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Non so nemmeno se ci campo fino al giorno della visita …

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E’ la frase che annuncia la disperazione dei nostri anziani che proprio perché tali hanno bisogno di maggiori attenzioni e di immediate risposte da parte del sistema sanitario nazionale.

 

Risposte ed attenzioni che spesso non hanno, molto spesso.

Che devi fare , allora, quando ogni mattino hai un nuovo problema sanitario?

Ne parli con tua moglie o tuo marito o pensi che magari lui o lei ne abbia uno maggiore del tuo?

Allora vai dal tuo medico curante e dopo aver atteso un tempo infinito lui cerca di tranquillizzarti ma ti rimpalla ad uno specialista.

E tu esci e ti avvii a fare la prenotazione presso lo sportello dell’ASP o presso la farmacia. Anche lì una lunga fila. Il tuo turno sembra non arrivare mai. E mentre aspetti ti chiedi se devi pagare subito. Esci fuori facendo finta di prendere aria ed appena solo guardi nel portafogli e ti viene a disperazione. Continui la fila ed arrivi allo sportello.

E lì ti prenotano. Ma ci vogliono anche 6 mesi o più.

Puoi aspettare tanto tempo? Puoi convivere con questo nuovo problema per tanto tempo? E se fosse qualcosa di grave? A chi ti rivolgi, allora?

Ad un amico politico? Poi pensi che è proprio lui uno dei responsabili di questo Stato che non funziona e desisti ( che ci vado a fare?).

Vado privatamente ? E chi me li da100 euro o più?

E poi anche avendoli mi offende che lo stesso medico del SSN mi faccia aspettare 6 mesi e più e mi riceva invece “ subito” a pagamento in ospedale o nel poliambulatorio pubblico dove usa i locali e le apparecchiature pubbliche , non private, e perfino il servizio di ingegneria pubblico!

Ma dove viviamo?

Poi disperato pensi di telefonare ad uno dei tuoi figli che vivono nel centro( meglio nel nord) Italia per sapere se può fare qualcosa, sperando di non allarmarli, ed i tuoi figli subito ti dicono “ Sali, andiamo al pronto soccorso….”

Già, che stupido- ti dici- vado anche io al pronto soccorso. Ma abito ad Amantea. Chi mi porta a Paola, Cetraro, Cosenza, Catanzaro?

Senti una rabbia infinita. Perchè sei malato e nessuno ti crede, perché sei vecchio e nessuno ti aiuta, senti una fitta al cuore e quasi, quasi speri che sia un infarto così te ne vai al creatore …

Ma poi ti chiedi quanto costa il “tuo” funerale.

Esci. Vai sul lungomare, speri che miracolosamente il male passi e resti lì nella sabbia o nelle acque del mare le quali sentendoti sembra che ti dicano : Guarda che nemmeno io sto bene ..

Poi vedi due tuoi vecchi conoscenti che parlano di andare a votare si al prossimo referendum , di votare per chi ha lasciato e lascia il sistema sanitario in queste condizioni, nientemeno che per la ministra Lorenzin , per conservare al governo Renzi, alla regione Oliverio, e financo Pacenza.

Allora ti dici “ Non lo so se ci arrivo al 4 dicembre, ma se ci arrivo voterò NO,NO,NO, cento, mille volte NO, NO, contro chi prende in un solo mese quanto io prendo in uno o due anni di pensione, NO contro chi non ha cura dei suoi anziani che hanno fatto l’Italia che i politici hanno fatto diventare una Italia di m……., NO contro…….

Poi risenti la fitta al cuore e questa volta hai paura, paura di non arrivare al 4 dicembre e di non avere nemmeno il diritto di mandarli tutti a quel paese.

Ti trovano lì accasciato e senza vita sulla poltroncina, ma sei sereno.

Si non andrai a votare ma tutti sanno che se lo avessi potuto avresti detto NO!

E questo è il tuo testamento a tutti gli altri anziani senza volto ma con infinita dignità!

Giuseppe Marchese

Redazione TirrenoNews

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