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Tutti “rubano” il Poliambulatorio di Amantea , anche i ladri!

Amantea ha tante “bestemmie”.

Una è il porto che da millenni si insabbia.

Una, più recente, è la sanità; la vecchia ASL, il vecchio Distretto, l’attuale Poliambulatorio, se tale è, visto che ogni giorno perde un pezzo.

 

Ma ora rubano anche i ladri.

Come stanotte, quando sono entrati scassinando ed asportando, si dice, 6000 euro che erano stati versati dai malati per le scarne prestazioni che ancora questo “residuo” di sanità pubblica eroga ai malati del nostro hinterland.

Stamattina intorno alle 07.30 gli addetti all’ufficio del ticket si sono resi conto che la porta di ingresso era stata forzata ed hanno chiamato i carabinieri della locale caserma comandata dal maresciallo Cerza.

Immediato ed efficace l’intervento dei carabinieri.

Sono state cercate e rilevate le impronte digitali latenti con il metodo tradizionale che consiste nello spargere con un pennello il cosiddetto grigio-argento, polvere di alluminio e additivi (che si deposita sulle linee papillari) dove si presume sia l’impronta.

Sono state anche asportate le registrazioni fatte dalle telecamere interne.

Nulla si è saputo della eventuale asportazione delle registrazioni delle telecamere civiche poste all’esterno del poliambulatorio.

I carabinieri sono rimasti nella struttura sanitaria per diverse ore ascoltando alcuni dipendenti

E poi hanno anche sentito il dirigente facente funzioni che sostituisce la d.ssa Bernaudo.

Pubblicato in Politica

Ieri sera, in Catanzaro, c’è stato il secondo incontro della Rete delle associazioni dell’ex distretto di Amantea con il dr Fatarella.

 

Cordiale come sempre il rapporto con la dirigenza della sanità calabrese.

Presenti anche il dr Raffaele Mauro , direttore dell’ASP di Cosenza, Franco Iacucci della segreteria del presidente Oliverio , Giuliana Bernaudo direttore del distretto sanitario Asp del Tirreno.

 

Per l’amministrazione comunale solo il sindaco Monica Sabatino (mancava anche l’assessore Emma Pati).

Per la rete erano presenti il segretario del PD Enzo Giacco, Peppe Marchese, Tonino Chiappetta, Giuseppe Sconzatesta, Carmela, Laura Pagliaro, Domenico Vellone, Salvatore Amendola, il segretario della CGIL Massimiliano Ianni, Mazzotta Antonella, Egidio Viola e la consorte.

 

Durante l’incontro si è parlato dei 2,5 milioni di euro della legge 20 per il completamento della struttura del poliambulatorio.

Ha destato molta sorpresa la affermazione del dr Fatarella che ha dichiarato di non ricordare alcun atto di finanziamento di tale importo per il completamento della struttura poliambulatoriale.

In sostanza sembra si sia fatto un passo indietro rispetto alla affermazione della disponibilità di tale importo recata dalla stessa amministrazione comunale di Amantea dopo lì incontro con il precedente direttore Filippelli.

Sono scomparsi questi 2 milioni e mezzo?

O non sono mai esistiti?

 

E’ vero che sia il dr Fatarella sia il dr Mauro non hanno frapposto sostanziali difficoltà alla nuova dotazione finalizzata al completamento del poliambulatorio ed alle altre esigenze a suo tempo indicate.

Al punto che il dr Mauro scenderà sabato prossimo per visionare personalmente la struttura nella foto insieme al direttore Giuliana Bernaudo.

Può anche ritenersi che a questo accesso sarà presente il sindaco di Amantea Monica Sabatino ed il sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci

La domanda però si pone.

Ma questi benedetti 2 milioni e mezzo sono mai esistiti?

E se si dove sono finiti?

Pubblicato in Cronaca

Sono le tredici esatte di oggi 17 febbraio, quando il personale del Poliambu latorio di Amantea nella sua interezza si schiera nell’ampio cortile.

 Sono persone commosse ed addolorate.

Hanno voluto così ricordare con un minuto di silenzio l’amico e collega Filiberto Credidio, una bella persona che era sempre vicino a chi aveva bisogno .

Un medico che sorrideva e si prestava alle esigenze dei pazienti del Poliambulatorio, pronto ad intervenire e comunque a dare un parere, un suggerimento, a mettere una buona parola.

Queste stesse persone le abbiamo incontrato ieri, con i loro visi che esprimevano il dolore per la morte di un amico che mancherà a tutti, amici o semplici pazienti.

