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Riceviamo e pubblichiamo

DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI AMANTEA MARIO PIZZINO : Ruggiero, Suriano e Miraglia non sono solo fuori luogo, ma anche fuori traccia!

Fa specie la replica di Ruggiero, Suriano e Miraglia.

Sorprende anche per i toni che ricercano lo scontro con l’intento di incattivire il discorso pubblico.

Evidentemente questa è la “cultura” politica di cui si fanno portatori.

Delle persone umili si sarebbero limitate a delle scuse ovvero al silenzio.

Ma chiaramente loro hanno deciso di rifarsi alla logica cardosiana de “la miglior difesa è l’attacco”.

Senza pensare, però, che - a differenza di Gentil Cardoso - non impressionano nessuno!

E cotanto sussulto è stato generato solo perché ho inteso chiarire ció che imprudentemente i tre volevano far passare per “grave omissione”!

Per distrarre dalla gaffe, però, hanno ben pensato a questo punto di alzare l’altra carta fornendo il retorico elenco delle cose che non vanno!

Ma, ahinoi, conosciamo bene i problemi che abbiamo ereditato da ex amministratori come loro!

Li stiamo affrontando e per questo, in alcuni casi, siamo risultati impopolari.

Perché la verità è che la nostra amministrazione ha compiuto e compie scelte nette.

Le nostre azioni sono guidate dal rispetto delle istituzioni, dalla trasparenza e dalla legalità, senza corsie preferenziali per nessuno.

E se il prezzo di questa trasparenza deve essere qualche ritardo, beh, forse va bene così!

Da buon padre di famiglia torno a suggerire ai tre ex amministratori di avere maggiore rispetto delle istituzioni.

Da Primo cittadino, che ama la sua città e vuole bene ai suoi cittadini, nei confronti dei quali sente di avere un responsabilità doppia, ed in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, invito tutti a moderare i toni ed a non alimentare divisioni e contrasti che altro non fanno se non logorare quel senso comunitario di cui abbiamo tanto bisogno.

Mario Pizzino Sindaco di Amantea=

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Biagio Miraglia, Pasquale Ruggiero e Gianfranco Suriano

in risposta alla reprimenda inviata dal sindaco Pizzino sull’articolo “La stazione dei carabinieri ha cambiato sede”

Non avremmo mai voluto ritornare sull’argomento della grave omissione, a questo punto volutamente posta in essere dall’Amministrazione Pizzino, relativa alla mancata informazione ai nostri concittadini circa il trasferimento della stazione dei carabinieri di Amantea.

Non avremmo mai voluto in quanto ad essere indirettamente interessata alla vicenda è l’Arma dei Carabinieri verso cui nutriamo rispetto e riconoscenza.

Siamo però costretti a rispondere poiché chiamati in causa in modo offensivo dal Sindaco della nostra Città con un delirante comunicato, pubblicato sul profilo facebook “Amministrazione Pizzino”, che non fa certo onore alla carica da lui ricoperta.

Chiariamo, una volta per tutte, che in presenza di informazioni d’interesse pubblico o di utilità sociale ogni Amministrazione comunale ha il dovere di divulgarle alla propria Città, e non vi è dubbio che la notizia in questione rientra in tale ambito.

Cara Amministrazione comunale, il trasferimento della Stazione dei carabinieri, che rappresenta uno dei presidi di sicurezza più importanti, va comunicato immediatamente alla cittadinanza!

I nostri amministratori sono a conoscenza del fatto che tantissimi cittadini, dovendosi rivolgere ai carabinieri, in più di un mese si sono recati in Via Roberto Mirabelli e hanno scoperto che la “caserma” aveva cambiato sede?

Per non sentire l’esigenza di comunicare alla Città questa importante notizia evidentemente non ne sono a conoscenza, e questo è grave!

Come è altrettanto grave, a proposito di sensibilità istituzionale e di basse strumentalizzazioni, chiamare in ballo nel suddetto comunicato le gerarchie interne all’Arma dei carabinieri per nascondere le mancanze degli amministratori comunali.

Un’Amministrazione comunale con un minimo di sensibilità e maturità istituzionale, di preparazione politica-amministrativa e bagaglio di competenze e conoscenze, saprebbe che non spetta ad un Sindaco entrare pubblicamente nel merito del funzionamento interno all’Arma.

Questa sì che è stata una scorrettezza istituzionale senza precedenti ad Amantea!

