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Che cosa sono mai le bugie di Pinocchio di fronte a quelle delle istituzioni e di certa stampa quando parlano di mare?.

Niente, anzi meno di niente.

Vorremmo vedere però il loro naso.

 

Ora sembra che finalmente questa benedetta verità uscirà tutta grazie all’incontro-dibattito promosso dalla CGIL e che si terrà venerdì 16 settembre con inizio alle ore 17.00 presso l’Hotel Mediterraneo.

 

Un incontro dibattito dal tema intrigante:

Risorsa mare: quale futuro

Nel darne notizia cominciamo a chiedere a Massimiliano Ianni di trasmetterla in streaming od almeno di registrare il tutto, per intero, e di offrirne copia a chi la chiederà, al fine di poter documentare quelle verità sempre taciute e negate.

Chiunque può diffonderle perché chiunque può cercarle e trovarle.

 

 

Ci proveranno:

Adriano Mollo che presiede e modera;

Seguono le introduzioni di

-Massimiliano Ianni della CGIL di Cosenza;

-Franco Falcone di Legambiente Calabria;

Testimoniano:

-Monica sabatino sindaco di Amantea

-Fernanda Gigliotti sindaco di Nocera terinese

Intervengono:

-Giuseppe Aieta consigliere regionale

-Demetri Metallo Confindustria Cosenza

-Domenico Bevacqua Consigliere regionale

-Giuseppe Giudiceandrea consigliere regionale

Conclude Angelo Sposato Cgil Calabria.

aria-condizionata

Chi lo ha detto che il fascino degli Stati Uniti d'America è tale da convincere qualsiasi buon ingegnere o scienziato a trasferirsi oltreoceano e abbandonare gli studi iniziati nella nostra meravigliosa Calabria?

Ditelo a Massimo La Deda, un validissimo chimico nato a Catanzaro, partecipe di una stat up in grado di raggiungere importantissimi traguardi nel campo della fotochimica. Il grande merito di questo giovane scienziato è stato quello non solo di ideare un materiale elettrocromico innovativo, in grado di dar vita ad una piccola rivoluzione nel settore della bioedilizia, ma soprattutto quello di resistere ai richiami della California e degli scienziati che avrebbero voluto che il progetto di Notredame (il nome della start up di Massimo La Deda) fosse sviluppato in territorio statunitense.

Condizionatori senza condizionamento

L'idea progettuale del gruppo Notredame si basa sull'alleggerimento di determinate tecnologie termiche, al punto da consentire la costruzione di sistemi di isolamento decisamente più efficienti, in grado di favorire un risparmio energetico del 30%. Tradotto in altri termini, la start up calabrese si propone di porre una valida alternativa all'uso di condizionatori d'aria negli uffici e negli appartamenti privati e dare vita ad un'alternativa energetica più sostenibile.

Ad un migliore indice di isolamento corrisponde un utilizzo ridotto degli impianti di riscaldamento in inverno ed una minore dipendenza di aziende e famiglie dall'utilizzo di climatizzatori caldo o freddo.

L'impiego di questa nuova tecnologia, frutto della ricerca fotochimica applicata ai nanomateriali usati nella costruzione degli edifici risolverebbe definitivamente anche i problemi estetici legati al mondo del condizionamento. Al di là di ogni problema condominiale legato alla presentabilità della facciata esterna del palazzo e la difficoltà nel riuscire ad installare un condizionatore inverter multisplit sul balcone, l'invenzione del team di sviluppo di Massimo La Deda può essere considerata con orgoglio da tutti noi calabresi.

Quella che sembrava apparentemente la soluzione più semplice per migliorare l'impatto estetico, ovvero quella di montare dei condizionatori senza unità di scarico di condensa, sembrerà quasi “antica” quando la Notredame ultimerà il suo brevetto. Il boom di climatizzatori privi di unità esterna, decisamente meno “appariscenti” di quelli tradizionali, a cui abbiamo assistito questa estate nel Crotonese e nell'area di Reggio Calabria, è sintomo di una società ormai dipendente dall'aria condizionata.

In futuro, speriamo non troppo lontano, non ci sarà più una gara per acquistare il miglior condizionatore sul mercato italiano o la caccia all'offerta del sistema di climatizzazione super silenzioso, ma la costruzione di nuove strutture o l'ammodernamento di quelle più datate, utilizzando i materiali nanostrutturati creati dal gruppo di Massimo La Deda.

Il fatto che con tanta ostinazione questa fantastica realtà lavorativa voglia rimanere entro i confini calabresi per dare la giusta visibilità alla nostra terra, nella speranza di creare maggiore occupazione, è un avvenimento che può rendere orgogliosa l'intera regione. Sapere che oltre al festival del peperoncino e tragici avvenimenti di cronaca, il Mondo possa parlare della Calabria anche per risorse scientifiche nel campo del condizionamento

Pubblicato in Calabria

Oltre il gran gridare fatto dalla stampa sull’inquinamento ambientale provocato dagli impianti di depurazione non funzionanti o malfunzio nanti, gridare spesso inutile se non per il fatto che alla lunga, molto alla lunga, qualcuno sarà punito con una sentenza penale, sembra resti la responsabilità personale ed individuale dei dirigenti o degli amministratori conseguenti alle sanzioni imposte dalla UE (sempre che la Brexit e la Grexit non diventino il sassolino che fa crollare la intera montagna), sanzioni che ora paga l’Italia , grazie alla città di Milano.

 

(da La rete fognaria di Milano di Gian Luca Lapini) leggiamo che: “Milano si è guadagnata il poco invidiabile primato di unica grande città europea non dotata di depuratore” e che “ Per il momento, però, il Lambro rimane ancora il fiume più inquinato d'Italia”.

 

Ma è certo, ormai,( quanto relativo alle discariche abusive, lo dimostra) che prima o dopo i comuni saranno chiamati a pagare/( almeno) le sanzioni ( i danni ambientali sono incalcolabili).

Forse è anche questa la ragione per la quale il nuovo sindaco di Nocera terinese, l ‘avvocato Fernanda Gigliotti) ha inviato al comune di Amantea una vera e propria diffida a porre in essere tutte le misure atte ad evitare inquinamento dei terreni e del mare , in particolare relativamente alla pompa n 13.

Si tratta della pompa che solleva tutta la fogna di Amantea e Belmonte Calabro per spingerla nell’impianto di depurazione consortile di Nocera Terinese.

 

Numerose sono le denunce relative al funzionamento di tale pompa ed altrettanto numerosi sono gli interventi della Guardia Costiera e non è affatto da escludere che, prima o dopo, la competente procura della repubblica apra un fascicolo

 

Nessuno può escludere, infatti, la ricadenza e teorica applicabilità del “nuovo” articolo Art. 452-bis del codice penale “.Violazione dolosa delle disposizioni in materia ambientale” introdotto dalla Legge 22 maggio 2015 n.68.

Si tratta di una figura totalmente nuova di reato ambientale , ignota al precedente panorama legislativo e capace di sollecitare la attuazione della vigente normativa ambientale.

La città è per la lotta contro gli inquinatori ambientali.

 

L’articolo “Ed ecco che finalmente arrivano i verbali per lo sversamento abusivo di rifiuti “ ha, infatti, scatenato una fortissima reazione della comunità.

Abbiamo ricevuto , sia personalmente che via face book, diversi commenti (questi non anonimi!) con considerazioni del tipo “ Era ora”, oppure “Finalmente” od anche “ E vai!”.

 

Ma insieme anche indicazioni su luoghi dove gli sversamenti continuano senza ritegno.

Alcuni di questi li abbiamo immediatamente segnalato alla attenzione dell’amministrazione alla quale abbiamo fatto i complimenti per le prime contravvenzioni, ma sempre pronti a richiamarne la attenzione nel caso non si continui su tale strada con forza e decisione.

 

Per i casi più rilevanti ci siamo rivolti al comando di Polizia municipale ed il comandante Caruso si è impegnato a massimizzare l’attenzione dei purtroppo pochi vigili urbani operativi della città.

Certamente se i nostri amici e lettori si rivolgeranno anche agli amministratori segnalando i casi più gravi ci saranno maggiori possibilità di verbalizzare e così educare la gente al rispetto dell’ambiente.

Intanto a giorni cominceranno a partire molte delle centinaia di contravvenzioni elevate .

In un caso addirittura una decina per la stessa persona che sarà chiamato a pagare oltre MILLE EURO!!!!!

 

Né si esclude dal novero dei contravventori alcun ambientalisti “ Radical chic” e “d’accatto”.

Certi comportamenti posti in essere da pseudo “persone per bene”, offendono la intera città che rischia di passare per incivile per colpa di poche persone che per mestiere dovrebbero essere più educate!

 

Purtroppo la normativa sulla “privacy” ci impedisce di fare i nomi delle persone che abbiamo visto mancare di rispetto all’ambiente , ma forse non sarebbe male pubblicarne le foto!

L’amministrazione ha, comunque, la speranza che queste sanzioni porteranno ad un maggiore rispetto dell’ambiente.

E per quanto è dato sapere non si esclude che possano essere applicate altre tele camerine proprio nei luoghi che taluni ( pochi per fortuna) continuano a riempire di rifiuti.

 

Tanti luoghi alcuni dei quali sulla stessa SS18 in bella vista a chi passa da Amantea.

Noi e lo abbiamo detto ripetutamente sospettiamo che questi inquinatori siano anche evasori tributari ed invitiamo l’amministrazione ad accertare i fatti.

Appare infatti incomprensibile perché queste persone sversino le buste di spazzatura nell’ambiente se esiste la raccolta porta a porta!

Gradiremmo che venissero assunti un paio di vigili destinati esclusivamente all’ambiente; ci guadagneremmo tutti, anche il comune!

Pubblicato in Primo Piano

Se non facciamo sbaglio è la prima volta che il PD amanteano si pronuncia sul problema della Statale 18, non solo per le evidenti ragioni di sicurezza della circolazione ma anche per i sottaciuti, se non nascosti, problemi di inquinamento ambientale ed acustico dei paesi attraversati dalla SS18 e derivanti dall’intenso traffico pesante che sulla stessa si è scatenato dopo il crollo del viadotto Italia, un fatto ed un nome emblematici.

 

Ed il neo segretario del Partito Democratico cittadino, Enzo Giacco, porge “Un plauso al Prefetto per l’interdizione al traffico pesante sulla statale tirrenica. Ora si intensifichino i controlli per far rispettare l’ordinanza”.

 

Al contrario noi ci stiamo chiedendo come mai ci siano voluti mesi per adottare questo provvedimento quando era possibile come poi è stato possibile.

Continua Giacco”Il collasso infrastrutturale dell’A3, a causa del crollo del Viadotto Italia ha causato l’impoverimento della sicurezza delle cittadine e dei cittadini della costa tirrenica e degli automobilisti in transito, ha innalzato i livelli di inquinamento acustico ed ambientale, sta logorando la qualità dell’arteria che regola gli spostamenti sulla costa tirrenica cosentina, rischia di determinare un crollo della domanda turistica producendo un danno al nostro, già fragile, sistema economico. La statale 18 del Tirreno cosentino è una strada costellata di centri abitati che spesso divide in due ed è dunque interessata al transito di molti pedoni che devono raggiungere i centri urbani o spostarsi verso i lungomare e le spiagge. La chiusura del Viadotto Italia ha finito per aumentare in modo esponenziale le criticità di una strada che già ne presenta diverse e che, troppo spesso, è testimone di incidenti dall’esito drammatico”

Conclude, poi, il neo segretario, ringraziando il Prefetto Tomao ma ricordando che il merito si deve al Presidente della Regione Oliverio che nei giorni scorsi ha auspicato la ordinanza prefettizia.., seppur tardiva

Infine la conclusione di Giacco: “Pur rendendomi conto che ciò comporterà un disagio per automobilisti e trasportatori quella del prefetto di Cosenza è una decisione saggia a tutela delle popolazioni che abitano i paesi della costa tirrenica cosentina. Per tale ragione, spero che saranno intensificati i controlli per far rispettare l’ordinanza del Prefetto, in quanto la sicurezza e la salute delle popolazioni devono essere anteposte ad ogni altro interesseSS18 ed inquinamento”.

Pubblicato in Cronaca
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