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Un consiglio inusuale quello di oggi 14 dicembre.

Per molti versi, potremmo dire che si è sentito fortemente l’ influsso del Natale

Bontà e signorilità sparse a piene mani, cominciando dalla ipotesi fatta davanti al portone del municipio della assegnazione a Francesca Menichino dell’assessorato ai Lavori Pubblici.

Una ipotesi che ha fatto sorridere la consigliera di M5s la quale, celiando, ha chiesto il bilancio e qualcos’altro.

Un consiglio partito poco dopo le 15.30 ( nella sala consiliare poco dopo le 15.00 c’erano solo i 5 consiglieri di minoranza) e protrattosi quasi fino alle ore 20.

Ed oggettivamente quasi 5 ore di permanenza nella sala consiliare lasciano il segno.

Ma l’applauso della maggioranza destinato a Tommaso Signorelli non era certo figlio della stanchezza.

Affatto.

Era un applauso che aveva colto il significato profondo della sua dichiarazione con la quale confermava il suo ruolo di opposizione, smentendo, così, ogni allusione ad una possibilità di passaggio nella maggioranza.

Ma, e nel contempo, il consigliere Signorelli affermava con forza che la sua opposizione non sarebbe stata strumentale.

Per niente.Mai.

Semmai finalizzata esclusivamente agli interessi di Amantea e degli amanteani.

Un impegno reso con cuore ad una apertura sostanziale all’amministrazione.

Una dichiarazione di forte caratura politica

Aggiungeva inoltre il consigliere comunale alcuni obbiettivi da raggiungere quali il lungomare, la bitumazione delle strade, la tutela del personale precario tra cui i vigili , gli autisti degli scuolabus ed il personale delle cooperative.

Di queste ha ricordato la evoluzione degli ultimi 10-12 anni, invitando l’amministrazione comunale a capire come mai si impegnano sempre più soldi che però non arrivano nelle tasche degli operai.

Assenso dalle file della maggioranza

Poi l’applauso dai banchi del consiglio comunale volto all’indirizzo di Signorelli, un applauso istintivo e senza riserve.

Eccolo.

A tanti sembra incredibile!.

Noi non ci crediamo, ma oggi , se vero, vedremo.

Tutti in consiglio, allora! Oggi alle ore 15.00.

“All'ultimo, giovedì scorso, abbiamo lasciato vuote le nostre due sedie e dal pubblico, come semplici cittadine, abbiamo osservato con attenzione quanto si è detto e fatto.

Segnali chiari, messaggi inequivocabili tra chi ci governa e chi "dovrebbe opporsi" (a parte noi): sembravano un tutt'uno, armonia perfetta nelle violazioni al Regolamento e nella variazione di bilancio di quasi 700.000 euro, approvata dalla maggioranza con l'astensione dell'opposizione, come a dire ..fate pure!

Meraviglia nessuna, e non ci meraviglieremmo nemmeno se fossero veri i rumors del salto (imminente?) di Signorelli verso Pizzino: girano voci di accordi sottostanti e obiettivi comuni.

E di cosa ti vuoi meravigliare se di fatto questi politicanti amanteani sono la stessa cosa!

Ve lo dicevamo che la 1 o la 3 sono sempre loro, quelli che hanno fatto finta di litigare in campagna elettorale, quelli che hanno contribuito, governando chi per 10 chi per 20 anni, a dissestare Amantea.

Quelli che fingono di gestire la città ma in realtà gestiscono fatti loro.

Quelli che una volta si trovano da un lato e una volta dall'altro pronti a intercambiarsi nella regola delle "larghe intese" finalizzate al "loro" bene in comune!

Domani si voterà per il bilancio, in realtà è un'ipotesi di bilancio perché se qualcuno ancora se lo ricorda siamo un Comune in dissesto, che però due giorni fa ha chiesto alla Ubi Banca un'anticipazione di cassa di quasi 4 milioni di euro (Delibera GM n. 79).

Più o meno come aveva fatto esattamente un anno fa la Sabatino, per poi cadere sfiduciata un mese dopo.

Vi aspettiamo domani in Consiglio Comunale. Il M5s di Amantea.

