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guardia costierta
 

E’ successo in spiaggia ad Amantea, vi raccontiamo ciò che ci è stato riportato da un operatore commerciale presente all’accaduto, una moglie preoccupata di essersi svegliata senza in marito sotto l'ombrellone, di fianco ad  un noto lido sul Lungomare di Amantea, chiama la Guardia Costiera.

Effettivamente oggi il mare era molto agitato ed in turista non è un nuotatore eccellente, cosi la Guardia Costiera si attiva, sia via mare che via terra, dodici il numero delle persone che immediatamente si sono attivate, otto via terra e quattro via mare, li abbiamo visti anche noi scrutare l'orizzonte con binocolo in mano.

Dopo un’ora il marito, incuriosito dalla presenza della Guardia Costiera, torna sotto l’ombrellone con un grosso gelato in mano.

Non vorremmo essere nei suoi panni.

Pubblicato in Cronaca

La gran parte dei lidi ha chiuso la propria attività nel mese di settembre.

Essi sono divisi in due categorie , quelli stagionali e quelli annuali.

I lidi stagionali devono essere smontati appena finita la stagione estiva.

Una operazione defatigante e non di poco conto.

Ed è questa la prima attenzione della Guardia Costiera.

Il mancato smontaggio del lido stagionale viene sanzionato per mancato rispetto della concessione.

in sostanza è come se si fosse occupato abusivamente una parte di area demaniale.

Poi ci sono i lidi annuali.

Non si parla di occupazione demaniale annuale , quanto di funzione annuale.

Ed è questa la seconda attenzione della Guardia Costiera.

In sostanza il mancato esercizio del lido viene inteso come mancato rispetto della concessione.

E non finisce qui.

C’è un’altra atte4nzione che la Guardia Costiera intende esercitare

E’ quella della abitudine storica che hanno i lidi stagionali di difendere la struttura dalle possibili mareggiate autunnali, invernali e primaverili

Una difesa che ordinariamente si fa creando delle barriere artificiali di sabbia che spezzano la forza dei marosi.

Normalmente si sposta la sabbia dello stesso lido creando piccole dune.

E solo eventualmente si inseriscono altri elementi quali blocchi di cemento.

E’ un sistema che viene usato in varie parti della Calabria e d’Italia

Sia per i lidi che per strutture pubbliche quali lungomari ed altro.

Per evitare problemi abbiamo suggerito una lieve ma esaustiva modifica al Piano Spiaggia.

Sembra invece che la Guardia Costiera intenda applicare l‘art 1161 del Codice della navigazione “Art. 1161 - Abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprietà privata” nella parte in cui sanziona questi comportamento come se rientrassero nella fattispecie delle innovazioni non autorizzate e la cui sanzione prevede l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a euro 516,00 , sempre che il fatto non costituisca un più grave reato.

I titolari dei lidi, al contrario, sostengono di poter fare queste opere provvisionali di difesa del bene con una semplice comunicazione, come fatto in passato.

Pubblicato in Cronaca

Continua l’attività di contrasto alla pesca illegale portata avanti dagli uomini e dalle donne della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina.

Nel corso della giornata del 20.09.2018, nell'ambito degli ordinari controlli sulla filiera della pesca, con particolare riferimento alla pesca illegale dei prodotti ittici, il personale a bordo della motovedetta CP 2096 della Guardia Costiera di Vibo Valentia ha sequestrato un attrezzo da pesca professionale utilizzato in maniera illegittima, presumibilmente da pescatori senza regolare licenza.

L’attrezzo sequestrato, una rete da posta del tipo “imbrocco” lunga circa 600m, era priva delle targhette identificative che la normativa vigente richiede di apporre agli attrezzi utilizzabili dai soli pescatori professionali, sulle quali vanno indicati i dati dei pescherecci su cui sono imbarcate.

L’attrezzo sequestrato si trovava al largo delle acque di Campora San Giovanni del Comune di Amantea (CS).  

Le attività di controllo da parte della Guardia Costiera continueranno nei prossimi giorni, sia via terra che via mare, al fine di garantire la costanza nell’azione di contrasto della pesca illegale e dell’immissione del frutto di tale pesca sul mercato.

Pubblicato in Campora San Giovanni

I militari della Delegazione di spiaggia di Amantea, dipendente dalla Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria i titolari di quattro oleifici siti nel Comune di Falerna (CZ), dopo avere accertato, nei giorni precedenti, irregolarità in materia di smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi dell’attività produttiva.

