Lo striscione di Massimiliano Motolese campeggia in quell’angolo nascosto di Amantea che è Via (degli) Orti , una delle più vecchie della città, così chiamata per distinguerla dalla via dei Cappuccini ( l’attuale via Vittorio Emanuele) che portava, appunto, al convento dei frati cappuccini, e della via dei marinai( la attuale Via Margherita) che portava al quartiere dove abitavano i marinari di Amantea.
Via degli Orti invece portava nei campi agricoli sotto le antiche mura della città. Campi intensamente coltivati perché irrigati dalle acque del Catocastro
Una via che insieme con la Calavecchia era il cuore della Taverna, così chiamata perché vi era ubicata la taverna , al tempo unica, che dava ristoro ed alloggio a chi sbarcava nel vecchio porto di Amantea.
Una via stretta tra le case ottocentesche della marina amanteana, nobiliari e popolane.
Un po’ il cuore fisico e storico della Amantea fuori le mura
Una via pulsante e che anche ora vive e reagisce quando viene chiamata ad essere presente.
Oggi è piena di palloncini colorati che fanno a corona allo striscione di Massimiliano.
Una festa per ricordare un giovane prematuramente andato in cielo, ma indimenticato
Ed anche stasera 28 agosto 2017 Massimiliano risponderà presente quando i partecipanti al motoraduno faranno sentire il rombo delle loro possenti moto.
Un motoraduno voluto ai suoi familiari che intendono ricordarlo e farlo ricordare con i suoi occhiali neri ed il suo sorriso un po’ nascosto.
Ma soprattutto Massimiliano sarà presente accanto a noi che anche stasera lo ricorderemo con la nostra presenza alla festa che i suoi hanno voluto ed alla quale il quartiere ormai da diversi anni partecipa.
Si, ne siamo certi, Massimiliano volteggerà silenziosamente nell’aria con la sua moto zigzagando tra i tavoli e tra i cuori dei presenti
Cuori che lo ricordano ancora e sempre.
Ciao Max. Vivi felice dove sei, tra gli angeli!