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euro superCosa stava facendo un grosso elefante oggi pomeriggio lungo la Statale 18 di Amantea nei pressi del supermercato Eurospin? Aveva certamente fame e andava in cerca da mangiare. Al supermercato avrebbe certamente trovato cibo e acqua minerale in abbondanza. Non sto scherzando. Amici di Tirreno News, avete mai visto degli elefanti, questi grandi e grossi pachidermi con una lunga proboscide pascolare liberamente nelle nostre contrade? No di sicuro, perché gli elefanti vivono soltanto in Africa e in Asia. E allora cosa faceva un elefante che camminava liberamente lungo la statale 18? Un circo equestre aveva piazzato le tende nelle vicinanze del supermercato Eurospin e un elefante era sfuggito non si sa come alla custodia dei sorveglianti del circo. Passeggiava liberamente però non ha causato, meno male, nessun danno alle persone e alle cose. Avrebbe potuto provocare gravissimi incidenti automobilistici perché la statale è molto trafficata, specialmente ora nella stagione estiva. Si stava dirigendo, dicono alcuni automobilisti, verso il Supermercato Eurospin in cerca di qualcosa da mangiare oppure era intenzionato a fare la spesa. La curiosità è stata tanta e gli automobilisti in transito incuriositi hanno fermato le macchine e hanno scattato varie foto ricordo. Un avvenimento eccezionale. Un elefante che circola liberamente nelle nostre strade non si era mai visto. Questi grossi pachidermi li abbiamo visti e ammirati soltanto nei circhi equestri. Sono stati avvisati prontamente gli operatori del circo che non si erano neppure accorti della scomparsa dell’elefante e lo hanno riportato nel circo e richiuso nella sua gabbia. Alcuni mesi fa gli struzzi lungo le strade di Campora San Giovanni, ora gli elefanti in Amantea.

Pubblicato in Primo Piano

studente-peruOggi, amici di Tirreno News, non vi voglio parlare di politica o di Di Maio e di Salvini che vanno al Quirinale accompagnati dalle nuove fidanzatine. Vi voglio parlare di una storia di un bambino povero del Perù che ha commosso il mondo del Web, e, grazie al Web, ha cambiato la vita di questo bambino che ha tanta voglia di studiare e che da grande vuole fare il poliziotto. Ora Victor, 11 anni, frequentante la scuola locale, potrà tranquillamente studiare in casa e non sotto la luce di un lampione perché un filantropo del Bahrein , appresa la triste e commovente storia, ha pagato di tasca propria le bollette della luce, ha ripristinato la luce nel piccolo paese di Moche nel Perù, dove vive il bambino con la madre, ha pagato la ristrutturazione della scuola che frequenta, ha finanche aiutato la madre a trovare un lavoro. La storia di Victor ha fatto il giro del mondo e il video che lo ritrae sotto la luce di un lampione accucciato su un marciapiede mentre fa i compiti, ha commosso tutti. Ora non dovrà più uscire di casa. Tranquillamente potrà studiare perché la luce elettrica è stata ripristinata. Il ragazzo commosso ha così ringraziato il filantropo:- Grazie per l’aiuto che ci stai dando, grazie mille per aiutarci a ricostruire la nostra scuola, per permetterci di continuare a studiare. Siamo grati per la sua gentilezza. E per il tempo che ha trovato per venire nella nostra casa, perché nessuno lo fa -. Non voglio aggiungere altro. Dico soltanto che qualcosa di buono ancora esiste in questo mondo e che esistono davvero persone generose.

