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Beppe Grillo infuriato con i grillini sul quesito di Rousseau: la parola "Pd" non doveva esserci

Dopo la marcia indietro di Luigi Di Maio al ruolo di vicepremier, i toni tra M5s e Pd si sono ammorbiditi.

Ma quelle di lunedì 2 settembre sono state ore decisive.

I grillini infatti hanno pubblicato la fatidica domanda "volete un governo con il Pd" su Rousseau.

 

Domanda però che non è andata giù a Beppe Grillo, il quale, secondo diversi rumors, avrebbe inviato un messaggio WhatsApp ai gotha pentastellati per chiedere un cambio nel quesito: l'eliminazione della parola Pd.

Le parole del garante (che ha il potere tra l'altro di far ripetere la votazione) lasciano il segno.

Ma non possono "garantire" l' esito del risultato.

I 115mila aventi diritto al voto - spiega Il Corriere - sono insondabili: i Cinque Stelle si attendono una partecipazione massiccia, di sicuro "sopra i 40 mila votanti".

Il vero problema però si porrà dopo.

Qualunque sia l'esito della votazione, bisogna verificare che il presidente della Repubblica possa dare il suo benestare.

Ipotesi parecchio remota.

Se Mattarella non dovesse accettare il responso negativo dei 5stelle sarebbe la loro fine

3 Settembre 2019

Pubblicato in Primo Piano

Domani, 3 settembre, sarà un giorno che resterà famoso nella storia dell’Italia.

Nel bene e nel male

Un sistema collaudato di ascolto della base del M5s, quale è la piattaforma Rousseau, sarà chiamata a pronunciarsi sulla formazione o meno del governo con il PD.

Se dovesse dire di no, si andrà alle elezioni.

 

 

 

Se dovesse dire di si sarà formato uno strano governo che con ogni probabilità demolirà i sogni realizzAti del M5s.

Altro che nuovi sogni.

Sembra, infatti probabile che gran parte delle conquiste ottenute dagli italiani saranno distrutte dal PD, questo strano PD , bipolare, forse anche tripolare.

Quel PD verso il quale i cinquestellini hanno avuto parole di fuoco

Quel PD da cui i cinquestellini hanno ricevuto parole di fuoco.

Quel PD che ha perso tutte le ultime elezioni

Il PD di Renzi e Boschi.

il PD di Zingaretti.

Noi temiamo che uomini come Grillo e Morra tentino di far votare per la formazione del nuovo governo.

Purtroppo.

Ma la speranza che la base grillina reagisca a questa violenza non dimenticando Casaleggio esiste, sempre.

Speriamo.

Pubblicato in Politica

Sotto il palco anche Dario Fo.

Poi Grillo attacca.

«Non è un caso che siamo in una piazza che si chiama Vittoria».

«Noi siamo populisti arrabbiati».

Poi Grillo ricorda l’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini: «È stato l’ultimo a parlare qui in piazza della Vittoria a Genova. Se fosse vivo verrebbe qui a parlare anche lui. Pertini parlò qui contro il governo Tambroni»

«L'unico che ha fatto meno gente in questa piazza è stato Papa Ratzinger, un amministratore delegato tedesco che se ne va dal Vaticano e arriva un prete.

«Abbiamo fondato il Movimento il 4 ottobre, il giorno di san Francesco, prima che ci fosse il Papa questo qui. Lui ha copiato un pochino, lui è grillino».

Napolitano.

«Si sono messi in tre a fare un governo in una notte, abbiamo pronto l’impeachment per Napolitano, se ne deve andare. Se ne deve andare - ha aggiunto - si è raddoppiato la carica e ha distrutto i nastri con le intercettazioni con Mancino. Rimarrai solo Napolitano, tradirai da solo l’Italia».

«Dobbiamo rifare questo Paese. La politica è il fisco, bisogna vedere chi deve pagare in questo paese. Siamo entrati nel Palazzo e abbiamo tolto la finta sacralità del parlamento, dando quello spazio ai cittadini».

«Ringrazio i parlamentari del Movimento per tutto quello che fanno, ormai mi hanno superato. Io non ho più l’età. Abbiamo mandato in Parlamento donne senza silicone o culi di plastica, donne che lavorano, che sanno cosa vuole dire lavorare».

Poi i sindacati: «I sindacati sono esattamente come i partiti, bisogna andare oltre».

Europa. «Sono stufo. Andiamo oltre. Vogliamo un referendum per votare se rimanere dentro l’euro. Perché ci hanno truffato, ci siamo trovati dentro l’euro senza poter dire nulla. Io non sono contro l’Europa. Ma voglio che il popolo sia informato.Vogliamo gli eurobond, ma non accetterà nessuno»

Partiti e politici. « Sono degli zombi .Non c’è più nulla da sfasciare, ci sono solo cadaveri che girano».«Dobbiamo vincere e vinceremo»

Il lavoro: Metteremo i dazi: « I cinesi importano in Europa 300 miliardi di prodotti». Sono 300 miliardi di LAVORO.