 

Da un controllo effettuato dalla Polizia Giudiziaria operante, è emerso, infatti, che i titolari dei quattro opifici realizzavano un illecito smaltimento di rifiuti, disperdendo nell’ambiente il percolato di sansa e le acque di lavaggio prodotte dal processo di molitura delle olive.

Presso i quattro frantoi è stata, inoltre, accertata la mancanza dei previsti registri di carico e scarico rifiuti non pericolosi.

Per tali infrazioni, il personale operante ha deferito all’Autorità giudiziaria competente i titolari dei quattro frantoi per i reati di illecito smaltimento di rifiuti e utilizzo agronomico delle acque di vegetazione e contestato la violazione amministrativa relativa alla mancata tenuta del registro carico e scarico rifiuti.

Per quest’ultima infrazione è prevista una sanzione amministrativa di oltre duemila euro.

Pubblicato in Basso Tirreno

Continua incessante il lavoro della Guardia costi

era di Amantea, che sotto il coordinamento della Capitaneria di porto di Vibo, nella giornata di ieri, ha individuato e posto sotto sequestro una discarica di rifiuti data alle fiamme nell’alveo del torrente Calcato , proprio alle spalle del locale Poliambulatorio specialistico, esattamente tra le due colline che definiscono l’alveo del torrente.

Mentre la pattuglia era intenta ad operare i quotidiani controlli ambientali ai vari corsi d’acqua della fascia costiera compresa tra Belmonte e Nocera Terinese, i militari, giunti all’altezza del torrente Calcato, hanno sentito un forte odore di materiale plastico bruciato.

A tal punto hanno ripercorso il tratto del letto del corso d'acqua fino a circa 2 km dalla foce, nel bel mezzo di due montagne, ed hanno accertato che vi era in atto un incendio di materiale vario classificabile tra i rifiuti pericolosi e non (traverse di legno – eternit – auto abbandonate – materiale edile – tubi in plastica – etc.).

Avvisato il pubblico ministero di turno della Procura di Paola, i militari hanno richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco di Paola, dei tecnici comunali di Amantea, per l’individuazione catastale dell’area, procedendo, nel contempo a sottoporre la zona interessata a sequestro penale.

Immediato l’intervento dei tecnici comunali tra cui l’ingegnere Pileggi ed il geometra Pino Curcio temporaneamente “sottratto” all’ufficio tributi di cui ora fa parte

Tutta l’area, circa 2000 mq. di demanio fluviale, è stata recintata ed affidata in custodia giudiziale al Comune di Amantea, per la successiva bonifica, mentre sono state avviate immediate indagini per accertare gli autori dell’incen

dio e della discarica data alle fiamme.

“Non sarà facile – scrive la Guardia costiera– individuare i responsabili del reato di getto pericoloso di cose, discarica non autorizzata di rifiuti pericolosi e non, ed incendio degli stessi, ma sotto il coordinamento della Procura di Paola, i guardacoste cercheranno di verificare tra i rifiuti di trovare tracce per risalire agli autori di tale inquinamento, così da deferirli alla competente autorità giudiziaria”.

Sembra trattarsi di un’area demaniale che era stata abusivamente occupata da una azienda edile per il deposito di materiale per le costruzioni, materiale che è andato a fuoco a seguito dell’incendio del canneto spontaneo ivi presente e che alligna dove c’è presenza di acqua

Trattandosi di un’area fluviale sotto la competenza dell’ente provincia i costi dello smaltimento dovrebbero essere afferiti all’ente stesso senza dover ricadere sul comune.

Pubblicato in Politica

Si è da poco conclusa l’operazione di Polizia marittima eseguita sui trentasei comuni costieri del compartimento marittimo di Vibo Valentia che abbraccia 4 province( Potenza, Cosenza,Catanzaro e Vibo Valentia)

Le attività di controllo iniziate nel mese di novembre 2014 e terminate alcuni giorni addietro, hanno visto impegnati un cospicuo numero di militari del “nucleo operativo difesa del mare” degli uffici di Guardia Costiera di Vibo valentia, Maratea, Praia a Mare, Diamante, Cetraro, Paola, Amantea, Lamezia terme, Pizzo, Tropea e Nicotera.

L’attività è stata effettuata sotto il coordinamento del capo del compartimento marittimo CF Antonio Lo Giudice.

