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solitudineUn uomo anziano che da più di un mese viveva chiuso in casa e non potendo più vedere, accarezzare, baciare, abbracciare il suo nipotino che amava tanto, si è tolta la vita buttandosi giù dal suo balcone di casa. Si sentiva solo al mondo e così l’ha fatta finita. Non poteva uscire. Non poteva comunicare con nessuno, nemmeno con i suoi affetti più cari. I giorni che si susseguivano ad un ritmo frenetico, sempre gli stessi. I rapporti con gli altri, anche con i vicini di casa, completamente scomparsi, neppure poter scambiare due parole con i vecchi amici in piazza o fare una partita a carte nel circolo del quartiere. E allora, poiché la solitudine della quarantena a causa del coronavirus per lui era diventata insopportabile, si è tolta la vita. Ha spiegato la sua drammatica decisione in un biglietto scritto a mano. Tutti in queste ultime settimane, giornali quotidiani, riviste, talk show, esperti, virologi, politici, politologi hanno parlato fino alla noia del numero dei contagi, dei morti, della crisi economica, della Germania e dell’Olanda che non vogliono gli eurobods, delle industrie piccole e grandi che sono in crisi, delle tantissime persone che hanno perso il posto di lavoro, delle persone che non hanno più nulla da mangiare perché i frigoriferi sono completamente vuoti, ma del dramma degli anziani nessuno se ne è interessato. Della loro solitudine neppure una paginetta sui giornali. Eppure in Italia vivono milioni di anziani, molti sono rinchiusi nelle case di riposo, altri vivono nelle loro case da soli, a volte abbandonati dai propri familiari. La tragedia che vi sto raccontando si è consumata a Savona, una città della Liguria e, come avete potuto constatare, è una storia molto drammatica. A questo vecchietto non mancava proprio nulla. Aveva una casa, aveva da mangiare, era autonomo. Ha resistito per più di un mese, poi è crollato. Stremato dalla solitudine imposta dalla quarantena ha compiuto questo tragico gesto. Nel biglietto che ha lasciato c’era scritto:- Non riesco a vedere il mio nipotino. Non riesco a vivere così-. Nell’ultimo mese, purtroppo, in Italia e nel mondo si sono registrati diversi casi di persone che hanno deciso di togliersi la vita.

Pubblicato in Italia

ritorno-terraIn piena crisi economica nel nostro Paese c’è un settore in continua e rapida crescita: l’agricoltura. Basta pensare che l’Italia evidenzia il primato europeo per numero di aziende agricole e con 7,3 miliardi all’anno di fatturato.

Lo scorso anno è stato registrato in campo agricolo il più elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti in forte contrasto con il drammatico aumento dei livelli di disoccupazione con 57 mila aziende condotte da giovani con meno di 35 anni.

L’agricoltura dunque si qualifica, sotto questo profilo, come settore dinamico con molte potenzialità, che va progressivamente aumentando il suo peso sul totale delle assunzioni, salito dal 5% al 7,5% tra il 2008 e il 2015.
 Questi dati ci fanno riflettere sul ritorno soprattutto delle nuove generazioni alla terra, in particolare a tutte quelle attività proprie dei nonni delle quali ora i giovani si riappropriano per diverse ragioni. Da un lato, lo abbiamo visto, il settore costituisce un sicuro investimento per il futuro, dall’altro c’è la voglia di riscoprire le antiche tradizioni e i sapori che sono un’attenta e consapevole agricoltura può restituire.
 L’attenzione è in primo luogo dovuta alla qualità delle materie prime, e lo sappiamo, i territori del Bel Paese sono davvero un’ottima garanzia da questo punto di vista. Prodotti come l’olio e il vino sono esportati in tutto il mondo e vengono da molte regioni italiane, che quasi basano le loro piccole economie dalla lavorazione e dalla vendita di materie prime di qualità. Dal Friuli alla Sicilia, la cura e i processi di lavorazione danno vita a vini, birre, oli magari diversi tra loro ma di qualità indiscutibile e riconosciuta. Come fare a reperire la giusta attrezzatura?
Sono molti i siti di vendita on-line nati per rispondere a questa esigenza, quello che vi segnaliamo offre  attrezzatura di qualità per fare il vino come il Torchio per Uva, la Pigiadiraspatrice, Botti in Legno, ma anche Kit Birra, Malti per Birra, Alambicchi, macchine per Produzione Olio, e tanto altro ancora anche per la cura del verde.