Pubblicato in Politica

Dopo 100 giorni di Amministrazione PIZZINO è doveroso da parte mia e del gruppo che rappresento in Consiglio Comunale (UNA CITTÀ NEL CUORE) stilare un bilancio reale di tutto ciò che è stato effettuato dall'attuale MAGGIORANZA di governo. Immagino che i risultati sono evidenti a tutti ma è opportuno metterli in risalto.

1) MANCANZA ACQUA POTABILE SU GRAN PARTE DEL TERRITORIO COMUNALE;

2) RACCOLTA DIFFERENZIATA. UN VERO E PROPRIO DISASTRO. IN QUESTO DOBBIAMO RINGRAZIARE SOLO GLI OPERAI DELLA SOCIETÀ MULTISERVIZI CHE HANNO CERCATO DI LIMITARE I DANNI AL MINIMO INDISPENSABILE;

3) PERIFERIE ABBANDONATE A SE STESSE;

4) STRADE DISSESTATE;

5) PROBLEMI GIUDIZIARI PER 1 ASSESSORE E UN CONSIGLIERE COMUNALE DI MAGGIORANZA;

6) DIMISSIONI DELL'ASSESSORE AL BILANCIO ROCCO GIUSTA E DEL CONSIGLIERE COMUNALE MARCELLO SOCIEVOLE;

7) SCUOLE MEDIE AMANTEA. DOVEVA ESSERE IL PRIMO PROBLEMA DA AFFRONTARE INVECE È STATO TRATTATO SOLO A FINE AGOSTO CREANDO UNA SERIE DI INCOMPRENSIONI CON LA DIRIGENTE SCOLASTICA E CON LE FAMIGLIE;

8 ) POLIZIA MUNICIPALE SU CAMPORA S.G. PRATICAMENTE INESISTENTE;

9) S.S. 18 DA CORECA AD ACQUICELLA DISCARICA A CIELO APERTO;

10) SPIAGGE LIBERE MAI PULITE;

11) ZERO CONTROLLI SULLE COOPERATIVE CHE HANNO L'APPALTO DI TUTTA LA MANUTENZIONE E DELLO SPAZZAMENTO DEL COMUNE;

12) RIDUZIONE DELLE ORE LAVORATIVE AGLI OPERAI DELLE COOP CON STIPENDI CHE OFFENDONO LA DIGNITÀ UMANA E NESSUN POLITICO HA RITENUTO OPPORTUNO DIFENDERE QUESTI LAVORATORI CHE DA ANNI SVOLGONO CON SERIETÀ IL LORO COMPITO;

13) SERVIZIO SCUOLABUS CHE PER LA PRIMA VOLTA NON COINCIDE CON L'APERTURA DELLE SCUOLE CREANDO NON POCHI DISAGI ALLE FAMIGLIE E AGLI STUDENTI;

14) MANIFESTAZIONI ESTIVE: CAMPORA BATTE AMANTEA 10 a 1;

15) COMUNE IN DISSESTO SENZA ASSESSORE AL BILANCIO: UNA VERGOGNA;

16) PRESENZA DEGLI ASSESSORI SUL TERRITORIO PARI ALLO ZERO NONOSTANTE PERCEPISCONO UNA BELLA INDENNITÀ. PER LORO IL DISSESTO NON ESISTE...

Non aggiungo altro perché è come sparare sulla Croce Rossa.

Da ora in avanti l'Amministrazione così come tutte le Partecipate e le Cooperative verranno controllate in ogni passo dal sottoscritto e dal gruppo "UNA CITTÀ NEL CUORE".

Chiedo scusa se ho dimenticato qualcosa dei primi 100 giorni.

Ho aspettato che terminasse l'estate prima di uscire con questo comunicato per non arrecare altri danni d'immagine alla nostra splendida città.

Ora però siamo tutti chiamati a dare una risposta seria.

Lo dobbiamo a tutta la cittadinanza, lo dobbiamo ad Amantea.

Viceversa tutti a casa.

Non ci sono scuse ne attenuanti.

Ci siamo candidati e tutti sapevamo del dissesto.

Oggi non possiamo utilizzare il fallimento del comune come arma di difesa soprattutto il Sindaco che in campagna elettorale si è proposto come il Salvatore della Patria insieme a tutta la sua squadra formata da persone di esperienza.

Forse non la vedo io.

Ma tutta questa esperienza dov'è ?

