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sangueL’Avis (Associazione volontari italiani sangue) comunale di Lago ha organizzato domenica 4 ottobre una raccolta di sangue, dalle 8 alle 12, nella propria sede di via Mazzini, n. 1. La donazione può essere prenotata chiamando al numero di telefono 0982.454865. L’iniziativa è promossa in occasione del Giorno del Dono 2020.

L’associazione lancerà anche la campagna di promozione della gratuità del vaccino antinfluenzale per i donatori di sangue ed emocomponenti. La disponibilità di vaccinazione gratuita per i donatori di sangue ha contribuito, all’inizio del 2019, a diminuire le carenze di sangue comuni nel periodo del picco influenzale.

La sede dell’Avis di Lago, inoltre, resta aperta tutti i giorni, dalle 14 alle 19, grazie ai volontari di servizio civile per raccogliere le dichiarazioni di volontà per la donazione di organi. L’associazione sta anche sostenendo l’AISM nell’offerta delle mele i cui fondi raccolti saranno utilizzati per la ricerca sulla sclerosi multipla. Dal 2 al 4 ottobre sarà allestito uno stand in piazza Matteotti e i volontari saranno presenti per tutta la giornata.

“Anche quest’anno l’Avis di Lago c’è – dichiara il presidente Matteo Runco – nonostante le difficoltà del periodo dovuto alla diffusione del coronavirus, abbiamo scelto di continuare ad essere presenti come punto di riferimento per donatori e cittadini. Invitiamo tutta la comunità a partecipare alle nostre iniziative e soprattutto a donare il sangue”.

                                                                                                                      2 ottobre 2020

Pubblicato in Primo Piano

avisamaNella giornata di domenica 3 maggio 2020, a Campora San Giovanni presso i locali dell'Avis cittadina, in via Abruzzo n 1, avrà luogo un evento straordinario di donazione di sangue. 

In ottemperanza alle disposizioni di contrasto al COVID – 19, sarà possibile, contattando il recapito telefonico 3293952339, fissare un appuntamento, così da evitare l’ affollamento degli ambienti.

Il sangue che scorre nelle vene di ciascuno di noi è una risorsa vitale anche per gli altri, che permette di salvare vite umane e aiutare la gente a vivere di più e meglio. 

Purché sicuro e gratuito. 

Lo ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che celebra il tema della donazione con una giornata nazionale il 14 giugno e punta il dito verso l’obiettivo da centrare: coprire il fabbisogno di sangue ed emoderivati esclusivamente con donazioni non retribuite e volontarie.

Pubblicato in Campora San Giovanni

avisamanteaL'Avis di Amantea fa un appello a tutta la popolazione nepetina, serve sangue per la Calabria e per L'Italia intera.

L 'Avis di Amantea organizza per domenica 15 marzo, dalle ore 8.00 alle ore 12.00, presso nuova sede di via Garibaldi, immediatamente sopra la biglietteria di Trenitalia, una raccolta del sangue.

Nella locandina viene autorizzata di fatto l'uscita dalle proprie abitazioni, solo il tempo necessario per la donazione del sangue.

L'associazione, sul territorio da sempre pronta ad organizzare non solo giornate di donazione di sangue, ma anche promotrice di attività sociali e di supporto alle principali manifestazioni del paese, si augura una massiccia adesione. 

Amantea ha una storia di donatori importanti, e sono sicuri che in questo momento di grande difficoltà per il paese intero, Amantea risponderà presente alla necessità di donazione.

L'associazione, tuttavia vuole ricordare, che è possibile non solo donare nella giornata di domenica 15 marzo, presso la propria sede, ma anche vi è la possibilità di donare il proprio sangue presso il centro trasfusionale di Paola, il riferimento è il Dott. Renda.

Pubblicato in Cronaca

2e1Si è svolto Sabato mattina presso il “Campus Temesa – Francesco Tonnara” il primo convegno dal titolo “Perché essere donatori?

 

Informazione e formazione”, organizzato da Avis Amantea e rivolto agli studenti delle classi 5° dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Liceo - Ipsia -Itc -Iti”, e avente come fine la sensibilizzazione delle fasce più giovani all’importanza della donazione del sangue, della sua promozione e del volontariato.

 

A dare il benvenuto alla platea il neopresidente dell’associazione amanteana Alfio Franco, che dopo un breve excursus sull’AVIS Comunale e i suoi 11 anni di attività nel comprensorio, presenta i relatori del convegno e modera il dibattito. Il primo ad intervenire è il presidente di Avis Regionale Calabria dr. Rocco Chiriano, che concentra il suo intervento sull’importanza che ha a livello sociale il volontariato e la cittadinanza attiva, ricordando ai giovani, avendo lui stesso un bagaglio culturale e di esperienza multigenerazionale, quanto fosse difficile decenni fa l’approvvigionamento del sangue, molto spesso fondamentale per il prosieguo della vita di un nostro prossimo, con tutte le relative difficoltà a livello sanitario nel gestire anche il più semplice degli interventi. Il superamento di questo status sociale è dovuto per l’appunto all’impegno e alla dedizione degli innumerevoli volontari e delle associazioni che, con le proprie energie e senza nulla in cambio, hanno diffuso la cultura del dono e sono stati rimedio per chiunque volesse compiere questo importante gesto d’amore.

A seguire l’intervento del Dott. Michelangelo Iannone, responsabile dell’Udr dell’AVIS di Catanzaro nonché ricercatore del CNR, che ha esposto agli studenti in modo più tecnico e specifico quelle che sono le varie fasi della donazione durante la raccolta, con particolare attenzione a quelli che potrebbero essere i dubbi e le paure di chi si avvicina per la prima volta, perplessità per giunta immotivate, in quanto la donazione del sangue è il processo sanitario in assoluto più sicuro e più normato nella legislazione italiana, a tutela in primis del donatore e in secondo luogo del ricevente.

Il tutto avviene in locali sanitari a norma e costantemente controllati dagli enti preposti e gli operatori (medici e infermieri) sono professionisti con pluriennale esperienza, che si dedicano al donatore con dedizione e cura. A chiudere il convegno è il Prof. Francesco Zinno, neodirettore del Centro Trasfusionale di Cosenza, precedentemente professore presso l’Università di Roma Tor Vergata e dirigente medico presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, centro d’eccellenza in Europa. Il professore, che ha completato il quadro illustrando dettagliatamente quello che è il lavoro dei centri trasfusionali nei vari step della lavorazione delle sacche raccolte e i vari utilizzi degli emoderivati (da ogni sacca si estraggono 3 componenti che possono essere successivamente trasfusi a pazienti diversi in base alle loro esigenze cliniche), ha tenuto particolarmente a sottolineare l’importanza a livello sanitario e sociale, nonché fondamentale per la sopravvivenza, l’efficienza e la qualità dei nostri centri ospedalieri, dell’avere un costante e sufficiente rifornimento di sacche, necessarie oltre che per svolgere le prestazioni di routine, a contenere i costi di spesa sanitaria a carico della nostra regione. Bisognerebbe infatti sottolineare che la sanità in Calabria non versa nel migliore stato logistico-strutturale, ma se il primo impegno nel migliorare non parte dai cittadini, allora siamo destinati a perire lentamente sotto una pesante burocrazia a cui poco importa delle singole esigenze del territorio. Viviamo sotto la costante pressione della chiusura dei centri, e rifornire i nostri ospedali di sangue è uno di quei passaggi così sottovalutati ma tecnicamente fondamentali per permettere la sopravvivenza e anche l’ampliamento dei servizi ospedalieri: più sangue significa anche più possibilità di interventi chirurgici.

 

A dibattito terminato la mattinata è proseguita con la premiazione del concorso fotografico dal titolo: “Il Rosso non ha prezzo” al quale hanno partecipato vari studenti.

La foto vincitrice, scattata da Chiara Stella in rappresentanza della 5^ A Liceo Scientifico, rappresentava due rose rosse, una vigorosa e l’altra appassita: quest’ultima prendeva linfa vitale dalle goccioline di rugiada che scendevano da quella vigorosa, chiara metafora sull’importanza del dono.

