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letteraLa storia si ripete

“..prese dell'acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto…”

Egregio Sig Prefetto, (o chi ha il potere di cambiare le cose…)

Rivolgo a Lei questa lettera aperta, sperando che la storia non voglia ripetersi ancora una volta, perchè in questa storia c’è il sangue e la carne dei disgraziati. E quella che si sta vivendo ad Amantea in questi giorni è la solita storia giocata sulla carne viva dei disgraziati.

Disgraziati che vengono da lontano portando con loro un carico di speranze disattese, disgraziati che vivono questa terra bella e difficile, e che stentano a vivere dignitosamente, specialmente in questo tempo di pandemia, nel quale ogni certezza diventa incertezza e ogni speranza anche economica sembra preludere alla disperazione.

Ho scelto di aprire questa lettera con l’immagine di Pilato, perchè gli eventi che si stanno susseguendo ad Amantea da alcuni giorni, presentano chiaramente sulla scena tanti disgraziati e tantissimi Pilato.

Nei disgraziati al primo posto figurano I migranti; non so di che nazionalità sono e poco importa; certamente per essere qui in questa situazione sono dei disgraziati che in cerca di speranze non solo hanno trovato chi li sfrutta, ma si sono anche presi il Covid 19.

Seguono nella scena I cittadini di Amantea che loro malgrado, rischiano non solo di apparire razzisti, ma chiaramente vengono sottoposti ad un rischio di infezione.

Tra I disgraziati vanno inclusi quelli che a causa di questa scelta, vedranno le loro aziende danneggiate dalla fuga dei turisti e non sanno se e come faranno a continuare a fare il loro lavoro.

Tra I disgraziati vanno inclusi I dipendenti delle aziende che perderanno il loro lavoro, o I dipendenti stagionali che speravano in questa stagione, per poter mettere sul tavolo un piatto di minestra.

Alla fine tra I disgraziati vanno inclusi gli agenti delle forze dell’ordine, che si trovano e purtroppo si troveranno, a dover garantire la sicurezza dei disgraziati migranti e dei disgraziati cittadini, difendendo una scelta che definire miope è fin troppo gentile.

Tutti questi disgraziati (mi scuso se ne ho dimenticato qualcuno), sono la carne umana macellata da questa decisione.

Ma tra I disgraziati, egregio Signor Prefetto, vanno inclusi la Logica, la Democrazia, la Legalità e la Decenza; mi scuserà per la lungaggine, ma ogni disgraziato va spiegato nella sua disgrazia:

  1. La Logica. Chi ha pensato di risolvere questo problema, depositando la carne umana disgraziata al centro di una cittadina balneare in piena estate?

Chi ha pensato di destinarli ad una struttura che può avere tutti I permessi dell’universo, ma che chiaramente non presenta nessuna delle caratteristiche di sicurezza sanitaria per gli ospiti e per I residenti della Città?

Parliamo di un palazzo nel centro della Città, che non ha le distanze necessarie per impedire il propagarsi del contagio nè all’interno e tanto meno all’esterno della struttura; e questo è evidente anche ad un cieco.

Chi tutela I non contagiati? Come viene fatta l’assistenza sanitaria all’interno della struttura? Come si fa ad essere certi che in una situazione di così facile promiscuità ambientale con I residenti il virus non si propaghi?

  1. La Democrazia.

     la Democrazia si realizza nella partecipazione attiva dei cittadini alla scelte democratiche.

       Oggi la democrazia ad Amantea è sospesa; ma proprio il fatto che ci si trova in questa

       situazione avrebbe dovuto portare a scelte diverse, per non pregiudicare la rinascita  

       democratica della Città. Chi ha preso questa scelta, non ha fatto altro che mostrare la

       forza di uno Stato Padrone, e come si sa I Padroni se ne fregano dei servi, pensandoli

       solo come carne da lavoro. E allora caro Sig Prefetto, ha ragione chi dice che sempre di

       padroni si parla e che quindi non vale la pena impegnarsi per la Democrazia? Non le

       pare che questo sia un favore al Contro-Stato.

