BANNER-ALTO2
A+ A A-

Come non cogliere il cambiamento delle regole di comunicazione del comune di Amantea?

 

Da qualche tempo siamo passati dalla comunicazione politica, e dai suoi toni tipicamente trionfalistici, a quella più reale e vera della comunicazione istituzionale. Ne diamo atto al comandante Caruso. Ci sembra un buon inizio per il 2017.

 

Per quanto comunque si tratti di dati incompleti (mancano ,infatti, i dati relativi alle contravvenzioni) non si può non sottolineare la importanza della valutazione resa possibile ai cittadini amanteani dalla conoscenza dei dati degli incassi dei parcometri.

Comunque, leggiamo la determina del Comando di Polizia municipale n 20 del 10 marzo 2017 e scopriamo che dal 19 dicembre 2015 al 31.dicembre 2016 i parcometri hanno incassato 179.320,92 euro.

Il dato ci sorprende, intanto per quel 2 finale. A cosa è dovuto quel 2 finale? 30, 60 e simili non arrivano certo a 92. Ed allora? Che qualcuno abbia fatto omaggio di 2 centesimi di cui 1 al comune ed 1 alla ditta?

Inoltre non siamo in grado di comparare gli incassi di questo ultimo periodo con gli altri precedenti.

 

Comunque, ci sembra che la somma spettante alla impresa Beta professional Consulting pari ad euro 89.660,46 , cioè 6896.95 mensili( per 13 mensilità), non sia sufficiente alla copertura dei costi del personale.

A meno che le percentuali degli incassi delle contravvenzioni non garantiscono la detta copertura ed un minimo di reddito di impresa.

È evidente, al contrario, che le strisce blu per il comune sono una manna dal cielo ed un business.

Già così. E non sappiamo quanto il comune incassi dalle contravvenzioni!

Appena lo sapremo, tutti potremo fare le opportune valutazioni sull’interesse del comune a mantenere , ridurre od ampliare le strisce blu.

Ma come fare per saperlo?

Occorre aspettare che dalle prossime elezioni esca una amministrazione che intende dire tutte le verità e nient’altro che le verità al popolo.

Od almeno aspettare che dalle prossime elezioni esca una minoranza che contenga al proprio interno il germe della tutela della città, quello della tutela sistema commerciale, quello del diritto del popolo a conoscere le cose che lo riguardano.

Speranze difficili da realizzarsi, direte voi? Forse si, forse no!

Dipende esclusivamente dal popolo pretendere la verità e scegliere consiglieri che la cerchino e la diffondano.

Si chiama diritto alla democrazia.

Pubblicato in Politica

La verità nascosta ai cittadini!!

 

Il 2017 è appena iniziato e per i cittadini questo nuovo anno si preannuncia foriero di novità terribili sul fronte delle tasse.

E’ arrivato il nuovo revisore dei conti ed è andato via quello che, più politico, ha ritenuto di non sollecitare la dichiarazione di dissesto, anche se forse si sarebbe dovuto.

Non che il dissesto sia la panacea, la soluzione ai mali della nostra città, ma, come si dice, “ a mali estremi, estremi rimedi”, cioè se la situazione è gravissima la dichiarazione di dissesto diventa obbligatoria.

Ci sono comuni che danno l’ incarico di redigere una perizia economico – contabile e così scoprire lo stato delle proprie finanze a società specializzate ed, anche, indipendenti.

 

Ma ad Amantea nessuno ha voluto dare questo incarico.

L’ultima indagine sullo stato del comune di Amantea risale al 1899, cioè 116 anni fa!

Nessuno oggi, ha cioè voluto conoscere la verità.

Secondo l’Anci su dati del ministero a giugno 2016 in Italia ci sono ben 84 amministrazioni in dissesto finanziario ed altri 146 enti locali a un passo dal crack.

 

Spesso con i bilanci si è scherzato perché sono state messe in entrata somme virtuali, impossibili da riscuotere.

E sul lato delle spese sono state create “ società dello sperpero”.