Andiamo allo stravolgimento della realtà.

E’ vero che dai primi di ottobre 2019 la stazione dei carabinieri non si trova più in via Roberto Mirabelli?

E’ vero che la stragrande maggioranza della cittadinanza ancora disconosce tale importante trasferimento?

E’ vero che la segnaletica stradale che dovrebbe indicare la nuova ubicazione della “caserma” non è stata velocemente aggiornata?

E’ vero che sui social gli amministratori comunicano di tutto e di più e questa primaria ed essenziale notizia non è stata mai data?

Forse l’Amministrazione comunale vive in un mondo virtuale distante anni luce dalle numerose e annose problematiche che interessano i cittadini (non le elenchiamo altrimenti non basterebbe un libro) a cui si sa solo rispondere: c’è il dissesto!

Passiamo agli atteggiamenti populisti. Chi ci conosce sa quanto la cultura populista sia lontana dal nostro sentire e agire.

Piuttosto ricordiamo, a proposito di sciocchi e ingannevoli proclami populisti, che dal palco in campagna elettorale i nostri amministratori comunali della “Lista Azzurra” hanno dichiarato che avrebbero potuto fare decine e decine di assunzioni presso il nostro Comune, Ente peraltro in dissesto. Più populisti di così si muore.

Di questa polemica, di cui avremmo volentieri fatto a meno, ci resta la consapevolezza che la stessa sia comunque servita a molti nostri concittadini per venire a conoscenza dell’avvenuto trasferimento della “caserma”.

Nei nostri interventi sinora non abbiamo mai fatto cenno all’opportunità che l’Amministrazione Pizzino cessi la sua esperienza, come del resto auspicano tantissimi cittadini.

Non lo abbiamo fatto perché pensiamo che un’amministrazione democraticamente eletta debba avere la possibilità di governare cinque anni.

Ma forse è giunto il momento che una riflessione attenta, per il futuro di una intera comunità, in tal senso vada fatta.

Non sappiamo se il senso di responsabilità oggi riesca a prevalere su qualche consigliere comunale affinché con coraggio dichiari la fine di cotanta inefficienza amministrativa e pochezza politica.          

Amantea, 7 novembre 2019

Biagio Miraglia

Pasquale Ruggiero

Gianfranco Suriano

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo:

VERGOGNOSE ALCUNE STRUMENTALIZZAZIONI PER RICAVARE BRICIOLE DI NOTORIETÀ

Con grande rammarico prendo atto di un clima politico volutamente esacerbato anche da ex amministratori comunali che, senza motivo e con irragionevole leggerezza, imputano “gravi omissioni” all'Amministrazione Comunale.

L’ultima trovata, infatti, è una polemica riguardante il trasferimento della locale stazione dei Carabinieri in una villa confiscata che l’Amministrazione non avrebbe reso noto alla città.

Un rimprovero che volutamente dimentica che esistono ordini e gerarchie e che è l’Arma a decidere come e quando comunicare la diversa sede.

È indecente elemosinare briciole di notorietà scrivendo sciocchezze che denotano nient’altro che mancanza di sensibilità istituzionale e di rispetto nei confronti delle motivazioni della stessa benemerita Arma. Atteggiamenti populisti distanti dall'accortezza istituzionale.

Ma si può, pur di fare lotta politica ad un’amministrazione, arrivare a strumentalizzare finanche i Carabinieri?

Ormai si è perso davvero il lume della ragione!

Note come quella di Suriano, Miraglia e Ruggiero servono solo ad esasperare il clima di confronto politico ed a denigrare l’immagine di un’intera città con subdoli tentativi di stravolgere la realtà.

L’invito che, in qualità di Primo cittadino, sento di fare a tutti è quello di riflettere prima di scrivere, ma anche di correggere alcuni modi di sollevare i problemi e fare opposizione, perché in ballo non c’è il futuro dell’Amministrazione Pizzino, ma quello di un’intera comunità.

Se l’agire politico non viene, infatti, riorientato le nostre speranze di futuro saranno sempre più fragili.

Per rilanciare Amantea non basta sempre e soltanto parlar male, bensì collaborare e condividere le responsabilità.

Porgo le scuse più sentite a tutta la nobile Arma ed alla locale Stazione dei Carabinieri di Amantea per l’immaturità in cui alcune volte degenera il discorso politico.