  1. La Legalità:

La legalità si difende dissipando ogni dubbio sul fatto che eventuali interessi economici abbiano potuto spingere in una direzione piuttosto che in altre.

I cittadini disgraziati hanno espresso tantissimi dubbi sul fatto che questa struttura presenti le caratteristiche minime per accogliere questi migranti e che invece non abbiano deciso anche questa volta, come accade spesso in Calabria,… gli amici degli amici…

Da cittadino mi iscrivo tra quelli che conservano tanti dubbi, non dissipati dagli organi Istituzionali che gestiscono oggi il Municipio di Amantea. Conservo la speranza che la Magistratura voglia aprire un fascicolo di indagine sull’intera vicenda.

  1. La Decenza:

Viene definita nel Vocabolario Treccani, come l’atto che offende il comune sentimento... Aver preso questa decisone offende chi segue la logica, chi rispetta la Democrazia e chi difende la legalità.

Forse le sembrerà strano, ma anche ad Amantea esistono persone che ogni giorno silenziosamente rispettano la Democrazia, difendono la Legalità, seguono la Logica.

Per tutto questo e anche per il non detto, Chiedo a Lei o a chi ha il potere e la responsabilità di farlo, di voler ritornare sulla decisione presa ridando dignità al lungo elenco dei disgraziati che sono stati offesi, traditi e messi a rischio da questa scelta.

Non mi dilungo ulteriormente, nella certezza che la Magistratura valuterà ogni aspetto di questa vicenda, ma sperando che nel frattempo (purtroppo I tempi dell giustizia non sono brevi), la lunga lista dei Ponzio Pilato che nel lavacro delle mani se ne sono assolutamente fregati della carne dei disgraziati, non si arricchisca di nuovi figuranti.

Saluti

Nicola Gaudio  

Pubblicato in Primo Piano

chiesa san beneSi è tenuto oggi pomeriggio nelle stanze del Convento dei Frati Cappuccini ad Amantea un incontro della Azione cattolica cittadina con le Famiglie.

Un momento molto partecipato nel quale Padre Ilario e Nicola Gaudio hanno fatto riflettere, i molti genitori presenti, sull’importanza della Famiglia nel ruolo educativo dei propri figli, perché spesso i nostri figli imparano da ciò che noi facciamo e non da quello che diciamo.

Un incontro dove si è anche parlato del ruolo della chiesa ad Amantea, e su quali siano le problematiche e le sue possibili soluzioni, sulla importanza della messa domenicale intesa come mezzo di comunicazione della parola del signore, sulla educazione Cattolica e Sociale che ogni genitore cristiano ha l’obbligo insegnare ai propri figli.

Tra le varie domande, una ha suscitato diverse riflessioni tra i presenti, ovvero “se il mondo che lasciamo ai nostri figli sia migliore rispetto a quello da noi avuto” e cosa possiamo fare noi, per migliorarlo ogni giorno.

In un momento molto triste, a livello sociale ed educativo, nazionale e locale, si ha il bisogno di una scossa, di un forte sussulto, che arrivi ai nostri cuori ed alle nostre menti, magari la chiesa italiana e cittadina può giocare un ruolo molto importante, che si stia riscoprendo uno dei valori cardini della cultura ed educazione italiana? In cuor nostro speriamo di si.

Pubblicato in Primo Piano

L'ultimo consiglio comunale ha consacrato, ove ci fossero ancora dubbi, l'assoluta mancanza di prospettiva e visione “collettiva” della gestione della cosa pubblica da parte dell'amministrazione Sabatino.

L’incapacità di gestire le priorità sociali, la totale mancanza di rispetto per la Città e per i Cittadini, il mancato accoglimento della petizione sul lungomare, evidenziano che il “loro” modo di operare sulla gestione della cosa pubblica afferma un concetto di democrazia che sa tanto di “siccome ho vinto io...faccio quello che voglio io”.

La bocciatura della petizione per il rifacimento del lungomare, sottoscritta da più di 1600 elettori, è sintomo della indifferenza e del menefreghismo mostrato nei confronti di tutti noi cittadini e delle nostre idee e speranze.

