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E’ pervenuto oggi alle ore 12,48 il seguente comunicato al quale i quotidiani locali hanno dato ampia risonanza. Con la nota di trasmissione veniamo anche informati che “nella mattinata altre decine di attivisti e simpatizzanti stanno inviando singole mail individuali di protesta contro il metodo seguito dai sedicenti attivisti che fanno capo alla sig.ra Menichino, allo staff di Beppe Grillo per opporsi alla certificazione della lista”. Ne diamo doverosa pubblicazione:

“La presente è per rendere pubblico il comportamento autoritario, antidemocratico e vergognoso di cui si sono macchiati alcuni sedicenti attivisti del Movimento Cinque Stelle di Amantea, che nella seduta del 13 Febbraio 2014, con modalità illegittime e forzate hanno individuato il portavoce candidato sindaco di una lista per le elezioni amministrative del comune di Amantea, nonché redatto un comunicato stampa con cui si dichiarava la presentazione della stessa a nome dell’intero movimento e di tutti i suoi membri.

In tale seduta l’ordine del giorno era in realtà la discussione delle modifiche al regolamento affinché si risolvesse l’ambiguità dello stesso a proposito del diritto di voto. Difatti al termine della precedente riunione tenutasi in data 11.2.2014, nessun formale altro ODg è stato fissato, tantomeno una richiesta di votazione, ma appunto solo quello di fare chiarezza sulle modalità di voto e sugli aventi diritto.

Il risultato è un documento, pubblicato sui giornali locali e sul web, dal quale si evince invece, che in sole due settimane (dal 14 al 28 Febbraio) questo portavoce - candidato dovrebbe porre in essere tutto ciò che il gruppo, per somma colpa degli stessi individui che tale documento hanno redatto, non solo non è stato in grado, ma neanche ha provato a scegliere, con i metodi propri del movimento, mediante le consultazioni tra gli iscritti, ( comunarie) i candidati ideali per presentare una lista di cittadini che abbiano a cuore gli interessi della città alla luce delle idee del Movimento.

E’ importante sottolineare che non è dato sapere chi ha effettivamente votato tali decisioni, ed in base a quale regolamento, in quanto nella riunione del 13.2.2014 molti dei presenti alla precedente non sono intervenuti perché o impegnati, oppure perchè convinti dagli stessi sedicenti attivisti, che nessuna lista si sarebbe presentata, in quanto loro stessi propendevano per tale soluzione, avendolo dichiarato apertamente ed essendo stati registrati previo consenso. Altri si sono allontanati perché offesi dalle continue interruzioni, altri in disaccordo con il metodo seguito.

Il risultato apparso invece sui media è una votazione addirittura per “ acclamazione” ovvero niente di più lontano dai metodi del movimento ed indegno persino di un regime dittatoriale.

Nella precedente riunione sono state rappresentati alcuni fatti gravi riguardanti dei “ consigli” a non intervenire, inoltrati per sms ad eventuali partecipanti a quella riunione che sono stati vissuti come delle palesi intimidazioni. Circostante queste tutte ignorate dall’organizer del gruppo Meetup e da gli stessi sedicenti attivisti.

Ma la situazione si rivela in tutta la sua gravità solo se si considerano gli eventi che hanno preceduto tale seduta. La crisi ha infatti inizio nel Novembre del 2013, quando l’attuale portavoce ( al momento neppure iscritta al movimento nazionale), scelto con i metodi di cui sopra, si è resa referente , speriamo in buona fede, di un moto interno teso ad attenuare la voce, ed al limite escludere dal gruppo, quelle persone che facevano notare quanto difficile fosse riconoscere nelle idee e nelle posizioni di diversi componenti del gruppo una linea politica congrua con il Movimento. Da allora tale sottogruppo, con il colpevole assenso o tolleranza dell’organizer, ha intrapreso la strada delle riunioni non ufficiali, nelle quali solo tali sodali, nonché un paio di persone nuove che ignoravano i precedenti, erano invitati. Parallelamente a queste riunioni private, in tutte le consuete riunioni settimanali lo stesso gruppo si ostinava a monopolizzare le sedute con un solo argomento: la pretesa dell’allontanamento volontario di uno dei membri del gruppo. La strategia adottata da questi insisteva sul boicottaggio e su ripetuti tentativi di emarginazione e colpevolizzazione del soggetto interessato, per meri motivazioni personalistiche e caratteriali, guardandosi bene, però, dal richiedere una votazione ufficiale sull’espulsione dello stesso. Una volta acclamato il mancato ottenimento del fine prefissato questo gruppo ha deciso, complice l’organizer del Meetup, di “congelare” il gruppo stesso.

“Congelamento” che, si badi bene, interessa solo il gruppo ufficiale, non quello privato che continuava ad incontrarsi regolarmente per organizzarsi al fine della lista elettorale. Tale situazione si perpetra nonostante le richieste di assemblea pervenute sui canali ufficiali da parte di membri abituali del gruppo, e dura fino al 11 Febbraio, data in cui viene finalmente stabilita una nuova assemblea del Meetup.

A tale assemblea si è constatata la presenza di un gran numero di persone mai viste prima; presenza facilmente comprensibile alla luce del motivo per cui la stessa era stata convocata: ovvero l’imminente scadenza del tempo utile per la certificazione della lista da parte dello staff del Movimento. La riunione si conclude comunque senza aver deliberato nulla, alla luce sopratutto della mancanza di un’interpretazione univoca del regolamento sul diritto di voto.