A loro va il mio, e quello dell'intera Amministrazione Comunale, più sincero ringraziamento per quanto, con abnegazione e spirito di sacrificio, ogni giorno fanno per la nostra comunità.

Mario Pizzino Sindaco di Amantea

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo:

La stazione dei carabinieri di Amantea dai primi giorni dello scorso mese di ottobre ha cambiato sede, da via Roberto Mirabelli è stata trasferita in via Strada Nova al numero civico 52, nei pressi del Polo scolastico.

Il trasferimento della “caserma” è un evento storico, uno di quelli che ogni comunità ricorda per generazioni in quanto interessa una primaria istituzione preposta al controllo del territorio e quindi alla sicurezza dei cittadini.

Pertanto l’evento, oltre a rivestire carattere “affettivo” per i cittadini di Amantea, risponde anche ad una esigenza che nel tempo era divenuta sempre più improcrastinabile dal punto di vista logistico.

Ebbene, tanti cittadini avranno notato che in via Roberto Mirabelli, alla stazione dei carabinieri di Amantea, le luci sono spente, le finestre sono chiuse e le insegne dell'Arma non si vedono più. E per fortuna aggiungiamo noi!

Lo stato di abbandono cui era ridotto lo stabile dove era ubicata la “caserma” costituiva una ferita sanguinante per l’intera Città, la mortificazione di un luogo istituzionale dove il decoro significa anche presenza dello Stato, un disagio gravissimo anche per l’organico in forza alla stazione, costretto ad operare in condizioni certamente non ottimali, anche per il suo cronico sottodimensionamento.

Lo spostamento è stato finalmente operato, però senza alcun avviso da parte dell'amministrazione comunale ai cittadini.

Nessuna, per quanto breve, notizia sul sito del nostro Comune, nessuna notizia sulla stampa, nessuna nuova segnaletica stradale per indicare, a cittadini e visitatori della nostra Città, la nuova ubicazione della “caserma”.

La grave “omissione” dell’Amministrazione comunale stavolta non può essere giustificata dal dissesto finanziario (anche per la segnaletica, bastava riorganizzare quella esistente).

Non si trattava di impegnare spese o di predisporre atti amministrativi, bastava annunciare a mezzo stampa o social (social tanto utilizzati dai nostri amministratori per ogni occasione, anche la più irrisoria) il cambio d’indirizzo della stazione, augurando magari buon lavoro ai nostri carabinieri nella nuova sede.

In ogni caso, noi siamo sicuri che la nuova stazione dei carabinieri possa garantire più sicurezza e decoro della precedente.

Infine, pur non ricoprendo noi alcuna carica pubblica in rappresentanza della nostra comunità, da ex amministratori comunali avvertiamo comunque l’esigenza di augurare buon lavoro ai militari dell'Arma dei carabinieri impegnati ora nella nuova sede, ringraziandoli anche per la meritoria e fondamentale opera svolta nel nostro territorio.

Amantea, 5 novembre 2019

Biagio Miraglia

Pasquale Ruggiero

Gianfranco Suriano

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

Quando i numeri diventano un’opinione

Ci sono vicende amministrative del nostro Comune inspiegabili, la cui positiva definizione sembrerebbe naturale o scontata e che invece finiscono nell’oblio, causando danni al nostro Ente.

Stiamo parlando del servizio di gestione e controllo dei parcheggi pubblici a pagamento (le famose “strisce blu”).

 

 

 

 

E allora succede che un servizio, come quello succitato, oramai divenuto essenziale ovunque (basti osservare la stragrande maggioranza dei Comuni Italiani, dal più piccolo al più grande), non riesce a vedere la luce.

Entrando nel merito della vicenda, va rimarcato come il servizio in questione riveste una importanza notevole, ancora di più in un Comune in dissesto finanziario. Infatti, a riprova di ciò, sono noti – anche al più sprovveduto degli Amministratori comunali – i risultati che si possono cogliere con l’attivazione del servizio: maggior ordine nelle principali vie cittadine; maggior entrate per l’Ente (oggi assolutamente necessarie per Amantea); creazione di posti di lavoro.

Nonostante queste banalissime riflessioni che dovrebbero fare propendere per la veloce attivazione del servizio, l’Amministrazione comunale di Amantea sembra non interessarsi al problema, più semplicemente lo ignora.

Sembrerebbe, dunque, che l’Amministrazione comunale abbia deciso di non dare più questo servizio : la gestione del territorio, particolarmente delle strade, è obiettivo prioritario istituzionale dell’Ente Comune, con facoltà decisorie importanti.

