BANNER-ALTO2
A+ A A-

spiaggia coreca-3Il Consiglio chiederà a salvini i fondi per le spiagge sicure?

La voce corre per la città, ma non esiste alcuna certezza. Purtuttavia la somma eroganda a 10 comuni calabresi e pari a 42000 euro cadauno è fortemente appetibile tanto più per il nostro comune che come noto è in dissesto, che ha un organico di polizia municipale insufficiente, che ha una spiaggia lunghissima è praticata da un diecina di comuni  collinari, che non ha un commissariato e che ha una caserma di Carabinieri scarsamente dotata. Per questi motivi appare logica la convocazione di un consiglio ed anche logico e possibile un intervento del ministro dell, interno. E poi provare non nuoce.

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo

«All’inizio della prossima settimana, compatibilmente con i tempi tecnici necessari alla realizzazione e alla stampa dei vari supporti grafici necessari alla sua divulgazione, verrà pubblicato il calendario estivo degli eventi che allieteranno il soggiorno di turisti e vacanzieri.

 

Si tratta di un programma concepito tra cuore e ragione: da un lato la passione di chi vive il territorio ed è desideroso di farlo conoscere ed apprezzare, non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche da quello culturale; dall’altro l’ingessatura di un bilancio che di fatto ha eliminato i cosiddetti costi superflui, in primis i contributi destinati ad associazioni e comitati.

Tra questi due opposti, che sembrano inconciliabili, non si possono non notare i sorrisi e la voglia di fare di quelle persone che sono pronte comunque ad adoperarsi per donare un semplice sorriso».

«Da neo assessore al turismo posso dire di aver portato a compimento un viaggio nell’animo umano, incontrando tantissime difficoltà, ma anche la disponibilità della gente, pronta a sostituire al denaro l’impegno ed il sacrificio.

Ho potuto comprendere di persona la complessità in cui molti organizzatori sono costretti ad agire per inserire la propria data in quel programma estivo che da tempo immemore accompagna lo scorrere delle estati di Amantea e Campora San Giovanni.

Forse si dà tutto troppo per scontato, non considerando la fatica ed il tempo sottratto agli affetti che servono per dare forma alle cose».

«Gli alibi non mancano: dall’insediamento del nuovo esecutivo ad oggi è stato necessario oliare la macchina amministrativa e sarebbe puerile nascondersi dietro ad un dito dicendo che va tutto bene e che non ci sono problemi di alcun genere.

Non è così.

Amantea e Campora San Giovanni, il centro come le periferie, devono ritrovare la propria identità ed il proprio orgoglio.

Anche dal punto di vista turistico è necessario un cambio di rotta, facendo comprendere alla collettività che gli eventi devono camminare di pari passo con il varo di una politica dell’accoglienza seria e qualificata.

È questo il passaggio a cui cercherò di dare concretezza nel prossimo futuro, rilanciando anche alcune iniziative già note come il collegamento con le isole Eolie e valutando, eventualmente, l’inserimento di altre rotte.

Anche l’immagine della città, nel suo complesso, necessita di interventi decisi e concreti:

Amantea deve oggi lottare con mete e location che godono di un appeal decisamente più elevato. Dobbiamo dunque ricominciare a dire la nostra, partendo dal meglio che abbiamo: i negozi, il tessuto imprenditoriale, una produzione enogastronomica di altissimo livello, il volontariato, l’agricoltura, il mare, le colline, l’arte e la storia, un’industria ricettiva a cinque stelle, ma soprattutto una spiccata vocazione all’accoglienza che fa sentire l’ospite immediatamente amico.

In questo compito, arduo ma avvincente, c’è bisogno di tutti: ognuno è chiamato a fare la propria parte, senza preclusioni e senza concetti costruiti a monte.

Amantea è una realtà tra terra e cielo e gli unici confini sono rappresentati da chi non ha creduto prima in se stesso e poi nella terra in cui ha scelto di vivere.

Grazie a chi ha voluto che il cartellone estivo nascesse.

A chi ha detto di andare avanti senza esitazioni e a chi ha mostrato cedimenti di fronte alla mancanza di contributi pubblici.

Comprendo anche la loro posizione.

Gli ostacoli non sono di certo alle spalle, ma so di non essere sola a giocare una partita da cui non usciremo di certo sconfitti se impareremo a tendere la mano all’altro».

Pubblicato in Campora San Giovanni

Lo scorso anno Caterina Ciccia, intervistata quale commerciante amanteana e non quale amministratore, scriveva:

“E’ inutile prenderci in giro, l’estate da noi ( come in buona parte dei paesi tirrenici) si riduce agli ultimi 15/20 giorni di agosto .” 

E poi continuava” Ciò che manca sono gli investitori che seguono fiere ed eventi all’estero proponendoli poi alla città”.

Ed infine concludeva affermando che “Mancano attrattive che spingano villeggianti e turisti a recarsi in questo o quel paese per dei motivi specifici”

E, per dare un esempio, ricordava che“ E’ il caso di San Vito lo Capo diventato famoso per il suo festival del “cous cous” che ogni anno attira migliaia di visitatori. E potrei citare tanti altri paesi con eventi analoghi”.

 

Si può o meno essere d’accordo su quanto affermato, ma certo occorre apprezzare la consigliera che ha la correttezza, l’onestà ed il coraggio di dire la sua.

Di quanti altri si può dire altrettanto?

Ben pochi, molto pochi.

E, di certo, occorre riconoscere a Caterina di essere tra le poche ad aver compreso che non sono gli spettacoli giornalieri a dare notorietà ad Amantea e ad attrarre turisti.

 

Gli spettacoli è bene ricordarlo servono solo a spostare clienti da una parte all’altra del paese perché consumino pizzette, cornetti e birre!

Eppure tutte le amministrazioni si sono “ammazzate” in questa direzione.

Ma se il turismo è una cosa seria, e lo è, ed allora facciamoci delle domande serie!

Ma perché i turisti calabresi, italiani, europei, cinesi, russi od americani dovrebbero venire ad Amantea?

Per vedere il castello, la torre, il panorama che si può intravvedere dal pianoro sul quale insistono?

Per vedere la antica chiesa di San Francesco d’Assisi per la quale sono stati spesi circa 2 milioni di euro senza fare su di essa un seria ricerca storica?

Per il mare che spesso è sporco, e si vede, e spesso è sporco, anche se non si vede?

Per una spiaggia che viene sempre più a ridursi( vedi Acquicella) fino a mancare del tutto ( vedi Catocastro).

Per un centro storico che chiude anche i suoi viottoli ( vedi via Duomo nella zona delle Case Sciollate)

E potremmo continuare a lungo.

 

Ci siamo vantati di essere la perla del Tirreno solo perché c’era l’Arena Sicoli e la famosa Rassegna del Mediterraneo, perché c’era il lido Azzurro e le sue feste ed un centro storico ancora fruibile.

Ed ora di che cosa possiamo vantarci?

Su coraggio, che questa nuova amministrazione inizi un nuovo percorso che riporti in alto il nome di Amantea, cominciando a risolvere il problema dell’acqua e dei rifiuti ( quale turismo è possibile senza acqua e con i rifiuti per strada?), e cominciando a pagare i relativi costi usando i tributi relativi senza distrarli per altri fini, scopi, bisogni!

Provate a volare signori amministratori! A piedi non farete molta strada!

Pubblicato in Politica

La prima tappa sarà ad Amantea il15 luglio 2014

Segue dal 17 al 21 a Cosenza una “cinque giorni” americana di incredibile livello (che avrà come protagonisti, tra gli altri, artisti del calibro di John Patitucci, Danilo Perez, Brian Blade, David Binney e Logan Richardson),

E successivamente a Civita il 23 luglio 2014 i Balkanica

Il Festival sarà diretta artisticamente da SERGIO GIMIGLIANO con l’aiuto di ALESSANDRO DOMENICO GIMIGLIANO

Ufficio Stampa sarà diretto da FRANCESCA PANEBIANCO che si avvale dell’aiuto di LORENZO ALDO GIMIGLIANO

La Organizzazione     sarà dellaASSOCIAZIONE CULTURALE PICANTO sotto il coordinamento di GIUSEPPE PANEBIANCO

Addetta alle Pubbliche Relazioni MADDALENA PANEBIANCO, Delegato AGIS GIOVANNI GUAGLIARDI, Testi di FRANCESCA e MADDALENA PANEBIANCO, Ingegnere del suono ALESSANDRO GUIDO e Fotografi Ufficiali ANTONIO ARMENTANO (Coordinatore) FRANCESCO CISARIO, FABIO ORLANDI, ANTONIO CAPPELLANI

Staff sarà composto da          PIETRO GIMIGLIANO, ANTONELLA SPADAFORA, ALESSIO LAGANÁ, MARIA LAURA GIMIGLIANO, VANIA GATTO, ALESSIA CINTI, ANTONIO ADDUCA, DIEGO COSENTINO

Il 13° PEPERONCINO JAZZ FESTIVAL parte con TRIO DI ERIC REED.