Dato interessante che suscita perplessità e che induce a riflettere, è che indistintamente tutti i membri del sottogruppo , compreso il portavoce candidato a sindaco, abbiano espressamente manifestato l’intenzione di non essere disponibili ad una candidatura perché non ne sussistevano i presupposti ambientali. In tale riunione dell’ 11.2.2014 molti che avevano invece dato la propria disponibilità a candidarsi sono usciti dalla riunione senza che nessuno li avesse preavvisati su cosa si sarebbe continuato , atteso che la maggioranza, seppur non formalizzata e composta non solo da iscritti al Meetup , ma anche da alcuni simpatizzanti neppure iscritti al blog nazionale , si erano dichiarati indisponibili a formare la lista.

Tuttavia e di colpo, a distanza di soli due giorni, nell’ultima riunione del 13.2.2014, proprio coloro i quali avevano manifestato tale avversità, cambiano improvvisamente idea, senza però darne alcuna motivazione, ritenendo altresì superfluo discutere sul regolamento interno e sui meccanismi di votazione, ma chiedendo immediatamente di individuare, in assenza di altri possibili candidati, il nome del solo portavoce candidato sindaco!

Con una candidatura unica e in assenza di altri attivisti allontanatisi anche a seguito di interruzioni negli interventi e culminati persino con offese e minacce , viene pertanto individuato con il metodo descritto l’attuale portavoce al quale sono stati conferiti addirittura “ ampi poteri” nella formazione della restante lista dei candidati , con un meccanismo di tipo bulgaro, indegno non solo del movimento, ma persino di una riunione di sovversivi.

I firmatari di tale comunicato, pertanto, ritenendosi autentici portatori, da tempo non sospetto, dei veri valori del movimento 5 Stelle, a cui orgogliosamente appartengono, prendono nettamente le distanze da tali metodi , che tanto somigliano , anzi persino superano in negativo, quelli adottati dai partiti tradizionali , non ritenendosi in alcun modo rappresentati da persone, che per quanto rispettabili, accettano una investitura antidemocratica ed illegittima, pur di ricoprire un ruolo che richiederebbe invece una votazione ampia, trasparente e capace di raccogliere il consenso di tutti coloro i quali hanno condiviso quel progetto, con i metodi propri del movimento.

Non possiamo quindi accontentarci di assistere passivamente alla distruzione di nobili ideali che hanno portato via tempo ed energie, in nome di figure subentrate da pochissimo tempo nel movimento ed alcune addirittura da pochi giorni, che nulla hanno apportato di concreto alla risoluzione dei problemi della città sia in termini di proposte che di apertura collettiva, ma hanno solo fatto valere l’arte del complotto e della mistificazione, in nome della distruzione personale e di fini poco chari.

Non abbiamo ascoltato una sola parola su programmi ed idee concrete, su come alleviare la crisi economica e sociale che distrugge pian piano una intera comunità, che fa perdere ogni speranza e prospettiva ai giovani e che annienta persino ogni rapporto interpersonale. Non una parola netta di contrasto su questa classe dirigente locale, ma solo moderazione ed ipocrisia finalizzata all’utilizzo improprio di un simbolo che racchiude ben altri valori ed impegni concreti.

Non abbiamo nulla di personale, a differenza di tali sedicenti attivisti, né contro il c.d. portavoce pseudo candidato, né contro nessun altro, sia pur sottolineando come è per noi impossibile accettare lezioni sul movimento da soggetti che sino a poche ore fa appartenevano ad altre formazioni e che sono stati magicamente catapultati sul nostro territorio persino da altre regioni. Da tutti si accettano consigli e buone opere, ma le stesse devono essere accompagnate da contenuti ed idee praticabili, non certo da scissionismi e personalismi volti a imbrattare l’immagine del movimento a livello locale e nazionale.

Chiediamo pertanto a tali sedicenti attivisti ed in primis al cd. Portavoce, di fare pubblica ed immediata ammenda sul proprio comportamento, ritenendo al contrario di dover rappresentare tali documentati e gravissimi episodi, su un piano non solo strettamente locale.

Invitiamo altresì a tutta la cittadinanza a voler presenziare alle eventuali prossime riunioni in modo da valutare con la propria onestà e democrazia tutto quello da noi sostenuto.

Firmato Attivisti Mov. 5 Stelle Amantea ( CS)

Rosa Cappelli

Carlo Russo

Elio Caruso

Giampiero Caruso

Luigi Cantoro

Vanessa Magliocchi

Vincenzo Lavorini

Antonio Mannarino

Salvatore Politano”

Due le domande che ci hanno già rivolto alcuni nostri lettori:

- M5S avrà una sua lista?

- Che cosa ne pensa Grillo?

Pubblicato in Politica

In un’ Amantea che si avvicina alle elezioni di maggio, dove ogni crocicchio può divenire alleanza, e ogni incontro può precedere un accordo, la scelta degli attivisti pentastellati è del tutto diversa. E non può che essere diversa, perché diversi sono i presupposti di fondo , diversa è la filosofia che ispira la linea politica del Movimento Cinque Stelle. Una linea che rifiuta i meccanismi aggregativi delle tradizionali espressioni della politica fondati su calcoli numerici, distribuzioni di famiglie e di clientele, e gare non di leadership ma per il dominio delle liste. In questo scenario che definiamo drammatico, la nostra scelta è un’altra. La scelta è stata ed è, oggi più di prima, quella di creare un percorso, un’aggregazione, fondato sui valori della lealtà, della fiducia , del rispetto anche nei contrasti e della condivisione dei principi. E i principi sono quelli di una politica del tutto nuova, non solo perché nuovi sono i volti, ma perché nuovi sono i criteri e quindi i metodi. Una politica al cui centro sia posta la persona umana nella sua dignità, non quale mero numero nel calcolo dei consensi elettorali, ma quale centro di titolarità di diritti fondamentali, e quale risorsa da valorizzare, quale elemento di una relazione virtuosa con il governo che sia servizio e non esercizio di potere. In una parola non un suddito cui imporre scelte autoreferenziali, ma un cittadino da servire, le cui volontà possano orientare la formazione delle scelte amministrative.

