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sindacoMartedì 23 ottobre il Movimento 5 Stelle di Amantea ha emanato un comunicato nel quale dopo aver elencato ed esaminato gli avvenuti sequestri milionari di beni provenienti, secondo la Magistratura e la Guardia di Finanza, da attività malavitose, ha chiesto per l’ennesima volta le dimissioni del Sindaco di Amantea Dott. Pizzino Mario. Secondo i firmatari della petizione Francesca Menechino e Francesca Sicoli, consiglieri comunali in carica, è coinvolto nei sequestri di beni il politico amanteano, ex Sindaco, ex consigliere provinciale ed ex consigliere regionale Franco La Rupa. Poiché il Sindaco in carica Mario Pizzino in campagna elettorale abbia dichiarato di ispirarsi a Franco La Rupa e che alla sua scuola si è politicamente formato, chiedono se ancora il Sindaco attuale abbia un po’ di decenza di rassegnare le dimissioni. Il Sig. La Rupa è inquisito, quindi il Sindaco deve dimettersi. Ma con i sequestri dei beni a La Rupa cosa c’entra il Sindaco attuale? E’ caduta una pietra dalla grotta: il Sindaco deve dimettersi. Una mareggiata ha danneggiato il lungomare: il Sindaco deve dimettersi. Le strade sono sporche perché i cittadini buttano per strada i rifiuti: il Sindaco deve dimettersi. Franco La Rupa è stato accusato di voto di scambio e tentata estorsione, il Sindaco deve dimettersi. E’ stato arrestato un consigliere comunale, il Sindaco deve dimettersi. A causa del forte vento una pianta è crollata danneggiando le macchine parcheggiate sulla strada: il sindaco deve dimettersi. Le acque del fiume Catocastro all’improvviso diventano nere: Il sindaco deve dimettersi. Cosa c’entra il sindaco io ancora non l’ho capito. Ma davvero il M5S pensa che se il vento forte fa crollare una pianta, se una forte mareggiata danneggia il lungomare la colpa sia del Signor Sindaco? Il grande Totò direbbe :- Ma mi faccia il piacere!- E però continuamente come un mantra, dal giorno in cui Pizzino è stato democraticamente eletto Sindaco di Amantea, ripetono: Il Sindaco deve dimettersi. Sono sicuro che i rappresentanti del Movimento 5 Stelle siano andati a scuola, abbiano studiato il latino e ricordino la favoletta di Esopo: Il lupo e l’agnello. Il lupo aveva fame, tanta fame. Aveva bisogno di cibo per sfamarsi. Un po’ di carne tenera e fresca avrebbe risolto il problema della fame almeno per alcuni giorni. Quando ha visto l’agnellino che beveva tranquillo un po’ di acqua fresca ad un ruscello ha pensato:- Bene mia! Oggi mangio- E così si è avvicinato all’agnello e “siti compulsi” (spinto dalla fame) lo ha divorato. Ma prima di mangiarlo l’ha voluto accusare di alcune nefandezze. Mi stai intorpidendo l’acqua che sto bevendo. Tu hai parlato male di me sei mesi fa. Tuo padre ha parlato male di me. Siti compulsi, se lo mangiò. L’acqua intorbidita e l’aver parlato male sono stati dei falsi pretesti. In questo modo si comportano quelli che sono all’opposizione al Consiglio Comunale. Con falsi pretesti chiedono le dimissioni del Sindaco. Vogliono prendere il suo posto. Ma in Italia, piaccia o meno, siamo in democrazia e ogni 4 anni i cittadini sono chiamati ad eleggere liberamente e democraticamente i loro rappresentanti. I cittadini di Amantea lo scorso anno hanno scelto Mario Pizzino come Sindaco e tale dovrà restare per altri 3 anni fino al compimento del mandato elettorale. Poi ci saranno le libere elezioni e se gli elettori e le elettrici di Amantea daranno ampi consensi al Movimento 5 Stelle, solo allora la Signora Menechino potrà ricoprire la carica di Sindaco. Con una scheda elettorale, con una matita copiativa e con un semplice segno di croce il Sindaco Pizzino si potrà mandare a casa. E’ così semplice. Non c’è bisogno della Magistratura e delle Guardia di Finanza. Bisogna, però, aspettare le elezioni. Prima bisogna fare una sana ed efficiente opposizione senza chiedere continuamente: Il Sindaco deve dimettersi. E’ controproducente, signora Menechino, mi creda. Glielo dice con affetto un anziano signore che vuole tanto bene alla nobile città di Amantea e che ha fatto politica da sempre e che nella sua lunga vita ha commesso madornali errori.

