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mappa redditoLa proposta di legge e relative coperture finanziarie del Movimento 5 Stelle finalmente calendarizzata per mercoledì 3 dicembre in Commissione Lavoro.
L'Intervento Integrale di Luigi di Maio durante la conferenza stampa del Movimento 5 Stelle di Mercoledi 3 Dicembre.

 

Da quanto si evince la copertura finanziaria per il reddito di cittadinanza esiste ed è realizzabile, almeno quella proposta dal Movimento 5 Stelle.
Costa 20 miliardi e prevede un contributo di massimo 600 euro per chi ha perso il lavoro o si trova sotto la soglia di povertà


E’ il punto numero uno del programma elettorale, promosso da Beppe Grillo nelle piazze di tutta Italia e la proposta che non possono mancare.


Il modello è la Francia, e non la Svizzera come aveva detto il leader, e soprattutto il sostegno è legato ad una riorganizzazione dei centri dell’impiego.
Tecnicamente andrebbe chiamato “reddito minimo garantito”.

 

"Il reddito di cittadinanza non è più utopia. Il MoVimento 5 Stelle – si legge sul blog di Beppe Grillo - dimostra che se si vuole, tutto si può fare. Finalmente la nostra proposta di legge sul reddito di cittadinanza, a prima firma della portavoce Nunzia Catalfo, muove i primi passi al Senato.

 

Il reddito di cittadinanza è presente in tutta Europa, eccetto in Italia Grecia e Ungheria:

 

E' una vittoria del M5S, frutto di una battaglia che abbiamo sostenuto con forza per far valere un principio di democrazia sacrosanto ma sempre disatteso in questa legislatura: l'Aula deve discutere anche i provvedimenti delle opposizioni e non solo i decreti del governo. Per saperne di più segui la conferenza stampa in streaming al Senato con i nostri portavoce a partire dalle 11 su La Cosa. Parteciperanno Alberto Airola, Nunzia Catalfo, Daniele Pesco e Luigi Di Maio." M5S Parlamento

 reddito minimo garantito

L'INTERVENTO DI LUIGI DI MAIO E L'APPELLO AL PREMIER:

 

Pubblicato in Italia

cetto la qualunqueCi ha fatto sorridere (un sorriso amaro, invero) Antonio Albanese con la sua interpretazione del sindaco calabrese Cetto La Qualunque.


Intanto la Calabria continua a morire

I ricchi diventano sempre più ricchi

I poveri sempre più poveri

I giovani emigrano, i vecchi restiamo.

E la Calabria diventa sempre più vecchia.

Più vecchia e più inane.

Ma qualche fiamma di reazione comincia a levarsi.

Come a Verbicaro.

Era già successo il 2011 con la occupazione simbolica della sede comunale, poi con la manifestazione sotto la sede del Consiglio Regionale ed infine la occupazione della chiesa, e dopo essersi avventurati per una traballante scala fino al cornicione, per suonare le campane "a morto", provocando la presenza del sindaco Felice Spingola e delle Forze dell’ordine (Digos e carabinieri), dei vigili del fuoco e degli operatori sanitari.

Verbicaro vanta il primato di "il paese più disoccupato d'Italia", dove un abitante su due è senza lavoro.

Insomma il paese della disperazione.

E da qualche tempo della rabbia.

Vogliono il salario minimo garantito( a proposito che fine ha fatto?)

O vogliono un posto di lavoro dalla regione.

Uno qualunque. Come diceva Cetto!

Come Cetto quando prometteva un forestale per ogni albero.

Ed allora sono ritornati a protestare.

La politica aveva risposto in modo assurdo.

Nientedimeno con un corso di formazione lavoro per la coltivazione di uva Adduraca, una particolare qualità che cresce sulla costa tirrenica, che avrebbe dovuto generare occupazione stabile e duratura.

Ma ci volevano soldi .

Si , perché in Calabria basta una idea, un corso di formazione ed i soldi dello Stato ( o della regione)

Ma i soldi promessi( sembra) sono andati ad integrare i fondi per la mobilità in deroga.

Infatti uno dei dimostranti dichiara : “Il progetto è stato esaminato ed è stato valutato positivamente ma non c’è copertura finanziaria e noi stiamo protestando perché non possiamo stare senza lavoro. Il Governo Renzi, invece di venire in Calabria e dire che deve combattere la mafia, si occupi del lavoro perché c’è gente che davvero muore di fame”.

Interviene a tal punto l’attuale sindaco Francesco Silvestri a testimoniare la sua personale vicinanza ai lavoratori e quella del consiglio comunale e dell’intera comunità rilanciando anche l’ipotesi del reddito minimo garantito.

“Capisco la crisi, capisco i problemi però in giunta regionale giacciano 10mila firme per il reddito minimo garantito ma anche su questo non c’è stata risposta. Noi ci auguriamo che in questi giorni il progetto si possa sbloccare o che almeno l’assessore Salerno ci dica come stano realmente le cose”.

Ecco questa sì che è una bella idea.

Tra l’altro il reddito minimo garantito può aiutare tanti altri calabresi alla fame e può far ritornare in Calabria i giovani che oggi sono nel centro e nord Italia a lavorare per 1000 euro al mese pagandone più di 500 per il fitto della casa.

Sarebbe una Calabria più ricca anche di futuro

Forse Cetto La Qualunque con il suo “un forestale per ogni albero” non era poi così folle!

Pubblicato in Alto Tirreno

Riceviamo e pubblichiamo:

Enza Bruno Bossio è tra i parlamentari che, oggi lunedì 15 aprile alle ore 12,00 a Montecitorio, riceveranno la delegazione che consegnerà, corredata da 50mila firme, la proposta di legge di iniziativa popolare per istituire anche in Italia il reddito minimo garantito.

“Chiediamo sin da ora – è scritto nel comunicato pubblicato dal Comitato nazionale www.redditogarantito.it – che la Presidenza della Camera si faccia carico dell’avvio di un procedimento urgente affinché la proposta di legge sia presa al più presto in considerazione”.

Enza Bruno Bossio nei mesi scorsi, come rappresentante del “Comitato calabrese per il RMG” aveva sostenuto la campagna di raccolta delle firme per questa proposta di legge.

“Già in Calabria – ha affermato Enza Bruno Bossio - abbiamo promosso una mobilitazione che ha registrato la sottoscrizione di 10mila firme a sostegno di una proposta di legge regionale di iniziativa popolare perché si sperimentasse l’adozione di questa misura nei nostri territori.

Nei giorni scorsi, inoltre, - ha proseguito Bruno Bossio – abbiamo presentato alla Camera dei Deputati un disegno di legge che mira a garantire il Reddito Minimo nelle aree più povere del Paese. Si propone che ai senza reddito e senza lavoro tra i 18 anni e l’età pensionabile si riconosca una soglia minima di 500 euro al mese.

La Calabria, insieme alla Sicilia, - secondo Bruno Bossio – sarebbero le prime regioni destinatarie del provvedimento. La relazione di accompagnamento del disegno di legge riporta il dato di incidenza dell’indice di povertà delle famiglie italiane e la Calabria arriva al 26,6 %; una percentuale assai più alta di quella meridionale (23,3%) che è, a sua volta, più del doppio di quella nazionale.

Ovviamente – ha detto la parlamentare del PD – non si tratta di prefigurare una scelta assistenzialistica né di contrapporre il bisogno di reddito a quello di lavoro. In attesa di una riforma strutturale del sistema di welfare nazionale al fine di finanziare il reddito minimo come diritto all’esistenza dignitosa a carattere universalistico ed in linea con quanto avviene in Europa, la nostra proposta di legge è una misura parziale che richiede un finanziamento di solo 2mld di euro all’anno.

Insomma, - ha concluso Enza Bruno Bossio – una misura che prevede l’impiego di finanziamenti aggiuntivi e straordinari consentendo anche la mobilitazione di risorse europee; tutto ciò facendo salvi i diritti acquisiti dei cassintegrati, lavoratori in mobilità e socialmente utili”.

Cosenza, 14 aprile 2013 Enza Bruno Bossio

Pubblicato in Calabria
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