Sulla base di queste premesse ieri sera nel corso del consueto incontro pubblico settimanale, al quale hanno partecipato numerosi iscritti e simpatizzanti del Meetup Movimento 5 Stelle di Amantea, con deliberazione unanime e per acclamazione, si è giunti alla decisione di indicare Francesca Menichino quale candidato capolista per le prossime elezioni amministrative di maggio 2014.

Francesca Menichino sarà il portavoce del M5S Amantea e avrà il compito fino al 28 febbraio, data indicata dallo staff di Beppe Grillo per la presentazione delle liste ai fini dell’ottenimento del simbolo M5S, di rappresentare l’Assemblea nel tentativo di creare una “connessione sentimentale” con tutti quei pezzi della società civile da tempo impegnati ma tradizionalmente restii ad assumersi compiti di rappresentanza istituzionale e ad avvicinarsi al deludente mondo della politica.

Nel contesto assembleare è stata avvertita forte ed a più riprese la chiamata del popolo grillino e della comunità intera che con le residue forze spera ancora e attende un rinnovamento dell’offerta politica. L’Assemblea ha deliberato altresì di richiedere all’atto di tutte le candidature non solo la presentazione del certificato penale e dei carichi pendenti, ma anche la sottoscrizione di una dichiarazione in fede nella quale si attesti l’assenza di conflitti di interesse o di qualsivoglia situazione personale e/o professionale che possa compromettere l’immagine del Movimento 5 Stelle di Amantea; l’impegno a sottoscrivere un patto di legislatura; il dovere di rendicontare il lavoro compiuto periodicamente e di rimettere alla decisione dell’Assemblea del Meetup M5S di Amantea la prosecuzione del mandato in rappresentanza del Movimento; infine il dovere civico di interpretare il proprio ruolo quale portavoce del Movimento 5 Stelle di Amantea e di rappresentare volontà condivise.

Siamo consapevoli che il percorso intrapreso non è facile come non è stato facile gestire il percorso degli ultimi mesi, come non è facile costruire relazioni umane solide e profonde; ma le scelte importanti non sono facili, e non devono esserlo: la scelta deve essere quella giusta, deve essere quella che ponga le basi per offrire una valida, credibile alternativa alla politica insipiente, inefficace cui siamo abituati, serva degli interessi di pochi e lontana dal bene comune. Solo a queste condizioni si arriverà ad una lista e si otterrà la certificazione necessaria.

Dalla prossima settimana si intensificheranno gli incontri aperti al pubblico che avranno luogo nella Città, a partire da quello previsto dal prossimo Martedì 18 febbraio ore 21 presso la sede della scuola di ballo “Dance with us” sita in via Vulcano 21 Amantea per l’avanzamento dei lavori di approfondimento programmatico ed organizzativo.

Questo volevamo dire non solo al popolo grillino di Amantea, attivisti, simpatizzanti o semplici elettori ma anche a tutta la cittadinanza: noi ci siamo e stiamo creando una piccola storia, che chi voglia potrà contribuire a scrivere. Una piccola storia che -chissà- un giorno potrebbe diventare storia della città di Amantea.

Le intenzioni di voto, si sa, offrono il fianco a mille ed una riflessione. Chi vede il proprio partito avanti si sente vincitore. Chi vede avanti i partiti tradizionali si sente in qualche modo tranquillo. Molte preoccupazioni, invece, si hanno quando le intenzioni di voto mostrano i progressi del M5S, quel misterioso movimento che viaggia sulla rete, che fa battaglie in parlamento, presenta molte interrogazioni su problemi locali, anche se ancora non si conoscono bene i suoi parlamentari.

Quel partito, ancora, che si avverte ben poco localmente e del quale, sempre localmente, poco si conoscono i rappresentanti.

Questo partito secondo IPR Marketing nel SUD sarebbe il secondo partito per le elezioni europee ed addirittura il primo nelle isole .

E senza sapere chi siano i suoi candidati

Vedi lo schema sottostante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sondaggi politici IPR, elezioni europee 2014: intenzioni di voto anche per circoscrizioni

I sondaggi elettorali di Ipr Marketing e pubblicato da Repubblica.it il 5 febbraio 2014, riguardano tutti i partiti.

Sondaggi elezioni europee 2014, intenzioni di voto Sondaggi elezioni europee 2014, intenzioni di voto

Eccoci finalmente con i primi sondaggi politico elettorali che riguardano le intenzioni di voto degli italiani in vista delle Elezioni Europee del 22-25 maggio 2014. L'istituto IPR Marketing che ha svolto il sondaggio poi pubblicato il 5 febbraio da Repubblica.it, ci svela non solo il dato unico Italia, ma anche quello che indica come voterebbero gli elettori del Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole.