Qualcuno avrebbe addirittura voluto chiudere la struttura ben sapendo che Filiberto non avrebbe voluto ; lui aveva anteposto gli ammalati a tutto, anche alla sua persona.

Certo oltre al dolore anche l’amarezza per una morte improvvisa e la rabbia per una sanità che è stata incapace di salvare anche un suo medico.

E’ troppo presto per parlarne e domani forse sarà perfino inutile , ma a tanti, se non a tutti, la vicenda dell’amico Filiberto lascia domande senza risposte.

Non si poteva davvero far nulla per il dr Credidio o si sarebbe potuto salvare con una diagnosi più tempestiva e con una struttura ospedaliera specialistica?

 Difficile dare una risposta , anche perché i racconti del suo malessere e del suo ricovero presso il nosocomio di Paola sono confusi e le notizie si sovrappongono e si cancellano.

Una sola cosa resta certa e cioè che da domani non troveremo nelle grigie stanze del poliambulatorio il sorriso di Filiberto e la sua disponibilità per tutti.

Ed anche il dubbio su che cosa sia questa sanità che non salva nemmeno gli stessi medici!

Pochi minuti poi un caloroso applauso; quello che ognuno avrebbe voluto offrire a Filiberto da vivo.

Pubblicato in Cronaca

La recente decisione del commissario ad acta alla sanità calabrese, concernente il depotenziamento del laboratorio di analisi di Amantea, ha indotto numerose associazioni, partiti e cittadini del comprensorio ad unirsi in una rete sociale.

 

L’obiettivo e’ quello di difendere il diritto ad un sistema di servizi socio-sanitari territoriali pubblici che sia efficiente e funzionante.

 

E’ a tale scopo che la rete “difendiamo la salute” ha elaborato una piattaforma rivendicativa, riassumibile nella richiesta – finalizzata al potenziamento dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali del comprensorio – di assegnazione di una casa della salute.

 

In seguito alla grande manifestazione pubblica del 21 ottobre di amantea il direttore generale del dipartimento sanita’ della regione calabria ha insediato un tavolo tecnico.

In data 18 novembre sono iniziati i lavori del tavolo e – grazie alla collaborazione di tutti gli attori responsabili dell’organizzazione sanitaria sul territorio – i primi segnali sono stati rilevanti e positivi.

La rete sta promuovendo una serie di incontri sul territorio al fine di rendere noti i risultati sinora ottenuti, in un’ottica di trasparenza e di stimolo alla partecipazione ed alla condivisione dal basso.

 

Il primo incontro si terra’ a lago, sabato 28 novembre 2015, alle ore 18,30,   presso la sede avis di lago, in via mazzini n. 1.

Invitiamo tutti cittadini a venire a discutere di un diritto fondamentale garantito dalla costituzione: quello alle cure ed alla salute.

Rete comprensoriale.

 

"Difendiamo la Salute"

Pubblicato in Basso Tirreno

La sanità calabrese cammina come un elefante. E si sprecano i “già”!

Ci vogliono mesi per una visita cardiologica pre-inter vento opera torio magari solo perché il medico curante non ha barrato la B della urgenza.

E si può rimediare, ma è assurdo.

Ma se la banda larga arriva ad Amantea poliambulatorio compreso e si nota che il CUP ha tempi inaccettabili perché non è stato sottoscritto i relativo contratto solo perché la direttrice del distretto non ha nemmeno la autonomia finanziaria e tecnica per sottoscriverlo e per averlo deve scrivere nientemeno che al Commissario Straordinario dell’Asp di Cosenza dott. Gianfranco Filippelli, al Direttore Amministrativo dott. Sergio Diego ed al Direttore del Dipartimento Amministrativo Ing. Nicola Buoncristiano , allora la questione non è solo assurda, ma è folle!

E folle è anche la mancanza di responsabilità, quasi come se queste cose fossero normali mentre ci appaiono soltanto vergognose!

Ma ancora più vergognoso è che per fare il contratto si sia dovuta interessare nientemeno che una deputata calabrese e cioè l’On. Enza Bruno Bossio che ne è venuta a conoscenza durante il consiglio comunale del 26 ottobre.

Ma che razza di nazione è quella dove lo Stato paga i due terzi della rete a banda larga per garantire migliori servizi pubblici e poi per dotarne una struttura sanitaria che dovrebbe essere la prima ad averla deve intervenire una deputata?

Che comune è quello che non fa il finimondo per garantire i migliori servizi sanitari?

