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Francesca MenichinoOggi, dopo la notizia dello scioglimento del consiglio comunale il sindaco Pizzino si è detto sereno, seppure in un imbarazzo evidente.
Mi domando se sia ostentazione o vera incapacità di comprendere il male che ha fatto alla nostra città e, tutto sommato, anche a se stesso.
In questi anni ho compreso che ad Amantea esiste una larga zona grigia in cui anche persone che si considerano "per bene' pensano di potere stare politicamente vicini a criminali o mafiosi pur di avere consenso.
E ne esistono tante altre che le osservano e le giustificano, sopportando il "puzzo nauseabondo del compromesso morale".
Sono stati anni difficili per me.
Non è stato facile dovere dire e ripetere certe cose di fronte ad un muro di gomma, sempre lo stesso (Sabatino o Pizzino), fatto di ipocrisia finzione falsità e falso moralismo.
E non è facile leggere o sentire persone di spessore culturale che dovrebbero condannare certe scelte e invece le giustificano, incomprensibilmente.
Noi non ci siamo tirati indietro, e abbiamo cercato di onorare l'obbligo morale di dire le cose con chiarezza.
Non sono stata sola però, ma ho avuto accanto persone convinte che fosse giusto dire finalmente la verità.
Anche quel giorno(23 maggio 2018) non ero sola e, anche se non si vede, c'era accanto a me Francesca Sicoli, baluardo del M5s di Amantea.
Con questo ricordo ringrazio lei e tutti i coraggiosi attivisti che hanno frequentato il gruppo in questi anni o ci sono stati vicini

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del M5s:

“Il bilancio del comune di Amantea “giace” in questo palazzo romano: si tratta del Viminale, sede del Ministero dell’Interno che si occupa, al dipartimento della finanza locale, dei comuni in dissesto.

Il nostro comune ha elaborato un’ipotesi di bilancio a dicembre 2017 e l’ha inviata al Ministero per l' approvazione.

Sono passati sei mesi e non solo il Ministero non l’ha approvata, ma ha inviato non una, ma ben tre “bocciature” che consistono in rilievi e richieste istruttorie formulate a gennaio, ad aprile e la terza il 21 maggio scorso.

Dalla lettura di queste tre note, quello che balza subito agli occhi è che sono contestazioni ripetute nelle diverse note del Ministero e non si comprende perché il comune non ha provveduto ad adeguarsi.

Le cose sono due: o il comune di Amantea ha problemi di comprendonio (e non ci risulta), o ha difficoltà a trovare fondi di copertura attendibili per il bilancio stabilmente riequilibrato.

Ma Mario Pizzino, non era il risanatore “l’uomo dello Stato che sapeva fare queste cose”?

Allora com’è possibile che abbia dovuto ricevere non uno ma tre rilievi da parte del Ministero?

Adesso sarà necessario riportare il bilancio in Consiglio e approvare una nuova ipotesi, tenendo conto (speriamo) delle indicazioni ministeriali e della necessità di risanare un bilancio in cui si è fatto per troppi anni il giochino di gonfiare le entrate per aumentare le spese, fino ad arrivare al dissesto.

Se qualcuno se ne fosse dimenticato, Mario Pizzino è stato presente nelle varie giunte e consigli che si sono susseguiti dal 1995 al 2014, proprio lui il nostro sindaco risanatore, senza accorgersi però che il nostro comune stesse andando in malora!

Con la deputata Dalila Nesci abbiamo incontrato a Roma i funzionari che si occupano del bilancio di Amantea, e con (quello che sarebbe stato) il nostro assessore Michele Mercuri abbiamo analizzato le richieste che il Ministero avanza ai nostri amministratori.

In realtà si tratta di rilievi molto semplici: le previsioni dei soldi che possono entrare nel Comune con la Tari, le multe, il servizio idrico, la tassa per l’occupazione del suolo, i proventi delle strisce blu e quant’altro che devono essere reali e non gonfiate!

Non si possono aumentare le previsioni delle entrate con lo scopo di aumentare il potere di spesa: così è stato fatto per decenni da tutti gli amministratori (sempre gli stessi) che hanno amministrato il comune di Amantea, utilizzandolo come un bancomat e portandolo alla rovina.