Leggendo i dati sulle intenzioni di voto, potremo vedere come l'esito cambia anche di molto a seconda delle circoscrizioni, ma appare chiaro che valutando il dato unico Italia, PD, M5S e Forza Italia sono molto vicini fra loro.

Sondaggi politici Elezioni Europee 2014, intenzioni di voto Italia - IPR Marketing

Il PD è in testa con il 27,6%, secondo partito il M5S di Grillo con il 25,4%, vicino anche Forza Italia di Berlusconi con il 24,3%.

Così come risulta nei sondaggi per le eventuali elezioni politiche, gli altri partiti sono molto indietro. Il Nuovo Centrodestra di Alfano ottiene il 5,6% dei consensi, bene la Lega Nord al 5,0%, molto bassi tutti gli altri. SEL arriva solo al 2,0%, stesso risultato per l'Udc di Casini, Fratelli d'Italia all'1,5%, PS e La Destra 1,2%, Scelta Civica 1,0%, Rifondazione Comunista 0,6%, i Verdi allo 0,5%, Idv 0,4%, SVP 0,3%, CD 0,2%, Altri 1,2%.

Intenzioni di voto IPR divise per circoscrizioni - sondaggi elezioni europee 2014

Gli elettori del Nord Ovest voterebbero il Partito Democratico e Forza Italia in egual misura, entrambe le forze politiche sono al 25,0%, ma poco indietro c'è il Movimento 5 Stelle al 23,3%. Da segnalare la Lega al 10,5%, bene anche NCD con il 6,5%.

Passiamo al Nord Est, cambia lo scenario e non di poco, qui il M5S e il PD sono alla pari con il 26,5%, molto più staccato Forza Italia al 18,0%. Ovviamente alto il dato della Lega con l'11,0%, che praticamente non supera lo 0,2% nelle circoscrizioni del Centro, Sud e Isole. NCD è al 5,5%.

Situazione ancora molto diversa al Centro: il PD domina con il 35,0%, Forza Italia raggiunge il 25,0%, il M5S è al 23,5%. Quarta forza il Nuovo Centrodestra solo al 3,5%.

Grande equilibrio per i partiti maggiori nella circoscrizione Sud che sono tutti in mezzo punto. Infatti il PD è al 27,0%, il M5S è al 26,7%, e Forza Italia al 26,5%. Positivo il dato del NCD con il 6,2%.

Chiudiamo con l'esito dei sondaggi elettorali IPR per la circoscrizione Isole. Le intenzioni di voto verso le elezioni europee 2014, vedono il M5S in testa con il 29,0%, segue da vicino Forza Italia con il 28,0%, più indietro il PD con il 24,0%. Ancora bene il NCD che si attesta al 6,5%.

Pubblicato in Italia

Francesco neri militante di M5S pubblica la foto del libro di Augias che brucia nel camino

Augias spiega all’Ansa : “E’ il gesto di un esaltato però gli esaltati non saltano fuori se non possono contare su un ambiente che nella loro eccitazione ritengono favorevole. Lui ha sbagliato, ma ha contato su un’atmosfera che considerava favorevole. Quello che mi inquieta è che questo ragazzo pensa di fare una novità e non si rende conto di ripetere un gesto storico”.

Neri risponde con questa lettera:

“Io ho bruciato il libro di Corrado Augias.

Libro comprato direttamente da Corrado Augias a Zagarolo, quando venne.

Autografato.
Augias, persona lucida, concreta, di grande cultura.

Io amo i libri, me ne circondo, da sempre.

Amo i libri perchè sono il simbolo del sapere, in simboli, trasmesso.

Provo profonda indignazione invece per la menzogna.

E ancor di più quando questa approfitta della conoscenza per essere più incisiva.

Il Sapere mentire meglio.

Il Sapere ingannare meglio.

Il Sapere raccontare meglio le menzogne che permettono a Lei di mantenere uno stile di vita lontano dalla sanità pubblica italiana, nella sua bella casa di Parigi, Augias.

Menzogne che Le permettono di stare ben lontano dagli affanni di chi ha un piccolo stipendio o di chi lo stipendio non ce l’ha affatto, sig, Augias.

Le menzogne che le permettono di attaccare la Resistenza , e gli unici che la fanno, in questo momento.

Lei è fascista ,sig, Augias.

Ha posto il suo sapere e il suo ben parlare al servizio della menzogna, funzionale al mantenimento del suo status economico e sociale.

E chi è in difficoltà, chi è disperato, chi non ha lavoro, chi non ha niente, si arrangi.

Io, che non rappresento altri che me stesso, con tutti i limiti del caso, non sono d’accordo.

Chi sa, deve lavorare per gli altri. La conoscenza se è finalizzata solo al nostro tornaconto personale è poco, se è finalizzata all’inganno del prossimo è il male assoluto.

In quel camino io ho bruciato l’ipocrisia. Il nostro male più grande.

Conclude Augias a AdnKronos “Voglio sperare che sia il gesto isolato di uno sconsiderato. Quello che mi preoccupa è che ufficialmente nessuno del suo stesso movimento lo abbia sconfessato, facendogli notare la gravità di ciò che ha fatto. L’autore del gesto non si è reso conto della gravità di quello che stava facendo forse perché è giovane e non sa che negli anni Trenta queste cose sono già avvenute. Con esiti tragici. Il mio auspicio è che si faccia politica, perché i movimenti di protesta nascono nell’inerzia della politica. Purtroppo in Italia la politica manca da troppo tempo”.