Se stai cercando macchinari per la tua attività in grado di distillare Grappa, Whishy, Brandi oppure oli essenziali l’Alambicco è ciò che fa al caso tuo.
Presso il link è inoltre disponibile una ricca vetrina online che consente di scegliere il prodotto consigliato e ricevere tutto comodamente a casa.
L’e-commerce ha ottenuto anche il sigillo Netcomm che ne certifica l’affidabilità, è un servizio veloce che si affida al corriere GLS ed e è presente anche su Ebay con livello venditore Power Seller. L’aspetto davvero interessante è poi costituto dal blog in cui si snocciolano tutta una serie di consigli sulle materie prime come il luppolo, il lievito per fare la birra, la lavorazione della frutta, gli alambicchi, il procedimento per il mosto d’uva e sulle tecniche innovative come l’homebrewing, ovvero, l’arte di fare la birra a casa, quasi come se si ci rivolgesse ad un amico piuttosto che ad un cliente.

È questa dimensione umana e “naturale” che si evince anche dalla piattaforma, continua con la chiarezza dei diritti di recesso, la trasparenza al momento dell’acquisto e la disponibilità oraria e dei canali per contattare l’azienda.
Se il ritorno all’agricoltura è la sfida che si prospetta vincente, due saranno le cose che ci farà piacere riassaporare: il contatto con le cose buone della vita e la naturalità della condizione umana.

Pubblicato in Italia

Quando arrivava l’orario della chiusura dei negozi, forse con sorprendente puntualità, una dopo l’altra le saracinesche venivano chiuse.

 

Un tempo, quando erano manuali, con forte fragore.

Oggi che sono elettriche con minor rumore di un tempo.

L’unica saracinesca che non fa alcun rumore è quella del sistema commerciale cittadino.

Un sistema, quello amanteano, che sta cominciando a chiudere senza essere nemmeno sentito.

Uno dopo l ’altro storici o datati negozi abbassano per una ultima volta le proprie saracinesche ed amici e conoscenti imballano le merci nei pacchi e li portano via nel silenzio più totale degli altri che ben sanno, domani, forse può succedere anche a loro !

 

Ed i magazzini vuoti occhieggiano, qualcuno anche da anni, sulle principali vie commerciali, come orbite vuote nel teschio che resta di una antica città nella quale il commercio è stata per millenni la principale attività economica.

Nasce al loro posto qualche esercizio pubblico con la speranza di sopravvivere ad una fase economica difficile.

I giovani , infatti, continuano a mangiare fuori casa usando i soldi dei loro genitori

Un panino ed una birra e passa la serata.

Ma non basta.

Senza soldi non si cantano messe e non si aprono o mantengono negozi.

D’altro canto Amantea nel tempo ha visto crescere e qualificare la propria rete commerciale quando è stata attrattiva, quando, cioè, la sua utenza è stata ultronea alla sua popolazione.

 

Un’ attrattività che sembra essere scemata ed essere alla base di questa fase di stanca commerciale.

Molti si chiedono se si può fare qualcosa.

Certo.

Cominciando a correggere i tanti errori fatti , a stimolare l’amministrazione ad una maggiore attenzione  ed il sistema commerciale ad autodifendersi ed a non illudersi che questi momenti passino da soli o per l’intervento della Divina Provvidenza.

Pubblicato in Cronaca

I saldi era stabilito che iniziassero il primo giorno feriale antecedente l’Epifania, cioè lunedì 5 gennaio 2015

 

Invece la recente Conferenza delle Regioni e Province autonome ha approvato la proposta di anticipare i saldi invernali al 3 gennaio 2015.

Praticamente tranne la Basilicata e la Campania dove le svendite molto più logicamente cominciano il 2 gennaio in tutte le altre i saldi cominciano il 3 gennaio.