Grillo fa l’elenco delle aziende svendute.

«Anche il prosciutto San Daniele ce lo siamo svenduto per metterci due pezze nel culo.. Ma vaffanc... Scusate, mi è scappato».

Emigrazione: «Non voglio un Paese che fa emigrare i giovani, i nostri figli non devono emigrare. Voglio un Paese che fa restare i nostri figli in Italia».

Gli altri partiti: « Non faremo mai alleanze con gli altri schieramenti politici. I partiti si frantumano e cercano di dissanguare la nazione dove non c’è più niente».

I senatori a vita: «Vanno aboliti, gli si dà una targa e basta».

Poi tocca a Gianroberto Casaleggio: «In Italia la democrazia non c’è, è il regno della partitocrazia. Dobbiamo introdurre strumenti di governo popolare: in questo paese i referendum vengono annullati, le leggi popolari non vengono discusse in Parlamento».

Poi cita Marco Aurelio. «Ciò che non è utile per l’alveare non lo è neppure per l’ape, noi dobbiamo ricostruire il senso di comunità in Italia, se no non ne veniamo fuori, in alto i cuori!»

Pubblicato in Italia

Gianroberto Casaleggio, ideologo del M5S dice che “Io penso che il Paese avrà nei prossimi mesi, non so quanti, uno shock economico. Uno shock che potrebbe portare a una ridefinizione della rappresentanza politica, cioè non quella attuale, oppure a uno spostamento della politica da problemi politici a problemi di carattere sociale: disordini, rivolte. Quindi qualcosa che non può essere dominato dalla politica”. Lo ha detto in un’intervista a Gianluigi Nuzzi per la rassegna letteraria Ponza d’autore, pubblicata sul blog di Beppe Grillo. “Il Paese ha bisogno di una svolta e questa svolta tarda a venire mentre l’economia continua a peggiorare sensibilmente”

Delrio sembra ( è) una persona seria e resta seria anche quando segnala in Italia una ““Situazione al limite della rabbia”, dichiarando di aver percepito anche lui come Casaleggio una situazione di drammaticità e prevedendo un autunno «molto difficile» sul fronte sociale. Non è il primo Casaleggio a dirlo: noi lo diciamo da tempo. Io lo condivido molto però anche nella drammaticità dell'appello

Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, parlando a Pompei dice che "Non posso non essere d'accordo con la previsione di Casaleggio, quando parla di disordini e rivolte, e penso che cominceranno qua da noi, a Napoli e in Campania. Ci saranno disordini e rivolte per effetto di una povertà che aumenta, di una tensione sociale e di una sfiducia che aumentano. legate alla crisi economica e sociale. Il punto di attacco dei disordini e di rivolte - ribadisce - sarà qui. Basta guardare a dei focolai aperti che non esistono in altre città italiane”.

Impossibile che tutti gli altri politici, grand Commis, manager industriali, dirigenti bancari, siano così sciocchi da non averlo intuito?

Se è come crediamo, allora, è evidente che tutti gli altri se non sono proprio sciocchi , allora sono falsi od ipocriti.

Da un lato

Il debito pubblico cresce in modo esponenziale costringendo i politici a trovare altre entrate, ad aumentare le tasse, ad aumentare l’iva, ad aumentare il valore catastale delle case fino ad un inesistente prezzo di mercato che nessuno pagherà visto nessuno ha più soldi per comprarle e che le banche non danno più mutui e soprattutto mutui pagabili dagli attuali stipendi.

La disoccupazione cresce in maniera esponenziale. E senza lavoro i giovani possono fare scelte sbagliate.

La capacità di spesa delle famiglie medie non riesce a soddisfare nemmeno gli acquisti ordinari, figurarsi le spese voluttuarie( come 10 gg di vacanza) o gli investimenti ( arredo,elettrodomestici, mutui,ecc).

Dall’altro

I manager bancari hanno stipendi da 3500 a 10 mila euro al giorno!!!

Giudici , banchieri e dirigenti si aumentano da soli gli stipendi.

I partiti continuano a farsi pagare dallo stato.

Le auto blu, simbolo del potere gratuito, continuano a viaggiare

In Calabria si danno finanziamenti a fondo perduto per la costruzione od il miglioramento di alberghi che nessuno mai riempirà visto che ormai i turisti scelgono altre destinazioni.

In Calabria l’assessore alla cultura inventa Calabria Jones e spende 20 milioni di euro per le gite “ culturali” dei ragazzi facendoli pernottare nei vuoti alberghi calabresi.

Avremo un altro Masaniello? Avremo come dice Caldoro con o senza un protagonista, una popolazione civile che insorge contro la pressione fiscale imposta dal governo? Come nel 1600 la fame e l’esasperazione porteranno ad una o più rivolte? Magari gridando “Viva l’Italia, abbasso i politici ed banchieri, eccetera”

 

Pubblicato in Italia
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