I militari impiegati hanno eseguito più di quattrocento verifiche in ambito demaniale marittimo con mirati accertamenti amministrativi e di polizia giudiziaria sulle concessioni demaniali di 220 km di costa tirrenica calabro-lucana, da Nicotera a Maratea.

Grazie ai controlli è stato possibile accertare che quarantacinque strutture balneari autorizzate per il mantenimento delle opere in concessione solo per il periodo estivo risultavano non essere state rimosse a fine stagione

Da qui le denunce a carico dei soggetti titolari delle concessioni alle procure della repubblica competenti di Lagonegro, Paola, Lamezia Terme e Vibo valentia

Gli accertamenti hanno portato al sequestro di 38 strutture balneari di cui ben trenta in provincia di Cosenza e le altre 8 nelle province a sud.

Nella provincia di Cosenza sono state sequestrati uno stabilimento balneare ad Amantea, due a Diamante, otto a Scalea, dodici a San Nicola Arcella, sette a Santa Maria del Cedro.

Gli altri stabilimenti sono stati sequestrati due a Nicotera, quattro a Tropea, uno a Gizzeria, uno Nocera Terinese

Molte le amministrazioni comunali che a seguito di tale attività hanno potuto verificare che numerosi concessionari non avevano effettuato i pagamenti dei canoni previsti ed hanno avviato in alcuni casi il procedimento di decadenza del titolo concessorio secondo quanto previsto dalla legge.

Il comandante della Capitaneria CF Antonio Lo Giudice le attività di verifica sul demanio marittimo da parte degli uffici marittimi dislocati lungo il compartimento marittimo continueranno sia per tutelare la costa sia per prevenire e reprimere abusi in danno dell’erario

Pubblicato in Primo Piano

portochiusoLa Capitaneria di Porto di Vibo Valentia ha chiuso il Porto di Amantea a tutte le imbarcazioni presenti.

 

Il provvedimento è stato adottato dal Comandante in II C.C. (CP) Fabio SERAFINO per conto delComandante C.F. (CP) Antonio LO GIUDICE.

A richiedere l’emanazione dell’ordinanza il locale ufficio marittimo di Amantea in considerazione dei bassi fondali presenti all’ingresso/uscita nel porto.

E’ stata la stessa amministrazione comunale, successivamente, a confermare le condizioni esposte dalla Guardia Costiera di Amantea diretta dal m. llo De Caria

Le ragioni della ordinanza sono state, quindi, individuate nello scarsissimo pescaggio della bocca di ingresso che già nei giorni corsi impediva l’accesso delle imbarcazioni di maggiore stazza presenti nel porto ( pescherecci) e nella necessità di garantire la incolumità pubblica e la sicurezza della navigazione

La Capitaneria con una propria ordinanza n 51/ 2013 aveva fissato in metri 1 il pescaggio massimo , comprese le eventuali derive, delle unità in transito

In conseguenza fino a successiva disposizione e con decorrenza immediata, giusta ordinanza n 48/2014 , resta vietato l’ingresso/ uscita dal porto turistico di Amantea a qualunque tipologia di unità navale.

Per l’Amministrazione Comunale di Amantea un'altra brutta tegola.

 

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Calabria Maran 9 Years ago
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Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa

“L’attenzione dei diportisti e dei fruitori del mare verso l’ecosistema marino e costiero è in costante crescita. Risale, infatti, a ieri mattina, la segnalazione tramite il numero blu “Emergenza in Mare” alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina da parte di alcuni cittadini, che nel vedere nelle acque antistanti il litorale della località Coreca del Comune di Amantea un motopeschereccio vicino alla costa, che, a parere dei segnalanti, stava utilizzando una rete non regolamentare in piena Zona di Tutela Biologica.

       Immediata la risposta del Servizio Operativo della Capitaneria di Porto di Vibo, che disponeva l’intervento in zona di una pattuglia della locale Delegazione di Spiaggia di Amantea, già in vigilanza sul territorio di giurisdizione, la quale giunta sulla spiaggia di Coreca, accertava la presenza di una motobarca e di una rete sospetta.

Al fine di poter, quindi, completare l’attività di accertamento, la Capitaneria di Porto di Vibo, impiegava il battello pneumatico GC 353, di stanza nel Porto di Amantea, che dopo pochi minuti raggiungeva la Motobarca segnalata il cui equipaggio, resosi conto della presenza sulla spiaggia della Pattuglia, stava recuperando in tutta fretta la rete risultata poi essere la cosidetta “bardasciuni o suriciara”, non regolamentare.