Oltre 50 gli eventi in programma, con il coinvolgimento di ben 28 comuni.

In programma durerà fino alla metà di settembre.

Il Festival si avvale del contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria (progetto presentato a valere sull’avviso pubblico relativo agli eventi culturali storicizzati nell’ambito del POR Calabria FESR 2007/2013 – Asse V - Linea di intervento 5.2.3.1.), degli enti Parco Nazionale del Pollino e Parco Nazionale della Sila, di numerose amministrazioni comunali, di Confindustria Cosenza, AGIS e ANEC Calabria e con l’Alto Patrocinio dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America, dell’Ambasciata del Brasile e della Reale Ambasciata di Norvegia.

Il festival avrà come scenario il suggestivo scenario del Sagrato del Convento di San Bernardino

Alle ore 22.00 salirà sul palco il trio capitanato dal portentoso pianista Eric Reed.

L’ingresso è libero.

Nel corso della quale il super trio, che si esibirà in esclusiva assoluta per il PJF, eseguirà i più famosi standard della storia del jazz e alcuni brani tratti da “The Adventurous Monk” (ultimo atto della ricchissima discografia del pianista americano), come nella migliore tradizione del festival musicale più importante d’Italia, verrà dato spazio alla degustazione dei migliori vini calabresi a cura dei Sommelier professionisti dell’A.I.S. Calabria

Nei giorni 4, 5 e 6 settembre, sempre ad Amantea una “tre giorni” dedicata al I Meeting del Jazz Calabrese realizzata in stretta sinergia con l’attivissimo jazz club Pecora Nera diretto da Davide Marano.

Eric Reed

Quando si pensa allo swing, all’espressività più ardita, sofisticata ed elegante, ad una tecnica formidabile e ad un suono “da paura”, ci sono solo pochi pianisti al mondo che vengono in mente, ed uno di questi è sicuramente Eric Reed.

Bambino prodigio dalle profonde radici gospel (nato a Philadelphia, a soli cinque anni suonava nella chiesa battista del padre) e precoce talento pianistico (ascoltando Ahmad Jamal, Oscar Peterson, McCoy Tyner a tredici conosceva già tutti gli standard jazz), fu portato alla ribalta internazionale appena ventenne da Wynton Marsalis e ha collaborato, poi, con altri colossi del jazz quali Charlie Haden, Freddie Hubbard e Joe Henderson.

Proveniente direttamente da Umbria Jazz (laddove si è esibito nei giorni scorsi al fianco di un colosso come Buster Williams), in occasione del concerto inaugurale del XIII Peperoncino Jazz Festival Reed salirà sul palco con il versatile contrabbassista lucano Giuseppe Venezia (musicista capace di interpretare al meglio stili jazzistici diversi, dal dixieland all'hard bop, passando per lo swing, il manouche, il be bop ed il cool jazz) e con il formidabile Adam Pache, batterista australiano che negli ultimi anni si è conquistato un ruolo di rilievo nella scena internazionale suonando e incidendo con musicisti quali Steve Grossman, Lee Konitz, Seamus Blake, Jeremy Pelt, Carla Bley, Christian McBride ecc.

.

Pubblicato in Primo Piano

Sonia Angelisi

"Sonia Angelisi: Indignata Speciale da Amantea (Quando la costruzione diventa distruzione)"

Le parole di Sonia Angelisi alla luce del comunicato stampa ProLoco e dell'articolo sull'evento "All'arrumma...sull'onda delle tradizioni" in programma per questa estate ad Amantea

 

Il prossimo 13 agosto  si svolgerà presso il centro storico di Amantea la kermesse dal titolo "All'arrumma...sull'onda delle tradizioni".

La manifestazione è stata proposta da Antonio Poli, il quale ha chiesto via facebook e non, la collaborazione di chiunque volesse offrire il proprio contributo nell'organizzazione dell'evento.

La sottoscritta si è proposta suggerendo di pianificare la festa secondo un percorso che avrebbe permesso di conoscere Amantea attraverso i cinque sensi (nella nota a piè di pagina la descrizione).

L'idea è piaciuta molto ad Antonio Poli e alla prima riunione in cui erano presenti altre persone (rappresentanti istituzionali, di associazioni, di enti ed altro) è stata proposta a tutti i presenti i quali hanno gradito e hanno deciso di improntare l'intero evento su Amantea attraversata dai cinque sensi.

Pochi giorni dopo arriva comunicazione della bozza dell'articolo scritta da Ernesto Pastore riguardante l'evento, in cui si menzionavano soltanto Luigi Suriano presidente della Pro Loco, Elena Arone, delegato al centro storico, e Antonio Poli quale coordinatore di numerose associazioni.

Nessuna umile menzione per Sonia Angelisi che ha fornito al gruppo l'idea principale su cui si sarebbe svolta l'intera manifestazione.

Oltretutto, nella bozza dell'articolo, l'idea di Amantea attraverso i cinque sensi era presentata dalla rappresentante comunale in virgolettato come se fosse stata proposta direttamente da Lei in prima persona. La sottoscritta, allora, ha chiesto di modificare l'articolo secondo i seguenti criteri:

A) incentivare il gioco di squadra iniziando dal riconoscimento degli apporti costruttivi di ciascuno,  riconoscendo quantomeno la paternità dell'idea principale dell'evento con un'umile menzione (magari anche tra parentesi). E' chiaro, se la mia collaborazione all'evento fosse stata allestire uno stand non avrei chiesto menzione ma visto che ho fornito l'idea portante di cui gli altri si presentano come principali promotori...è tutto un dire.

B) citare tutti o non citare nessuno, visto che il presidente della Pro-Loco Luigi Suriano (peraltro indicato nel pezzo) ribadiva l'impossibilità di fare il nome della sottoscritta nell'articolo per questioni di spazio.

 

La risposta della Arone alla richiesta legittima della sottoscritta è stata:

"Iniziate a partecipare alle riunioni e a condividere anche i lavori da fare per questa festa. Per le polemiche costruttive ci vediamo domani"

Tale risposta non mi sembra nè pertinente nè di aiuto ad un dialogo utile e rilassato. Dopo una serie di botta e risposta, giunge un'altra strana puntualizzazione del presidente Pro-Loco Luigi Suriano il quale precisa:

"Antonio Poli è il coordinatore del gruppo di lavoro nominato nel direttivo Proloco in quanto socio della stessa. Ricordo, comunque, che bisogna essere iscritti alla Proloco per far parte di un gruppo di lavoro. I comunicati stampa sono affidati ad Ernesto Pastore in quanto Addetto stampa della Proloco."

Bene, cari Amanteani, allora sappiate due cose importanti:

1)  che è inutile mettere a disposizione della comunità le vostre idee, la vostra voglia di fare, il vostro spirito collaborativo, perchè se non siete iscritti alla Proloco non potete far parte di nessun gruppo di lavoro!!!

2) Inoltre, se non siete Presidenti di qualche associazione, Assessori o Delegati di non so che, insomma se non avete una carica e non fate parte di nessuna associazione ma parlate solo con l'umile nome che vi portate cucito addosso dalla nascita, non aspettatevi che il vostro nominativo appaia nemmeno in minuscolo e tra parentesi su un articolo.... NEMMENO SE LA VOSTRA E' L'IDEA PORTANTE CHE PERMETTE A TUTTI QUESTI SIGNORI DI ORGANIZZARE QUESTO BELLISSIMO EVENTO.

Sono stata attaccata di esibizionismo e di voglia di apparire...ma mi sembra che per l'iniziativa "Amantea si colora della sua storia" voluta dall'assessore Giovanni Battista Morelli, non è stato chiesto ai nostri artisti locali di dipingere  e disegnare murales senza firmarsi. Mi pare che tutti abbiano  orgogliosamente lasciato la propria firma per il frutto del loro lavoro.

Mi sarebbe piaciuto impegnarmi ancora e sempre con maggior forza in questa iniziativa che considero di rilievo per il nostro centro storico, perchè io il mio paese LO AMO, ma alcuni dei miei interlocutori mi hanno fatto capire ben altro, è come se mi avessero detto:

"Sulle copertine c'è posto solo per noi, tu lavora dietro le quinte e stai zitta, altrimenti vattene."

 E io me ne vado. Fiera. Perchè queste regole non mi appartengono!

Per chiunque, ad onor del vero, volesse visionare tutta la comunicazione che c'è stata via whattsup può richiederla a tutti gli aderenti al gruppo che è stato creato.

Grazie dell'attenzione.