Pubblicato in Italia

Il solito puntuale articolo di Peppe Furano su una vicenda che domani troverà soluzione in parlamento, quella della De Girolamo. Un articolo forte e deciso che offre quella verità che tentiamo disperatamente ed ipocritamente di nascondere sotto il tappeto, come la polvere.

È lungo, quindi portate pazienza. Eccovelo:

“Tutti, politici navigati, giornalisti e semplici cittadini di fronte alla presa visione, dei modi spiccioli, in cui la De Girolamo,giovane ministro quarantenne, cura i suoi interessi e la sua clientela in quel di Benevento, che la deve eleggere al parlamento, fanno finta di fare ohhh! E di “cader dal pero”! Ma va! La giovane De Girolamo fa politica come il vecchio Mastella!

La Carfagna, che sa come va il mondo, stigmatizza ”Zero stile”! Capite?! Certe cose si fanno, ma con stile!

E che certe cose siano prassi spudorata, a destra come a sinistra,ogni cittadino italiano, che non

sia completamente cretino o che dal 1990 ad oggi sia vissuto su Marte senza nessuna connessione con la madre patria, lo dovrebbe sapere benissimo!

E se i capigruppo vecchi e giovani del parlamento,tutti, ad eccezione degli eletti nel M5S,con la nuovissima Presidente Boldrini inclusa, negano la discussione sulla Ministra Di Girolamo, dovrebbe essere a tutti chiaro che “lor signori onorevoli”,sinistra o destra,giovani o vecchi che siano,sanno che non è proprio il caso di drammatizzare, il mondo va così!

E se anche il nuovo PD di Renzi tace vorrà pure dire qualcosa!

Di fronte a certe cose resto sempre esterrefatto:

Ma veramente dovrebbe esserci qualche italiano,che possa sostenere,senza vergogna, che non sapeva o non pensava che da Siracusa a Pordenone, con la destra e con la sinistra, con il vecchio Mastella o con la giovane De Girolamo,le modalità con cui si coltivano le clientele, a parte lo stile, con o senza i vaff..,siano proprio queste?

E che se non ti attieni e non pratichi quella prassi nei partiti tradizionali tutti, assessore regionale,onorevole o ministro non lo diventi mai?

Ai 47 milioni di italiani che hanno diritto al voto vorrei fare delle semplici domande:

1) pensate che,da Siracusa a Pordenone,regnante destra o sinistra,ci sia uno e dico solo uno Direttore Generale di qualche ASL o ASP che sia stato nominato da qualche assessore regionale perché è onesto e competente?

2) a scendere, pensate che,da Siracusa a Pordenone, ci sia uno e dico solo uno Direttore Generale di qualche ASL o ASP che faccia nomine di dirigenti,primari,che rilasci concessioni per Bar,che affidi incarichi a professionisti ecc.ecc. sulla base dell’onestà e della competenza?

3) pensate che la casta degli alti funzionari pubblici (i meglio pagati al mondo!),incistata con la casta dei politici, sia lì inamovibile per la indiscutibile onesta e competenza?

4) pensate che la corruzione non sia generata dalla politica?

5) pensate che la mafia si identifichi con i vari Riina e Provenzano e che avesse torto Peppe Fava quando circa 30 anni fa' affermava che la vera mafia è una certa politica?

6) pensate che, da Siracusa a Pordenone, sia il merito e la competenza che determinano le scelte per gli incarichi che la politica, dal governo ai comuni, assegna?

Un 30% dei 47 milioni di avente diritto al voto sceglie di non andare a votare o se ci va, vota scheda bianca o nulla.

Dentro questo 30% ci sta di tutto,disinteresse,noia,rabbia,protesta rifiuto della democrazia ecc.ecc. ed è difficile sapere cosa risponderebbero alle domande di cui sopra!

Certo è che fatta questa scelta bisognerebbe essere consapevoli che è una scelta passiva e si lascia agli altri la responsabilità di scegliere se tentare di cambiare o di confermare le regole che governano la società; in ogni caso questi cittadini,applicando le regole della più elementare logica, non dovrebbero lamentarsi o cadere dal pero!

Così dei circa 47 milioni che possono fare una scelta restano circa 34 milioni che effettivamente la praticano e ai quali è sensato fare le domande di cui sopra.

Chi risponde sì a qualcuna di queste domande o è un distratto cronico che ha difficoltà a distinguere un elefante da un topolino o è un ipocrita!

I distratti cronici fanno parte di circa quel 40% (dei 34 milioni) di cittadini che mettono la testa nella sabbia come gli struzzi per i motivi più svariati. Questi cittadini sono sempre certi che tutto il male e il marcio che c’è nella società è perché governa la parte che lui non ha votato. Se la parte che ha votato ha dato prove a iosa che attua gli stessi metodi dell’altra parte, non si arrende, rimane convinto che la prossima volta sarà diverso perché c’è qualche seconda fila di politici che avanza in prima fila!

E se questa posizione poteva essere in qualche modo rispettata fino al 1990, conservarla ancora oggi,dopo 20 e più anni di alternanza tra destra e sinistra,con tutto quello che la tecnologia permette di vedere e ascoltare dalle stanze del potere, dopo la serie infinita di scandali di destra e sinistra, dopo la continua presa d’atto della omogenea prassi di abusi di potere della sinistra e della destra è semplicemente un non senso!

Chi risponde no a tutte le domande fa parte del rimanente circa 60% (dei 34 milioni),circa 20 milioni, che vive il suo tempo e sa prendere atto della realtà sociale nella quale vive.

