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Moralità e coerenza, belle parole spesso pronunciate ma raramente applicate. Scrivo a questo proposito riferendomi a quanto successo nei giorni scorsi ad Amantea, quando un cittadino Nicola Morra, un professore temporaneamente prestato alla politica, e' entrato in un luogo pubblico e posto domande a persone che ricoprono ruoli pubblici, entrambi quindi, sia il senatore che gli impiegati e la giunta, dipendenti dei cittadini. Per questo atto e' stato accusato di aver compiuto un "atto inqualificabile".

Allora mi permetto di rivolgermi pubblicamente al sindaco e con alcune premesse doverose, CHIEDO:

"In data 29 maggio, ad Amantea, si è tenuto un convegno organizzato dalla locale sezione della CGIL.

A tale convegno partecipava come "ospite d'onore" Nino De Gaetano, in qualità di assessore regionale e il sindaco di Amantea Monica Sabatino. In tale occasione, il sindaco citato, esordiva informando della sua presenza a Diamante dove aveva incontrato proprio il "Governatore" Oliverio, che le aveva espresso il suo sostegno e invitata ad "andare avanti" con il suo operato, inoltre si dichiarava "onorata" di avere al suo fianco l'assessore De Gaetano ora arrestato e ne esaltava le capacità.

Il sindaco di Amantea nonchè tesserata del PD, è opportuno, se non è "serva" o "vassalla", che esprima ora, alla luce dei fatti accaduti,un parere su De Gaetano, sul suo arresto, sulla questione morale. Ricordiamo che De Gaetano è stato fortemente voluto in Giunta proprio da Oliverio, tanto da provocare il rifiuto dell'ex ministro Lanzetta.

La Sabatino, ripetiamo, se non è "serva" o "vasalla", qualifichi gli "atti" di cui è accusato De Gaetano e spieghi alla cittadinanza la differenza fra gli "inqualificabili"comportamenti tenuti per esempio dai senatori Morra e Gaetti, su cui ha speso fiumi d'inchiostro e deliberato di affidare un incarico ad un legale e i comportamenti di De Gaetano, Guccione, Adamo ecc. ecc. E' lunga la lista dei suoi compagni di partito.

Se Nicola Morra ha procurato un danno d'immagine al Comune di Amantea, De Gaetano e tutti gli altri indagati che quantità di danno hanno procurato alla Calabria???

Chieda con me e con Nicola Morra e con il M5S le dimissioni di Oliverio per coerenza e per una questione etica e morale.

Resto in attesa di cortese risposta ai quesiti.

Distinti saluti.

Rosario Cupelli cittadino ed attivista M5S.

Pubblicato in Politica

Avevamo  scritto proprio ieri sulla necessità-opportunità che Maria Carmela Lanzetta parlasse della vicenda della giunta regionale ed ecco che stamani si coglie la sua dichiarazione sul Corriere della Sera.

“Furono considerazioni di carattere politico a motivare il fermo no ad un posto in giunta offerto dal governatore Mario Oliverio”.

Spiega l'ex ministro, Maria Carmela Lanzetta, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera:

«De Gaetano non era stato candidato alle regionali, salvo, poi, inspiegabilmente, essere nominato assessore.

Una scelta sui cui ho chiesto precisi chiarimenti, senza tuttavia ricevere, mai, alcuna risposta.

Eppure il quadro intorno a De Gaetano era conosciuto.

Suoi santini erano stati trovati a casa dei Tegano e la stessa vicenda rimborsopoli era nota a tutti”

E qui Lanzetta non convince.

Primo. Perché trovare santini nelle case dei mafiosi non può essere considerata certamente una prova della collusione tra politica e ‘ndrangheta. Se fosse così quasi in ogni comune sono stati trovati santini nella case dei mafiosi e nessuno è stato arrestato. Prova ne sia che De Gaetano è stato arrestato per “rimborsopoli e non per i santini.

Secondo. Rimborsopoli non ha interessato solo De Gaetano e che la vicenda fosse nota a tutti( ???) non significa che Oliverio potesse anticipare le conclusioni della magistratura . Se lo avesse potuto fare avrebbe dovuto escludere non solo De Gaetano( come ha fatto) ma tantissimi altri!!!