La decisione – di fatto – assunta da questa Amministrazione di non dare più questo servizio stride però fortemente con l’inserimento (da parte degli stessi Amministratori) nel bilancio stabilmente riequilibrato – inviato al Ministero dell’Interno per la sua approvazione – di entrate per decine e decine di migliaia di euro rivenienti dal servizio dei parcheggi pubblici a pagamento.

I cittadini, i commercianti, così come le Istituzioni preposte alla vigilanza del bilancio comunale, avrebbero il diritto di sapere quali decisioni in merito vuole assumere l’Amministrazione comunale, in modo che ognuno tragga le conseguenze del caso.

Vedere almeno partire l’iter di attivazione del servizio che prevede, come primo passo, la pubblicazione del relativo bando di gara, sarebbe un buon inizio.

Ad oggi però dal Palazzo comunale tutto tace, sembra dunque consolidarsi l’idea che il Comune ha rinunciato al servizio, dunque alle relative entrate e si appresta alle variazioni di bilancio per la sostituzione delle stesse entrate.

Concludiamo riportando di seguito le voci relative alle entrate da parcometri inserite dai nostri attuali Amministratori comunali sui bilanci relativi agli anni 2018, 2019, 2020 e 2021: previsione definitiva anno 2018 euro 180.000,00; competenza e cassa anno 2019 euro 30.000,00; previsione 2020 euro 100.000,00 e previsione 2021 euro 100.000,00.

Mah! Vacci a capire qualcosa e speriamo bene!

Amantea, 12 settembre 2019

Biagio Miraglia

Pasquale Ruggiero

Gianfranco Suriano

Pubblicato in Cronaca

Giorno 9 gennaio è stata adottata la delibera n 4 avente a titolo “ Costituzione parte civile nel procedimento penale n 1761/2017 RGNR-n 331 RGOP davanti al tribunale di Paola sezione penale”.

Si tratta della operazione Apa Multiservizi che ha visto a marzo 19 persone ricevere l’avviso di prosecuzione delle indagini.

Un avviso per lo più sottovalutato e che fece sorridere.

Poi dei 19 tre proscioltirimasero fuori dal processo,6 furono arrestati, di cui 2 in carcere e 10 furono indagati.

.In carcere andarono Fabrizio Ruggiero imprenditore e Domenico Pileggi ex funzionario dipendente del Amantea.

Ai domiciliari invece andarono

-Emma Pati, assessore,

-Emilio Caruso, comandante dei Vigili urbani di Amantea;

-Giacomino Bazzarelli, vigile urbano;

-Mario Aloe, funzionario)

10, invece, ricevettero l’avviso di garanzia.

Parliamo di:

-Claudio Samà, figlio di Carlo Samà( ex direttore dell’Appennino Paolano) imprenditore, rappresentante dell’Amas;

-Angelino Romeo e

-Pino Furfari,

-Marcello Gregorio Bruno, legale rappresentante della Cooperativa gente di Mare,

-Gianluca Cannata, ex assessore della Giunta di Monica Sabatino,

-Linda Morelli ex presidente del consiglio sotto la Giunta di Monica Sabatino,

-Anna Concetta Trafficante ex funzionaria del comune di Amantea,

-Nicola Raso referente della Ristoservice,

-Giuseppe Pino Bazzarelli,

-Pasquale Lo Cane, referente della Fido sas

Il 27 novembre è stato notificato al sindaco nella qualità di legale rappresentante del comune l’avviso di fissazione della prima udienza preliminare davanti al tribunale di Paola sezione penale.

Per questo ed ai sensi degli articolo 74 e 76 del codice di procedura penale circa l’esercizio dell’azione civile mediante costituzione di parte civile la riunione della Giunta che ha deciso di costituirsi parte civile per la tutela dell’ente comune in quanto parte offesa , nominando un difensore di fiducia .

Pubblicato in Cronaca

La commissione speciale di Vigi lanza della regio ne Calabria presi eduta da Ennio Morrone, in rela zione allo stato di agitazione dei dipendenti del Consorzio Valle del Lao di Scalea ha audito il presidente Dott. Davide Gravina ed il Direttore Generale Dott. Pasquale Ruggero e contestualmente il Presidente Prof. Marsio Blaiotta ed il Direttore Generale Ing. Biagio Cataldi, del Consorzio di Bonifica Bacini dello Ionio Cosentino.