D’altronde queste stesse parole (bancomat) le ha utilizzate Mario Pizzino senza rendersi conto che incolpava anche se stesso!

Occorre adesso una volta per tutte, ridurre in modo realistico le previsioni delle entrate, tagliare una per una le voci di spesa, indicare i costi reali della raccolta dei rifiuti e del servizio idrico con la possibilità di abbassare l’importo delle bollette per i cittadini, e, altro punto fondamentale, il Ministero vuole sapere come i nostri amministratori intendono alimentare la massa passiva, cioè come vogliono pagare i debiti.

Nell’ultimo consiglio comunale è emersa ancora una volta la finta voglia di collaborazione con noi, quando per esempio abbiamo riportato i suggerimenti emersi dall’incontro con i funzionari romani, o quando ancora, la minoranza tutta ha proposto la nomina di Francesca Menichino a delegato per il nostro comune al FLAG PERTI, ottenendo dal Sindaco la risposta che la nomina doveva essere data a persona vicina all’amministrazione e che dovesse rappresentare l' Ente.

Abbiamo fatto presente che anche noi rappresentiamo l’Ente e che non operiamo certo contro gli interessi dello stesso, ma come potete immaginare, hanno votato compatti la nomina di Mario Pizzino “sempre presente”.

Insomma, un esempio di come questa giunta sia incapace di un vero ascolto e continui a dimostrare di non volere o non riuscire a risanare nulla, né a scegliere un vero cambiamento.

E in pieno stile “Sabatino” continua a spendere soldi che non ha, chiedendo anticipazioni di cassa costosissime alla Banca Carime.

La domanda adesso è: cosa farà l’assessore al bilancio del comune di Amantea che … ops scusate… il Sindaco con la delega al bilancio Mario Pizzino per rispondere alle richieste del Ministero?

Noi continueremo a fare la nostra parte, che nonostante i tentativi strumentali di qualcuno, è solo ed esclusivamente negli interessi dei cittadini.

Gruppo consiliare M5s Amantea

Francesca Menichino

Francesca Sicoli

Riceviamo e pubblichiamo:

“È passato quasi un anno dall’insediamento della nuova amministrazione nella nostra città, tante cose sono successe e tante no.

Noi come cittadini, prima ancora che come amministratori, ci siamo fatti delle domande e abbiamo cercato delle risposte.

Certo è che la logica nella lettura degli avvenimenti inspiegabilmente non basta, perché davanti all’evidenza non si dovrebbe fare altro che prendersi la responsabilità delle proprie azioni e ammettere di aver sbagliato o quantomeno di non essere riusciti.

Perché questo è accaduto fino ad adesso ad Amantea anche con l' amministrazione Pizzino: nulla è cambiato, né il modo di amministrare né il modo di scegliere.

La litania è sempre la stessa come se fosse un disco rotto: ”Eh, ma c’è il dissesto… eh ma abbiamo trovato un disastro!!!!” ..

Ecco, in effetti l’unica certezza che avevamo tutti come futuri amministratori di questa città era proprio questa sul dissesto e sulla situazione  grave in cui versa il comune, ma allora sul palco lor signori promettevano tutt’altro, si riempivano la bocca di promesse e idee irrealizzabili, rassicurando il cittadino come sempre hanno fatto con ”ce la faremo, non abbiamo paura del dissesto, risanerò tutto, sono io l’uomo dello stato (nel caso del sindaco), siamo in politica da sempre e sappiamo come fare”.

Ma la realtà, quella vera, è un' altra:

Amantea per rinascere, ha bisogno di coraggio e audacia; ha bisogno di una volontà forte, di scelte anche impopolari, ma necessarie per uscire da questa agonia.

Ci vogliono menti e mani libere.

Ci vogliono scelte brillanti, lungimiranza e visione.

Ci vuole futuro e sforzo per arrivarci.

Ci vuole un coraggio da leoni per sanare un dissesto.

Ci vuole soprattutto un assessore al bilancio competente per trovare soluzioni e soldi dove non ce ne sono più.

Ma di tutto questo “nuovo” niente.

E così ancora una volta ci troviamo a dover dire a noi stessi che non possiamo essere complici di questo scempio e di questa inerzia: così abbiamo deciso di non partecipare più alle Commissioni consiliari per una serie di ragioni quali il rispetto e la serietà. 