Che governatore è chi non corregge i pessimi comportamenti dei suoi dirigenti regionali, magari mandandoli a casa? Od il povero Oliverio non ne sa nulla? E come fa a sapere qualcosa se non partecipa agli incontri?

Comunque ecco il comunicato della Rete “Difendiamo la Salute”:

“Tra le criticità evidenziate nella relazione della Rete “Difendiamo la Salute”, presentata nella grande assemblea del 21 ottobre, è stato più volte menzionato – quale causa di disagio per gli utenti – il cattivo funzionamento della rete internet, la cui lentezza e spesso interruzione rende tutte le procedure molto lunghe. Anche di questo si è discusso nel Consiglio Comunale di Amantea del 26 ottobre - convocato per discutere i problemi del Poliambulatorio - e che ha avuto come esito l’approvazione della piattaforma rivendicativa elaborata dalla Rete. In quella sede, l’On. Enza Bruno Bossio ha espresso forte meraviglia per il mancato adeguamento della rete internet alla nuova banda ultra larga, dichiarandosi disponibile a verificarne i motivi e ad adoperarsi per la soluzione del problema che – come lei stessa ha detto – “non necessita di tempi biblici per ovviarvi”. Dalle verifiche effettuate è emerso che – essendo i lavori per la banda larga ultimati - il problema delle interruzioni e della lentezza della rete internet è da attribuire “soltanto” alla necessità di definire una variazione nelle condizioni contrattuali con il fornitore. Abbiamo avuto notizia che la Direttrice del Distretto Sanitario, dott.ssa Giuliana Bernaudo, si è già attivata a tal proposito inoltrando richiesta di sottoscrizione del nuovo contratto al Commissario Straordinario dell’Asp di Cosenza dott. Gianfranco Filippelli, al Direttore Amministrativo dott. Sergio Diego ed al Direttore del Dipartimento Amministrativo Ing. Nicola Buoncristiano. Ci aspettiamo, dunque, che già nei prossimi giorni il Commissario Filippelli e la struttura amministrativa dell’Asp si attivino per superare tutte quelle criticità legate al malfunzionamento della rete internet, che si traducono in forti disagi per gli utenti a causa dei problemi al sistema di prenotazione ed ai rallentamenti delle procedure. Una buona notizia, a testimonianza del fatto che quando le realtà, associative e le istituzioni riescono a collaborare fattivamente per il bene comune, diventa più semplice promuovere gli interessi della collettività. Salutiamo quindi con favore questa buona nuova per il Comprensorio. Comunichiamo, infine, che giovedì 5 novembre alle ore 16.30 presso la sede della Cgil si terrà la riunione della Rete, durante la quale saranno discusse le azioni a difesa del laboratorio di analisi del Poliambulatorio che – ribadiamo - non deve chiudere e per il potenziamento dei servizi sanitari comprensoriali. In particolare, verrà discusso il documento base che sarà presentato all’insediamento del tavolo tecnico convocato presso la Regione Calabria per il prossimo 16 novembre, dove la Rete farà valere le ragioni del Comprensorio per l’assegnazione di una “Casa della Salute”. Tutti coloro i quali sono interessati e vogliono aderire alla Rete sono invitati a partecipare.                    Rete Comprensoriale “ Difendiamo la salute "

Pubblicato in Politica

Questo il comunicato stampa di Fran cesca Menichino.

Per lunedì prossimo 26 ottobre, alle ore 10,30, è previsto un consiglio comunale aperto sul potenziamento del Poliambulatorio di Amantea e più in generale, sull’offerta sanitaria nel nostro comprensorio che include tanti paesi vicini anche nella provincia di Catanzaro.

 

L’argomento è importantissimo e tutti dobbiamo sentirci partecipi e responsabili delle scelte che la politica farà nel nostro territorio.

Dobbiamo porre fine al tempo delle deleghe e non dobbiamo più consentire ai governatori romani Renzi o Lorenzin di imporci scelte inopportune, inefficaci e inconsapevoli attraverso i loro emissari Scura ed Urbani.

Di fronte al silenzio di Oliverio che dovrebbe tutelare i calabresi da cui è stato eletto, e che non si è nemmeno degnato di partecipare all’incontro di mercoledì scorso promosso da componenti interne alla sua stessa compagine politica, non possiamo più aspettare, non possiamo più farci prendere in giro: dobbiamo riappropriarci della capacità di decidere delle nostre necessità e dei nostri diritti, soprattutto quando si tratta del diritto alla salute.

 

Basta agli sprechi, come il pagamento di fitti mentre la struttura attende un completamento da decenni.

