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Ovviamente scherziamo. Forse non è davvero un miracolo, ma vederli così sorridere a margine della appena avvenuta inaugurazione della restaurazione della antica chiesa trecentesca di Amantea, lo fa apparite tale.

 

Parliamo di Francesca Menichino e di Sergio Tempo , l’una della minoranza e l’altro della maggioranza.

Stando al web, anche quello recente, sono su posizioni fortemente contrastanti e rappresentano due mondi politici distanti, se non alternativi.

 

Ma sono persone, anzi persone per bene, e pronte , quindi, a ritornare tali , ad incontrarsi ed a parlarsi. Ben oltre che le posizioni e le scaramucce politiche .

Anzi di più.

 

Francesca esordisce ricordando che non parteciperà, ne lei, né la minoranza alla commissione convocata per il 28 perché inutile, visto che si dovrà discutere di tematiche comprese nel consiglio del 30 ed i cui atti sono stati già definiti.

Ma è sempre lei che ricorda la difficoltà dell’assessorato gestito da Tempo che ha dovuto minacciare ripetutamente le dimissioni per avere un ufficio dotato di forza lavoro sufficiente ed efficiente.

Insomma politici che oltre alle distinte e spesso distanti posizioni restano affettuosi conoscenti, così che il vero miracolo di san Francesco d’Assisi è quello di aver fornito una occasione di incontro.

Sta per arrivare l’acqua , che, infatti, arriva appena scattata la seconda foto, ma Francesca Menichino e Sergio Tempo si prestano volentieri ad uno scatto che sa di complicità umana ma non politica.

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Questa la nota stampa di Francesca Menichi no:

“M5s : vogliamo competen za e trasparen za per l’ufficio tributi: si decida in Commiss ione.

L’amministrazione del Comune non è una cosa riservata e destinata a pochi “eletti”. Tutto dovrebbe svolgersi alla luce del sole. Eppure ad Amantea tutto sembra avvenire nelle segrete stanze ed essere accessibile a pochi.

Vogliamo invece rendervi noto quello che sta accadendo all’ufficio Tributi facendovi una cronistoria.

Il 31 agosto del 2014 va in pensione il responsabile Carmelo Zucco e l’ufficio tributi viene affidato alla segretaria dott.ssa Mercuri che lo gestisce fino al 7 maggio con una presenza di 15 ore a settimana da condividere con i ruoli di segretaria generale e dal primo novembre di responsabile del settore ragioneria.

Intanto alla fine di dicembre viene stabilizzata in categoria D la dott.ssa Zagordo.

“Casualmente” il 30 aprile 2015 con delibera di giunta n.86 viene nuovamente sdoppiato il settore finanziario che era stato accorpato nel 2013 in occasione della proroga fatta al ragioniere Sabatino e cosi si ricostituiscono i due settori tributi e ragioneria.

E così alla dott.ssa Zagordo il 7 maggio con decreto del sindaco viene conferito l’incarico di responsabile dell’ufficio tributi.

Il 14 maggio in termini trionfalistici viene riferito in Consiglio Comunale che tutti i problemi dell’ufficio tributi erano superati e che dopo i “refusi della TASI” e i “disastri della TARI” potevamo stare tranquilli. A dire il vero in quella sede ci fu una vera e propria confessione dell’assessore Tempo che ammetteva che “da tempo l’ufficio tributi risultava e risulta disorganizzato”- parole testuali - (ma chi è stato assessore ai tributi negli ultimi 9 anni?) e che invitato alle dimissioni diceva che sarebbe stato pronto a dimettersi qualora non si fossero risolti i problemi.

Dopo nemmeno tre mesi, il 30 luglio, tutte le speranze si infrangono contro una lettera che la dott.ssa Zagordo invia al Sindaco e all’assessore Tempo preannunciando che dal primo settembre avrebbe lasciato l’incarico. Ma perché questo lasso di tempo? Aspettava che il sindaco o l’assessore avessero in quel periodo fatto scelte che potessero consentirle di rimanere? E quali potevano essere queste scelte? Questo non è dato sapere.

Ciò che sappiamo è che il 16 luglio ci sono state due delibere importanti:

1)la 164 che prevedeva la proposta di un progetto di contrasto all’evasione relativa al servizio idrico integrato (che alleghiamo);

2) la 166 che programmava spostamenti negli uffici che in realtà si sono realizzati solo a metà: i dipendenti Marsico e Triestino sono stati destinati ad altri uffici e si sono effettivamente spostati, mentre dei due che dovevano andare all’ufficio tributi solo il dipendente Posteraro vi si è recato mentre il dipendente Curcio è rimasto all’ufficio urbanistica. Come mai? In sostanza l’ufficio invece che essere potenziato è stato depotenziato e adesso dispone solo di un responsabile dimissionario e due impiegati, anche perché i tre soggetti in mobilità e il componente dell’ufficio di staff hanno terminato il periodo di impiego.