NB: questo non è un tentativo di boicottaggio alla manifestazione in oggetto, tant'è che sarò la prima a parteciparvi e invito tutti i miei concittadini a farlo. Ringrazio sinceramente Antonio Poli per avermi coinvolta.

Pubblicato in Primo Piano

Il sindaco Monica SabatinoAMANTEA (Cs) –  A poco meno di un mese dall’edizione del decennale, proseguono senza sosta i lavori per la Grotta dei Desideri.

Sono tre gli appuntamenti ufficiali dell’evento di moda, arte e cultura ch’è ormai un appuntamento imperdibile dell’estate: martedì 22 luglio alle ore 21 in piazza dell’Emigrante, lungo la centralissima via Margherita, si svolgerà una particolare conferenza introduttiva che ripercorrerà i fasti delle precedenti nove edizioni; arriva poi la Serata di Anteprima, fissata per l’1 agosto in piazza Calavecchia alle ore 21 per un primo incontro con gli stilisti che parteciperanno con le loro creazioni al concorso che anima la Serata di Gala che si terrà il 4 agosto nell’incanto del Parco della Grotta con inizio alle ore 21.

«Siamo davvero entusiasti – dichiarano i promotori del progetto – di come l’ente municipale abbia accolto l’edizione del decennale. Nonostante i tempi strettissimi dovuti alla tornata elettorale tutto è stato ottimizzato nel migliore dei modi. Ringraziamo per questo interesse l’intera amministrazione comunale, maggioranza e minoranza, per l’atteggiamento che ha inteso riservare alla manifestazione».

«Non posso – ha evidenziato il sindaco Monica Sabatino – che applaudire alla Grotta dei Desideri: non solo una manifestazione che attrae ma un progetto che permette alla città di Amantea di brillare. Stilisti, giornalisti e personalità del mondo dello spettacolo provenienti da ogni angolo del Bel Paese entrano, fra l’altro, in contatto diretto con la nostra realtà paesaggistica e turistica, nonché alberghiera e commerciale, ed è un “unicum” che l’Amministrazione Comunale ha inteso sposare in pieno. Nel corso di questi anni gli organizzatori sono riusciti nel difficile compito di rovesciare il concetto centro/periferia permettendo alla nostra città di farsi apprezzare come luogo di creatività e arte sartoriale. La Grotta dei Desideri è oggi il salotto sotto le stelle di Amantea: un evento che caratterizza il territorio, travalicando i confini nazionali. Come sindaco sono lieta che tutto questo sia accaduto e che il Parco della Grotta sia oggi un’agora di contaminazioni culturali e di scambio reciproco di esperienze. Alla stregua dei nostri avi che all’ombra delle mura ricoveravano le barche dopo una giornata trascorsa in mare confrontandosi e aiutandosi l’un l’altro». «Questi primi dieci anni – conclude il primo cittadino – non devono rappresentare un traguardo ma una ripartenza. Saremo vicini agli ideatori della Grotta dei Desideri perché in maniera del tutto disinteressata e senza finanziamenti pubblici hanno dimostrato che esiste un’Amantea del talento. Abbiamo sostenuto in passato, e continueremo a farlo in futuro, l’evento in tutti i modi possibili, tanto che nei mesi scorsi il consiglio comunale ha deliberato all’unanimità la concessione della cittadinanza onoraria al presidente di giuria Nino Masso che tanto si è speso e si spende per far apprezzare la nostra città tra gli addetti ai lavori del comparto moda, in Italia e all’estero. Auguro alla Grotta dei Desideri un radioso futuro. Che essa possa continuare ad essere la stella più brillante del firmamento».

Comunicato Stampa - La Grotta dei Desideri

Pubblicato in Primo Piano

Lo storico gruppo Italiano sarà ad Amantea per una tappa del loro consueto tour estivo. Ripercorriamo insieme la storia della band

Dopo San Lorenzo del Vallo, giorno 11 agosto, anche Amantea avrà una tappa del Tour 2014 della band I Nomadi, giorno 12 agosto

La serata si terrà nello Stadio recentemente intitolato a Stefano Medaglia

Ad organizzare la presenza dei Nomadi la Bonanno e Fabiano concerti

I Nomadi

Sono un gruppo musicale pop rock italiano, fondato nel 1963 dal tastierista Beppe Carletti e dal cantante Augusto Daolio. Hanno pubblicato fino al 2012 settantasei album tra dischi registrati in studio o dal vivo e raccolte varie e sono una fra le più longeve band, sia a livello nazionale che internazionale. Il messaggio che sin dagli inizi i Nomadi trasmettono è di denuncia e impegno sociale, che da sempre li contraddistingue; spesso, però, hanno accostato a tali temi anche l'amore e i sentimenti in genere. Tra i loro brani più famosi si distinguono Io vagabondo (che non sono altro), Un pugno di sabbia, Un giorno insieme, Dio è morto (se Dio muore, è per tre giorni poi risorge), Crescerai, Ho difeso il mio amore, Canzone del bambino nel vento (Auschwitz) (interpretata anche con l'autore Francesco Guccini), Io voglio vivere, Sangue al cuore e Dove si va.

 

Gli esordi

1961 – 1965: Nel 1961 il tastierista Beppe Carletti fonda, insieme al batterista Leonardo Manfredini, al bassista Antonio Campari e al chitarrista Remo Gelati, il complesso musicale I Monelli. L'anno seguente il chitarrista Mario Cambi si unisce al nucleo dei Monelli, sostituendo Remo Gelati.

Con l'arrivo del sassofonista Gualberto Gelmini, di qualche anno più anziano, il nome I Monelli viene modificato in I Nomadi, rilevando la denominazione da un precedente complesso di Ischia che aveva appena annunciato la cessazione delle attività.

Nel 1963 Carletti conosce Franco Midili, un chitarrista di Novellara che suona nei Roman's, il quale prende il posto di Mario Cambi. Dopo aver provato ad inserire un cantante che non soddisfa pienamente la band, Franco Midili presenta a Beppe Carletti il cantante Augusto Daolio che, dopo una sorta di audizione svoltasi direttamente sul palco durante una serata danzante, viene inserito subito nella formazione. È a partire da questo momento che il complesso assumerà la denominazione I Sei Nomadi. Midili, all'epoca ancora incerto sulle scelte da compiere per il suo futuro, lascia poi i compagni che lo sostituiscono con Giacomo Zuffolini.

Nell'estate del 1963 il complesso viene scritturato dal Frankfurt Bar di Riccione; dopo poche esibizioni, tuttavia, viene richiamato il titubante Franco Midili, il quale decide di rientrare in pianta stabile nella formazione.

Nel 1964 il bassista italo-argentino Gianni Coron prende il posto di Campari. In seguito se ne va Gualberto Gelmini e la band riprende nuovamente a chiamarsi I Nomadi. Poco più tardi, anche Leonardo Manfredini lascia la formazione a causa della tragica scomparsa dei genitori in un incidente automobilistico, mentre stavano rientrando dopo aver assistito ad un'esibizione dei ragazzi. Il batterista riprenderà a suonare soltanto molti mesi più tardi, andando a raggiungere Gelmini nel complesso I Diavoli Neri.

Augusto, Beppe, Franco e Gianni reclutano dunque il batterista Gabriele Copellini (che tutti chiamano Bila e che aveva suonato assieme a Franco nei Roman's). Questa formazione verrà definita storica dai fans e dagli stessi membri della band: essa sarà destinata ad eseguire i primi grandi successi musicali del complesso e ad affrontare la censura radiofonica e le difficoltà degli esordi con un concerto al Club Pineta di Novellara.

I Nomadi fanno la loro apparizione sulle scene in uno dei periodi più fervidi del panorama musicale italiano, gli anni sessanta; in quegli anni nascevano e scomparivano decine di complessi, accomunati dall'atmosfera del dopo-boom che scopriva un'Italia arricchita economicamente, ma allo stesso tempo impoverita socialmente, nella quale i giovani cominciavano a sentirsi strozzati da un contesto sociale ancora intriso di convenzioni antiquate. I capelli lunghi, gli abiti sgargianti e la voglia di cambiamento, che caratterizzavano i giovani di quegli anni, divennero ben presto uno dei tratti distintivi del complesso musicale, che per questo fu più volte attaccato verbalmente, e in alcuni casi anche fisicamente, soprattutto con pietre, da perbenisti e benpensanti, ancora legati al passato ventennio fascista, che vedevano nella nuova moda un segno di follia e di effeminatezza dei costumi.

 

I Nomadi di Augusto Daolio

I Nomadi nel 1965

Dopo due anni di esibizioni nelle balere, nel 1965 i Nomadi pubblicano il primo 45 giri, contenente Donna, la prima donna (cover dell'omonimo brano di Dion & The Belmonts, con testo di Mogol) e Giorni tristi (composta dai Nomadi, ma firmata Mozzarini-Verona). La distribuzione del disco è discontinua e limitata al nord Italia; esso vende pochissime copie, ma ciò non impedisce al complesso di entrare nuovamente in sala d'incisione.