Pubblicato in Primo Piano

Ecco la lettera di Tommaso Signorelli:

Carissimi concittadini, il 14 Settembre è iniziato l’anno scolastico per migliaia di ragazzi della nostra città e del comprensorio.

L’Amministrazione Comunale di Amantea, per la prima volta nella storia, non ha fornito il servizio SCUOLABUS nonostante sia stata espletata una gara d’appalto vinta dal solito CONSORZIO APA (114.000 euro base d’asta; unico partecipante il CONSORZIO APA).

Sembrerebbe che gli autisti che da anni svolgono il servizio RIFIUTANO la firma del contratto perché lo stipendio si aggira intorno a 570 euro al mese comprensivo già di tredicesima e TFR.

Vorrei sapere dai titolari delle COOP se loro per quelle cifre andrebbero a lavorare e, nello stesso tempo, visto che anche loro hanno famiglia, se con una cifra del genere riescono a garantire le spese quotidiane che ogni nucleo familiare sostiene.

Soprattutto credo che con questi contratti viene calpestata la dignità di un padre di famiglia.

A tal proposito, chiedo URGENTEMENTE, in qualità di consigliere comunale, che venga ripristinato il SERVIZIO SCUOLABUS perché si sta arrecando un danno notevole agli studenti e alle rispettive famiglie di AMANTEA, CAMPORA e di tutto il COMPRENSORIO.

Nello stesso tempo, chiedo all’Amministrazione Comunale di tutelare e salvaguardare la dignità di tutti i lavoratori degli scuolabus perché l’epoca della schiavitù è finita.

Inoltre, visto che questo CONSORZIO APA gestisce gran parte della manutenzione e dello spazzamento chiedo una verifica anche sul personale impiegato per questi servizi visto che ci sono padri di famiglia che lavorano per 250-300 euro al mese.

Di questo ho già informato il sindaco Pizzino e il consigliere comunale del PD Enzo Giacco. Occorre fare chiarezza in merito alle COOP. Gli operai non sono schiavi.

Immagino che tanti leggerete questo post ma, pur sapendo che sto dicendo la verità, non metterete “mi piace” per paura di ritorsioni.

Ma consentitemi: si può lavorare per 200 – 250 – 300 euro al mese?

E la politica cosa fa? Assiste inerme a questo spettacolo?

Io no. Mi auguro che anche l’Amministrazione Pizzino prenda seri provvedimenti in merito.

CAPOGRUPPO UNA CITTÀ NEL CUORE TOMMASO SIGNORELLI

Pubblicato in Politica

scuolaIn attesa della riunione definitiva che avrà luogo il prossimo 25 agosto, alla presenza del dirigente scolastico Antonella Bozzo, le forze politiche rappresentate in seno al civico consesso nepetino si confrontano sulle diverse soluzioni prospettate dal sindaco Mario Pizzino per garantire la continuità didattica degli allievi delle scuole medie. L’obiettivo ultimo è determinare una soluzione ponte che conduca alla ristrutturazione e all’adeguamento dello stabile che un tempo accoglieva gli uffici del giudice di pace e che possa consentire la ricostruzione del fabbricato che, per oltre quarant’anni ha ospitato, le scuole in questione.

«L’analisi delle diverse problematiche – evidenzia il sindaco – è stata complessa ma al tempo stesso ponderata. Ogni soluzione possibile presenta pro e contro. Si tratta dunque di individuare il miglior assetto possibile per attendere i pochi mesi che ci separano dalla sistemazione del palazzo del giudice di pace. La prima proposta riguarda il plesso “Giovanni Pascoli” di via Baldacchini. Esso, al momento, dispone di 14 aule che potrebbero ospitare in toto le scuole medie ed inoltre, considerata la vicinanza alla palestra, si eviterebbero i problemi legati alle discipline motorie. Le 10 classi della primaria potrebbero essere spostate nel plesso “Alessandro Manzoni”, mentre le 3 segreterie andrebbero al Campus. Infine le classi della scuola dell’infanzia potrebbero essere collocate nel plesso “don Giulio Spada” di Santa Maria. La seconda soluzione riguarda la “Manzoni” dove si potrebbero allocare 7 classi delle medie, mentre le altre 7 potrebbero restare sempre al Campus. La terza soluzione riguarda sempre la “Manzoni” dove si potrebbero sistemare 10 classi per le medie, a condizione che vengano spostate le 3 segreterie al Campus “Francesco Tonnara”, unitamente ad altre 4 classi. In questo caso, per garantire la disciplina dell’educazione fisica, si metterebbe a disposizione un pullman che accompagnerebbe gli alunni del “Manzoni” e del Campus unitamente ai loro insegnanti alla palestra del “Pascoli”. Quarta soluzione: trasferire il plesso Santa Maria in toto al “Manzoni”, mentre le scuole medie verrebbero sistemate nella scuola dedicata a don Giulio Spada. Quinta soluzione: 10 classi delle medie andrebbero alla “Manzoni”, mentre le restanti alla “don Giulio Spada” di Santa Maria. Le segreterie andrebbero a finire al Campus. Nel corso della mattinata si è inoltre tenuto un sopralluogo presso la “Manzoni”, alla presenza dell’assessore Emma Pati e dei consiglieri Tommaso Signorelli e Francesca Menichino per individuare la soluzione più idonea anche e soprattutto per gli alunni diversamente abili».

Pubblicato in Politica

Dobbiamo ringraziare l’abitudine di Francesca Menichino alla comunicazione, alla trasparenza, alla democrazia, se abbiamo potuto sapere che il commissario Colosimo ha incontrato i candidati a sindaco del comune di Amantea.

 

 

Dice, infatti, la candidata del M5s che ”È durato più di due ore l'incontro con i commissari che hanno voluto illustrare la situazione attuale dell'Ente a tutti e tre i candidati”.

Non solo, aggiunge, poi, il fatto che sono state “Diverse le tematiche trattate:dalla scuola media, al depuratore consortile, alla gestione dei rifiuti ed alla manutenzione nella stagione estiva che esploderà con tutte le sue emergenze appena chiunque verrà eletto si insedierà”

Cose importanti che tutti hanno il diritto di sapere.

Cose importanti che la comunità DEVE sapere.

E non basta .

Sempre la Menichino, aggiunge: “E soprattutto ci hanno illustrato le ragioni ed i numeri del dissesto, spiegandoci perché non si poteva fare a meno di dichiararlo”.

Caspita!

Ma perché i cittadini di Amantea non devono sapere?

Eppure saranno loro a pagare il prezzo del dissesto.

Siamo cittadini di serie “zeta”, manco di serie “bi”?

Siamo così imbecilli da non capire quello che ci viene detto?

O si tratta di segreto di stato( ergo comunale) che non deve essere rivelato se prima non passano 15 anni, prorogabili a 30?

Dobbiamo aspettare il 2047 per sapere la verità sulle (nostre) cose del comune?

Di cosa hanno paura al comune? Proprio loro che non hanno la responsabilità se non di un eccessivo silenzio ed ora quella di parlare solo ai futuri re di Roma( ops di Amantea)?

 

Poi la frase finale “Abbiamo immagazzinato ogni cosa ma ricorderò soprattutto una frase della commissaria: "Il dissesto non vuole mortificare la città, al contrario va visto come un 'occasione da cui può generarsi un nuovo corso e Amantea potrà rialzarsi e tornare ad essere la Perla del Tirreno. Grazie per questo augurio dott.ssa Colosimo”.

Insomma il dissesto è un bene?

Ma se è un bene perché non ci dite TUTTO?

Ovviamente compreso come si legge sul web quanti falsi in bilancio sono stati fatti e chi ne porta la responsabilità?

Questo è il senso della nota di Vincenzo Lazzaroli. Eccola:

“Nei giorni scorsi Tommaso Signorelli , in una sua dichiarazione, ha confermato che nelle ultime elezioni del maggio 2015, il padre del Sindaco di Amantea, Giuseppe Sabatino,

 

gli avrebbe chiesto sostegno per la figlia.

Non solo, lo stesso avrebbe anche inserito nelle lista rosa arcobaleno alcune persone a lui vicine. Tommaso Signorelli all'epoca dei fatti, era persona non gradita a causa delle sue vicende giudiziarie ancora aperte.

In campagna elettorale la Sabatino non ha fatto altro che parlare, a modo suo, di legalità, eppure il padre non avrebbe esitato a chiedere supporto a Signorelli e successivamente a voltargli le spalle una volta vinte le elezioni.