Una volta che come cittadino si sia preso atto con realismo della realtà sociale e dato per scontato che si sia accettato che le regole della democrazia siano le uniche che oggi si possano e si debbano utilizzare per modificare o confermare la realtà politico-sociale nella quale si vive,a ognuno resta la libertà di scegliere tra i seguenti comportamenti sociali:

1) ritenendo che il mondo non possa andare diversamente, o che non si ha nessun interesse e nessuna voglia che vada diversamente e non si vuole cambiare,si sceglie di essere uno di quel 60% (di quei 20 milioni) che va a votare,che si adegua, che si tessera o sostiene uno dei partiti che da più di venti anni si alternano nella gestione della cosa pubblica a livello nazionale, regionale, provinciale,comunale. Di solito da buon pragmatico questo cittadino sceglie (o accetta!) tra le due alternative, tentare una qualche carriera politica o di sistemarsi tra la folla dei clienti e restare in attesa che il proprio referente assuma un posto di potere per partecipare al bottino (incarichi alti, medi o bassi,posti, piccole o grandi raccomandazioni,semplicemente per ottenere, fuori dalle norme, la licenza del Bar ecc. ecc.) e amen; fatta questa scelta dovrebbe restare la minima onesta intellettuale,di non cadere dal pero e non fare oohh! Quando vengono fuori casi come quelli della De Girolamo (e forse di questi cittadini nessuno cade dal pero!).

Quale scelta restava, a febbraio 2013, al rimanente 40% (dei 20 milioni) di cittadini che ritiene che il mondo possa andare diversamente e hanno ancora la speranza e vogliono contribuire a cambiarlo questo mondo?

Questi cittadini, e io sono uno di quelli, penso che non avevano altra scelta che votare il M5S, con la speranza e con le titubanze di chi intraprende un percorso nuovo, ma certo anche con una serie di riflessioni e valutazioni razionali che se non interamente condivisibili gli si debba riconoscere una dignità logica:

1) i partiti di sinistra (tralasciando la destra che per definizione dovrebbe essere per la conservazione!),sono anch’essi incistati, con i loro apparati centrali e periferici, con le istituzioni e il potere ed adusi alle clientele. Non sono più quegli organismi democratici aperti all’ingresso di tutti i cittadini e strumenti per l’esercizio della sovranità popolare quali erano concepiti dall’art. 49 della Costituzione.

Anzi senza rischio di esagerare si potrebbe dire che spesso i fatti evidenziano in modo inoppugnabile che questi partiti,piuttosto che essere luoghi di formazione di coscienze civili ed ideali, siano veicoli di corruzione e tanti giovani che con buone intenzioni ed entusiasmo si avvicinano ad essi dopo una frequentazioni di alcuni anni sono necessariamente infettati dal “virus” della prassi della mala politica!

2) questa sinistra non ha dimostrato di avere intenzione di mettere in discussione i privilegi smodati dei politici durante e a fine mandato, la permanenza a vita dei politici;E questi sono elementi sicuramente che determinano lo scadere della tensione ideale,favoriscono la corruzione e alimentano le clientele (essere rieletti diventa l'obiettivo fondamentale e senza clientela non si è eletti!)

3) questi partiti e questa politica di sinistra hanno permesso al 10% della popolazione di avere oltre il 60% delle risorse,a pochi di avere retribuzioni e/o pensioni 100-400 volte superiori alle retribuzioni e alle pensioni minime;

4) questi partiti e questa politica di sinistra hanno permesso di avere in Italia i politici e gli alti burocrati più pagati al mondo,con privilegi assurdi e tra i più corrotti del mondo;

5) questi partiti e questa politica di sinistra hanno permesso che il nostro paese sia tra gli ultimi per libertà di stampa e tra i primi per la corruzione;

6) questi partiti e questa politica di sinistra hanno permesso che il merito e la competenza non abbia in Italia nessun valore e i giovani di valore, che non vogliono e non hanno lo stomaco di piegarsi alla logica delle clientele, emigrano;

7) questi partiti e questa politica di sinistra è da almeno 20 e più anni che non hanno dimostrato di avere intenzione di fare una analisi seria e approfondita della nostra società, di voler svelarci tutti gli inganni del capitalismo moderno e di voler mettere in discussione i modi di produrre e di distribuire la ricchezza ed eliminare i privilegi assurdi non legati al merito.

Allora se si voleva un cambiamento che senso logico avrebbe avuto votarli? Si dice che sbagliare è umano,ma perseverare è diabolico!

Altro che qualunquisti! Altro che branco di brubru!

Semplicemente cittadini che ritengono che condizione prioritaria, per poer fare una pltica seria e pulita, per avviare un confronto serio tra destra e sinistra, ( o se si preferisce tra progressisti e conservatori,tra socialisti e popolari ecc.) sia eliminare dalla politica i metodi alla De Girolamo,le clientele con o senza i vafff..(prassi normale a destra e a sinistra!)..

Traguardo che non sarà mai raggiungibile se non si eliminiamo,prioritariamente, i politici di semplicemente un carrierismo per affrancarsi una posizione di privilegio a vita, se non si stabilisce per legge un tetto max di impegno politico individuale nelle istituzioni (10-20 anni!),dai comuni al parlamento, e poi ritornare a lavorare come cittadini normali.

E se dovesse avviarsi un serio confronto tra una sinistra seria e una destra europea siamo certi che Renzi sarà dalla parte della sinistra europea?