Insomma il 4 settembre la dott.ssa Zagordo con una nota rivolta a tutti i consiglieri comunica le sue dimissioni adducendo “motivi personali che le impediscono di lavorare dopo l’orario di lavoro”, e che “la complessità del lavoro richiede un’intensa attività di studio”. Ma questo cosa significa? Allora la dott.ssa Zagordo non era preparata per il tipo di incarico? E allora perché è stata incaricata? E perché ha accettato?

In conclusione l’ufficio tributi è di nuovo senza un responsabile. A questo punto chiediamo una presa di coscienza e assoluta trasparenza. Riteniamo che sia giusto valutare chi abbia la qualifica e le competenze necessarie per risanare l’ufficio che si occupa delle entrate dell’Ente. In sostanza il prossimo titolare di un ufficio così strategico deve essere scelto con criteri oggettivi e con la finalità del buon andamento e non in base a simpatie e ad antipatie che non possono determinare nessuna scelta responsabile. Pretendiamo serietà e trasparenza e a tal fine abbiamo chiesto con una nota inviata ieri che venga convocata la commissione consiliare competente per un confronto pubblico sull’argomento. Alla commissione chiediamo che partecipi anche la dott.ssa Zagordo per relazionare sulla situazione dell’ufficio, il dirigente del personale Mario Aloe e la segretaria Mercuri, perché presieda e coordini in qualità di garante del rispetto della legge le scelte che si effettueranno.

Non ci interessano le voci di corridoio che pure abbiamo sentito sui “papabili”, non ci interessano le beghe sottostanti, vogliamo che si capisca finalmente che l’amministrazione pubblica deve rispettare i criteri del buon andamento e della imparzialità come prescrive semplicemente la Costituzione. I cittadini sono stanchi di essere presi in giro da un’amministrazione che fa acqua da tutte le parti.

Non c’è altra possibilità. Si convochi al più presto la commissione B, ferma dal 6 agosto, si facciano scelte condivise, trasparenti e responsabili, oppure l’assessore Tempo rassegni le dimissioni.

All'Assessore ai Tributi

Allla Presidente della Commissione Consiliare B

Alla Segretaria Generale

E, p.c. Alla Dott.ssa Zagordo

Al Dott. Aloe                                                                                    --COMUNE DIAMANTEA_

Amantea, 22 settembre 2015

Oggetto: Richiesta convocazione commissione consiliare B.

La sottoscritta Francesca Menichino, nella propria qualità di consigliere comunale, chiede che sia convocata al più presto la commissione consiliare competente nella materia dei tributi per discutere in forma condivisa e trasparente della situazione della organizzazione dell'ufficio tributi la cui responsabile dott.ssa Zagordo ha comunicato ufficialmente a tutti i consiglieri in data 4 settembre '15 la volontà di dimettersi dall'incarico conferitole con decreto del sindaco del 7 maggio scorso.

Si ricorda alla presidente di commissione, anche nella qualità di vicepresidente, che la commissione non si riunisce dal 6 agosto e che per regolamento deve riunirsi almeno "uno volta al mese e ogni volta che se ne ravvisi lo necessità". In questo specifico frangente si possono ritenere integrate entrambe le condizioni che rendono indifferibile la convocazione della commissione.

Si attende un celere riscontro e si chiede che alla seduta di Commissione partecipino anche la dott.ssa Zagordo, il dott. Aloe quale responsabile del Personale e la dott.ssa Mercuri nel suo fondamentale ruolo di assistenza e controllo tecnico- giuridico.

Si ringrazia e si porgono distinti saluti.

IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S                 Francesca Menichino

Vedi anche

Delibera di giunta n 164 del 16.07.2015, e

Delibera di giunta n 166 del 16.07.2015

Pubblicato in Primo Piano

Avevamo ragione ad avere sospetti. Ecco le prove.

Stasera la dottoressa Maria Concetta Zagordo con nota formale e notificata al sindaco, agli assessori comunali ed ai consiglieri tutti ( di maggioranza e minoranza) ha comunicato le sue “Dimissioni dall’incarico di responsabile del settore tributi del comune di Amantea”.

Una nota che aggiunge altri elementi di riflessione ed interrogativi.

Il primo elemento è quello che la d.ssa Zagordo aveva già partecipato al sindaco ed all’assessore Tempo con nota 12875 del 30 luglio 2015 le sue dimissioni dall’incarico di responsabile del settore tributi del comune di Amantea dovendo prestare una maggiore attenzione alla cura della propria persona ed maggiore energia e presenza in famiglia. Chissà perché da noi richiestone “qualcuno” se ne era scordato!

In sostanza, scrive la Zagordo il servizio di responsabile del settore tributi del comune di Amantea ,“ per il buon andamento dell’ufficio e per la complessità delle tematiche da trattare” impone una intensa attività di studio ed analisi che in questo momento della mia vita richiede un impegno ed una energia eccedenti l’orario lavorativo che non posso dedicare per i motivi personali soprarichiamati”.