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Riceviamo e pubblichiamo:

«È con grande interesse che mi reco ad Amantea».

Lo dichiara la senatrice M5s Margherita Corrado, in relazione alla visita nella città tirrenica prevista a partire dalle ore 17 di sabato 14 luglio.

«La visita di Margherita Corrado si svolgerà durante una passeggiata per il borgo storico della cittadina.

Il punto di ritrovo è il Parco della Grotta da dove si risalirà lungo il fiume Catocastro raggiungendo il Convento dei Gesuiti».

Lo comunicano le consigliere comunali M5s di Amantea Francesca Menichino e Francesca Sicoli che aggiungono «la passeggiata terminerà con la visita al Convento di San Bernardino, dove si svolgerà in chiusura un dibattito aperto per tracciare le vie di una valorizzazione delle risorse storiche e culturali della città».

 L’incontro - concludono le consigliere amanteane - sarà utile anche per illustrare alla senatrice ed archeologa, nonché componente della commissione parlamentare Cultura, il contesto del sito archeologico Temesa che venne rinvenuto nel 2005 ed attualmente si trova in stato di abbandono ed anche la villa romana in località Principessa scoperta nel 2010 e ad oggi interrata; tutto ciò in previsione di una visita successiva che servirà ad un maggiore e proficuo confronto tra le istituzioni, i cittadini e gli enti locali del comprensorio».

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del M5s:

“Il bilancio del comune di Amantea “giace” in questo palazzo romano: si tratta del Viminale, sede del Ministero dell’Interno che si occupa, al dipartimento della finanza locale, dei comuni in dissesto.

Il nostro comune ha elaborato un’ipotesi di bilancio a dicembre 2017 e l’ha inviata al Ministero per l' approvazione.

Sono passati sei mesi e non solo il Ministero non l’ha approvata, ma ha inviato non una, ma ben tre “bocciature” che consistono in rilievi e richieste istruttorie formulate a gennaio, ad aprile e la terza il 21 maggio scorso.

Dalla lettura di queste tre note, quello che balza subito agli occhi è che sono contestazioni ripetute nelle diverse note del Ministero e non si comprende perché il comune non ha provveduto ad adeguarsi.

Le cose sono due: o il comune di Amantea ha problemi di comprendonio (e non ci risulta), o ha difficoltà a trovare fondi di copertura attendibili per il bilancio stabilmente riequilibrato.

Ma Mario Pizzino, non era il risanatore “l’uomo dello Stato che sapeva fare queste cose”?

Allora com’è possibile che abbia dovuto ricevere non uno ma tre rilievi da parte del Ministero?

Adesso sarà necessario riportare il bilancio in Consiglio e approvare una nuova ipotesi, tenendo conto (speriamo) delle indicazioni ministeriali e della necessità di risanare un bilancio in cui si è fatto per troppi anni il giochino di gonfiare le entrate per aumentare le spese, fino ad arrivare al dissesto.

Se qualcuno se ne fosse dimenticato, Mario Pizzino è stato presente nelle varie giunte e consigli che si sono susseguiti dal 1995 al 2014, proprio lui il nostro sindaco risanatore, senza accorgersi però che il nostro comune stesse andando in malora!

Con la deputata Dalila Nesci abbiamo incontrato a Roma i funzionari che si occupano del bilancio di Amantea, e con (quello che sarebbe stato) il nostro assessore Michele Mercuri abbiamo analizzato le richieste che il Ministero avanza ai nostri amministratori.

In realtà si tratta di rilievi molto semplici: le previsioni dei soldi che possono entrare nel Comune con la Tari, le multe, il servizio idrico, la tassa per l’occupazione del suolo, i proventi delle strisce blu e quant’altro che devono essere reali e non gonfiate!

Non si possono aumentare le previsioni delle entrate con lo scopo di aumentare il potere di spesa: così è stato fatto per decenni da tutti gli amministratori (sempre gli stessi) che hanno amministrato il comune di Amantea, utilizzandolo come un bancomat e portandolo alla rovina.

