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Beppe Grillo save CorecaIl M5S di Amantea promuove per sabato 7 febbraio ore 15:30 presso lo scoglio di Coreca una manifestazione in difesa, appunto, dello scoglio della frazione Coreca.

 

Alla manifestazione saranno presenti anche alcuni portavoce in parlamento tra i quali Nicola Morra e Paolo Parentela.

Si tratta di una manifestazione che mira a coinvolgere la comunità amanteana per tutelare fattivamente un’area di alta valenza ambientale.

La questione di Coreca ha assunto una rilevanza sovra comunale coinvolgendo organizzazioni e rappresentanti della zona.

 

Ora il M5S intende aggiungere la intera comunità locale ed sovra comunale.

 

Il M5S lancia il suo hashtag “ Salviamo Coreca”. #SalviamoCoreca.

Ed è inutile chiedersi da chi e da che cosa.

E’ di una semplicità unica: dall’uomo e dai suoi errori.

Quegli errori che talvolta possono distruggere le meraviglie della natura.

In tal modo il M5S promuove , anche, una presa di coscienza collettiva della comunità.

Pubblicato in Cronaca

Il M5S ha inviato il seguente comunicato stampa relativo al problema di Coreca.

 

La consigliera Menichino aveva chiesto ai consiglieri di aderire alla sua proposta di convocazione del consiglio comunale. Ecco cosa è successo.

 

Scrive il M5S:

“Lo scoglio di Coreca è da tempo sotto la lente di ingrandimento, e da giorni ormai la politica amanteana ci sta dando spettacolo sul tema.

Qualche giorno fa il nostro consigliere Francesca Menichino si era rivolta a tutti gli altri componenti dell’Assise per condividere la richiesta di convocazione di un consiglio, essendo ormai prossimi alla Conferenza di servizi che deciderà se rendere o meno esecutivo il progetto.

Ebbene, a parte noi, solo il consigliere Ruggiero ha firmato. Forse con una prospettiva opposta alla nostra ma per lo meno con la stessa nostra idea di rendere tutto trasparente, perchè ognuno si assuma in un senso o nell’altro le proprie responsabilità in modo pubblico. Così non la pensano evidentemente i consiglieri di maggioranza, nessuno dei quali ha avuto l’autonomia di aderire alla richiesta. E Mazzei invece ha definito l’iniziativa “inusuale per forma e per sostanza”:  lo ringraziamo per il complimento perchè essere diversi dagli “usi” di questa politica  che lui frequenta da circa trent’anni ci riempie di orgoglio. Una cosa è certa: i consiglieri di maggioranza e una parte della minoranza hanno adottato comportamenti  “usuali”, e di certo uguali”.

Ma ecco cosa vuole il M5S di Amantea:

“Sia chiaro, il MoVimento 5 Stelle di Amantea, forte anche della sensibilizzazione sul tema di tutto il MoVimento, essendo la nostra una squadra che agisce in sinergia dal locale al nazionale, non è “per partito preso” contro un’opera di salvaguardia di Coreca che comprenda opere strutturali sul posto, ma non accetta che tutti quelli che hanno speculato per decenni sulla costa amanteana, permettendone la progressiva erosione, si presentino oggi come paladini dell’ambiente. Principalmente siamo dell’avviso che i soldi pubblici debbano servire per finalità pubbliche e non per favorire privati o gentili comitati d’affari”.

Ed ecco le osservazioni e contestazioni:

“Ciò che viene spontaneo chiedersi, considerato che Amantea è da sempre una città a vocazione turistica, una delle “perle del tirreno”, per citare un noto politico amanteano rottamato proprio dal MoVimento, è: Come mai questi salvatori della patria hanno permesso un abusivismo edilizio dilagante su tutto il nostro territorio, soprattutto lungo la costa? Perchè non si sono preoccupati e non si preoccupano della pulizia e della manutenzione delle foci dei torrenti?

Noi pensiamo che il problema dell’erosione di Coreca vada affrontato facendo un discorso a tutto tondo, guardando anche a quello che è stato fatto in passato, e non solo, sotto il nostro naso: le famose T tra San Lucido e Paola, il progressivo abbandono dei fiumi e dei torrenti che sfociano a mare (da Paola fino a Falerna), sempre più ostruiti da case abusive e rifiuti, un uso selvaggio nei decenni passati dell’arenile marino, anche questo tollerato da tutte le amministrazioni locali, la presenza di una ferrovia costruita nel periodo dell’unità d’Italia e praticamente sempre lasciata allo stesso posto e mai ammodernata, la presenza di un porto turistico in un punto dove non sarebbe dovuto essere fatto e, soprattutto, la presenza di abitazioni ed edifici commerciali abusivi proprio a ridosso del mare.

Ed infine le conclusioni:

BeppeGrillo SalviamoCoreca“Il MoVimento 5 Stelle, insieme ai comitati e alle associazioni che stanno dimostrando sensibilità sul tema, vuole confrontarsi su questo tema ritenendo che, se una soluzione debba individuarsi allo scopo di salvaguardare Coreca e tutto ciò che essa rappresenta per il turismo locale, non si può prescindere dalle considerazioni fatte sopra.

E’ in questo senso che lavoreremo, insieme ai cittadini, per il nostro bene comune e quello dei nostri figli, con professionisti del settore concettualmente contrari all’idea di qualsiasi cementificazione selvaggia che invece, con il nuovo Piano Strutturale, il Comune di Amantea dimostra (purtroppo) di voler continuare a perseguire”.

La parola era ed ora resta alla maggioranza che deve assumersi le ovvie responsabilità da cui discenderanno onori od oneri.

 

Pubblicato in Politica

Una lettera accorata in difesa di Coreca, quella di Sergio Ruggiero.

 

Una lettera con la quale esprime il suo pensiero che ci sembra sia anche il suo ”credo” e, nel mentre, esprime la sua amarezza su una vicenda che vede tante posizioni distinte e distanti su un fatto ordinario della nostra storia locale che sembra essere assurto a palestra di democrazia e di partecipazione, mentre, in realtà, è soltanto un esercizio di rappresentazione della propria visione del modello di mondo, od anche degli interessi avuti o rappresentati.

Una lettera, comunque, che contesta , in primis una amministrazione di “ponti e passerelle” , capace, cioè, di fare scelte che nessuno deve permettersi di contestare , ma che trova difficoltà quando la comunità osserva e contesta

Una lettera, infine, che contesta un popolo( se popolo è quello amanteano) che tenta di salvare( giustamente ) Coreca , ma si dimentica di parlare delle case sciollate, del castello, della torre di guardia, della passerella con ascensore che abbiamo avuto il coraggio di dichiarare inutile.

Ma ecco lo sforzo di Sergio Ruggiero:

“LA DIFESA DI CORICA

A distanza di due mesi da Consiglio Comunale del 18 settembre 2014, con lettera prot. 18590 del 21.11.2014 chiedevo lumi al Sindaco e agli Assessori all’Ambiente ed ai Lavori pubblici circa eventuali proposte alternative che l’Amministrazione avrebbe dovuto produrre/ricercare rispetto al

progetto approvato dalla Regione. La mia comunicazione così concludeva:

… Tanto premesso,

appare doveroso allo scrivente consigliere richiedere, e pertanto richiede, informazioni sullo stato di svolgimento della pratica, ed in particolare:

· Quali iniziative siano state intraprese da parte degli Uffici e dagli Assessorati comunali competenti;

· Quali autorità siano contattate;

· Quali organi tecnici e scientifici siano stati interpellati, e quali pareri siano stati espressi

Ad oggi nulla è sostanzialmente cambiato, neanche all’esito del recente incontro tecnico catanzarese. Quindi, l’unico progetto in campo è il solito, quello che avevamo chiesto di rivedere,

mentre incombe la data oltre la quale il finanziamento sarà sostanzialmente vanificato.

Non è lo scoglio di Corica che deve essere protetto, non ne ha bisogno, il suo rapporto con il mare dei Tirreni va avanti da sempre, con una spiaggia che ai suoi piedi periodicamente scompare e ricompare. Oggi la spiaggia non c’è per tutta una serie di ragioni ascrivibili, credo, alla compromissione da parte dell’uomo dei meccanismi naturali di formazione ripariale. Una complessa questione di sistema. Nel merito esiste una copiosa letteratura, e comunque ogni ragionamento che abbia un senso non può prescindere da importanti orizzonti temporali. Nel nostro caso incombe una data, e perciò rimaniamo sul pezzo.

Restano da proteggere le opere umane, pubbliche e private, abitazioni, alberghi, strada, servizi di

rete. Ma quale prezzo la comunità è disposta ad accettare in termini di “invasione dell’elemento naturale”? Da una parte ci sono coloro i quali vedono minacciati i propri interessi, e invocano

l’intervento, io dico legittimamente. Si tratta di poche persone, poche noci che non fanno molto rumore. Altri, invece, più numerosi, sono orientati a privilegiare l’aspetto ambientale, di particolare rilevanza per ciò che di bello Corica rappresenta, anche in questo caso legittimamente.

Se dobbiamo delegare al mare la decisione di risolvere il problema, è fatta. Egli va dove deve andare, e allora addio alberghi, addio strada, addio case. D’altra parte, se non fossero state realizzate le barriere, addio lungomare di Amantea, addio strade, addio case, addio pizzerie, gelaterie…. E’ una possibilità che qualcuno ha invocato, ovviamente qualcuno che non ha proprietà minacciate dal mare.

Posso presentarmi? Sono un ex socio fondatore del WWF di Amantea, uno che è cresciuto a pane ed ecologia, che l’ecologia l’ha masticata, l’ha digerita, ne ha fatto cemento per la costruzione della propria (modesta) muraglia culturale. E sono un consigliere comunale, che pertanto in questa storia deve dire la propria, possibilmente con chiarezza. Perché, sapete, ci sono quelli del ni, cioè quelli che si esprimono a seconda di chi si trovano davanti, e poi ci sono quelli che non parlano mai per guardarsi la mano. Dovessimo contrariare qualche potenziale elettore?!

E dovendo parlare con chiarezza, voglio dire che non accetto che si perda il finanziamento e che

non si faccia nulla, perché questo esporrebbe il litorale di Corica alla distruzione.

Non siamo ancora giunti al tempo del Giudizio Universale, all’indomani del quale l’evangelista

Giovanni, nell’Apocalisse, profetava che il mare si sarebbe trasformato in una lastra di cristallo e

non ci sarebbero state più tempeste e annegamenti. E invece le tempeste ci saranno, e possono fare molto male. Già oggi, ed il mare ultimamente sta scherzando, la situazione è peggiorata

rispetto a questa estate.

Io non sono un tecnico del settore, ma ricordo che all’università studiavamo la fenomenologia dell’erosione costiera sui testi del Vallega (Arturo Suriano se lo ricorderà). E ricordo d’aver letto che purtroppo l’efficacia delle barriere soffolte è molto limitata, e d’altra parte il suo impiego dati batimetrici e meteo marini di riferimento. Questioni complicate sulle quali io mi dichiaro ignorante. Stando alla letteratura, tuttavia, e stando a quello che dicono i tecnici della regione, la

soluzione più efficace è proprio quella che non ci piace, la barriera emersa a protezione di un ripascimento artificiale che allontani i marosi dalla riva. D’altra parte ricostituire l’arenile senza una

barriera non serve, ne abbiamo prova ad Acquicella dove in pochi anni non c’è rimasto nulla.

E adesso potrei parlare dell’incanto di Corica (che è incantevole davvero) fermo restando che a nord e a sud c’è il disastro, un orribile muro di cemento eroso e spaccato, in qualche modo protetto ai piedi da una barriera radente, addirittura un pozzo rotto di cui si vede la gola, un manufatto pèndulo e frantumi vari, insomma, scoglio a parte, uno sfasciume, soprattutto a sud.

E se pensassimo a questa circostanza come ad un’occasione per mettere un po’ d’ordine?

Mi piacerebbe che si ripulisse tutto, si rivestisse il muro di contenimento con frammenti della stessa pietra di colore verde (compatibile con lo scoglio) con cui si dovrebbe eseguire l’opera di difesa, che si mettessero a dimora essenze adeguate lungo il bordo della strada. Insomma, mi piacerebbe che si intervenisse con un sistema di opere atte alla riqualificazione coerente ed integrale della zona. Bisognerebbe valutare se nell’ambito del finanziamento previsto sia possibile far tutto: in fondo l’opera accessoria più impegnativa, il rivestimento del muro, andrebbe fatto con la stessa pietra che si può frantumare e murare. Ma senza protezione tutto questo è impossibile, e su questo lancio un invito ad allargare lo sguardo verso tutti i punti cardinali.

E se per farlo dobbiamo accettare il progetto presentato, che a quanto pare rimane l’unico che disponga di tutti i pareri necessari, accettiamolo. La spiaggia davanti allo scoglio non sarebbe una novità, ci sono quadri e foto che lo dimostrano, magari ribassando compatibilmente l’altezza della barriera. Se poi è possibile non perdere il finanziamento ricercando altre soluzioni, meglio!

Ma ripeto, non perdiamo il finanziamento.

Credo sia opportuno fare una considerazione circa il modo con cui questa Maggioranza affronta il problema, sottolineando che un Assessore è un Assessore e un Sindaco è un Sindaco, che hanno vinto le elezioni, hanno accettato di amministrare, sono pagati per farlo, e devono fornire soluzioni. E se non ci sono, devono spiegare cosa hanno fatto per cercarle, e francamente non mi pare che in questo la Giunta abbia brillato. E poiché trattiamo di una questione spinosa, la Maggioranza da subito ha scelto di coinvolgere tutti, a differenza del piano delle opere pubbliche sulle quali ha deciso di non ascoltare nessuno, per poi destinare ad altro uso i finanziamenti per il lungomare che versa in condizioni pietose, o non considerare degna di interesse la vergognosa questione delle case sciollate, o non discutere sull’attraversamento pedonale a Campora san Giovanni optando per una costosa passerella con ascensore che non userà mai nessuno.

Magnifico! Quest’amministrazione sarà ricordata soprattutto per ponti e passerelle.

Grande rispetto per le opinioni di tutti, ma occorre pensare anche alle ragioni delle noci. Non pretendo il consenso e non lo cerco, l’unico bisogno che ho è di fare quello che ritengo giusto. Ho sbagliato? Possibile, ma l’infallibilità non è di questo mondo.

Sergio Ruggiero

Pubblicato in Politica

La soluzione delle incertezze politico sociali relative al progetto di Coreca potrebbe trovarsi dal pronunciamento del Consiglio comunale, il massimo organo politico locale.

 

Questa, almeno, la speranzosa possibile soluzione invocata dalla consigliere comunale del M5S Francesca Menichino che ha pertanto inviato la seguente lettera a tutti i Consiglieri comunali ed alla segretaria comunale, Dott.ssa Mercuri, e p.c. al Presidente del Consiglio Comunale Dott.ssa Ermelinda Morelli ed p.c. al Sindaco Dott.ssa Monica Sabatino .

“ Io sottoscritta Francesca Menichino, in qualità di Consigliere in seno al Consiglio Comunale di Amantea, dopo la riunione sulla situazione relativa al progetto dei “Lavori a difesa del Litorale di Coreca” tenutasi a Catanzaro presso gli uffici della Regione Calabria il 19 gennaio scorso, chiedo a ciascuno di voi, colleghi consiglieri, in vista della convocazione della conferenza di servizi che dovrà avvenire necessariamente entro il 24 febbraio prossimo, di voler condividere la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale, come ci è consentito dal Regolamento dell’Organo di cui siamo membri.

 

L’attività consiliare che ha riguardato l’argomento “Coreca” è stata sinora affrontata in maniera ampiamente condivisa e coinvolgendo la società civile che prima di noi ha sollevato la questione. E’ doveroso concluderla alla stessa maniera, affidando l’ ultima parola all’Organo consiliare che ha già deliberato in materia, in cui ognuno di noi assumerà la responsabilità della decisione definitiva.

I tempi stringono ed è per questo che, con la presente missiva, nella sola copia destinata alla Segretaria, depositerò in segreteria una richiesta di convocazione del Consiglio, ai sensi dell’ art.24 del Regolamento.

Lascerò tale documento sino al prossimo lunedì 26 gennaio per ritiralo nella mattinata di martedì 27 gennaio, per cui chiunque di voi voglia potrà firmarlo, condividendo la richiesta. Affido alla dott.ssa Mercuri la custodia del documento allegato e la predisposizione delle condizioni necessarie per la firma degli altri consiglieri.

A ciascuno porgo distinti saluti. Amantea, Gennaio 2015.

Francesca Menichino

 

Ndr: Intanto durante l'iniziativa del Movimento 5 Stelle a Roma, "La Notte dell'Onestà" anche il leader Beppe Grillo ha lanciato il suo messaggio in favore della pronta risoluzione del problema di Coreca.

Ecco la foto con il cartello "#SalviamoCoreca"

BeppeGrillo SalviamoCoreca

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