       I militari, dopo aver effettuato il controllo dei documenti della barca da pesca iscritta presso l’Ufficio Locale Marittimo di Paola, hanno provveduto a scortarla fino al porto di Amantea, ove gli uomini al Comando del Maresciallo DE CARIA, provvedevano al sequestro dell’attrezzo da pesca utilizzato, composto da una rete di tipo derivante con maglie di 35mm, non consentita e ad elevare a carico del Conduttore della Motobarca da pesca due sanzioni amministrative di cui una di €.4.000,00, per utilizzo di attrezzo non consentito e una di €.308,00 per imbarco di una persona non segnata a Ruolino Equipaggio.

       Un’operazione ben condotta e con ottimi risultati in termini di tutela dell’ecosistema marino nell’ambito delle attività di repressione della pesca esercitata da pescatori professionali con attrezzi non consentiti – si legge nella nota stampa della Capitaneria di Porto di Vibo. L’attenzione della Guardia Costiera sarà sempre al massimo livello in tutto il Compartimento Marittimo, il cui Comando è stato da lunedì scorso assunto dal Capitano di Fregata (CP) Antonio LO GIUDICE, con particolare attenzione alla Zona di Tutela Biologica che si estende dalla foce del fiume Oliva al confine tra i Comuni di Belmonte e Longobardi.

       Tale zona è regolamentata dall’Ordinanza n.11/2009 del 22.04.2009 della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, che ha disciplinato quanto contenuto nel D.M. 22.1.2009 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. In particolare nella predetta zona che si estende per circa 7 miglia dalla linea di costa, è vietata la pesca del novellame, lo strascico e per la pesca sportiva l’utilizzo di più di cinque ami. Consentite, invece, per le unità da pesca regolarmente iscritte e in possesso della prevista licenza, l’utilizzo delle reti da posta, nasse e l’uso dei palangari. Per i contravventori all’Ordinanza multe fino a 1.032,00 euro e sequestro degli attrezzi da pesca e del pescato, con pendenze penali qualora vengano ravvisate ipotesi di reato più gravi.

Riceviamo in questo istante alle ore 1930 la nota stampa della Capitaneria di porto di Vibo valentia sulla vicenda della signora Stella Maria

E’ STATA RITROVATA INTORNO ALLE 07.30 PARCHEGGIATA VICINO LA FOCE DEL FIUME OLIVA DA UNA PATTUGLIA DEI CARABINIERI DI AMANTEA LA PUNTO DI COLORE GRIGIO DELLA SIG.RA STELLA MARIA DI 49 ANNI, ORIGINARIA DI NOCERA TERINESE E RESIDENTE A CLETO.

L’ALLARME E’ STATO DATO DAI FAMILIARI DELLA DONNA DOPO LA MEZZANOTTE NON AVENDO VISTO RINCASARE LA CONGIUNTA.

IMMEDIATO, L’AVVIO DELLE RICERCHE SEGUENDO LE PROCEDURE DEL PIANO DEGLI SCOMPARSI APPROVATO DALLA PREFETTURA DI COSENZA CHE PREVEDE IL COINVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA SIA A TERRA CHE A MARE, STANTE LA VICINANZA DELL’AUTOVETTURA ALLA FOCE DEL FIUME OLIVA.

IL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA DEI CARABINIERI DI PAOLA, CAPITANO LUCA ACQUOTTI, COORDINAVA LE OPERAZIONI DI RICERCA LUNGO L’ALVEO DEL FIUME OLIVA, NELL’ENTROTERRA E LUNGO LA SPIAGGIA, MEDIANTE L’IMPIEGO DI 15 MILITARI DELL’ARMA, TRA CUI UN’UNITA’ CINOFILA, 6 VIGILI DEL FUOCO, 6 MILITARI DELLA GUARDIA COSTIERA DI AMANTEA, 4 MILITARI DELLA GUARDIA DI FINANZA E 20 PERSONE DELLA LOCALE PROTEZIONE CIVILE DI AMANTEA.

