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Questo il ricordo che Fortunato Pagliaro ha lasciato in Salvatore De Siena, cantante dell’impegnato gruppo calabrese “Il Parto delle Nuvole Pesanti”.

Fortunato1


“Fortunato ci apparve come un fulmine a ciel sereno, in quella calda estate del 2012 quando ci recammo per la prima volta ad Amantea in provincia di Cosenza per fare un concerto voluto fortemente da Arturo Suriano e dagli altri amici dell’associazione Amici di Ste’.

Fotunato Crotone-IlPdNPFu una folgorazione. Pescatore ormai senza barca, con un fisico da atleta anche senza gioventù, Fortunato era un uomo che, malgrado i suoi anni, emanava una luce capace di dare energia all’intera Calabria più di tutte le pale eoliche installate nel territorio dei Bruzi. Il suo viso allegro era sempre alla ricerca di occhi da guardare, di vita da vivere.

Il volto pasoliniano parlava della gente semplice ed umile, ma anche intelligente e vispa, più di mille volumi di antropologia. S’innamorò di noi e noi di lui. Ad Amantea tutti lo amavano.

Era l’eroe forte e fragile, l’uomo della gioia contagiosa e dei tormenti interiori, dove alligna il virus della solitudine vissuta sempre in un dignitoso silenzio, a dispetto dell’euforica gazzarra che riusciva a creare quando stava in compagnia. Ricordo il momento che apparve sul palco vestito con la divisa borbonica. Cantammo una sua canzone, perché a modo suo era anche poeta e cantore popolare. Fu la sua calamita che qualche settimana dopo ci riportò ad Amantea per girare il videoclip del brano “Crotone”. Fu lui che trasformò quella giornata in una festa infinita. Con lui bevemmo davanti ad una croce come in un film di Pasolini, insieme, tutti figli dello stesso umanesimo, che cerca e scruta la fratellanza in ogni essere umano, nessuno escluso. Cantammo e suonammo, mangiammo e bevemmo, fino a quando la stanchezza non ci piegò. Riposa in pace fratello e amico di tutti. Quando tornerai faremo ancora festa”.

 

Pubblichiamo di seguito due video.

Il Video Clip della canzone “Crotone” de "Il Parto delle Nuvoel Pesanti" in cui compare in diverse scene Fortunato Pagliaro.

 

 

E il video intervista di Giulia Vita nell’ambito del progetto “La mia amantea”

 

 

“Un segno indelebile, quello di un’anima semplice e antica, presa dall’ardore della vita e per la vita in un modo talmente intenso che oggi abbiamo dimenticato. La sua passione per il mare era quella che si ha per le cose più grandi di noi stessi, per le cose che amiamo ma che non possiamo contenere. E lui era così, incontenibile nell’espressione di sé: un’energia così piena che trasmetteva a chiunque incontrava, che esprimeva con le mani di un’artista naif e un cuore da bambino gioioso nella scultura, nella pittura e nella musica. Amantea ti porterà nella sua storia.
Ciao Fortunato,
Lo Staff di TirrenoNews.it”

Pubblicato in Primo Piano

Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere e stimare Fortunato Pagliaro.

Quando ero un ragazzino ne apprezzavo il fisico statuario simile a quello delle statue greche che ammiravo nel Grande Dizionario Enciclopedico di proprietà della famiglia Gallo e che ogni tanto sfogliavo ( lo comprai con i primi stipendi), la sua straordinaria bravura nel nuoto ( era instancabile : faceva dalla marina della Chiazza agli scogli di Isca andata e ritorno senza batter ciglio), i suoi tuffi plastici ed avventurosi. A chi lo visitava o lo intervistava mostrava orgogliosamente le foto della sua giovinezza.

Poi conobbi l’uomo , la sua poliedricità ed i suoi valori.

Suonava senza conoscere la musica , dipingeva, scolpiva, cantava e con queste arti esprimeva il Fortunato che noi non vedevamo, quello che aveva voglia e desiderio di mostrarsi, di farsi apprezzare e stimare.

Un Fortunato giocoso e partecipante , mai escluso, sempre presente con quanto aveva e che offriva con gioia semplice e sincera.