La staticità, la mancanza di visione del futuro, l'assenza di una seppur blanda programmazione a breve, medio e lungo termine, rende questa maggioranza sempre più lontana dalle reali necessità della nostra comunità, che vede ogni giorno calpestato un diritto, una elementare esigenza, che si sente rinnegare una pur flebile speranza per il proprio futuro e per quello dei suoi figli.

Se ne è accorto fortunatamente il Consigliere Alessandro Salvatore, che coraggiosamente e doverosamente, perché fedele a quelle promesse fatte in sede elettorale ai propri elettori, ha saputo prendere posizione, tracciando una linea netta tra se e questa maggioranza che mai ci ha rappresentato, e che con le sue scelte non è in grado di favorire in nessun modo nemmeno un minimo sviluppo economico ed occupazionale nel nostro territorio.

L’assurdità della decisione presa sulla petizione ha un sapore tragicomico se si pensa su cosa verranno investiti i nostri soldi, stanziati originariamente per il lungomare, e soprattutto se si guarda al progetto che non verrà realizzato!

Il progetto accantonato del nuovo lungomare, è di una lungimiranza senza pari. Viene da chiedersi se i nostri “amministratori” abbiano avuto l'accortezza di visionarlo e considerarlo per le immense prospettive che può offrire alla nostra comunità prima di bocciarne la realizzazione.

Guardare quel progetto è come aprire una finestra sul futuro.

Non sarebbe stato solo una passerella di asfalto, ma avrebbe costituito un luogo di incontro, di aggregazione, di socializzazione, di cultura, di commercio, di attività sportiva e ricreativa.

Ma chi ci amministra, ha mai visitato una località che aspira ad essere considerata turistica quale la stessa Amantea?

Il continuo dichiarare da parte di chi ci governa che Amantea è una cittadina a vocazione turistica, non è altro che una pia illusione che mai si avvererà.

Opere strutturali come quelle costituenti l'infrastruttura del lungomare che si vorrebbe realizzato, parliamo dell'anfiteatro, della pista ciclabile, delle aree di verde organizzato, tutte e nessuna esclusa, stimolerebbero la crescita turistica e culturale della nostra comunità.

Il lungomare costituirebbe la vera porta di ingresso per una Città che potrebbe vantarsi di poter mettere in vetrina un impianto da adibire a concerti all'aperto, serate culturali a tema, un luogo sicuro dove poter esercitare sport all'aria aperta o semplicemente passeggiare in tutta sicurezza con i propri figli.

Il lungomare per come era stato pensato, avrebbe costituito un richiamo per tutti quei turisti che sarebbero stati così invogliati a visitare la nostra amata città, un viatico per scoprire le tante bellezze paesaggistiche che ci appartengono e che sono sconosciute ai più: il centro storico, l'offerta commerciale, lo spirito di accoglienza che alberga in noi tutti.

Un'opera di questo tipo, sarebbe stata unica e differente per concezione e realizzazione tra tutti i lungomari esistenti sul Tirreno, rappresentando un eccellente volano di ripresa commerciale, economica e occupazionale.

Se a questo si aggiunge la dichiarata volontà di questa amministrazione, sbandierata in sede di consiglio comunale, di voler procedere all'accensione di un ulteriore mutuo (leggasi altri debiti) da destinare alla realizzazione di un lungomare qualsiasi, fa capire quanto questa Giunta sia lontana dalla realtà.

Il Comune di Amantea è oggi indebitato fino al collo.

Essere guidati da una amministrazione che persiste nel percorrere la strada dell'indebitamento senza un minimo di programmazione fa rabbrividire.

La prima considerazione che un amministratore coscienzioso avrebbe dovuto fare in questo momento certamente poco roseo sia in termini economici che occupazionali, è se le opere che si faranno con i soldi del lungomare, avranno lo stesso impatto positivo sull'economia, sul commercio, sul turismo e sull'occupazione che avrebbe avuto la costruzione del lungomare. Ancora, l'amministrazione ha pensato se in termini sociali, di capacità di incontro, di sviluppo culturale le opere che sostituiranno il lungomare avranno eguale beneficio per tutta la comunità?