D’altronde queste stesse parole (bancomat) le ha utilizzate Mario Pizzino senza rendersi conto che incolpava anche se stesso!

Occorre adesso una volta per tutte, ridurre in modo realistico le previsioni delle entrate, tagliare una per una le voci di spesa, indicare i costi reali della raccolta dei rifiuti e del servizio idrico con la possibilità di abbassare l’importo delle bollette per i cittadini, e, altro punto fondamentale, il Ministero vuole sapere come i nostri amministratori intendono alimentare la massa passiva, cioè come vogliono pagare i debiti.

Nell’ultimo consiglio comunale è emersa ancora una volta la finta voglia di collaborazione con noi, quando per esempio abbiamo riportato i suggerimenti emersi dall’incontro con i funzionari romani, o quando ancora, la minoranza tutta ha proposto la nomina di Francesca Menichino a delegato per il nostro comune al FLAG PERTI, ottenendo dal Sindaco la risposta che la nomina doveva essere data a persona vicina all’amministrazione e che dovesse rappresentare l' Ente.

Abbiamo fatto presente che anche noi rappresentiamo l’Ente e che non operiamo certo contro gli interessi dello stesso, ma come potete immaginare, hanno votato compatti la nomina di Mario Pizzino “sempre presente”.

Insomma, un esempio di come questa giunta sia incapace di un vero ascolto e continui a dimostrare di non volere o non riuscire a risanare nulla, né a scegliere un vero cambiamento.

E in pieno stile “Sabatino” continua a spendere soldi che non ha, chiedendo anticipazioni di cassa costosissime alla Banca Carime.

La domanda adesso è: cosa farà l’assessore al bilancio del comune di Amantea che … ops scusate… il Sindaco con la delega al bilancio Mario Pizzino per rispondere alle richieste del Ministero?

Noi continueremo a fare la nostra parte, che nonostante i tentativi strumentali di qualcuno, è solo ed esclusivamente negli interessi dei cittadini.

Gruppo consiliare M5s Amantea

Francesca Menichino

Francesca Sicoli

Ecco il duro attacco che Francesca Menichino ha postato sul suo profilo face book:

“Pare che abbiano trovato un accordo ma non l'assessore al bilancio....ma in ogni caso...

 

Molti cittadini in questi giorni ci chiedono quando avverrà, e se succederà a breve come sembrerebbe dalle ultime notizie di stampa.

Mentre la politica in questi giorni agisce nel sottobosco degli inciuci, da un lato per tenere unito il “listone” e dall’altro per dividerlo e spezzarlo, noi siamo qui che vi raccontiamo quello che sta accadendo e quello che è la politica ad Amantea (e non solo).

Siamo sicuri che ad Amantea c’è stato un tempo in cui chi sedeva sui banchi del Consiglio comunale sentiva l’onore e l’importanza di stare lì e di occuparsi della “Cosa Pubblica”, e a quell’epoca le casse comunali erano floride e il paese era gestito , pulito, attraente, tanto da essere definito “la Perla del Tirreno”.

Man mano però la Politica è diventata altro e Amantea è stata oggetto di predatori e saccheggiatori, noti a tutti, ma riveriti e spesso imitati dai cittadini.

Il Comune è diventato una vacca da mungere e c’è chi ha arricchito i patrimoni personali a danno di quelli comunali, mentre il paese diventava sempre più povero e degradato.

Sono da poco arrivati in città i tre commissari dell’organismo di liquidazione che hanno fatto prima, pur arrivando la nomina in ritardo, hanno fatto prima dell’assessore al bilancio che ancora incredibilmente non c'è e che doveva essere il pezzo forte dell’amministrazione Pizzino, che oggi appare per quello che è: una sommatoria di interessi di parte e di partiti apparentemente democratici.

I commissari hanno già fatto un avviso pubblico per invitare tutti i creditori del Comune a presentare la relativa istanza entro il termine di 60 giorni che scadranno il 2 dicembre.

Dunque i commissari dovranno “misurare” il debito che il Comune negli ultimi decenni ha contratto con fornitori, privati, aziende , soggetti pubblici e quant’altro e finalmente sapremo presto o tardi a quanto ammonta tale debito che dalle carte del dissesto non dovrebbe essere inferiore a 50 milioni di euro.