Un altro punto abbastanza singolare delle dichiarazioni rilasciate sempre da Signorelli è quello relativo al posto occupato all’interno del municipio dal padre del Sindaco Sabatino; nella sostanza è stato chiarito che il comune è tuttora gestito dall’ex ragioniere andato in pensione più di due anni fa, oggi volontario civico con deleghe speciali gestionali di controllo dell’ente comunale.

Dunque, dopo le dichiarazioni di Signorelli sul “tradimento” politico della lista rosa arcobaleno, sarebbe interessante capire come si determinerà l’attuale maggioranza sapendo che nel loro interno ci sono persone vicine a Signorelli, che a questo punto dovrebbero prendere posizione a favore di Signorelli, soprattutto ora che è stato assolto in via definitiva !!

Personalmente ho sempre creduto sulla estraneità’ dei fatti contestati a Signorelli, ecco perché’ ritengo oggi un suo diritto recuperare il tempo perduto, riabilitandosi nella vita politica di Amantea.

Signorelli con le sue dichiarazioni, certifica il peccato originale di questa amministrazione e conferma la gestione familistica del comune di Amantea da parte dei Sabatino (padre e figlia), che prima si sono presi i voti e poi, come hanno fatto con tanti altri, gli hanno voltato le spalle, esclusivamente per i propri interessi.

La corruzione aggredisce senza tregua la nostra città, per questo i cittadini devono essere adeguatamente informati su coloro ai quali verranno affidati ruoli di vitale importanza per il benessere della società. Come diceva Tocqueville ‘la democrazia è il potere di un popolo informato’.

Il Processo Nepetia aveva portato allo scioglimento del consiglio comunale, scioglimento poi annullato dal Consiglio di Stato.

Ora una raffica di assoluzioni e di riduzioni di pena comminate dalla Corte d’Appello di Catanzaro ce ribaltano in buona parte la sentenza di primo grado del processo Nepetia, scaturito dall’omonima operazione scattata nel 2007 ad Amantea contro la cosca Gentile-Africano e le presunte infiltrazioni mafiose negli appalti del comune.

Ecco le assoluzioni:

Franco La Rupa, ex consigliere regionale ed ex sindaco del centro tirrenico ( da 7 anni alla assoluzione);

Tommaso Signorelli ex assessore comunale ( da 6 anni alla assoluzione);

Franco Berardone ex assessore comunale ( da 1 anno e 8 mesi alla assoluzione)

Con l'assoluzione dei politici amanteani crolla il castello accusatorio che legava il mondo della politica a quello della potente 'ndrina amanteana

Antonio Coccimiglio imprenditore (da 1 anno e 8 mesi alla assoluzione)

Settimio Coccimiglio imprenditore(da 1 anno e 4 mesi alla assoluzione)

Venturino Sposaro ( da 2 anni e 8 mesi alla assoluzione),

Antonio Sposaro ( da 2 anni e 8 mesi alla assoluzione),

Ecco le condanne:

Giovanni Amoroso (da20 anni e 4 mesi a 13 anni e 6 mesi), per il ferimento di  due carabinieri, che nel 2007 lo avevano individuato durante la latitanza ad Amantea;

Natale Rizzo (da 10 anni ad 8 anni e 10 mesi).

Paolo Launi (7 anni e 4 mesi),

Giuliano Serpa (da 2 mesi a 4 anni)

Ulisse Serpa (da 4 anni e 2 mesi a 4 anni).

Gianluca Coscarella (da 1 anno ed 8 mesi a 1 e 3 mesi),

Angelamaria Marano (da 2 anni e 4 mesi ad 1 e 3 mesi),

Concetta Schettini ( da 7 anni e 6 mesi ad 1 anno e 6 mesi per il reato di turbativa d'asta)

Pubblicato in Cronaca

Il 16 ottobre del 2014 scrivevamo che “Tommaso Signorelli potrebbe “uscire bene” dal Processo Nepetia”.

 

E ieri 18 febbraio 2015,quattro mesi dopo, ecco la sua assoluzione.

Profetici?

No, giornalisti attenti alle cose del nostro tempo, del nostro paese.

Lo avevamo intuito dalle parole del Procuratore Eugenio Facciolla che nella sua lunga requisitoria nel processo “Nepetia” aveva fatto cadere il reato di Associazione a delinquere di stampo mafioso, per giungere , tutta più al reato di concorso esterno pur mancando gli elementi probatori.