Una gestione allegra che, almeno in teoria, si è spenta con la spending review e le regole imposte da Bruxelles.

Ma quando i comuni, in base alle disposizioni del titolo VIII della parte seconda del Testo unico delle norme sugli Enti locali, devono dichiarare lo stato di dissesto finanziario?

 

Quando le situazioni debitorie non sono sanabili con risorse proprie e nel caso di impossibilità a svolgere le funzioni e i servizi indispensabili.

Il problema è quello che le pieghe comportamentali politico-amministrative sono spesso talmente intricate che non si riesce a capire nemmeno quale siano la massa debitoria e quella creditoria.

La realtà è che la Calabria vanta il primato dei comuni dissestati. Ci sarà pure una ragione.

Comprendiamo come sia facile dichiarare che l’attuale squilibrio di bilancio provenga da lontano, ma quello che non comprendiamo è come si sia potuto fare debiti fuori bilancio anche per acquisti e non solo come molto spesso avviene per spese legali o giudiziarie.

Né è comprensibile come i maggiori debiti siano quelli per l’acqua, la depurazione la Raccolta rifiuti. Dove sono finite le relative entrate? Come è stato possibile usare entrate specifiche per spese ben diverse da quelle predestinate? Chi lo ha permesso? Nessuno ha visto niente?

E non solo. Come è stato possibile far sparire dai bilanci somme destinate a servizi che comunque sono stati resi?

Non si tratta di compiere un semplice percorso di riequilibrio strutturale, non destinando più le entrate straordinarie per sostenere la spesa corrente.

 

Ed infine perché per redigere una perizia economico–contabile c’è bisogno di una società specializzata?

Le voci sono gravissime.

Ma si tratta di voci, per quanto credibili.

Chissà se almeno con i commissari gli amante ani potranno sapere le verità?

dissesti dal 1991

dissesti ultimi 5 anni

Pubblicato in Cronaca

La giunta su proposta del sindaco Monica Sabatino in data 29 novembre adotta la delibera n 248 con la quale Ricorre al Tribunale di Paola contro il decreto ingiuntivo emesso favore della Banca Farmafactoring (erroneamente trascritta come farmatactoring: ma ci sta perché stiamo parlando del comune di Amantea, il paese dei refusi e degli errori).

 

Il decreto ingiuntivo è stato assunto al protocollo comunale n 15997 in data 17.11.2016.

Si tratta di una cessione dei crediti da parte della Edison Energia spa, dalla Gala spa, della Engineering Tributi Spa per un totale presunto di 250 mila euro.

 

Con la medesima delibera viene dato incarico all’avvocatessa Raguccia Patrizia.

Come al solito nella delibera nessuna informazione utile a comprendere il problema

 

Per esempio la Engineering Tributi Spa , vente sede in Via San martino della Battaglia 56 in Roma, è il concessionario per la riscossione coattiva delle entrate del comune di Amantea.

Ed ancora. La Gala spa è una società quotata sul mercato AIM Italia, tra i principali operatori italiani nella vendita di energia elettrica e gas.

In data 7 ottobre 2016 ha avuto l'aggiudicazione di 3 lotti nell'ambito della gara EE14 per la fornitura di energia elettrica alle Pubbliche Amministrazioni italiane indetta da CONSIP S.p.A., società del Ministero dell'Economia e delle Finanze al servizio esclusivo della Pubblica Amministrazione.

 

Anche l’Edison Energia spa opera come la Gala spa nel settore delle forniture di energia elettrica e di gas.

Solo relativamente a questa società si legge che essa avrebbe applicato l’IVA in misura normale e non quella che va attribuita ai servizi pubblici con carattere di residenzialità qual le scuole e gli uffici comunali.

Inoltre si contesta che il comune avrebbe provveduto ad alcuni pagamenti e quindi si impone il ricalcolo del reale debito.

Infine il comune ritiene necessario valutare la regolarità del credito e quindi di valutare gli atti da cui discende ( delibere, determine e contratti).