Proviamo ad immaginare la fila davanti i negozi il 2 gennaio 2015 per comprare prima che inizino le svendite!

Da noi la notizia viene data dai giornali ma ovviamente in “calabrese”

Leggiamo, infatti, che “ Il dirigente generale del dipartimento regionale Attività Produttive, Pasquale Monea ha deciso di anticipare di due giorni l'appuntamento con le tradizionali vendite al ribasso, per far coincidere la data d'inizio con il primo sabato del mese”.

Praticamente come se fosse stata una sua scelta!

Da ridere ! Come tanto altro (se non tutto) del resto.

Non solo ma leggiamo che si tratta di una misura adottata con l'obiettivo di rilanciare i consumi e contrastare il perdurare della crisi economica.

Ecco come in Calabria ci fanno iniziare il 2015 sorridendo!

Ormai sembra inutile aprire nei giorni nei quali non c’è la svendita.

E non basta ci sentiamo obbligati a sorridere anche quando leggiamo la perorazione della Confartigianato Calabria la quale dice :” "In questo periodo di crisi forse bisogna creare una maggiore sinergia tra imprenditori e consumatori, i primi devono operare nel massimo della correttezza, i secondi devono cercare di spendere nel limite del possibile senza strafare. Confartigianato Calabria, tramite le strutture provinciali, ha invitato i propri associati e non solo ad essere correttissimi nelle proposte per non alimentare un clima di sfiducia".

Manca solo il jobs svendite a cali crescenti!.

Tanto per ridere aggiungiamo noi “ Ci raccomandiamo di non vendere a credito!”.

Pubblicato in Calabria

Zero Hedge, sito si informazione economica e finanziaria americano tra i più frequentati, col suo consueto stile graffiante si prende gioco di Renzi che dichiara al mondo che ascolta di vedere il bicchiere mezzo pieno, mentre il suo paese affonda...evidente stato di confusione mentale! (o c'è o ci fa, diciamo noi in Italia...)

 

Ieri era la Francia, con il record di disoccupazione e i rendimenti obbligazionari ai minimi. Oggi, è il turno degli italiani, con il tasso di disoccupazione salito al 13,2% - il più alto da quando sono cominciate le rilevazioni – e con i rendimenti obbligazionari che continuano a scendere a "tassi sempre più bassi, che stimoleranno il credito, che stimolerà la crescita, che creerà posti di lavoro" ...

Come riporta Bloomberg,

Renzi ha detto oggi che l'aumento del tasso di disoccupazione è in parte dovuto al maggior numero di persone che iniziano a cercare attivamente un lavoro. I cosiddetti lavoratori "scoraggiati" che non sono attivamente in cerca di lavoro non sono conteggiati nei dati di disoccupazione Istat.

"I dati sulla disoccupazione sono preoccupanti," ha detto Renzi, i cui commenti sono stati trasmessi da SkyTG24 a margine di un evento a Catania. "Non possiamo negare il problema, ma non dovremmo vedere il bicchiere mezzo vuoto."

Questo è preoccupante?

Come abbiamo già chiesto – in maniera retorica – ma che cos'è che il QE sui titoli sovrani della BCE dovrebbe ottenere?

* * *

Come riporta Reuters, la deflazione incombe …

L'Italia è a un punto morto, le aspettative sono in calo. Indeboliti da anni di congelamento dei salari, e scettici sulla capacità del governo di migliorare la loro situazione economica, gli italiani stanno accaparrando il denaro di cui dispongono e riducendo le spese all'essenziale.

...

"Vedo l'enorme pericolo che tra sei mesi saremo ancora in questa situazione, e più a lungo dura e più sarà difficile uscirne", dice Gustavo Piga, professore di economia presso l'Università Tor Vergata di Roma.

...

"Ho sempre ripetuto a me stesso che se saremo in grado di superare questa fase ne verremo fuori più forti, ma onestamente non sono ottimista sul nostro futuro."

Ma la situazione è decisamente ancora più preoccupante …

Secondo le statistiche del ministero del lavoro pubblicate venerdì, un buon 70% dei nuovi posti di lavoro in Italia nel terzo trimestre di quest'anno sono contratti a tempo determinato, cosa che sottolinea la precarietà del quadro occupazionale.