Nel 1966 la band riscuote il primo successo con la canzone Come potete giudicar, cover di The Revolution Kind di Sonny Bono, inno al beat, che partecipa al Cantagiro 1966. Sulla scia di questo successo, Odoardo "Dodo" Veroli, produttore della band, affida i Nomadi a un giovane e ancora sconosciuto autore, Francesco Guccini, che avrebbe regalato al complesso alcuni dei maggiori successi della loro lunghissima carriera come Noi non ci saremo[1], Dio è morto, Per fare un uomo e Canzone per un'amica. Dalla collaborazione con questo autore nasce, sempre in quello stesso, anno il 45 giri Noi non ci saremo/Un riparo per noi.

Mogol presenta ai Nomadi un giovane Lucio Battisti, chiedendo loro di incidere la canzone Non è Francesca; per farlo, tuttavia, dovrebbero rinunciare ai brani di Guccini per dedicarsi esclusivamente a quelli della coppia Mogol-Battisti; pur apprezzando la canzone, i musicisti non accettano, volendo portare avanti la collaborazione col cantautore di Modena[2].

Frutto della collaborazione con Guccini è anche il primo LP del complesso, pubblicato nel 1967 col titolo Per quando noi non ci saremo. All'interno del disco desta scalpore Dio è morto (se Dio muore, è per tre giorni poi risorge). Subito censurato dalla RAI per il contenuto, il brano viene invece trasmesso da Radio Vaticana, che ne comprende il senso e ne autorizza la riproduzione. Nello stesso anno esce anche il 45 giri Un figlio dei fiori non pensa al domani, versione italiana di Death of a clown di Dave Davies dei Kinks.

È del 1968 il 45 giri intitolato Ho difeso il mio amore (cover di Nights in White Satin dei Moody Blues, precedentemente realizzata dai Profeti), che contiene sul retro il brano scritto da Guccini In morte di S.F., successivamente intitolato Canzone per un'amica. I Nomadi pubblicano anche il 45 giri Il nome di lei, che ha sul retro Per quando è tardi, e l'album I Nomadi, una antologia di brani proposti sui precedenti 45 giri, alcune cover e nuove composizioni di Guccini.

Nel 1969 Bila Copellini abbandona lascia la formazione per dedicarsi alla fotografia e viene sostituito da Paolo Lancellotti.

 

I Nomadi nel 1972

Nel 1970 anche Gianni Coron lascia il complesso e viene rimpiazzato da Umberto Maggi. Nello stesso vengono pubblicati i 45 giri Io non sono io (retro Un pugno di sabbia), che al concorso Un disco per l'estate porta i Nomadi fino al quarto posto finale, e Ala bianca (retro Mille e una sera), che diviene subito popolare come sigla dell'omonima trasmissione televisiva trasmessa il sabato sera sul Secondo Programma, dedicata ai cartoni animati di tutto il mondo.

Il 1971 è l'anno della prima partecipazione dei Nomadi al Festival di Sanremo insieme a Mal col brano Non dimenticarti di me, pubblicato su singolo abbinato a Tutto passa. Sempre nel 1971 vengono pubblicati i 45 giri So che mi perdonerai (finalista ad Un disco per l'estate 1971) e Suoni, il 33 giri Mille e una sera e la musicassetta So che mi perdonerai, riepilogativi degli ultimi tre anni di attività.

Nel 1972 Franco Midili lascia i Nomadi e viene temporaneamente sostituito da Amos Amaranti, musicista che rimane nella band per appena nove mesi, in tempo per godere del successo del 45 giri Io vagabondo (che non sono altro) (finalista a Un disco per l'estate 1972), disco che vende un milione di copie. Al successo del singolo si accompagna la pubblicazione dell'antologia Io vagabondo, ancora una volta edita solo su musicassetta e il 45 giri Quanti Anni Ho? contenente sul retro il brano Oceano.

Nel 1973 Franco Midili rientra nell'organico, mentre Augusto Daolio si dedica a una fugace esperienza solista: sulla falsariga di Beppe Carletti - che l'anno prima aveva realizzato il singolo 20.000 leghe sotto lo pseudonimo di Capitan Nemo -, Daolio canta Una ragazza come tante, brano che fa parte della colonna sonora del film La ragazza di via Condotti. Nello stesso periodo i Nomadi partono per un viaggio negli Stati Uniti, dove tengono sei concerti a Boston, Filadelfia, New York e Albany.

Successivamente il complesso partecipa a Un disco per l'estate 1973 con Un giorno insieme, 45 giri che contiene sul retro l'inedita Crescerai, e l'omonimo 33 giri, che contiene brani celebri come Stagioni (cover di Seasons di Elton John) e Abbi cura di te. Sempre nel 1973 la EMI pubblica il 33 giri I Nomadi cantano Guccini, summa dei brani di Francesco Guccini fino ad allora incisi dai Nomadi. Il 45 giri Mamma giustizia è colonna sonora del film No, il caso è felicemente risolto, mentre l'ultimo 45 giri per quell'anno, Voglio ridere (sigla di coda del famosissimo quiz televisivo Rischiatutto condotto da Mike Bongiorno) presenta sul retro il brano Ieri sera sognavo di te.

Nel 1974 Franco Midili abbandona definitivamente la formazione; il suo posto viene rilevato dall'irlandese Chris Dennis, tastierista e poi chitarrista e violinista. Francesco Guccini, ormai diventato famoso come cantautore, è omaggiato dalla band con il nuovo album I Nomadi interpretano Guccini, realizzato in versione quadrifonica in Inghilterra; la raccolta Canzoni d'oltremanica e d'oltreoceano contenente tutte le cover interpretate dai Nomadi a partire dagli anni sessanta e la musicassetta Tutto a posto con tre inediti vanno a completare le pubblicazioni di quell'anno. Con il singolo Tutto a posto, i Nomadi partecipano a Un disco per l'estate 1974, ottenendo un buon piazzamento nella serata finale di Saint Vincent.

Il 1975 vede l'uscita dell'album Gordon, primo disco di soli brani inediti; tra questi spiccano Il destino, Immagini e l'omonima Gordon. A Roma, dove si trova per una trasmissione radiofonica, alla band viene rubato il camion con la strumentazione e in alcuni concerti successivi gli strumenti usati dal vivo vengono noleggiati. Per il sesto anno consecutivo il complesso partecipa a Saint Vincent, finalista della manifestazione Un disco per l'estate 1975 con il brano Senza discutere.

Nel 1977 i Nomadi decidono di dar spazio a nuovi autori, per lo più giovani e sconosciuti; esce l'album Noi ci saremo, diviso in due parti parallele: La foresta, in riferimento alla società, e L'albero, in riferimento all'uomo come individuo.

È invece del 1978 l'album Naracauli, sei canzoni blues-rock. Tra le tracce è da ricordare, oltre a Naracauli, l'appassionante e terribile Joe Mitraglia.

Nel 1979, dopo un nuovo incontro con Francesco Guccini e sull'onda dell'analoga esperienza tra Premiata Forneria Marconi e Fabrizio De André, esce l'album live Album concerto, cui avrebbe dovuto far seguito un tour vero e proprio. A causa di alcuni dissapori con l'entourage del cantautore il progetto naufraga, e le date utilizzate per la registrazione del live restano così un unicum nelle carriere di Nomadi e Guccini. Il concerto viene anche trasmesso dalla RAI e reso disponibile su DVD solo nel 2010.

 

I Nomadi in concerto negli anni Ottanta (1980 - 1989)

Nel 1980 avviene la rescissione consensuale del contratto con la EMI, e l'anno successivo firmano con la Compagnia Generale del Disco. Esce così l'album Sempre Nomadi, da questo momento motto del popolo nomade; oltre a sei pezzi inediti ci sono anche tre brani registrati dal vivo alla Festa dell'Unità di Milano.

Nel 1982 Beppe Carletti, Umberto Maggi e Paolo Lancellotti rimangono coinvolti in un incidente stradale: i Nomadi sono costretti a sospendere l'attività dal vivo per sei mesi. Esce l'album Ancora una volta con sentimento dopo il quale viene rescisso il contratto anche con la CGD, rimanendo quindi privi di casa discografica. In quest'anno ritornano sul palco per una breve tournée in Belgio, spostandosi in treno.

Nel 1983 i Nomadi suonano a Reggio Emilia per festeggiare il ventennale dell'attività. Il concerto, a cui parteciparono come ospiti anche Francesco Guccini e Franco Ceccarelli (chitarrista e cantante dell'Equipe 84) viene registrato e ripreso dalle telecamere, ma il video viene pubblicato solo nel 2003, in edizione limitata, in occasione dei quarant'anni del gruppo.