Questo il comunicato dell’assessore al Bilancio che contesta chi lo ha voluto fermare mentre in consiglio diceva tutte le verità sul bilancio!

 

In seguito alle dichiarazione fornite alle testate giornalistiche ed ai siti web, dalla lista “Rosa Arcobaleno”, presumibilmente dalla totalità della stessa , anche se, molto opportunamente, non si dà esatta contezza dei numeri, è doveroso da parte mia evidenziare le “inesattezze” di alcuni passaggi virgolettati, nelle more dell’auspicato desiderio comune, di un completo e ampio confronto nelle “sedi opportuni”.

 

Nell’attesa della democratica individuazione di tali sedi : una riunione di maggioranza, che alcuni componenti della lista Rosa Arcobaleno hanno già richiesto ( del resto lo stesso Vice Sindaco , in seno all’ultimo Consiglio Comunale, inneggiava ad una verifica di maggioranza rispetto al “destino” dell’Assessore al Bilancio reo di aver asserito verità inconfutabili), o il Consiglio Comunale con presenza dei vertici del PD, ove affrontare in modo approfondito e circostanziato gli argomenti oggetto di diffusione giornalistica, mi limiterò a riportare ordine nelle confuse affermazioni della lista Rosa Arcobaleno (o di una parte di essa).

 

In base a quanto scritto, ritengo sia logico supporre che, in riferimento ai tre argomenti : TARI, MUTUI, MEF, le accuse e le offese nei miei confronti sia state formulati dagli tutti componenti della lista Rosa Arcobaleno che, almeno fisicamente, erano presenti nelle riunioni di maggioranza, di Giunta e nelle Assisi e che quindi, “troppe volte” mi avrebbero sentito pronunciare discorsi di discolpa e di scarico di responsabilità. E’ un dato da cui non si può prescindere, nell’individuazioni delle singole responsabilità.

Premettendo che per mia forma mentis, per mio costume, per mio rigore professionale l’assunzione “piena” di responsabilità è stata una costante di vita, accanto alla continua ricerca della veridicità dei dati; che cercare di discolparmi a danno di terzi non è mai rientrata nelle mie “scelte amministrative” nemmeno quando “ gli altri” erano pienamente consapevoli degli errori commessi, ma non altrettanti pronti ad ammetterli, vorrei ricordare a chi ha sufficiente dignità intellettiva che: in merito alla TARI, la conferenza stampa di chiarimento, tenuta in tandem con la Sindaca, con affermazioni congiunte perché “vere”, era stata concordata in sede di riunione di maggioranza.

 

In riferimento ai mutui, non esiste nessuna personale pubblica dichiarazione di discolpa, di contro, ho difeso l’operato in Consiglio, e mi sono fatto carico delle memorie difensive da consegnare ai legali che per conto dell’Ente hanno presentato istanza presso il Consiglio di Stato ottenendo parere favorevole nel merito. L’imprevedibile, quanto assurdo intervento del TAR Lazio con una sentenza non di merito, non toglie merito all’azione precedente.

Ma, a questo punto, vale la pena precisare alla cittadinanza, per amore di verità e non per evidenziare demeriti altrui, che in seno alle riunioni di maggioranza, è stata presa la decisione di richiedere,alla Cassa Depositi e Prestiti, dei mutui per opere previste per l’anno 2015 di € 1.150.000,00 e di anticipare quelli previsti per l’anno successivo per € 1.750.000,00; importi che il sottoscritto, in prima battuta riteneva “poco proponibili” nonostante i mutui fossero a tasso zero per i primi 5 anni e che solo dopo aver ottenuto “ampie assicurazioni verbali” da parte dell’ufficio di Ragioneria, poi dimostratasi nei fatti invece inesatte, ha acconsentito all’accensione dei “mutui incriminati”.