 

In entrambi i casi viene lamentato il mancato pagamento di alcune mensilità.

Nella lettera inviata al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, all'assessore al Lavoro ed alle politiche sociali, Federica Roccisano al Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, ai sindacati regionali: Filbi-Uil, Cgil, Cisl; e al Comando Compagnia Carabinieri di Scalea, i dipendenti del Consorzio di bonifica e dei Bacini del Tirreno cosentino ex Valle Lao di Scalea hanno scritto che : “A seguito di un incontro che si è tenuto questa mattina negli uffici del Consorzio di scalea, i dipendenti firmatari della presente, hanno deciso di avviare le necessarie attività per proclamare lo sciopero generale di tutti i dipendenti dell'ente”.

 

E poi hanno aggiunto che “Le condizioni dell'ente risultano essere talmente gravi che non solo non vengono erogati da mesi gli stipendi ai dipendenti, con gravi ripercussioni in ambito familiare, ma altresì non pare essere prospettata alcuna accettabile attività che non sia un chiaro oblio dell’ente tutto delle sue funzioni.

Nonostante gli imponenti sforzi per il recupero dei ruoli pregressi e per il recupero dell'evasione si comunica che gli estremi ed insensati tagli di trasferimento di finanza regionale, hanno reso impossibile il mantenimento della pianta organica e minato gravemente la capacità operativa dell'ente nelle sue funzioni essenziali.

Nonostante quanto rappresentato i dipendenti continuano ad erogare i servizi di sicurezza idraulica, di forestazione e di irrigazione, anche se nulla può essere assicurato in tal senso nell'immediato futuro. Per tali ragioni, - si conclude - è proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti dell’ente in vista dello sciopero generale e si invitano le autorità in indirizzo a voler convocare con la necessaria urgenza un “tavolo di crisi” con tutti gli attori essenziali ed utili per la soluzione di quanto sopra, a beneficio del territorio dei consorziati tutti ma anche per la salvaguardia dell’integrità economica dei lavoratori e delle loro famiglie e per la dignità di servitori della comunità quale si onorano di essere”.

 

Il Presidente Prof. Marsio Blaiotta del Consorzio di Bonifica Bacini dello Ionio Cosentino in estrema sintesi, ha chiesto un contributo di 950 mila euro per garantire 55 posti di lavoro.

L’unica cosa che appare certa al momento è che Ennio Morrone audendo Gravina ha sconfessato chi ha tentato di farlo ritenere non legittimato.

Pubblicato in Alto Tirreno

Riceviamo e pubblichiamo ma non senza richiamare due passaggi emblematici nel testo.

 

Il primo è che “ Di polemica si muore. Muore il territorio, le istituzioni, l’economia”.

 

Il secondo è confermativo del primo “Urlare, lamentarsi, offendere e denigrare, come la volpe che non è arrivata all’uva”.

Ruggiero ricorda il vecchio adagio secondo il quale “ i ciucci si liticanu e li varrili si rumpunu” .

E poi ricorda il detto che la volpe che non arriva all’uva dice che è acre!

Ma ecco cosa dice Ruggiero:

“Ho letto la nota proposta dal Sindaco di San Lucido, attuale presidente del GAC PERTI, il quale relaziona sull’attività dell’organizzazione negli ultimi otto mesi, da quando cioè è presidente del GAC.

 

E’ stato sollecitato alla risposta da violenti accuse, invero smodate, rivolte da rappresentante del GAC nominato da altro consiglio comunale.

Sono dispiaciuto di ciò: essere costretto a rispondere sulla stampa, invece di costruire in seno all’assemblea o al direttivo del GAC, è sinonimo di confusione, di arrembaggio mediatico, di polemica. Per questo sono vicino al Sindaco di San Lucido, oggi presidente del GAC, ottimo e costruttivo membro del direttivo di cui ero presidente.

Di polemica si muore. Muore il territorio, le istituzioni, l’economia.

Costruire il GAC sul nostro territorio è stata azione difficile.

Non è una novità che non si è riusciti a fare un GAL o a portare a conclusione un accordo di programma.

Eppure quando fui incaricato dal Consiglio comunale di Amantea, tutti i Sindaci e tutti gli amministratori hanno dimostrato la pazienza, la maturità e la consapevolezza necessari alla concertazione che è alla base dell’agire in area vasta.

