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Dalla California all'Australia passando per l'Alaska e la Groenlandia.

Gli allarmi incendi si susseguono coinvolgendo tutto il mondo.

 

Nelle ultime settimane, si sta parlando molto dei numerosi incendi che stanno coinvolgendo diverse regioni nel mondo.

L’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite (Omm) ha mostrato con un grafico interattivo che il fumo dei roghi nel mondo è arrivato a ricoprire una superficie di circa 5 milioni di chilometri quadrati.

Un’area grande più dell’Europa e più della metà degli Stati Uniti.

 

Come ha registrato il Servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus (Cams) dell’Ue, inoltre, in quest’anno ci sono stati oltre cento incendi lungo le coste artiche, coinvolgendo non solo la Russia, ma anche l’Alaska, il Canada e la Groenlandia.

 

Anche Amantea non si esime a queste statistiche, solo negli ultimi giorni diversi incendi importanti, Camoli, Fiumara, Coreca e San Procopio.

 

Tutti questi incendi solo sicuramente di natura dolosa, anche se è ottobre e l'estate dovrebbe essere finita, le temperature poi non si sono del tutto abbassate e lievi sono state le piogge negli scorsi giorni.

Ma tutto ciò non ha determinato la fine della stagione degli incendi.

 

Assolutamente quindi da escludere l'autocombustione o che le fiamme siano scappate accidentalmente.

Rimane dunque la certezza dell'incendio doloso, appiccato da più di un piromane deliberatamente.

 

L'unico dubbio che resta è se il gesto sia stato dettato da qualche interesse o semplicemente dal gusto di farlo.

Ovviamente non è stato possibile dappertutto l'intervento dei mezzi aerei, grazie al vento sostenuto che si era levato già da un paio d'ore, le fiamme sono avanzate velocemente divorando rovi e sterpaglie fino a raggiungere gli alberi.

 

L'intervento, come detto, è stato quasi esclusivamente da terra, ma visto il buio che rendeva difficile salire le colline verso le fiamme, l'attenzione dei soccorritori si è concentrata soprattutto alla sorveglianza e protezione delle abitazioni che avrebbero potuto rischiare qualora il vento, ad un cero punto decisamente sostenuto, avesse cambiato direzione.

 

Sui social, unanime si è levata la condanna nei confronti della mano, ignota, di chi ha appiccato il rogo.

Purtroppo nessun fermo e nessuna denuncia.

 

 

 

vigilifuocoFiamme da sabato sera in una collina di Amantea a ridosso del cimitero Cittadino.

A lanciare l'allarme un motociclista di passaggio della zona. 

I vigili del fuoco subito intervenuti con due squadre dal distaccamento di Paola e Cosenza hanno cercato di circoscrivere il rogo invano, fino alla mattina di domenica hanno ben tamponato il rogo evitando che le fiamme si propagassero, ma sono dovuto intervenire nella tarda mattinata prima l'elicottero e successivamente nel pomeriggio di Domenica persino un Canadair per domare le fiamme.

Ancora questa mattina si sente nella città l'odore acre del rogo a ridosso della città.

Al vaglio degli inquirenti le cause che hanno determinato l'incendio: per i vigili del fuoco resta aperta anche l'ipotesi dolosa. 

L'incendio in breve tempo ha attirato diverse persone incuriosite, subito allontante dai vigili del fuoco, obbligati a intervenire per far rispettare le norme di sicurezza imposte dall'emergenza coronavirus.

Pubblicato in Primo Piano

E’ il pomeriggio di una delle più belle domeniche di questo freddo marzo.

 

Il cielo azzurro che comincia rosseggiare per il tramonto si riempie di un denso ed acre fumo nero.

Una colonna altissima ed ascendente che si alza verso l’alto.

La notizia si sparge immediatamente e riempie facebook

“Brucia un’auto?” Si chiedono visto il fumo nero.

La notizia arriva anche a noi e ci rechiamo sul posto.

 

Troviamo già i vigili.

Non quelli del fuoco che arriveranno quasi alle 18.30 dalla lontana Paola, ma quelli della polizia urbana , prontamente allertati ed intervenuti sul posto.

Ovviamente solo per controllare cosa stesse bruciando, se sul posto ci fosse qualcuno a controllare e chi avesse acceso il fuoco .

Più tardi arrivano anche i Carabinieri ( vedi foto)

Dobbiamo andare sul posto per scoprire che si tratta di un grosso incendio “di campagna”.

 

Un vandalo ha dato fuoco ad una montagna di canne ed altro che erano state lasciate dopo la pulizia dei terreni posto tra la statale 18 ed il rilevato ferroviario , nel tratta dal negozio dei fratelli Delizia( a nord) e la vecchia falegnameria della famiglia Del Giudice(a sud).

Non sappiamo se a prendere fuoco siano state solo le canne od altro.

Né sappiamo se il fumo denso ed acre abbia portato con se altri inquinanti.

Sarà compito delle forze dell’ordine scoprire chi ha dato fuoco e cosa sia bruciato.

Intanto il vento spinge il fumo lontano dal luogo dell’evento.

Poi scende la sera ed il fumo scompare.

Restano le braci ad ardere fino allo spegnimento

Ma i vigili del fuoco hanno trovato difficoltà ad accedere sui luoghi dell’evento.

…segue….

Pubblicato in Primo Piano

Due gli incendi in atto. Uno sulla collina di Cannavina, uno su quella di Coreca.

Impossibile pensare che gli incendi si siano accesi da soli.

 

 

Dietro c’è una evidente mano di un uomo. 

Uno, due piromani improvvidi e sprovveduti o malati.

Di fatto gli incendi sono iniziati nel pomeriggio e stanno continuando ad ardere.

 

Quello di Cannavina più piccolo sembra spegnersi ma poi riprende alimentato dal vento, ma contenuto nella sua estensione.

Quello di Coreca ,invece, ha raggiunto una estensione di almeno 200 metri e sale da ovest verso est spinto dal vento.

E notte e le operazioni possono essere svolte soltanto da terra.

Non possono volare né gli aerei , né gli elicotteri.

Una situazione difficile.

 

Solo da pochi minuti si vedono i mezzi della Protezione Civile,  che percorrono le strade cittadine, probabilmente per raggiungere i luoghi dell'incendio e dare cosi' una mano fattiva ai Vigili del Fuoco.

Soltanto domani si potrà sapere quanto terreno è stato interessato dalle fiamme, le colture distrutte e gli eventuali beni immobili, case comprese, incise o poste in pericolo delle fiamme.

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Non è iniziato bene questo 2016 per Amantea e soprattutto per Maurizio Scudiero.

 

Era il 17 gennaio (e poi si dice che il 17 non porta sfortuna) quando la sua pizzeria sul lungomare di Amantea venne attinta (eufemismo letterario) dal fuoco.

 

Un incendio che l’ha distrutta.

Un incendio che ha sorpreso tutti, a cominciare da lui per finire alla intera città.

Ma il buon Maurizio non si è lasciato abbattere. Affatto.

Il giorno dopo aveva già cominciato a demolire quanto era bruciato al fine di poter ricostruire la sua azienda.

Ma il destino era dietro l’angolo.

Ancora un destino triste.

Appena due giorni e la magistratura sequestrava quanto era rimasto del locale.

 

E così i ruderi della pizzeria e quanto ne era stato tempestivamente estratto sono rimasti lì, sul lungomare, in brutta vista a chiunque vi fosse passato, triste memoria dell’evento.

Una specie di “Case sciollate” della marina.

Ma ora ecco la nuova. Una buona nuova.

 

Dopo quasi due mesi e mezzo il sequestro è stato tolto.

Non ha perso tempo Maurizio e si è subito messo ad eliminare o resti della sua pizzeria.

E fra poco riaprirà .

Un po’ alla volta.

 

In questi giorni Maurizio sta ricevendo l’attenzione di tanti amanteani che gli porgono le proprie felicitazioni ed i propri auguri.

Anche noi gli siamo vicini.

Maurizio è di buona stoffa.

Non molla. Non si arrende.

E noi siamo certi che ritornerà ad essere la pizzeria del lungomare e degli amanteani.

 

 

In Bocca al Lupo , Maurizio !

Sembra il Far West, ormai, questa città, un tempo paradiso per gli amanteani ed i forestieri.

 

Anche stanotte due auto sono state date alle fiamme .

Una completamente distrutta, la seconda parzialmente, ma comunque inutilizzabile, ormai.

Sono le tre di notte quando viene dato l’allarme e giungono i soccorsi.

 

Prima si spengono le fiamme, poi si portano via le auto, infine si pulisce alla meglio Via Baldacchini luogo dell’evento .

Viene anche riparata alla bell'e meglio la cassetta della rete elettrica che però deve essere sostituita al più presto. (vedi foto 1).

Arriva il carro attrezzi che si porta via le auto e sul luogo restano solo i segni del fuoco e le strisciate dalla gomme dell’auto che viene tirata su per essere portata via. (vedi foto 2).

 

Una è stata da noi trovata e ci sembra sostanzialmente inutilizzabile.

Il motore non c’è più, e l’interno dell’auto è parzialmente bruciato.

Sono scoppiati anche gli air bag. (vedi foto 3).

 

L’altra quella dalla quale, presumibilmente, ha preso avvio il fuoco, quasi sicuramente doloso, non si trova e sembra sia stata portata allo sfasciacarrozze perché interamente distrutta.

 

Le auto appartengono una ad un noto medico locale, l’altra ad un imprenditore il cui coniuge è anche dipendente del Comune di Amantea.

Ora tocca agli investigatori.

 

Inutile dire che la città è confusa e preoccupata.

 

Foto 1



Foto 2

 

 

Foto 3

 

 

Foto 4

Ma che succede ad

Pubblicato in Cronaca

I Carabinieri di Amantea hanno posto sotto sequestro la pizzeria di Maurizio Scudiero, sita sul lungomare di Amantea e che nei giorni scorsi era bruciata.

 

Ignote le ragioni.

L’unica cosa di cui siamo a conoscenza è quella che si legge sul cartello affisso in più parti e firmato dal maresciallo capo Tommaso Cerza comandante della stazione di Amantea :” Area sottoposta a sequestro ed a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente”.

In sostanza per autorità giudiziaria procedente si intende il PM.

A questo punto nascono i dubbi.

Su cosa indaga il PM visto che, stando a quanto si dice, i vigili del fuoco hanno escluso fatti dolosi attribuendo l’incendio ad un corto circuito?

 

Sicuramente non si tratta della occupazione di solo pubblico; ad Amantea ognuno occupa quello che vuole, quando vuole .

Occorre cercare un’altra ragione.

Forse ragioni sanitarie visto che i rifiuti sono stati allocati in modo indifferenziato?

 

Potrebbe anche essere , ma sembra strano perché questo sistema permette una selezione necessaria per avviare i rifiuti nei vari luoghi di conferimento.

A tal punto non resta che da supporre un reato edilizio. Ma anche questo ci sembra strano, perché normalmente sono i vigili ad interessarsi di questa materia e per competenza il PM fa eseguire il sequestro a chi ha inviato il verbale di accertamento.

E se………?

Ed allora noi possiamo formulare tante ipotesi più meno logiche e non indovinarne nessuna.

Occorre aspettare . Domani ne sapremo sicuramente di più.

 

 

Pubblicato in Politica

Tutta Amantea continua ad interrogarsi sull’incendio del ristorante di Maurizio sul lungomare.

 

Un corto circuito, come qualcuno dice? Un corto circuito avvenuto quando tutte le apparecchiature erano spente , magari per uno sbalzo di freddo od un colpo di vento?. Un corto circuito che tranquillizzi e che non lasci pensieri? .

Uno di quei corto circuiti che scoppiano ad Amantea bruciando auto o magari carri carnevalizi.

Un corto circuito che crei un incendio che bruci solo una delle due statue di corsari con le quali Maurizio accoglieva i suoi ospiti, liquefacendola e lasciando l’altra vicinissima praticamente intatta.

 

Un incendio che non bruci gli alberi immediatamente vicini al camino ed alle cucine (anche le tovaglie da tavolo sono rimaste intatte) forse partito dal lato del vicoletto che porta dal lungomare alla stradetta sottoferrovia , ed alla SS18, ed alla zona del campus.

Ma le nostre forse sono solo fantasie , elucubrazioni, paure recondite.

Di vero c’è solo la forza d’animo di Maurizio che già stamattina presto ha cominciato.

Anzi ha ricominciato.

 

Ha cominciato a demolire quel poco che è rimasto dopo il violento incendio, ad accatastarlo per portarlo via.

Evento umano od evento naturale che sia , da calabrese “tosto” Maurizio, non si lascia abbattere, non si dichiara vinto.

A lui la nostra solidarietà, la nostra attenzione, il nostro rispetto. 

 

 

La stradetta verso 007

 

la via di fuga verso est

Pubblicato in Primo Piano

E’ una città sorpresa ed addolorata quella di oggi 17 gennaio 2016.

Una città nella quale la notizia scivola lieve raggiungendo quasi tutti.

 

La notizia dell’incendio che ha totalmente distrutto la pizzeria ristorante di Maurizio Scudiero posta sul lato sud del lungomare amanteano

Un incendio molto probabilmente doloso.

A scoprirlo intorno alle quattro di stanotte i Carabinieri di Amantea che hanno fatto intervenire i Vigili del Fuoco dalla lontana Paola.

Appena giunti i Vigili hanno potuto fare ben poco atteso che ormai l’esercizio pubblico era completamente distrutto.

Pur tuttavia hanno spostatole bombole di gas onde evitare il loro scoppio.

Del rinomato ristorante non erano più rimasto che macerie fumanti .

Un danno ce ha posto in ginocchio il buon Maurizio e non solo finanziariamente.

Quando siamo andati a porgergli la nostra solidarietà personale, subito dopo che gli investigatori lo avevano appena sentito, abbiamo trovato triste e scosso , eppure Maurizio è stato ed è ( e sicuramente sarà) un uomo forte e capace di superare tutte le avversità della vita.

Ci hanno detto che il fuoco ha preso rapido e deciso avvio dal lato del lungomare, segno di un atto doloso

Ci hanno anche detto che nella nottata i carabinieri di Amantea erano stati proprio sul lungomare da cui si erano allontanati per presidiare altre zone, ma poi ritornandovi e trovando l’incendio.

Come escludere che i piromani non abbiano atteso, magari appostati tra la strada lungo ferrovia ed il lungomare, che i carabinieri si allontanassero prima di attuare il loro piano delittuoso.

Un incendio notevole quello occorso stanotte considerato che molto dell’alluminio presente nella struttura si è deformato ma anche letteralmente fuso ( la temperatura di fusione è intorno a 660 gradi centigradi!)

Gli spessi vetri poi sono scoppiati letteralmente .

Ora la città si interroga.

…continua….

Maurizio2

Maurizio2

Maurizio2

Il ricorso alla violenza privata che si manifesta incendiando le auto parcheggiate in mezzo alla strada sembra assumere una connotazione sempre più delinquenziale.

Sempre che non si tratti di vera e propria intimidazione.

Ancora un’auto data alle fiamme oggi 10 dicembre nelle prime ore della notte.

Si tratta di un giovane che lavora in un esercizio commerciale sito sulla SS18.

L’auto era parcheggiata in via Monte Bianco.

Solo per un caso l’ incendio non si è esteso alle abitazioni.

Per fortuna l'autovettura era infatti parcheggiata non prossima ad una abitazione ma ad un giardino.

 

I resti dell’auto come succede sempre in questi casi dopo essere stati spenti sono stati portati via e per terra è rimasto solo il segno del violento e distruttivo incendio.

Gli investigatori immediatamente intervenuti stanno conducendo le opportune indagini che sono indirizzate in tutte le direzioni.

Qualche preoccupazione serpeggia tra la gente che comincia a considerare inaccettabile tale trend di violenza e di distruzione dei beni.

Ora il numero degli incendi appare davvero eccessivo ed impone che le indagini giungano a qualche risultato.

Pubblicato in Cronaca
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