Il 21 giugno del 1984 i Nomadi partecipano a Bologna al concerto in cui Francesco Guccini, insieme all'Equipe 84, Lucio Dalla, Paolo Conte, Giorgio Gaber, Deborah Cooperman, festeggia i venti anni di carriera. Nell'occasione i Nomadi conoscono il giornalista musicale Red Ronnie. Il bassista Umberto Maggi abbandona il gruppo per i postumi dovuti all'incidente di due anni prima; al suo posto entra il giovane Dante Pergreffi.

Nel 1985 Augusto si candida al comune di Reggio Emilia in una lista indipendente legata al PCI. I Nomadi, senza nessuna casa discografica, autoproducono l'album Ci penserà poi il computer.

Nel 1986 incidono l'album Quando viene sera, ancora una volta sotto l'etichetta Nomadi; si tratta di un periodo di forti contrasti fra i membri del gruppo, tanto che Augusto medita di lasciare per poi continuare l'attività. Il titolo del disco, comunque, riflette quello che era il clima interno: sembra, infatti, che sui Nomadi sia calata la sera. Tuttavia, nell'anno successivo esce un doppio live, Nomadi in concerto, accompagnato da un sottotitolo in inglese, Like a sea never dies (Come un mare che non muore mai), che stava a significare che la nave dei Nomadi, nonostante fosse scossa da una forte tempesta, avrebbe continuato a navigare ancora a lungo.

Nel 1988, risolti i contrasti e tornata la normalità all'interno del gruppo, esce l'album Ancora Nomadi, nuovamente diviso in due: la prima parte di inediti e la seconda rigorosamente live. In un concerto a Firenze incontrano gli Inti-Illimani, con cui nasce un'amicizia duratura che frutta alcune collaborazioni.

Nel 1989 il clima del gruppo torna a farsi pesante, sebbene proprio in quell'anno si tenga, a Casalromano, il primo Raduno Nazionale Fans Nomadi. Vengono avviate le prove per il nuovo disco, e come copertina viene proposta una foto di Augusto Daolio: ciò scatena l'ira di Paolo Lancellotti e Chris Dennis. Si arriva alle vie legali: da una parte Beppe Carletti e Augusto Daolio, dall'altra Chris Dennis e Paolo Lancellotti. Dante Pergreffi rimane in disparte, non avendo quote del gruppo. L'album non viene quindi pubblicato, e l'unico disco dell'anno fu il 45 giri Salaam, ragazzi dell'olivo, i cui proventi vanno in beneficenza per i bambini palestinesi.

 

I Nomadi nel 1992

Il 22 giugno 1990 Chris Dennis e Paolo Lancellotti decidono di cedere le loro quote del gruppo. Possono quindi continuare a esercitare l'attività di musicisti suonando le stesse canzoni dei Nomadi incise fino al 1989, ma non possono più utilizzare il marchio Nomadi; nel 1992 tornano a suonare insieme come Sempre Noi. I Nomadi rimangono in tre: Beppe Carletti, Augusto Daolio e Dante Pergreffi. Entrano nel gruppo Daniele Campani alla batteria e Cico Falzone alle chitarre. Il 1º luglio la nuova formazione si esibisce per la prima volta; i nuovi componenti riescono a imparare le canzoni in soli otto giorni.

In quell'autunno si recano a Praga per suonare a Freedom, meeting per l'amicizia dei popoli insieme a Richie Havens, Joe Cocker, Billy Preston, Edoardo Bennato, Angelo Branduardi e Fabio Concato. Ai Nomadi tocca l'apertura con Primavera di Praga (traccia dedicata a Jan Palach)[3], nella chiusura tutti gli artisti insieme cantarono Freedom di Richie Havens.

Esce il primo album inciso dalla nuova formazione, Solo Nomadi, ancora sotto etichetta CGD, con la foto della discordia in copertina. Tra i brani comparvero Salvador (traccia dedicata a Salvador Allende)[4], I gatti randagi, Mercanti e servi.

Nel 1991 incidono l'album Gente come noi, che contiene Gli aironi neri, Ma che film la vita, C'è un re, Ma noi no!, Uno come noi (traccia dedicata alla Protesta di Piazza Tien an men nel giugno 1989)[5], Ricordati di Chico (brano dedicato al sindacalista brasiliano Chico Mendes)[6]. Girano il loro primo video: Gli aironi neri. Partecipano alla Marcia per la Pace tra i popoli Perugia-Assisi, conclusa con un loro concerto, e, insieme anche ai Litfiba, alla Carovana della Pace da Trieste a Sarajevo, dove i Nomadi suonano dal vivo.

Il 1992 è un anno tragico per i Nomadi. In gennaio si scopre che Augusto Daolio è colpito da un male incurabile e per un periodo il gruppo sospende l'attività dal vivo; il 14 maggio, poi, Dante Pergreffi muore in un incidente stradale sulla strada da cui transitava ogni giorno per tornare a casa. A lui viene dedicato l'album Ma noi no, completato pochi giorni prima della sua scomparsa.

I Nomadi rimangono in quattro e Canzone per un'amica viene da allora costantemente suonata in ricordo di Dante Pergreffi. Al basso viene ingaggiata Elisa Minari, diciannovenne, unica ragazza ad aver mai fatto parte del gruppo. Intanto, dall'8 al 10 luglio i Nomadi, ad Agrigento, partecipano alla fase finale del Canzoniere dell'estate, festival radiotelevisivo organizzato da Adriano Aragozzini; la canzone proposta dal gruppo è Ma noi no!.

Subito dopo vengono sospese la tournée e la partecipazione al Cantagiro, a cui i Nomadi partecipavano con Gli aironi neri, visto il peggioramento delle condizioni di salute di Augusto Daolio, che sarebbe poi morto il 7 ottobre all'età di 45 anni, dopo una straziante malattia.

Nello stesso anno esce il live Ma che film la vita (quattro dischi di platino) che racchiude le ultime performance dei Nomadi con Augusto Daolio e che in quindici giorni vende 104.000 copie. All'interno trovano spazio frasi, pensieri, ricordi dei fans a lui dedicati.

In molti ritengono chiusa l'esperienza dei Nomadi, ma Beppe Carletti, ultimo membro fondatore del gruppo, grazie all'incoraggiamento dei fans decide di proseguire per onorare al meglio la memoria di Augusto Daolio e Dante Pergreffi.

 

Il post-Augusto: il viaggio continua (1993 - 1997)

I Nomadi in Cile a fine 1993

Nel 1993 a Beppe Carletti, Daniele Campani, Cico Falzone ed Elisa Minari si aggiungono due nuovi cantanti: Danilo Sacco (voce e chitarra) e Francesco Gualerzi (voce, strumenti a fiato e chitarra).

Beppe Carletti decide di spartire l'eredità di Augusto Daolio tra due cantanti, in modo da evitare facili confronti, ma Francesco Gualerzi si ammala proprio alla vigilia del debutto della nuova formazione e per un breve periodo Danilo Sacco rimane unico cantante, lasciando cantare alcune canzoni solo al pubblico.

Nello stesso anno escono l'album di inediti cantati da Augusto Daolio Contro e, per festeggiare i 30 anni di fondazione della band, la biografia ufficiale dei Nomadi Il suono delle idee..1963-1993 ad opera di Davide Carletti, figlio di Beppe Carletti, edito dall'Arcana Editrice.

Inoltre, si tengono a Novellara nel mese di giugno ben tre concerti, i cui estratti verranno in seguito pubblicati nel video "Il viaggio continua". L'intero tour del 1993 viene intitolato Sempre Nomadi, a sottolineare la continuità con il passato e il proiettarsi nel futuro del gruppo.

Invitati dagli Inti-Illimani i Nomadi partono alla volta del Cile per suonare in occasione della Fiesta de la solidarietà. Nella tournée cilena includono nel repertorio Te recuerdo Amanda di Víctor Jara.

Ha inizio la fase dei viaggi di solidarietà dei Nomadi.

Nel 1994 pubblicano La settima onda, primo album senza Augusto Daolio, a cui partecipano gli Inti-Illimani nella canzone In favelas. Viene inoltre lanciata una campagna per Cuba interamente dedicata alla raccolta di materiale didattico da inviare ai bambini cubani a causa dell'embargo statunitense che opprimeva economicamente l'isola dei Caraibi. Il materiale reperito viene portato a Cuba dai Nomadi. Al loro repertorio classico s'aggiunge Hasta Siempre di Carlos Puebla, dedicata a Ernesto Che Guevara. Incontrano il Dalai Lama, Premio Nobel per la Pace, in visita in Italia, in una sua tappa a Bologna.