* * *

Tutto ciò di cui l'Europa ha bisogno sono i tassi più bassi sostenuti dall'acquisto dei bond, così raggiungerà la velocità di fuga ... giusto?

by Carmenthesister

di Tyler Durden, 28 Novembre 2014

Pubblicato in Italia

Un pò dappertutto in Calabria in questi giorni la distribuzione gratuita di frutta alle famiglie povere ed indigenti

 

Se ne avuta segnalazione a Longobardi a Cetraro a Sant’Agata d’Esaro

Tutto grazie al Banco delle Opere di Carità della Calabria che ha sollecitato le amministrazioni più coerenti ad uno sforzo collaborativo per tentare di offrire un giorno di aiuto su 365 giorni all’anno a chi ha gravi problemi di sopravvivenza, all’insegna dell’almeno un giorni all’anno, e solo per lavarsi la coscienza ma certamente non per incidere sulla gravità ineludibile della situazione di milioni di italiani che vogliono soltanto un lavoro e la dignità che ne consegue e non mettersi in fila per essere aiutati ed anche mortificati nella loro sofferenza

Stiamo parlando di quasi 4 milioni di famiglie italiane che sono in condizione di povertà relativa e di circa 10 milioni quelle che sono in condizioni di povertà relativa

Una povertà invero diffusa in tutta la nazione

Una povertà in crescita costante

Un povertà che dalle nostre parti è drammatica

Una povertà che se ricevesse dai nostri politici l’equivalente di quanto spende nelle campagne elettorali vivrebbe meglio per mesi

Qualunquismo antipolitico?

Forse .

Ma anche una profonda verità

Quella che ipocritamente nascondiamo facendo finta che tutto sia normale

Quella che la politica nasconde dietro la pseudo normalità delle feste e delle sagre dicendo che tutto va bene ed aumentandosi perfino le indennità.

Ad Amantea?

Subito dopo il nostro articolo

VOTA - ELEZIONI CALABRIA

Calabria Maran 9 Years ago
Elezione Calabria 2014: Andrai a votare? Se SI per chi?

Nella nostra regione si va al voto per le Elezioni Regionali.
Una buona occasione per fare una riflessione e votare per la tua terra.
Tra i politici, partiti e movimenti chi ti rappresenta di più in questo momento.
(Risultati OnLine solo a sfoglio aperto)

1
17

Voti

Voto
Cono Cantelmi - MoVimento 5 Stelle

9 Years ago

2
11

Voti

Voto
Mario Oliverio - Partito Democratico

9 Years ago

3
8

Voti

Voto
NON ANDRO' A VOTARE

9 Years ago

4
7

Voti

Voto
Wanda Ferro - Forza Italia

9 Years ago

5
3

Voti

Voto
Domenico Gattuso - L’Altra Calabria

9 Years ago

1 Voti rimanenti

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Pubblicato in Primo Piano

cerco lavoroA giugno scende leggermente il tasso di d i s o c c u pa z i o n e , che si attesta al 12,3% dal 12,6% di maggio.

