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Per nostra fortuna non siamo i soli a parlare della sanità ad Amantea.

Ricordiamo sempre, a noi stessi ed agli Amanteani, il meraviglioso proverbio che dice “ Vucca c’un parr’è chiamata cucuzza” probabilmente riferendosi alla zucca di cui all’articolo “Ma davvero la festa di Halloween in Calabria ha centinaia di anni? “

E tantomeno siamo i soli a vedere il bicchiere mezzo vuoto senza vedere quello mezzo pieno come ci è stato contestato nella sala consiliare in sede di convegno sulla Casa della Salute fatto nella Sala consiliare del mio comune.

Ma ci vuole un ex sindaco ( e vero politico) , peraltro di Longobardi, a riprova che sono pochi gli amanteani che parlano.

E la riprova viene da questa nota :

“Abbiamo sentito e letto, anche dalle colonne di codesto giornale on-line, della riqualificazione riguardante la struttura sanitaria di Amantea.

Bene, anzi benissimo.

In attesa di ciò, credo che sarebbe, perlomeno opportuno, provvedere a risolvere quei piccoli (o grandi) problemi, che creano ai cittadini del comprensorio un enorme ed incomprensibile disagio.

Da qualche tempo, ormai quasi sistematicamente, chi si reca al cup del poliambulatorio ad Amantea per effettuare delle prenotazioni ecc. si vede rispondere dagli operatori, anche loro frustrati dalla situazione, che non è possibile effettuare tali operazioni a causa della mancanza di linea che non consente l’ingresso nel sistema informatico dell’A.S.

Di conseguenza bisogna ritornare più volte.

Ora mi chiedo, è mai possibile che nel duemiladiciassette, nonostante l’enorme quantità di soldi investiti per il funzionamento della sanità pubblica, non si riesca a risolvere un problema, tutto sommato non irrisolvibile, per evitare disagi ai cittadini contribuenti ?

Il mio appello è rivolto a chi ha la responsabilità di tutto ciò: “prima di pensare giustamente in grande, facciamo in modo di eliminare questi fastidiosi disagi nell’interesse di tutti i cittadini del comprensorio”

F.to Franco Gaudio.

La notizia è portata dalla recentissima delibera del Direttore generale dell’Asp di Cosenza dr Raffaele Mauro.

Leggiamo che finalmente arrivano i soldi per il completamento del Poliambulatorio di Amantea

Probabilmente non basteranno ma è già una prima opportunità.

 

Parliamo dei 2.5 milioni di euro indicati sulla delibera del DG n 2063 del 31.10.2017 pubblicato il 10 novembre 2017

Il primo finanziamento è così ripartito

Completamento struttura esistente 1.2 milioni di euro

Impianti tecnologici 2 milione di euro

300 mila euro per attrezzature tecnologiche

Allorchè saranno ultimati i lavori di completamento si potranno trasferire molti se non tutti i servizi oggi sparsi in giro per la cittadina e risparmiare i consistenti fitti che oggi l’Asp è costretto a pagare.

L’accorpamento degli uffici significherà anche l’accorpamento del personale così che conosceremo tutti dipendenti oggi sparsi in giro e sarà possibile anche controllarne la presenza giornaliera.

Un finanziamento di 500 mila euro anche per la casa famiglia di Cleto

2,5 milioni anche per la rete territoriale dell’Emergenza/urgenza tra cui i PPI e le Guardie mediche.

Pubblicato in Primo Piano

Scrive Giovan Battista Morelli :

“Il poliambulatorio di Amantea, per l’ennesima volta, è stato depauperato.

Il radiologo che prima veniva ad Amantea per cinque volte a settimana, adesso effettuerà servizio solo per un giorno su sette, allo scopo di rispondere alle turnazioni imposte dai responsabili del servizio di radiologia.

 

Cosa comporterà tutto ciò?

Un dato è inconfutabile: se i turni di presenza non combaceranno, la consegna del referto richiesto al reparto amanteano verrà certamente posticipata rispetto alle reali esigenze del malato, finanche ad una settimana.

Ciò è avvenuto per dare risposta alle strutture che sul Tirreno cosentino fanno capo al distretto cui appartiene anche il presidio di località Santa Maria.

È chiaro, dunque, che urge assumere nuovo personale per coprire tutti i servizi che dovranno essere erogati da qui in avanti, evitando nella maniera più assoluta il trasferimento di uomini e mezzi da un luogo all’altro, dando priorità ad una struttura invece che ad un’altra.

Ed in questo processo la politica, ai vari livelli, deve tornare ad assumere il suo ruolo guida, attivando tutte le procedure necessarie per consentire ai presidi non ospedalieri più prossimi al cittadino di mantenere la dignità professionale che ne ha contraddistinto l’attività fino a questo momento.

Il vantaggio dal punto di vista economico è evidente: una patologia diagnosticata nel poliambulatorio di Amantea si traduce in un netto risparmio a carico dei contribuenti poiché evita gli accessi impropri al pronto soccorso di Paola o di Cosenza.

Il poliambulatorio amanteano, che dovrà lasciare presto il passo alla Casa della salute, deve basare le proprie fondamenta su questo ragionamento.

È perciò prioritario che i sindaci del comprensorio nepetino, le forze politiche e sindacali, le associazioni, chiedano con urgenza un incontro con tutti i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale, dal direttore del distretto a quello generale, per avere quelle risposte tante attese.

Amantea         Giovanni Battista Morelli”

Una delle cose belle del giornalismo è che ogni notizia contiene nel suo interno un’altra notizia

Come una matrioska (vezzeggiativo di matrëna, derivante dal latino mater/ madre), quella sorta di scatole cinesi ognuna delle quali ne contiene un’altra!

Avevamo la informazione degli anestesisti e ci accingevamo a trattarne in relazione alla radiologia di Amantea, ma ora che Troya ne ha parlato per il finto” ospedale di Praia, siamo obbligati a farlo!

Ecco la notizia, da cui il titolo “Sanità! Ma che cosa fanno Mauri, Scura ed Oliverio?”.

Da inorridire.

Ecco cosa scrive Troya :«L’ospedale che non esiste. Una vergogna. Una vergogna che non conosce confini. Il sapere di prendere in giro la gente e continuare a farlo. Indecente.

Quattro anestesisti inviati a Praia a Mare per 60,00 (dico sessanta) euro all’ora nel mentre tolgono gli infermieri a Gastroenterologia e a Dialisi.

Anestesisti che non faranno nulla perché manca la chirurgia.

E il Pronto soccorso, a chi servirà?

Si allungheranno i tempi di intervento e il paziente ne subirà le conseguenze.

Abbiate solo cura di stare bene. Questo è il mio augurio».

AVETE CAPITO?

A Praia manca il Radiologo e lo prendono a Paola. Paola resta senza un radiologo e lo prendono ad Amantea!.

Pensavate che mancando ad Amantea un radiologo lo prendessero da un’altra parte?

Dai non fateci ridere! Amantea da tempo viene spogliata e si lascia spogliare senza che nessuno si lamenti!

Ma ora che in mancanza di tali figure professionali si faccia una convenzione da 60 euro/ora con gli anestesisti per il finto spedale di Praia e la finta chirurgia di Praia lascia basiti.

ED ALLORA LA DOMANDA

Ma Amantea non vale niente e per nessuno?

E perché spogliano la radiologia di Amantea?

Non potevano fare una convenzione con il “nostro” radiologo?

Non so se sia possibile denunciare come abusi queste differenze e forse nemmeno ci importa

Ci importa però sapere cosa facciano Mauri, Scura ed Oliverio

E soprattutto ci importa sapere cosa faccia la politica e soprattutto gli inani amanteani, quelli che avrebbero resistito agli invasori Francesi ed oggi non sono capaci senza “briganti” a resistere agli invasori della Sanità!

Pubblicato in Primo Piano

In data odierna abbiamo chiesto un incontro al Commissario prefettizio per avviare un primo confronto sui temi di interesse per i cittadini di Amantea e del Comprensorio. A tal riguardo abbiamo voluto porre sin da subito l’attenzione nei confronti del Poliambulatorio.

Rileviamo che da tempo ormai, a rotazione, una delle unità in servizio presso il Laboratorio analisi svolge il proprio lavoro presso l’Ospedale di Paola. A ciò si aggiunge il fatto che sono ormai quattro i mesi in cui la struttura soffre della mancanza di personale per via dell’assenza, per malattia, di uno degli specialisti.

Il Laboratorio, lo ribadiamo, è una struttura particolarmente preziosa per la Città. Lo dimostrano il numero di utenti, provenienti non solo dal Comprensorio, e la qualità del servizio offerto.

Inoltre, lo stesso ha beneficiato ultimamente di apparecchiature all’avanguardia che dovrebbero andare nella direzione di un potenziamento del servizio: è il caso, ad esempio, del Cobas 6000 dell’Hitachi, uno strumento capace di ricevere 150 campioni con caricamento in due vassoi di 75, con rack di carico a 5 posizioni per la gestione più efficiente del campione.

Un fatto che pone ancor di più la necessità di ovviare il prima possibile al problema del sottodimensionamento di personale della struttura. Proprio per tale ragione riteniamo urgente un intervento, da parte del Direttore dei Laboratori analisi del Tirreno, diretto ad affrontare la dotazione in organico alla struttura di Amantea.

Sono anche queste le ragioni per cui abbiamo inteso subito interessare il Commissario prefettizio e i Sub Commissari. Allo stesso tempo abbiamo già concordato un incontro con la Direttrice del Distretto, la dott.ssa Giuliana Bernaudo, con la quale da mesi abbiamo avviato una proficua collaborazione, per approfondire la questione.

Nei mesi scorsi, è stata espressa una precisa volontà politica regionale, formalizzata nel recente Atto Aziendale, atta a rafforzare la sanità sul territorio attraverso la programmazione di una Casa della Salute proprio quale evoluzione del Poliambulatorio. Ciò al fine di aumentare e migliorare i servizi offerti alle popolazioni dei Comuni dell’hinterland e non solo.

Questa è l’ottica in cui ormai da tempo ci si sta muovendo ed a nessuno potrà essere consentito di fare a pezzi un sistema che dovrà invece offrire ai cittadini sempre maggiore stabilità e sicurezza.

Il futuro di Amantea e del Comprensorio passa dalla capacità di difendere e potenziare il sistema sociosanitario e socioassistenziale del territorio. Di ciò siamo fermamente convinti e per tale causa continueremo ad adoperarci ed a lottare.

Amantea, 23 gennaio 2017

                                                           Enzo Giacco

Portavoce Rete civica “Difendiamo la Salute”

Pubblicato in Politica

Un risultato di buona volontà ma anche un primo effetto positivo dopo la Casa della Salute.

 

La carenza di radiologi come sappiamo ha fatto i primi danni nel poliambulatorio di Amantea che ha visto le proprie prestazioni radiologiche ridursi da 40 a sole 10 al giorno.

Ovviamente si sono formate le file e molti ammalati si sono dovuti recare in Paola, Cetraro, Cosenza, Lamezia Terme e Catanzaro con evidente dispendio di tempo e di denaro per raggiungere le diverse sedi.

Poi l’atto aziendale del 29 agosto ha fatto giustizia di una assenza ultra decennale della buona politica nella cittadina tirrenica ed ha assegnato finalmente la casa della salute con sede nel poliambulatorio amanteana.

 

Ancora più la situazione della carenza di radiologi ha assunto il carattere della abnormità, considerato che in prospettiva la Casa delle Salute sarà sede di PPI.

E così, come da impegno a suo tempo assunto dal dr Antonio Lopez Direttore UOC di radiodiagnostica dello Spoke di Cetraro-Paola, da domani 14 settembre le prestazioni rese dalla radiologia di Amantea saliranno nuovamente a 40 al giorno permettendo di fatto di garantire la soddisfazione di tutte le richieste del territorio di riferimento.

Nei pomeriggi di rientro saranno praticate anche radiografie panoramiche che, come noto, mostrano una visione ampia delle mascelle, denti, zona nasale, e articolazioni temporo-mandibolarei.

 

Questo tipo di radiografie non servono a trovare carie. Ma sono utili per mostrare problemi come denti inclusi, anomalie ossee, cisti, crescite solide (tumori), infezioni e fratture.

E’ ovvio che per realizzare economie sostanziali ed efficienza dei servizi sanitari ove non siano richieste orto panoramiche si darà luogo a radiografie generali di urgenza.

In breve tempo saranno, così, effettuate le prestazioni non ancora rese e si eliminerà la fila dannosissima che si era creata.

E’ questo un primo piccolo passo sulla strada della casa della salute.

Pubblicato in Primo Piano

Proprio nelle ultime ore abbiamo appreso di una comunicazione, concernente l'organizzaione del lavoro nel periodo estivo al Poliambulatorio di Amantea.

 

In essa si fa riferimento (a quanto pare per almeno sette giorni lavorativi) alla sospensione degli esami radiologici.

Una disposizione che ci sorprende e che troviamo inaccettabile in quanto lesiva della continuità delle prestazioni radiologiche e, conseguentemente, del diritto alle cure per i cittadini del Comprensorio.

Pare tutto sia riconducibile alla necessità (per carità, sacrosanta) di riconoscere le ferie al Dirigente Medico.

Ma ci domandiamo:

Qual è la ratio che porta a sospendere le prestazioni della radiologia del Poliambulatorio, incidendo negativamente sulla continuità del servizio, per garantire un diritto (riconoscimento delle ferie)?

Non si può individuare una soluzione alternativa che non danneggi l’utente?

Non è possibile una riorganizzazione delle risorse che consenta alla nostra radiologia di funzionare con continuità?

Come Partito Democratico stiamo approfondendo la vicenda. Ma è fondamentale che tutti prendano consapevolezza di quelli che sono i veri problemi di questo territorio. Ed il diritto alle cure sta sicuramente in cima alle priorità.

 

Non possiamo dimenticare che ci muoviamo in una situazione dove già un decreto del Commissario ad Acta ha destinato alla chiusura il Laboratorio di Analisi; un provvedimento dei giorni scorsi ha pesantemente ridimensionato le prenotazioni delle prestazioni radiologiche giornaliere; ci sono troppi atti che stanno riducendo alla miseria i servizi poliambulatoriali del Comprensorio.

Tali mortificazioni continue ci portano a formulare una ulteriore domanda:

Si vogliono forse smantellare definitivamente i servizi poliambulatoriali?

 

Dinnanzi a queste crescenti preoccupazioni è necessario che la comunità tutta esprima il proprio dissenso. Noi come PD Amantea non abbiamo intenzione di sottrarci a quello che riteniamo un dovere.

E’ ora di dire BASTA!!!

Amantea, 22 giugno 2016

Circolo PD Amantea

Pubblicato in Cronaca

Mistero si aggi unge a mistero.

Abbiamo scritto della scomparsa dei 2milioni e mezzo di finanzia mento per il com pletamento della struttura del Poliambulatorio.

Come se si trattasse di un pacchetto di noccioline !

Sarà che la sanità in Calabria è un pozzo profondissimo dove sparisce di tutto, e talvolta definitivamente , ma 2milioni e mezzo non sono mica pochi!

Che fine hanno fatto?

Chi doveva controllare che non sparissero?

Voci ci riferiscono che “qualcuno” si è arrabbiato per il nostro articolo, anche se non abbiamo avuto una sua risposta ufficiale od ufficiosa e tantomeno una smentita che da Amanteani sensibili e preoccupati per come va la sanità nel nostro distretto vorremmo avere .

Ma l’altro fatto strano è che stamattina è venuto ad Amantea il Direttore Generale ASP Cosenza dott. Raffaele Mauro, accompagnato dall’ingegnere Gennaro Sosto e dal Geom. Pietro Iuliano Referente Area Tecnica ex A.S. 1 Paola .

A fare gli onori di casa il dr Piero Longo ma era assente la direttrice Giuliana Bernaudo.

Per l’amministrazione comunale sono stati presenti il sindaco Monica Sabatino ed il vicesindaco GB Morelli.

Per la Rete, tra gli altri, Enzo Giacco, Tonino Chiappetta, Salvatore Amendola.

Ad attirare l’attenzione dei dirigenti lo stato di abbandono dell’area alle spalle della struttura , un ambito per il quale si impone un immediato intervento manutentivo e di Pulizia.

Le foto che vi mostriamo sono emblematiche.

Addirittura le radici hanno invaso i pozzetti di scolo e se ne impone la pulizia.

Prontamente l’amministrazione comunale si è impegnata a dare una mano anche per evitare la infestante presenza di ratti ed altri animali.

Ovviamente restiamo in attesa che Fatarella trovi ( o ritrovi) un altro finanziamento che permetta di fare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, quale il miglioramento dell’aspetto del poliambulatorio che non si presenta certamente nelle migliori condizioni.

Nel mentre Amantea chiede al dr mauro di far predisporre i relativi progetti in modo da evitare di perdere tempo successivamente e di veder sparire ancora una volta i nuovi finanziamenti!

Pubblicato in Cronaca

Ignote –ufficialmente- le ragioni della mancata presenza del Direttore Generale ASP Cosenza dott. Raffaele Mauro, dal poliambulatorio di Amantea, anche se sembra che la sua assenza sia dovuta ad indisponibilità per ragioni di salute.

 

Come ben sappiamo anche i medici si ammalano ed oltre!

Non sono mancati, invece, la dottoressa Bernaudo e gli amici della Rete per la casa della Salute che hanno promosso queste nuove attenzioni verso i problemi della sanità del comprensorio di Amantea.

 

La presenza del dr Mauro, infatti, era stata sollecitata proprio in occasione dell’incontro avuto nei giorni corsi presso gli uffici della regione con il dr Fatarella e con il dr Mauro.

Non mancherà un’altra occasione a breve per fare il necessario sopralluogo finalizzato, intanto, alla conoscenza diretta della struttura poliambulatoriale e come evidenziato alla conoscenza della parte di struttura da completare e che versa da molti ( troppi) anni nelle condizioni di cui alla foto.

 

Sollecitiamo una nuova presenza magari con una giornata di lavoro così che il dr Mauro possa nel corso della giornata avere un incontro con la rete e le sue associazioni e le amministrazioni più attive del distretto di Amantea.

Pubblicato in Primo Piano

Sono le tredici esatte di oggi 17 febbraio, quando il personale del Poliambu latorio di Amantea nella sua interezza si schiera nell’ampio cortile.

 Sono persone commosse ed addolorate.

Hanno voluto così ricordare con un minuto di silenzio l’amico e collega Filiberto Credidio, una bella persona che era sempre vicino a chi aveva bisogno .

Un medico che sorrideva e si prestava alle esigenze dei pazienti del Poliambulatorio, pronto ad intervenire e comunque a dare un parere, un suggerimento, a mettere una buona parola.

Queste stesse persone le abbiamo incontrato ieri, con i loro visi che esprimevano il dolore per la morte di un amico che mancherà a tutti, amici o semplici pazienti.

Qualcuno avrebbe addirittura voluto chiudere la struttura ben sapendo che Filiberto non avrebbe voluto ; lui aveva anteposto gli ammalati a tutto, anche alla sua persona.

Certo oltre al dolore anche l’amarezza per una morte improvvisa e la rabbia per una sanità che è stata incapace di salvare anche un suo medico.

E’ troppo presto per parlarne e domani forse sarà perfino inutile , ma a tanti, se non a tutti, la vicenda dell’amico Filiberto lascia domande senza risposte.

Non si poteva davvero far nulla per il dr Credidio o si sarebbe potuto salvare con una diagnosi più tempestiva e con una struttura ospedaliera specialistica?

 Difficile dare una risposta , anche perché i racconti del suo malessere e del suo ricovero presso il nosocomio di Paola sono confusi e le notizie si sovrappongono e si cancellano.

Una sola cosa resta certa e cioè che da domani non troveremo nelle grigie stanze del poliambulatorio il sorriso di Filiberto e la sua disponibilità per tutti.

Ed anche il dubbio su che cosa sia questa sanità che non salva nemmeno gli stessi medici!

Pochi minuti poi un caloroso applauso; quello che ognuno avrebbe voluto offrire a Filiberto da vivo.

Pubblicato in Cronaca
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