COORDINATE DAL SERVIZIO OPERATIVO DELLA GUARDIA COSTIERA DI VIBO VALENTIA, LE ATTIVITA’ DI RICERCA IN MARE NEL TRATTO DI COSTA COMPRESO TRA LA FOCE DEL FIUME SAVUTO E IL FIUME COLONGI DI AMANTEA, MEDIANTE L’IMPIEGO DI DUE MOTOVEDETTE DI SOCCORSO, LA PRIMA PROVENIENTE DAL PORTO DI VIBO – CP 808 - IMPIEGATA DALLE 08.00 ALLE 14.00 E LA SECONDA DAL PORTO DI CETRARO – CP 851 - CHE HA OPERATO DALLE 14.00 ALLE 19.00. ENTRAMBE HANNO BATTUTO PALMO A PALMO, NONOSTANTE LE CONDIMETEO NON FAVOREVOLI, IL VASTO TRATTO DI MARE ANTISTANTE IL LITORALE COSTIERO AMANTEANO E DEI COMUNI CONTIGUI, MEDIANTE UNO SCHEMA DI RICERCA A PERCORSI PARALLELI UTILIZZATO PER I SOCCORSI IN MARE.

STANTE LE CONDIMETEO MARE 3 E AL FINE DI AVERE UNA MIGLIORE VISIBILITA’ DALL’ALTO, LA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO VALENTIA MARINA, TRAMITE LA DIREZIONE MARITTIMA DI REGGIO CALABRIA E LA CENTRALE OPERATIVA DEL COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO, HA RICHIESTO LA POSSIBILITA’ DI IMPIEGO DI UN VELIVOLO IN DOTAZIONE AL COMANDO AVIAZIONE DELL’ESERCITO DI VITERBO DI STANZA AL 2°REGGIMENTO SIRIO DI LAMEZIA TERME. L’ELICOTTERO, UN AB 412 E.I., HA ESEGUITO DUE SORTITE DA DUE ORE DI VOLO CIASCUNA, UNA MERIDIANA ED UNA POMERIDIANA SIA NEL TRATTO DI MARE INTERESSATO DALLE RICERCHE, CHE LUNGO LA TRATTA FERROVIARIA.

ALLE ORE 17.00 L’ELICOTTERO DELL’ESERCITO ITALIANO DEL SIRIO DI LAMEZIA, IN FASE DI RICERCA, INDIVIDUAVA IL CADAVERE DELLA SCOMPARSA A CIRCA 300 MT A LARGO DELLA SPIAGGIA DEL COMUNE DI NOCERA.

LA SALA OPERATIVA DI COMPAMARE VIBO FACEVA DIRIGERE LA MOTOVEDETTA CP 851 SUL PUNTO DI AVVISTAMENTO E DOPO POCHI MINUTI RECUPERAVA A BORDO IL CORPO DELLA SIG.RA ORMAI PRIVO DI VITA.

STANTE LE AVVERSE CONDIMETEO LA MOTOVEDETTA, NON POTENDO ENTRARE NEL PORTO DI AMANTEA, DIRIGEVA PER IL PORTO DI CETRARO OVE GIUNGEVA DOPO CIRCA DUE ORE DI NAVIGAZIONE.

IL COMANDO DELLA COMPAGNIA DEI CARABINIERI DI PAOLA, PROVVEDEVA AD AVVISARE IL P.M. DI TURNO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PAOLA PER LE INDAGINI DI RITO.

Ne diamo conoscenza ai nostri lettori e nel contempo ringraziamo la CP di Vibo per la messe di dettagli partecipatici

A tutte le Forze dell’’ordine ed ai volontari della protezione civile i ringraziamenti della società.

Nella foto l’ elicottero e la motovedetta che hanno partecipato alle ricerche

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato della Guardia Costiera di Amantea

“E’ DURATA SETTE GIORNI L’OPERAZIONE COMPLESSA DENOMINATA “TREMAGLIO”, DISPOSTA DALLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO VALENTIA MARINA, CHE HA VISTO IMPIEGATA NOTTE E GIORNO, SUL LITORALE NORD DEL COMPARTIMENTO MARITTIMO, LA MOTOVEDETTA CP 2096 ASSEGNATA ALLA GUARDIA COSTIERA DI VIBO VM.

L’ATTIVITA’ COORDINATA DAL SERVIZIO OPERATIVO DELLA CAPITANERIA, E’ STATA MIRATA ALLA REPRESSIONE DELLA PESCA ABUSIVA EFFETTUATA CON ATTREZZI PROFESSIONALI NON AUTORIZZATI, QUALI RETI DA POSTA E PALANGARI.