Livelli comunque altissimi, e in salita dello 0,1% rispetto a un anno fa, con un aumento di 50mila posti di lavoro che potrebbe spiegarsi soprattutto con fattori stagionali. Inoltre nella fascia 15-24 anni la disoccupazione è volata al 43,7%, in crescita di 0,6 punti su maggio di 4,3 punti rispetto a giugno 2013. Ma a destare allarme è un altro dato pubblicato ieri dall' Istat: l' indice dei prezzi, che è ormai a un passo dalla deflazione. Il tasso di inflazione a luglio è stato infatti dello 0,1% annuo contro lo 0,3% di giugno. Alcune categorie di beni, come gli alimentari, sono già in deflazione con il carrello della spesa - cioè il paniere dei prodotti acquistati con maggiore frequenza - in picchiata dello 0,6% su anno. Col diretti sottolinea che i prezzi della frutta sono crollati del 10,3% e quelli della verdura dell' 8,9%. Non sono buone notizie. La deflazione è un fenomeno particolarmente insidioso poiché si autoalimenta: i consumatori tendono a rimandare gli acquisti, sulle attese di prezzi ancora più bassi, mentre le imprese sono colpite sul lato dei ricavi e degli investimenti. Un quadro di questo tipo deprime l' economia e rischia di compromettere anche la stessa occupazione. Ciò spiega i commenti preoccupati di diversi operatori economici. «Scendere in territorio negativo, ormai, potrebbe essere solo que stione di tempo: se continuiamo così, il tasso di inflazione potrebbe essere sotto lo zero già ad agosto», commentano a Confesercenti. L' ulteriore rallentamento del tasso di inflazione a luglio, per quanto atteso, sottolinea l' associa zione, «rimane comunque un dato preoccupante. Il Paese naviga ai margini della deflazione. Il calo è dovuto principalmente agli energetici regolamentati, ma comunque la dinamica dei prezzi appare ancora in discesa, in particolare quella degli alimentari. Spiragli positivi arrivano solo dall' ab bigliamento, complici i saldi, ma è davvero troppo poco. Dal dato dell' inflazione arriva dunque un segnaleserio dell' estrema debolezza dei consumi: le famiglie italiane sono ancora in difficoltà e la spesa non riparte». «L' inflazione sta per diventare un ricordo a cui già si associa, però, il timore della deflazione», sottolinea Confcommercio commentando i dati dell' Istat. Tra gennaio 2013 e giugno 2014, infatti, rileva, «la frazione beni e servizi che hanno presentato variazioni negative dei prezzi al consumo è quasi raddoppiata (dal 14,8 al 27,8%)». I presupposti favorevoli osservati sul mercato del lavoro, secondo Confcommercio, «potrebbero trovare nell' attuale dinamica dei prezzi una solida sponda per la ripartenza dell' economia, se soltanto si riducesse l' eccessivo carico fiscale gravante su famiglie e imprese. Questo servirebbe anche a scongiurare il pericolo di una deflazione cattiva e duratura, che influenzerebbe negativamente aspettative e comportamenti di famiglie e imprese». In allarme anche le associazioni dei consumatori, solitamente preoccupate per il fenomeno opposto, cioè l' inflazione. Secondo il Codacons «siamo in pieno allarme deflazione, e l' eco nomia italiana sta rischiando un vero e proprio infarto. Il tasso di crescita dei prezzi oramai azzerato è lo specchio dello stato disastroso in cui versano le famiglie: il potere d' acquisto è in picchiata libera, l' occupazione ancora a livelli altissimi, la povertà relativa in continuo aumento specie nel sud Italia. Tutti fattori che impediscono ai cittadini di comprare e creano un crollo della domanda».

fonte notizia: www.codacons.it

Pubblicato in Italia

Riteniamo corretto amplificare la diffusione del volantino inviato dalla “Associazione delle Botteghe Amanteane” a tutti i commercianti con invito ad Aderire al programma di promozione del commercio ad Amantea. Intanto molti esercizi chiudono o sospendono l’attività

“Cari colleghi,

vi scriviamo per condividere le nostre idee con l'intento di affrontare “insieme” questo duro periodo

di crisi, convinti come siamo che l’«unione fa la forza».

Forse nei primi due incontri non siamo riusciti a trasferirvi al meglio le nostre intenzioni - e di

questo ci scusiamo -, ma siamo convinti che facendo squadra possiamo programmare una serie di iniziative tese a rilanciare l’immagine della nostra cittadina e - attirando più utenza - creare le condizioni per incrementare le vendite.

Almeno questo è l’obiettivo di breve periodo, mentre in seguito, con il consolidamento della nostra

esperienza e la collaborazione con gli Enti e le altre realtà associative, potremmo favorire lo

sviluppo di alcuni servizi utili a cittadini e turisti, facendo tornare Amantea quel polo attrattivo che è stato in passato, migliorandone l’immagine.

E' con questo obiettivo che abbiamo iniziato ad incontrarci e stilare un programma di iniziative da

realizzare già dai prossimi mesi. Il programma può essere modificato e migliorato con la

collaborazione di tutti, compatibilmente con le risorse economiche che avremo voglia di investire

su tale progetto.