Segnala poi il suo personale interesse e la sua disponibilità per servizi diversi (Piano dei servizi di zona, progetti per i lavoratori percettori di mobilità in deroga, progetti integrati come “Antica Temesa”

Ora la parola passa all’amministrazione alla quale resta la patata bollente, o meglio il cerino con il quale bruciarsi.

Certo ormai tutta Amantea ha capito che l’ufficio tributi è un ufficio difficile ed impegnativo. E pensare che questa stessa amministrazione comunale lo ignorava! Eh, sì, che lo ignorava quando deliberò nientemeno di fondere in un unico ufficio la ragioneria ed i tributi! Una follia, stando a quanto la Zagordo descrive! E stando a quanto la stessa Zagordo scrive nella delibera di giunta n 164 del 16 luglio 2015, al titolo “ Proposta progetto contrasto all’evasione servizio idrico integrato” nella quale denuncia almeno 1648 posizioni con consumi pari a zero e 469 posizioni con consumi pari od inferiori 10 euro!

Logica la domanda. Posto che la istanza sia accettabile perché questo silenzio da 40 giorni? Perché dal 30 luglio il sindaco e l’assessore non hanno provveduto a quanto chiesto? Ci sono difficoltà a farlo? Perché delle due l’una o si accetta o si respinge.

Ed ancora . Chi andrebbe a sostituire la dottoressa Zagordo? Si dice che spetti a “Superman” Mario Aloe ormai , peraltro, l’unico dirigente rimasto nel comune e che per le sue capacità professionali è stato nominato anche vicesegretario.

A meno che non si stia pensando ad un professionista esterno , proveniente dai quadri degli enti pubblici e che si dice sia stato già individuato per rimpolpare i quadri locali, vuoi per i Tributi che per la ragioneria!

E poi. Perché la ( già) responsabile del settore tributi ricorda che sin dalla data di nomina( 7 maggio 2015) aveva accettato l’incarico “ non senza esitazione ma con senso di dovere e responsabilità”?

Esistevano già ragioni( al tempo) che inducevano queste riserve ora dichiarate? E Quali?

E perché ricorda in più parti la sua professionalità ed i plausi dati dagli amministratori alla sua persona? Che cosa teme?

Strano, infatti, che l’assessore Tempo si sia speso per sostituire-rimpolpare o quadri dell’ufficio tributi nella speranza che tanto bastasse a risolvere i problemi dello stesso settore.

Ed ancora più strano è che si stia parlando di quella tenace ed onesta dirigente che ha offerto a tutta la città alcuni dati della grave situazione del suo ufficio promuovendo una PRIMA azione di contrasto alla evasione dei tributi .

E che cosa è successo tra il 16 luglio ( data della delibera) ed il 30( data della lettera).

Possibile che una dirigente che “denuncia” gravi situazioni interne all’ufficio, pur con nuove presenze di personale, oggi chiede , seppur per “ motivi personali” di essere spostata?

Qualcuno , forse, ostacola la sua azione di moralizzazione?

Come abbiamo scritto nel nostro articolo le voci circolanti sono state tante, ma ieri ed oggi le certezze nessuna.

L’unica certezza, ci sembra, è quella del cerino. Chi si brucerà? O meglio a che cosa darà fuoco? Se la istanza della dottoressa Zagordo non dovesse ( o potesse) essere accolta cosa succederà nell’ufficio dal quale dipendono le entrate e che mostra forti limiti al punto da richiedere un intensa lotta alla evasione?

Amantea 7 settembre 2015 …..continua……..

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concetta veltriApprendo, con piacere, che è stato ufficialmente aperto il cantiere che porterà entro il prossimo

30 Novembre alla realizzazione della pista ciclabile, grazie ad un progetto specifico inserito nei Pisl dalla passata amministrazione e che ora è arrivato alla partenza dei lavori di realizzazione.

Questo prevede spiega l’assessore ai lavori pubblici un circuito dedicato agli amanti delle due ruote, bypassando il traffico veicolare della S.S. 18, che oltretutto in questo periodo è ultra trafficata anche da mezzi pesanti.

Il percorso andrà dal torrente di Santa Maria fino ad arrivare in località Tonnara e non fino al porto 

cosi come originariamente pensato, con una spesa complessiva di 475mila euro finanziata per il 90% dalla regione Calabria e per il 10 % dal comune di Amantea.

Per quanto ne so, la motivazione per cui non si poteva arrivare fino al porto, ma ci si doveva fermare alla tonnara, era dovuta alla mancanza di fondi sufficienti al completamento dell’opera.

Ora, però , apprendo che sulla base del regolamento previsto dalla regione Calabria che consente di accedere ai fondi rimasti inutilizzati per un importo massimo del 50% del pisl erogato si potrà dare seguito alla realizzazione di una seconda pista ciclabile a completamento della prima che verrà posizionata nell’area del nascente palazzetto dello sport con un una spesa complessiva  di 237 mila euro per la quale si attende soltanto l’esito della richiesta.