Rispetto alle esplicite verità finanziare dell’Ente, riportate dall’Assessore al Bilancio in seno all’ultimo Consiglio Comunale, i colleghi di maggioranza, non possono NON RICORDARE, che in seno alle riunioni di maggioranza più volte ho palesato la ferma intenzione di procedere a comunicazione ufficiale della situazione legata al recupero da parte del MEF e quindi “il tentativo di basso livello” di spostare l’attenzione su un presunto avvicinamento ai componenti della minoranza per fornire una dichiarazione ed una verità che era già nelle mie volontà di comunicare in Consiglio, è solo un espediente che si ripercuote negativamente su chi azzarda tali illazioni e non su chi le riceve.

 

Senza voler proseguire nel gioco al massacro innescato da alcuni componenti della lista Rosa Arcobaleno sulla detenzione delle maggiore colpe e responsabilità, sarebbe però interessante capire la vera motivazione della scenografica veemenza con cui il Vice Sindaco ha tentato di interrompere le comunicazioni specifiche che l’Assessore al Bilancio stava elargendo nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale –dicasi dati contabili veri- così come sarebbe altresì interessante capire chi avrebbe potuto essere danneggiato dalle “verità rivelate” e chi ne avrebbe tratto beneficio dalla omissione.

Esiste una sostanziale differenza tra chi profetizza “opportuni soluzioni al problema” e chi i “problemi preannunciati “ li aveva previsti e più volte ribaditi nelle sedi opportuni, ed è la conoscenza profonda ed approfondita della materia trattata grazie alla quale il “referente del determinato organico” ha potuto e VOLUTO sempre assumere la “responsabilità politica ed amministrativa” .

Sergio Ruggiero Consigliere comunale del Gruppo “La Nuova Primavera” ha inviato stamattina, con protocollo 13259, una interrogazione al sindaco Monica Sabatino ed a tutti i consiglieri comunali.

 

Eccola:

“Al Sindaco del Comune di Amantea prof.ssa Monica Sabatino

Epc a tutti i Consiglieri Comunali del Comune di Amantea

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta. Integrazione alla richiesta prot. 13173 del 19.09.2016.

 

Lo scrivente Consigliere comunale integra la precedente interrogazione con un altro punto di domanda, sempre riferito alla questione della depurazione fognaria.

Nel corso del medesimo Convegno organizzato dalla CGIL sulla depurazione, il Sindaco di Nocera Gigliotti ha dichiarato che il comune di Amantea avrebbe accumulato un debito di 3.156.000 euro, a fronte di versamenti effettuati per “sole” 896.000 euro.

 

Inoltre, sempre secondo il Sindaco Gigliotti, Amantea dovrebbe e Nocera la somma di 444.000 Euro per via delle spese di funzionamento degli impianti di sollevamento delle stazioni n 12, 13, 14 e 15, per il quadriennio 2009-2014”.

Conclude, poi, il consigliere Sergio Ruggiero manifestando la sua viva preoccupazione sulla situazione debitoria del comune e scrivendo :

“Lo Scrivente chiede nel merito una risposta che chiarisca questa importante situazione debitoria la quale, se confermata, mette in discussione tutta l’impalcatura contabile dei bilanci approvati da Codesta Maggioranza e minaccia di fatto la sostenibilità finanziaria dell’Ente.

Amantea 27.09.2016                                    Cordialmente Sergio Ruggiero”

Pubblicato in Primo Piano

Ormai è a tutti evidente (anche se gli amministratori comunali tentano di negarlo) che Amantea è prossima al dissesto.

Escono debiti da tutte le parti.

Anche se l’amministrazione cerca in tutti i modi di nasconderli.

 

Dei debiti con il comune di Nocera Terinese abbiamo riferito.

In questo articolo vi evidenziamo i debiti con la Ge.ri.ca scarl di cui al precedente articolo.

 

A nulla è valso nascondere il verbale di cui abbiamo già detto.

E tutta grazie al dr Andrea Ianni Palarchio che ci ha partecipato la allegata sentenza del TAR Veneto.

 

Con sentenza n 660/2016 la prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto ha statuito l’obbligo del Comune di Amantea di pagare al Curatore del Fallimento GE.R.I.CA. s.c. a r.l. "la somma di € 201.516,46 oltre interessi per ritardato pagamento ex artt. 29¬30 D.M. 19.04.2000 n° 145 fino al saldo effettivo e spese del presente procedimento che liquida in complessivi € 2.249,00 di cui € 338,00 per spese esenti, € 811,00 per diritti ed € 1.100,00 per onorario, oltre accessori di legge.

 

Si tratta della esecuzione della sentenza con la quale il Tribunale di Rovigo ha ingiunto al Comune di Amantea di pagare il saldo delle prestazioni relative al servizio di conduzione, manutenzione, controllo e custodia degli impianti di depurazione e sollevamento della rete fognaria.

Parliamo sempre del depuratore di Nocera Terinese.

Il ricorso è pervenuto in decisione alla Camera di Consiglio dell’8 giugno 2016 e l’amministrazione comunale non solo non i è costituita in giudizio ma non ha inviato alcuna comunicazione per smentire, in fatto, la pretesa attorea.

Ed allora la condanna.

 

Ed oltre alle somme sopra evidenziate anche la condanna per il Comune di Amantea del pagamento delle spese di giudizio, liquidate in complessivi € 2.000,00 oltre oneri accessori.

Il Tribunale amministrativo Veneto ha ordinato al Comune di Amantea, in persona del Sindaco pro tempore, di dare esecuzione al decreto ingiuntivo del Tribunale di Rovigo, n. 752/12, datato 8.08.2012 e depositato il 9.08.2012, in epigrafe indicato, nel termine di quaranta giorni decorrenti dalla notificazione o comunicazione in via amministrativa della presente sentenza ed ha altresì disposto che in caso di mancata esecuzione, nel termine predetto, nomina sin d’ora quale Commissario ad Acta il Segretario generale del Comune il quale dovrà provvedere agli adempimenti sostitutivi, dietro presentazione di specifica istanza dell’interessato, entro l’ulteriore termine di trenta giorni dalla ricezione della predetta istanza;

 

Ed ecco la sentenza integrale.

 

TAR VENETO

 

SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 333 del 2016, proposto da:

Fallimento Gestione Risorse Idriche Calabria S.C. A R.L., rappresentato e difeso dagli avv. Valerio Migliorini, Alessandra Sichirollo, Antonella Pietrobon, con domicilio eletto presso Antonella Pietrobon in Venezia, San Polo, 2988;

contro

Comune di Amantea;

 

per l'ottemperanza del decreto ingiuntivo del Tribunale di Rovigo, n. 752/12 Ing., n. 1821/12 R.G.A.C. n. 4490 Cron, n. 1100/12 Rep dell'8.8.2012, passato in giudicato per mancata opposizione, con il quale il predetto Tribunale ha ingiunto al Comune di Amantea di pagare al Curatore del Fallimento ricorrente le somme dovute.

 

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l 'art. 114 cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 8 giugno 2016 il dott. Nicola Fenicia e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Con il presente ricorso per ottemperanza il Fallimento GE.R.I.CA. s.c. a r.l. espone che:

Con ricorso ex artt. 633 e ss. c.p.c. datato 23.07.2012 e depositato il 2.08.2012, il Fallimento Ge.R.I.Ca. s.c. a r.l. aveva chiesto al Tribunale di Rovigo che venisse ingiunto al Comune di Amantea di pagare il saldo dovuto dal predetto Comune per prestazioni relative al servizio di conduzione, manutenzione, controllo e custodia degli impianti di depurazione e sollevamento della rete fognaria;

 

Con decreto ingiuntivo n. 752/12 Ing., n. 1821/12 R.G.A.C., n. 4490 Cron., n. 1100/12 Rep., datato 8.08.2012, depositato il 9.08.2012, il Tribunale di Rovigo ha ingiunto al Comune di Amantea di pagare al Curatore del Fallimento GE.R.I.CA. s.c. a r.l. "la somma di € 201.516,46 oltre interessi per ritardato pagamento ex artt. 29¬30 D.M. 19.04.2000 n° 145 fino al saldo effettivo e spese del presente procedimento che liquida in complessivi € 2.249,00 di cui € 338,00 per spese esenti, € 811,00 per diritti ed € 1.100,00 per onorario, oltre accessori di legge";

 

Detto decreto ingiuntivo è stato notificato al Comune di Amantea il 14.09.2012;

 

II Comune di Amantea non ha proposto opposizione avverso il predetto decreto ingiuntivo, che quindi è passato in giudicato;

Decorso il termine di 120 gg. dalla notifica dei titolo esecutivo, il Fallimento GE.R.I.CA. s.c. a r.l. ha intimato precetto senza esito alcuno, non avendo a tutt'oggi il Comune di Amantea provveduto a pagare neppure parzialmente le somme di cui al predetto decreto ingiuntivo;

Il Fallimento GE.R.I.CA. s.c. a r1. ha nuovamente notificato il decreto ingiuntivo in forma esecutiva con il decreto ex art. 647 c.p.c. che ne dichiarava l'avvenuto passaggio in giudicato, notifica perfezionatasi il 10.07.2015.

Ciò premesso il ricorrente chiede che sia ordinato al Comune di Amantea di eseguire il ridetto decreto ingiuntivo ordinando allo stesso il pagamento della somma totale in ricorso determinata di € 201.516,46, oltre interessi e spese legali liquidate con il predetto decreto, e qualora occorra conclude per la nomina di un Commissario ad Acta che proceda come per legge.

 

Il Comune di Amantea non si è costituito in giudizio.

Il ricorso è pervenuto in decisione alla Camera di Consiglio dell’8 giugno 2016.

Il ricorso deve essere accolto, non essendosi l’amministrazione comunale costituita in giudizio né avendo inviato alcuna comunicazione per smentire, in fatto, la pretesa attorea.

Da rilevare, infatti, che ai sensi dell’art. 112, comma 2, lett. c), c.p.a., è ammissibile il giudizio di ottemperanza per i decreti ingiuntivi non opposti o confermati in sede di opposizione (Cons. St., sez. V, 20 aprile 2012, n. 2334). Il decreto ingiuntivo non opposto, in quanto definisce la controversia al pari della sentenza passata in giudicato, essendo impugnabile solo con la revocazione o con l’opposizione di terzo nei limitati casi di cui all’art. 656 c.p.c., ha infatti valore di cosa giudicata anche ai fini della proposizione del ricorso per l’ottemperanza (Cons. St., sez. V, 8 settembre 2011, n. 5045).

Ciò stante, il Collegio deve affermare l’obbligo del Comune di Amantea di dare integrale esecuzione al decreto ingiuntivo del Tribunale di Rovigo, n. 752/12, datato 8.08.2012 e depositato il 9.08.2012, con il quale veniva ingiunto il pagamento della somma di € 201.516,46 oltre interessi per ritardato pagamento ex artt. 29 - 30 D.M. 19.04.2000 n° 145 fino al saldo effettivo e spese del procedimento d’ingiunzione.

Per le superiori considerazioni il Comune di Amantea va dunque condannato al pagamento della predetta somma comprensiva degli interessi legali fino al soddisfo e delle spese legali del procedimento d’ingiunzione entro il termine di quaranta giorni dalla notificazione o comunicazione in via amministrativa della presente decisione.

Per l’ipotesi di ulteriore inadempienza alla scadenza del termine assegnato si nomina sin d’ora quale Commissario ad acta il Segretario generale del Comune il quale dovrà provvedere agli adempimenti sostitutivi entro l’ulteriore termine di trenta giorni, decorrente dalla richiesta della parte.

Il commissario ad acta al momento del suo insediamento dovrà verificare ovviamente se il Comune di Amantea abbia adempiuto.

Le spese del giudizio di ottemperanza vanno poste a carico dell’amministrazione nella misura indicata in motivazione.

P.Q.M.