Un uomo profondamente vero, orgoglioso di quanto era e di quello che era.

 

Un uomo di una semplicità straordinaria, mai fuori dalle righe se non quando veniva contestato per il piacere di ferirlo.

Portava rispetto ma pretendeva rispetto.

Lo ricordo sempre con la sua mitica apicella pronto a fare tutti i lavori che gli venivano richiesti e con la quale portava gli ”orfanielli” per la “vrascera”.

Ne ricordo la sua mitica e famosa “mezza barca” di cui è stato l’inventore ; la mezza barca della commedia della compagnia degli Arrischiati e che saliva fino a casa, nel centro storico, per pura che gli venisse rubata o danneggiata.

Un uomo leale, onesto, sincero,rispettoso, indimenticabile nella sua semplicità.

 

Ora è dolente sul fondo di un letto in attesa che la sorella di tutti noi lo prenda per mano e lo porti via , a noi, al suo centro storco, ai suoi cari, ai suoi amici, ai suoi estimatori.

Voglio ricordarlo a me stesso ed a chi lo stima e lo ama con queste semplici ed insufficienti parole e voglio formulargli, come a tutti gli altri amici, gli auguri di un sereno 2016, offrendogli un pensiero , una preghiera ed un arrivederci.

 

Ps Ringraziamo Webiamo per le Foto.

 

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l'uomo molto conosciuto nel paese per le sue capacità ed doti artistiche ed inventive, dal carattere vulcanico ma a quanto sembra anche molto fragile, mostrava da giorni ormai segni di fragilità psichica, che lo hanno portato, nonostante l'aiuto dei familiari al tragico gesto.

Fortunato P. è un persona per bene.

Un uomo semplice ma geniale. Lui era l’inventore della mezza barca, costruita con le sue mani e ridotta a metà per poter essere salita a spalle sulle gradinate del centro storico.(nella foto)

Il fisico ancora ben conservato del nuotatore che da giovane non temeva tempeste e che nuotava come un pesce per miglia e miglia.

Vulcanico ma fragile. Lo potevi trovare a dipingere , ad intagliare il legno, a realizzare figure in creta. O magari a suonare uno strumento senza nemmeno conoscere la musica

Ma da qualche tempo mostrava segni di fragilità psichica.

Hanno provato tutto i suoi familiari per dargli una mano a curarsi ed a guarire.

Hanno interessato anche il CIM, ma inutilmente.

E senza cure Fortunato non ha sopportato lo stato di fortissimo disagio nel quale versava.

E ieri Venerdì Santo la sua voce rotonda e composta è mancata tra i coristi che offrono il loro canto nella antica processione dei misteri.

Ed a chi ha chiesto le ragioni è stato detto che era caduto dalla bicicletta e che era stato portato in ospedale .

Solo stamattina ci è stato riferito che si era tagliato le vene ed era stato salvato dei propri familiari che avevano chiamato i soccorsi che lo avevano portato in ospedale per i primi interventi e poi a Crotone per quelle cure che la sanità ad Amantea non è stata in grado di offrirgli.

A lui ed alla sua famiglia gli auguri di una guarigione totale.

Certo permetteteci una riflessione: qualcuno deve prendere atto della solitudine degli ammalati in questo territorio e provvedere prima che sia troppo tardi.

Abbiamo ancora presente la solitudine di Stella Maria e sappiamo come è tragicamente finita ed anche per questa memoria la vicenda di Fortunato P. a due soli giorni di distanza ci sembra inaccettabile.

L'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, con sede a Pollenzo, frazione del comune di Bra (Cuneo), è la prima università al mondo nel suo genere, nata nel 2004 per idea di Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food, e oggi Presidente Internazionale. L’Università viene definita “Il primo Ateneo del Gusto al mondo”.

Bene gli studenti di questa famosa ed unica università stanno per arrivare ad Amantea

Accompagnati dal dal Responsabile Dr. Fabrizio Dellapiana e presente il nostro Presidente Regionale Slow Food, Prof. NICOLA FIORITA giorno 4 giugno gli studenti alle ore 16.00 visiteranno l’azienda Ittica “ TUTTO CONSERVE DI CALISTO SANTO & C. Snc” sito in via Marciello - Zona Industriale “PIP” - a Campora San Giovanni – Amantea, dove conosceranno e vedranno l’intero processo produttivo per la lavorazione, trasformazione e conservazione del prodotto ittico.

L’azienda artigiana “ TUTTO CONSERVE DI CALISTO SANTO & C. Snc opera da decenni nel settore della produzione e della lavorazione dei prodotti tipici e viene portata avanti con lo scopo di produrre una linea di prodotti genuini che rispecchino “il sapore vero e le caratteristiche peculiari del pesce di mare” ed ha mantenuto metodi e ricette di lavorazione tradizionali, adeguando le procedure alle normative vigenti.

Tutti i processi produttivi avvengono all’interno dello stabilimento di Amantea, dove si possono trovare le specialità tra cui acciughe, acciughe salate al peperone, sarde salate al peperone, filetti di acciughe e tanti altri prodotti genuini e di tradizione antica.

Dopo la visita gli studenti visiteranno il “Centro Storico di Amantea”, dove incontreranno il pittoresco “Fortunato Pagliaro”, che ci racconterà del suo lavoro in mare e delle tradizioni marinare che hanno caratterizzato sin dall’antichità il primo vero commercio della città.

Uno sguardo al panorama della città, al sottostante mare, al tramonto del sole .

Nel mentre saranno declamate le “poesie in Vernacolo” del Poeta “Ciccio De Rose”.

La serata si concluderà presso il Ristorante “Il Sombrero”, con degustazione delle specialità marinare di Amantea.

Amantea una delle capitali dello Slow food dove è possibile trovare quotidianamente le componenti fondative dello Slow food :....cibo buono, pulito e giusto

 

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Eccovi alcuni dei concerti degli amici del Il Parto delle nuvole pesanti”. Nel mentre vi segnaliamo lo straordinario video nella nostra home con primo attore nella foto:

2 Giugno, Bologna H.22,00, Festival Idee Al Lavoro, Caserme Rosse

Nuovo concerto del tour Che aria tira a Bologna che salutiamo con molto piacere perché si terrà nell’ambito del Festival “Idee al lavoro” promosso da Cgil e organizzato insieme a Libera ed Arci. Il concerto, che era stato previsto per il 25 maggio, è stato rinviato per maltempo alle h.22,00 di domenica 2 giugno, nello storico Parco delle Caserme Rosse di Via Saliceto e Via Corticella. Il Festival ospiterà anche altri artisti tra cui i Motel Connection, Cisco, e le band del Caserme Rosse Music Contest, Paolo Rossi, Serena Dandini, Pino Cacucci e tanti altri ospiti. Per informazioni e aggiornamenti: http://www.ideeallavoro.it

14 Giugno, Riccia (Cb) H. 21,00, Festa In Piazza

Dopo diversi anni il Parto ritorna a Riccia, piccolo ma attivo paese del Molise che chiude la Festa Patronale di S. Antonio con il concerto del Parto, a riprova della vocazione popolare del live del gruppo che proprio nelle piazze riesce a coinvolgere il pubblico in travolgenti danze. L’energia impetuosa dei live delle Nuvole Pesanti era stata già sottolineata alcuni anni fa da Ambrogio Sparagna sulle pagine di Repubblica, quando fece proprio l’esempio del Parto per parlare di progetti interessanti che sanno coniugare l’esigenza artistica con quella dello spettacolo e della cultura e renderla fruibile alla piazza delle feste e al grande pubblico.

22 Giugno, Pavia H. 21,00, Festival Africando

“Africando, Festival della Convivialità delle Differenze” è promosso dal Comitato Pavia Asti Senegal, che promuove progetti di solidarietà per il Senegal. Quest’anno è giunto all’ottava edizione e si realizzerà, sempre al centro di Pavia, in piazza del Carmine, nei giorni 21 e 22 giugno prossimi. Incontri, appuntamenti con le scuole, convegni e la sera: musica! Il 21 con il gruppo italo-senegalese dei Korabeat, mentre il 22 sarà la volta del Parto delle Nuvole

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