Ma nessuno, nemmeno i commissari, riuscirà a misurare un altro debito, quello contratto dai vari amministratori (sempre gli stessi) nei confronti dei cittadini di Amantea, per tutto quello che poteva essere e non è stato, per tutte le opere e i servizi che si potevano realizzare, per tutta l’evoluzione e il progresso di una città che poteva crescere e migliorare, per la cultura e i valori che si potevano e dovevano seminare!

Ed invece Amantea è precipitata sempre più nel degrado.

 

Un degrado che riguarda l’ambiente, le strutture, i servizi, le strade, il decoro, la segnaletica, e persino la cura che dovrebbe essere la più cara ai vivi, la cura dei defunti, proprio di oggi è la segnalazione di allagamento e disservizi e infiltrazioni d'acqua nelle dimore dei defunti , al cimitero.

Soprattutto un degrado della morale perchè molti cittadini comuni o cittadini “intoccabili” hanno fatto patti ( e formato pacchetti elettorali) con questa politica per averne dei vantaggi o compiere abusi e illegalità, e un degrado della politica, molto chiaro oggi che così come è accaduto per la precedente amministrazione, Pizzino non riesce a mettere d’accordo 11 persone sugli incarichi di governo che ovviamente appaiono non come servizio ma come potere e vantaggi.

Ecco perché la giunta Pizzino è destinata a cadere: perchè le sedie intorno al tavolo sono di meno dei pretendenti, e chi rimane in piedi non sopporta di vedere gli altri seduti, spesso tra l’altro a non far nulla.

Così il tavolo prima o poi rimarrà vuoto e la città abbandonata a se stessa.

Noi siamo convinti che questa giunta non merita alcuna fiducia, ma mentre qualcuno ci corteggia per farla cadere, noi ce ne stiamo in disparte, perché siamo lontani anni luce sia dagli uni che dagli altri, dalla lista 1 e dalla lista 3, che come abbiamo sempre detto in campagna elettorale sono più o meno la stessa cosa, così come sono la stessa cosa dell’amministrazione precedente, e molto probabilmente anche di quella successiva, che saranno sempre gli stessi nomi in combinazioni variabili.

Dunque non parteciperemo a nessun gioco sotterraneo, faremo come sempre le nostre battaglie in modo pubblico e se qualcuno che ne fa parte vuole sfiduciare questa amministrazione abbia il coraggio di dirlo apertamente in Consiglio Comunale e di assumersi responsabilità davanti a tutti e davanti alla città.

Una città che noi avremmo amministrato dal 12 giugno con le figure assessorili che avevamo già presentato durante la campagna elettorale scegliendole in base alle competenze e non ai voti, primo fra tutti l'assessore al bilancio che aveva un nome e un cognome, Michele Mercuri, ricercatore universitario che avrebbe messo al servizio di Amantea la sua competenza, e senza il quale non ci saremmo nemmeno presentati per guidare un comune in dissesto.

Ma quella sarebbe stata un’altra storia ed un'altra Politica che i cittadini non hanno voluto!

Oggi c’è la giunta Pizzino perchè Amantea ha scelto non Pizzino ma il sistema che ha voluto Pizzino, che si è reso disponibile al sistema.

Domattina nel prossimo in Consiglio Comunale capiremo meglio quale sia il destino prossimo di questa giunta.

Purtroppo in 4 mesi Pizzino non è riuscito nemmeno ad organizzare le riprese e la diretta del Consiglio per cui vi aspettiamo invitandovi come sempre alla partecipazione:

lunedì 9 ottobre alle ore 10 in Sala Consiliare.

 

Stamattina siamo stati in Regione, presso il Dipartimento Lavori Pubblici, per tutelare le necessità della nostra comunità di Amantea.

scuolaIl 28 luglio scorso la Regione aveva inviato al Comune una comunicazione chiedendo di rinunciare ad uno dei finanziamenti di cui è beneficiaria la scuola media Mameli dichiarata inagibile il 4 marzo scorso.