Ora dopo circa un anno, per quelli come me che hanno votato il M5S (il primo partito alla camera con 8.691.406 di voti,circa il 40% di quei 20 milioni),ai quali tutti dicevano che facevamo un salto nel buio,nessuna delusione.

Gli eletti del M5S hanno rispettato quanto promesso. A fronte di qualche scivolone iniziale solo dopo circa un anno i giovani Di Maio, Battista ecc. non hanno niente da invidiare in quanto a competenza ai Renzi, Moretti ecc. che sia pure giovani hanno alle spalle 10-20 anni di rodaggio nei partiti e nelle istituzioni e in più si presentano con una freschezza e una genuina tensione ideale che fa ben sperare.

Hanno dimostrato che non è necessario essere politici di professione per fare buona politica,che si possa fare politica con competenza,entusiasmo e onestà senza chiedere il finanziamento e con stipendi normali.

Una rivoluzione! Che tutti i giornali e televisioni cercano di sminuire!

E ben ci sta,checché ne dica la nuova Boldrini, finanche che siano saliti sul tetto per impedire la riforma dell’art.138 della costituzione.

Ben ci sta che “solo” 24 mila hanno votato e hanno detto sì alla abolizione del reato di immigrazione (checchè ne dica l’Unità!).

Peppe Furano

Pubblicato in Italia

Francesco Molinari e Sebastiano Barbanti prendono posizione sul problema delle desecretazione degli atti parlamentari relativi al traffico dei rifiuti e al fenomeno delle navi a perdere.

“Sembra doveroso ricordare la scomparsa dell'ufficiale Natale De Grazia, spentosi misteriosamente nella notte fra il 12 e il 13 dicembre del 1995 mentre indagava sulle famigerate navi dei veleni, quelle carrette dei mari cariche di rifiuti affondate volontariamente nei nostri mari allo scopo di smaltire, in modo illecito ma economico, decenni di scorie industriali.

Una vigilia amara in quanto ci ricorda che, in 18 anni, ben poco è stato fatto per chiarire la vicenda e il pericolo che le indagini sulla morte del capitano diano vita ad uno dei troppi misteri d'Italia è concreto, anche se c'è chi non ha smesso di cercare giustizia.

Lo smaltimento dei rifiuti tossici ad opera della criminalità – complici imprenditori senza scrupoli - tramite l'affondamento di mercantili ha costituito un salto di qualità : in un colpo solo si eliminavano scorie tossiche e radioattive, e si truffavano le assicurazioni. Una strategia criminale che ha afflitto non solo la Calabria.

Sono passati esattamente 23 anni - un'altra ricorrenza amara - da quando la nave Jolly Rosso si arenò sulla spiaggia di Formiciche a 15 km. da Amantea, in provincia di Cosenza. Anche questo incidente ha sollevato sospetti e paure - mai sopite per la verità - tra la gente del luogo, e non si è mai riusciti a stabilire una qualche verità, neanche processuale, che permettesse di porre loro fine.

E anche Natale De Grazia, evidentemente, era arrivato a intuire - se non a scoprire - storie inconfessabili, un fatto pericoloso per chi voleva che sull'argomento si facesse quanto più silenzio possibile. In omaggio a questa persona che identificava il coraggio nello svolgimento nel suo dovere, anche noi del Movimento 5 Stelle non vogliamo che la verità vada a fondo insieme ai rifiuti.

Forse è ora che gli atti parlamentari relativi alla vicenda vengano desecretati, non diversamente da quanto è avvenuto per le dichiarazioni di Schiavone : lo Stato è in debito di trasparenza verso tutti i cittadini, vittime inconsapevoli di lobbies criminali. Un debito che, in una logica di nuova consapevolezza dei rischi che corre il popolo italiano, deve iniziare a pagare. Desecretando gli atti parlamentari relativi al traffico dei rifiuti tossici e al fenomeno delle navi a perdere si potrebbero raggiungere contemporaneamente questi obiettivi, oltre a ricordare la dignitosa determinazione del Capitano De Grazia e il suo concreto sacrificio.

Francesco Molinari - M5S cittadino eletto al Senato Membro Commissione Antimafia

Sebastiano Barbanti - M5S cittadino eletto alla Camera”

Ndr.

Ci permettiamo di suggerire ai cittadini eletti di M5S che , una volta che gli atti saranno desecretati, si tenga un pubblico dibattito di presentazione dei medesimi e sin da ora offriamo la nostra piena disponibilità a concorrere a quanto suggerito. Tirrenonews.

Due i chiarimenti pervenutici da M5S. Eccoli

Il primo : Nulla ancora è stato deciso in ordine alla possibile lista per le prossime elezioni amministrative e tantomeno in ordine alla candidatura delle donne e di una di esse a capolista.

Viene riconfermato invece la apertura alla società civile per verificare la possibilità ed opportunità della formazione di una lista propria del movimento

Il secondo. Vero è che l’avvocato Politano ha dichiarato la sua attuale indisponibilità a candidarsi alle prossime elezioni comunali, ma da qui ad ipotizzare la sua presentazione alle elezioni regionali ce ne corre.

Ne diamo atto.

Pubblicato in Primo Piano

Il quadro confuso della politica amanteana offre spazi notevoli a chi vuole proporsi in modo innovativo.

E M5S è innovativo.

Lo è nel senso che non è mai esistito finora, non è stato mai al governo del paese.

Lo è nel senso che non porta alcuna delle responsabilità che portano coloro che hanno governato o che hanno permesso alla maggioranza di governare come è stato drammaticamente fatto.