Nel 1995 esce il disco Tributo ad Augusto con canzoni dei Nomadi interpretate da CSI, Luciano Ligabue, Modena City Ramblers, Enrico Ruggeri, Gianna Nannini e Timoria, Gang, Teresa De Sio, Alice, piccolo coro dell'Antoniano. Su invito del Dalai Lama i Nomadi si recano in India, dove portano una parte dei proventi dell'album. Dall'esperienza in Tibet nasce l'album Lungo le vie del vento.

Nel 1996 in seguito ad un nuovo viaggio a Cuba è la volta del disco Quando ci sarai, ultimo con alla produzione Dodo Veroli, per più di 30 anni a fianco di Beppe Carletti e soci. Vengono coinvolti in alcuni degli arrangiamenti presenti nell'album gli studenti della Scuola Nazionale di Musica di Cuba e il videoclip del brano Quando ci sarai è tutto made in Cuba, dal direttore della fotografia all'intera troupe.

Nel 1997 pubblicano il doppio live Le strade, gli amici, il concerto in cui spiccano le collaborazioni musicali con gli spagnoli Celtas Cortos in 20 de Abril e con il gruppo bretone di cornamuse Bagad Quimperle Bretagne in C'è un re[7], Bianchi e Neri[8] e Contro[9] e con Andrea Pozzoli, che suona l'arpa celtica in Hasta Siempre, Ophelia, Il vecchio e il bambino e Uno come noi, e che avrebbe fatto parte dei Nomadi come turnista nell'anno successivo. L'utilizzo delle cornamuse, del flauto e del violino dei Celtas Cortos e dell'arpa di Andrea Pozzoli, conferisce all'album sonorità folk rock, decisamente nuove per i Nomadi.

Il 20 settembre, durante il concerto di Assisi (PG), in occasione del II Festival per la pace, viene consegnato al gruppo il premio Artisti per la Pace 1997. Insieme a Lorenzo Cherubini alias Jovanotti compiono un viaggio in Chiapas tenendo due concerti, uno a Città del Messico, l'altro a Milpa Alta.

A fine anno Elisa Minari e Francesco Gualerzi decidono di lasciare il gruppo per motivi personali.

 

I Nomadi di Danilo Sacco (1998 - 2007)

I Nomadi in concerto nel 2002

Nel 1998 al posto di Elisa Minari e Francesco Gualerzi arrivano Massimo Vecchi, basso e voce e, come polistrumentista, Andrea Pozzoli. Esce Una storia da raccontare, cd tutto di brani inediti: Le leggende di un popolo è frutto dell'esperienza del viaggio nella riserva indiana di Rosebud nel Sud Dakota e dell'amicizia nata con il popolo Lakota, in particolare con Duane Hollow Horn Bear, guida spirituale dei Lakota. Andrea Pozzoli saluta il gruppo dopo circa sei mesi e così si unisce alla famiglia nomade Sergio Reggioli, violino, percussioni, chitarre e tin whistle.

Nel 1999 intraprendono un viaggio in Albania grazie all'associazione Rock No War; visitano alcuni campi profughi e si esibiscono in due concerti insieme a Paolo Belli, uno ad Elbasan ed uno a Tirana. Esce la raccolta di vecchi brani riarrangiati dalla nuova formazione per l'occasione e intitolata SOS con rabbia e con amore; per la prima volta compare il violino elettrico di Sergio Reggioli. Chicca del nuovo cd è la versione in studio de L'Atomica di Francesco Guccini mai incisa in studio prima di allora dalla band. Nel libretto del disco c'è poi un'approfondita cronologia dei viaggi di solidarietà intrapresi dai Nomadi nel corso degli anni passati.

Nel 2000 incidono il singolo No vale la pena insieme agli amici del Duo Trinitario di Cuba e il nuovo cd Liberi di volare contenente 10 canzoni inedite. Alla produzione, come per il precedente Una storia da raccontare, c'è Beppe Carletti.

Nel 2001 i Nomadi promuovono un'iniziativa per i bambini vittime delle mine antiuomo in Cambogia. È però la fine dei viaggi fatti da tutto il gruppo insieme; da ora in avanti sarebbe stato Beppe Carletti l'unico a continuare a viaggiare per vedere realizzate le opere di solidarietà portate avanti dal gruppo, grazie alla collaborazione dei fan club sparsi in tutta Italia.

Nel 2002 lanciano un'iniziativa contro lo sfruttamento della prostituzione minorile in Indocina. In seguito ad un viaggio di Beppe in Cambogia, Vietnam e Thailandia sarebbe nata la collaborazione con May, una cantante thailandese. Preceduto dal singolo Sangue al cuore esce il disco Amore che prendi amore che dai contenente 10 canzoni inedite e, per la prima volta in carriera, numero uno in classifica.

Nel 2003 i Nomadi compiono 40 anni. Festeggiano con la raccolta Nomadi 40 che raccoglie 32 successi più 2 inediti, tre giorni di concerti (il 13, il 14 e il 15 giugno sono a Riccione laddove avevano cominciato a suonare al Frankfurt Bar nel 1963) e relativo tour.

Nel 2004 vengono premiati con un altro doppio disco di platino ottenuto dalla Platinum Collection edita dalla EMI, loro vecchia casa discografica. Il 29 ottobre esce il nuovo cd Corpo estraneo con 11 inediti distribuito dall' Atlantic Records. È di questo periodo la collaborazione con la cantante Ivana Spagna con cui Danilo Sacco incide il brano Dove nasce il sole, scritto dalla cantante veronese e arrangiato dal fratello Theo.

Nel 2005 Beppe Carletti è nominato Cavaliere della Repubblica da Carlo Azeglio Ciampi. A marzo tengono un concerto a Cesena per raccogliere fondi da utilizzare per la costruzione di un Centro Medico a Meulaboh / Sumatra (Indonesia) devastata dallo tsunami del 26 dicembre 2004. Ennesimo tour italiano.

Nel gennaio 2006 Beppe Carletti si reca a Meulabho per vedere il termine lavori della costruzione del Centro Medico realizzato in collaborazione con Ecpat, Rock no War, Croce Verde di Reggio Emilia. I Nomadi partecipano, dopo essersi inutilmente proposti negli anni precedenti, al 56° Festival di Sanremo, con il brano Dove si va risultando secondi classificati nella classifica finale del Festival. Vincitori, inoltre, nella categoria "gruppi", ricevono anche il premio sala stampa radio e tv; nella seconda serata duetta con loro Roberto Vecchioni. Contemporaneamente alla partecipazione è pubblicato il loro nuovo album di inediti Con me o contro di me seguito dal relativo tour.

Nel frattempo sono immessi sul mercato discografico in versione rimasterizzata tutti gli album del periodo EMI usciti tra 1967 e 1979. Durante il tour 2007 ribattezzato Una Storia Italiana, il 30 giugno aprono a San Siro il concerto di Biagio Antonacci su invito dello stesso cantante milanese.

Il 14 settembre è la volta del nuovo singolo Ci vuole un senso che precede il doppio album Nomadi & Omnia Symphony Orchestra live 2007 uscito in data 12 ottobre e registrato in due concerti a Brescia il 6 aprile e 7 aprile 2007 insieme alla Omnia Symphony Orchestra) diretta dal maestro Bruno Santori, che è stato anche l'orchestratore del disco.

Del concerto esce anche una versione dvd, in due formati: sia in abbinamento al doppio cd con uno speciale packaging (in edizione limitata) sia su supporto autonomo. A novembre parte il tour teatrale.

 

2008 - 2011

I Nomadi a Torino nel settembre 2008

A marzo 2008 i Nomadi vengono chiamati da Gianluca Grignani a duettare in occasione del 58º Festival di Sanremo con il brano Cammina nel sole.

In giugno, vengono premiati con i Wind Music Awards 2008, insieme a Grignani, con il quale duettano su Cammina nel sole e su Io vagabondo; viene annunciato che, in dicembre, si sarebbero tenuti due concerti in coppia fra il cantante e il gruppo, ma il progetto non fu poi portato a termine.

A Folgaria, il 21 e 22 giugno si sono tenuti due grandi concerti per festeggiare il "45º Compleanno dei Nomadi" con la Omnia Symphony Orchestra diretta dal maestro Bruno Santori.

Il 3 aprile 2009 esce l'album con 11 inediti dal titolo Allo specchio, che viene presentato in tre date del loro tour: il 6 aprile al Teatro "Ventaglio Smeraldo" di Milano, il 7 aprile al Teatro "Tendastrisce" di Roma e il 19 aprile al Teatro "Saschall" di Firenze. L'album è preceduto dal singolo Lo specchio ti riflette, uscito il 20 marzo, nel quale il gruppo duetta con Jarabe De Palo.