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statuadellalibertaCari lettori di Tirreno News, sfogliando i giornali di oggi mi sono imbattuto in una notizia scioccante proveniente dagli Stati Uniti d’America che mai avrei voluto leggere. Ho provato indignazione, ribrezzo, disgusto, stupore. Non volevo crederci. Un uomo si accoppia con un gatto. Siamo davvero tornati indietro di milioni di anni quando l’uomo viveva nelle caverne come gli animali. Purtroppo, ho appreso poi leggendo vari articoli, che l’accoppiamento con animali pur essendo un fenomeno oscuro, torbido esiste ed è sempre esistito. Si chiama zooerastia: abusi sessuali su animali che non possono opporsi. E poi il sesso con capre e pecore è una pratica comune anche in Italia. Quello che sto per raccontarvi sembra una storia assurda, ma è accaduta veramente. E non è neanche la prima volta che ci troviamo a fare i conti con notizie di questo genere, così riferiscono le agenzie di stampa. La vicenda si è verificata in America nello Stato dell’Arizona. Un uomo di 40 anni, Michael Novage, è stato arrestato dopo essere stato sorpreso ad avere un rapporto intimo col suo gatto. Dalla sua abitazione provenivano urla disperate di aiuto e un forte piagnucolio di un gatto e così i vicini di casa avevano avvertito le forze dell’ordine. Quando gli agenti di polizia sono giunti sul posto l’uomo si è rifiutato di aprire la porta di casa. Sfondata la porta di fronte a loro si è presentata una scena raccapricciante, alquanto insolita e particolare. L’uomo era nudo sotto la doccia e teneva un gatto parzialmente avvolto in un asciugamano posto davanti ai suoi genitali. L’uomo era rimasto col membro incastrato nell’ano del malcapitato micio. Prestate le cure del caso, il micio è stato trasferito presso un veterinario per curarli le lacerazioni e le ferite, mentre l’uomo è stato posto in stato di arresto per crudeltà sugli animali.

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Don BiancalaniL’altro giorno anche su Tirreno News è apparso un articolo: La chiesa fa politica. Non mi sono scandalizzato affatto. Questa è una delle tante accuse che vengono rivolte alla chiesa cattolica quando il Papa, i Vescovi e i sacerdoti intervengono spesso a gamba tesa su temi di interesse civile. Ma hanno fatto sempre politica. Qualcuno ricorda certamente i famosi Comitati Civici del 1948 di Luigi Gedda e la posizione presa dalla chiesa in occasione dei referendum popolari sul divorzio e sull’aborto. Ora, addirittura, alcuni Cardinali e alcuni Vescovi vorrebbero far rinascere la gloriosa Democrazia Cristiana fondando un altro partito perché molti cattolici italiani si sono allontanati dalla vita pubblica e i loro voti si sono dispersi. Molti elettori di dichiarata fede cristiana sono rimasti a dir poco disorientati dalla decisa presa di posizione di alcuni sacerdoti sul tema Decreto Sicurezza approvato dal Parlamento Italiano e divenuto Legge dello Stato. Troppi parroci, dicono in molti, vogliono fare politica invece di fare i preti. Prendiamo il caso del parroco di Vicofaro, don Biancalani, il quale all’inizio del nuovo anno ha postato sul Web:- Speriamo in un 2019 senza razzismo, xenofobia e leghismo, allegando un video nel quale un gruppo di profughi che si trovano nella sua struttura si scatenano in danze a ritmo di musica.- Se avesse detto soltanto in un 2019 senza razzismo e xenofobia anche io mi sarei associato a lui. Non contento, però, ha poi postato un altro messaggio corredato da un gommone in mezzo al mare con sopra tutti i membri del Governo attuale giallo-verde, Lega e M5Stelle, e con la scritta a caratteri cubitali:- I have a dream-. Io ho un sogno lo ha detto per primo Martin Luther King nel suo celeberrimo discorso tenuto il 28 agosto 1963 in America davanti al Lincoln Memorial di Washington (Presidente degli USA John Kennedy). Martin Luther King ( eravamo in piena segregazione razziale) ha voluto esprimere la speranza che un giorno la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi e che i suoi 4 figli avrebbero vissuto in una nazione nella quale non sarebbero stati giudicati per il colore della loro pelle. E’ questa era anche la nostra speranza. Quanti anni sono passati da allora? Tanti. Martin Luther King sognava delle cose meravigliose che avrebbero cambiato il mondo e la vita degli uomini di colore negli USA. Nel suo discorso che ha cambiato il corso della storia non c’è stata nessuna invettiva contro l’uomo bianco, non ha augurato a nessuno di morire affogato su un gommone nel fiume Mississipi. Quello che ha fatto, invece, il parroco italiano, don Biancalani, il quale ha fatto un bel sogno:- Tutti i membri del Governo che muoiono affogati nel mare come muoiono i migranti che cercano di arrivare in Italia ma che vengono respinti dalla Lega e dal Ministro Salvini-. Non solo a Salvini augura la morte, ma anche a chi vota Lega e a tutti i membri del Governo. Ma questo non è un comportamento da cristiano. Il cristiano non odia, il cristiano non augura la morte a nessuno. Gli insulti al sacerdote non si sono fatti attendere. E il Santo Padre in occasione dell’udienza del 2 gennaio si è rivolto a quei cristiani che frequentano quotidianamente la chiesa e don Biancalani la frequenta quotidianamente, eccome, ma poi si comportano da ipocriti, odiano gli altri. E’ uno scandalo, vivono odiando gli altri e parlano male della gente. Ma il parroco don Biancalani è andato oltre. Non solo parla male dei politici che non ama, ma augura loro perfino di morire affogati nel mare in tempesta come i migranti. Ha ascoltato il parroco il discorso del Santo Padre? Credo di sì. Anche lui, dunque, è un cristiano ipocrita che finge di essere un prete e poi trasuda odio contro Salvini, contro gli elettori della Lega e contro gli italiani in genere. E poi si lamentano che le chiese sono vuote.