Gli uomini di M5S, se neofiti della politica, non hanno, cioè, la responsabilità tipiche delle maggioranze di governo che hanno mal fatto e nemmeno quella delle minoranze che hanno troppo tollerato gli errori della maggioranza.

Ma lo è anche nel senso che se i suoi uomini potrebbero non avere la macchia del peccato originale dei vecchi partiti o delle aggregazioni di interesse quali sono state molte delle liste civiche locali.

Forse questa consapevolezza,o questa ricerca del nuovo movimentismo, colloca M5S sulla linea di partenza delle prossime amministrative proponendo, quale indice della innovatività, molte donne nella propria lista.

A cominciare dal capolista sindaco.

Una donna che non rappresenti gli interessi di una famiglia di potere, gli interessi di costruttori e proprietari terrieri che abbisognano di fare speculazioni, ma esclusivamente quelli della comunità amanteana.

E tra coloro che continuano ad incontrarsi quasi settimanalmente ci sono molte donne, alcune delle quali verosimilmente pronte a candidarsi.

E tra esse sembra che sia pronta una “super candidata” a sindaco.

Una donna capace di attrarre il voto delle donne anche al di là del M5S.

Non siamo autorizzati al momento a farne il nome.

Ma è davvero pronta e capace di assumere questo grave ruolo.

Certo avrà bisogno di consiglieri capaci di trovare soluzioni ai gravissimi problemi di questa città che rischia di soccombere se non muove in direzione opposta a quella seguita finora. Un percorso arduo e difficile tanto più per le forti reazioni che i poteri costituiti dalle lobby di interesse frapporranno a chiunque non sia dei loro.

Peraltro come dichiarato durante la recente conferenza stampa l’avvocato Politano intende candidarsi alle elezioni regionali e quindi non sarà concorrente di alcuno ad Amantea

Pubblicato in Primo Piano

Si è tenuta la conferenza stampa indetta dal M5S di Amantea ed aperta alla stampa ed alla cittadinanza.

Al tavolo di rappresentanza del movimento Rosa Cappelli, Giovanni Bennardo, Andrew Mannarino e Salvatore Politano

Ognuno di loro ha preso la parola offrendo un quadro integrato del Movimento 5 Stelle, della sua essenza e del modo di porsi del movimento nell’agone politico locale.

Una conferenza per annunciare, quindi, la volontà di proporsi quali concorrenti al governo della città di Amantea con una propria lista.

Una lista che confermerebbe anche ad Amantea la indisponibilità ad aggregazioni con altre forze o compagini politiche i cui principi fondanti non collimerebbero con quelli di M5S.

Ma, insieme, una conferenza per sollecitare la comunità a farsi sentire , a concorrere in questa volontà di cambiamento della città e di ricerca di soluzione dei suoi bisogni.

Insomma, è stata sollecitata la stampa, ben al di là dei comunicati che, ordinariamente, sono la voce dei partiti e dei politici, a segnalare ai propri lettori il vero e proprio invito che il movimento propone ai tanti elettori che nell’ultima tornata elettorale hanno offerto a M5S una messe inattesa di voti.

E non solo a loro.

Insomma un movimento disponibile ad ascoltare ed eventualmente far propri suggerimenti, indicazioni, e quant’altro derivante da nuovi iscritti o simpatizzanti che intendano muovere verso il cambiamento.

Ad iniziare dalla conferma costante del principio della democrazia partecipata che induce a scelte condivise e non imposte o suggerite .

Porte aperte a chi vuole cambiare questa comunità, parità di occasione per tutti coloro che intendono impegnarsi in questa scelta di cambiamento, parità di possibilità per tutti coloro che si propongono al M5S.

Numerose le domande rivolte dai giornalisti e dai blogger presenti.

Tra le tante quella che ha richiesto di sapere come si accingerà il M5S ad intercettare le migliaia di voti espressi dagli amanteani che una tantum si sono affrancati dai poteri della politica, quasi liberi dai bisogni condizionanti , senza le remore dei legacci parentali.

O quella che ha chiesto di sapere quale sarebbe stata la prima cosa che il M5S farà se dovesse vincere le elezioni.

Noi ci siamo, questo il senso dell’incontro, ma solo insieme potremo cambiare questa città.

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:

“Spett.le testata,

                      Con la presente, il movimento 5 Stelle Amantea, attivisti Meetup di Amantea, è lieta di invitarla , per il tramite di suo collaboratore/i giornalista / editorialista, alla conferenza stampa indetta dal gruppo locale del M5S Amantea che si terrà giorno 24 Novembre 2013 alle ore 18,00 presso l'Auditorium delle scuole Medie di Amantea al fine di rendere pubblici gli obiettivi del Movimento locale sulle iniziative politiche intraprese e future, nonchè sulle prossime consultazioni amministrative comunali.

                       Si precisa inoltre  che l'iniziativa si svolgerà in due fasi, di cui una dedicata interamente alle domande  da parte dei giornalisti ai portavoce del movimento.

                      E' gradita ogni forma di ripresa audiovisiva della conferenza e l'incontro è altresì aperto al pubblico.

                       Sicuri di aver contribuito con tale invito alla proficua collaborazione tra il movimento ed i mezzi di informazione locali , si prega di fornire la V/S adesione in tempo utile, indicando i nominativi dei vostri incaricati che saranno presenti all' evento, riscontrando alla presente comunicazione tramite posta elettronica al presente indirizzo di mittenza.

                     Cordiali saluti.

 portavoce delegato Bennardo Giovanni”

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