Continua, inoltre, la Lanzetta :”Ma per la mia scelta ho dovuto subire anche attacchi molto duri, anche all'interno dello stesso Pd, senza dimenticare la convocazione in commissione antimafia, uno dei tanti scivoloni a cui la Bindi ormai ci ha abituato».

Infine afferma: “Fui travolta dalle critiche per il mio no all'ingresso nella giunta Oliverio.”

Già! Ed adesso perché queste voci , allora, contrarie stanno zitte?

Per ultimo Maria Carmela Lanzetta dichiara” Adesso potrei anche tornare in politica, ma solo se ci dovessero essere determinate condizioni”.

Ed è questa la affermazione più rilevante .

Basterà alla Lanzetta la esclusione dalla Giunta di Nino De Gaetano?

Rimborsopoli, allora non significa niente per lei?

Pubblicato in Italia

Reggio Calabria Terremoto giudiziario al consiglio regionale: L'inchiesta travolge il Consiglio regionale della scorsa legislatura.

Secondo quanto emerso ci sarebbe stata una gestione irregolare dei fondi per i Gruppi consiliari.

Tre gli arresti domiciliari, cinque gli obblighi di dimora e 27 indagati

I Finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno eseguito, su provvedimento emesso dal Gip, tre ordinanze di custodia cautelare degli arresti domiciliari, cinque ordinanze di divieto di dimora nei confronti di altrettanti consiglieri regionali della precedente legislatura della Regione Calabria e il sequestro per equivalente di beni per complessivi 2,5 milioni di euro nei confronti di 27 indagati.

Agli arresti domiciliari, sarebbero finiti l’assessore ai trasporti della passata legislatura, Luigi Fedele e l’attuale assessore al lavoro della Regione Calabria Nino De Gaetano.

Chiesti gli arresti domiciliari per il senatore Giovanni Bilardi del Nuovo Centrodestra, ma la procura dovrà ottenere l’autorizzazione del Parlamento prima di procedere all’esecuzione del provvedimento.

I cinque provvedimenti di divieto di dimora sono scattati nei confronti di un ex autista di Bilardi e di altri quattro ex consiglieri regionali.

Sono accusati di falso e peculato.

In totale sono 27 gli indagati.

Le indagini sono state effettuate anche a mezzo intercettazioni telefoniche e accertamenti bancari,ed hanno consentito di individuare diverse discrasie tra le movimentazioni ed i saldi in conto corrente dei Gruppi Consiliari Regionali degli anni 2010/2011/2012 e quanto documentato mediante le presentazioni del rendiconto” annuale”, celando il corretto impiego istituzionale per cui i fondi pubblici erano stati destinati.

In alcuni casi è stata riscontrata anche la presentazione di una doppia documentazione di spese al fine di ottenere dall’Ente Regionale un doppio rimborso

I dettagli dell’operazione, denominata "Erga Omnes", saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30, presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Reggio Calabria Cafiero de Raho.

Pubblicato in Reggio Calabria

Vi anticipiamo la nota stampa di difficile lettura emanata dal comune di Amantea dal titolo “Il futuro di Coreca passa dall’Università della Calabria” con il quale si significa che nell’incontro di stamattina, avutosi presso la regione Calabria, è emersa la soluzione del problema di Coreca.

Come noto le posizioni confrontatesi erano distinte e distanti

  1. Il tecnico progettista garantiva la efficacia “ solo” del suo progetto;
  2. Le associazioni ambientali che esprimevano il proprio dissenso per una scogliera lunga 107 metri e che si ergeva 2 metri sul pelo dell’acqua, risultando così invasiva e paesaggisticamente ed ambientalmente lesiva
  3. La tesi favorevole espressa da “alcuni degli albergatori che operano in loco”.

In sostanza l’assessore Nino De Gaetano si è impegnato:

  1. A trovare le disponibilità economiche per coprire il costo di un nuovo progetto da affidarsi al sistema universitario calabrese( sia la Unical che la Università di Reggio Calabria)
  2. A trovare ove necessario maggiori risorse finanziarie per coprire eventuali maggiori costi;
  3. A garantire la conservazione del finanziamento anche oltre il 31 dicembre 2015, data che in precedenza era stata indicata come ultima e non modificabile.