Quelle parole che lui ha riferito felice ai suoi più intimi amici di Amantea e che ci sono state riportate.

La sperava anche Signorelli questa assoluzione.

E ieri sera quando il giudice ha letto la sentenza chiedendola e tra l’altro perché il fatto non sussiste il politico amanteano è scoppiato in un pianto dirotto ed ha abbracciato gli amici che da sempre gli sono stati vicini in quel lungo calvario che è stata la sua vita in questi ultimi anni.

 

Finisce così una vicenda processuale che ha macchiato non solo la sua persona ma anche la città che ne è uscita sporca, viziata.

I primi dubbi con la pronuncia del Tar calabria e del Consiglio di Stato che aveva annullato lo scioglimento del consiglio comunale.

Se Lui era il politico di riferimento come mai restava , da solo, nella vicenda Nepetia- si chiedeva la gente?

Ed oggi la domanda si pone ancor più visto che la Corte ha pronunciato la assoluzione anche di Franco La Rupa e di Franco Berardone.

Tutti i politici escono onorevolmente ed a testa alta fuori dal processo.

La politica amanteana, di quel tempo, almeno , non era collusa con la ‘ndrangheta.

Non resta che prenderne atto, come per tutte le sentenze della magistratura ed attendere la sentenza integrale.

Qualche riflessione forse dopo dovremo farla tutti.

Qualche riflessioni su “altri” , su quelli che sono stati gli accusatori.

Ma forse resteranno riflessioni e semplici giudizi morali.

Pubblicato in Cronaca

Si è svolto oggi 18 febbraio presso la Corte di Appello di Catanzaro il secondo Round del processo Nepetia che vide coinvolti Franco La Rupa ed altri 50.

 

Il processo ebbe inizio nel dicembre 2007.

Poi si divise in due tronconi.

Un gruppo scelse il rito abbreviato, un altro gruppo scelse il rito ordinario.

Questo secondo gruppo venne sottoposto al giudizio della collegiale del Tribunale di Paola che emise una serie di importanti condanne ed insieme 8 assoluzioni.

 

Tra le condanne:

Franco La Rupa, ex consigliere regionale e più volte sindaco di Amantea, accusato dalla Dda di voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa, condannato a sette anni di reclusione e al pagamento pagamento spese processuali.

Tommaso Signorelli, ex assessore comunale è stato condannato a sei anni e al pagamento delle spese processuali;

Antonio Coccimiglio è stato condannato ad un anno e 8 mesi, oltre a una multa di 1.600 euro e spese processuali;

Settimio Coccimiglio, è stato condannato ad un anno e 4 mesi, e pagamento spese processuali;

Gianluca Coscarella è stato condannato ad un anno e 8 mesi, oltre al pagamen- to delle spese processuali e di custodia cautelare;

Paolo Launi, braccio armato della cosca amanteana, è stato condannato a 7 anni e 4 mesi ed a pagare 1.600 di multa oltre spese processuali e di custodia;

Angela Maria M., condannata a 2 anni e 4 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare;

Natale Rizzo è stato condannato a 10 anni di carcere, oltre al pagamento di 1.800 euro di multa ed alle spese processuali e di custodia cautelare;

Concetta Schettini, ex responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Amantea, è stata condannata a 7 anni e 6 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 3.000 euro ed alle spese processuali, atteso il vincolo della continuazione;

Giuliano Serpa, ex capo della cosca Serpa di Paola, già condannato in sede di tribunale di Catanzaro è stato condannato a 4 mesi di reclusione oltre al pagamento di 400 euro di multa;

Ulisse Serpa, componente dell’omonima cosca, è stato condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 19.000 euro.

Antonino Sposaro è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali;

Venturino Sposaro è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali;

Francesco Berardone è stato invece condannato a un anno e 8 mesi di reclusione, più 1.600 euro di multa, oltre al pagamento delle processuali;

Giovanni Amoroso, intraneo alla cosca rosarnese Pesce-Bellocco, colpevole di tentato omicidio, è stato condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali;.

Oggi la sentenza della Corte di Appello che ha mandato assolti Franco La Rupa, Franco Berardone e Tommaso Signorelli.

Pene ridotte per altri.

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