Nei prossimi mesi, quando e se le nuove opere saranno realizzate, se i commercianti di Amantea non vedranno risalire i loro incassi, se gli operatori turistici non vedranno crescere le presenze, se gli imprenditori non vedranno invertito l'andamento di decrescita delle loro imprese, se disoccupati nuovi si aggiungeranno a quelli vecchi sempre alla ricerca di occupazione, sapranno bene che ben 2.500.000 di Euro dei nostri soldi, sono stati spesi per altre “priorità”, perché così “loro” hanno deciso.

Purtroppo c'è chi pensa che occupazione e benessere si creano con i voucher, con la distribuzione di assessorati e prebende varie, con uffici di staff, con l'aumento della tassazione e della spesa pubblica.

C'è invece chi pensa che occupazione e ricchezza si creano aumentando e/o favorendo investimenti produttivi, sostenendo il reddito delle famiglie in modo fattivo e programmatico, accompagnando imprese e commercio verso nuovi e proficui obiettivi di investimento.

C'è evidentemente chi sta da una parte e chi invece sta dalla parte opposta, lo dicono i fatti e non le chiacchiere in sede elettorale.

Abbia questa maggioranza la dignità di non commettere ulteriori danni e di lasciare il palazzo comunale, “okkupato” grazie ad un palese conflitto di interessi che è esso stesso causa di grande danno di immagine per la nostra Città.

Amantea 4 Luglio 2015                    Associazione Insieme Costruiamo Bene Comune

Pubblicato in Primo Piano

Ricordiamo brevemente la vicenda.

Nel consiglio comunale di solidarietà alla vigilessa Anna Montemagno ci fu un intervento del vicesindaco GB Morelli preceduto da uno del consigliere di Minoranza Sante Mazzei

Nicola Gaudio intervenne con questo comunicato:

“Così e’ fin troppo facile...

Partecipare al Consiglio Comunale di Amantea, doverosamente convocato per dare solidarietà all’agente di Polizia Municipale Anna Montemagno colpita dal grave atto intimidatorio dei giorni scorsi, indignato per come la nostra Città si sta presentando agli occhi di una lavoratrice colpevole di fare solo il suo lavoro, ed uscirne sconcertato per l’analisi e le parole pronunciate nell’Aula del Consiglio Comunale dal Vice Sindaco...

Il Vice Sindaco tra le altre cose ha detto di essere indignato per la mancata partecipazione della Chiesa e dei Sacerdoti di Amantea al Consiglio Comunale convocato per gli atti intimidatori subiti dagli amministratori nello scorso mese di Novembre; una mancata partecipazione a suo dire che non gioverebbe alla giusta causa, condotta dall’amministrazione nel condannare i comportamenti delinquenziali che si verificano ormai troppo spesso nella nostra Città.

Sig Vice Sindaco, è bene che Lei sappia:

-Che le Comunità Ecclesiali con i loro sacerdoti, ad Amantea, come in tutto il nostro Paese, svolgono una profonda attività educativa diretta al rispetto della persona, del vivere civile, e alla costruzione di una società priva di qualsiasi prevaricazione. Sappia che questa attività è improntata anche alla conoscenza e al rispetto delle Istituzioni. Potrei menzionarle tantissimi percorsi, perchè si tratta di attività che si svolgono nella quotidianità, ma ne menziono solo una. I Campi Scuola degli ultimi anni nei quali anche i ragazzi di Amantea hanno potuto parlare del rispetto dell’ambiente, dei danni provocati dalla Mafia e dai comportamenti mafiosi...

-Sappia che le Comunità Ecclesiali con i loro sacerdoti, da anni suppliscono anche ad Amantea all’assistenza di famiglie bisognose e svantaggiate, abbandonate purtroppo anche dalle Istituzioni che lei rappresenta. Un’assistenza che non è solo “spirituale” ma che scende nei bisogni che le persone hanno nella quotidianità della loro vita.

-Sappia ancora che anche qui ad Amantea ci sono tanti anziani soli e abbandonati che non sempre ricevono la vista di assistenti sociali, ma incontrano solo dei sacerdoti e dei volontari.

