamento dei nostri amministratori risulta deprecabile perché in contrasto con la più volte sbandierata volontà, da parte del Sindaco, Assessori e Consiglieri di maggioranza, di adottare nel nostro Comune comportamenti di democrazia partecipata. Infatti, su un argomento così rilevante, non si è voluto neanche dare risposta agli interrogativi dello Spi Cgil, che pure ha contributo alla realizzazione di questo importante progetto sociale.  

Mi auguro, infine, che l’Amministrazione comunale abbia ben presente il rischio che sta correndo e cioè quello di privare molti nostri concittadini anziani e in grave difficoltà della possibilità di poter contare su un importante sostegno che, soprattutto, in questo momento di crisi non può giungere neanche dai propri familiari. Non usufruire di questi fondi sarebbe un atto gravissimo ed ingiustificato e ogni singolo amministratore dovrebbe trarne coscientemente le dovute conclusioni.

Amantea 13.9.2015 Gianfranco Suriano.

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