L’attività di un comune così come dice l’art. 6 dello Statuto “persegue le proprie finalità attraverso gli strumenti della programmazione” che abbiamo chiesto dal primo giorno, che purtroppo non è stata mai attuata.

E nonostante questa nostra richiesta sia stata ignorata insieme a tutte le altre, abbiamo comunque partecipato ai tavoli di lavoro fino a lunedì scorso.

Tavoli incuranti innanzi tutto della puntualità e quindi del rispetto: non c’è stata una commissione dove non abbiamo dovuto aspettare almeno un’ora prima dell’arrivo dei consiglieri di maggioranza  (a parte Giacco), dove spesso se non era per noi non si raggiungeva nemmeno il numero legale.

A tutto ciò si aggiunga che per lo più si è trattato di una perdita di tempo quasi inenarrabile.

A parte la commissione per il consiglio comunale dei ragazzi, tutte le altre sono dei cantieri sempre aperti dove non si arriva mai ad una conclusione reale: basti pensare che solo per i mercati sono state convocate sei commissioni che però di fatto non hanno portato ancora a nulla. 

Oppure (in quel caso interessante) le commissioni sulle “case sciullate” che dopo avere iniziato un dialogo con i proprietari privati del sito si sono poi arenate e non ne abbiamo saputo più nulla.

O ancora la commissione sulla consulta delle associazioni con un calendario delle attività che sistematicamente non è stato rispettato; le  commissioni sul porto, con i diportisti sempre puntuali e presenti, che non hanno portato a nulla; o ancora della commissione di lunedì dove si è parlato di un regolamento per la biblioteca che di fatto allo stato non esiste, sollecitando il presidente Giacco a chiedere prioritariamente dei finanziamenti per allestirla, senza ottenere  risposte certe in merito. Così come nessuna risposta ci ha dato (sempre Giacco in qualità di presidente della Commissione Bilancio) sui conti del comune che sono all’esame del Ministero dell’Interno e ci ha risposto candidamente che non aveva notizie.

L’attività delle commissioni è un punto importantissimo del Consiglio, ma non fatta in questo modo che rappresenta una perdita di tempo e di denaro pubblico visto che ogni volta vengono calcolati i gettoni di presenza ai presenti.

Sono successe tante cose gravi in questi 11 mesi, ma nessuno se ne cura, né gli amministratori nonostante ne siano coinvolti, né i cittadini (non tutti ovviamente) che assistono rassegnati alle ripetute mortificazioni che subiscono ininterrottamente ormai da un trentennio. 

Qualcuno più saggio dice che se vuoi cambiare la situazione in cui ti trovi, devi fare delle cose diverse rispetto a quelle che fai di solito, devi prendere delle nuove decisioni, altrimenti come puoi aspettarti che accada qualcosa di diverso?

Eh già! Qualcuno si aspettava che accadesse qualcosa di nuovo, ma facendo la stessa scelta degli ultimi trent’anni.

Ci si aspettava il cambiamento, dagli stessi politici che hanno ridotto la città in questo stato: questa non è una speranza, ma un' illusione, a volte complice.

La realtà è che a distanza di un anno, siamo ancora preda di un incubo, senza via di soluzione.

Fino a quando si rimarrà in superficie, non cambierà niente.

Fino a quando non si guarderanno in faccia i problemi veri che affliggono la città quali sono il voto di scambio, la politica clientelare, l’atteggiamento mafioso, l’uso privatistico del bene comune e tutto quello che sappiamo, non cambierà nulla, come dimostrano i fatti.

Lo Statuto è un bellissimo documento, i suoi articoli hanno un profumo di libertà e bellezza!

Il primo per esempio dice questo: “il comune di Amantea è un Ente locale autonomo, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo” … fino a quando non si tratta di operare con i soldi e con il potere!

Gruppo consiliare M5s Amantea

Francesca Menichino

Francesca Sicoli

Pubblicato in Cronaca

Abbiamo già pubblicato la nota dell’ amministrazione comunale.

Alla stessa ha risposta Francesca Menichino che ha dichiarato:

L 'amministrazione comunale di Amantea si è prodotta in un comunicato stampa per fare chiarezza sull'incompatibilità di Francesca Sicoli.

Ma non c'è nulla da chiarire. E' tutto molto chiaro.

L'unico modo di fare vera chiarezza sarebbe vergognarsi e chiedere scusa.

Ma non tanto a Francesca Sicoli che è superiore a tali bassezze, o al M5s.

Ma ai cittadini di Amantea.

Perchè con il Consiglio comunale di ieri, in idilliaca connivenza con l'amministrazione Sabatino, Monica Sabatino ieri guarda caso presente in Consiglio, avete stabilito un principio altamente democratico: se un libero cittadino entra in Comune in perfetto silenzio (Francesca Sicoli l'8 giugno del 2015 non proferì parola) ma in compagnia di due senatori della Repubblica ed un consigliere comunale che chiedono spiegazioni sulla gestione dell'ente magari non troppo chiara, può legittimamente essere denunciato ed è possibile chiedergli un cospicuo risarcimento in denaro (nel nostro caso 260.000 euro, di cui 10.000 destinati al Comune e 250.000 all'amministrazione).

E' appena il caso di precisare che l'amministrazione che ha usato soldi pubblici per fare questa causa, l'amministrazione Sabatino padre e figlia, si trovava in un evidente conflitto d'interessi (quello si) e non ha lasciato esattamente un buon ricordo di sè.

Il conflitto è stato poi rimosso dalla commissaria prefettizia dott.ssa Greco che non ha confermato il padre del sindaco nel suo strano ruolo di papà-sindaco-ragioniere pensionato e volontario civico, in cui di fatto gestiva il Comune di Amantea.

E invece questa scelta scellerata è stata considerata talmente giusta che piuttosto che rimuovere la lite chiaramente temeraria ed evitare un molto probabile danno erariale, un sindaco illuminato (forse da La Rupa) e la sua amministrazione, PD compreso, hanno condiviso la scelta portandola alla conseguenza di farne derivare l'incompatibilità di un consigliere democraticamente eletto,per la precisione il primo degli eletti ad Amantea, la Sicoli appunto.

Quindi carissimi cittadini e carissime cittadine, evitate di entrare nel Comune di Amantea e chiedere conto di qualcosa che vi sembra un pò strano o anomalo, oppure preparatevi già un avvocato o direttamente un gruzzoletto per pagare i danni al Comune, e rinunciate ad ogni vostra sana e legittima volontà di partecipazione alla vita politica della vostra città.

Perchè se vi saranno amministrazioni illuminate come quella Sabatino-Pizzino(La Rupa) vi sarà per lo meno fatta una causa per poi contestarvi un'incompatibilità con il ruolo di consigliere comunale.

E non dite che questo è assurdo o addirittura è un metodo fascista o persino mafioso di limitare un 'opposizione coraggiosa e percepita come un fastidio.

Assolutamente no!

E' solo l'ordinaria amministrazione comunale che con questo comunicato ha pensato anche di fare chiarezza.

Per tutto questo da cittadini amanteani porgiamo sentiti ringraziamenti.

Sulla vicenda nella città un silenzio quasi tombale.

Hanno detto soltanto:

-Antonella Masucci che scrive: Caro Enzo( Giacco), grazie per il chiarimento. Potresti spiegarci, per cortesia, in cosa consiste esattamente la "lite" nel caso specifico? Giusto per avere le idee ancora più chiare. Grazie mille”

Alfonso Frangione che scrive “spero che tutto possa essere appianato e che Francesca Sicoli possa continuare a svolgere il suo ruolo di consigliera di minoranza perché sicuramente lavorerà non per mettere il bastone fra le ruote ma nell'interesse di Amantea e dei suoi cittadini”

Aloe Vittorio che scrive che “I chiarimenti forniti da Enzo Giacco sulla vicenda mi fa rivedere la mia posizione intervenendo nel stamattina nel post di Antonello Zaccaria e cioè che il Consiglio Comunale ha agito nel rispetto delle regole che amministrano la materia. Io spero che la consigliera Francesca Sicoli dia i chiarimenti richiesti in modo che possa espletare la sua funzione”

Fausto Perri che scrive : “Caro Vittorio, dato che la lite non è stata promossa da Francesca Sicoli ma dall'amministrazione, i chiarimenti li dovrebbe dare quest'ultima. I "chiarimenti" di Enzo Giacco non chiariscono nulla perché non spiega ai cittadini che non conoscono i fatti di quale delitto si sarebbe macchiata Francesca Sicoli, delitto tanto grave da poter determinare una possibile decadenza da una carica elettiva”.

