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amantea fulmineArrivano gli esiti del tampone, purtroppo anche se la città si preparava agli scongiuri, due delle diverse persone tamponate, da prelievi eseguiti dall'Ospedale di Cosenza, risultano positivi al Covid 19, ma asintomatici.

Sono giorni che Amantea si preparava agli esiti dei tamponi effettuati al coronavirus in città, purtroppo aumenta il numero dei casi nella nostra cittadina, i dirigenti sanitari mantengono il massimo riserbo, sui nominativi delle persone contagiate, adesso il cerchio si allarga, toccherà alle forze dell'ordine, presenti sul territorio, interagire con i nuovi contagiati, appurando la loro eventuale presenza in luoghi pubblici e privati e segnalando nuovi tamponi da effettuare sul territorio.

Rimane un momento triste per l'Italia ed un momento triste per la nostra città, i guai iniziati nel nuovo anno nella nostra città continuano a essere devastanti per il territorio e per l'economia.

Non appena avremo ulteriori aggiornamenti vi terremo informati.

Pubblicato in Cronaca

donazione2020Diverse sono le iniziative di solidarietà che stanno giungendo da parte di tanti concittadini anche residenti all'estero, determinati ad effettuare delle donazioni a sostegno del contrasto all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Per questo motivo, forniamo le indicazioni per poter fare delle erogazioni liberali al fine di continuare a contribuire all'acquisto di tutto ciò che si rende utile per gli Ospedali di Cosenza e di Paola nonché per i nostri cittadini. 

È possibile effettuare  un bonifico bancario inserendo come beneficiario il Comune di Lago e con la causale: “DONAZIONE EMERGENZA COVID-19”

al seguente c/c bancario:

IBAN: IT67V0311180770000000051293

BIC per BONIFICI DA ESTERO: BLOPIT22

Sarà assicurata la completa tracciabilità delle operazioni confluite sul conto e la pubblicazione sul sito internet della somma introitata al fine di garantire la trasparenza e dell’impiego delle suddette somme.

Diffondiamo e condividiamo

Pubblicato in Primo Piano

cov2020COSENZA, 24 MARZO 2020 - Un’emergenza nell’emergenza. Sindaci in trincea che si trovano, troppo spesso senza armi, a dover combattere contro il nemico invisibile, a stretto contatto con i problemi quotidiani, le difficoltà e i paradossi dell’emergenza. In prima linea a difesa della salute della comunità, dei propri cittadini.

Da sindaco e da presidente della Provincia voglio ringraziarli per il lavoro encomiabile che stanno facendo in questi giorni. In un momento così tragico per il Paese non è semplice mantenere la lucidità e prendere le giuste decisioni. Ordinanze che vanno prese in poco tempo e bisogna mettere subito in moto la macchina organizzativa per far rispettare le regole. L’obiettivo è quello di contenere il più possibile il diffondersi dell’epidemia. E oggi più che mai questi sindaci vanno sostenuti con atti concreti. Non siano lasciati soli e a mani nude ad affrontare l’emergenza coronavirus.

La Provincia di Cosenza è in campo, garantisce i servizi essenziali anche mettendo a disposizione mezzi e uomini – specialmente la Polizia provinciale – sotto il coordinamento della Prefettura di Cosenza. In questo momento è necessario che le istituzioni restino unite e solidali.