In sostanza sembra che una nuova linea di finanziamento ed un nuovo impegno progettale possano garantire il rispetto dell’ambiente e nel contempo la sicurezza della zona.

Addirittura le zone laterali allo scoglio, nelle more della nuova progettazione e della esecuzione dei lavori progettuali , verranno messe in sicurezza.

Nessuna certezza su eventuali prove in vasca del nuovo progetto e nessuna certezza che la neo opera non incida negativamente sulle spiagge a sud

Silenzio, infine, sui dubbi relativi al ripascimento con il misto dei nostri fiumi.

Ma ecco il comunicato dalle grandi parole :

“Sinergia istituzionale, democrazia partecipata e soprattutto sensibilità per l’ambiente. Sono questi gli elementi che, con pazienza e voglia di fare, hanno consentito di disegnare un nuovo futuro per la Scogliera di Coreca. Il vertice che si è svolto a Catanzaro nella mattina di giovedì 19 febbraio ha permesso di strutturare un percorso alternativo rispetto a quanto stabilito nel precedente progetto che per salvaguardare l’intera area aveva previsto la realizzazione di una barriera frangiflutti emersa lunga 107 metri ed alta 2 sulla cresta dell’acqua. Un “muro” che secondo le circa venti associazioni che hanno dato vita al comitato “Pro Coreca” avrebbe deturpato per sempre uno dei siti più suggestivi dell’intera regione.

«Toccherà agli esperti dell’Università della Calabria – ha spiegato il sindaco Monica Sabatino – produrre uno studio che tenga in debita considerazione l’aspetto paesaggistico e ambientale. Tutto ciò, ed è bene sottolinearlo, avverrà conservando il finanziamento di oltre un milione di euro destinato originariamente alla costruzione della barriera emersa. Ma non è tutto. La Regione Calabria, qualora si rendesse necessario, è pronta a incrementare tale fondo dal punto di vista finanziario, consentendo così la realizzazione di idee progettuali magari più costose, ma certamente meno impattanti dal punto di vista visivo».

La soddisfazione del sindaco Sabatino è evidente non solo per il risultato raggiunto, ma anche per il metodo utilizzato che è frutto della determinazione e della caparbietà, di chi non si è accontentato della soluzione più semplice, ma è andato oltre ascoltando tutto e tutti.

«I funzionari della Regione Calabria – ha aggiunto il primo cittadino – così come i tecnici e gli esponenti della nuova giunta si sono interfacciati non solo con gli amministratori della città, ma anche con le associazioni ed i comitati civici che hanno difeso Coreca a spada tratta. Durante l’assemblea è stato possibile ascoltare le tesi dei contrari al progetto, come il Wwf, e quelle dei favorevoli, come alcuni degli albergatori che operano in loco. Questo agire ha consentito di dare un nuovo significato al termine concertazione e soprattutto ha esplicato al meglio quel concetto di democrazia partecipata che abbiamo portato avanti dal primo giorno del nostro mandato. Il risultato conseguito è la vittoria della città, del prendersi cura di essa, di preservarla nel tempo e soprattutto di migliorarla per le nuove generazioni che verranno. I ringraziamenti vanno al presidente Mario Oliverio, agli assessori Carlo Guccione e Nino De Gaetano ed al consigliere provinciale Franco Iacucci per la vicinanza mostrata. Così come è giusto riconoscere il merito e la disponibilità dei funzionari regionali Giuseppe Iritano, responsabile del procedimento, e Domenico Pallaria, dirigente del settore lavori pubblici, che dal primo momento hanno compreso le preoccupazioni degli amanteani. La stessa disponibilità del resto è stata mostrata da Salvatore Siviglia segretario dell’autorità di bacino».

«Oggi – conclude il sindaco – abbiamo avviato un nuovo corso nei rapporti tra la città di Amantea e la Regione Calabria che si andrà certamente a fortificare negli anni, grazie anche alla condivisione di un progetto politico e ad un’identità di vedute che viaggiano nella stessa direzione».

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