Il 22 maggio Danilo Sacco viene ricoverato all'ospedale di Asti dove subisce un intervento di angioplastica primaria. Il tour dei Nomadi viene interrotto fino al 1º luglio, quando i concerti vengono ripresi senza di lui; le canzoni sono cantate da Massimo Vecchi, Sergio Reggioli, Cico Falzone, Giordano Gambogi e dai coristi che avevano preso parte alla registrazione dell'album Allo specchio.

Il 22 agosto, smentendo alcune voci, seguite ad alcune dichiarazioni rilasciate dal cantante, in merito a un suo possibile abbandono del gruppo, Danilo Sacco torna sul palco nell'appuntamento di Castagnole delle Lanze facendo un inaspettato quanto scherzoso ingresso da pugile e cantando per un'ora circa. Nella stessa occasione dichiara di essere pronto a ripartire con la band e di poter tornare ai massimi livelli entro il 2010, più precisamente entro la data del concerto di Novellara che ogni anno si tiene in febbraio a ridosso dei giorni di quello che sarebbe stato il compleanno di Augusto Daolio.

In ottobre, comincia un nuovo tour teatrale, in cui, come nei precedenti, vengono ripresi vecchi brani, non eseguiti da tempo.

I Nomadi hanno accompagnato al 60° Festival di Sanremo del 2010 la cantante Irene Fornaciari con la canzone, scritta da Zucchero, Il mondo piange; il pezzo è giunto fra i 10 finalisti della kermesse canora.

Preceduto dal singolo Hey Man, viene pubblicato il 26 ottobre il nuovo album Raccontiraccolti, contenente 11 cover di grandi artisti italiani riarrangiati e reinterpretati dai Nomadi e un brano, Due re senza corona, pubblicato nel precedente album Allo specchio solo nella versione scaricabile da I-Tunes. L'album vede anche un duetto del gruppo con Zucchero. Il successivo mese vede l'inizio anche di un tour teatrale.

Il 19 aprile 2011, con un comunicato stampa, viene fatto sapere che il gruppo ha rescisso il ventennale contratto con la casa discografica Warner e che da questo momento si autoprodurrà, con etichetta Segnali Caotici e facendosi distribuire da Artist First; il primo album dell'esperienza da produttori in proprio è Canzoni nel vento, un disco live con pezzi registrati alla fine degli anni ottanta. Vengono premiati ai Wind Music Awards 2011.

Viene rilasciato un singolo inedito, Toccami il cuore, che anticipa l'uscita del nuovo album, Cuore vivo, pubblicato il 7 giugno 2011; il disco, che contiene due brani inediti e otto brani storici del gruppo, riarrangiati in chiave moderna, raggiunge il terzo posto in classifica[10].

Alla fine del tour teatrale del 2011, il cantante Danilo Sacco lascia il gruppo, come da lui dichiarato in precedenza con un comunicato stampa.

 

La terza vita dei Nomadi (2012 - oggi)

I Nomadi nel 2012

Il nuovo cantante, Cristiano Turato, di origine padovana, in precedenza membro del gruppo dei Madaleine, viene presentato a Novellara, in occasione del XX Tributo ad Augusto, il 25 febbraio 2012[11]. Lo stesso giorno, viene pubblicato il disco in edizione limitata È stato bellissimo, contenente brani live cantati da Augusto Daolio.

Essendo trascorsi 20 anni dalla scomparsa di Augusto, il tour del 2012, sia quello teatrale primaverile sia quello estivo nelle piazze e nei campi sportivi, viene a lui dedicato con il nome di Ricordarti, dal titolo dell'omonima canzone del 1995, che viene appunto ripresa nel ricordo dello storico cantante.

Partecipano all'album Οι άγγελοι ζουν ακόμα στη Μεσόγειο (Gli angeli vivono ancora nel Mediterraneo), del cantante greco Lavrentis Machairitsas, già ospite al concerto di Novellara, duettando con lui sul brano Dove si va, tradotto in greco con il titolo di Έξοδο βρες (che si pronuncia Exodho vres); in luglio, per questo, si tiene ad Atene un imponente concerto, allo stadio Kallimarmaron, che registra il tutto esaurito, dove il gruppo si esibisce con Io vagabondo e con Dove si va duettata con il greco.

Il 25 giugno del 2012 sono promotori del Concerto per l'Emilia tenutosi a Bologna allo Stadio Renato Dall'Ara per raccogliere fondi per aiutare le popolazioni colpite dal sisma, e al quale partecipano sedici artisti delle musica italiana[12]; il 3 luglio, allo stesso scopo, prendono parte al concerto Teniamo botta!, organizzato dall'emittente radiofonica Radio Bruno.

Ricevono, nel luglio 2012, il Premio Lunezia alla carriera.[13]

Il 28 agosto 2012 viene pubblicato un singolo inedito, intitolato Ancora ci sei, il quale anticipa l'uscita, il 18 settembre, dell'album Terzo tempo, il quale si piazza al terzo posto nella graduatoria dei dischi più venduti[14]; l'album, per la prima volta nella storia del gruppo, non viene registrato in Italia, bensì all'estero, a Londra.

Pochi giorni dopo l'uscita del nuovo album, partecipano a Italia Loves Emilia, insieme ad altri dodici artisti, suonando davanti a 150.000 spettatori, per raccogliere proventi in favore della ricostruzione delle scuole in Emilia[15]. Per l'occasione il gruppo propone il nuovo singolo, Ancora ci sei, oltre ai due immancabili classici, Io voglio vivere e Io vagabondo, che viene duettata con Claudio Baglioni.

Ospiti del programma Ti lascio una canzone, condotto da Antonella Clerici, eseguono i brani Un giorno insieme, Un pugno di sabbia, Io vagabondo e Ancora ci sei.

In novembre, parte un tour teatrale di presentazione del nuovo album, al quale si affianca anche un mini tour europeo, che porta il gruppo a Locarno, Londra e Bruxelles.

Nel novembre 2012 sono ospiti a Citofonando Cuccarini condotto da Lorella Cuccarini.

In dicembre, partecipano all'edizione 2012 della Maratona di Telethon[16] ed al Concerto di Natale, che si tiene all'Auditorium della Conciliazione a Roma, nella cui occasione eseguono anche il brano Buon Natale a tutto il mondo di Domenico Modugno, in duetto con gli Stadio[17].

Nel gennaio 2013 viene rilasciato un nuovo singolo, Apparenze, tratto dal loro ultimo album.

Il 6 febbraio viene pubblicato il libro Io vagabondo - 50 anni di vita con i Nomadi, scritto da Beppe Carletti con Andrea Morandi, che racconta la storia del tastierista e fondatore del gruppo attraverso i 50 anni di attività dei Nomadi.

In aprile, sono ospiti al programma in onda su Rai Uno Eroi di tutti i giorni, condotto da Paola Perego, dove suonano i brani Io vagabondo ed Apparenze.

Il 14, 15 e 16 giugno, a Cesenatico, il gruppo festeggia il proprio cinquantesimo anniversario, con tre concerti, a cui partecipano alcuni ospiti, due mostre, una iconografica sulla storia del gruppo e una dedicata a quadri e sculture di Augusto Daolio, e una partita di calcio contro la Nazionale italiana cantanti; viene anche annunciato che uscirà una raccolta celebrativa di vecchi brani riarrangiati e un dvd tratto dalle tre serate[18]. Inoltre, per il cinquantesimo anniversario, dopo quarantacinque anni da Canzone per un'amica, Francesco Guccini torna a scrivere per il gruppo: il brano, ancora inedito, si intitola Nomadi, e sarà presente nella nuova raccolta[19].

Tuttavia, invece del disco e del dvd precedentemente annunciati, verranno rilasciati una serie di tredici fra cd e dvd che, a partire dal 4 novembre, saranno pubblicati in edicola in allegato al Corriere della Sera oppure alla Gazzetta dello Sport, con il titolo di Nomadi 50.

In novembre, viene dedicata ai cinquant'anni del gruppo una puntata di Emozioni e, per la stessa occasione, sono ospiti al Roxy Bar di Red Ronnie, dove eseguono alcune canzoni in acustico. Inoltre, per dicembre, organizzano un concerto di raccolta fondi per aiutare la popolazione della Sardegna colpita dall'alluvione, sulla scia di una loro analoga esperienza del 2009, quando raccolsero fondi per contribuire alla ricostruzione dopo il terremoto dell'Abruzzo. Per lo stesso motivo, partecipano all'album Arcu 'e chelu promosso dal cantautore Eugenio Finardi, col brano La mia terra.