LE VIGILANZE DIURNE E NOTTURNE SONO STATE EFFETTUATE IN TANDEM TERRA MARE, MEDIANTE L’IMPIEGO DELLE RADIOMOBILI CP DEI COMANDI DELLA GUARDIA COSTIERA DI AMANTEA, PAOLA, CETRARO E DIAMANTE.

PARTICOLARE ATTENZIONE E’ STATA DATA ALLE ACQUE DELLA ZONA DI TUTELA BIOLOGICA DI AMANTEA E DOVE NEI GIORNI SCORSI ERANO GIUNTE SEGNALAZIONI AL NUMERO BLU 1530 DELLA SALA OPERATIVA DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO VALENTIA MARINA, DEL FENOMENO DI ESERCIZIO DELLA PESCA ABUSIVA FATTA DA DIPORTISTI PRIVI DI LICENZE DI PESCA, PROPRIO IN DANNO DEI PESCATORI PROFESSIONALI. NEL PARTICOLARE, I MILITARI IMBARCATI SULLA MOTOVEDETTA CP 2096, HANNO DOVUTO BATTERE PALMO A PALMO TUTTO IL LITORALE AMANTEANO, OVE I PESCATORI ABUSIVI ADOPERANO, ORMAI, LA TECNICA DI NON LASCIARE GALLEGGIANTI IN VISTA, COSì DA RENDERE DIFFICILE L’INDIVIDUAZIONE DELLE RETI DA POSTA POSIZIONATE. NONOSTANTE CIO’ E GRAZIE ALL’ESPERIENZA DELL’EQUIPAGGIO, SONO STATE INDIVIDUATE E SEQUESTRATE CINQUE RETI DA POSTA ABUSIVE DELLA LUNGHEZZA COMPLESSIVA DI OLTRE 2 KM, TUTTE SALPATE A BORDO.

SEQUESTRATI ANCHE CINQUE PALANGARI DI FONDO, NOVE NASSE E UN MOTORE FUORIBORDO PRIVO DI ASSICURAZIONE. IL PESCATO, RINVENUTO NEGLI ATTREZZI DA PESCA SALPATI, RINVENUTO ANCORA IN VITA E’ STATO RIGETTATO IN MARE, TRA CUI ANCHE UNA MURENA DI GROSSE DIMENSIONI.

17 I VERBALI AMMINISTRATIVI ELEVATI DAL COMANDANTE DELLA MOTOVEDETTA PER UN’AMMONTARE DI OLTRE 27.000,00 EURO DI MULTE.

IL VALORE DELLE RETI DA POSTA SEQUESTRATE, SI AGGIRA INTORNO AI CINQUEMILA EURO DI MERCATO. SONO IN CORSO INDAGINI PER INDIVIDUARE GLI UTILIZZATORI DELLE RETI SEQUESTRATE.

IL SERVIZIO OPERATIVO DELLA GUARDIA COSTIERA DI VIBO VALENTIA MARINA, INVITA A SEGNALARE EVENTUALI ATTIVITA’ DI PESCA NON REGOLAMENTARI ALLA SALA OPERATIVA TRAMITE IL NUMERO BLU “EMERGENZE IN MARE 1530”, ATTIVO OGNI GIORNO H24.

I DUEMILA METRI DI RETE SEQUESTRATI CON L’OPERAZIONE TREMAGLIO, VANNO A SOMMARSI AGLI OLTRE 22 KM SEQUESTRATI NELL’ULTIMO ANNO DI ATTIVITA’ LUNGO TUTTO IL COMPARTIMENTO MARITTIMO DI VIBO VALENTIA MARINA, EVIDENZIANDO CHE CONTINUERANNO NEI PROSSIMI GIORNI LE ATTIVITA’ DI VIGILANZA PESCA SIA VIA TERRA CHE VIA MARE, FINALIZZATE A REPRIMERE LE ATTIVITA’ DI PESCA ABUSIVA A VANTAGGIO DEI PESCATORI PROFESSIONALI, VERSO I QUALI SPESSO SI CREANO CONCORRENZE SCORRETTE DA PARTE DI PESCATORI ABUSIVI.

SI ALLEGANO QUATTRO FOTO IN FORMATO JPG RELATIVE ALL’ATTIVITA’ SVOLTA.-

Pubblicato in Basso Tirreno
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