Basta ai soldi della sanità spesi in consulenze inutili o incarichi dirigenziali.

Basta alle promesse disattese.

Basta ai tagli ai servizi.

E basta ai condizionamenti politici ed elettorali nella sanità: occorre rivedere tutto in base ai principi fondamentali della efficienza, dell’imparzialità e del merito.

 

Tutto riparte da noi, dalla capacità che avremo noi cittadini di chieder conto a chi nella sanità e nella politica (sono la stessa cosa?!) decide con i nostri soldi della nostra salute e del nostro futuro.

Per questo vi chiediamo di venire al Consiglio di lunedì e di partecipare attivamente adesso ed in futuro.

Come si legge nella proposta di deliberazione che alleghiamo il consiglio è aperto al contributo di tutti e alle istanze del territorio.

Partecipate e se non potete dateci i vostri contributi sulla pagina Facebook “Movimento 5 Stelle Amantea”, sul sito www.amantea5stelle.it , sulla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Pubblicato in Primo Piano

I cittadini di Amantea e del comprensorio (circa 400) hanno risposto con forza all'appello della Rete "Difendiamo la salute" invadendo l’auditorium “Alessandro Longo” delle scuole medie. Una giornata memorabile e straordinaria, un segnale inequivocabile di crescita collettiva che da avvio ad un nuovo protagonismo attivo delle comunità locali.

 

Ad aprire i lavori dell’incontro - moderato da Rino Muoio, giornalista de “Il quotidiano del sud” - è stato Enzo Giacco, in rappresentanza della Rete comprensoriale che raccoglie un centinaio tra associazioni, comitati, sindacati e partiti.

Giacco ha illustrato la piattaforma programmatica elaborata dalla Rete e contenente una serie di rivendicazioni, tra le quali: l’immediata sospensione del Decreto Scura (n. 84 del 21 Luglio 2015) che di fatto riduce il laboratorio di analisi cliniche del poliambulatorio a punto di prelievo; il potenziamento dei servizi legati alla continuità assistenziale ed alle cure domiciliari e una razionale organizzazione della medicina specialistica; l’assegnazione al Comprensorio di Amantea di una “Casa della Salute” per come prescritto dal Ministero della Salute.

 

A seguire, gli interventi di: Egidio Viola (dirigente medico al Poliambulatorio)che ha messo in luce alcune criticità del Poliambulatorio, del primo cittadino di Amantea Monica Sabatino (in rappresentanza dei sindaci del Comprensorio presenti all’auditorium) che ha annunciato la discussione in consiglio comunale (già convocato per lunedì 26 ottobre) del documento rivendicativo della Rete, di Francesco Masotti Segretario Regionale CGIL Medici e Gianfranco Filippelli, Commissario straordinario ASP Cosenza.

A concludere i lavori Riccardo Fatarella, Dirigente generale del DipartimentoTutela della Salute e Politiche Sanitarie, che ha annunciato l’istituzione presso la Regione (e la prima convocazione entro due settimane) di un tavolo tecnico – al quale parteciperà una rappresentanza della Rete - per la definizione dei percorsi propedeutici all’istituzione di una Casa della Salute nel Comprensorio di Amantea.

Pubblicato in Primo Piano

Ma che diavolo succede al Poliambulatorio di Amantea? Possibile che i disservizi possano durare tanto senza che nessuno se ne faccia carico?

 

Abbiamo denunciato nei giorni scorsi la mancanza di energia elettrica alla quale ha fatto seguito il mancato funzionamento del generatore di emergenza per carenza di gasolio.

E sinceramente tutti pensavamo che sarebbe finita lì.

Ed invece, forse complice il vento, stamattina , ancora una volta, è mancata l’energia elettrica sin dalle prime ore del mattino ( ore 7.30 circa) e fino a metà mattinata ( ore 10.00 circa).

Evidentemente ,come ancora una volta ci viene riferito, il sistema di emergenza non ha funzionato. Inspiegate le ragioni. Nessun comunicato a chiarire una situazione inaccettabile se non vergognosa.

 

Tutto fermo; un intero poliambulatorio in ginocchio.

Come al solito a soffrire maggiormente i dializzati giunti dall’intero distretto ed in condizioni di evidente bisogno che hanno dovuto attendere il ripristino delle condizioni di sicurezza nella fornitura della energia elettrica.

Questa volta molto opportunamente il dirigente del servizio ha disposto di attendere la fornitura stabile della corrente elettrica

 

Altro che Commissario alla sanità!