Il 18 febbraio 2014, nel giorno del compleanno di Augusto, muore l'ex batterista Gian Paolo Lancellotti

Il 15 aprile 2014 esce la raccolta Nomadi 50+1, che contiene vari brani storici, alcuni completamente reincisi, altri ricantati, sovrapponendo le nuove voci a basi già incise e pubblicate precedentemente. L'album contiene anche due inediti, di cui uno, Come va la vita, pubblicato pure come singolo; la canzone Nomadi scritta da Guccini, invece, al contrario di quanto era stato inizialmente annunciato non fa parte del nuovo album.

L'album Nomadi 50, viene certificato disco d'oro per aver raggiunto la soglia delle 25.000 copie vendute, infatti al gruppo viene assegnato il Music Awards.

La musica e le idee

Il messaggio che sin dagli inizi i Nomadi trasmettono è di denuncia e impegno sociale, mai troppo politicizzato. Questo messaggio è trasportato in giro per l'Italia in maniera capillare, anche nei paesi più piccoli, dato che i Nomadi sono sempre in viaggio, in un tour quasi permanente - in questo sembrano nomadi. Contano in media 130 concerti l'anno, ma negli anni ottanta hanno raggiunto la cifra di 220 concerti in un anno.

Caratteristica dei loro concerti sono i messaggi, gli striscioni e i regali mandati dal pubblico sul palco e letti tra una canzone e l'altra, con un continuo scambio tra "popolo nomade" e il gruppo stesso. Sempre segno di questo rapporto sono i cori che in taluni casi possono esser ripresi durante il live anche 2-3 volte.

Pur avendo cambiato, nel corso della propria storia, ventitré componenti, il che ha portato ad un cambio quasi totale di genere musicale col passare del tempo, i Nomadi sono sempre rimasti coerenti con il loro messaggio iniziale, e hanno spesso cantato, nelle loro canzoni, dei soprusi e delle tragedie, come quella del Muro di Berlino o dei campi di sterminio, oppure di importanti personalità, come Salvador Allende, Chico Mendes e altri.

Nel 2013 il gruppo ha raggiunto i 50 anni di attività, classificandosi così come uno dei gruppi musicali più longevi del panorama musicale italiano ed internazionale. I Nomadi, infatti, sono tra i gruppi con la durata più lunga, insieme ai Beach Boys (1961), ai Rolling Stones (1962), agli Status Quo (1962), ai Camaleonti (1963) ed ai Pooh(1966).

Raduni annuali

A partire dal 1993, si tengono a Novellara, quasi sempre in febbraio, nel periodo del compleanno di Augusto Daolio, il 18 febbraio, due concerti a lui dedicati, chiamati Nomadincontro. In questa occasione, oltre ai Nomadi, si esibiscono sul palco molti gruppi e cantanti esordienti, oltre a cover band, gruppi e cantanti famosi amici dei Nomadi. Durante la manifestazione, viene anche consegnato il premio Tributo ad Augusto, una somma in denaro che viene consegnata ad un artista che poi la devolve in opere di beneficenza; un altro premio consegnato è quello di Nomade dell'anno.

A Casalromano, si è tenuto, dal 1989 al 2013, per venticinque edizioni, il Raduno Nazionale Fans Nomadi che, a partire dalla ventiseiesima edizione, nel 2014, si sposterà ad Asola.

Invece, a Castagnole delle Lanze, si tiene, dal 1993, il Raduno Estivo Fan Club.

A partire dal febbraio 2014 viene istituito, assieme al Tributo ad Augusto, anche il Tributo a Dante Pergreffi, bassista scomparso nel 1992. La prima edizione di tale premio è stata assegnata ad Atos Travaglini, storico fonico del gruppo da oltre trent'anni.

 

Associazione Augusto per la Vita

A seguito della scomparsa dello storico leader del gruppo, Augusto Daolio, è stata fondata, nel 1992, ad opera anche di Beppe Carletti, Cico Falzone e Daniele Campani, oltre che di Rosanna Fantuzzi, la compagna di Augusto, che ne è presidente, l'Associazione Augusto per la Vita, che si occupa della raccolta di fondi, tramite la pubblicazione di opere dedicate al cantante, da donare sotto forma di borse di studio per la ricerca sul cancro. L'idea di questa associazione nacque il giorno stesso dei funerali del cantante, quando i molti fan presenti al rito, lasciarono, spontanemante, parecchie offerte in denaro.

Formazione

Exquisite-kfind.png   Per approfondire, vedi Formazione dei Nomadi.

   Beppe Carletti - tastiere, fisarmonica e pianoforte (dal 1963)

   Cico Falzone - chitarra, voce (dal 1990)

   Daniele Campani - batteria (dal 1990)

   Massimo Vecchi - basso, voce (dal 1998)

   Sergio Reggioli - violino, percussioni, tromba, tin whistle, chitarra, voce (dal 1998)

   Cristiano Turato - voce, chitarra (dal 2012)

Discografia

Exquisite-kfind.png   Per approfondire, vedi Discografia dei Nomadi.

La discografia dei Nomadi è molto vasta ed ha inizio nel 1965 con l'uscita del 45 giri Donna la prima donna, seguita dall'uscita di uno o due dischi all'anno negli anni successivi. Sono presenti anche diverse Raccolte curate dalla EMI, Singoli e Tributi.

   1967 - Per quando noi non ci saremo (Columbia)

   1968 - I Nomadi (Columbia)

   1973 - Un giorno insieme (EMI)

   1974 - I Nomadi interpretano Guccini (EMI)

   1975 - Gordon (Columbia)

   1977 - Noi ci saremo (Columbia)

   1978 - Naracauli e altre storie (EMI)

   1981 - Sempre Nomadi (CGD)

   1982 - Ancora una volta con sentimento (CGD)

   1985 - Ci penserà poi il computer (CGD)

   1986 - Quando viene sera (CGD)

   1988 - Ancora Nomadi (CGD)

   1990 - Solo Nomadi (CGD)

   1991 - Gente come noi (CGD)

   1992 - Ma noi no (CGD)

   1993 - Contro (CGD)

   1994 - La settima onda (CGD)

   1995 - Lungo le vie del vento (CGD)

   1996 - Quando ci sarai (CGD)

   1998 - Una storia da raccontare (CGD)

   1999 - SOS con rabbia e con amore (CGD)

   2000 - Liberi di volare (CGD)

   2002 - Amore che prendi amore che dai (CGD)

   2003 - Nomadi 40 (CGD)

   2004 - Corpo estraneo (Atlantic)

   2006 - Con me o contro di me (Atlantic)

   2009 - Allo specchio (Atlantic)

   2010 - Raccontiraccolti (Atlantic)

   2011 - Cuore vivo (Nomadi)

   2012 - Terzo tempo (Nomadi)

   2014 - Nomadi 50+1 (Nomadi)

Videografia

La videografia dei Nomadi è molto ricca e ripercorre la longeva storia del gruppo.

   1992 - Gente come noi (VHS, DVD)

   1993 - Nomadi in Concerto - Live 1989 (DVD, VHS)

   1993 - Il suono delle idee... 1963-1993 (VHS)

   1994 - Il viaggio continua (DVD, VHS)

   1994 - La settima onda (VHS)

   1995 - Augusto Daolio: Musicista, Poeta, Pittore (DVD, VHS)

   1995 - Lungo le vie del vento + Esperienze di viaggio (2 VHS)

   1997 - Le strade, gli amici, il concerto (2 VHS)

   1998 - Una storia da raccontare (VHS)

   1999 - S.O.S. con rabbia e con amore (VHS)

   2000 - Liberi di volare (VHS)

   2003 - Nomadi festa del ventennale Reggio Emilia 1983 live (DVD, VHS)

   2003 - Nomadi 40 (2 DVD, 2 VHS)

   2007 - Nomadi & Omnia Symphony Orchestra (DVD)

   2010 - Album Concerto 1979 - 2009 Francesco Guccini e Augusto Daolio. I Nomadi (DVD)

   2014 - Nomadincontro 2014 - XXII Tributo ad Augusto (DVD)

In parallelo alla videografia ufficiale sono presenti numerosissime registrazioni di concerti, ben custodite dai fan, comprese le versioni integrali di quelle ufficiali.

Cover band

Il gruppo musicale ha fatto nascere il fenomeno delle cover band[20], sparse in tutta Italia, alcune riconosciute dagli stessi Nomadi, e definite DOC, o anche Official Tribute Band (tali band hanno suonato all'interno di eventi presenziati dagli stessi Nomadi) che suonano nei loro concerti sia i brani storici, sia quelli meno famosi.

Alcuni di questi gruppi hanno anche realizzato una propria discografia personale, suonando canzoni dei Nomadi e canzoni originali, e collaborando a progetti curati dagli stessi Nomadi. Da Wikipedia

Costo Biglietto : € 20,00 (compreso di diritti di prevendita)

 

fonte: Wikipedia

Pubblicato in Primo Piano
BANNER-ALTO2

Follow us on Facebook!

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy