BANNER-ALTO2
A+ A A-

Vicende kafkiane di Amantea!

La storia.

L’Enel di Catanzaro in data 16 luglio 2015 ha chiesto giudizialmente al comune di Amantea per forniture di energia elettrica risalenti a prima del 26.5.2009 la somma di euro 446.268,27 oltre interessi di mora.

La ragioniera comunale dottoressa Maercuri contesta il debito ed afferma che il comune di Amantea ha pagato

Non solo, ma il decreto ingiuntivo emesso a carico del comune di Amantea non fa riferimento a fatture o note dalle quali è possibile ricostruire l’eventuale e reale esistenza del debito ed accertarne la reale entità

Ci si chiede,a tal punto, come sia possibile che da un lato l’Enel possa chiedere somme non dovute e come il Tribunale possa dare esecuzione ad un atto ingiuntivo ingiustificato

Da qui l’incarico all’avvocatessa Rosaria Zaccaria

La comunità ha appreso la notizia con sorpresa e curiosità ed attende gli esiti del procedimento per sapere chi dei due abbia o meno ragione e si chiede chi al tempo fosse il revisore dei conti al comune di Amantea.

Ci chiediamo anche cosa abbia visto( o non visto) la Corte dei Conti

Vi faremo sapere

Pubblicato in Politica

Sono tanti gli amanteani che si lamentano del fatto che Telecom ed Enel fanno come gli pare, posando in ogni dove reti telematiche sotterranee probabilmente senza nemmeno depositare il progetto presso gli uffici comunali, così che un qualche domani che si dovrà eseguire una rete urbana si creeranno problemi alla rete internet.

Molti si lamentano dei fossi lasciati aperti per giorni e giorni con danni alle sospensioni ed ai bracci delle ruote delle auto

Molti, infine si lamentano dell’impianto di armadi ed oggi di specifiche forniture autonome di energia elettrica di prossimità.

A chi si lamenta viene detto che si tratta di futuro e che il futuro non può essere fermato

Ma c’è chi si lamenta.

Ecco una nota pervenutaci:

“Con la scusa della tecnologia necessaria, in questi giorni, ad Amantea, stanno piantando tanti nuovi alberi, pardon paletti, con la scritta Enel affiancandoli a preesistenti armadi Telecom.

Vista così non sembrerebbe niente di strano, ma guardiamo il fenomeno da un'altra angolazione.

Se un onesto cittadino deve avere tutti i permessi prima di realizzare un qualsiasi manufatto abitativo ,compreso il parere della sovrintendenza alle belle arti (che giustamente verifica sia l’impatto ambientale che estetico) come mai questi obbrobri sfidano tutte le leggi dell’estetica e del buon senso senza problemi?

Evidentemente da queste parti siamo ancora considerati con l’anello al naso.

A prescindere dal fatto che un aggeggio del genere in seguito diventa una servitù per il proprietario dell’immobile adiacente e quindi arreca un danno non indifferente.

Per non parlare del danno arrecato ai marciapiedi, costati tanti soldi ed alle stesse strade dove l’asfalto poi verrà rimesso in modo approssimativo, se mai verrà rimesso

I cittadini sono inermi, subiscono passivamente per quieto vivere, e questo non è giusto”.

Si! Siamo d’accordo se un cittadino viene controllato quando fa un allaccio alla rete fognante perché non dovrebbe esserlo la Telecom e l’Enel?

Se viene creata una servitù perché Telecom ed Enel non dovrebbero essere assoggettati alle regole di tutti? Sono forse così speciali da muoversi al di sopra se non al di fuori della legge?

In verità ad Amantea molte cose sono possibili e le leggi sono rispettate da taluni solo per un fatto di etica, di cultura , non certamente per timore di essere contravvenzionati.

D’altro canto chi mai ha rispettato o rispetta la seguente norma del D.M. 05-11-2001che vi trascriviamo ?

3.4.6 Larghezza del marciapiede

La larghezza del marciapiede va considerata al netto sia di strisce erbose o di alberature che di dispositivi di ritenuta. Tale larghezza non può essere inferiore a metri 1,50. Sul marciapiede possono, comunque, trovare collocazione alcuni servizi di modesto impegno, quali centralini semaforici, colonnine di chiamata di soccorso, idranti, pali e supporti per l'illuminazione e per la

segnaletica verticale, nonché‚ eventualmente per cartelloni pubblicitari (questi ultimi da ubicare,

comunque, in senso longitudinale alla strada). In presenza di occupazioni di suolo pubblico localizzate e impegnative (edicole di giornali, cabine telefoniche, cassonetti ecc.) la larghezza

minima del passaggio pedonale dovrà comunque essere non inferiore a metri 2,00.

Pubblicato in Politica

I carabinieri di Lamezia Terme, insieme a tecnici Enel, hanno compiuto una serie di controlli in esercizi commerciali per accertare eventuali furti di energia elettrica.

Al termine dei controlli sono stati arrestati e posti ai domiciliari i titolari di una pizzeria, di un pub e di un bar.

I tre avevano apposto un magnete artigianale, acquistato su internet, sopra al contatore Enel alterando il consumo e facendolo risultare minore rispetto a quello reale. (ANSA).

Ci siamo chiesti: possibile che i carabinieri ed i tecnici dell’Enel vadano a colpo sicuro?

È di tutta evidenza quanto sia logico e possibile.

Basta un software che valuti i consumi medi di una attività del genere e li confronti con i consumi reali

Dove la forbice crea sospetti si interviene.

E per lo più a colpo sicuro!

Pubblicato in Lamezia Terme

Il trucco è ormai diffusissimo. Si piazza un magnete ( spesso al neodimio, liberamente in vendita di Ebay) sul contatore( non solo quello Enel, ma qualsivoglia) e si rallenta il suo movimento.

Sui contatori Enel a seconda della potenza del magnete si può modificare in diminuzione il consumo da poco meno del 50% a poco meno del 100%.

Sei persone sono state arrestate dai carabinieri a Tropea per furto di energia elettrica.

I controlli sono stati effettuati in circa 60 esercizi commerciali dal personale dell'Enel e dai carabinieri. Tra questi macellerie, bar, alimentari.

In quattro esercizi commerciali veniva utilizzato il magnete. Uno era nascosto in un profumatore per ambiente.

In alcuni casi i magneti erano poco potenti ed abbattevano i consumi del 47%. In altri magneti più potenti riduceva il consumo di circa il 95%.

Trovato anche un allaccio illecito alla pubblica rete elettrica.

Tra breve il processo.

In altri casi a seguito di patteggiamento le condanne sono state di sei mesi di reclusione e 200 euro di multa con pena sospesa.

Pubblicato in Vibo Valentia

Amantea. La zona di Via Vulcano è da alcuni giorni al buio. Limitatamente, è ovvio, alla illuminazione pubblica.

Sembra che l’Enel abbia interrotto la fornitura di un contatore al quale era allacciata la pubblica illuminazione della zona e che originariamente la fornitura si riferisse alla vecchia struttura che si trovava dove ora si trova il campus.

Insomma un fatto più amministrativo che tecnico, stando ad alcune voci

E secondo tali voci la questione si protraeva da tempo ( già da prima di Natale) fino a quando l’Enel ha detto basta.

Altre voci segnalano comunque un problema di sofferenza dell’ente comune nel pagamento dell’energia fornita alla città; una situazione non dissimile alla gran parte dei comuni italiani.

Sembra comunque che l’ente stia disponendo il pagamento degli arretrati della vecchia fornitura da cui il nuovo contatore e la regolarizzazione della situazione della zona.

Nel frattempo, comunque, gli elettricisti comunali stanno staccando alcuni organi illuminanti per ridurre il costo eccessivo.

La Calabria è una regione fondata sui debiti. I debiti sono equamente distribuiti tra gli enti pubblici e privati.
I debiti devono essere sempre disconosciuti e comunque non pagati

Oggi parliamo della Sorical:
La Sorical ha un credito dai comuni calabresi di almeno 200 milioni di euro. Per ottenerli ha provato a diffidare i comuni di ridurre la erogazione dell’acqua.
I comuni hanno proposto ricorso al Tar.
Il Tar ha chiesto agli esperti di valutare la quantità minima di acqua che la Sorical deve garantire.
Gli esperti prendono tempo ed intanto il TAR non decide.

Nel mentre l’Enel ha un credito verso la Sorical di circa 45 milioni di euro per forniture di energia mai pagate e blocca i conti della Sorical pretendendo il pagamento del debito.
La Sorical così rischia di non pagare i dipendenti
Strano, però. Perché mai la legge permette all’Enel di bloccare i conti della Sorical e non permette alla Sorical di bloccare i conti dei comuni inadempienti?

Pubblicato in Calabria
Pagina 2 di 2
BANNER-ALTO2

Follow us on Facebook!

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy