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ELISA-SCUTELLA-NEW-212Scutellà: «Consentirà di avviare una campagna di screening a 11.500 donne della Sibaritide»

CORIGLIANO-ROSSANO – Martedì 11 Gennaio 2022 – Salute, la prevenzione passa dalle buone prassi ma anche da un sistema sanitario efficiente ed efficace che sappia creare una rete di servizi tali da evitare l’insorgenza di gravi malattie o comunque ridurne l’impatto sulla vita delle persone. Ben vengano, dunque, l’educazione alle buone pratiche di screening supportate da strumentazioni di ultima generazione.

Così la portavoce del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutellà, ha salutato l’arrivo di un nuovo mammografo, di ultima generazione che stamani (11 gennaio) è stato installato nel Reparto di Radiologia dell’ospedale spoke “Compagna” di Corigliano-Rossano.

«Gli impegni istituzionali a Roma – dice la parlamentare - purtroppo non mi hanno permesso di partecipare ad una giornata importante per il nostro territorio per incentivare le donne alla prevenzione e dotare la struttura sanitaria di uno strumento nuovo e al passo coi tempi».

«La prevenzione – aggiunge la Deputata - è la prima arma per combattere il tumore della mammella ed il forte calo degli screening a causa della pandemia sono un segnale di allarme a cui l’Asp di Cosenza ha saputo rispondere adeguatamente aggiudicandosi un macchinario che permetterà di effettuare la mammografia – conclude - a circa 11.500 donne del territorio della Sibaritide».

A Scalea arriva il camper del mammografo

Purtroppo per un problema con l'energia elettrica il mammografo all'interno del camper “Al passo con la prevenzione” è stato danneggiato al punto tale da non poter funzionare.

Che peccato!

Nessun problema perché chi si trovava in lista è stata contattata.

 

E le prenotazioni effettuate al Centro donna sono state spostate tutte all'ospedale di Praia a Mare dove gli esami vengono svolti regolarmente.

Praticamente le donne di Scalea si sono spostate di pochi km ma hanno fatto la mammografia

Una fortuna che le donne di Amantea , Cleto, Aiello Calabro. Serra d’Aiello, San Pietro on Amantea, Lago, Belmonte Calabro, Longobardi, non hanno

Già perché il Poliambulatorio di Amantea non ha il mammografo.

Perché il camper da noi non viene.

E le nostre donne che ieri hanno festeggiato la giornata della donna per una mammografia devono andare a Cetraro!

Viva la sanità calabrese.

Viva la sanità del Tirreno cosentino

E che si chiaro donne : non lamentatevi

Il bicchiere potrebbe addirittura svuotarsi!

Chissà se c’entra qualcosa questa mancanza di sanità con i dati delle politiche ad Amantea?

Pubblicato in Cronaca

Se fossi Procuratore della Repubblica inquisirei i dirigenti dell’ASP. Non una ma cento volte. Il pensiero che ledonnescelgono abbiano donato al poliambulatorio di Amantea un mammografo nuovo che serviva solo 6 donne a settimana, cioè trecento all’anno, a fronte delle migliaia aventi bisogno, mi offende.

Ed ha offeso sicuramente tutti gli abitanti di Amantea, Aiello Calabro, Cleto, Serra di Aiello, San Pietro in Amantea, Lago, Belmonte calabro, Longobardi e Fiumefreddo Bruzio il fatto che il mammografo sia stato attivato pienamente solo quando si è rotto quello di Paola.

Ma ora giunge notizia che il mammografo sia fermo e le prenotazioni sembra siano già arrivate a settembre.

“Sono stata prenotata per settembre. Se avessi un tumore alla mammella non ci arriverei…..” e la riflessioni di una sconosciuta signora detta al telefonino!

Possibile che i dirigenti responsabili del sistema sanitario di base non comprendano che “La prevenzione e’ un diritto e non un favore o un privilegio”

Tra l’altro ora l’alternativa è Cetraro che per molte donne è irraggiungibile.

Possibile che nessuno ricordi che il tumore della mammella è il tumore più frequente nella popolazione femminile.

Possibile che nessuno ricordi che ogni anno in Italia circa 37.000 donne si ammalano di cancro della mammella e che nei paesi occidentali si stima che una donna su dieci svilupperà un tumore mammario nel corso della vita.

Il mammografo è fermo, ma sembra che si tratti di una spesa affatto rilevante ; poche migliaia di euro; forse un semplice programma di aggiornamento del software;.

Ed ovviamente un tecnico che lavori almeno 3 giorni a settimana così da fare almeno 20 mammografie a settimana, cioè almeno 600 all’anno.

Che serve che un associazione al fine di aiutare le donne abbia donato il mammografo che doveva essere acquistato dall’ASP?

Se lo chiedono in tanti; forse anche i responsabili dell’associazione ledonnescelgono ed in particolare il senologo Raffaele Leuzzi che si spende nel nostro territorio per l’educazione alla prevenzione anche con convegni ed incontri mensili dei quali parleremo in una prossima occasione.

Anche il cancro al seno si previene a tavola.

Giuseppe Marchese

“Finalmente un buona notizia dal Poliambulatorio di Amantea” dice Peppe Marchese che ha voluto dare attenzione ai problemi della sanità amanteana e del Basso Tirreno Cosentino ed in particolare a quello della mancata attivazione del mammografo.

 

Da lunedì sarà attivato il servizio di mammografia nel poliambulatorio amanteano con la messa in opera del mammografo donato dalla associazione onluss “Le donne scelgono” rappresentata dal suo presidente, Daniela Andreani, che ha stipulato con l'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, rappresentata dal suo direttore generale, Gianfranco Scarpelli, e il Distretto sanitario Tirreno, rappresentato dal suo direttore, Giuliana Bernaudo, un protocollo d'intesa, diretto all'implementazione delle attivita' rivolte alla prevenzione del tumore al seno.

E continuando, Marchese aggiunge “Alla dottoressa Bernaudo il merito di essersi fattivamente impegnata , da donna, prima ancora che da direttore generale del distretto, per accelerare il servizio di mammografia”

Fa eco la dichiarazione di Fabio Garritano, già candidato della lista Insieme per la città, il quale dice “ Ho con piacere partecipato al flash mob proposto da Marchese dinanzi al Poliambulatorio perché ritengo che compito principale della politica più viva ed impegnata sia quello di non dimenticare i problemi della gente e della comunità e di muovere nella direzione della loro soluzione”.

Interviene anche la consigliera di minoranza nel consiglio comunale di Amantea Miriam Bruno la quale dichiara : “Appare forse superfluo segnalare la mia soddisfazione per questo risultato al cui ottenimento abbiamo aggiunto “una sola virgola”. Ma lo abbiamo fatto con il cuore e con passione, spendendo il nostro tempo e mettendoci la nostra faccia. E per quanto mi riguarda continuerò a farlo per i tanti irrisolti problemi della nostra comunità. Mi associo poi a quanto Marchese ha detto dell’impegno fattivo della dottoressa Bernaudo che abbiamo incontrato e che ci ha mostrato quanto stava facendo per attivare il servizio di mammografia”.

Concetta Veltri anche lei consigliera comunale di minoranza nel consiglio comunale di Amantea ha inteso dichiarare la sua soddisfazione : “ Da donna devo esprimere la mia soddisfazione per questo nuovo servizio che il Poliambulatorio fra tra pochissimi giorni sarà attivato, da politica amanteana sono felice di aver partecipato a smuovere acque stagnanti operando nella direzione della soluzione di un problema troppo fermo eppur di estrema importanza”.

Marchese, Garritano, Bruno e veltri continueranno a portare alla attenzione della stampa i problemi di Amantea e del comprensorio a cominciare da quelli della salute convinti come sono che restare inerti e passivi significa lasciarli irrisolti.

Anzi hanno congiuntamente dichiarato ” Chiediamo alla società civile del BTC e di Amantea in particolare di non “mollare” e di insistere, anche gridando con forza, perché la politica e la burocrazia non siano inetti ed inermi tralasciando di affrontare e risolvere i gravi problemi che assillano le nostre comunità. Siamo convinti che tutto può cambiare in meglio, basta volerlo e basta agire. Noi saremo sempre in prima linea!”.

 

“Le donne scelgono “ vogliono porgere i propri ringraziamento alla dottoressa Giuliana Bernaudo per l’impegno profuso per la attivazione del mammografo.

Contestualmente deve essere porto un vivissimo ringraziamento al senologo dr Raffaele Leuzzi per il rilevantissimo impegno profuso per la lotta al cancro al seno ed insieme a lui a quanti altri ci chiedono di restare anonimi volendo che di loro non si ricordi nemmeno il nome, una richiesta alla quale ci associamo ma non omettendo di ricordare l’amore con il quale si donano agli altri in questo viaggio quotidiano verso il bene.

Solo certe donne possono capire le donne ed i loro problemi.

Solo le donne sembrano sapere che il tumore della mammella è il tumore più frequente nella popolazione femminile e la principale causa di morte nelle donne occidentali tra i 40 ed i 50 anni.

Solo le donne si preoccupano giustamente del fatto che ogni anno è diagnosticato un tumore a 40.000 donne e che mediamente una donna su otto sviluppa un tumore mammario nel corso della vita, nel 30% in donne con età inferiore a 44 anni, nel 35% di donne comprese tra 44 e 65 anni ed il rimanente 35% dopo i 65 anni.

Solo le donne sembra sappiano che la mortalità si attesta su circa 13.000 donne e che in Calabria il numero medio di decessi è di circa 250 donne per anno mentre i ricoveri annuali ammontano a 1500 circa.

Solo le donne hanno la percezione che le molte donne calabresi ammalate di tumore al seno emigrano sanitariamente verso altre regioni.

Se ne hanno la possibilità finanziaria.

Solo le donne sembra sappiano, infine, che l’indice di fuga maggiore per patologie oncologiche è quello della Calabria con il 55% e che la malattia tumorale che con più frequenza comporta migrazione sanitaria è il tumore della mammella.

Parlo de “ La donne Scelgono” la onluss che ha donato al Poliambulatorio di Amantea (Cs) un mammografo , forse perché Amantea è la seconda città per abitanti di tutto il distretto sanitario tirrenico che non aveva un mammografo.

Ed è sempre necessario capirne le ragioni e sapere chi ha voluto mantenere Amantea nell’abisso di carenze sanitarie nel quale si trova e che crea una diseguaglianza estrema di diagnosi precoce sanitarie tra donne e donne, tra paesi e paesi.

Donne che non si riempiono la bocca del fatto che la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea riconosce alla persona il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ricevere cure mediche e che questo diritto è anche previsto dalla nostra Costituzione all’art.32.

Donne che non fanno parole ma operano nel sociale con carattere e forza.

E lo hanno fatto con il dono di un mammografo che sarà addirittura esente da ticket per le donne tra i 50 e i 69 anni e soprattutto riducendo i tempi di attesa che non supereranno i 15 giorni.

Un dono che le impegna direttamente e con loro la stessa ASP “a migliorare notevolmente il servizio sanitario in relazione a una delle più gravi e temute patologie,che colpiscono la Calabria con una mortalità maggiore rispetto ad altre aree del Paese”.

Il mammografo è stato donato del novembre del 2013.

Ora finalmente dopo un inaccettabile ed increscioso ritardo di un anno ci giunge notizia che nei prossimi giorni sarà finalmente attivato il servizio che inizierà da lunedì 3 novembre.

Una data fatidica per tutte le donne del Basso Tirreno Cosentino.

Un ringraziamento a Caterina Gangale che si è impegnata per rendere possibile questo miracolo che permetterà alle donne del BTC di ricevere la necessaria attenzione.

In particolare il mammografo permetterà gli accertamenti anche a tutte le persone che non sono riuscite a raggiungere Cetraro per la mancanza di collegamenti.

Pubblicato in Politica

mammografia digitaleE’ lunga la fila di donne di varie età che sono costrette ad andare presso l’ospedale di Cetraro per effettuare le mammografie di controllo, indispensabili per tutte le donne, in particolare ad una certa età.

 

Ma molte di loro non sapendo come raggiungere Cetraro non riescono ad effettuare le indispensabili mammografie con i maggiori rischio conseguenti.

Come può la signora anziana di Cleto o di Serra d’Aiello giungere a Cetraro se non esistono mezzi di linea per raggiungere il detto ospedale?

Dovrebbe avere un parente che la accompagni, magari non andando al lavoro, o noleggiare un’auto con conducente ed impegnare metà della sua pensione di anzianità.

Probabilmente non esiste in Italia un posto dove per eseguire una mammografia occorre percorrere circa 75 km! Vergognoso, inaccettabile, da terzo mondo.

E tutto questo mentre il Poliambulatorio della vicina Amantea, facilmente raggiungibile per ognuna di loro ha un mammografo che è stato donato da un’associazione di donne proprio per dare risposta ai problemi delle donne!

Occorreva preparare le stanze per il mammografo. Certo, ma già questa è una vergogna! Possibile che NESSUNO IN QUARANT’ANNI abbia mai pensato che un servizio similare è indiSpesabile per un bacino di oltre 36 mila abitanti quale è quello di competenza di Amantea ?

Questa è la dimostrazione del malgoverno della sanità sul territorio calabrese, in via generale, e soprattutto del malgoverno della sanità territoriale nel Basso Tirreno Cosentino!

Diamo atto che Giuliana Bernaudo ha tentato, finora non riuscendoci- e non ne sappiamo le ragioni perché gli enti pubblici non rendono conto del loro operato- di dare risposta a questa viva esigenza delle nostre donne, ma non BASTA.

Gli ammalati dell’hinterland di Amantea devono lottare quotidianamente contro RITARDI VERGOGNOSI, INACCETTABILI CARENZE, PROGRAMMAZIONI SENZA SENSO, “ STORTURE VIZI ED INEFFICIENZE RISPETTO ai servizi essenziali”, come denuncia da anni il Tribunale per i Diritti del Malato, .

Alla loro, invero flebile voce, uniamo la nostra, in quella che ci sembra una battaglia da condurre quotidianamente denunciando quanto è dato sapere.

Intanto sollecitiamo la direttrice del Distretto Sanitario Tirreno dell’ASP Cosenza d.ssa Giuliana Bernaudo a superare le pastoie ed i lacci che bloccano la attivazione del mammografo di Amantea, pronti- glielo riconfermiamo- ad ogni azione.

Ora è davvero tempo di dire BASTA.

Il poliambulatorio e con esso la tutela della salute degli abitanti del Basso Tirreno Cosentino saranno l’ obiettivo principale della nostra azione politica.

 

Amantea 20.10.2014

Miriam Bruno , Concetta Veltri, Fabio Garritano, Sergio Ruggiero e Giuseppe Marchese

Pubblicato in Primo Piano
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