-Sappia che ci sono tante famiglie in crisi relazionale, con ragazzi e giovani che soffrono di questo, e che trovano ascolto ed accoglienza spesso solo nelle comunità ecclesiali, e che in esse trovano la forza per non abbandonarsi a scorciatoie

Come vede Egregio Vice Sindaco i sacerdoti e la Chiesa anche in Amantea fanno tantissimo; lo fanno in ossequio solo al dettato evangelico e proprio per questo lo fanno in silenzio. Nella certezza che è la quotidianità dei comportamenti che cambia la storia...!

Non vorrei dirlo, ma non posso tacerlo, tutto questo agire in totale silenziosa donazione e gratuità da parte dei sacerdoti e di pochi laici, che potrebbe sembrare un atto eroico se sbandierato, non è altro che l’operosa risposta al Vangelo che cambia la storia.

Di fronte a questo, le sue parole, per altro purtroppo non condannate da nessuno dei presenti, risuonano di una gravità inaudita, perchè negano la realtà e rafforzano un substrato culturale, che distruggendo anche gli ultimi pilastri di gratuità, costruiscono una cultura del “tutto possibile”, all’interno della quale un atto intimidatorio, è solo un atto...e niente di più...

Non aggiungo altro per non scendere in una critica che potrebbe solo offendere la politica e non altro, ma penso veramente che Lei debba chiedere pubblicamente scusa ai sacerdoti e ai tanti volontari che si spendono con assoluta gratuità. Nicola Gaudio”

Seguì la risposta dell’amministrazione comunale con questa nota:

“Il dovere dell'informazione è proprio di coloro che desiderano conoscere la realtà attraverso l'analisi oggettiva dei fatti e non attraverso l'interpretazione individuale degli stessi.

È solo per onorare proprio quella oggettività dell'informazione e riportarla sul terreno della realtà, che è giusto sottolineare alcuni concetti.

Nel civico consesso dello scorso 24 febbraio, aperto alla cittadinanza e che ha avuto come unico punto all'ordine del giorno la solidarietà nei confronti del vigile urbano Anna Montemagno, colpita da un grave atto intimidatorio, l’intervento del consigliere comunale Sante Mazzei rimarcava la necessità di una maggiore “sensibilizzazione” della cittadinanza in tutte le sue figure rappresentative e quindi, a suo avviso, sarebbe stata necessaria la convocazione dello stesso consiglio presso il Campus “Francesco Tonnara”, così come avvenuto in occasione degli attentati di stampo mafioso rivolti nei mesi scorsi contro il sindaco Monica Sabatino, il vice sindaco Giovanni Battista Morelli, l’assessore Sergio Tempo e il consigliere Franco Chilelli.

La risposta a tale richiesta è stata data sia dal vice sindaco che dal primo cittadino.

Nel corso del suo intervento lo stesso Morelli ha ricordato che nel consiglio comunale richiamato da Mazzei, molte furono le adesioni spontanee da parte di coloro che svolgono ruoli istituzionali e che diedero il loro forte sostegno alla lotta contro il crimine organizzato, dimostrando, con la loro sola presenza e con i loro interventi, una forte ed evidente volontà di supporto e tutela nei confronti dell'azione degli amministratori del comune di Amantea, rivolta alla legalità e alla trasparenza.

Allo stesso modo, così come fecero all'indomani di quel consiglio comunale alcuni organi d'informazione, il vice sindaco ha inteso evidenziare che la “non partecipazione e, quindi, l'insensibilità” dimostrata da parte della cittadinanza amanteana e da alcune importanti figure della società civile ed anche religiosa fu oltremodo notata e sottolineata.

Detto ciò appare quanto mai chiaro che la “sensibilizzazione” non può essere un atto d’imposizione e che la non partecipazione di figure di riferimento, sia in campo culturale e formativo, sia in campo religioso ed educativo, in momenti così importanti della vita di una comunità, lascia sicuramente un segno indelebile, che è di certo una libera scelta di chi la mette in atto, ma non può essere una giustificazione della propria assenza.

Tutto ciò che è stato scritto in queste ultime ore può essere considerato solo frutto di libere interpretazioni delle parole e delle intenzioni del vicesindaco e, in qualità di commenti e critiche assolutamente soggettive, devono essere considerate volutamente polemiche e finalizzate a travisare l’intervento stesso.”

Ed ora Nicola Gaudio chiude la querelle.

“Di seguito una nota sull’intervento nel Consiglio Comunale del 23 Novembre.

Quanto allegato e la nota sotto, sono a mia firma e non dell’associazione che se vorrà interverrà con una nota separata

 Il comunicato dell’amministrazione comunale, relativo alle parole del Vice Sindaco,  non chiarisce nulla.

Alla causa avrebbe giovato un comunicato di una parola: Scusate!!!

Ritengo questo comportamento  profondamente  diseducativo, e per chiarezza riallego la nota da me  prodotta all’indomani del consiglio comunale(la nota riportata sopra) .

Tutto questo non per polemica ma solo per una causa che dovrebbe essere comune.

 Nota del 27 febbraio 2015  Saluti Nicola Gaudio

Scrive Nicola Gaudio:

“Così e’ fin troppo facile...

Partecipare al Consiglio Comunale di Amantea, doverosamente convocato per dare solidarietà all’agente di Polizia Municipale Anna Montemagno colpita dal grave atto intimidatorio dei giorni scorsi, indignato per come la nostra Città si sta presentando agli occhi di una lavoratrice colpevole di fare solo il suo lavoro, ed uscirne sconcertato per l’analisi e le parole pronunciate nell’Aula del Consiglio Comunale dal Vice Sindaco...

Il Vice Sindaco tra le altre cose ha detto di essere indignato per la mancata partecipazione della Chiesa e dei Sacerdoti di Amantea al Consiglio Comunale convocato per gli atti intimidatori subiti dagli amministratori nello scorso mese di Novembre; una mancata partecipazione a suo dire che non gioverebbe alla giusta causa, condotta dall’amministrazione nel condannare i comportamenti delinquenziali che si verificano ormai troppo spesso nella nostra Città.

Nicola era presente nella sala consiliare ed ha direttamente sentito le dichiarazioni di GB Morelli, dichiarazioni che lo hanno lasciato esterrefatto e lo ha anche detto, al punto che se ne è lamentato e “qualcuno” è intervenuto tentando di ridurre la “frizione “ . Ma Gaudio non se la sente di lasciar correre. E scrive direttamente:

“Sig Vice Sindaco, è bene che Lei sappia:

-Che le Comunità Ecclesiali con i loro sacerdoti, ad Amantea, come in tutto il nostro Paese, svolgono una profonda attività educativa diretta al rispetto della persona, del vivere civile, e alla costruzione di una società priva di qualsiasi prevaricazione. Sappia che questa attività è improntata anche alla conoscenza e al rispetto delle Istituzioni. Potrei menzionarle tantissimi percorsi, perchè si tratta di attività che si svolgono nella quotidianità, ma ne menziono solo una. I Campi Scuola degli ultimi anni nei quali anche i ragazzi di Amantea hanno potuto parlare del rispetto dell’ambiente, dei danni provocati dalla Mafia e dai comportamenti mafiosi...

-Sappia che le Comunità Ecclesiali con i loro sacerdoti, da anni suppliscono anche ad Amantea all’assistenza di famiglie bisognose e svantaggiate, abbandonate purtroppo anche dalle Istituzioni che lei rappresenta. Un’assistenza che non è solo “spirituale” ma che scende nei bisogni che le persone hanno nella quotidianità della loro vita.

-Sappia ancora che anche qui ad Amantea ci sono tanti anziani soli e abbandonati che non sempre ricevono la vista di assistenti sociali, ma incontrano solo sacerdoti e volontari.

-Sappia che ci sono tante famiglie in crisi relazionale, con ragazzi e giovani che soffrono di questo, e che trovano ascolto ed accoglienza spesso solo nelle comunità ecclesiali, e che in esse trovano la forza per non abbandonarsi a scorciatoie.”

Poi la considerazione finale che segnala l’amaro avvertito da Nicola Gaudio :

“Come vede Egregio Vice Sindaco i sacerdoti e la Chiesa anche in Amantea fanno tantissimo; lo fanno in ossequio solo al dettato evangelico e proprio per questo lo fanno in silenzio. Nella certezza che è la quotidianità dei comportamenti che cambia la storia...!

Non vorrei dirlo, ma non posso tacerlo, tutto questo agire in totale silenziosa donazione e gratuità da parte dei sacerdoti e di pochi laici, che potrebbe sembrare un atto eroico se sbandierato, non è altro che l’operosa risposta al Vangelo che cambia la storia.

Di fronte a questo, le sue parole, per altro purtroppo non condannate da nessuno dei presenti, risuonano di una gravità inaudita, perchè negano la realtà e rafforzano un substrato culturale, che distruggendo anche gli ultimi pilastri di gratuità, costruiscono una cultura del “tutto possibile”, all’interno della quale un atto intimidatorio, è solo un atto...e niente di più...

Non aggiungo altro per non scendere in una critica che potrebbe solo offendere la politica e non altro, ma penso veramente che Lei debba chiedere pubblicamente scusa ai sacerdoti e ai tanti volontari che si spendono con assoluta gratuità. Amantea 23.2.2015 Nicola Gaudio”

Ovviamente attendiamo la eventuale risposta di vicesindaco pronti alla diffusione via stampa!

Scrive l’Associazione “Insieme Costruiamo…..Bene Comune”.

Trasparenza, legalità ed etica nella gestione delle cooperative sociali. Purtroppo quando la politica non risponde, a noi cittadini non rimane che pensare... riflettere... rimuginare... Sorgono così tanti interrogativi e aumentano i dubbi.

 

Viene magari da chiedersi se le Cooperative Sociali, da strumento di lavoro, ricchezza per il territorio, reinserimento nel sociale di soggetti svantaggiati, siano invece diventate altro.

E la domanda sorge spontanea, considerando che la “nostra” amministrazione (nostra, solo perché amministrazione di tutti i cittadini), ad oggi non ha assolutamente proferito parola su nessuno dei quesiti posti.

Eppure quelle domande, che qualcuno ha definito da incoscienti, sono assolutamente legittime e non polemiche.

Proviamo a riproporle nuovamente, sperando che possa cadere presto quel muro di silenzio che pare gravi sull’argomento:

  1. Sono stati raggiunti fino ad oggi gli obiettivi di reinserimento lavorativo e sociale previsti dalla legge per i lavoratori svantaggiati delle cooperative sociali?
  2. L’utilizzo delle cooperative sociali soddisfa i criteri di efficienza, di efficacia ed economicità per la collettività?
  3. Quanti soldi verranno destinati alle cooperative sociali per il 2015? La cifra stanziata è in aumento o in diminuzione rispetto all’anno 2014? Quanta parte delle aumentate tasse faticosamente versate dai cittadini verrà spesa per le cooperative sociali?
  4. Gli operai delle cooperative sociali sono soddisfatti del ritorno economico per il lavoro prestato? Lo ritengono equo e proporzionale a quanto realmente spende la collettività?
  5. L’apparato comunale si è adeguatamente impegnato nell’assicurare sotto tutti gli aspetti la tutela dei lavoratori e la loro sicurezza sui luoghi di lavoro?
  6. I lavoratori delle cooperative sociali sono valorizzati per le loro capacità e professionalità,
  7. Quali sono i criteri di aggiudicazione dei progetti che verranno presentati dalle singole   cooperative sociali a seguito del recente avviso pubblico del 24 dicembre 2014? Quale è il progetto obiettivo posto alla base dell’avviso pubblico testé menzionato?

L'attuale amministrazione è al governo della nostra città da diversi mesi e, grazie alla pregressa esperienza amministrativa di alcuni suoi componenti che hanno ricoperto ruoli similari già in passato, e all’introduzione di altri validi elementi, ha saputo dimostrare, sin dal primo giorno, di voler intervenire con decisione in diversi campi.

Dei “nostri” amministratori non si potrà certo dire che peccano di indecisione, perchè tanti sono gli atti compiuti e in pochissimo tempo. A titolo esemplificativo si pensi alla ideazione dei nuovi “uffici di staff” con ruolo di collaborazione, ovviamente per alcuni senza portafoglio. O ancora, alla valorizzazione dei pensionati dell’Ente Comune che continuano a prestare la loro opera e la loro competenza nell’esclusivo servizio alla comunità. La pronta cancellazione di opere pubbliche chiaramente “inutili” per il rafforzamento dell’economia di Amantea (quali il rifacimento del Lungomare), a favore di altre opere che porteranno certamente grande benessere alla collettività (ponti, passerelle, etc);

E come se non bastasse saranno presto realizzate nuove opere pubblica per i residenti di Campora; opere che saranno di immediato e facile utilizzo da parte di tutti gli avventori, e consentiranno agli stessi, di superare la statale 18 in tutta sicurezza e nel contempo di raggiungere il mare, chiaramente attraversando il migliore “lido camporese”.

Per non parlare del frequente ricorso a mutui e ad anticipazioni di cassa per il pagamento di spese correnti quali le bollette Enel, con evidenti ricadute positive per interessi passivi, sui già rosei conti del Comune.E infine l’ adeguamento dello stipendio degli amministratori che vedono così premiato il loro lavoro “h24”. A tal proposito, è giusto il calcolo riportato da alcuni siti in merito al costo pro capite di quasi 3000€ per l'anno 2014 (sarebbe più corretto definirlo salasso) che ogni cittadino amanteano ha versato per mantenere lo status quo?

Queste richiamate sono alcune delle azioni espletate in brevissimo tempo dell’amministrazione targata Sabatino, che “confermano” con estrema chiarezza gli obiettivi politici promessi in sede di campagna elettorale.

E’ evidente quindi che la “nostra” amministrazione ha competenze ed esperienza per pianificare, programmare, definire la strada da intraprendere e pertanto sarà anche capace di chiarire e spiegare quali sono i motivi e le scelte fatte che stanno a fondamento delle decisioni prese, senza nulla nascondere.

Perché quindi non dare risposta ai semplici quesiti avanzati?”

E poi non dimentica Nicola Gaudio di interrogarsi chiedendosi perché “certa” minoranza ( senza dire chi) non interviene sulla vicenda delle cooperative e dice:

“Emerge poi una curiosità, come mai l'opposizione, se non per sola mano del M5S, sull’argomento cooperative sociali non ha sollevato nulla? Eppure tra le fila dei rappresentanti di minoranza siedono anche ex amministratori che di Cooperative Sociali qualcosa dovrebbero sapere.

Un contegno silente mostrato, da una opposizione che, perdendo forse la fede nella utilità delle discussioni, e nella possibilità che hanno gli uomini, anche uno contro cento, di persuadersi tra loro col ragionamento, si è completamente disinteressata dell’argomento nonostante qualcuno sia stato molto vicino alla realtà delle cooperative sociali.

L’opposizione che vorremmo, dovrebbe essere il centro vivo del Consiglio Comunale e con la sua forza propulsiva e rinnovatrice stimolare la maggioranza che ci governa, e che chiaramente vive un momento di “impasse”.

Le speranze dei lavoratori delle cooperative sociali di avere un lavoro dignitoso e stabile, le speranza e la dignità di quei nostri concittadini che ancora non lavorano rimarranno inespresse?

In tutto questo, aumenta la disperazione degli operatori commerciali che vedono morire giorno per giorno le loro attività, dimenticati da una amministrazione miope che non premia gli investimenti ed i sacrifici di tanti operatori turistici e commerciali che ancora sperano che “questa politica” riporti ai fasti di un tempo (o almeno tenti di farlo) la nostra amata Amantea.

L'indifferenza mostrata dall'amministrazione su questo argomento, la voglia di sollevarne tanti altri che stanno a cuore di chi ha ancora fiducia nel domani, non ci lascerà certamente in silenzio su tanti altri argomenti.

Potremo essere definiti incoscienti ma non diventeremo per questo omertosi.”

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