Quindi la mia domanda sorge spontanea e cioè: “Perchè con i rimanenti fondi non si è pensato di completare la pista cosi come era in origine fino al porto?”

Questo avrebbe unito materialmente oltre che idealmente le due realtà del comune di Amantea.

E non posso non soffermarmi a riflettere sul fatto che Campora non solo non avrebbe la pista ciclabile ma che non ha neppure un campetto di calcio degno di tale nome.

Che cosa devono fare quindi i giovani di Campora per poter avere diritto alla sport come gli altri loro coetanei?

Accontentarsi della strada? Oppure dotarsi di auto e benzina per raggiungere Amantea?

In fondo, il comune è unico e il centro città  dista soltanto 9 Km.

Io, invece, invito l’assessore Tempo a non perdere questa opportunità di riscatto nei confronti della

Comunità Camporese, ed a rivedere questo progetto non fermandolo alla Tonnara ma arrivando fino al porto, sfatando così ogni ipotesi di campanilismo possibile.

Lo chiedo direttamente all’assessore Tempo non solo per la carica che riveste, ma  anche perchè se all’interno dell’amministrazione qualche Componente di Campora avesse minimamente tenuto un po’ al paese di origine ed all’unione, avrebbe sicuramente evitato a me di porre questa domanda. 

Consigliere del gruppo Insieme per la Città 

Concetta Veltri

Riceviamo e pubblichiamo.

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Ovviamente è una ipotesi. Una ipotesi giornalistica per quanto promanante dalla bella penna di Orofino il giornalista intuitivo ma anche informato.

E comunque la notizia sembra verosimile e sicuramente connessa a fatti che hanno inciso sulla attuale giunta e sulla precedente.

Per esempio la incredibile,  e per taluni versi incresciosa, vicenda dei vigili urbani da stabilizzare

E che (ri)esca ancora oggi dopo che il sindaco Sabatino è stata sentita per quasi due ore dalla Polizia di Paola alla presenza del Procuratore Bruno Giordano, non solo la rende praticamente vera , cioè molto più che verosimile, ma credibile nella misura in cui il sindaco attuale abbia correlato le vicende attuali con quelle precedenti.

Di quali amministratori stiamo parlando  ? E’ di tutta evidenza; di quelli che durante la giunta a guida Vadacchino hanno adottato le delibere di modifica della dotazione organica con le quali si è dato vita al procedimento per la assunzione.

Parliamo della delibera n 236  del 20 dicembre 2013 alla quale parteciparono Vadacchino , Mazzei, Cappelli e Tempo ( responsabile tecnico Aloe, segretario Sabatino) ma alla quale fu assente Gianfranco Suriano

E parliamo della delibera di giunta n 246 del 30 12 2013  con la quale venne modificato il fabbisogno triennale 2013/2016, si dispose lo scorrimento della stabilizzazione e decise l’avvio della procedura di stabilizzazione. A tale delibera parteciparono Vadacchino, Mazzei, Tempo, Suriano ma fu assente Cappelli(  responsabile tecnico Aloe, segretario Sabatino)

E non sarebbe inverosimile nemmeno che siano sentiti il dr Aloe ed il dr Sabatino.

La ipotesi emergente è che gli adempimenti della attuale giunta siano una semplice attuazione delle decisioni della giunta precedente ed allora appare ben ovvio che debbano essere sentiti anche loro, pur quali semplici informati sui fatti.

Ed allora occorre guardare in ogni dove per capire bene questa intricata vicenda.

Poi le conclusioni e le eventuali sorprese.

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Non deflette Sergio Ruggiero. Non chiede le dimissioni come Sante Mazzei , ma non deflette dalla sua posizione ed insiste per la convocazione urgente della commissione consiliare, sperando che dalla commissione possano uscire quelle verità fortemente nascoste dietro un “probabilmente” ed un “temporaneo”, in primis la appartenenza della responsabilità. Una speranza, ci sembra, destinata a naufragare.

Ed insiste. Viste le mancate risposte alle precedenti richieste ed alle telefonate in via breve, ne protocolla un’altra,

diretta alla presidente della II Commissione Giusi Osso e per conoscenza al sindaco Monica Sabatino, alla segretaria comunale Maria Luisa Mercuri, all’assessore ai tributi Sergio Tempo. Eccola:

“Oggetto: Rata TARI – Ulteriore sollecito convocazione II Commissione

Bilancio e programmazione, patrimonio, risorse finanziarie, tributi ed entrate patrimoniali, politiche istituzionali, servizi socio assistenziali e cooperative sociali, piani di zona dei servizi sociali.

All’esito della comunicazione del Sindaco e dell’Assessore al bilancio circa la sospensione del pagamento della TARI, sospensione in verità sollecitata in forma ufficiale da tutti i Membri della Minoranza, si ritiene doveroso e necessario insistere sulla convocazione urgentissima della specifica Commissione che lo scrivente aveva richiesto con prot. 6730 del 15.04.2015, e che al momento non è stata ancora convocata. Si rileva peraltro come sia stata opportunamente accolta la richiesta di istituire un calendario e un punto di ascolto per i destinatari delle famigerate bollette anche a Campora san Giovanni.

Ma non basta.

Ci sono troppi punti che devono essere chiariti, a partire dall’esorbitante costo del servizio di trasmissione delle bollette che, assommando gli importi delle relative determine, ammonterebbe a circa 24000 Euro, in tutto o in parte adesso andati in fumo. NON SCHERZIAMO!

Nel ribadire l’assoluta necessità di riorganizzare gli uffici finanziari, a partire dallo svolgimento del Concorso pubblico per il posto di Responsabile del Servizio economico-finanziario, ci si domanda come possa la d.ssa Arcuri, presente solo due giorni a settimana, svolgere con risultati accettabili il ruolo di Segretaria dell’Ente e di Responsabile dei servizi finanziari. E ci si domanda, di fronte alla consistenza dei costi del servizio sostenuti dai contribuenti amanteani, se non sia possibile internalizzare il lavoro magari occupando qualche intelligenza locale che sappia far di conto e che capisca di reti informatiche in modo da agevolare la trasmissione dei dati da un ufficio all’altro.

Stiamo parlando di una realtà complessa e importante come quella di Amantea in cui di certo non mancano i problemi di bilancio che questa Amministrazione, si teme, stia complicando ulteriormente.

Lo scrivente non cerca la testa di nessuno (siamo amici e ci vogliamo bene), ma rammenta come esista l’istituto delle dimissioni, invero poco praticato nella politica e nella pubblica amministrazione, ma che potrebbe rappresentare in questo caso una prima (benché minima e insufficiente) risposta ad un pasticcio che ha dell’incredibile, talmente incredibile da scatenare un vivace e surreale dibattito popolare sulle vere ragioni del fattaccio, e che comunque segnala drammaticamente, a parere dello scrivente, l’inadeguatezza di un’Amministrazione fallimentare.

Si ribadisce l’assoluta urgenza di convocare l’apposita Commissione Consiliare alla presenza delle Persone in indirizzo. Amantea 17.04.2015   Cordialmente  Sergio Ruggiero”

Resta il problema che invece di guardare la lune si guarda il dito che la indica.

La realtà è che per la prima volta la tassa per le famiglie si riduce ma nessuno ci riflette.

Ovviamente resta ferma la necessità di trovare il responsabile del danno erariale che non può non essere individuato se non nel responsabile dell’ufficio e politicamente nella intera giunta che ha pensato si potesse garantire ottimali servizi affidando l’ufficio tributi oltre la ragioneria alla segretaria comunale part-time-part!

L’assessore ai lavori pubblici della Regione Calabria Antonino De Gaetano ha stanziato un finanziamento di 480 mila euro per la messa in sicurezza del torrente Torbido

Il torrente identifica in buona sostanza il confine tra Campora San Giovanni nord e Nocera Terinese a sud oltre che il confine tra le province di Cosenza e Catanzaro.

Il Torbido attraversa una zona che è intensamente coltivata a cipolla rossa di Tropea di cui Amantea e Nocera Terinese sono grandi produttori.

Il torrente è stato scarsamente manutenzionato al punto da essere diventato un vero e proprio canneto, che ha creato problemi al deflusso delle acque e danni alle sponde che sono state incise e parzialmente asportate.

Il finanziamento quindi è particolarmente apprezzato perchè dovrebbe permettere il ripristino di quelle parti ammalorate

Gli agricoltori di Campora SG avevano protestato contro una situazione pericolosa e seria che non aveva la giusta attenzione.

Ed in quella occasione erano stati presenti anche gli amministratori del comune di Amantea, sia di maggioranza che di minoranza ; e tra questi l’assessore ai Lavori Pubblici Sergio Tempo il quale ha dichiaato “ Sono pienamente soddisfatto per la tempestiva attenzione che l’assessore De Gaetano ha dato al grave problema sollecitato dalla giunta del comune di Amantea. Insieme un grazie al Governatore Oliverio “

Era presente anche l’assessore alla viabilità e all’urbanistica , Gianluca Cannata il quale ha dichiarato “ L’ente regionale ha accolto le nostre richieste, dando risposte chiare e definitive alle istanze dei coltivatori e dei titolari delle aziende agricole. La sistemazione degli argini del fiume Torbido servirà a prevenire possibili esondazioni. Il torrente rappresenta da troppo tempo una minaccia non solo per le colture adiacenti al greto fluviale, ma anche per le infrastrutture stradali e ferroviarie, messe a dura prova dalle pessime condizioni meteorologiche che si sono registrate in questi ultimi mesi”

Analoga soddisfazione ha espresso il sindaco Monica Sabatino la quale ha dichiarato che «Il nostro lavoro consiste anche nel farsi trovare pronti di fronte alle richieste dei cittadini, soprattutto quelle più urgenti. In pochissime settimane abbiamo posto le basi per porre fine ad una vicenda che si protraeva da troppo tempo. Guardiamo dunque avanti con rinnovato ottimismo, nella convinzione di operare insieme alla comunità per il miglioramento complessivo della nostra terra e delle nostre risorse».

Sulla vicenda interviene anche la consigliera di minoranza Concetta Veltri la quale dichiara “ Quale amministratrice di importante azienda agricola ed a nome degli agricoltori camporesi, oltre che quale amministratore comunale, ringrazio l’assessore De Gaetano ed il presidente Oliverio, per la risposta forte e tempestiva data ai bisogni del territorio tenendo in debito conto le sollecitazioni fatte dagli agricoltori camporesi e noceresi , con un apposito sit-in hanno manifestato il proprio disappunto per lo stato di abbandono del torrente che rischiava di esondare allagando una area enorme , distruggendone le colture e mettendo in ginocchio aziende e famiglie”

Contestualmente l’assessore De Gaetano ha disposto un finanziamento di 100 mila euro per interventi vari sulla ss18 a sud del porto di Amantea.

Decine e decine di coltivatori diretti, molti dei quali con i loro trattori, temporaneamente strappati alla terra , artigiani del PIP di Amantea, molti amministratori di maggioranza e di minoranza del comune di Amantea giornalisti e televisioni locali si sono riuniti nell’ampio piazzale dell’Albergo del Savuto per manifestare la propria adesione alla iniziativa del Comitato Ricostruiamo il Ponte sul Savuto guidato da Giuseppe Ruperto che ha fortemente voluto questo sit-in.

Hanno detto basta ai ritardi della politica.

Hanno detto basta ai silenzi della politica

Hanno detto basta alle bugie della politica

Sono arrabbiati, stanchi ed insoddisfatti

“Così non va!”- è la loro ultima parola- “E’ tempo di azione”. Poi continuano dichiarando”prima delle elezioni tutti ad interessarsi, ora vogliamo che si mantenga fede agli impegni assunti ed alle prese di posizione a favore di un’opera che era ed è indispensabile”

Poi concludono con un appello :” Chiediamo un incontro urgente con il presidente Oliverio che ci aveva assicurato che diventato Governatore della Regione avrebbe provveduto alla soluzione del problema del ponte”

Infine la affermazione forte che “ Se al massimo entro 15-30 giorni non saremo convocati ci vedremo costretti ad altre forme di lotta più radicali. Siamo stanchi di essere presi in giro”

Peraltro del Ponte sul Savuto sembra che non si interessi più nessuno.

Si parla della SS18 e del rischio che il mare la porti via , ma del Ponte sul Savuto più nulla

Si parla della Galasso per intendere il collegamento con la autostrada ma del ponte niente come se nel progetto più grande possa essere ricompreso il problema dell’isolamento dei collegamenti tra nord e sud della Calabria

Si parla del Porto e di Coreca e di Oliva ma del Ponte sul Savuto poco o niente

Per fortuna invece agricoltori, imprenditori ed alcuni politici locali sembrano avere le idee più chiare.

Parliamo dell’agricoltore che ha ricordato che sono costretti ad usare la statale 18 per raggiungere i campi di lavoro aumentando così i rischi per loro stessi e per coloro che usano questa strada trafficata; il ponte in sostanza non solo risponde in caso di emergenza ma costituisce anche una via alternativa per i mezzi agricoli

Parliamo del presidente della associazione per la tutela e lo sviluppo della cipolla rossa signor Antonio Veltri della omonima azienda Veltri il quale ha ricordato che la mancanza del Ponte sul Savuto è una grave lesione allo sviluppo della principale coltura agricola che è proprio la cipolla rossa dolce che da lavoro a migliaia di persone.

Parliamo dell’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Amantea dr Sergio Tempo e dell’assessore all’agricoltura , sempre del comune di Amantea, dr Gianluca Cannata.

Parliamo dei consiglieri di Minoranza del comune di Amantea Veltri Concetta, Francesca Menichino e Sergio Ruggiero

Parliamo dei consiglieri di Minoranza Alessandro Salvatore e Elena Arone.

Tutti i politici intervenuti ed intervistati dalle televisioni locali hanno sottolineato la concorde volontà della amministrazione comunale di Amantea, senza distinzione di posizione politica, di operare decisamente nella direzione della ricostruzione del Ponte, perché solo questa ricostruzione offre la garanzia della conservazione del collegamento tra il nord ed il sud della Calabria, dell’accesso in tempi corretti per la vita delle persone agli ospedali di Lamezia e di Catanzaro, della fruizione dell’aeroporto di Lamezia terme, del conferimento degli stessi rifiuti alle poche discariche autorizzate , dell’accesso agli uffici regionali di Catanzaro e di Reggio Calabria.

Anzi, per vero, i consiglieri di minoranza di Amantea hanno diretto la loro attenzione verso un incontro al quale invitare non solo il territorio ed i suoi attori, tra cui aziende, imprenditori, organizzazioni di categorie e sindacati , ma anche i politici regionali e quelli dei comuni interessati tra cui Amantea, Cleto e Nocera Terinese, proprio per rafforzare la comune volontà che deve essere spiegata unitariamente e fortemente a fronte di inaccettabili ritardi e di fortissime esigenze di sicurezza e di sviluppo.

Oltre ad alcuni rappresentanti del comitato Ricostruiamo il Ponte sul Savuto erano presenti decine di aziende agricole di cui alcune con i propri trattori ( azienda Rossi Domenico e Rossi Franco, azienda Russo Domenico, azienda Dino Russo, azienda Ruperto Michele , azienda Ruperto, azienda Longo Domenico)

Menichino e veltri

Alcuni trattori

Pubblicato in Cronaca

Rosario Cupelli cittadino attivista M5S scrive ancora sulla questione Coreca e dice:

“Il 19 gennaio si è svolto alla Regione Calabria un tavolo per la questione erosione a Coreca, presenti tecnici, associazioni e rappresentanti comunali. Riunione terminata senza decisioni”.

Poi esprime il suo parere e dice:

“Il mio parere” è che la “questione “Coreca” deve partire da alcuni punti fermi, che sono:

1)         i lavori di protezione vanno fatti, il finanziamento non va perduto, ma qualsiasi opera deve avere come obiettivo principale IL RISPETTO del paesaggio e dell’ambiente;

2)         NON va utilizzata la sabbia del Fiume Oliva, abbiamo diritto come cittadini alla bonifica del fiume, NO all’utilizzo della sabbia inquinata, anche se trattata, per qualsiasi opera. Poi, quali garanzie abbiamo sull’efficacia di questi trattamenti? Nè vale la risposta “tanto fra 3 o 4 anni la sabbia andrà ugualmente in mare”. Intanto perché andandoci gradualmente, ha un impatto diverso rispetto ad una massa enorme posizionata in breve tempo. Poi perché il concetto PRIORITARIO è che va risolto il problema generale, in altre parole l’inquinamento del fiume Oliva”

Poi l’attivista contesta l’amministrazione ed in particolare il sindaco la quale ha dichiarata di essere in difficoltà nell’assumere la decisione che vorrebbe condivisa , la quale cosa appare difficile se non impossibile. Ecco le sue parole:

Su questi temi serve una chiara presa di posizione della Giunta, come emerso dalla riunione la decisione spetta al COMUNE, mi sorprende che il Sindaco dichiari al tavolo tecnico in Regione “che è in difficoltà” nella decisione.”

Poi insiste e chiede al Sindaco di precisare quali sono queste difficoltà.

Ed insiste chiedendo se le difficoltà ” dipendono dalla persona che era seduta di fronte, Suriano, proprietario dell’Hotel “la Scogliera”, che come tutti sanno spinge per la realizzazione di questo dannoso progetto, progetto che voglio ricordare usa soldi pubblici, quindi questi soldi vanno usati per realizzare finalità pubbliche, non per favorire privati”.

Ricordiamo che il sig Suriano ha diffidato l’amministrazione ad operare per evitare danni al suo albergo.

Poi Cupelli insiste e chiede se :” Corrisponde al vero che l’Assessore all’ambiente, Rubino, non si è espresso, così come gli altri della maggioranza comunale presenti al tavolo?” e porge un altro attacco politico chiedendo se sia “ vero che l’assessore Tempo Sergio si è invece dichiarato FAVOREVOLE, come il consigliere di minoranza Ruggiero Sergio fece in consiglio? “, affermando di notare “ che non hanno solo il nome in comune, ma un grande e gentile inciucio”.

Insiste, inoltre, sostenendo che “ Il Comune non deve avere tentennamenti, non può averne, la decisione può essere una sola, un nuovo studio su soluzioni alternative, barriere sommerse, massi lavici, geotubi, ecc. ecc., meno costosa e meno impattante dal punto di vista ambientale”.

Conclude infine affermando che “Di fronte alla mancanza di volontà del Comune di farsi carico dell’affidamento di una nuova progettazione, SERVE un’iniziativa popolare per:

a)         raccolta fondi per assunzione nuovo progettista;

b)         manifestazione popolare o raccolta firme verso la Regione per bloccare il finanziamento fino alla redazione e all’approvazione del nuovo progetto;

c)         altre proposte da parte dei cittadini che devono sentire il problema, basta ignavia, basta girarsi dall’altra parte per convenienza.

Al più presto devono partire iniziative pubbliche su questi argomenti, agli uomini e alle donne responsabili spetta farsi promotori e promotrici dell’organizzazione, di farsi carico dell’onere delle proposte.

Non si può permettere che per incapacità o per interessi venga distrutto un simbolo storico di Amantea.

Inoltre, ritengo sia opportuno legare la vicenda Coreca al problema lungomare, al territorio di Amantea in generale, che va difeso e valorizzato, perché diventi finalmente volano di incremento turistico ed economico. La salvaguardia del territorio deve diventare una fonte di sviluppo e una risorsa, in particolare per le future generazioni. Rosario Cupelli cittadino attivista M5S”

Pubblicato in Primo Piano

Scrive il M5S: “Abbiamo letto con attenzione le dichiarazioni dell’Assessore Tempo che dice “i lavori sul lungomare li faremo, tranquilli”.

 

Questo invito alla tranquillità genera invece in noi notevole preoccupazione, ricordando l'analoga rassicurazione che fece Renzi a Letta dicendogli “stai sereno”.

In sostanza secondo il M5S Amantea “Tranquillo ha fatto una brutta fine, come il lungomare”, così come “stai sereno” alla fine ha significato tutto il contrario!

E poi continua si chiede M5S nella nota stampa: “Tanta sicurezza deriva forse dal fatto che l’assessore al bilancio e ai lavori pubblici ha deciso di usare il “risarcimento” ricevuto per la ristrutturazione del lungomare?

Magari può chiedere un aiuto a Vadacchino, Carratelli, Ruggiero, Mazzei, Cappelli, e al sindaco Sabatino che non avrà problemi a rinunciare ai soldi visto che si era resa già disponibile in tal senso per l’acquisizione del castello. Parliamo di due milioni di euro circa, anche se attendiamo ancora di conoscere precisamente le cifre percepite. Ricordiamo che sono soldi pubblici che arricchiscono le tasche personali, mentre le casse del comune sono “svuotate” e si continuano a contrarre mutui anche trentennali.

Come intendere dunque le rassicurazioni di Tempo che parla “per un futuro immediato di creare tanto verde (mentre il PSA aumenta le aree fabbricabili), cambiare l’arredo, l’illuminazione e la viabilità, e di non accantonare l’idea di investire sul lungomare”.

Ma l’assessore Tempo sogna o sono le solite false promesse dei soliti politici che pensano ancora di illudere i cittadini?

Adesso basta: riteniamo che non sia più rinviabile la richiesta ai cittadini di esprimersi, di dire se ritengono o meno indispensabile il rifacimento del lungomare o se come pensa l’assessore Tempo e l’attuale giunta, sia più opportuno “pontificare”, cioè fare ponti, passerelle e stradine che non sembrano affatto rispettare alcun ordine di priorità e di interesse pubblico. Ci sono forse fini ulteriori e diversi dall’interesse pubblico?

Notiamo anche una certa ritrosia dell’assessore Tempo verso la cultura, quando sostiene che si può fare a meno di un “anfiteatro”.

Ma la dichiarazione più eclatante è che finalmente “il Comune acquisirà l’area del lungomare al proprio patrimonio”.Ma allora cosa si è dichiarato per avere il mutuo? E perché non è stata già regolarizzata la situazione concessoria? E a quanto ammontano i canoni/indennizzi per il periodo pregresso? O anche il lungomare deve avere la stessa sorte del porto, prima sequestrato, oggi insabbiato? Ma chi pagherà mai per questi danni che oggi ricadono sulle spalle dei cittadini ed in particolare dei pescatori, e per i tanti danni causati dalla cattiva amministrazione dell’ente? Pagherà forse il dirigente Pileggi che, indagato per il sequestro del porto, continua ad essere confermato di tre mesi in tre mesi nell’incarico piuttosto che essere rimosso.

Nella seduta di consiglio comunale del 24 ottobre avevamo chiesto all’assessore Tempo un confronto pubblico avente ad oggetto il tema del lungomare e l’assessore aveva offerto la propria disponibilità, mostrando una sensibilità politica diversa rispetto alla maggioranza di cui fa parte. Rinnoviamo l’invito e attendiamo una rapida risposta nella convinzione che una decisione, che come questa riguardi il futuro, della citta debba essere largamente condivisa e non imposta , soprattutto da chi afferma di volere interpretare un governo fondato sulla partecipazione democratica.

All’associazione Spirito Libero che dice “troppi sprechi e troppi falsi proclami, è il momento di dire basta”, al gruppo consiliare “Insieme per la città” che cerca “coscienze libere”, diciamo che siamo d’accordo: a loro e a tutti i cittadini chiediamo di passare ai fatti condividendo un’azione forte a difesa della città e del suo futuro.

Il M5S è pronto e invita tutti , compresa l’amministrazione, ad un confronto pubblico e ad una discussione seria sull’argomento.”

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