Qui in Calabria i problemi sono ancor più gravi di quanto si possa sospettare. Qui non funzionano nemmeno le apparecchiature per la dialisi

Per non parlare di tutto il resto.

E nessuno ne risponde. Nessuno è responsabile. Tantomeno la politica che dorme in piedi, come i cavalli, anzi- pardon - come gli asini (i ciucci).

 

Scriveremo alla Ministra Lorenzin ed al padron Renzi perché non possano dire di non sapere niente.

Scriveremo che ad Amantea non vogliamo morire anche perché manca la luce e non funziona il generatore di emergenza.

Scriveremo anche al sindaco ed all’assessore alla sanità che su questo( ed altro in verità) della sanità locale non aprono bocca.

Scriveremo anche alla minoranza consiliare che restano silenziosi su tutto o quasi; come se non ci fossero

Lo facciamo anche dalla pagine di un giornale che non ha timori di dire le verità, anche quelle tristi.

Pubblicato in Primo Piano

Poliambulatorio.

Partiamo dalla liste che erano nove : USB, CISL FP, UIL FPL, Federazione Sindacati Indipendenti, Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità, CGIL Funzione Pubblica, Nursind, Nursing Up, UGL Sanità

Ed ecco i voti avuti per candidato nelle singole liste:

USB 2 candidati nessun voto

CISL FP 17 candidati voti Motolese Elisabetta voti 10, Saporito Sergio voti 5

UIL FPL 32 candidati Fera Mariolina voti 58, Osso Francesco voti 32, Longo Francesco voti 6, Serpa Robertino voti 7, Serpa Umberto voti 4, Perrone Domenico voti 2, Zanfini Angelo voti 2

Federazione sindacati indipendenti Candidati 4 voti nessuno

Federazione italiana autonomie locali e sanità candidati 36 Mauceri Sebastiano voti 6 Arvasia Daniele voti 3, Bruno Carmine voti 3, Turco Pietro voti 2

Cgil funzione pubblica candidati 31 Vellone Domenico voti 27, Provenzano Guglielmina voti 13, Sbarra Marcellino voti 5, Tancredi Denis voti 3, Pagliaro Lauretta voti 4, Marano Silvia voti 3, Fusaro Mario voti 7, D’Acunzo Vincenzo voti 1, Bonparola Immacolata voti 2 ,

Nursidn candidati 10 voti nessuno

Nrsing Up candidati 5 voti nessuno

UGL sanità candidati 6 Battender Valentina voti 1, De Rago Iolanda voti 1

Comune.

CGIL

Curcio Giuseppe voti 11

Metallo Vanda voti nessuno

CISL

Staccuneddu Aurelio voti 24

Bazzarelli Giacomo voti 10

La Vergata Pietro voti 1

Pubblicato in Cronaca

Quando si legge che in Calabria la sanità non funziona non si giunge mai a sospettare quanto non funzioni!

 

Ed il problema più grosso è che di questo ridotto o pessimo non funzionamento non c’è mai un responsabile che paghi i suoi errori, le sue dimenticanze.

Non è la ricerca sterile di una sanzione a chi sbaglia ma la necessità di responsabilizzare chi di dovere proprio per evitare il ripetersi di queste difficoltà che possono anche far male.

 

Sono le 15,30 circa ed a tutti gli uffici del distretto manca improvvisamente l’energia elettrica

Il problema è che contemporaneamente non parte il gruppo generatore di emergenza per mancanza di gasolio

E così i pc si spengono e si perdono tutte le informazioni in trattamento. Un bel problema anche per i PC del CUP e di riscossione di ticket

Ma si fermano anche tutte le apparecchiature medicali

Ed è qui che cominciano i guai.

I principali( ma non gli unici) sono quelli che interessano che le apparecchiature per le dialisi che funzionano ad energia elettrica

Per fortuna che il personale del reparto dialisi, con il solito spirito di sacrificio, si attiva e fa funzionare le apparecchiature a mano.

E così, almeno, apparentemente, i pazienti non si accorgono di nulla e non risentono di alcun problema.

Intanto i dirigenti si attivano con immediatezza e giunge il gasolio, ma si perdono 40 minuti per il rifornimento e per la ripartenza del gruppo elettrogeno di emergenza.

Ma così non va. Questa volta è andata bene ma è impossibile che con tanto personale che opera nel poliambulatorio non solo non ci sia nessuno addetto al controllo delle scorte ma nemmeno un sistema di allerta automatico

No! Così non va. Che si provveda!

Pubblicato in Cronaca
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