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cs2Cosenza 13 febbraio 2017 - Il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Cosenza ha nei giorni scorsi posto sotto sequestro preventivo una pista ed un escavatore utilizzato per l’effettuazione di lavori nella Frazione Borgo Partenope di Cosenza in località Costiera.

 

I militari durante un controllo hanno accertato l’esecuzione in corso d’opera di alcuni lavori edili di ristrutturazione di una strada a fondo naturale all’interno di un’area boscata.

 

Il tracciato, oltre 600 metri, è stato oggetto di lavori di ristrutturazione, mentre una parte di esso, 260 metri circa, è stato allargato attraverso degli scavi. La strada, conduce in un’area adibita a cava per l’estrazione di materiale inerte che presentava recenti lavori di coltivazione.

 

A seguito del controllo, si è accertato che i lavori sono stati effettuati in assenza delle necessarie autorizzazioni inerenti il vincolo idrogeologico forestale, vincolo paesaggistico ambientale e urbanistico edilizie.

I lavori di allargamento, inoltre, hanno interessato lo sradicamento di alberi forestali della specie Roverella, Corbezzolo e Frassino Minore.

Per tale motivo i militari hanno proceduto al sequestro preventivo della strada e dell’escavatore utilizzato per l’effettuazione dei lavori e al deferimento all’autorità giudiziaria del titolare della ditta esecutrice dei lavori.

Pubblicato in Cosenza

Cosenza 11 febbraio 2017 - Militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza nei giorni scorsi hanno eseguito un provvedimento di sequestro del Gip di Castrovillari, dott.ssa Letizia Benigno, riguardante il Parco Avventura e la teleferica zip-line denominata “Volo dell’Arcangelo” realizzate in Comune di Albidona.

Le opere rientranti nel PISL “Sybaris Terra d’incanto: Mare Cultura e Natura”e finalizzate alla valorizzazione turistica dell’Alto Ionio Cosentino, sono state finanziate con fondi POR CALABRIA FESR 2007/2013 per un importo di 500.000€.

Al momento risultano indagate cinque persone tra tecnici comunali, progettisti ed esecutori dei lavori, coinvolti a vario titolo nella vicenda per i reati di abuso edilizio e abuso d’ufficio.

Le indagini che hanno indotto il PM di Castrovillari, dott.ssa Valentina Draetta, alla richiesta del provvedimento sono iniziate negli ultimi mesi del 2015, scaturite da un controllo effettuato dall’allora Corpo Forestale dello Stato di Trebisacce sulla regolarità e conformità dei lavori rispetto al progetto approvato ed appaltato e alle norme vigenti in materia urbanistico-edilizia e di tutela dell’assetto idrogeologico del territorio.

Dall’attività d’indagine emergerebbe che l’esecuzione dei lavori sia avvenuta in violazione delle norme del Testo Unico sull’edilizia e delle Norme di Attuazione e Misure di Sicurezza del P.A.I. Regionale (Piano stralcio per l’assetto idrogeologico), poi oggetto di “sanatoria”.

Sono queste le ragioni che hanno portato al sequestro del “Volo dell’Arcangelo”, teleferica che copre una distanza aerea di 700mt con cui sarà possibile sorvolare una porzione del territorio comunale di Albidona partendo dalla località “Castello”, nei pressi della Chiesa di San Michele Arcangelo, e approdando al “Parco Avventura” di località “Timpone Tarantino”, anch’esso oggetto di misura cautelare.

Il complesso di opere, da poco ultimate, consegnate e collaudate, non era ancora stato aperto al pubblico. Il provvedimento ha riguardato anche la documentazione progettuale e amministrativa riguardante i lavori, ora al vaglio dell’A.G.

Pubblicato in Cosenza

Paola (Cosenza) - Il personale della Polizia provinciale di Cosenza ha sequestrato a Paola un'area demaniale che era stata occupata abusivamente.

 

 

 

L'area sequestrata é ubicata nell'alveo del torrente San Domenico.