Solo così si portano a casa risultati nella programmazione dei fondi comunitari. Ne sono testimoni le delibere dei consigli comunali, quelle di giunta, le assemblee del GAC e i verbali del direttivo.

Si sarebbe potuto fare meglio .. senza dubbio. E’ sempre così.

Oltre ai risultati che il dottore Pizzuti ha elencato, resta una certezza: il tirreno cosentino può vantare una premialità da utilizzare sull’assegnazione dei fondi comunitari per lo sviluppo della costa di prossima erogazione.

La premialità è costituita dal fatto di avere portato a termine la programmazione dei fondi comunitari 2007-2013 del fondo europeo per la pesca: Un settore estremamente fragile, complesso e difficile.                                                                                                                                                                                                                                                                            

Questo è un fatto. Una certezza che inchioda a responsabilità chiunque dovrebbe costruire il futuro. Bisogna averne le capacità.

Urlare, lamentarsi, offendere e denigrare, come la volpe che non è arrivata all’uva, non può bastare ad evitare che la comunità si accorga della incapacità alla concertazione ed alla programmazione.

E’ appena il caso di affermare che il “PERTI” è stato il GAC che, in rapporto ai fondi erogati, ha speso la cifra più bassa per la gestione: altro che carrozzone. E’ appena il caso di ricordare che lo scrivente, nella sua qualità di presidente, non ha mai avuto un rimborso spese, figuriamoci una qualunque forma di remunerazione e/o gettone.

Per nascondere questo non basta denigrare, bisogna fare di meglio: è questo il mio invito agli attori politici ed il mio augurio per il territorio.

                                                  Dott. Pasquale Ruggiero, già Presidente del GAC PERTI.

Pubblicato in Politica

Questo il testo della interrogazione a risposta scritta inviata stamattina al Sindaco del Comune di Amantea e relativa all‘ ”Appalto per la concessione del servizio parcheggi pubblici a pagamento” ed all’ ”Art. 11 del capitolato speciale d’appalto (salvaguardia occupazionale)”:

 

“I sottoscritti Consiglieri Comunali Sergio Ruggiero, Sante Mazzei, Miriam Bruno e Concetta Veltri, con riferimento all’avviso “selezione ausiliari del traffico”, pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Amantea il 18/11/2015 al n. 791, attraverso la presente chiedono alla S.V. quanto segue.

 

-           se si ritiene il suddetto avviso di selezione, a firma dell’Amministratore Unico della “Beta Professional Consulting”, rispondente pienamente a quanto previsto nel capitolato speciale d’appalto in materia di mantenimento dei livelli occupazionali e di salvaguardia dei lavoratori già impiegati sul servizio;

 

-           se non ritiene quanto meno irrituale e/o inopportuno che una Società privata svolga attività di selezione/reclutamento di risorse umane utilizzando la sede Municipale, in questo caso quella del nostro Comune, e non della sede propria di cui la ditta deve dotarsi ad Amantea ai sensi del citato capitolato.

 

-           se non ritiene l’avviso di selezione in questione, peraltro pubblicato sull’Albo Pretorio e sul sito web istituzionale del Comune, complessivamente lacunoso rispetto ai principi di trasparenza, correttezza, pubblicità e imparzialità, doverosi in tutti i casi di reclutamento di personale, specie se nell’avviso di selezione, come nel caso che ci occupa, vengono citate Istituzioni pubbliche;  

 

-           se non ritiene che, considerata l’assoluta assenza, nell’avviso di selezione, di criteri oggettivi prestabiliti (ad esempio, requisiti adeguati di partecipazione e sistema di corretta valutazione dei candidati) infici all’origine la possibilità da parte Sua di procedere correttamente al conferimento delle “funzioni di prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di sosta…”, per come previsto dall’art. 11, comma 5 del capitolato speciale d’appalto e dalle norme di Legge in materia.    

 

Si rammenta che, in difesa del posto di lavoro degli ausiliari del traffico precedentemente in servizio, gli scriventi, con nota 4204 del 04.03.2015, avevano sottolineato la necessità di confermare la clausola di salvaguardia contenuta nel precedente bando, soprattutto alla luce dell’esperienza già positivamente maturata dai medesimi soggetti.

Considerata la fondamentale importanza delle argomentazioni esposte, rimaniamo in attesa di un Suo urgentissimo riscontro, anche al fine di non esporre il Comune al rischio di contenziosi giudiziari, oltre che a danni d’immagine.

 

Amantea, 25 novembre 2015

Cordialmente. I Consiglieri Comunali Sergio RuggieroSante Mazzei Bruno Miriam Concetta Veltri

Non deflette Sergio Ruggiero. Non chiede le dimissioni come Sante Mazzei , ma non deflette dalla sua posizione ed insiste per la convocazione urgente della commissione consiliare, sperando che dalla commissione possano uscire quelle verità fortemente nascoste dietro un “probabilmente” ed un “temporaneo”, in primis la appartenenza della responsabilità. Una speranza, ci sembra, destinata a naufragare.

Ed insiste. Viste le mancate risposte alle precedenti richieste ed alle telefonate in via breve, ne protocolla un’altra,

diretta alla presidente della II Commissione Giusi Osso e per conoscenza al sindaco Monica Sabatino, alla segretaria comunale Maria Luisa Mercuri, all’assessore ai tributi Sergio Tempo. Eccola:

“Oggetto: Rata TARI – Ulteriore sollecito convocazione II Commissione

Bilancio e programmazione, patrimonio, risorse finanziarie, tributi ed entrate patrimoniali, politiche istituzionali, servizi socio assistenziali e cooperative sociali, piani di zona dei servizi sociali.

All’esito della comunicazione del Sindaco e dell’Assessore al bilancio circa la sospensione del pagamento della TARI, sospensione in verità sollecitata in forma ufficiale da tutti i Membri della Minoranza, si ritiene doveroso e necessario insistere sulla convocazione urgentissima della specifica Commissione che lo scrivente aveva richiesto con prot. 6730 del 15.04.2015, e che al momento non è stata ancora convocata. Si rileva peraltro come sia stata opportunamente accolta la richiesta di istituire un calendario e un punto di ascolto per i destinatari delle famigerate bollette anche a Campora san Giovanni.

Ma non basta.

Ci sono troppi punti che devono essere chiariti, a partire dall’esorbitante costo del servizio di trasmissione delle bollette che, assommando gli importi delle relative determine, ammonterebbe a circa 24000 Euro, in tutto o in parte adesso andati in fumo. NON SCHERZIAMO!

Nel ribadire l’assoluta necessità di riorganizzare gli uffici finanziari, a partire dallo svolgimento del Concorso pubblico per il posto di Responsabile del Servizio economico-finanziario, ci si domanda come possa la d.ssa Arcuri, presente solo due giorni a settimana, svolgere con risultati accettabili il ruolo di Segretaria dell’Ente e di Responsabile dei servizi finanziari. E ci si domanda, di fronte alla consistenza dei costi del servizio sostenuti dai contribuenti amanteani, se non sia possibile internalizzare il lavoro magari occupando qualche intelligenza locale che sappia far di conto e che capisca di reti informatiche in modo da agevolare la trasmissione dei dati da un ufficio all’altro.

Stiamo parlando di una realtà complessa e importante come quella di Amantea in cui di certo non mancano i problemi di bilancio che questa Amministrazione, si teme, stia complicando ulteriormente.

Lo scrivente non cerca la testa di nessuno (siamo amici e ci vogliamo bene), ma rammenta come esista l’istituto delle dimissioni, invero poco praticato nella politica e nella pubblica amministrazione, ma che potrebbe rappresentare in questo caso una prima (benché minima e insufficiente) risposta ad un pasticcio che ha dell’incredibile, talmente incredibile da scatenare un vivace e surreale dibattito popolare sulle vere ragioni del fattaccio, e che comunque segnala drammaticamente, a parere dello scrivente, l’inadeguatezza di un’Amministrazione fallimentare.

Si ribadisce l’assoluta urgenza di convocare l’apposita Commissione Consiliare alla presenza delle Persone in indirizzo. Amantea 17.04.2015   Cordialmente  Sergio Ruggiero”

Resta il problema che invece di guardare la lune si guarda il dito che la indica.

La realtà è che per la prima volta la tassa per le famiglie si riduce ma nessuno ci riflette.

Ovviamente resta ferma la necessità di trovare il responsabile del danno erariale che non può non essere individuato se non nel responsabile dell’ufficio e politicamente nella intera giunta che ha pensato si potesse garantire ottimali servizi affidando l’ufficio tributi oltre la ragioneria alla segretaria comunale part-time-part!

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