In breve seguono le iniziative che a nostro avviso potrebbero essere immediatamente realizzate:

• “Shopping al Chiaro di Luna”, tutti i sabato dei mesi di Giugno e Luglio apertura “a

tema” delle attività commerciali fino alle ore 24;

• “Amantea in Vetrina” promuovere le bellezze artistiche, culturali e commerciali della

nostra città su scala regionale attraverso servizi radio-televisivi, giornali e riviste.

• Promuovere la Pulizia delle vie principali della città anche nei giorni festivi.

• Realizzazione e cura del verde delle vie principali.

Offrire la nostra collaborazione ed il nostro sostegno agli organizzatori di quelle iniziative che

hanno già dimostrato di saper attrarre visitatori e quindi di portare benefici alle nostre attività

commerciali:

• Carnevale di Amantea

• “Notte Bianca”

• “Notte Rosa”

• “Rievocazione Storica”

E iniziare a programmare le iniziative per le prossime festività natalizie:

• Installazioni “luminarie ”da fine Novembre/inizio Dicembre nel centro cittad ino;

• E venti a tema nei fine settimana di novembre e dicembr e;

• Organizzazione “Notte bianca” il 27 Dicembre ;

Un investimento sul nostro futuro.

Noi crediamo che la nostra categoria debba prestare più attenzione ad attività e servizi che possono

rendere più vivibile e più “bella” la nostra città. Se saremo capaci di attrarre più visitatori

inevitabilmente le nostre attività ne trarranno beneficio. Per tale ragione dobbiamo porre particolare

attenzione al decoro del centro cittadino richiedendo alle Amministrazioni di provvedere alla pulizia

delle vie principali della città, del lungomare e delle aree verdi anche nei giorni festivi e, ove ciò

non fosse possibile, richiedere l’autorizzazione per poter provvedervi noi autonomamente. Dovremmo poi favorire la valorizzazione delle “isole pedonali” eliminando le auto in sosta dal

percorso destinato ai pedoni, incentivando l’utilizzo delle aree parcheggio già esistenti (parcheggio

via Orti) o istituendone di nuove.

Come potete constatare le nostre intenzioni sono mirate a migliorare complessivamente il sistema

commerciale, prestando attenzione all’aspetto e al decoro di Amantea, che da solo vale come

importantissima operazione di marketing e promozione.

Ovviamente per poter realizzare tali propositi è fondamentale la condivisione del progetto, ma

anche la disponibilità di mezzi finanziari. Per questo riteniamo necessario che ognuno di noi metta a

disposizione un contributo economico. A tal proposito, dopo un proficuo confronto e attente

valutazioni, abbiamo elaborato un metodo diversificato per la corresponsione della quota da parte

degli associati, che ci è sembrato il più equo e corretto possibile (vedi allegato). Tutti gli esercizi

che aderiranno saranno riconoscibili attraverso apposita vetrofonia ed altre forme di

promozione.

Nella speranza che la nostra iniziativa possa godere del vostro apprezzamento aspettiamo via mail

le vostre adesioni e la vostra opinione su quanto esposto.

Nell’attesa Vi ringraziamo per l’attenzione e salutiamo cordialmente

Seguono le quote di adesione che oscillano da 250 a 3000 euro annui con riduzione dal 20 al 50% a seconda della ubicazione sulle strade commerciali amanteane

Auguri da parte dello Staff Tirrenonews

Intervista al presidente Luigi Rubino

1)Presidente è da tempo che l’Incontro non alza più la sua voce per contestare le tante cose che non vanno in questo paese, per difendere gli amanteani.

R. Abbiamo dato, credo, molto agli amanteani, ricevendo, forse, poco. Da qui anche la difficoltà di continuare ad essere la voce di chi non ne ha, di chi non è abituato a gridare le sue ragioni, od ha perfino paura di dirle. Poi abbiamo deciso di fermarci, di riflettere se e come indirizzare la nostra “ utopia di cambiamento rivoluzionario di gruppo , di associazione “ verso le masse inani ed immobili aiutandole a seguire anche da sole il percorso della ricerca democratica. Ahimè arrivano solo richieste continue di soccorso e di aiuto.