L'intervento della Polizia provinciale é scattato dopo che é stata constatata la presenza sul posto di una recinzione in tavole di legno e di una rete metallica.

 

 

L'ingresso, all'altezza del quale era stato installato un cancelletto in legno, era chiuso con una catena in ferro dotata di lucchetto.

La persona che aveva occupato abusivamente l'area, M.F., di 73 anni, é stata denunciata in stato di libertà.

 

Il sequestro é stato convalidato dal pm di turno della Procura della Repubblica di Paola, Teresa Valeria Grieco

Venerdì, 06 Gennaio 2017

Pubblicato in Paola

CAVACOSENZA 16 dicembre 2016 – Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, Comando Stazione di Castrovillari, hanno nei giorni scorsi posto sotto sequestro una cava nel comune di Terranova da Sibari dove è stato prelevato abusivamente materiale inerte costituito da rocce da scavo e sabbia.

 

Dagli accertamenti eseguiti si è appurato che la cava è dismessa da diversi anni e che il prelievo è stato effettuato nei giorni scorsi alterando lo stato dei luoghi e cercando di occultare attraverso la copertura degli stessi le zone interessate al prelievo.

Attualmente si sta indagando al fine di individuare gli autori del furto del materiale. Particolare attenzione viene posta in questo territorio dal personale del Corpo Forestale al fine di preservare lo stesso da attività abusive al fine di evitare deturpamenti e danneggiamenti dello stesso.

Pubblicato in Cosenza

Sequestrata la struttura di Maurizio Scudiero per ordine del pm.

Per gli inquirenti, possibili legami con il rogo avvenuto nel gennaio scorso.(Vecchia foto)

 

E gli inquirenti non escludono che anche in questo caso si sia trattato di un atto doloso.

Occorre, però, che qualcuno dica alla PM Maria Francesca Cerchiara di disporre la accelerazione delle indagini in modo da dissequestrare la pizzeria di Maurizio Scudiero al più presto.

Maurizio è un uomo forte, un calabrese tenace ,capace di sopportare ogni avversità e vuole, deve ricominciare .

Lo abbiamo visto sorridere quando la sua pizzeria ha ripreso a funzionare dopo la prima calamità del gennaio scorso e mesi e mesi di impegno coraggioso per ripristinarla.

È così che il buon Maurizio ha detto a tutti che la sua vita è il lavoro quotidiano, l’incontro con i suoi amici e clienti, il futuro della attività iniziata dai suoi genitori negli anni sessanta.

E’ con questo sorriso lieve che ha detto a tutti che il suo futuro è qui , nella città dove è nato, e da dove non vuole andare via, nel servizio agli ospiti fedeli e numerosi della sua pizzeria ristorante sul lungomare di Amantea.

E la sua forza è pronta a vincere contro tutto e tutti , a sanare le ferite della sua pizzeria ed a ricominciare.

Per questo sarebbe utile che l’esercizio condotte le necessarie indagini venisse riconsegnato e posto nella sua disponibilità.

La Giustizia può e deve viaggiare nella stessa direzione che è quella di aiutare un uomo che vuole vincere contro il destino od il male .

Noi non possiamo che riconoscere a Maurizio la sua tenacia e la sua forza d’animo e non piccolo aiutarlo.

In bocca al lupo.

Pubblicato in Primo Piano

La Guardia di Finanza di Cosenza, su disposizione della Procura guidata dal procuratore capo Mario  Spagnuolo, ha effettuato il sequestro preventivo di beni patrimoniali, per un valore di circa 210 mila euro nei confronti del responsabile dello studio legale Morcavallo, l’avvocato Oreste (che è anche presidente dell’Ordine degli avvocati di Cosenza) per un’evasione fiscale milionaria.

 

Le indagini, coordinate dal procuratore Spagnuolo, dall’aggiunto Marisa Manzini e dai sostituti Donatella Donato, Giuseppe Visconti, Giuseppe Cava, evidenziavano la  presenza di gravi indizi di evasione  fiscale  penalmente  rilevanti  e inducevano  la  Procura  a  richiedere  il sequestro  preventivo  di  beni a tutela dell’Erario.

 

Il gip del Tribunale di Cosenza Giusy Ferrucci, valutati  i presupposti  di  legge,  ha disposto il  sequestro di beni per un valore complessivo pari a 210.000 euro.

Si procedeva pertanto all’esecuzione del provvedimento con il sequestro di tre immobili (appartamenti)  siti  nel  comune di  Cosenza  e un appartamento nel Comune di Spezzano della Sila, tutti nella disponibilità della famiglia Morcavallo.

L’attività trae origine da una verifica fiscale svolta dalla Guardia di Finanza nei  confronti  del legale,  a  seguito  della  quale  venivano  segnalate  all’autorità giudiziaria violazioni fiscali penalmente rilevanti.

 

Si parlava all’epoca (circa un anno fa) di un importo complessivo molto alto. Poi il pm Donato si era preso altri sei mesi di tempo.

L’attività di verifica  effettuata consentiva  di  far  emergere un’evasione  fiscale milionaria attuata attraverso la tenuta di una “contabilità parallela in nero”.

Attraverso l’incrocio di dati ottenuti da interrogazioni alle banche dati e l’effettuazione di controlli incrociati presso i clienti e indagini finanziarie veniva ricostruita l’effettiva attività dello studio e la conseguente evasione fiscale milionaria.

Le indagini finanziarie confermavano ulteriormente l’evasione fiscale con l’individuazione di pagamenti eseguiti da clienti senza emissione di fatture o con emissione di semplici preavvisi di parcella o proforma privi di valore fiscale.

Sempre grazie alle indagini finanziarie veniva individuato l’utilizzo di un conto corrente intestato ad altro soggetto, destinato ad accogliere gli incassi di molte delle operazioni non contabilizzate.

Pubblicato in Cosenza

Sono le 18.00 circa, sul bordo della statale 18, proprio di fronte il Mediterraneo Hotel di Amantea, l’autocarro Nissan autorizzato al trasporto degli automezzi sottoposti a sequestro giudiziario.

 

Sopra una elegante Mercedes blu targata DH6XXXX. pronta per essere trasportata nell’apposito garage.

 

Di fronte, sull’altro marciapiedi l’automezzo della Polizia stradale del distaccamento di Paola.

 

Stanno compilando i documenti necessari quali il verbale di sequestro e quello di trasporto.

Si muovono precisi ed efficienti.

Si era sparsa la voce di un incidente.

Niente di meno vero, visto che il mezzo era intatto.

Forse un’auto rubata ?

Nemmeno.

 

La verità è che la pattuglia ha scoperto che l’autovettura viaggiava senza la necessaria copertura assicurativa.

La gente intorno mostrava tutta la propria incredibilità.

Possibile che uno che viaggia in Mercedes poi non paghi il canone assicurativo e si esponga a gravi rischi ove gli accada un incidente?.

Eppure è così!

 

Per fortuna che gli agenti della stradale di Paola non lasciano Amantea scoperta e tantomeno la SS18 e non dimenticano di effettuare anche questi controlli.

I risultati si vedono.

Una macchina in meno a porre problemi.

Bene.

 

Chi altri se no?

Nei giorni scorsi personale del Comando Stazione Forestale di Acri e di Cosenza, è intervenuto in località “Timpa di Sartano” nel Comune di Torano Castello dove erano in corso dei la vori di messa in sicurezza idraulica del corso del torrente Salice effettuati sulla scorta di un’ordinanza di “necessità e urgenza” del sindaco.

 

Durante il controllo, alla presenza della ditta boschiva incaricata di effettuare i lavori, si è accertato la realizzazione ex novo di una pista della lunghezza di 140 metri circa e larghezza media di 6 all’interno di un’area boscata con conseguente estirpazione delle specie forestali radicate lungo il percorso.

 

Oltre a ciò si anche accertato la realizzazione di un fosso di scolo delle acque superficiali, con ulteriore estirpazione di ulteriori piante.

Da successive verifiche si è accertato anche che tali lavori, realizzati in assenza delle necessarie autorizzazioni, oltre ad interessare un’area di proprietà comunale avevano interessato anche terreni di privata proprietà.

 

Tali terreni di privata proprietà, sono stati oggetto, oltre che dei lavori edili abusivi, anche del taglio e dell’asportazione di piante forestali radicate.

I forestali intervenuti, dopo gli accertamenti di rito, procedevano al sequestro, a carico dell’Ente comunale e del titolare della ditta boschiva di Acri, dell’area oggetto di intervento dell’estensione di 5000 mq circa e di parte del legname illecitamente abbattuto e trafugato, contestando i reati di violazione delle norme urbanistico edilizie e paesaggistico ambientali, nonché il reato di furto aggravato.

La competente Procura della Repubblica di Cosenza ha convalidato il sequestro in ordine all’ipotesi di reato contestata.

Pubblicato in Cosenza

olioIl titolare di un oleificio di Cleto, è stato denunciato dai militari della Delegazione di Spiaggia di Amantea, dipendente dalla Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, dopo aver accertato, nei giorni precedenti, irregolarità in materia di smaltimento di rifiuti liquidi dell’attività produttiva.

 

Dal controllo effettuato, infatti, è emerso che il titolare dell’oleificio smaltiva illecitamente i rifiuti derivanti dal ciclo produttivo, disperdendo nell’ambiente circostante e in un attiguo canale d’acqua, affluente del torrente Torbido, le acque di vegetazione prodotte dal processo di molitura delle olive miscelate a quelle di lavaggio dell’impianto.

 

Per queste infrazioni, è scattata la denuncia per i reati di illecito smaltimento di rifiuti liquidi e per l'utilizzazione agronomica di acque di vegetazione dei frantoi oleari al di fuori dei casi e delle procedure previste. E’ stato, inoltre, effettuato il sequestro preventivo urgente delle vasche di raccolta, previa comunicazione al magistrato di turno della Procura della Repubblica di Paola.

 

Al titolare del frantoio è stata infine contestata la mancanza del previsto registro di carico e scarico dei rifiuti non pericolosi, infrazione per la quale è prevista una sanzione amministrativa di oltre duemila euro.

Pubblicato in Cronaca

I Carabinieri di Amantea hanno posto sotto sequestro la pizzeria di Maurizio Scudiero, sita sul lungomare di Amantea e che nei giorni scorsi era bruciata.

 

Ignote le ragioni.

L’unica cosa di cui siamo a conoscenza è quella che si legge sul cartello affisso in più parti e firmato dal maresciallo capo Tommaso Cerza comandante della stazione di Amantea :” Area sottoposta a sequestro ed a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente”.

In sostanza per autorità giudiziaria procedente si intende il PM.

A questo punto nascono i dubbi.

Su cosa indaga il PM visto che, stando a quanto si dice, i vigili del fuoco hanno escluso fatti dolosi attribuendo l’incendio ad un corto circuito?

 

Sicuramente non si tratta della occupazione di solo pubblico; ad Amantea ognuno occupa quello che vuole, quando vuole .

Occorre cercare un’altra ragione.

Forse ragioni sanitarie visto che i rifiuti sono stati allocati in modo indifferenziato?

 

Potrebbe anche essere , ma sembra strano perché questo sistema permette una selezione necessaria per avviare i rifiuti nei vari luoghi di conferimento.

A tal punto non resta che da supporre un reato edilizio. Ma anche questo ci sembra strano, perché normalmente sono i vigili ad interessarsi di questa materia e per competenza il PM fa eseguire il sequestro a chi ha inviato il verbale di accertamento.

E se………?

Ed allora noi possiamo formulare tante ipotesi più meno logiche e non indovinarne nessuna.

Occorre aspettare . Domani ne sapremo sicuramente di più.

 

 

Pubblicato in Politica
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