Sempre Fausto Perri che insiste e scrive: Qualcuno può spiegare al 99% dei cittadini di Amantea che, come me, non conoscono i fatti, perché l'amministrazione ha promosso una lite nei confronti di Francesca Sicoli. Di quale delitto si sarebbe resa tanto colpevole da poter determinare la possibile decadenza da una carica elettiva?

Sempre la Masucci che scrive: Attendo risposta anch'io

L’antiquario Bruni chiede “ma perche' non dici la lite qual'è cosi la finiamo.?

E poi insiste”io ho solo sentito dire, ma se avessi letto di persona le carte non perderei un attimo a pubblicarle, sempre se questa azione non leda la privacy delle interessate”

Poi il pensiero di Fabio Garritano

“Consiglio ai miei concittadini di partecipare ai consigli comunali, in questa sede ci si può rendere veramente conto delle capacità politiche dei singoli consiglieri.

Tutti possono essere definiti brave persone ma per fare politica c'è bisogno di ben altre qualità: cultura, esperienze professionali, militanza politica, impegno sociale, conoscenza del territorio ma soprattutto onestà in senso ampio.

Non è onesto il politico azzeccagarbugli, quello che alza polveroni pur di dimostrare la propria aggressività, che si arrampica sugli specchi per sostenere tesi inutili e inconsistenti, che va sempre contro perché così arraffa il consenso di persone arrabiate.....purtroppo per loro c'è anche qualcuno che riflette e pondera, invito tutti a farlo (riflessione personale che condivido con gli amici)”

Ed ora le domande:

Non aver letto le “carte” ci costringe a fare alcune domande che ci sono state suggerite.

Sulla loro utilità non sappiamo dire ma pur tuttavia le poniamo nella speranza che qualcuno risponda:

“E’ vero che la Procura non avrebbe aperto una indagine sulla intrusione in un pubblico ufficio con relativa interruzione del servizio, così che la vicenda non ha la minima connotazione penale?”

“ E’ vero quello che afferma Francesca Menichino e cioè che Francesca Sicoli nella vicenda non avrebbe detto nemmeno una parola e che conseguentemente non si troverebbe ragione della sua citazione nella causa?”

“E’ vero che la difesa della Sicoli ricorderà esattamente questo punto e che in mancanza di pronuncia del tribunale, il consiglio si troverà a doversi pronunciare su una citazione avanzata da amministratori non più in carica e quindi con una incompatibilità meramente teorica contro l’ente?”

“E’ vero se anche il consiglio votasse la incompatibilità della Sicoli questa potrebbe fare ricorso al TAR e chiedere l’annullamento della deliberazione medesima per inesistenza di ragioni ostative alla sua presenza in Consiglio ed eventualmente chiedere i danni morali per la impossibilità di esercitare legittimamente il ruolo di consigliera?

“In caso favorevole chi pagherebbe i costi? “

“ Quale è in questa fattispecie l’interesse dell’ente nella rimozione della Sicoli?”

Ed infine una domanda apparentemente estranea al contesto: in questa vicenda dobbiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine, o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose?. (Lincoln).

Basta attendere.

Pubblicato in Politica

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«Il nuovo sindaco di Amantea, Mario Pizzino, è stato proclamato senza informare e coinvolgere i consiglieri di opposizione designati dal popolo».

Lo rendono noto le consigliere comunali M5s Francesca Menichino e Francesca Sicoli, che aggiungono: «L'errore, marchiano, non è di buon auspicio per la gestione dell'ente.

 

Ci hanno porto le loro scuse la segretaria comunale e il presidente della sezione numero 1, che ha proceduto alla proclamazione.

Tuttavia non è con noi che ci si deve scusare, ma con i cittadini di Amantea che ci hanno voluto in rappresentanza». «Ne prendiamo atto – concludono Menichino e Sicoli – sottolineando la leggerezza del comportamento del sindaco Pizzino, che come primo atto istituzionale avrebbe dovuto sincerarsi dell'avvenuta convocazione di tutti i consiglieri appena eletti».

Pubblicato in Amantea Futura
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