2) Si spegne , quindi, il ruolo sociale dell’Incontro?

R: Assolutamente no! Come ho detto riprenderemo quando gli amanteani decideranno di non dipendere più dai “poteri” e vorranno contare, riscattarsi. Allora noi saremo pronti a sostenerli.

3) Bene. Andiamo ai problemi attuali. Amantea ha sempre vissuto di commercio ma oggi il commercio sembra in crisi. Lei come giudica il momento attuale? E cosa farebbe per aiutare il commercio amanteano?

R. Il momento è gravissimo. Si, è vero che la crisi è generalizzata, ma io credo che Amantea abbia molte frecce al proprio arco e non debba arrendersi. Anzi. Oggi, come mai, però, c’è bisogno di idee e di gambe per farle camminare. Ragionare diversamente sarebbe come dire che questa città antichissima, e che ha superato altri e terribili momenti di crisi, anche maggiori, debba tutto e solo al destino, mentre io credo, invece, nell’uomo e se possibile negli uomini che si lottano insieme che si difendono insieme . Ecco è questo il punto dolente di questa città: un eccessivo individualismo ed una estrema ignavia. E se questo può anche essere comprensibile per il popolo che ha bisogno di un “CAPO”, non lo è certamente per gli imprenditori che rischiano in proprio.

Vedo commercianti che chiudono i propri negozi , altri che vorrebbero chiudere e non lo fanno per pudore, altri che sperano che le cose cambino o possano cambiare: insomma una situazione esplosiva. In questa situazione esiste il rischio concreto di una perdita economica secca per i proprietari dei magazzini. Ai proprietari va spiegata a situazione e la necessità di concorrere per mantenere e far crescere il valore dei loro immobili.

4) Presidente, in concreto quali sono le cose che lei ritiene indispensabili per tutelare il commercio ad Amantea ?

R) Le dico che cosa nelle riunioni dell’Incontro avevamo discusso e deciso di proporre se avessimo potuto avere voce anche politica nella nostra cittadina. La via amanteana dove il commercio raggiunge la sua massima espressione è certamente Via Margherita . soprattutto adesso che Amantea è in profonda crisi anche economica è da qui che occorre partire, con poche , semplici cose. Ve ne ricordo qualcuna

a) attuare un’isola pedonale perenne: 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. Nella via cioè potranno passare solo i mezzi di soccorso come autoambulanze in intervento, Vigili del Fuoco in intervento, Forze di Polizia in intervento.

b) riempire la via con arredi, fiori, piante. Via Margherita deve diventare il giardino che Amantea non ha e non ha mai avuto. Ogni commerciante dovrà contribuire con arredo individuale della propria azienda in una gara che renda sempre più bella la nostra via

c) attuare un piano del colore. Le facciate della case devono essere intonacate e colorate secondo le indicazioni obbligatorie di un apposito piano del colore. Il piano dovrà stabilire elementi assonanti per le tende, eliminare la pubblicità invasiva ed invadente oltre che dissonante. Il piano dovrà anche disporre che l’arredo delle case sia in sintonia.

d) togliere queste lampioni itterici e “dare luce”, “dare vita” alla via

e) definire piani di promozione e spettacolo che attraggano utenza anche da altri comuni . La attuazione andrà gestita direttamente dalla associazione dei commercianti di Via Margherita. La associazione si impegnerà a fare la promozione dei negozi che operano nella via e che da tali azioni potranno ricevere solo benefici .

f) E’ poi di tutta evidenza che devono essere immediatamente tolti i photored che sono soltanto macchine per fare soldi ma che hanno fatto scappare i clienti del sistema commerciale amanteano.

Ecco sono solo alcune delle cose che è possibile fare; insieme, unitariamente. Via Margherita può diventare la via commerciale più bella del tirreno calabrese ma occorre crederci ed impegnarsi a realizzarla.

5) Ha altro da dirci?

R) La prossima volta, magari. Tanto altro, ma un po’ alla volta!

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