In realtà i due finanziamenti non sono affatto incompatibili ma assolvono a due funzioni differenti: uno, di 5.900.000 euro è finalizzato alla ricostruzione della scuola, l’altro di 626.000 euro serve alla ristrutturazione dell’edificio dell’ex giudice di pace che dovrebbe essere la sistemazione temporanea degli studenti.
Abbiamo ricevuto attenzione da parte del direttore ingegnere Pallaria e dell'ingegnere Iiritano che ci hanno indicato le procedure da seguire nella piena consapevolezza che è necessario realizzare entrambi gli interventi. I dirigenti regionali lo hanno compreso benissimo mostrando piena disponibilità.

Noi abbiamo fatto la nostra parte ottenendo un risultato concreto su cui costruire lavorare.

Adesso il sindaco completi le procedure e attivi la macchina burocratica nel più breve tempo possibile.

Occorre poi trovare adeguata sistemazione per i ragazzi per l’inizio dell’anno scolastico previsto il 14 settembre, e questa soluzione non è il Campus, nemmeno in modo parziale!

D’altronde abbiamo incontrato la dirigente insieme alla consigliera Sicoli il primo agosto e il sindaco il giorno dopo ed entrambi convergevano sulla necessità di evitare il Campus.

L’alternativa esiste: occorre valorizzare gli edifici che abbiamo e dimostrare che siamo una comunità e che ognuno può fare dei piccoli sacrifici per il bene di tutti. In particolar modo in un sopralluogo effettuato a fine giugno con il sindaco abbiamo constatato che ci sono spazi pressochè sufficienti nel plesso Manzoni che è il più grande e il più sicuro di cui disponiamo. Occorre sedersi a tavolino ed avere la volontà di riorganizzarsi avendo presente la necessità di tutela dei minori prima di ogni altra esigenza.

Questa è stata e continua ad essere la nostra posizione sin dall’inizio di questa vicenda.


Cerchiamo di essere uniti tutti, in particolare noi genitori, e chiediamo la giusta tutela dei minori al Sindaco e alla Dirigenza scolastica come già lunedì scorso ha fatto un gruppo di pacifici e coraggiosi mamme e papà.

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Francesca Menichino a margine della dichiarazione di Maurizio Vadacchino:posta su facebook la seguente nota:

 

“Questa è proprio bella!

E' uscito allo scoperto l'indagato accusato di truffa ai danni della Regione e della Provincia di Cosenza insieme all'assessore (ex) Giusta, indagato già da mesi ma candidatosi alle elezioni per risanare i conti del Comune insieme a Pizzino.

Un indagato che si permette di ironizzare pubblicamente su chi lo sta indagando e che definisce "ignorante" la Guardia di Finanza quando dice che "la normativa vigente in merito la dovrebbe conoscere".

Una cosa del genere non l'avevo mai vista!

 

Si ritiene forse onnipotente costui che non conosco?

In effetti in questo scritto sgrammaticato il signor Vadacchino azzarda un ironico paragone con Gesù Cristo, come moltiplicatore non di pani ma di soldi.

E' davvero incredibile.

 

Difende Giusta, ma questo è il meno.

Forse il signore in questione dovrebbe ricordare che è tuttora sotto processo per fattispecie analoghe, dovrebbe evitare di vantarsi della prescrizione, perchè essere prescritti non significa essere innocenti, e magari impegnarsi a provare la sua innocenza nelle sedi opportune e non sui giornali dove gli inquirenti ovviamente non possono rispondergli.

 

Abbiamo bisogno di buoni esempi in questa società malata, abbiamo bisogno di valori e di rispetto.

Le auguro di dimostrare la sua innocenza.

Ma io sto con la Guardia di Finanza e con tutti gli eroi normali che ogni giorno fanno il loro lavoro silenzioso per garantire il rispetto della legge in questa difficile terra di Calabria, dove pochi furboni spesso si appropriano di risorse pubbliche che potrebbero distribuire lavoro e dignità a tanti calabresi onesti.

 

Un giudice deciderà se lei appartiene o meno alla categoria, nel frattempo nessuno si permetta di ironizzare sulla Guardia di Finanza di Amantea o di altre città.

Glielo dico nella mia funzione pubblica di membro della massime assise della nostra comunità, il Consiglio Comunale!

Stasera noi non ci saremo.

 

Ecco il testo della nota del M5s:

“Oggi è il 19 luglio, un giorno che a noi adulti fa venire la pelle d’oca.

Nel 1992 non erano nati i diciottenni di oggi ed erano appena nati i venticinquenni.

Noi che l’abbiamo vissuto che dovere abbiamo nei loro confronti?