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carabiniereAmici lettori di Tirreno News, oggi vi voglio raccontare una incredibile, assurda e grottesca vicenda davvero accaduta a Roma. Una fanciulla di 26 anni, avvocato, vuole a tutti i costi aiutare il fratello più piccolo e così si finge maschio e si presenta agli esami al posto del fratello. Cosa si fa e cosa si escogita oggigiorno quando davvero si vuole aiutare qualcuno che è in difficoltà. Questa incredibile vicenda ci è stata raccontata dal giornale romano “Il Tempo” e poi ha fatto il giro del Web. Molti, con i tempi che corrono, vorrebbero arruolarsi all’Arma dei Carabinieri per avere un futuro sereno e migliore, ma per farlo bisogna necessariamente superare un esame scritto ed un esame orale. Un ragazzo della provincia di Messina, forse non preparato, al concorso che si è svolto a Roma presso una caserma di Ponte Milvio, si è fatto sostituire dalla sorella più grande e molto preparata. E’ laureata in Giurisprudenza e certamente avrebbe saputo rispondere ai quiz. La giovane avvocatessa, però, durante lo svolgimento della prova scritta è stata scoperta dai militari della caserma di Tor di Quinto dove si svolgevano le prove. Tutto questo è davvero successo a Roma, giovedì pomeriggio, nella caserma intitolata al valoroso Salvo D’Acquisto fucilato dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. La ragazza, il fratello consenziente, aveva fatto tutto per bene, si era vestita da maschietto, aveva mascherato, ma inutilmente, i suoi lunghi e fluenti capelli, aveva cercato di camuffare il timbro di voce: è stata scoperta, dopo aver compilato facilmente i quiz. Se non fosse stata scoperta in tempo avrebbe poi, superato lo scritto, lasciato al fratello il compito dell’esame orale forse più facile e che forse avrebbe potuto superare impegnandosi davvero un poco nello studio. Stanata, ha cercato di difendersi, ma poi ha dovuto ammettere le sue responsabilità. Spetta ora all’autorità giudiziaria valutare la sua posizione e quella del fratellino minore.

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poloiticaLeggo, sempre su Tirreno News, fonte inesauribile di notizie su Amantea, che il consigliere comunale, Roberto Aloisio, ha rinunciato ad una caterva di “deleghe”. Probabilmente l’intenzione del sindaco era quella di delegare i consiglieri comunali più fidati a seguire alcune tematiche, e questo perché la delega al consigliere comunale, per chi non lo sapesse, è un atto di pura rappresentanza. Per intenderci, l’assessore alla Manutenzione svolge poteri esecutivi ed amministrativi, avendo lui la diretta responsabilità della delega, nonché potere autonomo, gestionale e di firma. La stessa delega ad un consigliere comunale affida semplici funzioni collaborative di carattere generale, ma estranee a quelle competenze prettamente assessoriali. E del resto è ciò che stabilisce l’articolo 42 del TUEL(Testo unico degli enti locali), che individua nella figura del consigliere comunale funzioni di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’attività della Giunta (composta da Assessori) e del Sindaco. Il consigliere quindi non può essere chiamato a gestire direttamente un settore dell’amministrazione per conto del Sindaco perché si troverebbe contemporaneamente nella posizione di controllato (in quanto consigliere delegato) e di controllore (in quanto consigliere). Secondo la giurisprudenza però lo statuto comunale però può prevedere la delegabilità da parte del sindaco ad un consigliere di alcune competenze, che non comportino l’adozione di atti a rilevanza esterna e compiti di amministrazione attiva, limitate ad approfondimenti collaborativi per l’esercizio diretto delle predette funzioni da parte del sindaco che ne è titolare. Un probabile motivo della rinuncia delle innumerevoli deleghe, da parte del consigliere Aloisio, potrebbe risultare la presa di coscienza dello stesso sul valore effettivo di una “delega”. Infatti, il consigliere comunale delegato non è componente della giunta. Non riveste la carica formale di assessore, ma solo quella di “delegato” nei settori indicati».  Vale, tuttavia, il criterio generale secondo il quale il consigliere può essere incaricato di studi su determinate materie e di compiti di collaborazione circoscritti all'esame e alla cura di situazioni particolari, che non implichino la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna, né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici.
Il consigliere, infatti, svolge la sua attività istituzionale in qualità di componente di un organo collegiale, il consiglio, che è destinatario dei compiti individuati e prescritti dalle leggi e dallo statuto. 
Poiché il consiglio svolge attività di indirizzo e controllo politico-amministrativo, partecipando «alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche da parte del sindaco e dei singoli assessori» (art. 42, comma 3, del Tuel) ne scaturisce l'esigenza di evitare una “inadeguata” commistione nell'ambito dell'attività di controllo.  Meglio tardi che mai, per il consigliere Aloisio, scoprire che le deleghe sono molto fumo e niente arrosto. Meglio andare a funghi, ed essere coinvolto direttamente nell’azione.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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SanPietroApprendo con soddisfazione da Tirreno News di domenica 21 aprile u.s. che il mio paese il 3 agosto p.v. ospiterà una serata dedicata alle donne. Il Sindaco Sig. Lorelli, come ha scritto il Direttore ha voluto legare il suo paese alla “Grotta dei Desideri” che annualmente patrocina. L’invito del Sindaco è stato accolto dal Direttore Artistico Sig. Ernesto Pastore il quale così ha detto:- Perché l’evento non solo è di Amantea ma di una regione che vuole cambiare atteggiamento, che vuole aprirsi al nuovo- Sarà certamente una bellissima serata alla quale parteciperanno belle donne, belle indossatrici e perché no, anche giornalisti e soubrette televisive. Anche questa volta il Direttore Artistico Pastore, come del resto ha fatto gli anni scorsi, ci parlerà del Centro Diurno per i diversamente abili di San Pietro in Amantea chiuso per un cavillo burocratico da diversi anni e ancora una volta affiderà l’apertura del Centro all’interessamento delle soubrette televisive come ha fatto due anni fa con la giornalista sportiva Peroni e la show girl Valeria Marini e lo scorso anno con Anna Falchi. Il Centro è chiuso e sta andando in rovina come si può vedere dalla foto. Un Centro all’avanguardia è stato chiuso malgrado le proteste dei genitori dei ragazzi che frequentavano con profitto assiduamente la struttura. Nel marzo del 2012 c’è stata finanche una protesta da parte dei genitori e dei ragazzi, protesta ripresa e trasmessa dal TG3 Calabria. Anche il Direttore Artistico della “Grotta dei Desideri” che è anche corrispondente della “Gazzetta del Sud” così scrisse l’8 marzo 2012:- I diversamente abili combattono per riottenere le “ali per volare”. Le ali, purtroppo, le hanno tarpate e da 6 lunghi anni i ragazzi non riescono più a volare. Combattono inutilmente perché finanche l’allora Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano, al quale i ragazzi si erano rivolti,non si è degnato di rispondere. Il Centro è stato chiuso, tengo a ribadirlo ancora una volta, come ha scritto il Sig. Pastore “ a causa di un verbale dei Carabinieri del Nas che invitavano l’Asp a sospendere l’attività in attesa del cambio di destinazione d’uso della struttura, concepita originariamente come residenza per anziani”. Sono passati sei anni. Le istituzioni insensibili al grido di dolore dei ragazzi tacciono. Il giornalista Sig. Pastore nonché Direttore Artistico, che si è sempre prodigato per la riapertura del Centro,anche quest’anno in occasione della serata di Gala “Grotta dei Desideri” che si terrà nel mio paese vorrà affidare a qualche soubrette televisiva presente alla manifestazione di farsi carico del problema perché le istituzioni latitano e restano insensibili di fronte alla categoria dei più deboli. Caspita! Questa è disperazione vera. Affidarsi ad una giornalista sportiva e alle soubrette televisive per risolvere il problema del Centro è davvero un fatto eccezionale. Vuol dire che le nostre istituzioni del Comprensorio di Amantea non sono capaci di nulla.

VenerdìSanto2016AmanteaStrano paese è l’Italia. Carissimi amici lettori di Tirreno News, se oggi il Commissario Prefettizio di Amantea emanasse una circolare e inviasse un fax ai parroci delle varie parrocchie comunicando loro che per la Processione del Venerdì Santo che si svolge lungo le vie principali di Amantea dovranno pagare una tassa per occupazione di suolo pubblico come reagirebbero i parroci, i fedeli, i cittadini e i turisti che per l’occasione vengono numerosi ad assistere alla processione delle Varette, del Cristo morto, del Cristo in Croce e della Madonna? Scoppierebbe certamente una rivoluzione e il Commissario sarebbe costretto a lasciare il Municipio in fretta altrimenti sarebbe linciato. Mio padre, originario di Cannavina, emigrato in America all’età di 15 anni, due cose ricordava della sua terra natia: il mercato ortofrutticolo che si svolgeva alla “Chiazza” e la processione del Venerdì Santo. Nel suo portafoglio conservava con cura l’immagine dell’Addolorata. Questo che sto per raccontarvi è successo davvero a Roma, non è uno scherzo o una notizia inventata o come la chiamano oggi “una fake news”. E’ un caso eclatante che farà molto discutere, a Roma e nelle altre città italiane, dove in occasione del Venerdì Santo si svolgono le manifestazioni religiose. Il fatto curioso e strano è accaduto proprio a Roma dove risiede il Santo Padre e precisamente nel IV Municipio, zona Pietralata. Ancora Roma è salita agli onori della cronaca per il putiferio scatenato dalla incredibile e sconcertante notizia. All’improvviso spunta una tassa per le processioni religiose. Fatto senza precedenti violando perfino alcuni articoli della nostra Costituzione e il Concordato tra Stato e Chiesa. Il Comune di Roma chiede per i riti della Via Crucis una tassa di 86 euro più il canone di occupazione. Avete letto bene, amici lettori, la processione del Venerdì Santo che si svolge lungo le vie del quartiere sarebbe una occupazione di suolo pubblico equiparata ai gazebo dei bar.

Don Fabrizio Biffi, parroco di San Fedele da Signoringa a via Masula, con ironia ha risposto al fax arrivato in parrocchia, ma senza rinunciare ad alcune efficaci stoccate:- Non temete e non vi preoccupate perché la nostra parrocchia non farà richiesta per la processione. Ci disturba un po’ relegare una processione del Venerdì Santo ad attività commerciale, con occupazione di suolo pubblico. Anzi vi promettiamo che saremo attenti a non consumare ulteriormente le strade. Dopo le nostre processioni con tutti i danni che fanno le scarpe con il loro attrito,e con le preghiere che pesano sull’asfalto, come potremmo dormire sonni tranquilli? Complimenti, siete riusciti a eliminare il problema. Non facendo processioni, certamente ci saranno meno buche e voi avrete meno spese -. Come risponderebbe Padre Francesco ad una simile provocazione? Rinuncerebbe per quest’anno alla processione del Venerdì Santo per le vie principali di Amantea come sempre si è fatto sin dalla notte dei tempi? Non rinuncerebbe mai. Risponderebbe al Commissario con ironia facendogli notare che la processione religiosa non é assolutamente configurabile come occupazione di spazio pubblico, dato che i fedeli si limitano a percorrere una strada in un dato tempo. E come per tutte le manifestazioni si limiterebbe a darne comunicazione agli organi competenti e che hanno nella Costituzione Italiana una analoga garanzia. Nelle feste parrocchiali che prevedono l’uso di palchi sui sagrati delle chiese o sulle piazze, in questi casi si paga l’occupazione del suolo. Perciò cara Sindachessa e caro Presidente del IV Municipio, mettevi il cuore in pace, perché la Via Crucis si svolgerà regolarmente come previsto e non verrà pagata nessuna tassa per l’occupazione di suolo pubblico.

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