La 2^ classificata è stata la foto scattata da Rosy Motta della 5^A - I.T.C. “Mortati”, mentre la 3^ classificata è stata scattata da Alfredo Petrungaro in rappresentanza della 5^ O - I.P.S.I.A.

A chiudere la giornata l’intervento del Prof. Francesco Calabria, dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore sopra citato, il quale ha sottolineato l’importanza e la necessità di adeguamento della scuola italiana a giornate formative di questo tipo, in collaborazione con associazioni come l’Avis Amantea, che fanno dell’attivismo e del volontariato una ragione di vita, di crescita e di integrazione sociale.

avisAuguri per il nuovo anno scolastico a tutti i giovani Studenti, ai Dirigenti scolastici, ai Docenti e a quanti operano nel mondo della Scuola.

 

Non c’è un ambito più idoneo di quello della Scuola nel quale favorire l’acquisizione di abilità e competenze perché i giovani siano capaci di decidere autonomamente, in libertà e assumere le proprie responsabilità anche verso i problemi di rilevanza sociale tra cui la donazione di sangue.

Pertanto, l’AVIS ha scelto da molto tempo di operare con le scuole per costruire insieme ai ragazzi un nuovo percorso di educazione alla solidarietà.
Promuovere nei giovani la solidarietà agita percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. I giovani, protagonisti del futuro e speranza del domani, sono persone curiose e sensibili con capacità ed attitudini che vanno scoperte e stimolate in percorsi che permettono loro di mettere alla prova se stessi, per scoprire il mondo attorno e individuare le sfere in cui si possono esprimere al meglio. E’ nel volontariato e, quindi anche nell’AVIS, che qualsiasi giovane potrebbero trovare una risposta al bisogno di stare assieme e di vivere esperienze formative che lo aiutano a crescere interiormente, ricercare certi valori fondanti e fondamentali nella Vita di ogni essere umano, il rispetto per la vita, rispetto per gli altri, la solidarietà, l’amicizia, l’altruismo; valori che purtroppo, nella nostra società, legata più al consumismo, si stanno ormai perdendo.

L’Avis, attraverso il suo quotidiano operare intende mostrare ai giovani che è nella solidarietà agita e vissuta il modo arricchente di stare insieme e l’occasione che porta a vivere la cittadinanza in un ottica di sviluppo delle abilità e competenze pro sociali. Pertanto, l’Avis e la Scuola, con le Istituzioni, in continuità con la famiglia, e nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali ed educativi, possono costruire una cultura educativa basata sul senso del civismo e aiutare le nuove generazioni a fare un uso costruttivo del tempo libero.
L’Avis, sempre attiva nella promozione del concetto di salute unito a quello di solidarietà, con i suoi interventi con studenti e docenti può contribuire anche ad arricchire l’offerta formativa complessiva della Scuola, promuovendo riflessioni sugli stili di vita da adottare per star bene e favorendo comportamenti solidali nei ragazzi attraverso la cultura del dono.

Attraverso la diffusione di materiale informativo e divulgativi sulla donazione quale opportunità di medicina preventiva e sul Sevizio Civile quale espressione del diritto/dovere di cittadinanza e di strumenti didattici di supporto per gli insegnanti finalizzati alla costruzione di itinerari formativi di orientamento alla solidarietà, cittadinanza e alla responsabilità sociale, quali presupposti per avvicinare i giovani alla cultura del dono, nonché coinvolgendo le famiglie in una programmazione coordinata di percorsi di educazione alla cittadinanza democratica e solidale in ambito Scuola Famiglia per favorire i rapporti tra insegnanti, genitori e giovani possiamo meglio raggiungere l’ambizioso obiettivo di avere dei futuri cittadini sensibilizzati, disponibili all’aiuto, educati alla cittadinanza e alla solidarietà, che esaltando il valore della vita e il rispetto del prossimo privilegiano un aspetto: “il dono del sangue”; donne e uomini che siano lievito in una società, la nostra, quella calabrese, migliore e più vicina ai valori che l’Avis da oltre ottanta anni ha assunto nella propria missione, e, quindi, autentica risorsa non solo per la sanità calabrese ma per tutta la comunità civile.


 

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