 

Il nostro dovere morale è quello di far conoscere a questi giovani chi era Paolo Borsellino e cos’è successo il 19 luglio.

Quanti di noi conosciamo a fondo la vita di quest’uomo eroe, del suo grande amico Giovanni Falcone, del suo mentore Rocco Chinnici, degli uomini di scorta eroi invisibili e cosa abbia realizzato il pool antimafia?

Non è certo con queste poche righe che riusciremo ad esprimere il rigore morale, la giustizia, il rispetto per la vita, il lavoro come missione, cosa sia il coraggio, e cosa un uomo possa realizzare attraverso la forza della coerenza.

 

Non ci riusciremo, e così ci limitiamo a ricordare.

Paolo Borsellino era un uomo, che nella vita ha fatto quello che c’era da fare, ha fatto il suo dovere al quale il suo cuore non sapeva sottrarsi, un uomo che il 19 luglio del 1992 è stato ucciso insieme alla sua scorta, così come altri magistrati eroi prima di lui.

Perché abbiamo il dovere morale di ricordare? Perché la vita è una continua lotta tra il bene e il male e ogni momento si decide da che parte stare.

 

Noi abbiamo deciso di stare dalla parte del bene e della giustizia perché la nostra indole non ci permette altro.

E stare da questa parte implica dire le cose come stanno e rifiutare l’ipocrisia e le linee d’ombra, che prima ti confondono, poi ti spingono ad accettare il compromesso, poi inevitabilmente ti portano dalla parte sbagliata.

Per noi oggi commemorare Borsellino, una persona uccisa dalla mafia e non solo, che la mafia ha denunciato e combattuto, significa sentire profondamente dentro noi stessi di appartenere al pensiero e all’agire di quella persona, significa cercare attraverso la nostra piccola quotidianità di mettere in pratica quelle idee, di essere coerenti con quanto si pensa, si dice e si fa.

Quando però l’azione non corrisponde alle parole pronunciate e di facciata, allora c’è qualcosa che non va, allora si genera ipocrisia.

È da questa che noi oggi prendiamo le distanze, non dalla commemorazione alla quale siamo stati invitate, ma da quell’ipocrisia che abbiamo già denunciato nel primo consiglio comunale.

Il 26 gennaio 1989 Borsellino diceva: “L'equivoco su cui spesso si gioca è questo: si dice quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto. E no! Questo discorso non va, perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire: beh! Ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest'uomo è mafioso. Però, siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato, quindi è un uomo onesto. Ma dimmi un poco, ma tu non ne conosci di gente che è disonesta, che non è stata mai condannata perché non ci sono le prove per condannarla, però c'è il grosso sospetto che dovrebbe, quantomeno, indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti, facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti, anche se non costituenti reati.” E per mafia si intende chi condiziona la libertà dei cittadini e il regolare andamento delle funzioni pubbliche, con metodi fondati su omertà, silenzio, intimidazione e violenza.

Ancora Borsellino diceva: “La lotta alla mafia (…) non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità, e quindi della complicità.”

Stasera alle ore 21 l’amministrazione comunale ci ha invitato ad una cerimonia in Piazza Falcone e Borsellino. Ma noi non ci saremo!

Prendendo atto della correttezza istituzionale dell’invito che ci è stato rivolto e di cui ringraziamo, ci vediamo però costrette, in virtù dell’attualità e delle considerazioni espresse, a disertare la manifestazione prevista per questa sera, perché prendendo come esempi questi uomini eroi e facendo politica in prima persona, siamo chiamate ad una coerenza profonda e autentica che non possiamo e non vogliamo tradire.

La memoria di Paolo Borsellino e degli uomini della scorta caduti in via D’Amelio 25 anni fa, per tenere fino all’ultimo alta la fiaccola della legalità, va onorata, ricordata e perseguita.

Lo faremo nelle prossime settimane con la presenza di parlamentari della commissione antimafia, rivolgendoci soprattutto a voi giovani, a voi che rappresentate il futuro della comunità , a voi che tra qualche anno sarete la nostra classe dirigente per continuare a ricordare i gesti e le parole di quegli uomini eroi che sono morti anche per noi.

Il minimo che possiamo fare è avere il coraggio di scegliere da che parte stare.

“La paura è umana, ma combattetela con coraggio!”

