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guardi di finanza2020I militari della locale Tenenza della Guardia di Finanza di Amantea, nell’ambito del dispositivo di vigilanza predisposto per far fronte all’emergenza sanitaria, economica e sociale in atto, hanno avviato specifici controlli nei confronti dei buoni erogati dal Comune di Amantea alle famiglie in difficoltà e destinati all’acquisto di generi alimentari e di prima necessità.

Le attività di verifica, svolte con riferimento ai dati acquisiti dai cittadini che hanno presentato denuncia presso la locale caserma, verranno probabilmente confermate dai dati che nei prossimi giorni saranno recuperati presso l'ente Comune di Amantea.

I buoni erogati, a favore dei quali il Governo ha stanziato specifici fondi, hanno finora riguardato le posizioni contraddistinte da maggiori criticità, mediante il riscontro delle informazioni dichiarate in sede di autocertificazione da parte dei richiedenti, con riferimento sia ai medesimi che a ciascun componente del relativo nucleo familiare.

I controlli, condotti nello specifico dalle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, hanno finora permesso di accertare la presentazione di numerose autocertificazioni da parte di nuclei familiari che hanno dichiarato di non aver ricevuto i fonti di sostentamento finanziario e di trovarsi in condizione di difficoltà economica ed indigenza, tali da non consentire nemmeno il minimale approvvigionamento di generi alimentari e di prima necessità.

Sono in seguito oggetto di ulteriore approfondimento alcune erogazioni relative ad alcuni richiedenti, che sono risultati proprietari di più fabbricati o più autovetture, ovvero contraenti in negozi giuridici recenti, per importi anche rilevanti, condizioni, queste, rappresentative di un tenore di vita sproporzionato rispetto alle condizioni economiche dichiarate.

Le irregolarità eventualmente riscontrate saranno oggetto di segnalazione alla locale Autorità Giudiziaria per le ipotesi di mendace autocertificazione ed indebita percezione di erogazioni pubbliche, nonché ai competenti Comuni per il recupero dei contributi erogati.

Le attività di controllo, che proseguiranno con l’ausilio dei succitati Enti locali, testimonieranno, se mai dovesse esserci il minimo dubbio, l’impegno della Guardia di Finanza della Tenenza di Amantea, nell’azione di contrasto ad ogni forma di illecito nel settore della spesa pubblica, a tutela dell’economia nazionale, nell’ottica di prevenire distrazioni di risorse e garantirne un più efficace indirizzamento verso famiglie, soprattutto in tale momento, realmente bisognose di sostegno economico.

guardi di finanzaLa solidarietà non hai mai fine e la dimostrazione della vicinanza dello stato è fondamentale.

Nella mattina di sabato 16 maggio, alla presenza del Comandante del Gruppo Guardia di Finanza di Paola, Ten. Col. Clemente Crisci, il comandante della Tenenza di Amantea, Lgt. CS Calogero D’Anna con i relativi appartenenti hanno fatto un gradito dono alla Caritas della Parrocchia “S. Maria la Pinta” di Amantea P.zza Cappuccini, ricevuti dal parroco e presidente don Gino Zoroberto.

La cospicua donazione di beni alimentari a lunga conservazione destinati alle famiglie bisognose della comunità ha messo in luce la grande sensibilità e generosità dei militari ed ha rappresentato una risposta concreta ed immediata all’iniziativa promossa dalla Caritas in collaborazione con l’Azione Cattolica, denominata “Spesa solidale”,  iniziativa volta a sensibilizzare la comunità alla condivisione e all’aiuto di chi vive un momento di difficoltà economica a causa della pandemia e non riesce “a fare la spesa”.

Nel ringraziare il Corpo della Guardia di Finanza ed in particolare i militari sempre presenti nella città di Amantea per il servizio prestato alla comunità, Don Gino Zoroberto ha ricordato le parole di Santa Teresa di Calcutta: “quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”.

Pubblicato in Primo Piano

otticoUna mattina vorrei svegliarmi e leggere sul quotidiano:
“ Un duro colpo alla corruzione ed al malaffare tra esponenti della Pubblica Amministrazione locale e dell’imprenditoria è stato inferto congiuntamente dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia e dai Carabinieri. Scoperto un collaudato sistema corruttivo: imprenditori “amici”, grazie all’aiuto di dirigenti e tecnici comunali riuscivano ad avere ‘canali privilegiati’, bypassando le norme che regolano gli appalti pubblici ed eludendo i controlli.”


Amantea, una storia moderna. Anzi, modernissima ed antica allo stesso tempo. Antica, perché questa Terra ha già subito il dominio visigoto.

Moderna, perché completamente figlia di quest’epoca disgraziata ed annichilita. Questo scritto era nascosto da qualche parte, e oggi è venuto fuori quasi di getto, senza una specifica ragione, perché la mia pazienza nei confronti di tutti coloro a cui è rivolta la lettera è finita. Scrivo a Voi, Cittadini di Amantea e della Calabria tutta.

 

Il pensiero soggettivo del benpensante è un pensiero inutile finché resta un pensiero soggettivamente pensato, nutrito e, nel giro degli amici e dei conoscenti, limitatamente espresso e condiviso.

E’ solamente melassa, è un livore, un borbottio, un’ebollizione di cattivi umori che contribuisce a rendere l’aria che si respira ancora più pesante e cattiva, perché ragionandoci sopra, chi più sa e più vede, se poi non muove un dito per cambiare le cose, offre agli altri solo l’occasione di accorgersi di mucchi di merda che non aveva ancora notato.

 

Ciò che oggi mi preme è di mettere in mostra la condotta di una intera città. Sono cosciente, come mi è stato più volte ricordato, che le parole che scrivo e indirizzo a Voi tutti, Cittadini di Amantea e della Calabria, servono a molto poco.

Ciononostante , vi incito ad avere Coraggio, nel liberarvi dalla cappa dei soliti noti, che un tempo vi promettevano pane e lavoro al costo della perdita della vostra libertà. Liberatevi da persone che non hanno mai lavorato nella loro vita. L’unico lavoro che hanno fatto e che si tramandano da padre in figlio è fare il “politico” con la “p” molto minuscola.

Sì, sono riusciti a creare una loro professione. Sono riusciti a creare una generazione di governanti ereditieri.

 

I violini e i loro consociati orchestrali, succhiano alla mammella pubblica già da oltre mezzo secolo e non intendono mollarla.

Perché lavorare, quanto si può, non facendo niente, guadagnare un bel malloppo? Il governante-faccendiere ha saputo creare parchi urbani di cemento, eventi estivi e salvaguardato il centro storico. Ha fatto ingabbiare opere inutili e incomplete. Ha lottizzato terreni a favore della congrega. Ha elargito beni demaniali con lo scopo di accaparrarsi voti e favori del beneficiario.

 

Ha fatto costruire un cavalcavia che non è un cavalcavia.

Vuol costruire ponti che portano verso il nulla. Denigra una parte dei suoi quartieri relegandoli al degrado ambientale e sociale. Ha creato parcheggi a pagamento relegando quelli “gratis” al confine della Terra. Fa di tutto per compiacere gli imprenditori amici, l’impresa o chicchessia, senza che ve ne sia un vantaggio collettivo. Ma voi, cittadini di questo paese, che tacitamente i governanti li avete scelti, illudendovi di liberarvi dalle responsabilità, avete più colpe di quanto pensiate. Anche se questi miei scritti servono a distrarvi un po’, voglio che sappiate che io Amo questo paese.

 

Lo amo a tal punto da non rinunciare al più importante scopo che è quello di far risvegliare le coscienze dei giovani.

Ricordare loro che il futuro è nelle loro mani. L’incertezza del loro futuro inficia la crescita del paese nella sua totalità. Scrivo ciò perché non credo che ad Amantea come in tutta la Calabria ci siano giovani che vogliono essere succubi di una democrazia sociale degradata dalla logica dell’ereditarietà.

Dalla logica della sudditanza. Dalla logica dell’affarismo.

Dalla logica del malaffare.

Vi sono catene che bisogna spezzare: le maglie della sudditanza; la maglia del potere dei colletti bianchi: quella classe burocratica che guadagna tanto quanto pesa, nascosta nella complicità tra burocrazia e politica, calpestando persino gli obblighi legali di trasparenza; la catena del bisogno; dell’ignoranza; del mal governo; del clientelismo; degli sprechi; delle caste partitocratiche; del potere e dell’arroganza; della paura che incutono nei cittadini gli atteggiamenti di questa classe di prepotenti , costringendo i Cittadini ad allontanarsi dalla vita politica della Città.

 

Cittadini che hanno creduto e continuano a crederlo che questi signori volessero ridare diritti certi e non favori spacciati come regalie che si devono onorare con il voto vita natural durante.

Ingenuamente hanno creduto che sarebbe stato possibile iniziare un cammino di democratizzazione della politica Amanteana.

Oggi, alcuni di Voi, però, hanno cominciato a rendersi conto che le persone che riempivano le piazze con le loro menzogne sulla forza della legalità, della trasparenza, della libertà, della solidarietà, della partecipazione popolare, della Liberal- Democrazia, sono in realtà le guardie dell’affarismo, del potere fine a stesso, dell’egoismo con il quale calpestano diritti e Valori di convivenza sociale . No, non si può volere essere come loro. I Vostri principi, i Vostri valori, cari Amanteani, devono essere altri e alti.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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