C’è un altro problema dietro l’angolo che molti Comuni oggi sono già costretti a dover affrontare: le casse comunali vuote. Allarme che è stato lanciato nei giorni scorsi già dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, che ha chiesto maggiore liquidità: “Un grido d’allarme responsabile, perché la crisi dei Comuni è già in atto”. Si parla di un buco da tre miliardi. La tenuta funzionale e organizzativa dei Comuni è messa a dura prova. Servono più risorse, uomini e mezzi per contenere il diffondersi dell’epidemia. Anche il mondo del volontariato sta facendo più che mai la sua parte, ma da soli non possiamo farcela. È importante fare rete, condividere per fronteggiare il quotidiano e programmare il domani. Il Governo ascolti il nostro appello. Un appello unanime visto la preoccupazione di tutti sulla capacità di resistenza degli enti locali sul versante economico. L’approvazione del Decreto “Cura Italia” è una prima risposta ma non basta: i primi cittadini non possono essere lasciati soli. E servono anche maggiori controlli, è necessario rafforzare i presidi sul territorio. Ben venga l’ordinanza della Regione Calabria emanata il 22 marzo e che impedisce ogni spostamento delle persone in entrata e in uscita dal territorio regionale, salvo che per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali ovvero spostamenti per gravi motivi di salute. Ma ora bisogna fare in modo che questi provvedimenti vengano fatti rispettare da tutti e diventino concretamente operativi.

Restiamo a casa! Serve ed è fondamentale per vincere la battaglia la collaborazione di tutti i cittadini e il rispetto delle regole. Insieme ce la faremo, andrà tutto bene.

Franco Iacucci

Presidente Provincia Cosenza

Pubblicato in Cosenza

san-lucidoSale a quattro il numero delle persone decedute nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Cosenza. Dopo l’informatore scientifico e i pazienti provenienti da Paola e San Lucido, si registra un nuovo decesso

COSENZA – Una quarta persona ha perso la vita nelle ultime ore nel reparto di Rianimazione dell’Annunziata dove si trovava ricoverato perchè positivo al Covid 19. Si tratta di un uomo di 75 anni, di San Lucido ricoverato nella notte tra l’11 e il 12 marzo scorsi, come confermato da fonti ufficiali interne alla struttura ospedaliera.  Il comune di San Lucido, registra purtroppo la seconda vittima da Coronavirus.

Fonte notizia

Pubblicato in Paola

mortoDalla tabella sui contagi diffusi oggi nella consueta conferenza stampa della protezione civile è sparito un decesso in Calabria visto che nel bollettino di domenica 22 marzo erano segnalati 8 morti e in quello di lunedì 23 marzo sono scesi a 7. Era stata la stessa Regione domenica a confermare 3 deceduti a Cosenza, 4 deceduti a Reggio Calabria e un 1 deceduto a Crotone.

Mistero sui dei decessi in Calabria dovuti al Coronavirus e diffusi oggi nella consueta conferenza stampa dalla protezione civile. Dalla tabella sui contagi in regione infatti è sparito un decesso visto che nel bollettino di domenica 22 marzo erano segnalati 8 morti e in quello di lunedì 23 marzo sono scesi a 7. Era stata la stessa Regione domenica a confermare 3 deceduti a Cosenza, 4 deceduti a Reggio Calabria e un 1 deceduto a Crotone ma oggi nell'ultimo bollettino a Reggio Calabria i decessi sono scesi a tre. In base agli stessi dati, la Calabria resta comunque una delle regioni meno colpite dal coronavirus in Italia con 292 casi totali. Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati altri 19 casi di contagi mentre il numero di persone guarite e dimesse resta fermo a cinque unità. Un dato che certifica il calo dei nuovi casi di contagio con l’aumento più basso degli ultimi 5 giorni.

Attualmente dunque sono 280 le persone positive al coronavirus in regione. In totale sono 82 quelle ricoverate in ospedale con sintomi mentre sono venti quelle costrette alla terapia intensiva. Son 178 infine quelli in Isolamento domiciliare. La Calabria si conferma però anche una delle regini con meno tamponi effettuati rispetto alla popolazione residente nonostante l'accelerazione in questo senso avuta nelle ultime. Nell'arco dell'ultima giornata infatti in regine sono stati effettuati qualche centinaia di tamponi ulteriori per rilevare il covid -19 che portano il totale a 4073 ai 3666 di domenica. I casi della Calabria sono così suddivisi nelle 5 Province della Regione: A Reggio Calabria 94 casi, 3 morti, 5 guariti; a Cosenza 66 casi, 3 morti; a Catanzaro 60 casi; a Crotone 55 casi, 1 morto; a Vibo Valentia 17 casi. Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro.

Fonte notizia

Pubblicato in Calabria

vincenzo2020Il centro operativo comunale (COC) istituito ad Amantea dalla commissione straordinaria per la gestione dell’emergenza epidemiologica del momento, ha lanciato una manifestazione d’interesse rivolta a tutte le attività di vendita di generi alimentari di prima necessità, per fornire la spesa a domicilio.
Hanno già aderito due attività che da subito, sono operative per offrire il servizio a domicilio.
I recapiti da contattare per la cosegna a domicilio sono quelli indicati nell’avviso.
Per tutte le attività che volessero prestare questo utilissimo servizio alla città, ricordo possono fornire i propri dati con il contatto telefonico, inviando una mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Fate girare per favore, soprattutto tra le persone più anziane bisognose di assistenza.

Pubblicato in Cronaca

maschera 01Cucire le mascherine, tante le iniziative in Calabria da imprese private, come nel caso a Reggio Calabria, uscito sul Corriere della Calabria oggi, che hanno riconvertito la produzione industriale, oppure delle associazioni di volontariato, come nel caso della Pro loco di Amantea, che si sono messi a cucirle e donarle.

La Calabria che combatte contro il Coronavirus è anche quella delle imprese e dei volontari che in questi giorni difficili si sono messi a produrre mascherine, per proteggere dal contagio gli operatori sanitari, che lottano in prima linea contro il Covid-19, ma anche tutti gli altri lavoratori che non possono fermarsi, oltre che tutti colori i quali sono impossibilitati ad acquistarle.

Questi dispositivi infatti sono fondamentali e non sono mai abbastanza, ma la bella calabria si è rimboccata le maniche, tanto che ieri il presidente della Regione, la neo eletta Jole Santelli, ha annunciato che "siamo l'unica regione che fa autoproduzione di mascherine, belle e colorate.

Questi dispositivi devono essere realizzati in tessuto omologato, un processo delicato che vede mani certosine passare da ago e filo a spillatrici ad elastici e tessuti, è il caso della Pro loco di Amantea, che non solo vanta tante consegne a domicilio di farmaci e beni di prima necessità, di cui la nostra redazione è spettatrice in prima linea, ma oggi produce mascherine, fatte in casa, da abili collaboratori e volontari e le distribuisce gratuitamente a coloro che ne hanno più bisogno, colori i quali non riescono a permetterseli, oppure non riescono a trovarle.

Ed è da lì che dovrebbe partire una campagna cittadina, dove ognuno di noi può donare materiale, per offrire un contributo concreto all'espansione della rete di produzione sul territorio, chiunque può fare una donazione per l'acquisto di materiale presso i grossisti, oppure fare direttamente una donazione di tessuto, elastici e fili per la realizzazione delle mascherine Tutti sono invitati a promuovere la campagna per coinvolgere un numero maggiore di sarte che possano offrire la propria professionalità. 

Si cercano inoltre addetti ai lavori che si rendano disponibili nella sterilizzazione delle mascherine prima della consegna.

Una volta pronte si stabilirà a chi donarle, sicuramente a coloro che sono in prima linea in questo momento di emergenza, intanto la proloco di Amantea ne ha già pronte 500.

Pubblicato in Primo Piano

CROCE BLUL'associazione croce blu amantea onlus anche in questo periodo di grave emergenza sanitaria continua la sua opera di assistenza a tutti i pazienti dializzati e bisognosi avendo quasi ultimato le proprie scorte dei materiali occorrenti chiede a chiunque voglia donare qualsiasi tipo di materiale come (mascherine, guanti, tute, occhiali protettivi, materiale disinfettante, ausili medici e quant'altro possa essere utile al fabbisogno del contenimento del covid-19), la scrivente associazione ringrazia anticipatamente quanti accoglieranno la richiesta e si impegna anche a donare e consegnare il materiale da voi gentilmente donato agli operatori delle ambulanze del 118 del comprensorio nonche alle strutture ospedaliere per eventuali contatti per ritiro e per qualsiasi altra comunicazione tel. 338.4827949 oppure 320.1120300 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - noi continuiamo la nostra opera di assistenza volontaria voi RESTATE A CASA

Pubblicato in Cronaca

com 2020Sono 235 (28 in più di ieri) le persone risultate positive al coronavirus in Calabria, secondo i dati diffusi dalla Regione. 

Finora sono stati effettuati 2480 tamponi, di cui 2245 risultati negativi.

Mentre in Calabria salgono i casi di contagio, Amantea attende i risultati ufficiali, ancora non diramati dagli organi sanitari, dei tamponi effettuati venerdì scorso in seguito ai contatti effettuati dal paziente numero zero.

Inoltre siamo venuti a conoscenza di ulteriori tamponi, non legati al paziente zero, effettuati ad Amantea nella giornata di ieri, oltre che di altri che verranno effettuati nella mattinata odierna.

Ci giungono da confermare, anche notizie, abbastanza preoccupanti, di un contagio su Fiumefreddo Bruzio, pare che lo stesso abbia parenti stretti ad Amantea.

Inoltre è di questa notte la notizia del decesso della settima vittima calabrese con il Coronavirus.

Si tratta di un uomo di 75 anni, di San Lucido, che si è spento questa notte, dopo l’aggravarsi delle sue condizioni, mentre era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza.

Mentre la sanità calabrese è in confusione, dalla mancanza di reperibilità di tamponi, al massiccio accesso al certificato medico di malattia di medici e personale sanitario a Crotone e non solo, la politica Regionale e Nazionale è inerme e confusa, oltre che inadeguata, si cerca di chiudere il nord mentre dovevano farlo immediatamente, ora senza controlli, di nessun genere, se non quello scenografico, ci prepariamo al gran finale.

Il governo ha fallito al nord e non ha provveduto nemmeno a salvare il sud, Il tempo stringe,

Prepariamoci al peggio.

Forse meritiamo l'estinzione, non abbiamo costruito nulla, ed a capo di ogni struttura sanitaria e di comando sono stati incaricati persone inette, inaffidabile, raccomandati e corrotti. Ci auguriamo di sbagliare l'analisi politica ed operativa.

Mentre l'ansia cresce in ognuno di noi, raccomandiamo nuovamente a tutta la popolazione di Amantea ed a tutta la popolazione Calabrese, di rimanere a casa e di non uscire.

Pubblicato in Primo Piano

ecosistemi-conoscenzaScrivo questo post alla fine di una giornata di 14 ore tra ospedale e laboratorio (e domani sarà ancora peggio). 

Sono stanchissimo, ho mal di testa, ma lo faccio volentieri perché credo fermamente che fare BUONA INFORMAZIONE sia utilissimo in un momento difficile come questo.

1. ORIGINE DEL VIRUS. E’ uscito due giorni fa uno studio sistematico delle sequenze genetiche di SARS-CoV-2 (Andersen KG et al. Nature Medicine 2020) che dimostra senza ombra di dubbio che il virus ha una origine naturale e zoonotica (da animali, ed in particolare pipistrelli e pangolini). Per cui la storia del virus “creato” in laboratorio si conferma una bufala colossale.

2. COVID-19 NEI BAMBINI. Lo studio comprensivo della infezione COVID-19 nei bambini cinesi dimostra che su 2145 casi totali oltre il 90% erano asintomatici, lievi o moderati, con un solo decesso riscontrato, per una letalità dell’infezione – definita come numero di morti diviso per il totale dei casi – che è, per gli infettati sotto i 18 anni, pari a <0.05% (Dong Y et al. Pediatrics 2020). 

3. LETALITA’ DI COVID-19. Mentre i morti aumentano drammaticamente sia in Italia che in altri paesi, è importante ricordare che sulla base dei dati complessivi a disposizione la letalità è stimata inferiore al 2%, il che significa che il 98% delle persone infettate guariscono (Fauci AS, comunicazione personale). Il numero alto di morti che osserviamo in questi giorni è pertanto da relazionare al numero alto di persone infettate, spesso con sintomi lievi o addirittura senza sintomi. Ricordo anche che tutti i dati disponibili confermano che la stragrande maggioranza dei decessi ha più di 60 anni e presenta co-morbidità importanti (diabete, ipertensione, COPD, cardiopatia ischemica, etc). 

4. VIRUS SULLE SUPERFICI. Uno studio recente indica che SARS-CoV-2 vive fino a tre giorni in certe superfici come plastica ed acciaio, e solo per poche ore in superfici come cartone e rame. Il virus sembra sopravvivere per tempi brevi, alcune ore al massimo, come aerosol (Van Doremalen et al., N Engl J Med 2020). Evitiamo paranoie del tipo "il virus sopravvive nell'asfalto per mesi", che sono basate sul nulla.

5. IMMUNITA’ NATURALE. I dati sull’immunità naturale verso SARS-CoV-2 che è acquisita da persone infettate e guarite non sono al momento tali da permettere affermazioni perentorie, ma per quanto sappiamo sugli altri coronavirus una immunità naturale almeno temporanea dovrebbe svilupparsi per un periodo di almeno 6-12 mesi (Ralph Baric, intervista sul "The Week in Virology podcast" – ricordo che Baric sta ai coronavirus come Maradona sta al calcio).

6. TERAPIE. Al momento la cosa più importante nei casi severi o critici di COVID-19 – che sono una minoranza – é il supporto respiratorio, mentre non ci sono “farmaci magici” che fanno guarire dalla malattia, né in Russia né altrove. Però ragionevoli speranze vengono da antivirali come il Remdesivir, e immunomodulatori come Tocilizumab, Baraticinib, ed altri. Ricordo che queste ultime sono terapie da riservare a casi severi o critici, mentre quelli lievi e moderati guariscono da soli o con terapia sintomatica.

7. VACCINO. Si sta lavorando alacremente soprattutto qui negli USA su diverse piattaforme vaccinali, in particolare vaccini a RNA e vaccini a base della proteina spike (S) ricombinante. Questi vaccini potrebbero essere pronti per gli studi clinici iniziali (safety + immunogenicity) entro il prossimo autunno, anche se per studi di efficacia clinica vera e propria ci vorranno probabilmente 12-18 mesi.

8. EFFETTO TEMPERATURA. Continuano ad esserci indizi – non prove, ma certamente indizi – che i danni della pandemia di COVID-19 possano almeno in parte attenuarsi con l’arrivo della primavera. In questo senso sarà importante seguire l’andamento dell’epidemia in Africa, America Latina e Sud-Est Asiatico, in particolare Malaysia, Indonesia, Philippines, India e Bangladesh (e forse anche nell’Italia del Sud).

9. EFFETTO CIARLATANI. Per favore smettiamo una volta per tutte di ascoltarli. Mi riferisco sia ai ciarlatani in malafede -- che sono solo degli sciacalli, cialtroni ed accattoni -- che a quelli, ahimé, in buonafede, cioè persone credulone ed impaurite che spargono disinformazione perché, molto semplicemente, non sanno di cosa stanno parlando. La disinformazione non serve mai a nulla, in generale e tanto meno in una situazione come questa.

10. OTTIMISMO, SEMPRE E COMUNQUE. Io rimango nonostante tutto fermamente ottimista, e sono convinto che tra qualche mese torneremo a vivere come prima – anzi, che vivremo meglio di prima, se da questa grande paura avremo imparato le giuste lezioni, come scienziati, come cittadini (sia in Italia che in USA) e come umanità in generale. Perché questa è la vera, grande sfida che dobbiamo vincere tutti insieme – anche per onorare nel modo migliore possible le vittime di questa malattia.

Dal prof. Guido Silvestri

  https://it.wikipedia.org/wiki/Guido_Silvestri_(medico)

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