 

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Prima) definitivamente pronunciando sul ricorso in esame:

Ordina al Comune di Amantea, in persona del Sindaco pro tempore, di dare esecuzione al decreto ingiuntivo del Tribunale di Rovigo, n. 752/12, datato 8.08.2012 e depositato il 9.08.2012, in epigrafe indicato, nel termine di quaranta giorni decorrenti dalla notificazione o comunicazione in via amministrativa della presente sentenza;

in caso di mancata esecuzione, nel termine predetto, nomina sin d’ora quale Commissario ad Acta il Segretario generale del Comune il quale dovrà provvedere agli adempimenti sostitutivi, dietro presentazione di specifica istanza dell’interessato, entro l’ulteriore termine di trenta giorni dalla ricezione della predetta istanza;

condanna il Comune di Amantea al pagamento delle spese di giudizio, spese che liquida in complessivi € 2.000,00 oltre oneri accessori.

 

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Venezia nella camera di consiglio del giorno 8 giugno 2016 con l'intervento dei magistrati: Maurizio Nicolosi, Presidente, Alessio Falferi, Primo Referendario, Nicola Fenicia, Primo Referendario, Estensore

Pubblicato in Cronaca

Il sindaco di Nocera terinese Fernanda Gigliotti ha elencato i veri debiti di Amantea, Belmonte Calabro e Falerna

Parliamo, ovviamente, dei veri debiti relativi al mega impianto di depurazione di Nocera Terinese.

E’ un fiume in piena Fernanda Gigliotti quando prende la parola nel convegno dibattito sul mare svoltosi ad Amantea.

Parla per quasi mezz’ora al punto da essere sollecitata a concludere da Adriano Mollo nella sua funzione di moderatore.

Impossibile fare una sintesi di quanto ha detto, dichiarato e denunciato.

Lo faremo se possibile per argomenti.

Cominciamo da quello più rilevante per la novità rispetto ai dati negati dai comuni facenti parte del mega depuratore e soprattutto perché interessa tutti i cittadini dei comune di Amantea, Belmonte Calabro e Falerna e Nocera Terinese che a breve saranno chiamati al loro pagamento.

In sette anni ( e fatti salvi interessi , spese legali e rivalutazione monetaria ed accessori derivanti dai processi penali ed amministrativi in corso) dal 29 maggio 2009 al 39 giugno 2016 il depuratore è costato 6.846.617,91 euro.

Parliamo cioè di 978.088 euro all’anno.

Ma andiamo ai dati debitori

Il sindaco Gigliotti ha dichiarato che il comune di Amantea ad oggi ha un debito di 3.156.000 euro( ha pagato solo 896.000 euro); il comune di Belmonte Calabro ha un debito di 560.000 euro ( ha pagato solo 129.000 euro); il comune di Falerna ha un debito di 254.000 euro( ha pagato solo 89. 000 euro); il comune di Nocera ha un debito di 1.238.000 euro.

E parliamo delle sole spese di funzionamento dell’impianto di depurazione, a parte, cioè, i costi delle spese degli impianti di sollevamento delle stazioni n 12, 13, 14 e 15 che in 4 anni ( dal 2009 al 2014) ammontano a 444.000 euro.

Si tenga conto che i comuni di Belmonte calabro ed Amantea pagano i costi degli impianti si sollevamento ( e la relativa manutenzione) delle stazioni fino alla numero 12.

Un gestione impossibile per un comune che è in default

Ancora più inaccettabile è che il comune di Nocera terinese debba pagare anche la depurazione della pioggia di Amantea.

Inaccettabile inoltre è che il mare sia di tutti ma il costo della sua pulizia debba essere pagato solo dagli abitanti dei comuni costieri.

Ora resta il problema della copertura del debito verso Nocera Terinese , ieri non contestato, e che dovrà essere coperto dal comun di Amantea per ben 3.156.000 euro .

Il fatto resta all’attenzione delle minoranza di Amantea, ieri presente solo con il consigliere Sergio Ruggiero, che sicuramente provvederà a chiedere se sia stato registrato nel bilancio comunale degli ultimi anni o se dia luogo a debiti fuori bilancio.

BANNER-ALTO2

Follow us on Facebook!

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy