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Ciccia CaterinaAmantea. Nessuno può fermare l’amministrazione Sabatino nel suo procedere verso lo sviluppo della città, nemmeno le intimidazioni.
Sembra questo il senso contenuto nelle due odierne note stampa.
 

“ Impegno dell’assessore ai lavori pubblici per la transitabilità della ss18 - Nota Stampa Sergio Tempo

Prevenire il rischio isolamento non solo tra Amantea e Lamezia Terme, ma tra due intere provincie, quella di Cosenza e Catanzaro. Partendo da questo presupposto l’assessore ai lavori pubblici Sergio Tempo dopo essersi recato personalmente presso gli organi regionali competenti in materia, ha inviato una missiva al Dipartimento numero 9 della Regione Calabria, che si occupa nello specifico di infrastrutture, lavori pubblici ed edilizia residenziale, ed al prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao per fare in modo che non accada l’irreparabile. La Statale 18 a Sud del porto turistico, infatti, è a serio rischio crollo. Il mare è praticamente giunto sotto il costone che sorregge il rilevato stradale ed è assai probabile, come del resto si è già verificato nel recente passato, che possano registrarsi dei cedimenti.

«Fino ad ora – ha esordito l’assessore Tempo – siamo stati salvati dalle favorevoli condizioni meteorologiche, ma prima o poi il maltempo arriverà e con esso peggioreranno anche le condizioni del mare. Le onde, inesorabili, proseguiranno nella loro lenta, ma costante opera di erosione e se la Ss 18 dovesse crollare per l’economia del territorio sarebbe davvero un duro colpo. Per non parlare della viabilità: per raggiungere l’aeroporto di Lamezia Terme saremmo costretti a girare da Cosenza, via Paola. E non voglio neanche immaginare le problematiche dal punto di vista sanitario con l’impossibilità di raggiungere l’ospedale lametino in tempi ragionevolmente brevi».

Purtroppo anche la variante a monte della Ss 18 è da tempo inutilizzabile. Il crollo del ponte sul fiume Savuto, avvenuto nel 2008, ha di fatto cancellato una possibile alternativa alla Tirrena inferiore.

«L’Anas – ha rimarcato Tempo – è dovuta più volte intervenire con procedure d’urgenza per il rafforzamento della barriera radente posta a piede del rilevato stradale nella parte più esposta a rischio di danni e mareggiate. La stessa amministrazione comunale, consapevole dell’importanza dell’infrastruttura, con verbale di somma urgenza redatto il 22 aprile 2013, è intervenuta nell’esecuzione di ulteriori lavori a protezione, spendendo complessivamente 200 mila euro e contraendo un mutuo con la Cassa depositi e prestiti che era destinato ad altre opere di difesa costiera. Il Dipartimento 9 della Regione Calabria ha da tempo aggiudicato i lavori per la ricostruzione del litorale tra la foce del fiume Savuto ed il litorale di Paola, ma ad oggi il cantiere non è stato ancora aperto».

«È fuor di dubbio – ha concluso l’assessore ai lavori pubblici – che il problema va affrontato senza ulteriori indugi, considerando che da parte dell’Anas è giunta all’attenzione dell’ente comunale l’ordinanza numero 189/2014 che evidenzia come a seguito della mareggiata che si è abbattuta sul litorale tirrenico tra il 22 ed il 24 ottobre, a Sud del porto turistico si è venuto a creare un restringimento di carreggiata a causa del cedimento della scarpata per cui è stato necessario istituire il senso unico alternato di marcia. Una nuova azione da parte dei marosi potrebbe compromettere l’intera sede stradale, con l’interruzione completa del transito veicolare».

 

“ Riunione con le associazioni per programmare il futuro! - Nota Stampa Caterina Ciccia

Un incontro per definire l’immediatezza, ma soprattutto per guardare al futuro con rinnovato ottimismo ed entusiasmo. La delegata del sindaco per i rapporti con le associazioni, Caterina Ciccia, ha convocato per il prossimo 14 novembre alle ore 17.30, presso la casa comunale di corso Umberto I, un’assemblea con i referenti dei gruppi di volontariato.

«I motivi della riunione – ha spiegato la stessa Ciccia – sono due: da un lato la necessità di verificare quelli che possono essere gli eventi da pianificare in vista delle imminenti festività natalizie, dall’altro la necessità di spostare l’asticella in avanti, dando modo all’ente comunale ed alle stesse associazioni di programmare con notevole anticipo le proprie attività. Un comportamento che dovrà assurgere al ruolo di regola se vogliamo fare in modo di ottenere il massimo nel rapporto che intercorre tra gli eventi e la promozione della città».

Il tessuto sociale di Amantea è quanto mai ricco e variegato. Secondo le ultime stime fornite dagli uffici competenti sono oltre cinquanta le associazioni operative che nell’arco dell’anno propongono almeno un’attività in diversi campi e che contribuiscono alla crescita culturale della città.

«Il sindaco Monica Sabatino – ha concluso la Ciccia – ha detto più volte quanto sia importante che la cittadinanza partecipi in maniera attiva al percorso democratico definito dall’esecutivo e le attività sociali rappresentano da questo punto di vista un ingresso privilegiato. La recente fiera ha dimostrato che la gente ha bisogno di essere coinvolta e di sentirsi parte integrante di un progetto, ripartiamo da questo incontro per fare in modo che ciò s’avveri. La presente nota vale anche come invito alle associazioni interessate».

Non c’è pace ad Amantea.

Quello che appariva incredibile sta avvenendo.

Sembra un gioco a rimpiattino.

Una prima busta con due proiettili a Franco Chilelli assessore al personale, poggiata sul suo Fiorino con il quale lavora.

Poi un’altra busta poggiata sulla Lancia Musa della quale si serviva il sindaco Monica Sabatino ma di proprietà della madre

E non basta. Ecco un’altra busta sull’auto di Felice Scudiero amico da tempo del vicesindaco GB Morelli.

Ed ora una quarta busta nella buca delle lettere dell’abitazione dell’assessore al bilancio ed ai lavori pubblici Sergio Tempo in via Tevere.

Erano le ore 13.00 circa di oggi 4 novembre , una giornata solare, quando la moglie dell’assessore Tempo ritorna a casa e trova nella cassetta delle lettere una busta con 2 proiettili.

Immediata la denuncia del fatto agli investigatori ed in particolare al comandante della locale

“I militari dell’Arma, come già fatto nelle scorse occasioni, hanno trattenuto la busta con il relativo contenuto per inviarlo alla scientifica, sperando che possano essere rinvenute tracce utili alle indagini.

Contemporaneamente è stato avvisato della questione anche il procuratore capo di Paola Bruno Giordano che conduce l’intera attività investigativa.

L’assessore, oltre a fornire la massima collaborazione alle forze dell’ordine ed alla magistratura, ha cercato di ricostruire i movimenti degli ultimi giorni per capire con esattezza il momento in cui la missiva è stata consegnata”.

E’ utile sapere quando la busta è stata consegnata.

Non può essere escluso in via di principio, infatti, che l’intimidazione possa essere stata fatta contestualmente alle altre se non prima.

Nella serata di ieri era stato lo stesso sindaco ad avanzare la correlazione tra le intimidazioni e le case sequestrate ed il TG3 aveva riportato la ipotesi di una “gola profonda”che avrebbe portato all’esterno il fatto che l’amministrazione comunale avrebbe firmato la lettera per la richiesta di assegnazione delle stesse case alle Forze dell’ordine.

Gola profonda perché la lettera non sarebbe stata ancora spedita alla Prefettura.

Chi sarebbe stato se non qualche amministratore od al massimo qualcuno che lavora nel comune, magari potrebbe essere un semplice dattilografo?

Oggi invece il comunicato stampa emanato dall’amministrazione comunale sposta in avanti la valutazione sui fatti occorsi sostenendo che “ a questo punto, data la ripetitività dell’azione, la tesi più accreditata sembra essere quella di un disegno criminoso che vorrebbe destabilizzare, attraverso il terrore e la paura, l’attuale assetto amministrativo”.

Non solo, ma questa ultima azione intimidatrice , se ultima sarà, accresce l’interesse delle autorità che domani 5 novembre si riuniranno per trattare “della questione “Amantea” e della recrudescenza criminale che sembra nuovamente avvolgere la città”.

Conclude il comunicato stampa che “L’amministrazione comunale intende proseguire nel suo compito, senza piegarsi ad un agire malavitoso, come voce e presidio delle persone perbene e della gente onesta”.

Intanto la comunità è preoccupata e si chiede “ cui prodest”?

A chi interessa sollevare questo enorme vespaio ?

E sopratutto perché?

Ed infine chi c’è dietro queste intimidazioni?

Domande alle quali dovranno rispondere gli inquirenti?

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Ricordate la vicenda della TASI, quella relativa al fatto che mancava la indicazione dell’obbligo del pagamento anche per i locali commerciali?

 

Ebbene ieri il consiglio comunale di Amantea ha trovato la soluzione.

Ecco come:

Lo rileviamo dalla nota stampa del dr Pastore, il quale scrive:

“L’approvazione dei verbali ha consentito la modifica delle modalità di pagamento della Tasi, correggendo l’errore di trascrizione comparso sulla precedente delibera consiliare che lasciava intendere una possibile esenzione per le attività commerciali che di fatto non era prevista. Resta dunque fissata sia l’aliquota del due per mille su tutti gli immobili adibiti ad abitazione principale, sia quella dell’1,5 per mille per gli immobili diversi dalle abitazioni principali, escludendo le aree fabbricabili. Nel caso in cui l’unità immobiliare fosse occupata da un soggetto diverso dal titolare, l’occupante è tenuto a versare la Tasi nella misura del 15 percento dell’ammontare complessivo dell’imposta dovuta. L’emendamento in questione è stato votato dai soli consiglieri di maggioranza”.

Scopriamo, così, che questa volta no si è trattato di un ”re fuso” ma di un “erro re” .

Insomma c’è sempre un “re” di mezzo!

Non eravamo presenti per cui non possiamo darvi il nostro diretto convincimento, ma abbiamo ricevuto la seguente nota del dr Andrea Ianni Palarchio che abbiamo visto( dopo) essere stato presente in consiglio( uno dei pochissimi).

“Dopo i refusi arrivano gli emendamenti (ma potrebbe essere un doppio errore ???).

Ho avuto modo di leggere il comunicato stampa riguardante il consiglio comunale tenutosi in data

24 ottobre e sono rimasto a dir poco esterrefatto da come la maggioranza abbia liquidato una

correzione che potrebbe diventare unica nella storia di tutte le amministrazioni italiane.

Ma andiamo ai fatti.

Andrea Ianni PalarchioDurante l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti (tra cui quello riguardante la tasi)

l'assessore Tempo produce un emendamento (così lo chiama lui) chiedendo la modifica, non di

quanto da lui detto durante il consiglio e non correttamente trascritto nel verbale dalla segretaria,

ma delle parole sulla delibera approvata, chiedendo di sostituire nel dispositivo della delibera (e

ribadisco non nel verbale) il termine "abitazioni" diverse da quella principale con "immobili diversi"dalle abitazioni principali ed altre correzioni riguardanti gli immobili di categoria catastale A1, A8 e A9.

Ma è possibile modificare una delibera di consiglio già approvata ed efficace (vedi 2 per mille sulla

prima casa) con un semplice emendamento postumo ???

Che senso ha fornire la proposta di delibera prima del voto ai consiglieri se poi può essere

modificata dopo il voto ???

Non si sarebbe in questo caso, visto che ci si è accorti della presenza di un macroscopico errore,

dovuta fare una delibera correttiva della delibera precedente ???

Io mi auguro che i consiglieri d'opposizione (che hanno votato contro tale emendamento e contro

l'approvazione del verbale) mandino copia del verbale al Prefetto in modo che ci chiarisca bene a

tutti i limiti e i doveri dei consiglieri e del Consiglio Comunale.

Nel frattempo però possiamo dire che ad Amantea le delibere approvate in consiglio non possono

considerarsi definitivamente approvate almeno fino all'approvazione dei verbali successivi.

Dott. Ianni Palarchio Andrea”

Resta una sola domanda alla quale dare risposta. Chi aveva commesso questo errore?

E resta comunque la riflessione sulla correttezza della Giunta Sabatino che lo dichiara.

 

Il 24 ottobre 2014, si è tenuto il consiglio più importante degli ultimi 40 anni, quello nel quale è stato adottato il Piano Strutturale in forma Associata con il voto della intera maggioranza alla quale si è unito anche il voto di Sante Mazzei attuale consigliere di minoranza ed ex assessore della giunta di Franco Tonnara.

 

Il PSA è stato redatto dal Prof architetto Pier Luigi Carci che è stato anche capogruppo di progettazione, e poi dal Geologo Domenico Belcastro, dall’Ingegnere Aristodemo Caglioti, dall’ingegnere Giselda Iacoe, dall’Agronoma Lorena Schibuola, dall’ Ingegnere Massimiliano Seren Tha, dall’Architetto Alessandro Wallach e dall’Architetto Antonio Colonna.

Una gestazione lunga, anzi lunghissima e che ha preso l’avvio sei anni fa nel 2008 con la indizione del bando al quale seguì l’incarico conferito, nientemeno, il 29 gennaio 2009.

Dopo quasi 6 anni il PSA giunge in consiglio

Comprensibile la mancata presenza dei tecnici progettisti nell’aula consiliare.

Lungo il dibattito conclusosi con tre distinte posizioni.

A favore la maggioranza alla quale, plaudito dall’assessore Sergio Tempo, si è unito anche il consigliere di minoranza Sante Mazzei per coerenza con le posizioni dallo stesso avute nella precedente giunta Tonnara.

Astenuti Veltri Concetta e Miriam Bruno , nuove consigliere di opposizione, le quali hanno offerto una giustificazione unitaria alla loro posizione riservandosi di valutare eventuali osservazioni nei 60 giorni rituali dati dalla legge per la valutazione delle proposte urbanistiche. Ecco la dichiarazione.

“Essendo sia io che la collega Bruno neo elette in Consiglio Comunale ed essendo il Piano che si va ad adottare stato definito in questi ultimi anni da parte dei tecnici incaricati piuttosto ampio ed articolato, non possiamo ad oggi esprimere un giudizio di merito perchè non c’è stato nemmeno il tempo materiale per esaminare il tutto, per cui chiariamo sin da subito la nostra astensione dal voto sul punto all’ordine del giorno riservandoci comunque una successiva valutazione del piano stesso ed eventualmente la presentazione di osservazioni e di richieste di modificazione sorrette da approfondite giustificazioni e da elementi tecnici”

Contrari Francesca Menichino del M5S e Sergio Ruggiero della Lista Nuova Primavera Spirito Libero.

Entrambi i consiglieri hanno fortemente contestato la carente giustificazione delle scelte rinvenute nel PSA e la mancata giustificazione dell’obbligatorio rispetto delle disposizione della vigente normativa urbanistica e per essa, in particolare del DM 2.4.1968 n 1444.

Particolare la denuncia del consigliere Sergio Ruggiero che nella vita civile è anche architetto ed urbanista e che ha segnalato,a mò di dimostrazione delle carenze del PSA, la ingiustificata edificabilità di terreni suoi ubicati sotto i tralicci della 66000kw delle Ferrovie dello Stato e di una “trempa” che è soggetta a frana e che è pertanto inedificabile .

La meraviglia è rimasta soltanto sua, come se fosse normale, ordinario, logico che si possa costruire anche sotto i tralicci delle FFSS e in aree inedificabili.

Ma ancora più rilevante è stata la denuncia delle carenze del tessuto urbanizzato di Amantea e di Campora SG che mancano di aree verdi e di tutti i servizi necessari per una vita di qualità.

Sembra, quindi, probabile che potranno essere numerose le osservazioni in particolare quelle relative alla classificazione di aree quali zone B anche se mancano le opere di urbanizzazione.

Relativamente alla astensione dei consiglieri interessati direttamente o per famigli entro il quarto grado la segretaria comunale ha chiarito che l’obbligo di astensione dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado per gli i amministratori di cui all'articolo 77, comma 2, non si applicherebbe ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici nella fase della adozione ma solo in quella della approvazione.

C’è chi invece osserva che di contrario avviso sono stati il Consiglio di Stato, sezione VI del 26 maggio 2003 n 2826, nonché il Consiglio di Stato, sempre sezione VI, del 23 maggio 2011 n 3663 ed infine e sempre il CdS con sentenza, 11 giugno 2012, n. 3372).

Ma saranno altri i giudici di merito.

Incredibilmente scarso il pubblico. Michele Vadacchino e Tonino Carratelli della Giunta Tonnara, l'ingegnere comunale Lorelli Franco, due tecnici privati e un autista di scuolabus

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Riceviamo e pubblichiamo

Amantea.Il consiglio comunale che si è svolto nel pomeriggio dello scorso 30 settembre ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno. Si trattava di un civico consesso quanto mai atteso, considerato che tra gli argomenti in discussione c’era anche l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno in corso.

In un clima sereno e costruttivo il confronto tra le forze politiche presenti in aula si è aperto sul tema relativo all’utilizzazione dei fondi derivanti dalle concessioni edilizie e dalle sanzioni pecuniarie in materia di urbanistica. «Si tratta – ha spiegato l’assessore al bilancio Sergio Tempo – di circa 250 mila euro che verranno utilizzati, per come prevede la legge, per migliorare la sicurezza ed il decoro urbano di diversi punti della città». Su questo preciso aspetto la maggioranza ha votato compatta. Spazio poi all’illustrazione del piano triennale delle opere pubbliche per il periodo 2014/2016 e per quello dell’anno in corso. Il piano triennale prevede la conclusione dell’iter procedurale del project financing che riguarda l’ampliamento del porto turistico, per un importo complessivo di circa 80 milioni di euro, diluiti nel biennio 2015/2016. Parallelamente l’attenzione dell’ente municipale si concentrerà sulla sistemazione degli acquedotti, sulla ristrutturazione dell’ex mattatoio comunale, sulla difesa costiera e su altre opere più localizzate come il rifacimento del campo di calcetto a Campora San Giovanni e l’adeguamento della rete fognaria.

«Nell’immediatezza – ha aggiunto lo stesso Tempo che riveste anche il ruolo di assessore ai lavori pubblici – vogliamo attuare la devoluzione del mutuo di 2 milioni 500 mila euro destinato originariamente alla ristrutturazione del lungomare che, a nostro modo di vedere, non può avere luogo in quanto l’Agenzia del Demanio, con una nota pervenuta nello scorso mese di aprile, ha certificato la proprietà dell’area in questione. Considerando che dal 2011 il mutuo in questione è andato in ammortamento e che fino a questo momento l’ente ha già pagato oltre 600 mila euro tra quota capitale e interessi, è certamente più utile dare seguito alla realizzazione di altre opere non certo meno importanti, come la costruzione dell’accesso al mare a Campora San Giovanni, il ponte sul fiume Colongi e la sistemazione di via Po e via Neto che insistono nelle immediate vicinanze del ponte sul fiume Santa Maria».

Il sindaco Monica Sabatino ha richiamato all’assise i valori fondanti che hanno ispirato la nascita della lista Rosa Arcobaleno: pragmatismo e concretezza. «Le opere elencate – ha spiegato il primo cittadino – sono tutte riportate nel programma presentato agli elettori. Al momento non è possibile procedere ai lavori di ristrutturazione del lungomare, è preferibile dunque utilizzare queste somme per creare nell’immediato nuove occasioni di sviluppo, coinvolgendo diversi punti della città». Anche in questo caso la maggioranza ha dimostrato compattezza, votando a favore.

La discussione sull’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2014 è stata introdotta sempre dall’assessore al bilancio Sergio Tempo che ha annunciato, come già comunicato in sede di commissione, il ricorso ad una recente normativa varata dal legislatore che consente di “spalmare” in poco meno di trent’anni i debiti maturati dall’ente. «Ancora oggi – spiega Tempo – nonostante abbiamo fortemente ridotto le spese correnti, dobbiamo affrontare debiti regressi ereditati da precedenti consiliature. L’accesso a questa rateizzazione, per giunta ad un tasso decisamente agevolato, consente di non interferire più di tanto sulla capacità di gestione dell’ente e soprattutto di evitare problematiche maggiori nel prossimo futuro. Sono moltissimi i comuni che hanno aderito a questo sistema che del resto è stato anche avallato dal revisore dei conti». La discussione si è poi spostata sul merito del documento contabile che è stato approvato all’unanimità, considerando che al momento del voto i cinque componenti della minoranza hanno preferito abbandonare l’aula.

Monica Sabatino – sindaco città di Amantea (Cs)

Sergio Tempo – assessore al bilancio e ai lavori pubblici città di Amantea (Cs)

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lungomare 632La somma destinata originariamente alla ristrutturazione del Lungomare di Amantea verrà utilizzata per la realizzazione di altre opere per il rilancio dell’immagine turistica e della riqualificazione urbana del territorio.

 

Elemento che rappresenta il primo passo da compiere per restituire alla città la dignità che merita, ma soprattutto per renderla competitiva rispetto ad altri centri. Siamo ben coscienti di queste difficoltà ed abbiamo avviato una programmazione del territorio a trecentosessanta gradi: la gestione e la manutenzione delle aree verdi e di quelle rurali, l’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti anche nel capoluogo, così come la calendarizzazione organizzata degli eventi rappresentano le diverse facce di una stessa medaglia. La maggioranza tutta è concentrata su questo obiettivo che inevitabilmente induce a prendere decisioni per il bene della collettività e a rapportare le stesse alle esigenze di un bilancio che non consente voli pindarici o viaggi di fantasia. Da qui la decisione di attuare la devoluzione di un mutuo da 2 milioni 500 mila euro, destinati originariamente alla ristrutturazione del lungomare, alla costruzione di altre opere.«Dopo aver effettuato le dovute analisi – aggiunge l’assessore al bilancio Sergio Tempo – abbiamo convenuto sulla necessità di dare priorità ad alcune opere che interesseranno tutti i quartieri della città. Siamo ben coscienti del fatto che la via Marina rappresenta un sito su cui è necessario investire, ma allo stesso tempo siamo stati felici nell’accogliere le istanze della comunità che da anni (per non dire decenni) attende la costruzione di opere infrastrutturali di fondamentale importanza. Del resto il lungomare, per come evidenziato dalla comunicazione che il Demanio ha inoltrato al comune di Amantea nello scorso mese di aprile, è di proprietà dello Stato. Appare dunque anacronistico investire su di un bene di cui non si è titolari. Nonostante ciò ritengo che per il lungomare sia possibile raggiungere risultati apprezzabili, partendo da ciò che già esiste. Il potenziamento dell’illuminazione, il miglioramento dell’arredo urbano, una maggiore cura del verde pubblico e del manto stradale rappresentano interventi significativi, ma dai costi assai contenuti. L’adozione del Piano spiaggia, di cui si attende solo l’emissione del bando, congiuntamente al Piano strutturale associato, forniranno utili strumento di cooperazione con i privati che si indirizzeranno anche nel settore manutentivo».«Finalmente – rimarca lo stesso Tempo – verrà realizzato l’accesso a mare a Campora San Giovanni: un’opera che i residenti della frazione (e non solo) attendono da circa trenta anni e che potrà supportare la crescita dell’economia locale. Senza dimenticare il discorso legato alla sicurezza: coloro che vorranno recarsi in spiaggia eviteranno di transitare sulla Statale 18, frequentata sempre di più da camion e automezzi pesanti. Daremo forma e sostanza ad un ponte sul fiume Colongi, creando così i presupposti per garantire un nuovo impulso ad un quartiere in rapido ampliamento, sia dal punto di vista geografico, sia da quello demografico. Idealmente faciliteremo i collegamenti anche tra Amantea e Campora San Giovanni, sempre più vicini grazie all’espansione urbanistica che insiste su questa particolare zona della città. Attuando la devoluzione del mutuo, inoltre, abbiamo creato le condizioni per dare seguito all’adeguamento della passerella sul Catocastro e soprattutto consentiremo al ponte sul fiume Santa Maria di essere utilizzato a pieno regime, riqualificando via Po e via Neto. Del resto la costruzione del ponte è iniziata durante la scorsa consiliatura: giusto dunque dare seguito a ciò che serve per fare in modo che questa opera pubblica non venga usata in maniera parziale».«Ancora una volta – conclude il sindaco Sabatino – intervenendo in maniera tempestiva e senza remora alcuna, rispondiamo con i fatti alle richieste degli abitanti di Amantea e Campora San Giovanni, dal centro alle periferie: sono loro il nostro unico interesse».

Monica Sabatino – Sindaco Città di Amantea (Cs)

Sergio Tempo – assessore al bilancio città di Amantea (Cs)

Ufficio stampa comune di Amantea

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Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo:

Amministrazione comunale: Palese ignoranza istituzionale

Ieri ci è toccato sentir dire ufficialmente dal Sindaco di Amantea e dagli Amministratori appartenenti al Consiglio Comunale nella precedente legislatura (tanto tra i banchi della maggioranza quanto tra quelli dell'opposizione) che sul Porto di Amantea per via delle loro deleghe e "dei loro interessi" non erano minimamente al corrente del mancato collaudo e dell'assenza totale per 2 anni e mezzo degli adempimenti che le Autorità preposte avevano richiesto (sin da Marzo 2012 in una "Commissione di Collaudo" tenutasi ad hoc).

Il sequestro del Porto pertanto è stato incredibilmente giustificato dal sindaco Sabatino come una "mannaia caduta dal cielo" invece di rilevare le pesantissime colpe politiche imputabili a tutti quanti loro in virtù della mancanza di attività di controllo e di sindacato ispettivo, rientranti tra i compiti primi di ogni Consigliere Comunale, sia di maggioranza che di opposizione.

Non si trattava infatti di una semplice questione tra le tante di tipo amministrativo che un Consiglio si trova ad affrontare nel corso di una legislatura ma di una delle opere pubbliche strategiche più importanti del territorio, già sottoposta a sequestro per infiltrazioni mafiose nel 2008 a seguito dell'operazione antimafia "Nepetia". Quello a cui abbiamo assistito è un livello sconcertante di ignoranza istituzionale che provoca solo sgomento e paura per le azioni future dell'attuale giunta. Adesso il problema è uno solo: se Amantea debba accontentarsi di tale livello dell’azione amministrativa o debba chiedere di più, nella convinzione che occorra restituire dignità ad una città mortificata da troppi anni di “malapolitica”. Con questo obiettivo il MoVimento 5 Stelle di Amantea attraverso l’azione del portavoce in Consiglio e di tutto il meetup a supporto ha chiesto al sindaco impegni precisi:

- ripercorrere tutta la vicenda che ha condotto al sequestro del porto, individuare responsabilità politiche e amministrative ed eventualmente agire a tutela dell’ente;

-mostrare quella serietà che possa restituire credibilità all’ Istituzione comunale partendo dalla revoca immediata dell’incarico all’Ing. Pileggi. Abbiamo chiesto anche le dimissioni dell’assessore Tempo titolare di due deleghe fondamentali (bilancio e lavori pubblici, oltre a contenzioso e società partecipate) perché risolva le sue pendenze con la giustizia per poi assumere senza ombre incarichi amministrativi così importanti;

- contemporaneamente bisogna impegnarsi e mostrare alla Procura e agli altri enti interessati tutta la solerzia e la competenza che un’amministrazione degna di Amantea dovrebbe avere, nel tentativo di sanare le problematiche che hanno condotto al sequestro di un opera costata 10 miliardi di lire e che produce lavoro e dovrebbe portare sviluppo. A questo fine abbiamo offerto ampia collaborazione dichiarando in Consiglio che “il MoVimento 5 Stelle si rende disponibile ad un dialogo aperto sulla questione, mettendo a disposizione il proprio impegno, la propria visione politica e le competenze di cui può disporre anche con l’ausilio dei propri portavoce al Parlamento italiano e al Parlamento europeo”. L'Amministrazione dinanzi ai rilievi giuridici e politici mossi risponde con sorrisini di scherno e distrazione (non potete vederli perché hanno nuovamente rifiutato la diretta streaming della seduta consiliare richiesta dal Movimento 5 Stelle), il MoVimento 5 Stelle va avanti per la sua strada e per il bene della città!

Ecco la nota di cui abbiamo chiesto l’allegazione agli atti del verbale.

Movimento 5 Stelle Amantea

NdR Ci permettiamo di porre in evidenza lo splendido quadro posto nella sala consiliare che raffigura quel “tempo felice” in cui Amantea mancava del porto e tutti questi “problemi attuali” non esistevano.

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menichinoeruggieroEcco il testo della interrogazione che il M5S ha inviato al sindaco Monica Sabatino

 

“Al sindaco del Comune di Amantea           Dott.ssa Monica Sabatino

Oggetto: Interrogazione relativa alla situazione conseguente al sequestro della struttura portuale.

La sottoscritta Francesca Menichino, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, con la presente interrogazione intende mettere in evidenza relativamente alla situazione del sequestro preventivo del porto i seguenti rilievi:

--La difficoltà di reperire gli atti necessari per l’esercizio istituzionale delle proprie funzioni di sindacato ispettivo per quanto richiesti anche formalmente: basti dire che siamo venuti in possesso di copia del decreto di sequestro del porto solo poche ore prima della presente seduta di Consiglio, con la conseguente difficoltà di avere quella consapevolezza necessaria alla trattazione dell’argomento. Continueremo, in ogni caso, nell’acquisizione degli atti e non accetteremo più che ci siano tentativi di ritardarla, come forse è accaduto sia nel settore finanziario che tecnico- manutentivo i cui responsabili, ci hanno costretto a richieste formali e protocollate a nostro avviso per nulla dovute. A meno di ritenere che le stesse formalità nell’acquisizione degli atti vengano imposte anche a tutti consiglieri di maggioranza e al sindaco medesimo.

--La situazione relativa al sequestro del porto mette in evidenza la situazione gestionale di una struttura importante come quella portuale in cui si rileva tutta l’inerzia degli amministratori che hanno gestito in passato le relative criticità: occorre cioè ricostruire la vicenda al fine di comprendere ed individuare la responsabilità politica dei precedenti amministratori incapaci di effettuare i minimi controlli di base atti ad accertare la regolarità sostanziale della situazione relativa alla struttura portuale e a mettere in atto i necessari adempimenti. Tra detti precedenti amministratori molti, provenendo tanto dai banchi della maggioranza quanto da quelli dell’opposizione del precedente consiglio comunale, oggi si ritrovano nei ruoli di Sindaco, Vicesindaco o Assessore. Oggi assicurano il proprio intervento per limitare i danni ma durante gli anni, i lunghi anni dei precedenti mandati, come svolgevano anche da semplici consiglieri o da assessori il loro fondamentale compito di sindacato ispettivo o, ancor più, i loro incarichi amministrativi ? Attendiamo dal Sindaco Monica Sabatino le relative risposte e le ricordiamo che non può e non deve sottrarsi quale responsabile legale dell’ente all’obbligo di individuare ipotesi di responsabilità civile penale o contabile in capo ai funzionari dell’Ente e/o amministratori della trascorsa consiliatura nell’ambito della quale Ella rivestiva il non secondario ruolo di presidente del Consiglio comunale, che -vale la pena ricordarlo- è organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’ente.

--In particolar modo si sollevano i seguenti quesiti:

- Perchè tutta la documentazione richiesta nell’ambito della Commissione di collaudo del 28/03/2012 non è stata in due anni e mezzo acquisita, come risulta da Verbale della Commissione di collaudo del 30/06/2014 ?

- Come mai non si è proceduto al calcolo relativo all’occupazione dell’area portuale e alla corretta individuazione degli indennizzi dovuti, si precisa indennizzi e non canoni in mancanza di un titolo legittimo di occupazione, eppure sarebbe bastato utilizzare le tabelle previste dalla legge (D.M.343/98 e L.296/2006 cioè la legge finanziaria 2007) facendo delle semplici moltiplicazioni;

-- Una situazione quella legata al recente sequestro che ha tristemente provocato danni ingenti alle famiglie che hanno fonte di reddito nell’economia legata all’attività portuale, a loro rivolgiamo la nostra solidarietà morale ma anche materiale proponendoci di mettere in atto tutte le iniziative che saranno necessarie anche con il sostegno dei nostri portavoce in Parlamento che già si sono attivati per reperire documentazione utile relativamente al settore della pesca. Per non parlare dei danni per le casse comunali già ampiamente mortificate da decenni di gestione per lo meno discutibile, e che oggi vengono appesantite non solo dall’ingente debito verso il demanio ma anche dalle prevedibili richieste di risarcimento del danno da parte dei diportisti. Amara poi la constatazione della risonanza nazionale della notizia che certo non innalza l’immagine della città di Amantea. Non possiamo non menzionare a questo punto che la delibera n. 83 del 20/06/2014 prevede di dare mandato al responsabile del servizio finanziario di predisporre gli atti necessari per l’assunzione di un “contratto di anticipazione” con la Cassa depositi e prestiti per il pagamento di debiti pregressi fino ad un massimo di Euro 4.500.000,00 per una durata di 30 anni.

-- Si chiede l’immediata revoca dell’incarico alle persone oggetto di indagine penale . Ed in questa sede si chiede altresì la revoca delle deleghe agli amministratori che abbiano pendenze giudiziarie in corso. Ci riferiamo in particolare all’assessore Sergio Tempo, chiedendo di volere uniformarsi a norme che se non trovano per tali rilievi fondamento giuridico, si sostanziano di un valore etico in cui tale ente riteniamo creda fortemente, data, tra l’altro, l’adozione in data12/3/2012 di un Codice etico.

Auspichiamo che il Sindaco voglia aderire ai nostri rilievi, che affronti la questione porto con tutta la serietà necessaria per potere in breve tempo porre rimedi efficaci e, al contempo, restituire dignità alla città di Amantea e credibilità all’Istituzione che rappresentiamo.

Il MoVimento 5 Stelle si rende disponibile ad un dialogo aperto sulla questione, mettendo a disposizione il proprio impegno, la propria visione politica e le competenze di cui può disporre anche con l’ausilio dei propri portavoce al Parlamento italiano e al Parlamento europeo.

Amantea, 04/07/2014                                                IN FEDE  Francesca Menichino”

NdR. Riteniamo opportuna una risposta e siamo disponibili alla dovuta pubblicazione.

Pubblicato in Politica

L’assessore amanteano Sergio Tempo mandatario dell’ A.T.P ( insieme al dr Tiziano Filandro) avente sede in Via Dogana n 261, era stato incaricato della redazione del Piano di Commercio su Aree pubbliche e del regolamento per l’esercizio di Spettacoli Viaggianti del Comune di Scalea

L’incarico era stato assegnato con determina n 33 del settore AAGG del 20 marzo 2014

In data 21 maggio scorso con protocollo 10.682 era stata avviata la procedura di revoca dell’incarico.

La revoca era pervenuta ai professionisti il 5 giugno scorso

Il 6 giugno il dr Sergio Tempo aveva tempestivamente chiesto l’annullamento della revoca “ eccependo genericamente la mancanza di giusti e legali motivi per adottare il provvedimento di cui alla precitata comunicazione di revoca”

Con determina n 349 del RG del 24 giugno 2014 il responsabile del settore AAGG ha confermato la revoca sostenendo che :

“è intervenuto il DPR 25.2.2014 in GU 11.3.2014 con il quale il Consiglio Comunale di qusto ente è stato sciolto per infiltrazioni8 mafiose”

“non è stato ancora stipulato il contratto anche perché occorrerebbe integrare la già richiesta “comunicazione antimafia” con la richiesta di “informazione antimafia” che nel frattempo si è resa necessaria per effetto del predetto provvedimento Presidenziale”

“l’iter di approvazione del piano e del regolamento non potrà essere definito per l’inizio della stagione estiva”

“che a seguito del citato DPR per sopravvenuti motivi di interesse pubblico è necessario ricorrere a diversa procedura di selezione del contrante che faccia percepire anche all’esterno una più rigorosa applicazione dei principi di trasparenza ed imparzialità”

Pubblicato in Alto Tirreno

Se passate in questi momenti ( sono le 17.00 del 28 febbraio 2014) sotto lo studio dell’assessore Sergio Tempo troverete le auto dei camporesi che hanno deciso di costituirsi in gruppo per poter condizionare la politica amanteana.

Poco importa il nome della nave( Concordia o Discordia) , la sua portata, i posti letto.

L’importante è salire.

Non sembra essere importante nemmeno se esistano o meno le scialuppe di salvataggio da utilizzare nel caso di naufragio se alla guida dovesse capitare uno schettini di turno.

Né è importante la rotta. Sarà decisa di volta in volta.

Il programma? ( dai, non esagerate)

Ma insomma cosa è importante?

Per taluni è esserci

Per altri non restare a terra

Per altri ancora completare le cose iniziate e trarne le utilità previste

Insomma chi più chi meno la sua parte.

Vi faremo sapere

Pubblicato in Politica
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