#ilcoraggiodicambiare #M5s #amantea5stelle

Pubblicato in Politica

Ecco cosa scrive M5s: Sono stati emanati i primi due atti della Giunta Pizzino.

 

Pensavo che non fosse possibile fare peggio in tema di trasparenza rispetto alla giunta precedente, ben nota per la "gestione familiare" del Comune.

E invece peggio ...si può fare.

La giunta Pizzino (La Rupa) dopo aver fatto la proclamazione degli eletti "in privato" senza invitare come dovuto tutti i consiglieri anche quelli di minoranza, dopo aver tenuto le telecamere fuori dal primo Consiglio Comunale... adesso si fa anche la Giunta "in privato"...

 

Mentre la legge obbliga a dare per lo meno comunicazione ai capigruppo consiliari (io sono capogruppo M5s in Consiglio), di questi primi due atti di giunta deliberati il 28 giugno scorso nessuna notizia, almeno a noi.

Nemmeno l'amministrazione precedente si era mai "dimenticata" di informarci delle decisioni della Giunta i cui lavori se non c'è nulla da nascondere dovrebbero a nostro avviso svolgersi pubblicamente.

 

La linea amministrativa viene "migliorata" anche in tema di refusi visto che il totale dei presenti arriva addirittura a 65...sapevamo che vicina alla giunta c'è una presenza ingombrante...ma non pensavamo tanto ingombrante.

Gli oggetti delle delibere riguardano:

- l'impignorabilità di alcune somme sul conto del tesoriere

- l'affidamento all'esterno degli adempimenti in tema di condono edilizio con il pagamento già "prestabilito" di 100 euro a pratica.

Ma perchè non può svolgere l'ufficio comunale queste pratiche?

Perchè nel contesto del dissesto bisogna spendere all'esterno altri soldi?

E perchè non affidare a costo zero queste pratiche ad un architetto che in questo momento svolge il suo servizio alla delegazione di Campora San Giovanni, occupandosi della biblioteca?

Comincia forse la necessità di mantenere "promesse elettorali"?

 

Avevamo proposto un taglio delle indennità degli amministratori nel primo consiglio comunale coerente con quello che avremmo fatto noi e loro cominciano con nessun taglio ma altre spese.

Cominciamo male e proseguiamo meglio.

Vedremo cosa ne pensa il commissario liquidatore”.

Ora che farà la giunta Pizzino starà zitta facendo finta di niente o risponderà per le rime attaccando e smentendo?

Noi lo sappiamo ma non possiamo anticipare nulla!

Pubblicato in Cronaca

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«Il nuovo sindaco di Amantea, Mario Pizzino, è stato proclamato senza informare e coinvolgere i consiglieri di opposizione designati dal popolo».

Lo rendono noto le consigliere comunali M5s Francesca Menichino e Francesca Sicoli, che aggiungono: «L'errore, marchiano, non è di buon auspicio per la gestione dell'ente.

 

Ci hanno porto le loro scuse la segretaria comunale e il presidente della sezione numero 1, che ha proceduto alla proclamazione.

Tuttavia non è con noi che ci si deve scusare, ma con i cittadini di Amantea che ci hanno voluto in rappresentanza». «Ne prendiamo atto – concludono Menichino e Sicoli – sottolineando la leggerezza del comportamento del sindaco Pizzino, che come primo atto istituzionale avrebbe dovuto sincerarsi dell'avvenuta convocazione di tutti i consiglieri appena eletti».

Pubblicato in Amantea Futura

La lista del Movimento 5 Stelle ha avuto 2084 preferenze.

Ecco l’elenco dei candidati per numero di voti e gli eletti in consiglio comunale.

 

Francesca Sicoli Voti 568

Francesco Provenzano voti 439

Nicola Defina voti 145

Anna La barbera voti 132

Giuseppe Munno voti 126

Gino Fascetti voti 124

Daniela Calvi voti 92

Camilla Ward Thompson voti 73

Carlo Russo voti 70

Massimo Scudiero voti 70

Giovanni Bernardo voti 62

Vanessa Groe voti 61

Gianni Pagliaro voti 51

Luigi Venerio voti 43

Vincenzo Ianni voti 28

 

Sono stati eletti in consiglio comunale

Francesca Menichino

Francesca Sicoli

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